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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 3 novembre 2024
di Giampiero Catone
La Discussione, 3 novembre 2024 Le parole del Pontefice: si assumano iniziative che restituiscano speranza, forme di amnistia o di condono della pena. In Italia il 62% dei processi penali non arriva in aula, perché prescritti. Con l’occasione del Giubileo si riapra il dialogo politico sulla riforma del sistema detentivo. Il 26 dicembre 2024, giorno di Santo Stefano, Papa Francesco aprirà la Porta Santa nel carcere romano di Rebibbia, segnando un momento storico nella storia dei Giubilei. Un gesto straordinario il cui senso è affidato alle stesse parole del Pontefice che chiede iniziative che: “restituiscano speranza, forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società”.
di Alessandra Servidori
ilsussidiario.net, 3 novembre 2024 Il numero di minori detenuti all’interno dei 17 Istituti penali per minorenni (Ipm) italiani ha fatto registrare un aumento. Le tragedie che coinvolgono ragazze e ragazzi minori ci coinvolgono sempre maggiormente poiché a noi genitori e nonni ci arriva addosso il dubbio atroce di non aver fatto abbastanza per la loro educazione affettiva e valoriale. La società odierna è fortemente disorientata e le famiglie hanno bisogno più che mai di sostegni per crescere le nuove generazioni e il sistema istituzionale si deve rapportare sempre di più alla rete della sussidiarietà del volontariato e dell’associazionismo in una situazione italiana difficile.
La Presse, 3 novembre 2024 “Lavorare in carcere è andare in guerra tutti i giorni. In tanti non arrivano alla pensione perché non reggono lo stress e scaricano sulla famiglia le tensioni. Famiglie che poi si distruggono insieme alle vite di tanti di noi”. A parlare è un agente della Polizia penitenziaria. La Presse raccoglie lo sfogo di chi dentro al carcere vive, lavora e, qualche volta, muore. La media dei suicidi tra gli agenti della Polizia Penitenziaria è di uno al mese, oltre 70 i suicidi tra i detenuti dall’inizio dell’anno. “Il problema principale - continua il racconto - è che manca lo Stato, qualcuno che ti sostenga. Si lavora con la paura, si vive con la paura ma non si può mostrare la paura e quindi teniamo tutto dentro”.
di Federico Capurso
La Stampa, 3 novembre 2024 L’Unione delle camere penali ha indetto uno sciopero di tre giorni a partire da domani. L’opposizione: “Con il ddl sicurezza si apre la strada a chi vuole spiare gli atti delle procure”. Il governo sembra stia riuscendo, a sue spese, nel miracolo di ricompattare il mondo della giustizia. Domani, a Bologna, l’Associazione nazionale magistrati si riunirà in assemblea per difendere i colleghi del tribunale bolognese che, dopo aver chiesto un parere sul decreto Paesi sicuri alla Corte di giustizia europea, hanno subito la scorsa settimana durissimi attacchi, anche personali, da parte del centrodestra e dei giornali che gli sono vicini.
di Ilario Lombardo
La Stampa, 3 novembre 2024 La premier ha dato mandato di trattare sullo schema proposto dalla segretaria Pd. Due giudici alla maggioranza, uno alle opposizioni e un quarto dal profilo “tecnico”. Tre giorni fa il presidente del Senato Ignazio La Russa si diceva “convinto” che “in una situazione di emergenza”, come fecero Giorgio Almirante e d Enrico Berlinguer, anche Giorgia Meloni ed Elly Schlein “potrebbero parlarsi per il bene dell’Italia”. Il cofondatore di Fratelli d’Italia ricordava gli anni del terrorismo, quando lui era un giovane militante del Msi, e il suo segretario di allora ebbe incontri e colloqui segretissimi con il capo dei comunisti italiani subito dopo la drammatica scomparsa di Aldo Moro.
di Anna Laura Bussa
ansa.it, 3 novembre 2024 Borghi, via l’articolo 31 del ddl Sicurezza, esclude il controllo del Copasir. “Il combinato disposto delle norme contenute nella legge sulla cybersicurezza approvata a giugno, con quelle previste nel ddl Sicurezza, ora all’esame delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato, crea un grave vulnus anche per i database delle Procure”, perché “sarà possibile accedervi, anche da parte di apparati governativi, senza alcun controllo”.
di Angela Stella
L’Unità, 3 novembre 2024 Due giorni di dibattito e confronto tra rappresentanti della magistratura e della politica per celebrare i 60 anni della corrente progressista dell’Associazione nazionale magistrati. Il 9 e il 10 novembre Magistratura democratica, la corrente progressista dell’Associazione nazionale magistrati, celebrerà i suoi sessant’anni a Roma presso la sala della Protomoteca del Campidoglio. Ci saranno, tra sabato e domenica, due grandi sessioni di dibattito: la prima dal titolo “1964/2024: questa lunga storia d’amore”, la seconda “Verso un’altra Repubblica? Le riforme istituzionali, l’ordinamento giudiziario, il tessuto della democrazia”.
La Repubblica, 3 novembre 2024 Decima vittima in Campania, 78ma in Italia da inizio anno. Il garante Ciambriello: “Politica assente, sono suicidi di Stato”. In nottata nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, si è suicidato un detenuto campano, V.B., 53 anni, che condivideva la cella con un’altra persona. Il magistrato ha disposto l’autopsia. A confermarlo è il garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Samuele Ciambriello, che ha ribadito i numeri: dall’inizio dell’anno sono 78 i suicidi nelle carceri italiane, 1335 i tentativi di suicidio a metà settembre, in Campania circa 100, dove sono 10 i suicidi da inizio 2024.
Messaggero Veneto, 3 novembre 2024 Andrea Sandra ricorda che il Comune ha già approvato, con voto unanime, una mozione che sollecita il sindaco De Toni a intervenire per quanto di sua competenza: “Nessuna risposta, invece, dall’amministrazione sanitaria”. “La richiesta di chiusura della prima sezione del carcere di Udine, ridotta a luogo malsano e invivibile nel quale una cinquantina di detenuti sono costretti a convivere stipati in spazi angusti e inagibili, sostenuta da oltre 140 sottoscrizioni di cittadini, ha ottenuto l’attenzione delle istituzioni politiche. Nessuna risposta, invece, dall’amministrazione sanitaria”.
di Maria Ducoli
La Nuova Venezia, 3 novembre 2024 Il progetto con l’Usl 3 ha lo scopo di intercettare il disagio. Il direttore di Santa Maria Maggiore: “Con soli quattro educatori e 266 detenuti, non ce la facciamo”. Era luglio quando un 37enne di San Donà si suicidò nella sua cella del carcere di Santa Maria Maggiore, dove era detenuto per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Un mese prima era successo a un altro uomo, due mesi dopo un giovane algerino avrebbe tentato di impiccarsi nei pochi metri quadrati a sua disposizione. “Due suicidi da parte di persone che non avevano dato il minimo segnale di disagio”, ha spiegato il direttore della casa circondariale di Santa Maria Maggiore ...
di Giulia Marro*
cuneodice.it, 3 novembre 2024 Il primo novembre, ho deciso di andare a trovare i vivi oltre che i defunti: ho fatto una visita sorpresa alla Casa circondariale di Cerialdo. Entrare in un carcere un giorno festivo è stato agghiacciante. L’assenza dei servizi ordinari (sanitari, scolastici, amministrativi), e la riduzione del numero degli agenti della polizia penitenziaria, lo fa sembrare un mondo dimenticato. Ciò che ho visto, anche attraverso un episodio a cui ho assistito, mi ha permesso di capire quanto questi luoghi siano una miccia che può sempre prender fuoco. In qualsiasi momento: lentezze e frustrazioni si incanalano in urla e reazioni violente.
La Nazione, 3 novembre 2024 Presentato il film documentario “Qui è altrove: buchi nella realtà” di Gianfranco Pannone che racconta l’esperienza di Volterra. Il film documentario “Qui è altrove: buchi nella realtà” di Gianfranco Pannone è stato presentato come evento speciale in apertura della 65° edizione del Festival Dei Popoli. La prima mondiale del film si è tenuta ieri al Cinema La Compagnia di Firenze. Alla prima fiorentina seguirà la proiezione del 12 novembre durante il MedFilm Festival a Roma e il film uscirà poi in un tour per le città italiane a partire dal 22 novembre distribuito da Bartlebyfilm.
di Desyrè Baldacci
ttv.it, 3 novembre 2024 Il libro fotografico dell’Associazione Cultura della Pace è stato presentato all’interno della Casa Circondariale di Arezzo: “Siamo tutti accomunati in quanto esseri umani”. Riflettere sulla condizione carceraria da un punto di vista diverso e farlo attraverso l’occhio della fotocamera. Questo è ciò che si è prefissata di fare l’Associazione Cultura della Pace con il libro “limmaginato”, raccolta di fotografie di Riccardo Lorenzi frutto di un lungo progetto didattico che ha visto il coinvolgimento di alcune classi del Liceo “Città di Piero” di Sansepolcro e i detenuti della Casa Circondariale di Arezzo.
AFFARI SOCIALI
di Massimo Ferrari
Corriere della Sera, 3 novembre 2024 Le istituzioni pubbliche sensibili sono vulnerabili sia agli accessi abusivi condotti dai dipendenti che ad attacchi da parte di hacker tradizionali. In Italia ad oggi esistono almeno dieci diverse agenzie, dipartimenti e organismi che si occupano di sicurezza informatica. Gli episodi accaduti negli ultimi tempi hanno dimostrato che istituzioni pubbliche sensibili sono vulnerabili sia agli accessi abusivi condotti dai dipendenti che ad attacchi da parte di hacker tradizionali. Tali forme di diffusione illecita di informazioni riservate violano principi costituzionali.
di Antonio Maria Mira
Avvenire, 3 novembre 2024 Il pattugliatore della Marina è in area Sar pronto per trasferire le persone soccorse dai guardacoste: saranno 30 o 40. Resta il problema dei “Paesi sicuri” e il poco personale delle commissioni. Il Governo accelera per portare un nuovo gruppo di migranti in Albania. Non pochissimi come i primi 16, poi ridotti a 12 e poi “liberati” dopo la decisione del Tribunale di Roma. Ma neanche tanti. Le prime notizie, informali, parlavano di 60-70, ma quelle raccolte da Avvenire tra ambienti del Tribunale riferiscono di non più di 30-40. Sarebbe stato direttamente il ministero della Giustizia ad avvisare i giudici di tenersi pronti per la prossima settimana.
di Rocco Vazzana
Il Domani, 3 novembre 2024 Sui migranti l’esecutivo non ammette più intoppi di natura giudiziaria. Le toghe, sotto attacco, si riuniranno in assemblea a Bologna il 4 novembre. “Giudici comunisti”, “sentenza abnorme”, “argomentazione più vicina a un volantino propagandistico che a un atto da tribunale”. Se le parole sono importanti, quelle scelte dai più alti rappresentanti del governo italiano per definire il lavoro della magistratura suonano come una vera e propria dichiarazione di guerra. Quello appena riportato, infatti, è un campionario sintetico e per nulla esaustivo di affermazioni pronunciate nelle ultime settimane dal vicepremier Matteo Salvini, dal ministro della Giustizia Carlo Nordio e dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
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