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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 12 ottobre 2024
CARCERI
di Gian Domenico Caiazza
Il Riformista-PQM, 12 ottobre 2024 Da quando in questo Paese si discute e si polemizza di carcere, di sovraffollamento, di funzione rieducativa della pena, sentiamo una ben determinata parte politica bollare in modo sprezzante come “svuota-carceri” ogni proposta di potenziamento della esecuzione della pena alternativa alla detenzione penitenziaria. E quando si chiede a costoro quale diversa ricetta propongono per risolvere la vergogna del sovraffollamento, messo all’indice ripetutamente dalla CEDU, la risposta immancabile è: costruiremo nuove carceri.
di Ornella Favero*
Il Riformista-PQM, 12 ottobre 2024 “Il magistrato ha personalmente appurato che, per poter scorgere il cielo dalla finestra della camera di pernottamento è necessario appoggiarsi al muro e alla finestra stessa e sporgere la vista pressoché verticalmente. (...) Ritiene il Tribunale che le condizioni detentive di fatto, cui è sottoposto comportino un attuale pregiudizio sia al diritto alla salute sia a quello a una detenzione conforme al senso di umanità”: così scrive il Tribunale di Sorveglianza di Bologna in risposta al reclamo di una persona detenuta relativo alle condizioni di vita nelle “camere di pernottamento” delle nostre galere, e lo scrive dopo aver visto personalmente quelle condizioni.
di Mauro Palma*
Il Riformista, 12 ottobre 2024 Che l’architettura, o meglio l’organizzazione dello spazio, svolga un ruolo importante nel rendere l’esecuzione penale conforme alla Costituzione italiana credo sia ormai un concetto acquisito nella riflessione di quanti tuttora si interrogano attorno all’effettività di questo obiettivo. Non lo è per quanti pensano, senza dirlo, che in fondo quel precetto fissato dall’articolo 27 della nostra Carta sia una mera enunciazione, al più una bella speranza perché il vero tema sia tenere ben separate le persone dalla collettività, pur sanando quelle inaccettabili condizioni che l’attuale panorama carcerario ci presenta nella gran parte delle nostre città.
di Cesare Burdese*
Il Riformista-PQM, 12 ottobre 2024 “L’architetto della prigione è il primo esecutore della pena; egli è il primo artefice dello strumento del supplizio”. Questa affermazione del penitenziarista ottocentesco Louis Mathurin Moreau-Christophe, mantiene ancora oggi inalterata la sua verità. Nel passato, sin dalle origini, gli edifici carcerari sono stati l’espressione dell’idea di incarcerazione del momento, a conferma dell’importanza della configurazione fisica di qualsiasi impianto penitenziario per il raggiungimento di specifici obiettivi penali. Oggi questo, per lo più ovunque, non succede più. L’Architettura, con la funzione sociale che le appartiene, ovunque si collochi, potrebbe diventare strumento di riscatto.
di Giuseppe Belcastro
Il Riformista-PQM, 12 ottobre 2024 A margine della nomina del Commissario straordinario governativo per l’edilizia carceraria, abbiamo dialogato sul tema con l’architetto prof. Domenico Alessandro de Rossi, fondatore e presidente del CESP (Centro Europeo Studi Penitenziari), per cercare di capire, dalle parole dell’esperto, Io stato dell’arte e se il progetto governativo abbia per davvero una possibilità di raggiungere gli obbiettivi.
di Marella Santangelo*
Il Riformista-PQM, 12 ottobre 2024 Bisogna individuare luoghi riservati ai colloqui intimi: così i detenuti possono godere di un loro diritto. La sentenza della Corte Costituzionale n.10 del 2024 dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 18 della legge n.354 del 1975 nel prevedere che i colloqui dei detenuti con i coniugi, la parte dell’unione civile o la persona con lei stabilmente convivente, non possano essere svolti senza il controllo a vista del personale di custodia; questa decisione molto attesa della Corte ha aperto uno scenario complesso che trova nei luoghi in cui possano svolgersi i colloqui, anche intimi, il suo focus.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 12 ottobre 2024 Un altro nome si aggiunge alla tragica lista dei detenuti che si sono tolti la vita nelle carceri italiane quest’anno. Nelle prime ore di mercoledì mattina, un uomo di 44 anni è stato trovato senza vita nella sua cella nel carcere di San Vittore a Milano. Si è strozzato con i lacci delle scarpe, diventando la 75esima vittima di suicidio dall’inizio dell’anno nel sistema penitenziario italiano. La notizia, riportata da Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uil-Pa Polizia penitenziaria, getta nuovamente luce sulla drammatica situazione delle nostre carceri.
di Paolo Virtuani
Corriere della Sera, 12 ottobre 2024 Il sindacato di Polizia penitenziaria: “Il sistema carcerario è sull’orlo del baratro. I detenuti sono 15mila in più rispetto alla capienza, mancano più di 18 mila poliziotti”. Con il suicidio nel carcere di San Vittore a Milano di un detenuto di origini pugliesi, sono arrivate a 75 le persone che si sono tolte la vita nel 2024 nelle carceri italiane. In tutto il 2022 furono 80. Se la tendenza dovesse essere mantenuta negli ultimi tre mesi, a fine anno il numero dei suicidi potrebbe arrivare, se non superare quota cento.
di Massimiliano D’Agostino
L’Unità, 12 ottobre 2024 È ridotto a uno stato di stordimento e sonnolenza continua. Sono il padre di un detenuto del carcere di Trapani, dove mio figlio è stato trasferito a inizio giugno da Enna per sovraffollamento. Dalla padella alla brace perché, a quanto leggo dall’ultima visita di Nessuno tocchi Caino, la stessa situazione si ripete nella Casa Circondariale di Trapani. Sono sconcertato. A mio figlio è stato diagnosticato un ritardo mentale da due perizie del tribunale di Siracusa, le quali sostenevano la necessità di un ricovero presso una Comunità o in alternativa una detenzione domiciliare per essere seguito dal Centro Salute Mentale di riferimento.
di Raffaele Grimaldi
agdnotizie.it, 12 ottobre 2024 Papa Francesco: propongo ai Governi che nell’Anno del Giubileo si assumano iniziative che restituiscano speranza. In questi ultimi mesi, le criticità delle nostre carceri, hanno creato un gran fermento nei mass media e molti dibattiti sia in politica che nel mondo ecclesiale e nelle associazioni di volontariato presenti nei nostri istituti. Nelle carceri bisogna sanare le ferite di molte vite fragili, non mortificarle né calpestarle né lasciarle nella solitudine e nell’abbandono. “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso dell’umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato” (Art. 27 della Costituzione). Questi luoghi di pena devono avere solide basi di profonda umanità.
di Patrizia Pallara
collettiva.it, 12 ottobre 2024 Solo un terzo dei reclusi ha un’occupazione: la stragrande maggioranza dipende dall’amministrazione, per una manciata di ore, salari bassi e senza tutele. Su 60.166 detenuti presenti nelle nostre carceri, solo 20 mila lavorano. Di questi, 17.042 sono alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria, 3.029 per altri datori. Pochi, pochissimi, specie se si considera che il lavoro è uno degli elementi del trattamento rieducativo: la legge infatti stabilisce che ai detenuti vada assicurata un’occupazione (art. 15 l. 354/75).
di Simona Ciaramitaro e Patrizia Pallara
collettiva.it, 12 ottobre 2024 Tre progetti in tre diversi istituti italiani. Le testimonianze di chi sta provando a far costruire ai detenuti il proprio futuro. Nelle carceri italiane, di cui anche noi di Collettiva spesso trattiamo le condizioni disperate dei detenuti, esistono anche esempi virtuosi di attività che puntano al reinserimento nella società di coloro che vi si trovano reclusi, allo scopo di evitare uno stato di abbandono che può soltanto peggiorarne la condizione, anche nel momento in cui torneranno in libertà.
GIUSTIZIA
di Serena Sileoni
La Stampa, 12 ottobre 2024 Quando un componente della Corte costituzionale conclude il proprio mandato, deve essere sostituito entro trenta giorni. Non è da adesso, quindi, ma da più di dieci mesi che c’è urgenza di individuare un successore alla giudice Sciarra, che ha terminato il proprio incarico nel novembre scorso. Solo ora, però, si è aperto un acceso dibattito. Non per senso delle istituzioni da parte della pubblica opinione e del parlamento, ma per un fatto politico, e cioè perché è trapelato dalla stessa maggioranza parlamentare che la Presidente Meloni, in vista dell’ottava votazione ...
di Giuliano Santoro
Il Manifesto, 12 ottobre 2024 Azioni previste in tutto il Paese. L’allarme lanciato dopo l’ok della camera è stato raccolto da tanti. Si lavora a un corteo nazionale. È il giorno della protesta diffusa in tutto il paese contro il Ddl 1660 che con la scusa della “sicurezza” colpisce il diritto al dissenso in numerose forme. “Si tratta di una misura in linea con la cultura sempre più autoritaria del governo Meloni - affermano dalla Rete nazionale No Ddl Sicurezza - volta a colpevolizzare le figure giovanili protagoniste delle mobilitazioni per l’ambiente, restringere fino a impedire il campo di azione dei movimenti sociali ...
di Gloria Riva
L’Espresso, 12 ottobre 2024 Scacco - non ancora matto - alla legge Nordio, quella che ha abrogato l’abuso d’ufficio. Al momento la norma che puniva i pubblici ufficiali, rei di profittare del proprio potere per vergognosi interessi privati, è evaporata lo scorso 25 agosto, quando il reato è stato cancellato. Ma per i colletti banchi e i burocrati che hanno in corso processi e sono accusati di abuso d’ufficio potrebbe essere presto per brindare alla sanatoria. Perché?
viterbotoday.it, 12 ottobre 2024 La Regione Lazio stanzia 350mila euro per migliorare le condizioni di vita in carcere e favorire il rinserimento sociale Miglioramento delle condizioni di vita in carcere, diritto allo studio e alla diffusione dell’istruzione universitaria tra i detenuti: dalla Regione Lazio 350mila euro. La giunta Rocca, su proposta dell’assessora Luisa Regimenti, ha approvato due delibere. In base a quanto disposto da una legge regionale del 2007, 290mila euro sono destinati alla promozione di percorsi volti a ridurre la recidiva nei reati di genere, ad attività di informazione, orientamento ,,,
firenzetoday.it, 12 ottobre 2024 Oltre al dramma dei suicidi aumentano gesti autolesivi e aggressioni. “Nelle carceri italiane c’è anche un’emergenza salute mentale. In Toscana i contesti più problematici sono le case circondariali di Sollicciano a Firenze e Le Sughere a Livorno. Oltre al dramma dei suicidi, registriamo purtroppo gesti autolesivi o eterolesivi di cui è difficile avere un numero certo”. A dirlo è la dottoressa Ilaria Garosi, membro del gruppo di lavoro sulla psicologia penitenziaria dell’Ordine toscano, facendo una fotografia dello stato di salute psicologica dei detenuti ...
di Luigi Ferrarella
Corriere della Sera, 12 ottobre 2024 Il sovraffollamento è il doppio della media italiana. L’uomo, detenuto per droga, sarebbe uscito nel 2027. A San Vittore sono detenute 1.022 persone anche se i posti sono 477. La media nazionale di sovraffollamento è 130%, nel carcere milanese al 229%. Gli agenti sono 580: dovrebbero essere 700. Ormai, alla cadenza con la quale i suicidi in carcere vanno susseguendosi senza che ai piani alti della politica se ne tragga qualche spinta all’urgenza di decomprimere il sistema prima che esploda del tutto, c’è solo l’imbarazzo di quale parametro ...
di David Allegranti
La Nazione, 12 ottobre 2024 La richiesta di un detenuto era stata respinta, ora l’appello gli dà ragione. “L’erogazione è nel regolamento dell’ordinamento penitenziario. L’amministrazione ha 90 giorni di tempo per provvedere”. L’acqua calda nelle celle ci deve essere e non è una richiesta che può essere avanzata solo negli alberghi. È un fatto “notorio” che le cimici da letto siano presenti nel carcere di Sollicciano. Le infiltrazioni piovane anche all’interno delle celle, “con caduta di residui di intonaco sui letti” si protraggono da anni.
Gazzetta di Mantova, 12 ottobre 2024 Visita alla casa circondariale di Mantova, l’11 ottobre, del presidente della Provincia Carlo Bottani e delle consigliere regionali Alessandra Cappellari e Paola Bulbarelli per incontrare la direttrice Metella Romana Pasquini Peruzzi e fare il punto sulla situazione del carcere, raccogliere proposte e idee per contribuire al miglioramento della vita dei detenuti. “Mi ha fatto molto piacere questa visita - commenta la direttrice - per fare conoscere le attività che vengono portate avanti, nonostante la carenza di personale e risorse economiche non sempre sufficienti.
Corriere della Sera, 12 ottobre 2024 Da 4 a 12, solo due donne. Studiano da Giurisprudenza a Filosofia. La direttrice: “Opportunità per iniziare una nuova vita”. Il primo laureato sarà proclamato a dicembre, e continuerà a essere uno studente perché si è iscritto a uno dei corsi di laurea magistrale promossi dall’Ateneo. È uno degli studenti del Polo universitario penitenziario, creato dall’Università degli Studi, che salgono da 4 a 12. Non tantissimi rispetto ad altre carceri ma comunque triplicati e da contestualizzare nella specificità dell’istituto Don Resmini destinato ...
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 12 ottobre 2024 Il prossimo 15 ottobre, presso il Consiglio Regionale della Campania, si terrà un importante convegno dal titolo “Minori: Mare dentro, male fuori”. Organizzato dal Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, il professor Samuele Ciambriello, in collaborazione con la Conferenza nazionale dei Garanti territoriali e l’Ordine degli Assistenti Sociali della Campania, l’evento si svolgerà dalle 10,00 alle 17,00.
di Sabrina Cliti
cattolicanews.it, 12 ottobre 2024 I detenuti aspettano e aspettano, sognando un “fuori” che probabilmente non li accoglierà a braccia aperte, perché il mondo è cambiato mentre loro contavano gli anni, i mesi, le settimane e i giorni: dice così, nel film “Bravi Ragazzi”, il protagonista Antonio (Albanese), che propone la cultura come strumento per dare senso a questo tempo sospeso. Cultura e lavoro: ne parlano come di “un efficace antidoto all’angoscia dello scorrere del tempo in carcere” anche due detenuti che oggi preparano ...
ilcorriereapuano.it, 12 ottobre 2024 È a Pontremoli uno dei due istituti penali femminili minorili (IPM) presenti in Italia. È qui che lo Stato persegue l’obiettivo di rieducare minorenni che hanno commesso reati. A Pontremoli, salvo qualche eccezione, le ragazze rimangono da qualche settimana ad alcuni mesi e per ciascuna di loro si studia un particolare percorso, attraverso modalità sia interne che, per quanto possibile, esterne alla struttura. In questo contesto opera don Giovanni Perini.
di Elena Mancini
salto.bz, 12 ottobre 2024 Lo sport come vettore per il reinserimento sociale di chi è in carcere. Oggi sul Talvera il torneo di calcetto ha visto protagonisti 11 reclusi che si sono sfidati con le squadre di avvocati, operatori penitenziari ed Excelsior. Una partita che va oltre il risultato sul tabellone: oggi (11 ottobre) il campo sportivo dell’FC Bozen ha ospitato il torneo “IN e OUT”, che ha ha trasformato il calcio in uno strumento potente di rieducazione e responsabilità.
Ristretti Orizzonti, 12 ottobre 2024 Il tempo si è fermato per un po’ nella Casa Circondariale di Montorio, a Verona, durante la cerimonia di premiazione del concorso letterario Carlo Castelli. Il silenzio ha accompagnato il profondo rispetto dei presenti verso chi ha messo da parte la vergogna e con dignità ha deciso di soffermarsi su come la vita, tra le mura del carcere, riesca a sopravvivere, a ritrovare un pizzico di gioia e a mantenere salda la speranza di un domani migliore nonostante non arresti il dolore della colpa.
di Andrea Pugiotto
L’Unità, 12 ottobre 2024 “Lunedì 25 settembre 2023. Da oggi sono totalmente cieco”, attraverso il resoconto della propria esperienza, intenso e vivido, Manconi apre la scatola nera della cecità, svelandola a sé e al lettore.
AFFARI SOCIALI
di Fabrizio Mastrofini
L’Unità, 12 ottobre 2024 Quando Francesco ha parlato di “sicari”, a proposito dei medici che interrompono la gravidanza, lo ha fatto in un contesto in cui ha spiegato che la Chiesa difende la vita sempre: quando si tratta di neonati, quando si tratta di condannati a morte, quando si tratta di migranti che vengono scacciati. Visione antiquata forse, ma il Papa fa il Papa. E lui lo ha fatto finora con grande spirito rivoluzionario, dalle aperture alle minoranze alla sensibilità ambientalista. Non chiediamogli troppo.
di Francesca Moriero e Francesco Tedeschi
Il Domani, 12 ottobre 2024 La legislazione del nostro Paese stabilisce numerose tutele che, tuttavia, decadono con la maggiore età. Così centinaia di ragazzi, non importa quanto meritevoli o motivati, vengono abbandonati a loro stessi. Compiuti i diciotto anni, lo scorso gennaio, Abdo, egiziano, ospitato presso una Comunità per minori stranieri non accompagnati a Genova, è stato allontanato dalla struttura e sbattuto in mezzo alla strada. La legislazione italiana stabilisce maggiori diritti per i minori stranieri, ma questi decadono alla maggiore età.
di Niccolò Zancan
La Stampa, 12 ottobre 2024 L’arrivo dei primi ospiti a bordo della nave militare “Libra” è previsto a inizio settimana. Donne e bambini continueranno a sbarcare a Lampedusa”. “Siamo pronti”, dice l’ambasciatore d’Italia a Tirana Fabrizio Bucci. “Mancano alcuni dettagli, ma da oggi i due centri di trattenimento per migranti in Albania sono ufficialmente aperti”, dice il dirigente della polizia Massimo Scannicchio. Pochi giornalisti convocati all’ultimo istante. Sono quasi tutti reporter albanesi che seguono questa storia con molto interesse.
di Marika Ikonomu e Giovanni Tizian
Il Domani, 12 ottobre 2024 Dai documenti ottenuti da Domani risultano commesse anche da 10 milioni assegnate senza alcun bando. Lo scudo della Difesa è un ostacolo ai controlli dell’Anac. Timori per possibili verifiche della Corte dei conti. L’unica regola è fare presto. Pertanto l’imperativo governativo esclude il rispetto del codice degli appalti per come i comuni mortali lo conoscono. D’altronde l’Albania è lontana dall’occhio vigile delle autorità di controllo. È il buco nero dei centri di detenzione per migranti. Il grande piano di cui il governo di Giorgia Meloni va più fiero.
di Leonardo Fiorentini*
L’Unità, 12 ottobre 2024 Secondo il sottosegretario il Thc trasforma i nostri figli in mostri: uno stereotipo proibizionista degli anni 70 smentito dagli studi. La scorsa settimana, il sottosegretario Alfredo Mantovano ha partecipato a un’audizione presso la commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza. L’incontro ha riguardato un’indagine conoscitiva sul “degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori”. Basterebbe il titolo dell’indagine per giudicare l’approccio ai giovani della destra italiana. Il focus della convocazione era la diffusione di alcool, nuove droghe, aggressività ...
di Domenico Quirico
La Stampa, 12 ottobre 2024 Nel dedalo di contingenze che cavano il fiato, assediati da un panorama internazionale colato a picco nelle dissipazioni guerresche, confidavamo nei signori giurati del Nobel per la pace, li volevamo pretoriani di una forza morale capace di cimentarsi con giorni correnti tutti stampati in rosso scarlatto, dove ognuno ha martiri quotidiani per la propria parte. Lo so: è un premio che striminzisce sui giornali in poche ore, un perbene malinconico. Giusto. Ma serve a ricordare che la pace è possibile se solo qualcuno volesse mobilitarla.
di Valerio Fioravanti
L’Unità, 12 ottobre 2024 Due sentenze storiche contro l’isolamento nel braccio della morte: “Gravemente compromessa la salute mentale”. In Italia, invece, il 41 bis non si tocca. Per poter chiedere una condanna a morte il pubblico ministero negli Stati Uniti deve dimostrare due cose: che il reato sia “tra i più gravi dei gravi” e che l’imputato, finché resta in vita, rappresenti ancora un pericolo per la società. Ovviamente tutti gli avvocati difensori argomentano che se una persona viene condannata all’ergastolo, e messa in un supercarcere, non può più essere “un pericolo per la società”.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
Incontro letterario promosso da Impresa sociale "Il secondo mestiere" (Roma, 12 ottobre 2024)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 14 al 20 ottobre 2024
Seminario formativo Università Roma Tre: "Carcere e rieducazione" (Roma, 17 ottobre 2024)
Assemblea del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
CORSI E MASTER
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