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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 11 ottobre 2024

di Ilaria Dioguardi

vita.it, 11 ottobre 2024 Il testo del Ddl sicurezza, già approvato dalla Camera, ha iniziato ora il suo iter in Senato. Fuori, intanto, si susseguono le mobilitazioni contro il decreto. “Questa misura è un vulnus allo stato di diritto”, dice Susanna Marietti (Antigone). “Con il nuovo reato di rivolta penitenziaria, che si configura anche in caso di resistenza passiva a un ordine, le persone in carcere non rivendicheranno più i loro diritti”. Sono iniziate in Senato le audizioni del Ddl 1236, il cosiddetto Decreto sicurezza. Dopo l’approvazione alla Camera dello scorso 18 settembre, ora la parola passa a palazzo Madama. Proseguono le mobilitazioni contro molte misure previste.

 

garantedetenutilazio.it, 11 ottobre 2024 Quasi 19.500 persone in meno potrebbero portare a un decongestionamento del sistema. Come si evince dal dossier statistico diffuso dal collegio del Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (Gnpl) lo scorso 7 ottobre, a fronte di un tasso di sovraffollamento sui posti effettivamente disponibili che ha raggiunto il 132% vi sarebbe una percentuale del 31% di detenuti che potrebbero avere accesso a misure alternative alla detenzione. Tale percentuale deriva dalla valutazione dei numeri delle persone detenute che devono scontare una pena residua inferiore a tre anni e che non sono state condannate per reati ostativi che precluderebbero l’accesso a pene alternative al carcere. Si tratta di quasi 19.500 persone.

 

di Mauro Palma

Il Manifesto, 11 ottobre 2024 Il testo ora all’esame del Senato scivola verso un diritto penale che individua l’autore, specie chi è in condizioni di minorità sociale, come il nemico. Un provvedimento eterogeneo, qualcuno lo ha chiamato omnibus, ma con un preciso filo conduttore: la restrizione delle libertà e dei diritti soprattutto di chi è già in condizioni di minorità sociale. Sul disegno di legge “Sicurezza” siamo stati ascoltati in molti, nelle Commissioni del Senato dove è iniziata la seconda lettura del testo di legge, perché tanti sono i punti di vista. Da quello costituzionale degli stridori che sorgono rispetto alla proporzionalità delle pene previste a quello penalistico, con ben quattordici nuovi reati e altre nove nuove circostanze aggravanti, a quella procedurale, fino all’attenzione ai provvedimenti di polizia ...

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 11 ottobre 2024 Altra accelerazione del centrodestra, dopo le intese sulle leggi di Costa e Zanettin: l’agenda sul penale è diventata un “rifugio”. C’è un dato di cronaca parlamentare: la separazione delle carriere avanza, grazie all’adozione, in commissione Affari costituzionali alla Camera, del testo base. Uno snodo importante, considerato che l’iter della riforma è riferito non solo al ddl costituzionale di Carlo Nordio ma anche alle quattro proposte di legge depositate dai deputati già nel 2022. C’è poi il dato politico: sulla giustizia il centrodestra trova senza affanni la cosiddetta quadra. Di più: realizza una convergenza che si fatica davvero a registrare su altri dossier.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 11 ottobre 2024 La Commissione Affari costituzionali adotta come testo base quello di Nordio. Emendamenti entro il 23 ottobre, ma la riforma è blindata. La “riforma delle riforme”, quella della separazione delle carriere in magistratura, fa un passo in avanti. Piccolo di per sé - la commissione Affari costituzionali della Camera ha detto il suo primo sì - ma che apre ampi squarci su quel che sarà: una corsa veloce verso l’approvazione definitiva, almeno in attesa del referendum costituzionale. “Entro Natale il parlamento darà il suo ok”, giurano da Forza Italia, tra un moto di giubilo e una dedica commossa a Silvio Berlusconi, al quale la riforma è dedicata.

 

di Tiziana Maiolo

Il Dubbio, 11 ottobre 2024 Per la prima volta, con il voto di due giorni fa al Senato, si è fissato un limite temporale (45 giorni) alla possibilità di intrusione nella vita di ogni cittadino con le intercettazioni. Merito di chi questa riforma ha voluto, il senatore Pierantonio Zanettin di Forza Itala, e di tutta la maggioranza, estesa in questa occasione a Italia viva. Se il provvedimento sarà approvato anche alla Camera, ci troveremo di fronte a una vera rivoluzione culturale. Dalla logica del sospetto, per cui ogni soggetto è potenzialmente criminale e quindi va spiato senza limiti perché prima o poi qualcosa si troverà, a una concezione liberale del diritto che privilegia integrità e inviolabilità della persona al di sopra di qualunque necessità giudiziaria.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 11 ottobre 2024 A differenza di quanto espresso dal professore Vittorio Manes qualche giorno fa su questo giornale a proposito del ddl che mira ad inserire la vittima in costituzione, per Fabrizio Filice, giudice del tribunale di Milano e componente esecutivo di Md, “l’apertura del nostro ordinamento a maggiori spazi di partecipazione e tutela delle persone offese nel processo penale non deve necessariamente essere vissuta come una drammatica contrapposizione con le garanzie degli indagati, potendo anzi costituire un’utile occasione di evoluzione del diritto penale, nel senso di un maggiore equilibrio dei diritti e delle garanzie di tutte le persone coinvolte in un reato”.

 

di Sonia Gioia

soluzionilavoro.it, 11 ottobre 2024 Nota a Trib. Milano 10 aprile 2024, n. 1335. La risoluzione del rapporto di lavoro intramurario per fine pena dà luogo ad uno stato di disoccupazione involontaria con conseguente diritto alla percezione dell’indennità di NASpI. La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (c.d. NASpI), istituita dall’art. 1, D.LGS. 4 marzo 2015, n. 22 (concernente “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”) per fornire una tutela di sostegno al reddito ai prestatori con rapporto di lavoro subordinato che siano rimasti involontariamente disoccupati, spetta anche al detenuto, impiegato alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria ...

 

lapresse.it, 11 ottobre 2024 Si tratta del 75esimo suicidio nelle carceri italiane da inizio anno. “Origini pugliesi, 44 anni, in carcere per presunti reati correlati agli stupefacenti, fine pena provvisorio fissato al 2027, si è strozzato utilizzando i lacci delle scarpe nel suo letto in una cella della Casa Circondariale di Milano San Vittore ed è stato ritrovato esanime verso le 5.30 di stamattina. A nulla sono valsi gli immediati tentativi di soccorso della Polizia penitenziaria e dei sanitari. Si tratta del 75esimo recluso che si toglie la vita dall’inizio dell’anno, in una strage continua e che non trova alcun argine dal Governo”. Lo rende noto Gennarino De Fazio, segretario generale della Uil-Pa Polizia Penitenziaria.

 

casertace.net, 11 ottobre 2024 Soccorso dal personale sanitario interno, neppure il defibrillatore è servito. L’altro giorno un episodio simile al carcere di Carinola, stamattina il copione si è ripetuto nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere. Purtroppo non c’è stato nulla da fare per il detenuto Sergio Mezzina, 51, anni di Bari, ritenuto vicino al clan Abbaticchio con precedenti per droga e nella rissa che nel 2012 portò alla morte di un parrucchiere. Soccorso immediatamente dal personale sanitario interno con l’utilizzo del defibrillatore, l’uomo non ha ripreso conoscenza e purtroppo è deceduto. Sul posto si è portata immediatamente un’ambulanza del 118, ma anche in questo caso non è servito a nulla. Pare ci siano stati problemi con il defibrillatore, circostanza non ancora confermata.

di Valentina Marotta

Corriere Fiorentino, 11 ottobre 2024 “Non c’è dubbio che il detenuto colpito con pugni, calci e schiacciato a terra per circa 40 secondi sia stato sottoposto ad inutili quanto acute sofferenze fisiche. Gli operatori professionali non avevano certo bisogno di ricorrere a tali eccessi per spostare un piccolo uomo che esce tranquillamente dalla sua cella, convinto di andare a fare la doccia. Ma hanno commesso i fatti in una situazione che è stata pacificamente riconosciuta come difficile” nel carcere di San Gimignano.

 

di Christian Donelli

parmatoday.it, 11 ottobre 2024 Intervista ad un ex detenuto del carcere di Parma: “Se non hai nessuno fuori sei un morto che cammina, dentro non mi hanno insegnato nulla”. “Se hai una famiglia fuori te la cavi, se non hai nessuno sei un morto che cammina. Gira più droga dentro che fuori dal carcere: fumo, crack, alcuni tritato e sniffano le pastiglie - l’orudis 200, il contramal, lo stinox, il lentomil - che vengono date per la terapia. Ci sono alcuni piantoni - detenuti che vengono fatti lavorare per assistere altri detenuti - che non ti danno la terapia, si tengono le pastiglie e le usano come droga”. Luca (nome di fantasia) ha trascorso in via Burla a Parma un anno della sua vita, tra il 2023 e il 2024.

 

di Marco Belli

gnewsonline.it, 11 ottobre 2024 Con l’obiettivo di sensibilizzare e fare prevenzione per il tumore alla mammella, Komen Italia e Fondazione Severino hanno unito le forze e, dopo Castrovillari e Reggio Calabria, arrivano gli screening senologici alla Casa Circondariale di Teramo. Così 25 detenute e 12 operatrici dell’istituto penitenziario sono state sottoposte oggi a una giornata di screening senologico, allo scopo di promuovere la consapevolezza e l’importanza della prevenzione precoce del tumore alla mammella. L’obiettivo principale di questa iniziativa è offrire un’opportunità diagnostica cruciale a un gruppo di donne che diversamente avrebbe difficoltà ad avere accesso a questo tipo di campagne, promuovendo la salute e il benessere delle partecipanti e sensibilizzando sulla prevenzione e la cura della malattia.

 

La Nazione, 11 ottobre 2024 Con questo accordo anche i detenuti potranno usufruire dei servizi erogati dall’Ufficio comunale. La Giunta comunale ha approvato lo schema di convenzione tra il Comune e la casa circondariale Don Bosco di Pisa per “assicurare un’adeguata e tempestiva fruizione dei servizi comunali afferenti ai sevizi demografici in favore dei soggetti destinatari di misure restrittive della libertà individuale”. L’oggetto della convenzione riguarda l’erogazione dei servizi all’interno della casa circondariale in favore dei detenuti, tra i quali il rilascio di certificazione anagrafica e di stato civile, le autentiche di firme su dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà, il rilascio di carte di identità elettroniche, la iscrizione e/o cancellazioni anagrafiche, i trasferimenti ad altri istituti penitenziari.

 

sardiniapost.it, 11 ottobre 2024 Visita dell’assessora regionale del Lavoro Desiré Manca, questa mattina, nell’Istituto penitenziario per minori di Quartucciu e alla Casa circondariale di Uta, per conoscere e verificare con mano l’esito del progetto sociale “Lav(or)ando”, ideato dalla cooperativa cagliaritana Elan e sostenuto dalla Fondazione con il Sud. Avviata nella primavera del 2020, l’iniziativa è nata per favorire il recupero sociale e offrire un’occasione di riscatto a ventiquattro persone sottoposte a provvedimenti penali detentivi, attraverso il loro inserimento nelle lavanderie industriali presenti nei due istituti, con la prospettiva poi di essere inseriti in imprese del territorio disponibili ad accoglierli.

 

rainews.it, 11 ottobre 2024 La Regione Lazio ha ospitato esperti e politici per una riflessione sul senso della pena che va trasformata da punizione a una opportunità di riscatto. La giustizia riparativa al centro della riflessione avviata nella sala Tevere della giunta della regione Lazio con esperti e politici. E’ intervenuto anche il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità. Non sono contrario al valore processuale della giustizia riparativa, é un corrispettivo commisurato al gesto che il soggetto autore di reato pone nei confronti della vittima, un percorso che apre le porte a una umanizzazione del processo penale” ha sottolineato il viceministro ...

 

di Sara Sonnessa

torinocronaca.it, 11 ottobre 2024 Disordini e mancanza di personale costringono alla cancellazione dell’evento culturale per i detenuti. Mentre il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, lancia un appello disperato al ministro della Giustizia Carlo Nordio per denunciare la condizione disastrosa delle carceri torinesi, arriva l’ennesima prova di un sistema al collasso. Il teatro, uno dei pochi spiragli di luce per i detenuti del carcere “Lorusso e Cotugno”, diventa la vittima dell’ennesimo paradosso: lo spettacolo previsto nel contesto delle “Giornate della Legalità” è stato cancellato, e i biglietti già venduti sono stati rimborsati. Motivo? I continui disordini, gli episodi di violenza sempre più frequenti e una cronica mancanza di personale.

 

di Francesco Brun

Corriere del Veneto, 11 ottobre 2024 I progetti del Centro sportivo italiano animati da un volontario tra calcio, Tai Chi e volley. Coinvolti anche i ragazzi delle superiori. E dopo 25 anni l’impegno continua. Una storia lunga oltre 25 anni, cominciata con una partita di calcio con i grandi ex Biancorossi e che finora ha visto coinvolti più di 14 mila studenti. È un percorso unico nel suo genere quello messo in piedi da Enrico Mastella, 66 anni di Vicenza, che da un quarto di secolo si dedica allo sviluppo di progetti per le persone detenute. Il tutto grazie al lavoro degli operatori del Csi (Centro sportivo italiano), del quale Mastella è volontario ed ex presidente, con il contributo della Regione Veneto.

 

di Doriano Saracino*

ilcittadino.ge.it, 11 ottobre 2024 Quest’estate Padre Marco Tasca ha incontrato i detenuti nel carcere di Marassi. È un caldo pomeriggio di fine estate quello in cui l’Arcivescovo di Genova, padre Marco Tasca, varca i cancelli del carcere di Marassi per incontrare i detenuti di quella che lui stesso definisce “un pezzo della mia chiesa, della nostra chiesa genovese”. Il tempo e le dimensioni dell’istituto penitenziario non consentono di incontrare tutte le settecento persone che vi si trovano recluse, e pertanto è necessaria una scelta. Si inizia quindi dal centro clinico, dove sono ricoverate una cinquantina di persone. È una sezione particolare, in cui ai tratti severi del penitenziario si mescolano quelli della cura ospedaliera: nutrita è la presenza di medici ed infermieri ...

 

radiortm.it, 11 ottobre 2024 Gli abbracci, i sorrisi, la gioia di ritrovarsi tutti insieme. Al di là delle barriere fisiche, all’insegna dello sport con tutti i valori che porta con sé. La casa circondariale di Ragusa ha ospitato per il terzo anno l’iniziativa “Partita con mamma e papà”, promossa dall’associazione “Bambini senza sbarre” e inserita nella campagna “Carceri aperte”. Si è disputata questa mattina presso l’istituto penitenziario ragusano dove è stato presente anche il garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza avv. Claudia Parrino, e che ha visto il coinvolgimento delle associazioni del territorio “Ci Ridiamo Su”, “Medu-Medici per i diritti umani Ragusa” ...

Gazzetta del Mezzogiorno, 11 ottobre 2024 Un incontro per confrontarsi e approfondire il fenomeno degli errori giudiziari partendo da uno dei più eclatanti casi della storia italiana, quello di Angelo Massaro di Fragagnano che ha trascorso 21 anni in carcere da innocente per colpa di un’intercettazione telefonica trascritta male e interpretata peggio. Così una parola in dialetto pronunciata durante una normalissima telefonata alla moglie, diventa la prova regina dell’accusa di omicidio pur in assenza del cadavere, dell’arma e del movente.

 

di Franco Corleone

L’Espresso, 11 ottobre 2024 Grande partecipazione popolare per il quesito sulla cittadinanza. Ma il governo lo ostacolerà. Il 30 settembre scorso sono state presentate in Cassazione 637.487 firme per sostenere la richiesta di referendum sulla cittadinanza. Raggiungere e superare ampiamente in un tempo ridotto il traguardo delle cinquecentomila firme necessarie è stato un miracolo, pur se laico. Pochi, infatti, ci credevano. È il segno di una partecipazione di soggetti fuori dai circuiti della politica tradizionale, in questo caso si tratta di giovani, e in particolare di donne, dai 18 ai 42 anni.

 

di Riccardo Bessone

Il Domani, 11 ottobre 2024 Il 10 ottobre l’Oms ha istituito il World mental health day, che quest’anno si concentra sulla connessione tra lavoro e salute mentale. In Italia sono ancora molti i problemi legati a questo tema, ma questo è sempre meno un tabù. Per la giornata mondiale del 2024, l’Oms intende in particolare concentrare l’azione di sensibilizzazione sul legame che esiste tra salute mentale e lavoro. Un ambiente sano di lavoro può infatti funzionare come “un fattore di protezione” per la salute mentale. Allo stesso tempo, situazioni negative in ambito lavorativo come la stigmatizzazione, la discriminazione, la possibilità di subire molestie o violenze e molte altre cose possono invece, secondo l’Organizzazione, essere dei grossi fattori di rischio per il benessere mentale delle persone e possono influire ...

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 11 ottobre 2024 Con le recenti iniziative governative relative alle politiche migratorie, il Paese sta ridisegnando i contorni del diritto d’asilo e dell’accoglienza dei migranti. L’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (Asgi) si erge come baluardo contro quella che definisce una “costante esternalizzazione del controllo migratorio e del diritto di asilo”, manifestatasi attraverso il Protocollo tra Italia e Albania e l’imminente apertura del centro di detenzione di Porto Empedocle come già affrontato su queste stesse pagine de Il Dubbio.

 

di Angela Nocioni

L’Unità, 11 ottobre 2024 Impossibile considerare Paesi sicuri in cui rispedire migranti Paesi che sono pericolosi per alcune categorie di persone. Inutili gli hotspot albanesi. Ora Giorgia Meloni dovrà inventarsi cosa fare dei centri di detenzione temporanea per migranti fatti costruire in fretta e furia in Albania. Perché non potrà sottoporre lì a “procedure accelerate di frontiera” i naufraghi provenienti da Paesi considerati dal governo italiano “Paesi sicuri”, destinazione d’uso per i quali quei centri sono stati costruiti. Non potrà farlo perché una sentenza della Corte di giustizia europea glielo vieta espressamente per la banale ragione che quei Paesi sicuri non sono.

 

di Gabriele Segre

La Stampa, 11 ottobre 2024 “La diplomazia è la via più lunga tra due punti”, sintetizzava il drammaturgo francese Pierre-Adrien de Courcelle a cavallo tra ‘800 e ‘900. Era l’epoca d’oro delle cancellerie europee, impegnate in raffinati balletti di alleanze e trattati tragicamente violati nelle carneficine dei decenni successivi. A distanza di oltre un secolo, dopo che molti altri patti sono stati ridotti a carta straccia, siamo ancora qui a invocare imperterriti la via della diplomazia di fronte ai cannoni. O siamo incoscienti, o ben consapevoli che le scorciatoie non promettono mai nulla di buono e che questo è l’unico percorso realmente possibile. In fondo, le ragioni storiche per fidarci della diplomazia non mancano: c’è stato un tempo non lontano in cui sembrava funzionare davvero.

 

di Luca Liverani

Avvenire, 11 ottobre 2024 La società civile contro i killer robots, armi guidate dall’AI. Amnesty: “Finiranno in mano a mercenari e jihadisti”. Archivio disarmo: “Più guerre con l’illusione di zero perdite”. “Un robot non può recare danno agli esseri umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri umani ricevano danno”. Il padre della fantascienza Isaac Asimov già nel 1950, immaginando potenzialità e rischi di un futuro robotizzato, proponeva nei suoi romanzi la “prima legge della robotica”. Da allora la scienza e la tecnologia hanno fatto progressi enormi. La legge sui robot è ancora solo fantascienza. Da anni la ricerca militare studia armi letali autonome - in inglese LAWS (Lethal autonomous weapons systems) - per selezionare e distruggere il bersaglio senza controllo umano.

 

di Nello Del Gatto

La Stampa, 11 ottobre 2024 Il Consiglio per i diritti umani lancia nuove durissime accuse: “Omicidi e torture nei Territori”. Le tensioni sono al massimo, Unwra nel mirino dello Stato ebraico, Guterres persona non grata. Israele ha commesso a Gaza e in Cisgiordania crimini di guerra. È questo il succo del rapporto, reso noto ieri, della commissione indipendente internazionale istituita nel luglio del 2021 dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, per indagare sulle violazioni dei diritti nei Territori Palestinesi.

 

di Riccardo Redaelli

Avvenire, 11 ottobre 2024 Non è stato un errore. Non è stato un incidente né una fatalità. L’attacco attuato da Israele alle postazioni della missione Unifil, la forza di peacekeeping svolta sotto mandato Onu e che vede protagoniste Italia e Francia, è stato un atto voluto e deliberato, che ha provocato il ferimento di due soldati indonesiani. Un’aggressione che avrebbe potuto portare a conseguenze molto gravi anche per i nostri soldati, i quali dal 2006 garantiscono che Israele e Hezbollah non vengano nuovamente a contatto, dopo la tragica guerra dei trentatré giorni di quell’anno. Un’azione che sarebbe ingannevole limitarsi a catalogarla come una “follia” delle forze armate israeliane. È molto di più: attaccare una missione internazionale Onu è un crimine di guerra.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Dal diritto penale dello Stato al diritto penale sovrannazionale", di Francesco Viganò

Articolo. "Dal carcere al mondo filantropico: insieme si va più lontano", di Elisabetta Cibinel

Serie podcast "Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana ci sarà un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere

Radio Carcere, di Riccardo Arena: "Salute e Detenzione" - Parla l’ex Medico del carcere di Velletri che ammette: "Lì il rispetto del diritto alla salute è sempre a rischio. Ci sono troppi detenuti malati e pochi medici"

APPUNTAMENTI

Incontro-dibattito organizzato dalla Caritas: "Emergenza carceri, una sfida per tutti" (Pisa, 11 ottobre 2024)

Convegno: "I percorsi formativi dei Poli Universitari Penitenziari per l'inclusione e la sostenibilità sociale" (Teramo, 11 ottobre 2024)

Convegno. "Tutela della salute negli Istituti penitenziari del Nord Sardegna: peculiarità e criticità" (Sassari, 11 ottobre 2024)

Incontro letterario promosso da Impresa sociale "Il secondo mestiere" (Roma, 12 ottobre 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al al 13 ottobre 2024

Cooperativa La Ginestra propone il Community group gratuito "Dialoghi sulla giustizia riparativa" (Padova, dal 14 ottobre al 25 novembre 2024)

Ciclo di seminari Università Federico II di Napoli: "Valiamo la pena" (Casa Circondariale Poggioreale, fino al 15 ottobre 2024)

Fondazione Moressa. Presentazione del XIV Rapporto sull’economia dell’immigrazione: "Le conseguenze economiche della recessione demografica" (Roma, 16 ottobre 2024)

Seminario formativo Università Roma Tre: "Carcere e rieducazione" (Roma, 17 ottobre 2024)

Assemblea del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Seminario Università di Firenze e Fondazione per la formazione forense: "La riforma Nordio della giustizia penale (Firenze, 22 ottobre 2024)

Seminario. "Binarismo penitenziario e identità di genere in transizione: nuove sfide per il sistema carcerario italiano" (Trento, 24 ottobre 2024)

Seminario: "Coordinare i percorsi terapeutico e giudiziario dei Pazienti Psichici Autori di Reato" (Modena, 25 ottobre 2024)

Incontro-dibattito promosso da ACLI Bicocca: "Carceri e giustizia riparativa" (Milano, 28 ottobre 2024)

Convegno nazionale A.I.M.M.F.: "Nuove povertà e pregiudizio. Intercettare i bisogni e garantire i diritti" (Milano, 8 e 9 novembre 2024)

Convegno. "Carcere, esecuzione penale esterna e volontariato: bisogni, idee e sfide fra presente e futuro" (Bologna, 21 novembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Università Milano Bicocca. Corso "Profili teorici e pratici dell'esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza" (Scadenza iscrizioni 24 ottobre 2024)

Università Novara e Bologna. Master congiunto in "Mediatore penale esperto in programmi di Giustizia riparativa" (Scadenza iscrizioni 28 ottobre 2024)

Università Milano Bicocca. Master di I livello: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Dal 26 ottobre 2024 al 31 ottobre 2025)

"Patascuola di Teatro Carcere 2023-2025. Percorso di formazione per operatori teatrali in carcere" (Scadenza iscrizioni 2 novembre 2024)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Da novembre 2024 a febbraio 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)

Associazione Artisti Dentro: premi "Scrittori Dentro" (scadenza 20 marzo 2025), "Cuochi Dentro" (scadenza 31 maggio 2025), "Pittori Dentro" (scadenza 20 giugno 2025)