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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di giovedì 24 ottobre 2024
GIUSTIZIA
di Marco Boato
L’Unità, 24 ottobre 2024 Abolire il diritto di protesta di lavoratori, ambientalisti, carcerati, anche se esercitato senza violenza, come pura forma di resistenza. Che cos’è questo se non un assalto alla Costituzione? Il 18 settembre 2024 alla Camera dei deputati la maggioranza di destra del governo Meloni ha approvato il disegno di legge sulla sicurezza, che poi è passato all’esame del Senato. Si tratta di un gravissimo provvedimento legislativo, che si colloca, ma ancor più aggrava, sulla linea dei “decreti sicurezza” dell’allora ministro dell’Interno Salvini e poi dei decreti “rave”, “Cutro” e “Caivano” dell’attuale Governo.
giustiziainsieme.it, 24 ottobre 2024
Il Consiglio direttivo dell’Associazione Italiana del Professori di diritto penale con il documento che pubblichiamo ha espresso forti preoccupazioni in relazione al disegno di legge n. 1236 (Senato) “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”. L’Organismo Congressuale Forense (OCF) con il comunicato stampa che pubblichiamo, formula critiche di analogo tenore. Carlo Morace, responsabile del Gruppo Penale dell’OCF, afferma: “Con questo ddl Sicurezza, il Governo sta promuovendo un diritto penale autoritario, che colpisce le fasce più deboli della società: senzatetto, immigrati, detenuti e persino chi manifesta dissenso.
di Silvia Truzzi
Il Fatto Quotidiano, 24 ottobre 2024 Dal decreto Cutro al decreto Albania passando per la Gpa reato universale (ma gli esempi non finiscono qui) il governo ci tiene a ribadire che, nonostante l’ossessione securitaria e panpenalista, non riesce a scrivere leggi che stiano in piedi. Parlamentari, ministri e commentatori di corte ci vogliono far intendere che la gestazione per altri oggi è più reato di ieri, che è un reato più reato, più efficace, più vigoroso, più resistente! Naturalmente non è così. Alla legge 40 che regola la procreazione assistita e che già vietava la gestazione per altri, ora si aggiunge quello che i fratelli e le sorelle d’Italia chiamano “reato universale” (giuridicamente, una boiata pazzesca).
di Edmondo Bruti Liberati
La Stampa, 24 ottobre 2024 “Non disturbate il manovratore” si leggeva sui vecchi tram. Nelle aule di giustizia sta scritto “La legge è uguale per tutti”, che ha come presupposto la indipendenza della magistratura da “ogni altro potere” (art. 104 Cost.). I giudici hanno non il diritto, ma il dovere, se del caso, di “disturbare il manovratore”, interpretando le norme e anche sollevando eccezioni costituzionalità, magari su leggi sulle quali la maggioranza parlamentare ha molto investito politicamente o addirittura approvate bipartisan. Sono i principi fondamentali delle democrazie liberali, sempre peraltro a rischio ove vi sia un irrigidimento autoritario come avvenuto in Paesi “sovranisti” pur membri dell’Unione europea.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 24 ottobre 2024 In un momento di forte tensione tra politica e magistratura, il centrodestra preme l’acceleratore sulla separazione delle carriere. È scaduto infatti ieri, in Commissione Affari costituzionali, il termine per la presentazione degli emendamenti, ma i partiti di maggioranza hanno deciso di non depositare nessuna correzione (fatta eccezione per qualcuna del Carroccio su diversa materia di cui si dirà alla fine dell’articolo) al disegno di legge costituzionale del governo che modifica anche l’elezione dei membri del Csm e prevede l’istituzione dell’Alta Corte disciplinare. L’obiettivo è velocizzare quanto più l’iter di approvazione, in linea con i desiderata della premier che, dopo la decisione del Tribunale Civile di Roma sui migranti in Albania, aveva chiesto ai suoi maggiore speditezza, persino rispetto al premierato.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 24 ottobre 2024 Se fossero vere le ulteriori indiscrezioni pubblicate da La Verità sulle intercettazioni tra il senatore Roberto Scarpinato e il suo ex collega Gioacchino Natoli, ora indagato per favoreggiamento della mafia, i primi ad essere imbarazzati sarebbero i commissari del Partito democratico. In particolare Walter Verini che in commissione Antimafia ha sostenuto in maniera compulsiva Scarpinato. In sostanza, quest’ultimo, parlando con Natoli su come riempire di carte Chiara Colosimo con le solite tesi e soprattutto su come far porre le domande giuste durante le audizioni, avrebbe affermato che il suo collega del Pd non ne è capace, vista la scarsissima conoscenza del tema, così come gli altri commissari grillini. Se avesse affermato ciò, per la prima volta in assoluto non si può non essere d’accordo con l’ex procuratore.
di Nicolò Delvecchio
Corriere del Mezzogiorno, 24 ottobre 2024 Gravina, autopsia su Lacarpìa accusato del delitto della moglie. Prima l’autopsia, poi i funerali. Che potrebbero però non essere l’ultimo atto della vicenda che ha coinvolto Giuseppe Lacarpia. Sul suicidio del 65enne di Gravina, avvenuto martedì nel carcere di Bari in cui era recluso per l’omicidio della moglie, Maria Arcangela Turturo, si muove infatti la Procura di Bari per capire se ci sono aspetti ancora da approfondire. Da capire, infatti, se a contribuire al suo decesso ci siano state altre persone o se ci sono state omissioni, nonostante per Lacarpia non fosse prevista la sorveglianza a vista. Domani, intanto, la Procura di Bari conferirà l’incarico per l’autopsia al dottor Biagio Solarino dell’istituto di Medicina Legale del Policlinico.
di Enrico Tata
fanpage.it, 24 ottobre 2024 Sono stati presentati in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati alcuni elementi emersi dall’autopsia sul corpo di Stefano Dal Corso, morto in carcere a Oristano nel 2022. Sono due le principali novità che arrivano dai risultati degli esami sul cadavere: sono emerse tracce di dna diverso da quello di Stefano e, in secondo luogo, ci sono segni compatibili tanto con l’impiccagione che con lo strangolamento. Il 12 ottobre 2022 Stefano Dal Corso viene trovato morto all’interno della sua cella con un lenzuolo stretto al collo. La famiglia, tuttavia, non ha mai creduto alla tesi del suicidio e ha chiesto di poter effettuare un’autopsia. Una richiesta accordata dai giudici dopo ben otto istanze presentate dai legali.
di Angiola Petronio
Corriere di Verona, 24 ottobre 2024 Cos’è lo “storditore elettrico” e le regole per il suo utilizzo: “Non è in dotazione a tutti gli agenti, ma solo a quelli che hanno fatto la formazione. Mulinano, le domande sulla morte di Moussa Diarra. E aleggiano, di pari passo con le ipotesi. Ma ce n’è una che prevarica sulle altre. E che da domenica mattina sussurra come una nenia. “Perché per fermarlo non è stato usato il taser?” recita il refrain. Già, il taser. Quella “pistola elettrica” detta anche “storditore elettrico”, che molti vedono come una panacea. Alternativa “non letale” alle armi da fuoco tradizionali. Ma pur sempre un’arma. Con tanto di “inquadramento” legislativo come “arma propria”.
di Luna Casarotti*
napolimonitor.it, 24 ottobre 2024 Genova, carcere di Marassi. Youssef è un giovane detenuto di venticinque anni con una lunga storia di problemi psicologici e comportamentali. Il 3 ottobre è stato brutalmente aggredito da diversi agenti penitenziari. Il ragazzo - affetto da disturbo borderline della personalità e con una diagnosi di ritardo mentale lieve - si stava recando nella sala colloqui dove era atteso dal suo avvocato. La tensione emotiva che caratterizza il suo stato mentale lo ha portato a un’interazione con un brigadiere della polizia penitenziaria presente, innescando una reazione a catena che si sarebbe certamente potuta evitare.
di Nicola Bianchi
Il Resto del Carlino, 24 ottobre 2024 La neo nominata traccia le linee guida del suo mandato: “Massima responsabilità. Togliere i tempi vuoti in queste strutture per il benessere di chi ci vive. Mi farò conoscere da chiunque. Bisogna fermare suicidi e sovraffollamento”. “Da dove partirò? Quello che posso dire è che ricoprirò questo ruolo con grande responsabilità, in tutti i sensi. Non verrò meno, mai, alle garanzie e alle tutele dei detenuti. Nessuno escluso”. Manuela Macario, una laurea al Dams e una seconda in dirittura d’arrivo in Sociologia, attuale presidente di Arcigay Ferrara, è prontissima al suo nuovo incarico. Quello di Garante dei diritti delle persone private della libertà personale dell’Arginone, nomina firmata l’altro ieri dal sindaco Alan Fabbri.
rainews.it, 24 ottobre 2024 Il bilancio biennale del progetto Koinè: tirocini lavorativi e supporto materiale e psicologico per fare la differenza tra chi vive in carcere e chi cerca di rifarsi una vita fuori. Non sono numeri, ma persone. Eppure il successo del progetto Koinè, rivolto a chi si trova in carcere o ha avuto una condanna si osserva proprio attraverso i numeri e le storie, come quella di Valentina: due figlie, errori passati, una scommessa vinta: farsi strada nel mondo del lavoro. In due anni, da settembre 2022 ad agosto 2024, il “presidio per la Giustizia di comunità in Sicilia orientale” ha visto effettuare attività laboratoriali e il supporto psicologico all’interno delle carceri, e interventi altamente impattanti sulla vita come la possibilità di un tirocinio lavorativo ...
uisp.it, 24 ottobre 2024 Il comitato da tempo opera dentro agli istituti di detenzione. Uisp Firenze da tempo opera dentro agli istituti di detenzione di Firenze con un progetto finanziato dal Comune di Firenze per organizzare l’attività sportiva all’interno del carcere, ex progetto Sport e Libertà. La finalità è quella che già era stata il filo conduttore, per esempio, del recente Vivicittà Porte Aperte, la manifestazione podistica che la scorsa estate ha fatto correre all’interno dell’Istituto penitenziario Casa Circondariale Mario Gozzini i detenuti insieme ai podisti delle società fiorentine affiliate a Uisp: l’obiettivo di creare momenti di sport in carcere resta quello di dare opportunità e competenze a coloro che vivono all’interno dell’istituto di pena; lo sport come occasione per arricchire il processo di formazione culturale ...
di Claudio Lattanzi
La Nazione, 24 ottobre 2024 Sabato agli Illuminati i vincitori del concorso letterario riservato alle persone recluse. Il teatro degli Illuminati di Città di Castello sarà sede della cerimonia del Premio letterario che ha previsto anche una sezione dedicata alle opere dei detenuti. È il primo concorso nazionale che ha aperto una sezione speciale riservata alle composizioni letterarie dei detenuti e sabato si conosceranno i nomi dei vincitori. La cerimonia di premiazione al teatro degli Illuminati vedrà la partecipazione dei 30 finalisti (dieci per ciascuna delle sezioni principali del premio) provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Tra le sezioni, il primo concorso letterario in Italia rivolto alle persone recluse nei penitenziari.
di Silvia Fumarola
La Repubblica, 24 ottobre 2024 La figlia Camilla: “Papà ne sarebbe fiero, era vicino ai detenuti. Verrà messo in scena il 20 maggio al Teatro Parioli di Roma”. Il suo camerino è al Teatro Parioli, che oggi porta il suo nome ed è stato per una vita la sua seconda casa. Ed è nel teatro romano che è stato presentato il premio intitolato alla memoria di Maurizio Costanzo, che sarà assegnato al migliore spettacolo scritto dai detenuti. “Mio padre” dice la figlia Camilla Costanzo “è stato sempre vicino al mondo delle carceri”. È il primo progetto della neonata Associazione Maurizio Costanzo, ideata dai figli del giornalista, Camilla, Saverio e Gabriele, insieme ad alcuni degli amici e collaboratori storici (Giorgio Assumma, Lorenzo Vecchione, Fabio De Palo e Valentino Tocco).
AFFARI SOCIALI
di Chiara Saraceno
La Stampa, 24 ottobre 2024 Se sei cittadino italiano o di un Paese Ue, l’anno prossimo potrai continuare a fruire delle detrazioni per i figli maggiorenni (fino a 30 anni) a carico e per altri familiari eventualmente a carico (coniuge, genitori, suoceri), anche se non vivono con te e anche se vivono all’estero. Se invece non hai la cittadinanza italiana e neppure di un altro Paese Ue, dall’anno prossimo non potrai più fruire delle detrazioni per i familiari che hai a carico, ma che vivono all’estero, anche se sei tu a mantenerli con le tue rimesse e puoi dimostrarlo nelle forme richieste. Così è stipulato nella legge di bilancio che ha iniziato ieri il suo iter di approvazione.
di Vincenzo Scalia
Il Manifesto, 24 ottobre 2024 I migranti, o i cittadini di origine migrante, sono sovra-esposti all’attenzione delle forze di polizia, per la loro marginalità sociale, per il loro aspetto, per la difficoltà a esprimersi in italiano. Il risentimento dell’esecutivo rispetto al rapporto del Consiglio d’Europa, che definisce razzista la polizia italiana, non sorprende. È stata la premier Meloni, qualche mese fa, ad affermare che criticare la polizia è sbagliato. E poi si sta lavorando a una modifica della legge sul reato di tortura, faticosamente introdotta nel 2017, che in realtà suona come un’abolizione vera e propria, sempre sulla scia di quanto sostengono dalle parti di Palazzo Chigi.
di Marco Bascetta
Il Manifesto, 24 ottobre 2024 Si tenta di smantellare in Europa una conquista di civiltà, vissuta come limite alla sovranità nazionale e data in pasto alle frustrazioni popolari. Ma le migrazioni non si arrestano. Le politiche migratorie, o più propriamente le politiche di difesa dall’immigrazione, applicate con maggiore o minore durezza da tutti i paesi europei non sono che una crudele messa in scena. Crudele perché provocano innumerevoli morti e sofferenze, messa in scena perché impraticabili, inadeguate, economicamente insostenibili, o del tutto inefficaci.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 24 ottobre 2024 Dopo lo scontro tra politica e magistratura, il carroccio ha presentato tre emendamenti per far prevalere il diritto italiano su quello Ue. La Lega ha presentato in Commissione Affari costituzionali alcuni emendamenti aggiuntivi al ddl governativo sulla separazione delle carriere che prevedono che le norme italiane prevalgono rispetto a quelle europee. In particolare gli emendamenti recitano così: “All’articolo 117, primo comma, della Costituzione, le parole: “nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali” sono soppresse”. Quindi rimarrebbe che “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione”.
di Franco Corbelli
La Verità, 24 ottobre 2024 La donna, arrivata con altri migranti sulle coste della Calabria, non è una scafista. “La scarcerazione della giovane attivista iraniana, Maysoon Majidi, 28 anni, detenuta da dieci mesi in Calabria dal momento dello sbarco a Crotone insieme ad altri migranti, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, disposta ieri dal Tribunale del Riesame di Catanzaro, è un atto di giustizia giusta e umana, il primo, importante pronunciamento in attesa adesso dell’esito finale del processo in corso a Crotone, che appare oramai scontato avendo i giudici dell’appello di fatto assolto completamente la ragazza parlando di insussistenza di indizi di colpevolezza”.
di Renate van der Zee*
Internazionale, 24 ottobre 2024 Perché in alcuni paesi le prigioni sono sovraffollate mentre in altri, come i Paesi Bassi, la popolazione carceraria è diminuita del 40 per cento negli ultimi anni? Ieri sono andata al cinema nell’ex prigione di Koepelgevangenis ad Haarlem, nei Paesi Bassi. L’edificio monumentale, un’enorme struttura in stile panopticon inaugurata nel 1901, ospitava uno degli oltre venti penitenziari olandesi che hanno chiuso i battenti negli ultimi vent’anni. Alcuni oggi sono usati per scopi molto più gradevoli rispetto a quelli originari, come il centro culturale creato ad Haarlem.
di Alessandro Fioroni
Il Dubbio, 24 ottobre 2024 In carcere ad appena dieci anni. In Australia, nella regione dei Territori del Nord (NT), il governo ha infatti varato una controversa riforma che abbassa l’età della responsabilità penale. Una vera e propria controtendenza visto che attualmente si sta tentando in tutta la nazione di aumentare l’età minima a 14 anni, in linea con gli altri paesi sviluppati e con le raccomandazioni delle Nazioni Unite. In realtà l’anno scorso il NT era diventata la prima giurisdizione ad alzare la soglia a 12 anni, ma il nuovo governo del Partito Liberale (CLP), eletto ad agosto, ha affermato che è necessaria un’inversione di tendenza per ridurre i tassi di criminalità giovanile.
DOCUMENTI
Articolo: "Lettera dal carcere di Ferrara al Presidente della Repubblica", di Mauro Presini