Direttore: Ornella Favero

Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it 

Sito internet: www.ristretti.org  

 

Notiziario quotidiano dal carcere

--> Rassegne Tematiche <--

Edizione di lunedì 11 novembre 2024

di Simona Musco

Il Dubbio, 11 novembre 2024 I giovani reclusi tra disillusione e sovraffollamento. Il sistema carcerario minorile al collasso: cresce il numero dei ragazzi in cella, ma i percorsi di recupero sono spariti. le proteste si moltiplicano, ma invece delle risposte educative arrivano punizioni sempre più dure. “Non avevamo mai visto nulla di simile”. L’associazione Antigone sceglie questa frase per iniziare il report che racconta un anno di Decreto Caivano. Un anno in cui i minori in carcere sono aumentati, senza dissolvere problemi e nubi che si addensano sopra il sistema carcerario minorile. Anzi, i problemi, scrivono i membri dell’associazione, sono pure aumentati. Senza che nulla sia stato pensato in termini di progetti educativi, piani di accoglienza, reintegrazione sociale. Una discarica sociale che ha un solo effetto: produrre nuova criminalità minorile, esacerbare i problemi.

 

di Luigi Ferrarella

Corriere della Sera, 11 novembre 2024 Ormai 10 mesi fa, e 12 anni dopo già una sollecitazione della Corte inevasa dal Parlamento, la Consulta con una sentenza ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma che nega ai detenuti il diritto all’affettività. Ma nulla è stato fatto. Ma le sentenze della Corte Costituzionale valgono ancora, oppure ormai sono state tacitamente derubricate a meri consigli, accantonabili se ci sono difficoltà pratiche ad attuarle? Ormai 10 mesi fa, e 12 anni dopo già una sollecitazione della Corte inevasa dal Parlamento, la Consulta con una sentenza additiva di principio ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma che nega ai detenuti il diritto all’affettività, cioè a colloqui intimi (in spazi simili ad ambienti domestici) senza il controllo a vista degli agenti qualora non ostino esigenze di sicurezza, iniziando “dove le condizioni materiali della singola struttura lo consentano e con la gradualità eventualmente necessaria”, in un’”azione combinata di legislatore, magistratura di Sorveglianza e amministrazione penitenziaria”.

 

di Federica Pozzi

Il Messaggero, 11 novembre 2024 Detenuti al passo con i cambiamenti sociali e una giustizia rieducativa e riabilitativa. Sono i due punti su cui si basa la proposta di riforma legislativa avanzata dalle Camere penali internazionali che prevede l’utilizzo dei tablet con accesso a internet nelle carceri italiane. Una proposta che verrà presentata il prossimo giovedì alla Camera dei deputati in occasione dell’incontro “Verso gli Stati Generali della Sicurezza 2025”, in cui saranno presenti, tra gli altri, Ettore Rosato, segretario del Copasir e rappresentanti di Governo della Difesa e dell’Interno. “L’idea è che nel momento in cui si varca la soglia del carcere venga concesso al detenuto, al pari di altri oggetti di uso comune, un mezzo di comunicazione per mantenere un residuo collegamento con la società, che gli permetta di riabilitarsi e ricostruire un nuovo futuro”, ha spiegato l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale.

 

di Giulia Merlo

Il Domani, 11 novembre 2024 Per ora regge l’accordo di due giudici di destra, uno di opposizione e un tecnico. Il nome femminile è dirimente. Nella rosa di nomi, FdI confermerebbe Marini. FI punta su Sisto, Zanettin. In lizza Casellati e Cerrina Feroni. L’ora è tarda, ma una soluzione ancora non si vede per completare la composizione della Corte costituzionale. La pratica è ancora sulla scrivania della premier Giorgia Meloni ed è una di quelle più spinose, perché è attenzionata con attenzione dal Quirinale. Ad ogni occasione, Sergio Mattarella ma anche l’attuale presidente della Consulta Augusto Barbera hanno sollecitato la necessità che il parlamento trovi la mediazione necessaria per eleggere il quindicesimo giudice mancante da oltre un anno, eppure la settimana scorsa anche la nona votazione è andata a vuoto. E la cosa ormai sta infastidendo e non poco il Colle, non solo per un fatto di metodo.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 11 novembre 2024 Il guardasigilli apre al confronto, ma il vicepremier rilancia lo scontro con le toghe accusandole di voler fare politica. Il segretario di Md Stefano Musolino: “Grettezza istituzionale”. Da un lato il ministro Carlo Nordio - espressione di Fratelli d’Italia - e il numero due di via Arenula, l’azzurro Francesco Paolo Sisto a smorzare i toni con la magistratura, dall’altro lato il vice premier Matteo Salvini che a suon di post su X va in direzione opposta e continua ad attaccare le toghe. Tutto questo è avvenuto oggi, mentre nella sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma era in corso la festa dei 60 anni di Magistratura democratica.

 

di Giacomo Salvini

Il Fatto Quotidiano, 11 novembre 2024 Camera, al voto martedì Costa (FI) propone pene economiche. Ma l’esecutivo vuole introdurre modifiche ancora più pesanti. La vendetta del governo nei confronti dei magistrati è iniziata. E qualsiasi occasione è buona. Anche se riguarda un provvedimento che, in teoria, dovrebbe concentrarsi sulla riforma della Corte dei Conti in discussione in commissione Affari Costituzionali alla Camera su proposta del capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti. Martedì i deputati finiranno di votare gli emendamenti e tra quelli che saranno approvati ce n’è uno che prevede una ritorsione nei confronti dei magistrati: il governo vuole punire disciplinarmente i pm e i giudici che avranno disposto un’ingiusta detenzione.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 11 novembre 2024 Per il deputato è inefficace. La replica: “Bastano anche pochi casi anomali per una bocciatura”. “La prossima settimana il Csm approverà una circolare in base alla quale un magistrato, per subire conseguenze sulle valutazioni di professionalità, deve sballare oltre 2/3 dei suoi provvedimenti. E pare che la voteranno tutti, laici e togati. Appassionatamente”. A scriverlo su X è Enrico Costa, deputato di Forza Italia. Il riferimento è alla nuova circolare sui nuovi criteri di valutazione di professionalità, elaborata dalla IV Commissione, che verrà votata il 13 novembre. La circolare parte con l’handicap di un sistema informatico ancora non adeguato a mettere in atto la campionatura degli esiti degli affari trattati nelle fasi successive che pure prevede.

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 11 novembre 2024 I progressisti di Area hanno 6 rappresentanti, 4 i centristi e solo 1 Md. Ai tempi della Prima Repubblica, quando governava la Dc, ed esisteva il mitico Manuale Cencelli per la spartizione delle cariche, la poltrona di procuratore capo di Roma valeva quanto due ministeri. Questo per dire che il potere politico non ha mai, proprio mai, perso di vista il potere giudiziario, temendone la forza. Ma all’epoca i poteri andavano a braccetto. E infatti la suddetta procura di Roma si era meritata il nomignolo di “Porto delle nebbie”. Un ufficio dove le inchieste che facevano male ai politici si perdevano fatalmente.

 

di Aurora Bottino

primocanale.it, 11 novembre 2024 I sei istituti penitenziari della Liguria non sono esenti dalle problematiche e anzi, in alcuni casi i dati fotografano situazioni ancora più gravi che nel resto di Italia. Le carceri italiane sono da tempo al centro di quelle che sono denunce da parte di sindacati e associazioni per problemi ormai cronici come il sovraffollamento, la sicurezza, la carenza di personale e tagli ai fondi che pesano su situazioni spesso definite critiche. I sei istituti penitenziari della Liguria non sono esenti dalle problematiche e anzi, in alcuni casi i dati fotografano situazioni ancora più gravi che nel resto di Italia.

 

La Stampa, 11 novembre 2024 La denuncia di Avs in vista del Consiglio regionale aperto di domani a Torino sulle condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria. “Lo abbiamo promesso e lo stiamo facendo: i sopralluoghi nelle carceri piemontesi sono una nostra priorità di mandato, con l’obiettivo di conoscere da vicino le condizioni di vita delle persone detenute, confrontarsi con il personale penitenziario e denunciare le gravi carenze strutturali, sanitarie e sociali che caratterizzano il sistema penitenziario regionale, ormai incapace di garantire i diritti dei detenuti e di supportare adeguatamente chi vi lavora”.

di Francesca Spasiano

Il Dubbio, 11 novembre 2024 “La repressione è stata la madre di tutti gli interventi. Ma nessuno ha ascoltato la comunità sana ed educante del territorio per capire le difficoltà con cui vive”. Nel Parco Verde di Caivano tutto cambia perché nulla cambi, per chi ci abita. Come racconta Bruno Mazza, che nel cuore dell’abbandono ha piantato un seme di speranza con l’Associazione Un’infanzia da vivere. Un anno dopo i fatti di cronaca che hanno mobilitato la politica nazionale, nella periferia Nord di Napoli sono arrivati i soldi, gli elicotteri e i militari. Ma quella resta “la periferia della periferia”, un’area dove 10mila persone vivono nel “degrado assoluto”, tra topi, immondizia e amianto. “Non c’è cultura, non c’è lettura, non c’è scrittura. Non ci sono infrastrutture, non ci sono fiorellini, non c’è un’altalena per i bambini”, spiega Mazza.

 

di Gennaro Scala

Corriere del Mezzogiorno, 11 novembre 2024 Anna Elia è la mamma di Renato Caiafa che si è difeso: “Ho trovato la pistola per strada, è partito un colpo per sbaglio”. Il marito Ciro fu ucciso in un agguato, il figlio Luigi, baby-rapinatore, da un agente di polizia. “Chiedo allo Stato di intervenire tra i vicoli di Napoli, di garantire un futuro ai nostri figli. Ci sono troppe armi in giro”. È l’appello di Anna Elia, la madre di Renato Caiafa, il 19enne fermato per la morte di Arcangelo Correra, rimasto ucciso in un tragico incidente mentre maneggiava una pistola. Questa almeno è la versione del giovane fermato.

 

ansa.it, 11 novembre 2024 “Sono centri ricreativi, quando escono sono ancora criminali”. Domenica mattina: a Qualiano (Napoli) sfilano i bambini dell’Ic Pinetamare di Castelvolturno assemblati nell’orchestra intitolata al suo Giogiò, testimonianza di un impegno che da allora Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista napoletano ucciso per futili motivi ad agosto del 2023, non ha mai interrotto girando l’Italia nel ricordo del figlio stroncato a 24 anni. L’ultimo episodio che ha riportato la foto di Giogiò sulle prime pagine dei giornali è quello che ha visto protagonista Arcangelo Correra, ammazzato a 18 anni dal cugino 19enne nel corso di un gioco con la pistola.

 

di Dario del Porto

La Repubblica, 11 novembre 2024 “La nascita di mia figlia è stata la molla per cambiare. Sono andato all’estero a lavorare perché mi vergognavo, adesso mi sento più ricco”. “Appena arrivato a Nisida mi sono detto: “Mi hanno portato in carcere? E allora sono uno buono. Ero pronto a spaccare il mondo”. Aveva 15 anni, M. C., napoletano del quartiere Secondigliano, quando fu condotto per la prima volta nell’istituto minorile che ha ispirato la fiction Mare fuori. Aveva commesso reati di droga, era già stato per tre mesi in comunità ed era evaso due volte. Oggi ha cambiato vita, ha 27 anni, si è trasferito in centro Italia e lavora sodo. Assistito dall’avvocata Mariangela Covelli, ha chiuso i conti con la giustizia. E ai ragazzi che, nella sua città d’origine si fanno la guerra a colpi di pistola, dice: “Basta con le armi e con l’illegalità. Trovatevi un lavoro”.

 

di Maurizio Patriciello

Avvenire, 11 novembre 2024 Sbigottiti. Si fatica a trovare le parole giuste per descrivere e commentare quest’ultimo, terrificante episodio: un ragazzo di 18 anni, è stato colpito alla testa con un colpo di pistola. Ancora un giovane è stato ucciso a Napoli, a pochi giorni di distanza dagli omicidi di Emanuele Tufano e Santo Romano. Eppure, in questi giorni non sono mancate marce anticamorra, incontri nelle scuole, vertici delle istituzioni. Il problema è che loro, i giovani con le pistole, vivono in un mondo parallelo, un mondo dove senza l’apposito passaporto, non entri.

 

di Elisabetta Cina

gaeta.it, 11 novembre 2024 Il progetto “Chiavi di Libertà” sarà presentato a Napoli per supportare i minori figli di detenuti, migliorando le loro condizioni di vita attraverso azioni educative e sociali specifiche. Il progetto “Chiavi di Libertà” sarà presentato domani dalle ore 10 alle 12 presso l’Istituto Salesiano E. Minichini di Napoli, e rappresenta un’iniziativa significativa nell’ambito del bando “Liberi per Crescere”, promosso dall’Impresa Sociale “Con i Bambini”. Questa iniziativa mira a migliorare le condizioni di vita dei minori figli di detenuti, un tema sempre più rilevante dato il contesto carcerario italiano e le conseguenze che ha sui legami familiari di chi vive in tali situazioni.

 

latinatoday.it, 11 novembre 2024 Proseguono gli incontri nell’ambito del progetto di Terza Missione “3CiLab - Costituzione, Carcere e Città di Latina” dell’Università Sapienza di Roma, coordinato dalla professoressa Fabrizia Covino, docente di Istituzioni di diritto pubblico. Il progetto si propone di approfondire il tema dei diritti della persona all’interno della realtà carceraria, favorendo l’interazione tra studenti, detenuti, docenti e amministrazione penitenziaria ed è in linea con gli obiettivi della Terza Missione dell’Università che, accanto alle tradizioni funzioni di insegnamento e ricerca, mira a favorire lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, attraverso la promozione del dialogo e della collaborazione tra il mondo accademico e la comunità locale.

 

vocedimantova.it, 11 novembre 2024 Mantova Poesia-Festival Internazionale Virgilio inizia in carcere il terzo anno di laboratorio, esperienza nata nel novembre 2022 in collaborazione con la Medicina penitenziaria di Asst, nell’ambito di un percorso di medicina narrativa. Tra il 2023 e il 2024 sono stati numerosi i temi affrontati e i conduttori dei workshop. In questa nuova stagione - che si è aperta a ottobre 2024 e continua nel 2025 - si proporrà ai partecipanti di sviluppare il rapporto con sé stessi attraverso l’autobiografia e la scrittura come dialogo, utilizzando la forma epistolare. “Continuiamo ad andare in carcere - spiega Lucia Papaleo - presidente dell’associazione La Corte dei Poeti che organizza il festival virgiliano - perché succede sempre che chi si approccia a questo tipo di esperienza non ne verrà più fuori ...

 

di Daniele Zaccaria

Il Dubbio, 11 novembre 2024 La messa in scena del male nelle opere di finzione e il rischio di emulazione: la violenza è causa o effetto di film e serie televisive? Mickey e Mallory se ne andavano in giro per il loro soutwest lisergico seminando cadaveri: 52 in tre settimane. Uccidevano a caso, per piacere, per noia o per fastidio, belve imbizzarrite, grotteschi come cartoon. Metafora un po’ tagliata con l’accetta di una nazione impazzita e senza bussola che sembra sprofondare nel culto fanatico e primitivo delle armi. Verso la metà degli anni 90 la coppia protagonista del road movie di Oliver Stone, “Natural born killer”, finisce sotto accusa: non nel climax del film, ma nella vita reale.

 

di Mauro Bazzucchi

Il Dubbio, 11 novembre 2024 L’immaginario malavitoso ha fatto breccia nel pubblico giovanile, creando un modello per una parte di adolescenti. Qualche giorno fa, in una scuola della periferia di Roma, una alunna dodicenne ha accoltellato un compagno di classe, rea a suo avviso di avere “fatto la spia” rispetto a un compito copiato. Si tratta di un episodio purtroppo sempre meno isolato, che al di là delle mere statistiche generali sulla criminalità e su quella giovanile, è tanto più grave se messo in rapporto a una tendenza sempre più marcata negli stili e nei modelli seguiti dagli adolescenti. È un dato incontestabile e sottolineato a dovere dagli studiosi che negli ultimi anni, nel nostro paese, si è accelerato un processo di appropriazione, da parte dei più giovani, di un bagaglio estetico e comportamentale tipico della malavita ...

di Errico Novi

Il Dubbio, 11 novembre 2024 Assurde le tesi che accusano Gomorra di aver trasferito nei giovani la fascinazione per il crimine. casomai, film e serie tv ispirati a Saviano hanno smitizzato i boss e decostruito il terrificante mistero dei clan. “Gomorra” è un libro, prima che un film e una serie tv. Risale a 18 anni fa. Ha diviso Napoli. Ha suscitato reazioni ostili, nei confronti di Roberto Saviano. Non tanto, è il paradosso, tra i segmenti della città che vivono ai margini o al di qua del mondo legale, ma nei ceto medio-alti. Tra la cosiddetta borghesia illuminata. “Ci diffama”, “ci ha distrutti”, “ha inflitto il colpo di grazia alla nostra immagine”, “siamo diventati agli occhi del mondo intero la Gotham city d’Occidente”.

 

di Flavia Perina

La Stampa, 11 novembre 2024 Zecche rosse e camicie nere se le sarebbero volute dare di santa ragione a Bologna, o forse no, forse tutte e due le falangi speravano nell’interposizione della polizia, come poi è avvenuto (per fortuna). E alla politica, alla politica che cavalca l’onda degli scontri riesumando il vocabolario dei Settanta - zecche rosse è di Matteo Salvini, camicie nere del sindaco Matteo Lepore - si vorrebbe fare una sola domanda: ma non ne abbiamo avuto abbastanza? La sceneggiata muscolare messa in campo dagli opposti movimentismi a Bologna, a una settimana dal voto, è una parodia di guerra civile dalla quale gli adulti dovrebbero prendere le distanze in blocco, usando appunto il linguaggio degli adulti e non le parole-feticcio di stagioni lontane, riabilitate come sistemi sbrigativi per segnalare una posizione di principio.

 

di Davide Varì

Il Dubbio, 11 novembre 2024 In una toccante intervista a Fabio Fazio a “Che tempo che fa” su Nove, il papà della ragazza uccisa da Turetta, ha spiegato come sia riuscito ad ascoltare le parole dell’imputato senza nutrire odio o rabbia. Gino Cecchettin, padre di Giulia Cecchettin, ha raccontato il proprio percorso interiore durante il processo che vede imputato Filippo Turetta. In una toccante intervista a Fabio Fazio a “Che tempo che fa” su Nove, Cecchettin ha spiegato come sia riuscito ad ascoltare le parole dell’imputato senza nutrire odio o rabbia. “Per un anno ho lavorato su me stesso e ho compreso quanto sia importante coltivare la positività per dare valore alla vita”, ha affermato.

 

di Chiara Sgreccia

Il Domani, 11 novembre 2024 A un anno dal femminicidio della 22enne di Vigonovo gli studenti fanno di nuovo sentire la loro voce per contrastare la violenza di genere e decostruire il patriarcato. Un minuto di rumore, altro che di silenzio. Anche quest’anno gli studenti delle scuole italiane preferiscono far sentire la loro voce invece che tacere. Per ricordare il femminicidio di Giulia Cecchettin, uccisa l’11 novembre del 2023 perché “in quel momento volevo tornare insieme a lei. Lei non voleva e mi faceva arrabbiarle che non volesse. Però io in quel momento incolpavo lei di non riuscire a portare avanti la mia vita. Volevo che il nostro destino fosse lo stesso per entrambi. Se soffro io, devi soffrire anche tu, cose di questo tipo”, ha detto Filippo Turetta nell’aula del tribunale di Venezia lo scorso 25 ottobre.

 

di Giusi Fasano

Corriere della Sera, 11 novembre 2024 Il quindicenne che ha ucciso la fidanzatina di tredici. È lui che ha imparato e scelto la violenza, è il mondo attorno a lui che ha ignorato, trattato male o coltivato il suo crescendo di aggressività. Ci siamo dimenticati in fretta di Aurora. Un volto come un altro da archiviare nell’elenco dei femminicidi. Il più classico dei casi: lei non ne può più di quel ragazzo prevaricatore e violento, vuole lasciarlo; lui non sa come mettersi in tasca la paura di un addio e nella sua testa crescono i pensieri di vendetta, nei suoi piani c’è l’assedio, nelle sue parole trovano spazio le minacce. Fino all’irreparabile. A lui che la uccide. È una storia già sbiadita, quella di Aurora, morta a Piacenza il 25 ottobre. Eppure è una storia unica. Perché di ragazzine uccise purtroppo è piena la cronaca, come tutti sanno ...

 

di Giovanni Bianconi

Corriere della Sera, 11 novembre 2024 Sisto: “No a critiche personali ai magistrati”. La giudice Albano: “La legislazione nazionale è subordinata a quella europea”. Francesco Paolo Sisto e i ringraziamenti al Guardasigilli Carlo Nordio in videocollegamento dal Veneto, la giudice Silvia Albano torna a mettere le cose in chiaro. Dal suo punto di vista di magistrato della sezione immigrazione del Tribunale di Roma e di presidente di Magistratura democratica, la corrente della cosiddette “toghe rosse” riunite per celebrare i sessant’anni di vita. “Il giudice italiano è anche giudice europeo - afferma - e firmando i trattati l’Italia ha ceduto una parte della sua sovranità. La legislazione nazionale è subordinata rispetto a quella europea e se il giudice nazionale ritiene che una norma sia in contrasto quelle dell’Unione, o nutre dei dubbi, ha due strade: disapplicarla o rivolgersi alla Corte di giustizia europea. Non è opposizione al governo, ma il nostro lavoro”.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Giustizia riparativa, possono accedervi i detenuti in esecuzione di pena? Sì, ma solo dopo che l’esecuzione sia finita: una decisione non storica della Cassazione", di Vincenzo Giglio

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dall'11 al 17 novembre 2024

Ciclo di incontri e di proiezioni cinematografiche: "Italiani senza meta. Stato. Nazione. Patria. Repubblica" (Ferrara, dall'11 novembre al 10 dicembre 2024)

Incontro-dibattito: "1839-2024 Alessandria. Un "carcere centrale penitenziario" per il Regno Sardo-Piemontese… e per il domani" (Alessandria, 11 novembre 2024)

Convegno: "Quali risposte al bisogno di giustizia? Il senso della mediazione dei conflitti. Tra diritto, filosofia e teologia" (Milano, 12 novembre 2024)

Caritas. Presentazione Rapporto 2024 su povertà ed esclusione sociale in Italia: "Fili d'erba nelle crepe. Risposte di speranza" (Roma, 12 novembre 2024)

Presentazione del libro: "Morire di pena. Per l'abolizione di ergastolo e 41-bis" (Napoli, in presenza e diretta Facebook, 12 novembre 2024)

Convegno. "Cooperazione sociale e giustizia: un ponte tra carcere e società. Esperienze di innovazione ed impatto sociale (Roma, 13 novembre 2023)

Conferenza Università di Verona: "Percorso del detenuto e suo ingresso in Istituto penitenziario" (Verona, 13 novembre 2024)

Convegno Caritas Italiana. "Giustizia e speranza: la comunità cristiana tra carcere e territorio"  (Roma, 13 novembre 2024)

Convegno: "Cooperazione sociale e giustizia, un ponte tra carcere e società. Esperienze di innovazione ed impatto sociale (Roma, 13 novembre 2024)

Programma di eventi pubblici: "Carcere in città: convegni, mostre, visite e performance" (Firenze, dal 14 al 17 novembre 2024)

Convegno. "L'affetto della città per il carcere: architettura carceraria e pena" (Firenze, 14 novembre 2024)

Seminario di studi. "Il carcere come risorsa: avviamento al lavoro e reinserimento del condannato" (Latina, 15 novembre 2024)

Seminario di studi. "Il diritto alla cura per il paziente psichiatrico autore di reato" (Palermo, 15 novembre 2024)

Evento "Oltre le sbarre": spettacolo teatrale "Cemento Armato" di Samuele Ferri (Padova, 15 novembre 2024)

Presentazione del libro "Lontano dalla vita degli altri. Esperienze di cura tra le sbarre" (Monza, 16 novembre 2024)

Seminario: "Liberarsi dalla necessità del carcere. (1984-2024). L'attualità del pensiero di Mario Tommasini" (Parma, dal 18 al 21 novembre 2024)

Convegno. "Carcere, esecuzione penale esterna e volontariato: bisogni, idee e sfide fra presente e futuro" (Bologna, 21 novembre 2024)

Seminario Università di Bologna.  "C'è un diritto di punire?" (Bologna, 21 novembre 2024)

eVISIONI 2024. Nona Edizione. "L'umanità femminile nelle istituzioni totali" (Torino, varie date fino al 21 novembre 2024)

55° Convegno nazionale SEAC - Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario: "Il carcere della Costituzione" (Roma, 22 - 23 novembre 2024)

Cooperativa La Ginestra propone il Community group gratuito "Dialoghi sulla giustizia riparativa" (Padova, fino al 25 novembre 2024)

Associazione Sbarre di Zucchero organizza: "Maratona oratoria davanti ai Tribunali" (Roma e Milano, 4 dicembre 2024)

"Riprendiamoci i diritti". Seconda Conferenza nazionale autogestita per la Salute Mentale (Roma, 6 e 7 dicembre 2024)

Convegno. "Teatro e cultura: le leve efficaci del trattamento penitenziario" (Parma, 19 dicembre 2024)

Festival "Trasparenze di Teatro Carcere" (Bologna, Castelfranco Emilia, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, fino al 20 dicembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Percorso di informazione e sensibilizzazione: "Spazi e programmi di giustizia riparativa per lo sviluppo di comunità responsabili" (Matera, dall'11 novembre al 6 dicembre 2024)

Alta Scuola "Federico Stella", Università Cattolica. Ciclo seminariale: "Violenza contro le donne: dalle relazioni strette ai crimini contro l’umanità" (Milano, 14 novembre 2024 – 20 marzo 2025)

Università Novara e Bologna. Master congiunto in "Mediatore penale esperto in programmi di Giustizia riparativa" (Scadenza iscrizioni 20 novembre 2024)

Fondazione AIGA: "Corso online di Alta Formazione in Giustizia Riparativa" (Piattaforma ZOOM, varie date fino al 16 dicembre 2024)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Da novembre 2024 a febbraio 2025)

Alta Scuola "Federico Stella", Università Cattolica. XV ciclo seminariale "Giustizia e letteratura" (Milano, fino al 10 aprile 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)

Associazione Artisti Dentro: premi "Scrittori Dentro" (scadenza 20 marzo 2025), "Cuochi Dentro" (scadenza 31 maggio 2025), "Pittori Dentro" (scadenza 20 giugno 2025)