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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 15 novembre 2024

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 15 novembre 2024 In un momento storico in cui il sistema penitenziario italiano sembra orientarsi sempre più verso un approccio panpenalista nella gestione delle criticità carcerarie, emerge almeno un segnale in controtendenza. Il Ministero della Giustizia ha infatti presentato una bozza di decreto ministeriale che introduce, per la prima volta nella storia della Polizia Penitenziaria, la figura del “negoziatore”. Una novità che, se non risolve i problemi strutturali del sistema, almeno introduce uno strumento di mediazione finora mancante nel nostro ordinamento penitenziario. Il documento, attualmente in fase di consultazione con le organizzazioni sindacali, delinea un ruolo cruciale destinato a trasformare l’approccio alla gestione degli eventi critici nelle carceri italiane.

 

di Girolamo Monaco*

Avvenire, 15 novembre 2024 Ma che cosa è che non funziona oggi negli Istituti penali minorili italiani? In questi mesi ci siamo concentrati sulle cause esterne: la delinquenza minorile, le baby gang, i minori stranieri non accompagnati, i giovani adulti, i soggetti psichiatrici, i tossicodipendenti, e, in ultimo, il cosiddetto decreto Caivano. Abbiamo, cioè, individuato fuori di noi i motivi dei nostri mali. Oggi ritengo necessario uno sforzo introspettivo. Voglio partire dalla mia esperienza: ho sempre posto la massima attenzione al benessere del personale in servizio, nella convinzione che proprio il benessere è funzione direttamente proporzionale al pieno assolvimento del mandato istituzionale della struttura rieducativa.

 

L’Osservatore Romano, 15 novembre 2024 “Fuori dal carcere, il prima possibile e accompagnati” è la via doverosa per affrontare il problema della pena e del reinserimento. È l’assunto della Caritas Italiana, che ha organizzato il convegno Giustizia e speranza: la comunità cristiana tra carcere e territorio, svoltosi il 13 novembre a Roma, presso l’Auditorium della Chiesa di Santa Maria degli Angeli. “Un incontro per riflettere sulle condizioni di vita all’interno delle strutture detentive e sul ruolo che la comunità cristiana può e deve avere nella costruzione di percorsi di riscatto e integrazione”, ha spiegato monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente di Caritas Italiana, che ha aperto l’incontro, moderato da Daniela De Robert, giornalista, della Direzione Rai per la Sostenibilità.

 

di Riccardo Saporiti

wired.it, 15 novembre 2024 Wired ha estratto i dati del ministero della Giustizia: sono più di 2.800 le celle definite “non disponibili”. Circa il doppio di quelle che lo stesso dicastero considera “fisiologiche”. Anche al netto delle 29 celle del carcere femminile di Pozzuoli, rimaste vuote dacché la struttura è stata chiusa a fine maggio a causa dei danni provocati dallo sciame sismico dei Campi Flegrei, nelle carceri italiane ci sono 2.837 stanze di detenzione non disponibili. Esatto, celle vuote in un sistema che soffre per il sovraffollamento, causa di suicidi e atti di autolesionismo da parte dei detenuti.

 

di Paolo Luca*

Corriere dell’Alto Adige, 15 novembre 2024 Continuano gli attacchi rabbiosi del fronte governativo contro la magistratura per le decisioni sgradite in materia di immigrazione. La colpa, sostiene tra gli altri il ministro e vice presidente del consiglio Salvini, è dei giudici comunisti, che fanno politica senza averne titolo, in quanto non legittimati dal voto popolare. Gli fa eco addirittura Elon Musk, affermando che “questi giudici se ne devono andare”. Nella visione di chi attualmente guida il Paese, e non solo, la magistratura dovrebbe assecondare l’azione di governo, allineandosi al potere esecutivo in posizione collaterale e servente, divenendone, si potrebbe dire, il cane da guardia. Silvia Albano, una dei giudici nel mirino, è stata costretta a sottolineare che “In tasca non abbiamo il libretto di Mao né il Capitale di Marx, ma la Costituzione”.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 15 novembre 2024 Il viceministro Sisto ribadisce: “L’ultima parola ai cittadini col referendum”. Avs propone le quote di genere nei due futuri Csm, la maggioranza ci pensa. Probabilmente slitterà a gennaio il primo sì alla riforma costituzionale relativa alla separazione delle carriere, al doppio Csm e all’Alta Corte disciplinare. Lo ha preannunciato il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto nel congedarsi ieri dalla commissione Affari costituzionali della Camera, dov’è proseguito il voto sugli emendamenti. “Saremo in aula il 29 novembre”, ha detto il numero due di via Arenula, che segue il dossier per conto dell’Esecutivo. Poi ci sarà un’altra seduta “a dicembre, probabilmente”, ha aggiunto, “non so se riusciremo a chiuderlo a dicembre, se no si chiuderà a gennaio, il primo passaggio.

 

di Luciano Violante

Corriere della Sera, 15 novembre 2024 Il caso dei dossieraggi. La corruzione non fa rumore; la reazione dei cittadini è perciò più difficile. Anche questa difficoltà rende il Terzo Stato un pericolo grave per la nostra democrazia. Più del 63% degli italiani ritiene, secondo una indagine di Alessandra Ghisleri, che il dossieraggio mette a rischio la nostra democrazia. La stessa valutazione hanno esposto i magistrati che si occupano dei casi di Roma e di Milano. Come si è configurato questo rischio per la democrazia? A Roma un ufficiale di polizia giudiziaria, Pasquale Striano, tutt’ora a piede libero, ha raccolto illegalmente 224 mila atti. Non risultano fini di lucro; per quali interessi Striano ha raccolto e consegnato quegli oltre 200 mila atti? È difficile che li abbia richiesti una sola persona ...

 

di Raffaella Calandra

Il Sole 24 Ore, 15 novembre 2024 Al Venice Justice Group G7 di Roma: cogliere le opportunità della tecnologia ma solo ai giudici le decisioni. E se si arrivasse al punto che la giustizia degli algoritmi fosse più richiesta di quella umana? E se si facesse in modo che le sentenze seriali diventassero per alcuni preferibili a quelle nate dall’interpretazione dei giudici? Provocazioni e interrogativi che possono apparire da letteratura distopica, ma siamo in un mondo nuovissimo - volendo parafrasare il libro di Aldous Huxley - e occorre prendere le misure. Con una regolamentazione flessibile, in continuo aggiornamento e sviluppata sull’esperienza. Soprattutto se si deve trovare un equilibrio tra opportunità e rischi dell’Intelligenza artificiale.

 

di Elisabetta Cesqui*

questionegiustizia.it, 15 novembre 2024 Sono stata in magistratura per 43 anni, in Md anche di più. Conoscevo Md dall’università e incontravo i magistrati che ne facevano parte. Così inconsapevolmente sono incappata da subito nella la straordinaria specificità di Md che è quella dell’apertura all’esterno. Il segno distintivo ed il fascino di Md mi sembrava stesse nell’impegno di quei magistrati per passare dai diritti scritti sulla carta, per quanto una carta preziosa come quella fondamentale della Repubblica, alla realizzazione in concreto della promessa in essa contenuta, quello che per Lelio Basso era l’affermazione dei diritti non solo in favore dei soggetti più deboli ma attraverso la spinta che questi imprimevano alla società.

 

di Ludovica Lopetti

La Stampa, 15 novembre 2024 Plauso di Salvini: “Ora il taser nelle carceri”. “Il fatto non sussiste”. Con questa formula la Corte d’Appello di Torino ha fatto calare il sipario sul filone con rito abbreviato del processo sui pestaggi nel carcere di Torino. Sono stati assolti l’ex direttore dell’istituto Domenico Minervini, l’ex comandante di reparto di Polizia penitenziaria Giovanni Battista Alberotanza e l’agente Alessandro Apostolico: il primo doveva rispondere di omessa denuncia e favoreggiamento, l’ex capo delle divise del solo favoreggiamento, mentre il giovane agente era accusato di tortura per aver usato “crudeltà” verso un detenuto e avergli inflitto “violenze gravi” che produssero “acute sofferenze fisiche”.

di Valeria Terranova

Corriere di Viterbo, 15 novembre 2024 Al via ieri al cospetto del giudice Daniela Rispoli il processo al medico del reparto di medicina protetta di Belcolle e all’assistente capo coordinatore della Polizia penitenziaria del carcere di Mammagialla, rinviati a giudizio a marzo scorso dal gup Savina Poli con l’accusa di omicidio colposo per la morte del detenuto egiziano Hassan Sharaf, su istanza del procuratore generale Tonino Di Bona. Gli imputati, difesi dagli avvocati Giuliano Migliorati e Fausto Barili, in prima battuta, nella fase di udienza preliminare, scelsero di procedere con rito ordinario. Il dibattimento a loro carico si è aperto con la seduta dedicata all’ammissione delle prove. Anche in questo procedimento faranno parte in qualità di responsabili civili il ministero dell’Interno e l’Asl.

 

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 15 novembre 2024 Da circa una settimana sono fuori uso i telefoni del carcere di Sollicciano. Un corto circuito che ancora non è stato possibile risolvere e che sta mettendo a dura prova non soltanto i detenuti, che hanno grandi difficoltà a telefonare ai propri familiari, ma anche il personale interno del penitenziario, che non può chiamare all’esterno (né ricevere telefonate). E non è nemmeno possibile far dialogare internamente le varie sezioni della struttura. Certo, in casi estremi, si possono utilizzare i telefoni cellulari dei vari operatori, ma resta comunque un disagio non da poco. Detto questo, non sempre i cellulari possono essere utilizzati, perché teoricamente si tratta di dispositivi che dovrebbero essere lasciati negli armadietti di sicurezza posti subito all’ingresso dell’istituto penitenziario ...

 

di Diana Cariani

primamonza.it, 15 novembre 2024 Il ristorante guidato da Antonio Scanferlato ha aderito a “Seconda chance”. Quattro ragazzi giovani, tre nordafricani dai 25 ai 35 anni e uno italiano di appena 22, che hanno avuto guai con la giustizia e stanno finendo di scontare la loro pena al carcere monzese ora potranno iniziare un percorso di riscatto preparando panini. Un’opportunità che non era scontato che qualcuno gli offrisse e che invece l’imprenditore monzese Antonio Scanferlato ha voluto dare loro, aderendo al progetto dell’associazione Seconda Chance per offrire opportunità di lavoro ai detenuti a fine pena.

 

di Gualtiero Parisi

La Sicilia, 15 novembre 2024 L’associazione del Terzo settore “sponda” del progetto finanziato dall’Università di Catania. Un progetto innovativo, che intende costruire un ponte fra il mondo carcerario e quello del lavoro, attraverso un percorso che coinvolgerà le forze produttive e gli stessi detenuti. Lo ha finanziato l’Università di Catania, attraverso un bando del PNRR, e lo porterà avanti l’associazione del terzo settore, Seconda Chance fondata nel 2022 con grande passione dalla giornalista di La7, Flavia Filippi, e che in questi anni è riuscita a portare oltre trecento proposte di lavoro concrete ad altrettante persone che hanno potuto reinserirsi nella nostra società.

 

cesf.pg.it, 15 novembre 2024 Cinque quelli che hanno cominciato a lavorare stabilmente nelle aziende edili del territorio. Sono stati illustrati nella sede del Cesf-Centro edile per la sicurezza e la formazione di Perugia i risultati del progetto “Ri-costruire il futuro - per l’integrazione socio-lavorativa dei carcerati” che, partito nel mese di febbraio, aveva come obiettivo la formazione professionalizzante dei carcerati e il successivo inserimento lavorativo nelle imprese del territorio. Il progetto è stato realizzato dal Cesf con il sostegno di Fondazione Perugia e si è concluso nelle settimane scorse portando all’inserimento nelle aziende locali di nove detenuti che beneficiano delle misure diurne alternative alla detenzione.

 

di Silvia M. C. Senette

Corriere dell’Alto Adige, 15 novembre 2024 Domani si rinnova l’appuntamento con la Giornata nazionale della colletta alimentare, che anche in Alto Adige e in Trentino porta nei supermercati centinaia di volontari per raccogliere generi alimentari a lunga conservazione destinati alle persone in stato di bisogno. In provincia di Bolzano l’edizione coinvolge 140 supermercati e oltre 800 volontari, tra cui per la prima volta i detenuti della casa circondariale di via Dante, protagonisti di un gesto di solidarietà che rappresenta anche un’opportunità di riscatto sociale.

 

di Francesco Mariucci

Corriere dell’Alto Adige, 15 novembre 2024 Il ministro dell’Interno in visita a Bolzano. Kompatscher: valutiamo un blocco unico col carcere. Il Centro di permanenza per i rimpatri si farà, parola del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La realizzazione di un Cpr, più volte auspicata dalla giunta provinciale, è stata rilanciata ieri in occasione della visita di Piantedosi a Bolzano. Il ministro ha prima partecipato al Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, in mattinata al commissariato del governo, e poi alla prima conferenza provinciale sulla sicurezza, nel pomeriggio al Noi Techpark. Occasione per sottoscrivere un accordo quadro tra il ministero e la Provincia, dalla certezza di nuovi agenti fino agli aiuti per gli alloggi delle forze dell’ordine, ma soprattutto rilanciare alcuni buoni propositi in materia di sicurezza.

 

di Alessia Orbana

L’Unione Sarda, 15 novembre 2024 Il lavoro è l’esito finale di un laboratorio teatrale, diretto da Paolo Floris. Protagonisti speciali nello spettacolo “Gramsci spiegato a mia figlia” portato in scena venerdì 15 novembre alle 10 nel teatro della casa di reclusione “Salvatore Soro” di Oristano. Insieme al regista e attore Paolo Floris sul palco saliranno infatti 15 detenuti del circuito dell’alta sicurezza, accompagnati dai musicisti Luca Cadeddu Palmas e Pierpaolo Vacca. Il lavoro è l’esito finale del laboratorio teatrale, diretto da Paolo Floris, “#gramscispiegatoamiafiglialab” svoltosi nel corso del 2024 all’interno del complesso carcerario e che ha visto coinvolti 15 ospiti della struttura frequentanti le classi degli istituti di formazione superiore che operano all’interno ...

 

unipr.it, 15 novembre 2024 La sede centrale dell’Università di Parma ospiterà dal 18 al 21 novembre il convegno Liberarsi dalla necessità del carcere (1984-2024). L’attualità del pensiero di Mario Tommasini, organizzato dai docenti e dalle docenti dell’Ateneo Fabio Cassibba, Antonio D’Aloia, Maria Inglese, Vincenza Pellegrino, Chiara Scivoletto, Veronica Valenti. L’iniziativa vuole innanzitutto ricordare il convegno che, proprio quarant’anni fa, Mario Tommasini organizzò all’Università e che a livello nazionale rimane tutt’oggi una testimonianza indelebile della forza del suo pensiero: del suo impegno sociale e culturale a tutela dei diritti delle persone più fragili ed emarginate della società, del suo agire per arrivare a un cambiamento culturale e giuridico rispetto alle dimensioni delle cosiddette “Istituzioni totali” ...

 

di Andrea Mascellani

La Nazione, 15 novembre 2024 Tre giorni di dialoghi, mostre e performance per ripensare il ruolo del carcere nella società urbana. Da questa mattina e fino a domenica 17 novembre, il Murate Art District di Firenze ospita “Carcere in città”, un evento di tre giorni dedicato al carcere come spazio non solo di pena, ma di potenziale reinserimento sociale. L’iniziativa vuole aprire un dialogo costruttivo tra la città e il sistema penitenziario, evidenziando il ruolo di quest’ultimo come attore attivo nella comunità. Promosso dalle associazioni di avvocati Associazione Insieme e Adgi (sezione di Firenze), con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti di Firenze, la Fondazione Architetti Firenze e il patrocinio della Fondazione Michelucci, l’evento raccoglie numerose realtà cittadine impegnate nella riflessione sul tema ...

 

di Liborio La Mattina

giornalelavoce.it, 15 novembre 2024 Un incontro nella Sala Dorata del Comune di Ivrea esplora il diritto dei detenuti a essere padri e uomini, con iniziative culturali che aprono nuovi orizzonti di reinserimento. Martedì scorso, nella Sala Dorata del Palazzo Comunale di Ivrea, è stato sollevato il velo su un tema tanto essenziale quanto poco considerato: la genitorialità dietro le sbarre e il diritto dei detenuti a mantenere legami affettivi con i propri figli e familiari. Organizzato dall’associazione La Traccia APS in collaborazione con il Teatro A Canone, Comme d’Habitude, CPIA 4, il Comune di Ivrea e la Casa Circondariale di Ivrea, l’evento ha riunito istituzioni e associazioni impegnate per sensibilizzare la comunità sull’importanza di mantenere una connessione umana anche dietro le sbarre.

 

di Laura Valdesi

La Nazione, 15 novembre 2024 Lanciata la campagna di crowdfunding che terminerà il 24 dicembre. Un progetto di rinascita che è stato appoggiato dalla Fondazione Mps. La musica può essere una via di fuga. Quando la vita scorre dietro le sbarre di una cella. Un modo per continuare a sognare e a vivere. Per guardare oltre l’orizzonte delle mura di un carcere. Ma può anche trasformarsi in un progetto di inclusione ed umanità. Una nota alla volta, in attesa della libertà. Così il gruppo “Cella Musica” della casa circondariale di Siena prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo. E lancia una campagna di raccolta fondi dal titolo evocativo, ‘InnocentEvasioni’, per realizzare un disco inedito della singolare band del carcere.

 

di Filippo Rubulotta

mitomorrow.it, 15 novembre 2024 La direttrice di CETEC e del Festival A casa di Alda Merini racconta il loro lavoro e la figura della poetessa. Donatella Massimilla è nota per il suo impegno nel teatro sociale e nell’uso di questa forma d’arte come strumento di inclusione sociale e riabilitazione, in particolare nelle carceri. È la fondatrice e direttrice artistica del CETEC (Centro Europeo Teatro e Carcere), che si rivolge a persone con storie difficili come detenute, migranti e donne vittime di violenza. La regista è anche direttrice artistica del Festival A casa di Alda Merini, che prosegue fino al 25 presso lo Spazio Alda Merini, in via Magolfa 30.

 

Il Domani, 15 novembre 2024 Educare ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per dare vita a un grande cambiamento culturale dalle aule scolastiche al mondo. Anche grazie a un libro in progress, ricco di attività a tema, implementabili dal corpo docente e da operatrici e operatori del settore. Un vero e proprio manuale per la cultura dei diritti umani, violati quotidianamente in Italia e in molte altre aree del mondo. “Accendiamo i diritti” curato da Guido Antonelli Costaggini e Alessia Maso, Edizioni La Meridiana, libro disponibile da novembre 2024 nelle principali librerie italiane, concretizza questa filosofia in interventi pratici nel campo educativo e della formazione. Gli autori propongono nelle prime pagine una concisa e puntuale esposizione teorica a supporto del metodo suggerito.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 15 novembre 2024 Nessuna rinuncia al “modello Albania”, il guardasigilli rassicura la premier sulla tesi che il governo sosterrà davanti alla Corte Ue: solo i Servizi segreti possono verificare la sicurezza dei Paesi. A uno sguardo superficiale, si direbbe che siamo agli atti di autolesionismo. O meglio, al pallone calciato in corner alla disperata, sotto l’assedio della squadra avversaria. L’emendamento al decreto Flussi che trasferisce alle Corti d’appello la competenza sui ricorsi dei migranti sembrerebbe un rimedio poco strategico, a voler usare un eufemismo. Intanto potrebbe allontanare i target di efficienza concordati, nell’ambito del Pnrr, per i giudizi di secondo grado, e in ogni caso rischia di rinviare solo di poco il minuto del “gol” avversario.

 

di Angela Stella

L’Unità, 15 novembre 2024 Le toghe contro il blitz per esautorare le sezioni immigrazione dei tribunali: “Il problema non sono i giudici ma le norme. In Corte di Appello non ci sono le competenze”. E c’è chi dice: “Forse l’ignoranza garantisce di più l’esecutivo”. “Temo che il Governo sia a caccia del giudice accondiscendente che non c’è, nella illusione che il problema sia il Giudice e non già i rapporti tra norma nazionale e norma europea”. Così commenta il Segretario di Magistratura Democratica, Stefano Musolino, l’iniziativa della deputata di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, che ha presentato un emendamento al dl Flussi, in discussione nella Commissione Affari Costituzionali della Camera, che priva le sezioni immigrazione dei Tribunali civili della facoltà di decidere sui trattamenti dei migranti da parte del Questore ...

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 15 novembre 2024 Preoccupazioni sulle ingerenze politiche e mediatiche nei confronti dei giudici insultati per aver rinviato alla Corte di Giustizia Europea il decreto “Paesi Sicuri”. La proposta di delibera, che difende l’autonomia della magistratura, apre però un nuovo scontro tra le diverse fazioni del Consiglio. “Sono stati travalicati i limiti di cronaca e di critica dei provvedimenti giudiziari, così determinando un possibile indebito condizionamento dell’esercizio della funzione giudiziaria oltre che dei singoli magistrati, in violazione delle imprescindibili condizioni di autonomia, indipendenza ed imparzialità. L’auspicio è quello di un dialogo sereno tra le Istituzioni, nel rispetto della reciproca autonomia”.

 

di Federica Pennelli

Il Domani, 15 novembre 2024 Nato sul modello di quello delle donne di Sarajevo, è dedicato alle migranti qui in attesa di ottenere lo status di rifugiate. Il progetto serve anche a creare un archivio con le loro storie. Un tribunale femminista che sappia davvero accogliere le istanze delle donne in migrazione senza stigmi e giudizi: questo è il Tribunale delle donne, che promuove il diritto alla protezione internazionale ed a nuove forme di riparazione sociale e politica per le donne migranti, richiedenti asilo e rifugiate. Un progetto che si propone di raccogliere le testimonianze delle donne al di fuori delle procedure regolate dalla legge, costruendo un archivio della memoria a partire dalle loro esperienze, senza giuria né sentenze.

 

di Antonio Picasso

Il Riformista, 15 novembre 2024 “Olanda e Norvegia seguono quanto già fatto da Germania e Francia”, ricorda Marco Lombardi, sociologo della Cattolica. “La libertà di movimento è essere europei. Chiudere le frontiere significa chiudere l’Europa”. In neanche una settimana, il governo norvegese prima e quello olandese poi hanno sospeso il trattato di Schengen. Se dicessimo che le due mosse sono una fuga in avanti con l’obiettivo di allinearsi alla futura Amministrazione Trump, non avremmo altro da scrivere. L’Europa starebbe già iniziando ad adeguarsi a un nuovo corso politico, fatto di atteggiamenti muscolari e barriere. Tuttavia, ci azzeccheremmo solo in parte. Questo rischioso ritorno al passato non si limita a essere frutto di suggestioni odierne.

 

di Monica Ricci Sargentini

Corriere della Sera, 15 novembre 2024 Uno dei circa 2.000 prigionieri politici attualmente detenuti in Venezuela, Jesus Manuel Mart¡nez Medina, è morto oggi a 36 anni a causa della negligenza medica delle autorità di Caracas. Lo denunciano familiari e attivisti per i diritti umani affermando che il giovane non avrebbe avuto accesso alle adeguate cure per il diabete e i problemi cardiaci di cui era affetto. Secondo i suoi parenti, i suoi disturbi fisici erano aggravati dalle condizioni disumane subite nel carcere era detenuto. Da tempo soffriva di ascessi cutanei che si erano infettati e “non ha ricevuto assistenza medica fino a che l’infezione non si è estesa a tutta la gamba - ha detto l’avvocato Zair Mundaray. Doveva essere sottoposto a un esame per valutare l’eventuale amputazione della gamba ...

 

DOCUMENTI

Articolo. "La repressione è il nostro vaccino. Il modello del ddl sicurezza Nordio", di Andrea Bitetto

Articolo. "La magistratura nei sistemi costituzionali: tutela del potere o garante di diritti?", di Federico Losurdo

Articolo. "Le voci da dentro. Astrolabio, il giornale del carcere di Ferrara", di Mauro Presini

Quaderni de L'altro diritto "Identità in movimento. Diario di un'esperienza didattica alla Casa di reclusione Ucciardone di Palermo", a cura di Alessandra Sciurba

Architettura: progetto "Il roseto" per la Casa di Reclusione di Padova. Autori: Cesare Burdese con Eraldo Taliano

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Edizione del 14 novembre 2024: "Le lettere scritte dalle persone detenute"

APPUNTAMENTI

Seminario di studi. "Il carcere come risorsa: avviamento al lavoro e reinserimento del condannato" (Latina, 15 novembre 2024)

Seminario di studi. "Il diritto alla cura per il paziente psichiatrico autore di reato" (Palermo, 15 novembre 2024)

Evento "Oltre le sbarre": spettacolo teatrale "Cemento Armato" di Samuele Ferri (Padova, 15 novembre 2024)

Presentazione del libro "Lontano dalla vita degli altri. Esperienze di cura tra le sbarre" (Monza, 16 novembre 2024)

Teatro Necessario: "Una vita per il teatro. Evento speciale dedicato Sandro Baldacci" (Genova, 16 novembre 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 17 novembre 2024

Programma di eventi pubblici: "Carcere in città: convegni, mostre, visite e performance" (Firenze, fino al 17 novembre 2024)

Restorative Justice Week: "La promessa della Giustizia Riparativa in un mondo polarizzato" (Taranto e online, dal 17 al 23 novembre 2024)

Seminario: "Liberarsi dalla necessità del carcere. (1984-2024). L'attualità del pensiero di Mario Tommasini" (Parma, dal 18 al 21 novembre 2024)

Convegno. "Carcere, esecuzione penale esterna e volontariato: bisogni, idee e sfide fra presente e futuro" (Bologna, 21 novembre 2024)

Seminario Università di Bologna.  "C'è un diritto di punire?" (Bologna, 21 novembre 2024)

eVISIONI 2024. Nona Edizione. "L'umanità femminile nelle istituzioni totali" (Torino, varie date fino al 21 novembre 2024)

Convegno di Area Democratica per la Giustizia: "Riforme istituzionali e diritto al dissenso" (Firenze, 22 novembre 2024)

Convegno di AIDPD: "Il principio di proporzionalità come fondamento e limite di una punizione giusta" (Bologna, 22 e 23 novembre 2024)

55° Convegno nazionale SEAC - Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario: "Il carcere della Costituzione" (Roma, 22 - 23 novembre 2024)

Cooperativa La Ginestra propone il Community group gratuito "Dialoghi sulla giustizia riparativa" (Padova, fino al 25 novembre 2024)

Convegno. "Dall'arresto al carcere: un percorso critico tra diritti e garanzie" (Torino, 28 novembre 2024)

Associazione Sbarre di Zucchero organizza: "Maratona oratoria davanti ai Tribunali" (Roma e Milano, 4 dicembre 2024)

"Riprendiamoci i diritti". Seconda Conferenza nazionale autogestita per la Salute Mentale (Roma, 6 e 7 dicembre 2024)

Ciclo di incontri e di proiezioni cinematografiche: "Italiani senza meta. Stato. Nazione. Patria. Repubblica" (Ferrara, fino al 10 dicembre 2024)

Convegno. "Teatro e cultura: le leve efficaci del trattamento penitenziario" (Parma, 19 dicembre 2024)

Festival "Trasparenze di Teatro Carcere" (Bologna, Castelfranco Emilia, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, fino al 20 dicembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Università Novara e Bologna. Master congiunto in "Mediatore penale esperto in programmi di Giustizia riparativa" (Scadenza iscrizioni 20 novembre 2024)

Percorso di informazione e sensibilizzazione: "Spazi e programmi di giustizia riparativa per lo sviluppo di comunità responsabili" (Matera, fino al 6 dicembre 2024)

Fondazione AIGA: "Corso online di Alta Formazione in Giustizia Riparativa" (Piattaforma ZOOM, varie date fino al 16 dicembre 2024)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Da novembre 2024 a febbraio 2025)

Alta Scuola "Federico Stella", Università Cattolica. Ciclo seminariale: "Violenza contro le donne: dalle relazioni strette ai crimini contro l’umanità" (Milano, fino al 20 marzo 2025)

Alta Scuola "Federico Stella", Università Cattolica. XV ciclo seminariale "Giustizia e letteratura" (Milano, fino al 10 aprile 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)

Associazione Artisti Dentro: premi "Scrittori Dentro" (scadenza 20 marzo 2025), "Cuochi Dentro" (scadenza 31 maggio 2025), "Pittori Dentro" (scadenza 20 giugno 2025)