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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 25 marzo 2024

a cura di Ornella Favero

Il Riformista, 25 marzo 2024 “Mi chiamo Emanuele, vengo da una famiglia di giostrai sinti, con un’attività che si spostava ogni settimana di paese in paese. All’età di sette anni i miei genitori, forse perché volevano il meglio per me, mi misero in un collegio, che però era un ghetto. Io ho preso talmente male questa decisione, che mi ero chiuso a riccio, non giocavo con gli altri bambini, non parlavo perché mi ero convinto che mi avevano abbandonato in quel posto orribile, gestito con punizioni durissime. A turno noi bambini dovevamo apparecchiare e lavare i piatti e se non svolgevamo bene i nostri compiti ci chiudevano dentro una stanza e ci facevano scrivere centinaia di volte “Non devo disubbidire alle regole”. E quante umiliazioni! Ricordo per esempio che mi tagliavano i capelli e i bambini mi dicevano “Sei uno zingaro, hai i pidocchi!”.

 

di Simonetta Sciandivasci

La Stampa, 25 marzo 2024 La scrittrice: “Ho deciso di raccontare l’altra parte della mia vita tra i detenuti. Le mele marce non esistono: è il sistema che è strutturalmente guasto”. Luigi Settembrini, scrittore e patriota, in una delle sue Lettere dall’ergastolo, scrisse: “Viviamo ad arbitrio de’ venti, del mare, e de’ marinai”. Settembrini trascorse in carcere molti anni: era uno degli indomiti che combattevano per l’Italia unita, e che i Borboni tentavano di zittire, chiudendoli in cella a Santo Stefano, un’isola nell’arcipelago delle isole Pontine, quindi un doppio carcere - “Ogni carcere è un’isola, ogni isola una prigione”, scrive Bignardi.

 

di Doriano Rabotti

quotidiano.net, 25 marzo 2024 Vent’anni fa l’oro olimpico ad Atene per il ginnasta, ora allena i giovani: “L’esperienza nel sociale però è quella che mi ha arricchito di più. Da San Vittore a Venezia ho ascoltato chi spera di avere un’altra chance”. Quando volava volteggiando verso il cielo delle Olimpiadi, Igor Cassina non avrebbe mai pensato che un giorno il suo esempio sportivo si sarebbe trasformato in un esercizio mentale di resistenza per uomini nei guai. Sono passati vent’anni da quell’oro alle Olimpiadi di Atene, e la vita del grande atleta che oggi ne ha 46, di anni, è molto diversa.

 

ansa.it, 25 marzo 2024 Iniziativa dell’Aiga in occasione della Settimana Santa. In 70 strutture penitenziarie, diffuse su tutto il territorio nazionale, entreranno delle delegazioni dell’Aiga (l’Associazione italiana giovani avvocati), a partire da oggi, 25 marzo, e per tutto il periodo delle festività pasquali. Lo si legge in una nota dello stesso organismo dei professionisti under45, in cui si precisa che, “in quest’occasione, si è ritenuto necessario inserire tra i luoghi da visitare anche nove Istituti penali per i minorenni, al fine di poter prendere diretta cognizione anche delle condizioni di detenzione di coloro che, purtroppo, giovanissimi, vedono ristretta la propria libertà personale”, nella Settimana Santa.

 

di Luca Fazzo

Il Giornale, 25 marzo 2024 Le norme sull’idoneità psicoattitudinale e i voti dei magistrati domani in Consiglio dei ministri. Si chiamerà “comma 6 bis”, ed è un passaggio decisivo, che traduce in legge anni di richieste e di promesse del fronte garantista: i test mentali per i magistrati. Ma con lui arriva una nuova norma che su un altro tema delicato, le pagelle periodiche per le toghe, perde per strada alcuni pezzi, e viene così accusata di essere troppo timida. Il decreto che verrà portato domani all’approvazione del consiglio dei ministri dal Guardasigilli Carlo Nordio è il frutto di una mediazione faticosa.

 

di Enrico Costa*

Il Foglio, 25 marzo 2024 Il governo ha deciso che nel fascicolo istituito con la riforma del Csm nel 2022 rientreranno solo gli esiti “a campione”. Un modo per far felice le correnti e l’Anm. Ci scrive il deputato di Azione. La riforma del Csm del 2022, approvata da un’amplissima maggioranza nella scorsa legislatura, ha istituito il ‘fascicolo per la valutazione del magistrato’, frutto di un mio emendamento. Un fascicolo che doveva contenere gli esiti dell’attività di ciascuna toga, dalle inchieste flop, alle sentenze ribaltate, fino gli arresti ingiusti, ma anche le performance ed i meriti di giudici e pm.

 

di Luca Marafioti*

Il Riformista, 25 marzo 2024 Per il recupero di uno spirito garantistico in materia cautelare, il recente ddl Nordio indica la strada del previo interrogatorio all’emissione del provvedimento, con l’inserimento di una serie di nuovi commi nell’art. 291 c.p.p. sul relativo procedimento applicativo. Secondo la novella, il giudice dovrebbe, infatti, procedere ad interrogatorio dell’indagato prima di disporre la cautela, notificando apposito invito a presentarsi contenente descrizione sommaria del fatto, avviso della facoltà di nominare un difensore chiamato a presenziare all’atto, deposito della richiesta cautelare da parte del P.M. con gli atti su cui si fonda.

 

di Giovanni Negri

Il Sole 24 Ore, 25 marzo 2024 La strada è percorribile se l’imputato ha già dato il suo consenso. Per incentivare il ricorso alle sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi - cioè uno dei fiori all’occhiello della riforma Cartabia per rendere il carcere un’effettiva extrema ratio e ridurre i tempi processuali - il decreto legislativo 31/2024, correttivo del decreto legislativo 150/2022, semplifica il procedimento della loro applicazione. Si tratta del c.d. “sentencing”, disciplinato dall’articolo 545-bis del Codice di procedura penale.

 

di Luigi Ferrarella

Corriere della Sera, 25 marzo 2024 Giustizia: non funziona il software ministeriale (obbligatorio dall’1 gennaio) primo modulo del processo penale telematico. Ma per sospenderlo ci vorrebbe la certificazione del malfunzionamento da parte del Ministero. In Italia, rispetto ai primi mesi del 2023, sembra non ci siano più archiviazioni: meno 43.455 richieste dei pm e 101.696 decreti dei gip, crollo dell’80% perché, tra esasperanti attese nel caricare gli atti e irrazionalità di architettura, non funziona il software ministeriale (obbligatorio dall’1 gennaio) primo modulo del processo penale telematico.

di Giusi Fasano

Corriere della Sera, 25 marzo 2024 Domani seppelliremo quel che resta di una ragazza di 18anni che aveva osato sognare e che, sognando, aveva cercato la libertà fra le sabbie mobili di una barbarie che ci ostiniamo a chiamare “cultura”. “È la loro cultura”, “è una questione culturale”... ci raccontiamo spesso quando sentiamo storie che per noi - da questa parte del mondo - sono inconcepibili. Storie di precetti religiosi, di tradizioni incivili, di usanze inumane che quasi sempre prevedono l’oppressione della donna. Beh, domani, proviamo a fare a meno di accostare quella parola, cultura, al nome di Saman. Un piccolo gesto per lei.

 

di Federico Berni

Corriere della Sera, 25 marzo 2024 Jordan Jeffrey Baby, 26 anni, è stato trovato impiccato il 12 marzo. Stava scontando una condanna per rapina e odio razziale. Il padre: “In paese gli volevano bene tutti, faceva il duro solo per avere like. Ha fatto errori, ma ha pagato più di quanto meritasse. C’è un’inchiesta in corso, sono fiducioso”.

 

infovercelli24.it, 25 marzo 2024 A Vercelli, convegno regionale con i direttori delle strutture penitenziarie e i garanti dei detenuti. “Carcere: con la terra, coltivare il proprio futuro”: è il titolo del convegno regionale previsto martedì 26 marzo nella Sala Convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di via Monta di Pietà, 22 a Vercelli.

 

di Mario Parolari

Corriere del Veneto, 25 marzo 2024 Il gesto di apertura riceve il plauso degli imam veneti: “Ora speriamo che altri seguano l’esempio. Questo è un periodo di preghiera, non di polemiche”. Settanta scatole da un chilo di datteri e libri con passaggi del corano tradotti in italiano, una lingua comune per tutti. Una mano tesa dalle comunità islamiche ai 75 detenuti del carcere San Pio X di Vicenza, di diverse nazionalità ma accomunati dalla stessa fede.

 

di David Cerri*

Il Dubbio, 25 marzo 2024 Ma come mai tutto questo improvviso interesse per la scrittura giuridica? Diciamo intanto che non sarebbe corretto parlare di un interesse “improvviso”: linguaggio e scrittura giuridica sono al centro dell’attenzione delle istituzioni che curano la formazione forense da lungo tempo; proprio la Scuola Superiore dell’Avvocatura, già negli anni in cui era condotta da Alarico Mariani Marini, pose le basi per quello che è un vero e proprio movimento culturale, i cui frutti si sono già letti anche nella normativa per l’accesso alla professione.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 25 marzo 2024 È iniziato il 1° marzo il corso di scrittura giuridica organizzato dalla Scuola superiore dell’avvocatura (fondazione del Consiglio nazionale forense). Nei quattro incontri programmati (gli ultimi due si terranno il 5 e l’8 aprile), avvocati, professori universitari e magistrati saranno impegnati a illustrare le tecniche per essere chiari e convincenti negli scritti, senza tralasciare i cambiamenti ai quali stiamo andando incontro, con la presenza sempre più rilevante dell’Intelligenza artificiale. L’avvocata Paola Carello, consigliera del Cnf e coordinatrice scientifica del corso, sottolinea l’importanza dell’iniziativa di via del Governo Vecchio, che ha riscosso un immediato successo: i trecento posti disponibili sono andati esauriti in neanche 48 ore dall’apertura delle iscrizioni.

 

di Francesca Spasiano

Il Dubbio, 25 marzo 2024 “La lingua è sempre potere: chi più lingua sa, più potere ha”, dice Stefania Cavagnoli, docente di linguista generale e applicata all’Università Tor Vergata di Roma. E ciò vale soprattutto per il linguaggio giuridico, di cui l’esperta di occupa: non solo perché è complesso, vago, e talvolta inutilmente oscuro. Ma perché attraverso il linguaggio si esercita anche il più “terribile” dei poteri: scrivere il destino di un cittadino che incappa nelle maglie della giustizia.

 

di Daniele Zaccaria

Il Dubbio, 25 marzo 2024 la “rivoluzione orizzontale” di Internet ha generato un modello di conoscenza democratico ma ha anche impoverito la capacità di selezionare i saperi utili. A che serve passare anni sui libri, a che servono lo studio, l’esperienza, la competenza se poi mi basta un click per farmi un’idea su tutto? E se quello stesso click permette di cucirmi addosso l’abito che desidero; giurista, virologo, astrofisico, climatologo, critico d’arte, sismologo, e via dicendo.

 

di Federica Borlizzi e Marika Ikonomu

Il Domani, 25 marzo 2024 Il testo pubblicato il 21 marzo dimostra che Meloni vuole rendere operative le strutture prima delle europee. Prevista una procedura snella, senza una gara pubblica, in deroga alle norme previste per appalti milionari. Il governo di Giorgia Meloni mira ad accelerare sui centri di permanenza in Albania. Le elezioni europee, dal 6 al 9 giugno, si avvicinano e i centri devono essere operativi a partire dal 20 maggio 2024. La data è stata messa nero su bianco nell’avviso di manifestazione di interesse pubblicato dal ministero dell’Interno il 21 marzo, che ha l’obiettivo di raccogliere l’interesse di società e cooperative che andranno a gestire i due centri previsti dal protocollo Italia-Albania, firmato lo scorso 6 novembre dai premier dei due paesi. Il valore dell’appalto, solo per la gestione dei centri, è di quasi 34 milioni di euro annui.

 

di Mariano Croce*

Il Domani, 25 marzo 2024 Stavolta no: a differenza di altre stragi di matrice terrorista, non ci sentiamo parte della comunità degli offesi. Le centinaia di morti e feriti al Crocus City Hall non superano la soglia emotiva della nostra commozione. Non scatta in noi quella comoda coazione alla solidarietà che nelle passate tragedie, per quel poco che è durato, ci ha fatto dire che i morti era come fossero i nostri - anzi, che era come fossimo morti noi stessi. Ma questo non deve stupirci: siamo in guerra. E la guerra implica la diffusione capillare di un’istintiva inimicizia, quella che ci fa stilare indicibili classificazioni tra i morti: quelli nostri e quelli loro.

 

DOCUMENTI

Sistema Penale. Fascicolo mensile 2024/2

Podcast. "Santa Maria Capua Vetere. Pestaggio di Stato", di Nello Trocchia

Scheda presentazione libro "Al di qua del muro. Carcere, diritti e società", di Carlo Barbieri

"Seconda Chance" e "Plastic Free Onlus": una giornata di volontariato per ripulire le spiagge. Rassegna stampa

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata nazionale di studi "Io non so parlar d'amore…" (Venerdì 17 maggio 2024, ore 9.00-17.00 - Casa di reclusione di Padova)

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 25 al 31 marzo 2024

Convegno-Giornata di studi: "Il tempo del carcere" (Piacenza, 26 marzo 2024)

Concerto Gospel con la partecipazione del cantautore Beppe Quinto (Casa circondariale di Ivrea-TO, 27 marzo 2024)

Presentazione del libro: "Le pene e il carcere", di Stefano Anastasia (Roma, 27 marzo 2024)

Presentazione del libro: "Il carcere è un mondo di carta", di Valentina Calderone e Marica Fantauzzi (Roma, 28 marzo 2024)

Mostra: "Sguardi verso l’alto. Dalla cella alla vetta", fotografie di Federico Sutera (Mestre-VE, fino al 31 marzo 2024)

Seminario di formazione per la Giornata nazionale della Giustizia Riparativa (Mantova, 5 aprile 2024)

"Dialoghi in libertà. Racconti dal carcere". Ciclo di seminari organizzato dal Polo Universitario Penitenziario (C.C. Siena, dal 9 aprile al 4 giugno 2024)

Seminario: "Il valore dell’istruzione in carcere: presentazione del Protocollo di intesa tra USR, PRAP e CGM (Milano, 16 aprile 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, fino al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 31 marzo 2024)

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)

 

 

Questo notiziario è registrato al Registro Stampa del Tribunale di Padova (n° 1964 del 22 agosto 2005)
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