Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di domenica 3 marzo 2024
CARCERI
camerepenali.it, 3 marzo 2024 L’Unione delle Camere penali delibera l’astensione dalle udienze. Nonostante l’emergenza umanitaria in atto nelle carceri imponga un cambio di passo immediato, non si è ancora registrata una chiara e netta presa di posizione del Governo volta a rimediare all’ingravescente fenomeno del sovraffollamento. L’Unione ribadisce con forza e determinazione il proprio appello al Governo e a tutte le forze parlamentari affinché si possa realizzare, tutti insieme, l’obiettivo di arrestare con efficacia il terribile fenomeno dei suicidi in carcere, con l’assoluta convinzione che “Non c’è più tempo”.
di Claudio Bottan*
vocididentro.it, 3 marzo 2024 Chi scrive ha vissuto una lunga detenzione, esperienza devastante che consente però di affrontare il tema del carcere con cognizione di causa: il punto di vista dell’inviato al fronte che racconta ciò che vive da un “osservatorio privilegiato”, alla stregua dell’inviato di guerra. “Com’è il carcere?” mi chiedono spesso gli studenti durante gli incontri a cui partecipo da anni. Venti ore al giorno accatastati in spazi stretti e in condizioni igieniche da terzo mondo, costretti a convivenze forzate che spesso generano violenza. Soprattutto, in cella non si fa niente. Completamente niente, con un tempo che scorre inutilmente, senza significato.
di Laura San Brunone
altovicentinonline.it, 3 marzo 2024 In un momento di confusione mediatica, don Marco Pozza fa luce sulla realtà delle “stanze dell’amore” che si stanno considerando per il carcere “Due Palazzi” di Padova nel quale da oltre dieci anni il prete amico di Papa Francesco opera nella parrocchia interna, smentendo le fake news e i pettegolezzi che hanno distorto la verità dietro questa iniziativa. Con un post su Facebook, il giovane religioso autore di numerosi libri, ha messo in discussione la narrativa popolare, dimostrando come facilmente le ideologie e i preconcetti possano trasformare un’idea nobile in oggetto di scandalo.
di C.V.*
L’Unità, 3 marzo 2024 Un detenuto al 41 bis scrive al deputato di Italia Viva Roberto Giachetti lamentando il fatto che gli viene impedito di iscriversi a Nessuno tocchi Caino, vedere alcuni canali TV nazionali, ascoltare Radio Radicale. Inoltre, denuncia che durante le perquisizioni alla sua cella gli viene imposto di non essere presente. Ci chiediamo. Quali ragioni di sicurezza possono giustificare il divieto di iscriversi a un’associazione come Nessuno tocchi Caino che si batte per l’abolizione della pena di morte nel mondo, per scongiurare la pena “fino alla morte” degli ergastolani ostativi e per i diritti dei detenuti ispirandosi alla più rigorosa nonviolenza pannelliana, allo stato di diritto e ai principi democratici?
di Pietro Barabino e Giovanna Trinchella
Il Fatto Quotidiano, 3 marzo 2024 “Qui arrivano i pazienti meno gestibili”. Tra le 32 Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) distribuite sul territorio italiano, la struttura di Calice al Cornoviglio, inaugurata due anni fa tra i boschi sulle alture dell’entroterra spezzino, si contraddistingue per essere l’unica destinata a pazienti provenienti da altre regioni. Le persone ricoverate e ristrette in questa struttura hanno commesso reati anche gravi contro la persona, ma sono state giudicate non imputabili al momento del fatto a causa della loro condizione di salute mentale.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 3 marzo 2024 Il presidente Santalucia parla di “dileggio” e “vilipendio” della magistratura. Magistratura contro il concorso straordinario in magistratura riservato agli avvocati con almeno dieci anni di esperienza o ai magistrati onorari e contro i test psicoattitudinali per entrare in funzione: è quanto emerso oggi durante il ‘parlamentino’ dell’Anm in corso a Roma.
di Gian Domenico Caiazza
Il Riformista, 3 marzo 2024 Tecnicamente parlando, la vicenda giudiziaria di Enzo Tortora, assolto dalla Corte di Appello e poi definitivamente in Cassazione, non fu un errore giudiziario, che è solo quello riconosciuto dalla revisione di una sentenza definitiva di condanna. E tuttavia appare assai difficile censurare l’uso di quella locuzione -errore giudiziario- per descrivere quella drammatica vicenda. La ragione è tragicamente semplice: nel nostro Paese, già le sole indagini, rafforzate dall’arresto dell’indagato e dall’inesistente filtraggio della finta udienza preliminare, per non dire poi se validate dalla sentenza di primo grado, hanno la forza definitiva del “giudicato”.
di Giampaolo Chavan
Corriere della Sera, 3 marzo 2024 Giuseppe Sartori, docente dell’università di Padova, ha guidato un team di allievi che ha esaminato tutti i colloqui registrati: “Ascolto orientato e suggerimenti. Imputati innocenti? La sentenza spetta ai giudici”. “Il super testimone Mario Frigerio aveva detto delle cose molto utili per dimostrare l’innocenza di Olindo Romano e Rosa Bazzi nella strage di Erba, ma quelle trascrizioni furono classificate dagli investigatori come incomprensibili. Queste affermazioni ora le abbiamo riportate alla luce grazie al lavoro effettuato da una settantina di studenti in due anni nel Master che ho organizzato in facoltà”.
di Giampaolo Chavan
Corriere del Veneto, 3 marzo 2024 Intervista a Giuseppe Sartori, il professore del Bo che firma la perizia dei difensori. “Rosa Bazzi ha una disabilità intellettiva, un ritardo mentale che rappresenta una prova nuova, mentre Olindo Romano ha un disturbo di personalità dipendente: fa di tutto per salvare la moglie. Lui, cognitivamente, è nella media inferiore”. Chi parla è Giuseppe Sartori, professore di neuropsicologia e psicopatologia forense all’università Bo di Padova. Ha coordinato la perizia della difesa su incarico dei legali della coppia che si trova in carcere dal gennaio del 2007 con l’accusa di aver ...
di Federico Marconi
Il Domani, 3 marzo 2024 Solidarietà da Usigrai, Fnsi e Rete No Bavaglio. “Notizie vere e verificate, nessun complotto”. Nei documenti della procura non esiste il termine “dossieraggio”, un’invenzione mediatica. Una centrale di spionaggio. Politici e vip spiati. Insomma, una fabbrica di dossier. Per i giornali governativi e non la sentenza è già scritta, senza neppure aver letto le carte dell’indagine della procura di Perugia in cui sono indagati Giovanni Tizian (che cofirma questo articolo), Nello Trocchia e Stefano Vergine. In pratica quasi tutto il pool delle inchieste di Domani, accusati di accesso abusivo a banche dati e rivelazione di segreto, in concorso con il finanziere Pasquale Striano, che i pm hanno indagato anche per altri episodi di accesso abusivo quando era a capo del gruppo “Sos” interno alla procura nazionale antimafia.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 3 marzo 2024 Dopo la “scoperta” del legale che ha trovato il dispositivo già pronto prima dell’udienza, il clima si fa sempre più teso negli uffici giudiziari. Clima teso negli uffici giudiziari di Firenze. Il motivo è legato alla vicenda che ha interessato qualche settimana fa l’avvocato Filippo Viggiano. Il 14 febbraio il professionista del Foro fiorentino nel visionare, in occasione di una udienza, il fascicolo del dibattimento ha rinvenuto una bozza di dispositivo (una “copia informe” datata 18 ottobre 2023) nella quale risultava la condanna del proprio assistito, un cittadino di origine marocchina. Da qui la ricusazione dei magistrati del collegio giudicante.
legnanonews.com, 3 marzo 2024 Tra i firmati di una lettera alle competenti sedi politico-istituzionali, Gabriella Lazzati, legnanese, con un passato professionale di preside dell’Istituto comprensivo Manzoni e attualmente consacrata nell’Ordo Virginum, attiva nel carcere milanese di San Vittore. La permanenza forzata delle persone detenute all’interno delle celle per venti-ventidue ore al giorno è la ragione che ha indotto i cappellani e le religiose operanti negli istituti penitenziari della Lombardia a prendere posizione sulla recente circolare che limita a tre sole fattispecie la possibilità di uscire dalle celle per i detenuti in media sicurezza, cioè la maggior parte della popolazione detenuta.
di Francesco Moroni
Il Resto del Carlino, 3 marzo 2024 “Siamo indietro, non c’è dubbio - risponde Antonio Ziroldi, presidente aggiunto dell’ufficio gip e gup -. Ma non è solo un problema di Bologna, purtroppo. La riforma ha dettato le regole di carattere generale, che individuano un percorso comune, ma mancano ancora le specifiche applicative”.
di Gabriele Silvestri
ecovicentino.it, 3 marzo 2024 Un lavoro da artigiani pasticceri come chiave per rientrare nella società, durante e dopo la reclusione. È questo il senso del progetto Libere Golosità, promosso dal carcere di Vicenza: se ne è parlato ai microfoni della rubrica di Radio Eco Vicentino “Parlami di Te”. Davide Pio, della rete di cooperative che si occupa del progetto, non ha dubbi sulla sua utilità: “Il lavoro rappresenta innanzitutto un’occasione per guadagnare denaro, che non è una cosa sbagliata; in secondo luogo, è anche un’opportunità per imparare un nuovo lavoro.
di Viola Nicolucci
valigiablu.it, 3 marzo 2024 Aquila04 sta cercando un compagno con cui giocare a un videogioco multiplayer online, uno di quelli a squadre in collegamento via internet. Dopo la prima partita vi trovate tutte le sere. La conversazione non è troppo personale. Parlare con uno sconosciuto online richiede una sorta di equilibrio tra fiducia e rischio, ma il gioco è un’esperienza di socializzazione e vi sentite sempre più vicini. Col passare dei giorni, il tempo di gioco si riduce e lascia spazio alla conversazione.
AFFARI SOCIALI
di Valentina Furlanetto
Il Sole 24 Ore, 3 marzo 2024 Ousmane Sylla, 22 anni, si è suicidato un mese fa nel Cpr di Roma. La tragedia ha riportato l’attenzione per qualche ora sulle condizioni di chi è trattenuto nei Centri di permanenza per i rimpatri. “Li dentro - dice Louis, da 10 anni in Italia, appena uscito dal Cpr di Via Corelli a Milano - la situazione è fuori controllo, non pensavo ci fossero italiani così cattivi, i diritti della persona valgono più in carcere. Se uno sta male deve urlare e sbattere le porte sennò non ti ascoltano. Ci sono persone che pur di uscire si spaccano le braccia. Poi ti danno gli psicofarmaci per tenerti tranquillo. A me hanno dato Clorazepan”.
di Andrea Capocci
Il Manifesto, 3 marzo 2024 L’appello. La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (Simm), l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione e la rete “Mai più lager - mai più CPR” si rivolgono ai sanitari che firmano l’idoneità alla detenzione. Arriva sulle pagine del prestigioso British Medical Journal la campagna che invita i sanitari italiani a non dichiarare i migranti “idonei” alla detenzione nei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr). L’appello è lanciato dalla Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (Simm), dall’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione e dalla rete “Mai più lager - mai più Cpr”.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 3 marzo 2024 La procura ha chiesto il non luogo a procedere eppure è stato tenuto in piedi per anni un’accusa che ha alimentato la narrazione degli attivisti collusi con gli scafisti. La sentenza prevista per il 19 aprile. Una mozione congiunta degli avvocati difensori di Iuventa, Medici senza frontiere e Save the children presentata nelle battute finali della lunghissima udienza preliminare del maxi-processo alle Ong chiede di aprire un’inchiesta per fare chiarezza sulle tante ombre che hanno caratterizzato la fase delle indagini.
ESTERI
ansa.it, 3 marzo 2024 Non solo Ilaria Salis o Filippo Mosca. Gli italiani detenuti all’estero sono 2.663, secondo gli ultimi dati forniti dall’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osap) risalenti ad inizio febbraio. Il 35% circa è in attesa di giudizio, con sentenze non definitive o in attesa di estradizione in Stati dove le organizzazioni umanitarie denunciano da anni le pessime condizioni di vita carcerarie. In Italia, su una popolazione carceraria di 56.127 detenuti ci sono i 17.687 stranieri, un numero di quasi sette volte superiore dei nostri detenuti all’estero.
di Mario Ricciardi
Il Manifesto, 3 marzo 2024 Mentre alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia si discute di un’accusa di genocidio a danno dei palestinesi, ci sarebbe un gran bisogno di persone che abbiano “un poco di senno”. Invece, quello che leggiamo e ascoltiamo è, in molti casi, il tentativo di giustificare l’ingiustificabile. “L’ospite, il supplice, è come un fratello per l’uomo che abbia anche un poco di senno”. Agli albori della cultura europea, le parole di Omero ci ricordano che la protezione dello straniero, e di colui che invoca aiuto, erano manifestazioni della giustizia divina. Chi ha fame andrebbe sfamato, non ucciso, e il fatto che tanti cerchino ...
di Matteo Muzio
Il Domani, 3 marzo 2024 Sono passati oltre dieci anni dal doppio referendum di Colorado e Washington che nel 2012 legalizzò la cannabis ad uso ricreativo nei due stati. Da allora anche stati come California e New York si sono uniti a questo trend. Non mancano però problemi di overdose anche dove la depenalizzazione ha incluso tutte le droghe. Lo stesso giorno delle elezioni presidenziali del 2012, che hanno visto la riconferma di Barack Obama contro lo sfidante repubblicano Mitt Romney, in due stati americani veniva rotto un tabù di vecchia data: quello relativo all’uso ricreativo della marijuana.
DOCUMENTI
Articolo: "La legge violenta e l’arma del diritto", di Sibilla Ottoni
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 4 al 10 marzo 2024
CORSI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI
Questo
notiziario è registrato al Registro Stampa del Tribunale di Padova (n° 1964 del
22 agosto 2005)
e al Registro Nazionale degli Operatori della Comunicazione (n° 12772 del 10
dicembre 2005).
Ha ottenuto il Marchio di Certificazione dell'Osservatorio A.B.C.O. dei Beni
Culturali