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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 20 ottobre 2024
di Luca Bonzanni
Avvenire, 20 ottobre 2024 Rovigo, L’Aquila, Santa Maria Capua Vetere, Lecce. Sono i punti di una nuova mappa che potrebbe prendere forma, quella dell’ampliamento delle carceri minorili: quattro istituti penali per minorenni (Ipm) da aprire o riaprire, di fronte al “costante aumento del numero di detenuti”. Dopo il Decreto Caivano, un ulteriore tassello della strategia del governo contro la criminalità giovanile è tratteggiato nello “schema di decreto del ministero della Giustizia” inviato nei giorni scorsi “per opportuna informativa” anche ai sindacati di Polizia penitenziaria. Nel documento, visionato da Avvenire e dedicato a una più ampia “riorganizzazione dei Centri per la giustizia e del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità”, scorre anche la previsione dell’attivazione di nuove strutture detentive.
di Giuliano Santoro
Il Manifesto, 20 ottobre 2024 La giornata indetta dalla Rete Liberi di lottare. Si parla di “unire questa lotta a quelle contro autonomia e premierato”. “Ci siamo riusciti, abbiamo riempito via dei Fori imperiali”: mentre nuvoloni neri si addensano, dal camion del corteo contro il Ddl sicurezza scrutano il corteo. La testa si trova quasi all’ingresso di piazza Venezia, la coda ha appena finito di percorrere via Cavour e piega sulla storica via romana. La manifestazione, dunque, può dire di aver raggiunto il suo obiettivo, anche se tutti sono consapevoli che la strada per bloccare il provvedimento del governo che inasprisce le pene e introduce nuovi reati che colpiscono praticamente ogni forma di dissenso è ancora lunga.
di Giulia Merlo
Il Domani, 20 ottobre 2024 Il presidente dei penalisti: “Il giudice deve essere e apparire terzo rispetto all’accusatore”. Molto critico su nuovi reati e politiche carcerarie: “Così il governo viola la Costituzione”. La riforma costituzionale della separazione delle carriere sta proseguendo in parlamento ed è stata oggetto del congresso straordinario dell’Unione delle camere penali italiane, che della separazione ordinamentale tra giudice e pubblico ministero ha fatto solitaria battaglia per anni.
di Giuseppe Legato
La Stampa, 20 ottobre 2024 Il procuratore capo di Perugia: “Fissare un limite di legge alle intercettazioni non è una buona idea. Le fondazioni vicine ai partiti diventano un mezzo per finanziare in modo illecito e surrettizio la politica”. Riforma della giustizia? “Non si avvertiva la necessità d tutte queste modifiche, auspico un “fermo biologico” da parte dell’esecutivo”. E ancora: “Il tema delle violazioni alle banche dati pubbliche o più in generale dei sistemi informatici pubblici, a partire da quelli del ministero della Giustizia, si sta rivelando in questi giorni un problema enorme, anche di sicurezza per l’intero Paese”.
di Laura Anello
La Stampa, 20 ottobre 2024 Il Movimento definisce il ministro persona con “un agire intriso da grandissima dedizione e spirito di servizio, da una visione illuminata”. Intanto infuria il caso Albania e il Pd chiede le sue dimissioni. Certo che a volte le coincidenze sono involontariamente ironiche. Succede infatti che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, mentre il governo fa la faccia feroce e sfida la magistratura sui trasferimenti in Albania in nome della difesa dei confini patri, si trovi a ricevere il Premio del Movimento italiano per la gentilezza. Al burbero Nordio, che si dice “commosso e orgoglioso”, viene riconosciuto “un agire intriso da grandissima dedizione e spirito di servizio, da una visione illuminata della giustizia riscontrabile nella sua prassi operativa protesa a rispettare “la dignità dei cittadini e degli operatori di giustizia”.
di Frank Cimini
L’Unità, 20 ottobre 2024 Formalmente la decisione è stata rinviata al 30 ottobre ma il gup Ombretta Vanini rigettando le istanze della difesa a livello di eccezioni preliminari ha già Scelto di rinviare a giudizio Renato Curcio Mario Moretti Lauro Azzolini e Pierluigi Zuffada ex dirigenti delle Brigate Rosse per l’omicidio del carabiniere Giovanni D’Alfonso del 5 giugno 1975 alla cascina Spiotta durante le fasi della liberazione dell’imprenditore Vallarino Gancia in precedenza sequestrato.
di Lara Zani
rainews.it, 20 ottobre 2024 Non si sa dove spostarli per la durata dei lavori. Per il garante è una motivazione inaccettabile. Ma in via Barzellini si è già arrivati al doppio della capienza. Per la Casa circondariale di Udine è tempo di grandi lavori di ristrutturazione, dai quali però resta al momento escluso proprio uno degli spazi che più ne avrebbero bisogno, la sezione prima al pianterreno. Un progetto di riqualificazione, in realtà, già c’è, ma è impossibile avviarlo. “Abbiamo una situazione particolare con il primo piano, con la prima sezione che è al piano terreno del carcere, dove sono detenuti 57 reclusi, in condizioni di palese inagibilità edilizia - afferma Andrea Sandra, garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Udine.
friulisera.it, 20 ottobre 2024 Dal Garante dei detenuti la richiesta di intervento immediato. “Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri” le parole attribuite a Voltaire e spesso abusate con drammatica ipocrisia, oggi risuonano anche a Udine. In realtà nel nostro paese del carcere non si parla se non legandolo a fatti di cronaca più o meno drammatici, si ha paura di farlo in maniera approfondita e si preferisce ignorare il problema o trattarlo in maniera semplicistica e gretta. Il carcere, come del resto nel medesimo solco di pensiero i Cpr per migranti, sono semplicemente luoghi di contenimento, nel caso delle carceri di autori di reato, nei Cpr manco di quello, ma nella percezione tutti potenzialmente pericolosi perché “predisposti” alla delinquenza.
di Franco Corleone*
friulisera.it, 20 ottobre 2024 Lettera aperta a tutte e tutti coloro che vogliono togliere il carcere dal cono d’ombra. Care amiche e cari amici, qualche giorno fa con Andrea Sandra abbiamo risposto alle notizie apparse sui media su alcuni episodi di autolesionismo e di proteste avvenute in carcere con un appello: “Salvare Via Spalato”. Avevamo voluto precisare la dimensione dei fatti accaduti, evitando preoccupanti strumentalizzazioni. Purtroppo un detenuto si era prodotto un taglio alla gola, ed era stato dato fuoco a un materasso e il fumo aveva intossicato, per fortuna non gravemente, treb agenti di polizia penitenziaria intervenuti meritoriamente per spegnere l’incendio.
di Francesco Tiziano
Gazzetta del Sud, 20 ottobre 2024 “Il sovraffollamento è contenuto”. Il carcere di Arghillà a rischio collasso tra carenza degli organici della Polizia penitenziaria, sovraffollamento nelle celle, gravi criticità strutturali e soprattutto, come scrive il deputato di Forza Italia, Tommaso Antonino Calderone, nell’interrogazione presentata al ministro della Giustizia Carlo Nordio, il serio dubbio su “come garantire il rispetto dei diritti umani e la sicurezza del personale del Corpo di polizia penitenziaria e dello stesso istituto penitenziario”? Quesito, e tematiche, di estrema delicatezza su cui il Guardasigilli ha risposto con particolare puntualità.
di Massimo Massenzio
Corriere di Torino, 20 ottobre 2024 Ospite di Aska per una raccolta fondi, l’europarlamentare visita il carcere e oggi va tra i Notav. Destre polemiche. Il corteo che nel pomeriggio, da piazza Castello, ha marciato per contestare il decreto sicurezza. Un bagno di folla nel giardino del centro sociale Askatasuna ha chiuso la prima giornata torinese di Ilaria Salis. Una risposta alla contestazione che aveva preceduto il “discusso” arrivo in città dell’europarlamentare. “Ilaria Salis: Torino non ti vuole”, recitava uno striscione firmato dall’organizzazione neofascista “Avanguardia” e affisso nella notte fuori dalla sede di Sinistra ecologista-alleanza Verdi Sinistra. “Le intimidazioni dei neofascisti non ci spaventano, Torino darà il benvenuto a Ilaria Salis dopo averla largamente sostenuta in campagna elettorale”, la replica dei vertici locali di Avs.
di Alessandra Rossi
Il Secolo XIX, 20 ottobre 2024 Crescono anche in Liguria i progetti dell’associazione no profit che dà opportunità di impiego ai detenuti. Un gruppo di volontari e volontarie dell’associazione ligure Crivop, a cui si appoggia Seconda Chance per portare avanti le attività a favore dell’integrazione di detenuti, persone in affidamento ed ex carcerati. Ci sono improvvise curve nella vita che fanno sbandare. Ci sono errori che complicano talmente tanto l’esistenza da cancellare ogni orizzonte. È in momenti così bui che talvolta bussano alla porta, inaspettate, le possibilità. Seconda Chance è una di queste.
di Massimo Marino
Corriere di Bologna, 20 ottobre 2024 Nel 1987 Aurelio Grimaldi pubblicava “Meri per sempre”, storia di ragazzi nel carcere minorile Malaspina di Palermo, accendendo i riflettori, anche con il successivo film di Marco Risi, sulle condizioni di quell’Istituto di pena e sulla possibilità di un lavoro diverso, attraverso la letteratura e l’arte, in contesti di emarginazione. Aurelio Grimaldi sarà presente domani all’incontro su “Letteratura e carcere: esperienze a confronto” promosso dal Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell’Università (dalle 15.30, presso il Dipartimento stesso). Dopo di lui si potranno ascoltare l’artista Tommaso Spazzini Villa, la scrittrice e giornalista Serena Uccello, la studiosa di letteratura italiana e insegnante Sonia Trovato.
di Jacopo Storni
Corriere Fiorentino, 20 ottobre 2024 I cani entrano nel carcere di Solliccianino e vengono affidati ai detenuti. Succede grazie alla convenzione tra la Scuola cani guida della Regione Toscana e la casa circondariale a custodia attenuata Mario Gozzini (più comunemente nota come Solliccianino) grazie alla quale i reclusi in regime di semilibertà potranno prendersi cura di alcuni cuccioli che accompagneranno le persone cieche o con disabilità motoria. I detenuti saranno dei veri e propri addestratori, che cresceranno i cuccioli insegnando loro a muoversi nella vita quotidiana. Non li terranno soltanto negli spazi interni ed esterni del carcere, ma durante la giornata li porteranno fuori, permettendo ai cani di prendere dimestichezza con la strada.
di Gennaro Scala
Corriere del Mezzogiorno, 20 ottobre 2024 La cella virtuale, installata in piazza dei Martiri a Chiaia, ha consentito ai cittadini di varcare la soglia di un luogo di detenzione per un minuto. Una cella virtuale allestita nel bel mezzo di piazza dei Martiri, a Chiaia, per dare ai cittadini il senso di cosa significhi vivere la detenzione. È questo il senso dell’iniziativa “Detenuto per un minuto”, che Il Carcere Possibile Onlus ha organizzato questa mattina, dalle 10,30 alle 13,30, con il patrocinio dell’Unione camere penali Italiane, del Comune di Napoli, del Garante dei diritti delle persone private della libertà Samuele Ciambriello, della Camera penale di Napoli e dell’Università Parthenope.
di Agnese Palmucci
Avvenire, 20 ottobre 2024 Ecco i progetti delle associazioni diocesane che, nei territori, trasformano le idee in bene comune. L’Atelier è il laboratorio dell’artigiano, il luogo dell’immaginazione e della concretezza. Nel pomeriggio di ieri, i presidenti diocesani e gli assistenti unitari di Azione Cattolica hanno avuto l’opportunità di partecipare a laboratori di studio e progettazione su alcuni ambiti di impegno presenti nel Documento assembleare nazionale per il triennio 2023-2026.
di Francesca Giannetto
Il Sole 24 Ore, 20 ottobre 2024 Che cosa succede quando una donna, e madre, deve scontare una pena in carcere? Risponde in maniera esaustiva il libro inchiesta “Mamma è in prigione” (Editore Jaca book) di Cristina Scanu, che permette di seguire dall’interno, con una struttura molto chiara suddivisa in sezioni, tutto l’iter legato alla carcerazione femminile. Una questione tornata prepotentemente di attualità ora che il disegno di legge Sicurezza, per volontà della maggioranza, propone di cancellare l’obbligo di rinviare la pena per le madri con figli sotto l’anno di età sancendo lo slittamento solo facoltativo, come già avviene per le mamme di bambini tra 1 e 3 anni. Anche i neonati, dunque, rischieranno di muovere i primi passi nel mondo nel buio di una cella.
di Tonino Palmese
Il Mattino, 20 ottobre 2024 Il 4 marzo 2022, presso la sede storica dell’Università Federico II, la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania presentò il volume “La tutela delle vittime di reato”, un libro che faceva il punto sul corpus legislativo in merito alle vittime innocenti di reato, e al contempo raccontava l’esperienza di vicinanza della nostra Fondazione alle vittime innocenti, a partire dalla presa in carico sino all’accompagnamento psicologico e nelle aule dei Tribunali. L’opera, realizzata grazie alla sapiente regia dell’ex prefetto di Napoli, Marco Valentini, aveva uno scopo non soltanto scientifico, ovvero di raccontare in maniera didattica lo status di vittima innocente, ma anche sociale, comunitario, ovvero narrare la “carezza” che ogni giorno cerchiamo di donare, a nome dell’istituzione, a coloro che, per una falla ...
di Paolo Foschini
Corriere della Sera, 20 ottobre 2024 Oltre 2,2 milioni di famiglie in povertà assoluta: quasi una su dieci tra tutte quelle che ci sono in Italia. E quasi 5,7 milioni di persone nelle stesse condizioni. Un quarto delle quali minorenni: mai così tanti i minori poveri - quasi 1,3 milioni, il 13,8% del totale - dal 2014 che è l’anno in cui si è cominciato a tenere le serie storiche. Sono le cifre del 2023. E raccontano il crescente disagio economico delle famiglie che hanno come persona di riferimento un lavoratore dipendente (10,7%, in crescita dal 9,8% del 2022) e, soprattutto, quelle operaie o assimilate (18,6% dal 16,8% del 2022). Peggiora anche la condizione delle famiglie che hanno come riferimento chi si è ritirato/a dal lavoro, sia a livello nazionale (7,9% dal 7,1% del 2022), sia nel Nord (4,3% dal 3,5%).
di Enzo Risso
Il Domani, 20 ottobre 2024 Nell’ottobre 2024 la fiducia nelle imprese capitalistiche è rimasta ferma al 46 per cento come nel 2021, mentre quella nelle imprese cooperative è salita ulteriormente, passando dal 57 per cento al 64 per cento. Le dinamiche profonde nel paese sono in costante fibrillazione. Sotto la cenere di un quadro apparentemente narcotizzato, dietro le spinte di un crescente individualismo, si alimenta anche una aspirazione contraria, la spinta verso dimensioni di nuova condivisione, di cooperazione, di collaborazione. Più la società spinge verso dimensioni egocentrate, più cresce, in contraltare, il bisogno, in molte fasce sociali, di trovare nuove forme per stare insieme, per sostenersi, per ridimensionare gli effetti perniciosi di una società sospinta solo a pensare a sé stessi.
di Luigi Ferrarella
Corriere della Sera, 20 ottobre 2024 Leggiamo almeno i nomi: prima di fare di questi migranti carne da cannoni propagandistici, si consumi tempo e fatica per starli a sentire e valutare da quali storie vengono via. Son diventati tutti giuristi dell’immigrazione, dimessisi però dal restare intanto esseri umani. Tutti a discettare di protocolli con l’Albania, trattenimenti non convalidati dal Tribunale di Roma, sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, procedure accelerate di frontiera da liste di Paesi “sicuri”: ma nessuno che, prima di fare di questi migranti carne da cannoni propagandistici o figurine retoriche da salotto, alla prima riga legga almeno i nomi di queste persone, e consumi tempo e fatica per stare a sentire e valutare da quali storie raccontino di venir via.
di Gaetano Azzariti
Il Manifesto, 20 ottobre 2024 È necessario che si verifichi la situazione di fatto nei Paesi ritenuti “sicuri”, altrimenti prevarrebbe sempre la ragion di Stato. Negarlo è analfabetismo costituzionale. La pretesa del governo di non farsi ostacolare dai giudici nelle politiche migratorie (ma analogo discorso potrebbe farsi anche in materia di sicurezza e ordine pubblico) è la dimostrazione dell’analfabetismo costituzionale dell’attuale maggioranza. Dovrebbe essere ben noto, infatti, che le Costituzioni rigide del Novecento hanno reso “indisponibile” a qualsiasi maggioranza la definizione dei principi in materia di diritti fondamentali e anzi è la Costituzione a chiedere al governo (in verità alla Repubblica intera) di adempiere ai doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale per garantite i diritti inviolabili dell’uomo.
di Lorenzo De Cicco
La Repubblica, 20 ottobre 2024 Salvini contro le toghe al Tg1: “Paghino loro se un migrante stupra”. Schlein: “Comizio delirante”. Esposti Iv-5S alla Corte dei conti sui centri in Albania. L’offensiva del governo contro la magistratura non solo non si smorza, ma sale di livello. Ventiquattr’ore dopo la sentenza del tribunale di Roma che non ha convalidato il trattenimento di 12 migranti nei nuovi, costosissimi centri tirati su in Albania, è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a passare all’attacco degli ex colleghi togati. Parole ruvide: per il Guardasigilli la decisione della sezione immigrazione del tribunale civile della Capitale sarebbe addirittura “abnorme”.
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 20 ottobre 2024 “I magistrati esondano” dice il ministro della Giustizia. Le decisioni prese da sei giudici, ma la destra attacca “la toga rossa” Albano. Soldi buttati per le deportazioni non riuscite, Iv e M5s alla Corte dei conti: “Danno erariale”. “Se la magistratura esonda dai propri poteri attribuendosi delle prerogative che non può avere, deve intervenire la politica che esprime la volontà popolare”. In una giornata di fiumi che rompono gli argini e palombari chiamati a soccorrere automobilisti inabissati in città, forse Carlo Nordio avrebbe potuto scegliere un verbo migliore per il suo altolà alle toghe. Il senso del discorso, comunque, è chiaro: la sezione immigrazione del tribunale di Roma - che venerdì ha demolito il protocollo albanese che tanta fatica e tanti soldi è costato al governo ...
di Monica Guerzoni
Corriere della Sera, 20 ottobre 2024 L’ipotesi di rendere appellabile la mancata convalida del fermo. Se Giorgia Meloni si è infuriata per il verdetto dei giudici di Roma e ha convocato domani un Consiglio dei ministri urgente e (lei spera) risolutivo, è perché è convinta che in gioco ci sia qualcosa di molto più grande del “modello Albania”. La premier questa volta non grida esplicitamente al complotto, ma vede il rischio che una parte “politicizzata” ed “ideologicamente prevenuta” della magistratura possa muoversi in sintonia con le opposizioni con l’obiettivo di scavalcare la volontà popolare e neutralizzare l’azione riformatrice del governo. “La sinistra prova a minare la mia leadership in Europa perché stiamo facendo scuola”, è il tormento della premier.
di Francesco Peloso
Il Domani, 20 ottobre 2024 Si moltiplicano le voci critiche contro i centri per i migranti istituiti dal governo in Albania. Per il Centro Astalli è a rischio la tutela dei diritti dei migranti, “ha vinto la politica della paura”. Secondo la Fondazione Migrantes si tratta di una pagina triste della nostra democrazia e parla di grave spreco di risorse economiche. Sant’Egidio, da parte sua, chiede all’Italia di farsi promotrice di corridoi umanitari per tutta l’Europa. “Quello in atto è il tentativo di mettere in discussione il diritto d’asilo In Europa”. È questo, secondo padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, l’organismo dei gesuiti che storicamente si occupa dell’accoglienza dei rifugiati, il profilo politico dell’operazione realizzata dal governo italiano con il trasferimento dei migranti nei centri costruiti in Albania ...
di Paolo Lambruschi
Avvenire, 20 ottobre 2024 Intervista a Francesca De Vittor, docente di Diritti dell’uomo all’Università Cattolica. “Paesi sicuri? Se non si rispettano i criteri del diritto europeo la magistratura può e deve intervenire”. Nonostante i proclami del governo, fino al 2026 non cambierà nulla. La lista dei Paesi di origine sicuri, sulla quale si è infranto l’avvio dei primi hotspot in Albania, dovrà tenere conto per due anni della sentenza della Corte di giustizia europea del 4 ottobre, citata come base giuridica dal Tribunale di Roma nella sentenza dell’altro ieri che ha riportato i migranti in Italia. Ne parliamo con Francesca De Vittor, docente del corso di Diritti dell’uomo presso l’Università Cattolica.
DOCUMENTI
Articolo: "Ristretti orizzonti", di Michele Passione
Notiziario video Europa Settegiorni di Internazionale: "In Europa ci sono troppe persone in carcere"
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