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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 18 ottobre 2024
Il Foglio, 18 ottobre 2024 Da gennaio, oltre settanta detenuti e sette agenti della polizia penitenziaria si sono tolti la vita, senza contare che nelle prigioni italiane ci sono quattordicimila persone in più rispetto ai posti effettivamente disponibili. Dati su cui riflettere e un appello da sostenere. Non c’è più tempo: bisogna fermare la strage di vite e diritti nelle carceri italiane. Più di quanto non sia mai stato, le carceri italiane sono diventate un luogo di morte e disperazione. Dall’inizio dell’anno ormai ben oltre settanta le persone si sono tolte la vita dietro le sbarre, quanti non mai dall’inizio del secolo in poco più di nove mesi. E con loro hanno deciso di farla finita sette agenti di polizia penitenziaria.
di Giulia Sorrentino
L’Identità, 18 ottobre 2024 Settantacinque è il numero dei suicidi avvenuti nei nostri istituti penitenziari da inizio anno: un numero per cui l’Italia potrebbe rischiare una seconda sentenza Torreggiani viste le condizioni in cui versano le nostre carceri. Era l’8 gennaio 2013 quando la seconda Camera della Corte europea dei diritti umani (Cedu), ha condannato lo Stato italiano per la violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti umani per trattamenti disumani e degradanti. Non è solo l’articolo 27 della Costituzione quello a cui dobbiamo appellarci per far sì che il concetto di riabilitazione sia veramente messo in pratica. Una riabilitazione che passa molto e anche attraverso chi soffre di disturbi psichiatrici in carcere.
di Manuela Petrini
interris.it, 18 ottobre 2024 Come ha spiegato papa Francesco all’Angelus del 23 settembre 2024 “Dobbiamo lavorare perché i detenuti siano in condizioni di dignità. Ognuno può sbagliare. Essere detenuto è per riprendere una vita onesta dopo”. L’istituto penitenziario è un’istituzione che, nella sua totalità, è impossibile da conoscere per la maggior parte delle persone ed è pressoché impenetrabile a chi non ha motivi professionali per entrarvi. Il carcere è una realtà estrema, particolare e difficile da descrivere, eppure la gente e i mass-media ne parlano come se la conoscessero ma, invece, affrontano l’argomento in modo settoriale e quasi sempre in occasione di eventi estremi come i suicidi e le rivolte.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 18 ottobre 2024 L’annuncio del presidente Ucpi davanti ai senatori delle commissioni riunite. L’avv. Francesco Petrelli: “orme profondamente illiberali e autoritarie, con sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi”. “Natura intimidativa dello strumento penale”, “matrice securitaria, profondamente illiberale e autoritaria”, “incremento irrazionale del sistema carcerocentrico”, “aperto contrasto con la ricorrente giurisprudenza costituzionale”. Sono solo alcuni dei giudizi sul ddl Sicurezza esposti dagli esperti interrogati ancora ieri dai senatori delle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia nell’ambito dell’iter di approvazione del pacchetto già approvato alla Camera un mese fa.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 18 ottobre 2024 L’Ucpi lancia la protesta dal 4 al 6 novembre: per l’Unione Camere Penali il ddl “rivela nel suo complesso una matrice securitaria, populista illiberale e autoritaria”. I penalisti italiani incroceranno le braccia il 4, 5 e 6 novembre. Al centro della protesta il ddl sicurezza, già approvato alla Camera e ora in discussione nelle commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato. Secondo l’Unione delle Camere Penali, infatti, “il pacchetto sicurezza, lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela nel suo complesso e nelle singole norme una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi ed ai danni dei soggetti più deboli ...
di Valentina Stella
Il Dubbio, 18 ottobre 2024 Il conflitto tra le correnti sulle nuove regole per gli incarichi direttivi. Il togato indipendente: “Probabilmente a essere in gioco è una diversa visione del rapporto tra eletti ed elettori”. Non si placano le polemiche all’interno del Csm in merito alle regole per la nomina degli incarichi direttivi e semidirettivi. I consiglieri di Magistratura indipendente - D’Ovidio, Marchianò, Mazzola, Nicotra, Cilenti, Paolini, Scaletta - in una comunicazione interna a Palazzo Bachelet si sono lamentati “della grande convention organizzata a Milano da Md, Area e Unicost per presentare la nuova circolare sul TU Direttivi”.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 18 ottobre 2024 Il “Fatto quotidiano” parla addirittura di caccia alle streghe. Ma la censura non c’entra nulla: l’articolo 82 della Carta è fin troppo chiaro, rispetto alle limitazioni per l’autorità giudiziaria. “Caccia alle streghe!”, esordisce Il Fatto Quotidiano puntando il dito contro la proposta di Chiara Colosimo, presidente della Commissione antimafia, volta a sanare una evidente problematica mai verificatasi da quando è stato istituito tale organismo politico alla fine degli anni Cinquanta. La questione del ‘conflitto di interesse’ sollevata nei confronti dell’ex magistrato e senatore grillino Roberto Scarpinato non nasce per antipatia o volontà di far tacere una presunta voce scomoda, ma per rendere compatibile quanto stabilito dall’articolo 82 della Costituzione ...
di Rosario Russo*
Il Dubbio, 18 ottobre 2024 A differenza di quanto è previsto per gli “organi giudiziari”, per i componenti della Corte costituzionale la legge vieta sia il “non voto” che la ricusazione. È oggetto di dibattito la candidatura alla Corte costituzionale del prof. F. S. Marini, docente ordinario di diritto pubblico, siccome consigliere giuridico del governo nonché autore della riforma sul premierato, tanto cara alla presidente Meloni. Per tale ragione, secondo il prof. Ugo De Siervo, già presidente della Corte costituzionale, osterebbero a tale candidatura evidenti ragioni di opportunità. Ma, obietta altro esimio giurista: “Non vedo nessun problema. Se c’è una possibilità che debba giudicare su una questione che lo riguarda, si deve astenere. E questo vale per tutti gli organi giudiziari.
di Marina Castellaneta
Il Sole 24 Ore, 18 ottobre 2024 Cedu. Il giornalista ha il diritto a non svelare la fonte che gli ha passato le trascrizioni I personaggi pubblici hanno una minore protezione del diritto alla vita privata. La pubblicazione di notizie di interesse pubblico prevale sul diritto alla reputazione e il giornalista ha diritto a non svelare la fonte che gli ha trasmesso il contenuto delle trascrizioni di alcune intercettazioni su un procedimento penale di interesse generale. Lo ha stabilito la Corte di Strasburgo con la sentenza Kajganic contro Serbia depositata 1’8 ottobre (n. 27958/16) con la quale è stato respinto il ricorso di un’avvocata secondo cui i giudici nazionali non avevano tutelato il suo diritto alla reputazione facendo prevalere, invece, il diritto del giornalista a informare.
TERRITORIO
veneziatoday.it, 18 ottobre 2024 Sovraffollamento e carenze organiche e strutturali le maggiori criticità. Il viceministro Sisto: “Per ridurre le presenze ci sono procedure di riequilibrio”. “Dopo il suicidio di un detenuto al Santa Maria maggiore di Venezia a luglio, a inizio ottobre c’è stato l’ennesimo suicidio, questa volta a Vicenza. Secondo l’ultimo report del garante dei detenuti, i detenuti suicidi sono già 72 dall’inizio dell’anno, un dato in crescita rispetto al 2023. Il sovraffollamento delle carceri in Veneto è del 160%. La casa circondariale di Venezia versa in condizioni drammatiche, nonostante gli sforzi e l’iniziativa encomiabili della direzione, degli agenti e degli operatori. Sul Santa Maria Maggiore chiediamo interventi immediati”. Lo ha detto nell’aula del Senato Andrea Martella ...
di Valentina Murieri
lecceprima.it, 18 ottobre 2024 La senatrice di Sinistra Italiana, nel pomeriggio, è entrata a Borgo San Nicola assieme ai garanti regionale e comunale dei diritti della popolazione carceraria. “Abbiamo raccolto anche i disagi, la sofferenza della polizia penitenziaria e degli altri lavoratori che operano nell’istituto, preoccupa il numero di patologie psichiatriche tra i detenuti”. Cambiano le città, cambiano le latitudini, ma i problemi degli istituti penitenziari restano sempre gli stessi. Questo il sintetico bilancio della senatrice Ilaria Cucchi, nel primo pomeriggio di oggi in visita nel carcere di Lecce, assieme ai garanti regionale e comunale dei diritti dei detenuti Piero Rossi e Maria Mancarella.
di Filippo Tomei
diariofvg.it, 18 ottobre 2024 Un’iniziativa del Ministero della Giustizia per garantire maggiore sicurezza nella struttura carceraria triestina. Dopo anni di attesa e a seguito di una crescente necessità di migliorare le condizioni di sicurezza all’interno del carcere, partono finalmente i lavori per la nuova infermeria della casa circondariale di Trieste. L’intervento, pianificato dal Ministero della Giustizia già dal 2022, prevede lo spostamento dell’infermeria lontano dall’area detentiva, un’azione volta a prevenire episodi di saccheggio e furto di farmaci, come avvenuto nel luglio scorso.
Il Giorno, 18 ottobre 2024 Il progetto “Porte aperte” ha permesso loro di uscire dal carcere e darsi da fare. L’assessore ai Servizi sociali: “Un’esperienza che contiamo di replicare con l’aiuto delle aziende”. Detenuti del carcere di Sondrio al lavoro per il recupero del lavatoio di Pradella. In continuità con le attività svolte nei tre anni precedenti, in questo 2024, il progetto Porte aperte, promosso nei territori di Sondrio e di Lecco, con il finanziamento della Regione Lombardia, e coordinato dalla Cooperativa Forme, ha attivato un laboratorio sperimentale di giustizia di comunità. Un modo per rendere concreto il reinserimento in società di chi ha sbagliato e sta pagando.
di Filippo Merli
Il Domani, 18 ottobre 2024 Quanto vale una laurea conseguita in carcere? Per i docenti universitari 110 e lode, ma per chi l’ha ottenuta, un giovane ingegnere in attesa di giudizio detenuto nel penitenziario palermitano Pagliarelli, probabilmente avrà un significato ancora maggiore. “Alla casa circondariale Antonio Lorusso Pagliarelli si è laureato in architettura con la tesi sulla greentrification (il rinnovamento urbano) un giovane ingegnere detenuto in attesa di essere giudicato”, si legge in una nota. “È la prima laurea al Pagliarelli dopo l’accordo quadro firmato il 25 febbraio 2021 per l’istituzione del polo universitario penitenziario dal rettore di Palermo, Massimo Midiri, e dall’emerito professore Giovanni Fiandaca, allora garante regionale per i diritti dei detenuti della Sicilia”.
La Repubblica, 18 ottobre 2024 L’incontro-spettacolo delle ex detenute “Donne del Muro Alto” alla Festa del Cinema di Roma. Le “Donne del Muro Alto” tornano al MAXXI per la Festa del Cinema di Roma. Domenica 20 ottobre, alle 16, la compagnia di attrici ex detenute guidata dalla regista Francesca Tricarico animerà un incontro spettacolo dedicato al cinema e al teatro in carcere. Come l’arte cinematografica e teatrale viene contaminata nel linguaggio e nella rappresentazione da questi luoghi ristretti? E come le carceri sono contaminate, a loro volta, da queste arti?
di Antonio Tarallo
acistampa.com, 18 ottobre 2024 La religiosa Clarissa, da tempo, ha instaurato un rapporto epistolare con molti detenuti d’Italia. “Carissima Suor Cristiana, mi commuove la tua profonda fiducia nei confronti dell’umanità. La tua è una vocazione colma di affetto e vicinanza, tanto da donare all’altro, come nel mio caso, una pace ineffabile”. Con queste parole inizia la prefazione al volume “Un raggio di luce oltre le grate” (Editrice Velar, 2023) di suor Cristiana Scandura. Sono parole di un detenuto condannato all’ergastolo, di un uomo che vive oltre le sbarre e che grazie alla missione di suor Cristiana ha ricominciato a sperare e ad avere fiducia non solo in Dio ma nella vita. Dopo questo volume è nato un altro libro, “Dalle tenebre alla luce” (Editrice Velar, 2024), una raccolta delle riflessioni che l’autrice ...
di Lara Loreti
La Repubblica, 18 ottobre 2024 Al cuoco siciliano il prestigioso riconoscimento: “Ho iniziato a organizzare i pranzi di Natale per i detenuti dopo che io stesso a 25 anni sono stato scarcerato. Con loro c’è un bellissimo scambio, un’esperienza che riempie il cuore”. “Passare il Natale in carcere con i detenuti ti dà una ricchezza immensa. Ognuno cucina ciò che vuole, ciò che lo fa sentire a casa, io do indicazioni e coordino. E così, per un giorno, i detenuti lavorano come in un vero ristorante. È un’esperienza che non ha prezzo”. Lo chef Filippo La Mantia è una di quelle persone che pensano col cuore, che prima di parlare agiscono, e che le cose belle le portano avanti per tutta una vita. Non è un tipo da mode del momento.
di Chiara Lalli
Il Dubbio, 18 ottobre 2024 Ogni volta che mi chiedono perché sono a favore dell’aborto o dell’eutanasia mi innervosisco. Ogni volta che mi chiedono perché sono a favore della gravidanza per altri (o maternità surrogata o utero in affitto) mi innervosisco. Insomma, mi innervosisco spesso ma ho delle buone ragioni. Perché la questione non è essere a favore dell’oggetto specifico (aborto, eutanasia, gravidanza per altri o come volete chiamarla) ma della possibilità di scegliere. E quella possibilità di scegliere dovrebbe essere garantita a meno che non riusciamo a dimostrare che causerebbe un danno per qualcun altro. Ma poi che cosa significa essere a favore dell’aborto?
di Mariastella Gelmini
Il Dubbio, 18 ottobre 2024 Maternità surrogata, gestazione per altri, gravidanza “solidale”: comunque la si voglia chiamare, la Gpa è una pratica degradante che offende la dignità delle donne, i diritti dei bambini e mercifica la vita. Da cattolica, non ho mai nascosto la mia contrarietà alla Gpa e ho avuto sempre una posizione molto chiara. Quando in Senato - a poco più di un anno dal voto della Camera - siamo stati chiamati ad esprimerci sul disegno di legge che rende perseguibile il reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadini italiani, non potevo che votare a favore del provvedimento.
di Luigi Ferrajoli
Il Manifesto, 18 ottobre 2024 Ha fatto la sua ricomparsa la figura della persona illegale, per colpa soltanto della sua identità ed esistenza. In Europa si assiste a una gara penosa nelle politiche di esclusione. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che “saremo in grado di trarre lezioni da questa esperienza nella pratica”. Il presidente di turno dell’Unione Victor Orbán ha di recente parlato di rimpatri fuori dei confini europei. Il premier inglese Keir Starmer si è detto interessato all’esperimento albanese. E il presidente polacco Donald Tusk, per battere la concorrenza della destra nella campagna elettorale contro i migrati, ha annunciato un piano che prevede la possibilità di sospendere il diritto d’asilo, in aperta violazione dell’articolo 18 della Carta fondamentale dei diritti dell’Unione europea.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 18 ottobre 2024 Il tribunale di Roma da remoto dovrà deliberare sul trattenimento dei migranti. Ispezione dei parlamentari: “Verificare il protocollo”. “Se avessi saputo che mi portavano in Albania mi sarei tuffato e avrei raggiunto Lampedusa a nuoto. Ero molto vicino”: ha detto così uno dei 12 richiedenti asilo, otto cittadini del Bangladesh e quattro dell’Egitto, alla delegazione di parlamentari italiani organizzata dal Tavolo asilo e immigrazione (Tai) che ieri ha visitato la struttura detentiva di Gjader incontrando quattro dei trattenuti. Sono entrati prima Riccardo Magi di +Europa insieme ai dem Paolo Ciani e Rachele Scarpa, più tardi la deputata di Avs Francesca Ghirra.
di Silvio Messinetti
Il Manifesto, 18 ottobre 2024 Aggiornata l’udienza per l’uscita dal carcere. Il fratello dell’attivista espulso dalla Germania: dubbi per l’interrogatorio. Il calvario continua. Maysoon Majidi deve ancora aspettare l’agognata libertà dalle carceri italiche. Non sono bastate tre ore di serrata discussione nell’aula del tribunale della Libertà di Catanzaro per ottenere il sospirato provvedimento. I giudici si sono riservati all’esito dell’udienza. Se ne parla oggi o, più probabilmente, la settimana prossima. Se così fosse si determinerebbe un irrituale ingolfamento con il giudizio di merito. Infatti proprio la settimana prossima, il 22 ottobre, a Crotone è prevista l’ultima udienza istruttoria. Maysoon si presenterà in quell’occasione da cittadina libera o in manette?
di Francesca Basso
Corriere della Sera, 18 ottobre 2024 Consiglio europeo, Meloni illustra l’intesa con l’Albania. Il pre vertice con altri dieci Paesi. Ucraina, Medio Oriente e lotta alla migrazione irregolare. I leader Ue riuniti a Bruxelles per il Consiglio europeo hanno cercato e trovato nelle conclusioni la sintesi su questi tre temi che continuano a dividere gli Stati membri. È stata però la discussione sulla migrazione, definita dal presidente del Consiglio europeo Michel “estremamente approfondita”, a rappresentare la maggiore novità perché rispetto al passato più recente c’è stato un cambiamento di atteggiamento, certificato dai contenuti della lettera sulla migrazione inviata dalla presidente von der Leyen ai leader Ue e anche dalla dichiarazione dei capi di Stato e di governo del Ppe (sono quattordici) che si sono riuniti prima dell’inizio del summit.
di Donata Marrazzo
Il Sole 24 Ore, 18 ottobre 2024 L’ideatore dello Sprar Schiavone fa una ricognizione dell’accoglienza in Italia, tra strette di governo, acronimi, numeri e decreti. E Mimmo Lucano, europarlamentare, tornato sindaco a Riace, con lo stipendio di Bruxelles tiene aperto l’asilo e la mensa scolastica. Mentre i sedici migranti partiti da Lampedusa e attesi in Albania arrivavano nell’hotspot di Schengjin dopo quasi tre giorni di navigazione sulla nave Libra della Marina Militare, a Riace giungeva da Padova, in bus, Stella, una giovane donna di origini nigeriane con i suoi tre bambini. Tre buste e uno zainetto come bagaglio e un pupazzo fra le braccia di Treasure, la figlia più grande, 7 anni.
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