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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di martedì 5 novembre 2024

di Stefano Anastasia

huffingtonpost.it, 5 novembre 2024 Dall’estate attendiamo di conoscere le iniziative del ministro Carlo Nordio per affrontare il problema. Sfondato il muro dei 62mila detenuti, stiamo ancora aspettando di sapere quali iniziative il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intendeva illustrare l’estate scorsa al Presidente della Repubblica, dopo che l’intera compagine governativa si era resa finalmente conto che il decreto “carcere sicuro” di sicuro aveva solo che non avrebbe ridotto la pressione del sovraffollamento penitenziario sui detenuti e gli operatori penitenziari, costretti a vivere come sardine e a lavorare in condizioni di emergenza. Nel frattempo i suicidi non fanno neanche più notizia: dopo quello di Vincenzo, a Santa Maria Capua Vetere nel giorno dei morti, siamo a 78, solo sei in meno del tragico record annuale del 2022, ma mancano ancora due mesi alla fine dell’anno

 

di Massimo Franco

Corriere della Sera, 5 novembre 2024 Il sospetto è che Palazzo Chigi e i suoi alleati non subiscano ma cerchino la contrapposizione con un potere giudiziario pur incline a esagerare nelle motivazioni del “no” ai trasferimenti dei migranti con un lessico viziato a volte da considerazioni politiche. È anche possibile che i giornalisti abbiano “una fissazione” per i flop sui centri di accoglienza per i migranti irregolari costruiti dal governo in Albania. Lo ha detto ieri con una punta di fastidio la premier Giorgia Meloni, replicando a una domanda. La sensazione, tuttavia, è che l’eventuale “fissazione” sia legittimata dal rosario delle bocciature che la magistratura sta sgranando sui respingimenti; e dall’insistenza con la quale il governo di destra va avanti con i trasferimenti, pur sapendo che sono costosi e a rischio, appunto, di flop.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 5 novembre 2024 Il segretario di Area democratica per la giustizia: “Nessuna maggioranza politica, nessun interesse nazionale può sacrificare i diritti delle persone, che vanno difesi al di là di ogni consenso o mandato popolare”. “I colleghi della sezione protezione internazionale sono stati vittime di un’aggressione mediatica solo perché hanno fatto il loro lavoro e hanno tutelato i diritti”. Giovanni Zaccaro, segretario di Area democratica per la giustizia, è arrivato a Bologna nel cuore dell’affollata assemblea aperta dell’Anm emiliana dopo aver celebrato un’udienza a Roma in mattinata. Il momento, del resto, è di quelli gravi: lo scontro tra governo e magistratura è ben oltre il livello di guardia.

 

di Francesco Petrelli*

L’Unità, 5 novembre 2024 Mai si era inciso così pesantemente sui rapporti fra libertà e autorità, fra Stato e cittadino, facendo assumere al diritto penale i tratti di un “diritto penale del nemico”. La sicurezza è una questione seria. È elemento centrale per ogni collettività e costituisce una condizione fondamentale per la vita di una democrazia. Ma è proprio per questo motivo che i cittadini non dovrebbero essere presi in giro quando si parla di sicurezza. È invece proprio questa sua centralità che espone questo tema alla strumentalizzazione politica. Se la sicurezza è da un lato un dato oggettivo, dall’altro è anche un sentimento collettivo e, come tale, una percezione facilmente condizionabile. È infatti sufficiente l’enfatizzazione di notizie di eventi criminali ad aumentare la percezione dell’insicurezza.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 5 novembre 2024 Stamattina a Roma l’Unione delle Camere Penali italiane ha organizzato una manifestazione nazionale alla quale parteciperanno membri dell’Avvocatura e dell’Accademia per un confronto sul ddl sicurezza, approvato alla Camera e ora in discussione al Senato, al fine di sollecitare il Parlamento ad adottare tutte le opportune modifiche alle norme del pacchetto in senso conforme alla Costituzione. Ne parliamo con il presidente Francesco Petrelli.

 

di Liana Milella

La Repubblica, 5 novembre 2024 Come hanno detto più volte Spataro e Grasso il giudice ucciso a Capaci ragionava sulle conseguenze del codice Vassalli e chiedeva una maggiore specializzazione dei pm. Giù le mani da Falcone. Non si può reagire in altro modo leggendo l’incredibile forzatura del quotidiano Il Giornale di battezzare come “legge Falcone” la separazione delle carriere. L’ha proposta, con un editoriale del primo novembre, il direttore Alessandro Sallusti. Ed è diventata la “riforma Falcone” nei titoli successivi. Prima che diventi la “riforma Falcone” per tutto il centrodestra meglio mettere subito i puntini sulle “i”. I morti si rispettano e non si strumentalizzano. Soprattutto perché non possono reagire.

 

di Elisa Barresi

ilreggino.it, 5 novembre 2024 “Gravi segnali di Stato autoritario”. Manifestano “fermo dissenso rispetto a questa deriva, esprimendo vicinanza ai giudici oggetto di gravi ed ingiustificati attacchi e ribadendo che solo una giurisdizione libera e indipendente”. La riforma della Giustizia continua a tenere l’intero paese con il fiato sospeso. La posizione netta del Governo ha suscitato le reazioni di tutti gli attori del settore giustizia. E non sono rimasti in silenzio coloro i quali hanno segnato e in parte scritto la storia della giustizia italiana. Ormai in pensione, ma seriamente preoccupati dalle posizioni governative, 192 tra magistrati, civilisti e penalisti, in pensione e, prima ancora, come cittadini “esprimiamo preoccupazione per i tentativi dell’attuale maggioranza politica di modificare in senso autoritario la forma di Stato delineata dalla Carta costituzionale e di incidere sul fondamentale principio della separazione dei poteri”.

 

di Giovanni M. Jacobazzi

Il Dubbio, 5 novembre 2024 Tra i temi da affrontare, le comunicazioni alle Camere sull’amministrazione della giustizia e l’attività di vigilanza del pg sull’applicazione della norma. “Sono rimasto molto stupito dalle polemiche, apparse in questi ultimi giorni sulla stampa, da parte di alcuni illustri magistrati (Edmondo Bruti Liberati e Giuseppe Maria Berruti, ndr) riguardo i criteri di priorità per il perseguimento dei reati”, afferma il senatore Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia a Palazzo Madama ed ex componente del Consiglio superiore della magistratura. “Leggo - prosegue Zanettin - giudizi particolarmente severi su questo argomento quando invece già la legge Cartabia, votata nella scorsa legislatura anche dal Partito democratico e dal Movimento 5 stelle, vi aveva messo un punto fermo, stabilendo che fosse il Parlamento a stabilire quali reati dovessero avere una sorta di corsia preferenziale”.

 

di Riccardo Ferrante*

La Repubblica, 5 novembre 2024 Nelle scorse settimane abbiamo assistito all’ennesimo scontro istituzionale tra governo e magistratura, con discesa in campo del Ministro competente per materia, l’ex Magistrato Carlo Nordio, ma anche della presidente del Consiglio. La eco mediatica è stata ampia, le prese di posizione si sono sprecate. Ma siamo sicuri che - parlando di giustizia - per il cittadino comune il tema più importante sia proprio il destino processuale dei politici? O la polemica con qualche (ipotetica) toga rossa? Azzardiamo: forse è più preoccupato di dover aspettare una sentenza civile definitiva per decenni; magari è più spaventato dal rimanere appeso a un procedimento penale con indagini senza conclusione per anni. E altre piacevolezze del genere.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 5 novembre 2024 Nella fase di aggiornamento dell’informativa antimafia il giudice amministrativo si chiede se sia legittimo che la misura adottata non dispieghi effetti di sospensione dell’impedimento a contrarre con la Pa. Il Tar della Calabria ha sollevato la questione di legittimità costituzionale sull’affermazione o meno degli effetti sospensivi dell’ammissione al controllo giudiziario sulla informativa antimafia. Lo ha fatto con l’ordinanza n. 646/2024 nell’ambito di una controversia tra un’impresa colpita da interdittiva e poi ammessa al controllo giudiziario contro la committente di un appalto di cui le era stata negata la possibilità di eseguire i lavori perché appunto era stato ritenuto che l’interdittiva non avesse comunque perso l’effetto ostativo.

 

zic.it, 5 novembre 2024 Il Garante regionale dei detenuti: il 2024 “rischia di essere l’anno più disastroso” in Emilia Romagna, paragonabile al 2005, l’anno prima che il governo decidesse un atto di clemenza per ridurre il sovraffollamento. Negli ultimi 22 anni nelle carceri dell’Emilia-Romagna si sono suicidate 80 persone: “Nel 2022 sono state sette, nel 2023 cinque e nel 2024 già sette”, registra il garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri, intervenuto nei giorni scorsi a un convegno promosso dalla Camera penale. “Questo rischia di essere l’anno più disastroso, ricordando i nove suicidi del 2005. L’anno successivo, non a caso, ci fu l’indulto”, ha aggiunto il garante.

 

sicilia.confcooperative.it, 5 novembre 2024 Si basa su un percorso di inclusione innovativo il progetto “Jail to Job” che mira a formare 540 persone. Tra gli attori di quest’importante iniziativa, la cooperativa sociale “L’Arcolaio”. Per la Sicilia, il progetto riguarda l’Ucciardone, Cavadonna e le carceri di Noto ed Augusta.Per la Campania, invece, figura Secondigliano. Un percorso di inclusione socio-lavorativa per 540 persone. L’obiettivo è arrivare a 180 contrattualizzazioni. Questo in sintesi quanto prevede il progetto “Jail to Job”, che vede impegnata la Cooperativa L’Arcolaio di Siracusa ed è promosso dalla cooperativa sociale Rigenerazioni Onlus di Palermo, con il coinvolgimento della cooperativa Lazzarelle di Napoli ed il sostegno della Fondazione San Zeno.

 

L’Adige, 5 novembre 2024 Sempre più le donne presenti. Preoccupa la carenza dell’organico, in particolare di agenti di polizia penitenziaria. Nell’ultimo anno nella Casa circondariale di Trento sono diminuiti gli atti di autolesionismo. Nel 2024 nella casa circondariale di Spini di Gardolo sono state toccate più volte punte di 380 persone presenti, con una crescita significativa in particolare delle donne presenti, che sono arrivate a raggiungere recentemente la cifra record di 53. I dati sono stati portati all’attenzione dei consiglieri provinciali e della stampa dalla garante provinciale dei diritti dei detenuti Antonia Menghini.

 

di Massimiliano Cordin

Corriere del Trentino, 5 novembre 2024 La situazione nelle carceri italiane continua a peggiorare. E a dimostrarlo sono gli stessi numeri che fotografano un quadro di assoluto sovraffollamento. Ma anche di un aumento dei casi di suicidio che in Italia, in questi mesi del 2024, sono arrivati a toccare quota 77, dopo che in tutto lo scorso anno se ne erano contati ben 69. E la Casa circondariale di Spini non ne fa eccezione. Anche se, per fortuna, quest’anno non se ne sono registrati. L’ultimo, dei cinque in dieci anni, risale allo scorso novembre. A fornire un quadro completo dell’attuale situazione è stata Antonia Menghini, la garante dei diritti dei detenuti della provincia autonomia di Trento.

 

di Christian Donelli

parmatoday.it, 5 novembre 2024 Si è svolta nel pomeriggio di giovedì 31 ottobre l’udienza del processo per la morte di un detenuto italiano di 48 anni, avvenuta durante il trasferimento dal carcere di via Burla a Parma alla casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, il 3 dicembre del 2018. Sul banco degli imputati il medico di guardia del carcere di Parma, dipendente dell’Ausl, che ha dato il via libera al trasporto dell’uomo in ambulanza, che è accusato di omicidio colposo. Era stato lui infatti a firmare il nulla osta per il trasferimento.

 

di Salvatore Montillo

Giornale di Brescia, 5 novembre 2024 Visita in carcere effettuata lo scorso venerdì per alcuni rappresentanti del Carroccio, che accompagnati dalla direttrice del penitenziario, Francesca Paola Lucrezi, hanno verificato di persona le condizioni fatiscenti del carcere cittadino. Con Simona Bordonali, deputata bresciana della Lega, c’era un collega della Camera, Luca Toccalini, l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, e Antonio Felloni, coordinatore nazionale Dipartimento carceri e polizia penitenziaria del Carroccio. “La situazione all’interno di Canton Mombello - ha chiarito Bordonali - non può più andare avanti così. Grazie al lavoro del ministro Matteo Salvini, che ha sbloccato i fondi, c’è un progetto esecutivo per la realizzazione del nuovo padiglione di Verziano.

 

di Annalisa Servadei

modenatoday.it, 5 novembre 2024 Tortellini? Si, ma fatti in carcere: i detenuti producono pasta fresca per la reintegrazione e la tradizione. Nel carcere Sant’Anna di Modena, un laboratorio di pasta fresca offre ai detenuti formazione e reinserimento, promuovendo qualità e tradizione locale. Pietro, Said, Edmund e Samuel sono i nomi di fantasia dietro ai volti di quattro detenuti della casa circondariale Sant’Anna di Modena, impegnati nella produzione di pasta fresca fatta a mano grazie a un progetto di reinserimento sociale avviato dalla cooperativa sociale Eortè di Limidi di Soliera. Attivo dallo scorso 2 maggio e ufficialmente inaugurato oggi, il laboratorio gastronomico è guidato dalla direttrice di Eortè, Valentina Pepe, e supervisionato dallo chef Rino Duca ...

 

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 5 novembre 2024 Abatangelo al film sulla sua storia, centrodestra all’attacco. Ma il teatro lo applaude. È stata proiettata, ieri, per la prima volta, “Pensando ad Anna”, film sulla storia dell’ex br Pasquale Abatangelo, presente nelle principali rivolte che hanno scosso negli anni 70 le carceri italiane. Alla proiezione - avvenuta nell’ambito del Festival dei Popoli di Firenze - è intervenuto lo stesso Abatangelo, nato a Firenze il 2 novembre 1950, ex br e cofondatore dei Nap, organizzazione armata di sinistra attiva nei diritti dei detenuti, che venne arrestato nel 1974 dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri in cui rimase ferito e fu imprigionato alle Murate. La pellicola intreccia interviste, con il direttore del docufilm Tomaso Aramini e il giornalista Fulvio Buti.

 

uniroma1.it, 5 novembre 2024 Venerdì 15 novembre alle ore 10.00, in aula 2 della Facoltà di Economia della sede di Latina, si terrà il seminario dal titolo Il carcere come risorsa: avviamento al lavoro e reinserimento del condannato; l’evento rientra tra gli incontri portati avanti nell’ambito del progetto di Terza missione 3CiLab - Costituzione, carcere e città di Latina e che mira a favorire il dialogo tra Sapienza e la realtà penitenziaria di Latina sui diritti, sulla cittadinanza attiva e sul ruolo della formazione e della cultura a partire dalla Costituzione.

 

di Riccardo Rosa

Il Manifesto, 5 novembre 2024 Giovani uccisi da coetanei: dai patti educativi al modello Caivano, le risposte inadeguate dello Stato. Sabato assemblea pubblica convocata da Libera. Sei mesi fa C. e R., 15 anni, sono stati protagonisti di un fatto di cronaca a Bagnoli. Durante una serata in discoteca sono stati accoltellati perché uno dei due aveva calpestato le scarpe per errore a un coetaneo. Poche settimane prima un loro amico, di poco più grande, aveva rischiato la vita per un proiettile vagante, che solo “per fortuna” gli si era conficcato nel braccio. Non era neppure ora di cena, e il fatto è accaduto nel centro di Bagnoli, un quartiere popolare ma piuttosto vivo e che mostra una certa eterogeneità sociale.

di Nello Trocchia

Il Domani, 5 novembre 2024 Un quindicenne colpito a morte in una sparatoria. Un altro poco più grande perde la vita per un banale litigio. La camorra impone la sua legge. E con la caduta dei paladini dell’antimafia il cambiamento è una chimera. Napoli, la città di nuovo affrescata dalla macchina da presa di Paolo Sorrentino, resta appesa alle sue contraddizioni, eroi di carta che si sgretolano e ragazzini uccisi in strada, morti ammazzati a 15 anni, come Emanuele Tufano. E ogni nuovo dettaglio sull’omicidio fa sprofondare in un cupo pessimismo, nella scena immortalata dalle telecamere spuntano anche bambini. Ma Emanuele non è l’ultimo. Pochi giorni fa in provincia, a San Sebastiano al Vesuvio, è stato ucciso un diciannovenne, Santo Romano. Il suo assassino era appena uscito dal carcere minorile. Il motivo? Una scarpa sporcata.

 

di Daniele Novara

Avvenire, 5 novembre 2024 Qualche giorno fa, a Piacenza, una ragazza di 13 anni è morta a causa della caduta dal balcone di casa, probabilmente spinta dal suo fidanzato - o pseudo tale - di 15 anni. Continua ad aumentare così il tragico catalogo delle morti violente per omicidi o suicido con protagonisti ragazze e ragazzi minorenni. Esiste una traccia comune tra tutte le vicende? Io penso di sì e si tratta del baratro educativo in cui è caduta una generazione. Non tanto sul piano dei bisogni materiali, quanto su quello dei bisogni educativi fondamentali, quelli che sostengono la crescita e che sembrano non interessare più a nessuno. In questa assenza si riconosce un tratto comune, che crea le condizioni favorevoli per atti impensabili, agiti come se ci si trovasse dentro un videogioco.

 

di Bruno Montesano

Il Manifesto, 5 novembre 2024 Quanta sicurezza personale, incolumità fisica si può reclamare quando la povertà dilaga, il razzismo istituzionale e sociale si impone, quando il disagio psichico si diffonde? Chi vive nel quartiere Esquilino di Roma è costretto a chiederselo. Giuseppe Sarcina, sul Corriere della Sera di qualche settimana fa diceva che la sicurezza debba tornare ad essere un tema di sinistra, seguendo gli esempi di Kamala Harris, Olaf Scholze e Keir Starmer. Trascurava, o fingeva di non sapere, che la discussione sul rapporto tra sinistra e sicurezza abbia molti anni, come ricostruito recentemente da Tamar Pitch. La versione semplice di questa storia è che la sicurezza repressivo-poliziesca e proprietaria abbia sopravanzato quella sociale ed economica - e sulla ricostruzione di questo passaggio “L’insicurezza sociale” (Einaudi) di Robert Castel è insuperata.

 

di Franz Baraggino

Il Fatto Quotidiano, 5 novembre 2024 “Non c’è necessità di rivolgersi alla Corte di Giustizia Ue”. Nemmeno il tempo di rimettere in mare la nave Libra della Marina militare, che oggi a Sud di Lampedusa ha effettuato un primo, nuovo trasbordo per selezionare gli “eleggibili” per i centri in Albania, che i Tribunali mettono in discussione il nuovo decreto del governo sui Paesi sicuri. “Sono fiducioso che il decreto approvato nei giorni scorsi possa superare la mancata convalida dei trattenimenti da parte dell’autorità giudiziaria: se non lo fossi stato non le avremmo fatto”, ha dichiarato oggi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (video). Che parla come se il Tribunale di Roma non avesse appena deciso di rinviare il provvedimento alla Corte di Giustizia dell’Unione europea (Cgue), come già quello di Bologna nei giorni scorsi.

 

di Grazia Longo

La Stampa, 5 novembre 2024 Un giudice di Catania non convalida il trattenimento di un migrante: “L’Egitto non è un Paese sicuro”. Mentre sta per iniziare l’assemblea di Anm a Bologna convocata dai giudici del Tribunale di Bologna criticati dal governo perché hanno inviato alla Corte di giustizia europea il caso di un migrante del Bangladesh affinché la corte si esprimesse sulla condizione di Paese sicuro, arrivano nella sala delle colonne due importanti notizie.

 

di Chiara Spagnolo e Benedetta De Falco

La Repubblica, 5 novembre 2024 Nel Centro che ospita i naufraghi tornati dall’Albania rabbia per la morte di un ospite. I disordini sono iniziati nel tardo pomeriggio di lunedì 4 novembre e sono ripresi in mattinata con l’invasione dell’area militare e poi il corteo spontaneo: a innescare la miccia della rivolta il decesso di un 33enne in ospedale dopo un possibile atto di autolesionismo all’interno della struttura.

 

di Alice Dominese

Il Domani, 5 novembre 2024 Ci sono province in cui le persone non possono registrare la loro domanda di protezione internazionale perché si esige un documento che la legge non prevede. In altri luoghi viene violato il diritto alla tutela legale o si finisce in limbo lungo anche un anno prima di veder formalizzata la propria richiesta. Fuggono da guerre, persecuzioni e violenze, ma quando provano a chiedere di essere riconosciuti come rifugiati in Italia, trovano un muro fatto di prassi amministrative illegittime, diventate consuetudine. Sono i richiedenti asilo, uomini e donne che si rivolgono alle questure per ricevere il riconoscimento di uno status che costa mesi di attesa in assenza di tutele e spesso svariate centinaia di euro.

 

di Luca Liverani

Avvenire, 5 novembre 2024 “Capire anche il dolore degli altri è davvero la premessa della pace. Difendendo le proprie ragioni, certo, senza irenismi, senza accordi al ribasso. È uno sforzo che richiede fatica - riconosce il cardinale Zuppi - perché capire i propri torti non è mai facile, si ha paura che riconoscerli indebolisca le proprie ragioni. Al contrario, ammettere i propri torti rafforza le proprie ragioni, le rende ancora più mature. Come capire le ragioni e il dolore degli altri”. A parlare di pace è uno che ha avuto da Papa Francesco l’incarico di mediare con la Russia per la liberazione di bambini e prigionieri. Un lavoro difficilissimo, frustrante, da qualcuno perfino frainteso.

 

DOCUMENTI

Ministero Giustizia. Statistiche su presenze nelle carceri e in area penale esterna, al 31 ottobre 2024

Articolo: "La dignità umana e il diritto all’affettività del detenuto", di Anna Pirozzoli

Articolo. "L’imparzialità del magistrato e l’uomo di vetro", di Federica Resta

Articolo. "È compito della Repubblica. Note sul DDL Sicurezza", di Enrico Grosso

APPUNTAMENTI

Convegno: "Il diritto al rancore e il paradosso della mente ubriaca" (Milano, Casa di Reclusione di Opera, 6 novembre 2024)

Convegno. "Udine controcorrente: una rivoluzione gentile" (Udine, 7 novembre 2024)

Evento "Oltre le sbarre": proiezione del film "Peso morto" realizzato dall'associazione Errorigiudiziari.com e dibattito (Padova, 8 novembre 2024)

Convegno nazionale A.I.M.M.F.: "Nuove povertà e pregiudizio. Intercettare i bisogni e garantire i diritti" (Milano, 8 e 9 novembre 2024)

Convegno: "Magistratura Democratica fa sessanta" (Roma, 9 e 10 novembre 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 10 novembre 2024

Ciclo di incontri e di proiezioni cinematografiche: "Italiani senza meta. Stato. Nazione. Patria. Repubblica" (Ferrara, dall'11 novembre al 10 dicembre 2024)

Incontro-dibattito: "1839-2024 Alessandria. Un "carcere centrale penitenziario" per il Regno Sardo-Piemontese… e per il domani" (Alessandria, 11 novembre 2024)

Convegno: "Quali risposte al bisogno di giustizia? Il senso della mediazione dei conflitti. Tra diritto, filosofia e teologia" (Milano, 12 novembre 2024)

Presentazione del libro: "Morire di pena. Per l'abolizione di ergastolo e 41-bis" (Napoli, in presenza e diretta Facebook, 12 novembre 2024)

Convegno: "Cooperazione sociale e giustizia, un ponte tra carcere e società. Esperienze di innovazione ed impatto sociale (Roma, 13 novembre 2024)

Programma di eventi pubblici: "Carcere in città: convegni, mostre, visite e performance" (Firenze, dal 14 al 17 novembre 2024)

Convegno. "L'affetto della città per il carcere: architettura carceraria e pena" (Firenze, 14 novembre 2024)

Seminario di studi. "Il carcere come risorsa: avviamento al lavoro e reinserimento del condannato" (Latina, 15 novembre 2024)

Seminario di studi. "Il diritto alla cura per il paziente psichiatrico autore di reato" (Palermo, 15 novembre 2024)

Evento "Oltre le sbarre": spettacolo teatrale "Cemento Armato" di Samuele Ferri (Padova, 15 novembre 2024)

Convegno. "Carcere, esecuzione penale esterna e volontariato: bisogni, idee e sfide fra presente e futuro" (Bologna, 21 novembre 2024)

eVISIONI 2024. Nona Edizione. "L'umanità femminile nelle istituzioni totali" (Torino, varie date fino al 21 novembre 2024)

55° Convegno nazionale SEAC - Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario: "Il carcere della Costituzione" (Roma, 22 - 23 novembre 2024)

Cooperativa La Ginestra propone il Community group gratuito "Dialoghi sulla giustizia riparativa" (Padova, fino al 25 novembre 2024)

Associazione Sbarre di Zucchero organizza: "Maratona oratoria davanti ai Tribunali" (Roma e Milano, 29 novembre 2024)

"Riprendiamoci i diritti". Seconda Conferenza nazionale autogestita per la Salute Mentale (Roma, 6 e 7 dicembre 2024)

Convegno. "Teatro e cultura: le leve efficaci del trattamento penitenziario" (Parma, 19 dicembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Università Novara e Bologna. Master congiunto in "Mediatore penale esperto in programmi di Giustizia riparativa" (Scadenza iscrizioni 20 novembre 2024)

Fondazione AIGA: "Corso online di Alta Formazione in Giustizia Riparativa" (Piattaforma ZOOM, varie date fino al 16 dicembre 2024)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Da novembre 2024 a febbraio 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)

Associazione Artisti Dentro: premi "Scrittori Dentro" (scadenza 20 marzo 2025), "Cuochi Dentro" (scadenza 31 maggio 2025), "Pittori Dentro" (scadenza 20 giugno 2025)