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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 12 marzo 2024
di Michele Brambilla
Il Giornale, 12 marzo 2024 Nei 17 istituti italiani sono rinchiusi oltre 500 minori. E gli ingressi sono in costante aumento: nel 2023 si è toccato il picco degli ultimi 10 anni. I costi? A ogni detenuto corrisponde almeno un agente. Non frega niente ai politici, perché i carcerati non portano voti. Non frega a tutti noi che siamo fuori, perché pensiamo che chi sta dentro appartenga a una diversa specie umana. Non frega niente, purtroppo, anche a buona parte di chi, nello Stato, lavora nel sistema penitenziario, e che sa che è tutto uno schifo, ma sa anche che è tutto uno schifo da sempre e tutto uno schifo sempre resterà: quindi, perché darsi da fare per cambiare le cose?
Adnkronos, 12 marzo 2024 “Noi di Avs abbiamo presentato una proposta di legge per consentire una vita affettiva e sessuale in carcere. È tempo che si affronti questo tema. Ricordo che in una recente audizione (lo scorso 21 febbraio) il capo del Dap Giovanni Russo ha espressamente detto di voler dare seguito alle indicazioni della Consulta che si è espressa in questo senso. Il parlamento che farà? Il ministro Nordio, che oggi è tornato sui suicidi in carcere definendoli un ‘fenomeno lacerante’, cosa fa? Intende almeno garantire una norma di civiltà che può concretamente andare incontro alle esigenze psicologiche ed emotive della popolazione carceraria?”. Così Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera, primo firmatario della proposta di legge.
di Giovani Negri
Il Sole 24 Ore, 12 marzo 2024 La revisione della riforma. Tra le numerose correzioni nel decreto approvato dal governo anche i tempi per l’avocazione da parte del Pg. Procedibile d’ufficio il reato di lesioni contro i sanitari. Via libera definitivo alle correzioni al nuovo processo penale. Il Consiglio dei ministri ha approvato in seconda lettura il decreto legislativo che rivede alcune delle disposizioni che in questo primo anno più hanno reso necessario un intervento di aggiustamento, senza procedere a stravolgimenti difficilmente comprensibili in fase di attuazione del Pnrr.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 12 marzo 2024 La proposta del Guardasigilli di istituire una commissione d’inchiesta sugli accessi abusivi alle banche dati non è stata anticipata alla presidenza del Consiglio. Da qui il gelo della premier Meloni e di FdI: “Già sta lavorando l’Antimafia, perché creare un doppione?”. Ha lasciato sorpresi tutti, a partire da Palazzo Chigi e dallo stesso ministero della Giustizia, la proposta del Guardasigilli Carlo Nordio di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sugli accessi abusivi alle banche dati investigative. La proposta è stata elaborata da Nordio giovedì scorso, durante un incontro informale avuto al ministero della Difesa con Guido Crosetto, dalla cui denuncia ha preso avvio l’indagine di Perugia sulle incursioni alle banche dati della procura nazionale antimafia.
di Errico Novi
Il Dubbio, 12 marzo 2024 Comunicato stampa del magistrato dopo l’audizione del procuratore umbro in Antimafia sui presunti accessi abusivi alla Dna. “Avviso” non troppo “bonario” per altri due pm, Miliani e Formisano, per i loro scambi con l’ex cancelliere Guadagno, che ha patteggiato la pena per rivelazione del segreto. Perugia è una sede giudiziaria importante. Ha competenza a indagare sulle vicende in cui i magistrati di Roma compaiano come vittime o indiziati di reato. E negli ultimi giorni, il traffico di inchieste e notizie, sulle toghe del capoluogo umbro, è stato da ingorgo all’ora di punta.
di Giovanni Bianconi
Corriere della Sera, 12 marzo 2024 Cantone ha più volte sottolineato la necessità di preservare la “presunzione di innocenza” del tenente Striano, del pm Laudati e dei giornalisti coinvolti nell’inchiesta. I pm hanno chiesto tutela al Csm che non ha ancora detto quando li sentirà. A chi gli ha chiesto lumi sul comunicato a sua firma in cui definisce “inusuale” l’iniziativa dei suoi colleghi di riferire al Parlamento su un’indagine in corso, e informa di controlli in corso su “eventuali anomalie”, il procuratore generale di Perugia Sergio Sottani ha risposto che non c’è niente di strano.
di Andrea Gianni
Il Giorno, 12 marzo 2024 Dal killer di Carol Maltesi a Cesare Battisti, passando per Alessandro Impagnatiello. L’opposizione dei familiari e i dubbi dei giuristi. Tra i primi a ottenere il via libera a percorsi di giustizia riparativa regolati dalla riforma Cartabia c’è Davide Fontana, il bancario che l’11 gennaio 2022 uccise l’ex fidanzata Carol Maltesi nella sua abitazione a Rescaldina, nel Milanese, colpendola con 13 martellate alla testa e poi sgozzandola. Condannato all’ergastolo, si è detto “fermamente deciso a voler riparare per quanto possibile alle sue azioni”. Un percorso sul quale, hanno spiegato i suoi difensori, “si sta avviando la fase della fattibilità concreta”, dopo che i giudici avevano dato il via libera all’invio della richiesta di ammissione ad uno dei centri previsti dalla legge ...
di Simona Musco
Il Dubbio, 12 marzo 2024 Per i giudici costituzionali è una “patologia” presentare una persona con colpevole tramite le richieste e o i decreti di archiviazione che avvalorano la tesi accusatoria. Richieste o decreti di archiviazione che, anziché limitarsi a ricostruire il fatto nei termini strettamente necessari a verificare l’avvenuto decorso del termine di prescrizione, esprimono giudizi sulla colpevolezza dell’interessato, violano “in maniera eclatante” la presunzione di non colpevolezza e il diritto di difesa. Un diritto “in radice negato dall’affermazione, da parte del pubblico ministero o del gip, del carattere veritiero, o comunque affidabile, degli elementi acquisiti nel corso di un’indagine, senza che sia assicurata all’indagato - che potrebbe anzi essere rimasto del tutto ignaro dell’indagine ...
di Giovanni Negri
Il Sole 24 Ore, 12 marzo 2024 Per la Corte costituzionale, sentenza n. 41 depositata oggi, se il provvedimento esprime giudizi sulla colpevolezza dell’imputato “esso risulterà del tutto indebito, essendo venuti meno gli stessi poteri di indagine e di valutazione del PM”. Un provvedimento di archiviazione per prescrizione del reato, che esprima apprezzamenti sulla colpevolezza della persona indagata, viola “in maniera eclatante” il suo diritto costituzionale di difesa e il suo diritto al contraddittorio, oltre che il principio della presunzione di non colpevolezza. Così la Corte costituzionale nella sentenza n. 41, depositata oggi, nella quale è stata dichiarata non fondata, alle condizioni chiarite nella pronuncia, una questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Lecce.
Il Centro, 12 marzo 2024 Per i giudici della Cassazione un detenuto sottoposto al regime differenziato previsto dall’articolo 41-bis dell’ordinamento penale non può avere in cella un “dispositivo di lettura musicale”. La Cassazione ha accolto un ricorso del ministero della Giustizia cancellando una decisione del tribunale di sorveglianza dell’Aquila che invece aveva detto sì alla richiesta di un camorrista recluso nel penitenziario di Preturo con pesanti accuse a carico ...
ansa.it, 12 marzo 2024 “Una sanità disastrosa che nelle carceri riflette la situazione che sta vivendo la nostra Sardegna. All’interno di questi contenitori è racchiuso un numero sproporzionato il disagio psichico. Al carcere di Uta su 630 detenuti, la maggior parte dei quali è affetta da gravi patologie psichiatriche è presente un solo psichiatra. Sono 460 i detenuti che assumono terapie. Molti anche a Bancali, basta girare le sezioni per rendersi conto del disagio. A Isili la percentuale delle patologie psichiatriche sfiora l’80% e la colonia risulta abbandonata dal servizio Asl”.
garantedetenutilazio.it, 12 marzo 2024 “Apprezzo il riconoscimento della qualità professionale degli psicologi da parte dell’Amministrazione penitenziaria, per le finalità di osservazione e trattamento in vista del reinserimento sociale”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Anastasìa, sui recenti aumenti delle tariffe orarie garantite agli psicologi consulenti dell’amministrazione per la valutazione dei detenuti. “Mi auguro che l’adeguamento delle tariffe sia sostenuto da maggiori disponibilità di bilancio, in modo da garantire lo stesso numero di ore di prestazioni professionali”, conclude il Garante.
di Rosario Di Raimondo
La Repubblica, 12 marzo 2024 In due mesi oltre 500 denunce, la stessa cifra dell’intero anno scorso. I problemi sono gli spazi ridotti, le attività scarse e le celle sempre chiuse. Dal sovraffollamento alle celle troppo “chiuse”: è boom di ricorsi di detenuti che denunciano “trattamenti inumani e degradanti” in carcere, in violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti umani. Come certifica il tribunale di Sorveglianza di Milano, che ha competenza non solo sul capoluogo lombardo ma anche su altri istituti penitenziari della regione, dal primo gennaio al 10 febbraio di quest’anno, quindi in poco più di un mese, le nuove denunce registrate sono state 555.
di Rosario Di Raimondo
La Repubblica, 12 marzo 2024 Intervista alla presidente del tribunale di Sorveglianza: “Quando risarciamo i detenuti stiamo affermando che c’è stata una costrizione illegittima, una contraddizione, e molti vincono le cause”.
parmatoday.it, 12 marzo 2024 Ecco cosa chiedono: dalle chiamate ai familiari agli aspiratori nei bagni. Prosegue, in questi giorni, la protesta di 114 detenuti della Sezione Alta Sicurezza all’interno del carcere parmigiano di via Burla. La mobilitazione interna, annunciata per quattro settimane dalla fine di febbraio, ha lo scopo di far luce sulle condizioni di vita delle persone all’interno del carcere. La protesta, che si sta concretizzando anche attraverso alcuni scioperi della fame a staffetta tra i detenuti, ha delle richieste ben precise. Una lista dettagliata di 25 punti è stata infatti consegnata alle autorità, tra cui anche il Garante dei Detenuti della Regione Emilia Romagna.
di Marco Brunacci
umbria7.it, 12 marzo 2024 Intervista all’ex Direttore della Casa Circondariale di Terni, Francesco Dell’Aira. In occasione del 207° anno della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria abbiamo incontrato un uomo che ha passato la sua vita nell’amministrazione penitenziaria. Un’amministrazione per quello che è stata, per quella che è oggi e per gli obiettivi che si è prefissa a medio e lungo termine di raggiungere. L’istituzione carcere in questi anni è cambiata da luogo lontano dalla realtà fino a diventare un centro di condivisione dei problemi della società e pronta a reintegrare quei soggetti che hanno bisogno di un’altra possibilità.
di Jacopo Storni
Corriere Fiorentino, 12 marzo 2024 “In pochi giorni, la detenuta tunisina che ha perso il bambino a Sollicciano è dimagrita dieci chili, questo perché non ha potuto seguire una dieta islamica come previsto dalla sua religione. A differenza di quello che succede nel reparto maschile, dove i reclusi possono comprarsi prodotti halal, al femminile questa cosa non è consentita e il risultato è stata una perdita di peso molto importante. Non voglio dire che questo sia collegato direttamente ai problemi che hanno portato all’interruzione di gravidanza, ma resta il fatto che la donna non è stata adeguatamente seguita”. A parlare è Emilio Santoro, presidente del comitato scientifico de L’Altro diritto ...
di Alessandra Serio
tempostretto.it, 12 marzo 2024 La nomina del Garante dei detenuti a Messina non può più attendere. Lo confermano i recenti fatti di cronaca, spia del sempre crescente disagio per i carcerati in tutta Italia, e anche le strutture messinesi non fanno eccezione, malgrado le eccellenze. In vista dell’annuale sopralluogo dei Radicali, attesi domattina in carcere, l’associazione Leonardo Sciascia ha fatto il punto della situazione, a dieci anni dalla nascita della sigla radicale che coincidono con i 10 anni dalla prima richiesta di istituzione della figura al Comune di Messina.
di Eleonora Delfino
Gazzetta del Sud, 12 marzo 2024 Infruttuosa l’operazione con cui l’Azienda dovrebbe istituire una graduatoria per gli incarichi. L’Asp ci riprova. Un’operazione che non si annuncia facile. L’obiettivo è quello di individuare personale sanitario per la formazione di una graduatoria aziendale per il conferimento di incarichi provvisori ed in sostituzione per l’assistenza penitenziaria. Il primo tentativo adottato con l’avviso pubblico si è concluso con un nulla di fatto. Il bando è andato deserto nessuna proposta è stata inviata all’Azienda sanitaria provinciale per ricoprire un ruolo certo non facile.
di Maria Di Poppa
giornalelavoce.it, 12 marzo 2024 Ospite del Rotary Club di Chivasso, Elena Lombardi Vallauri ha fornito uno spaccato toccante della realtà di cui è alla guida da maggio. Una serata all’insegna dei diritti, quella organizzata giovedì dal Rotary Club di Chivasso, con un tre ospiti davvero eccezionali. Al termine della cena che si è tenuta presso il ristorante Dei Cacciatori, in frazione Rolandini a Verolengo, sono state invitate a parlare la direttrice della Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno”, Elena Lombardi Vallauri, la garante dei detenuti, Monica Valle, e l’avvocata Benedetta Perego.
di Greta Dircetti
Avvenire, 12 marzo 2024 A Ferrara anche gli atleti della Federazione italiana si sono allenati con un gruppo di detenuti Articolo 27 della Costituzione: “Le pene [...] devono tendere alla rieducazione del condannato’: Parole che il carcere di Ferrara ha fatto diventare un progetto concreto con la nascita, nel 2021, della squadra “Rugby 27 Ferrara’: Un gruppo di ragazzi che per ora si allena, ma che sogna di replicare l’esperienza dei corregionali del “Giallo Dozza’,’ formazione della casa circondariale di Bologna che è iscritta al campionato di Serie C regionale dell’Emilia Romagna.
di Sara D’Ascenzo
Corriere del Veneto, 12 marzo 2024 “Con i miei occhi”: la Santa Sede al carcere della Giudecca. “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”. Eccolo il cuore pulsante, il nervo innestato nella sessantesima Biennale d’Arte di Venezia. Parte dal Vangelo Secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini il Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede per raccontare perché il Padiglione della Santa Sede alla prossima Biennale d’Arte (dal 20 aprile al 24 novembre) dall’evocativo titolo “Con i miei occhi”, abbia trovato il luogo ideale nella Casa di reclusione femminile della Giudecca, a Venezia.
AFFARI SOCIALI
di Franco Corleone
L’Unità, 12 marzo 2024 Fu contrastato dalle baronie universitarie e dai sapientoni della psichiatria tradizionale. “Basagliani”, così venivano additati coloro mettevano al centro la persona e non la malattia. Con la sua rivoluzione dal basso abbatté i muri dei manicomi e del potere. Cento anni fa nacque Franco Basaglia ed è una occasione per tante celebrazioni che devono però evitare la retorica della costruzione di un santino accettato da tutti. Perché non è stato così nella realtà, infatti Basaglia fu contrastato dalle baronie universitarie e dai sapientoni della psichiatria tradizionale e fu messo sul banco degli accusati dalla giustizia.
di Gian Antonio Stella
Corriere della Sera, 12 marzo 2024 L’Italia è terzultima in Europa (peggio fanno solo Estonia e Bulgaria) per quota di spesa sanitaria dedicata alla salute mentale. Zero: ecco il risultato d’una ricerca nell’archivio Ansa incrociando i nomi di Orazio Schillaci e Franco Basaglia. C’è chi dirà che il ministro della Salute compare “solo” in 1.824 notizie d’agenzia e può essere una coincidenza che non citi mai il fautore della chiusura dei manicomi fondatore d’una nuova idea della salute mentale. Colpisce però il silenzio generale della politica intorno non solo allo psichiatra nato un secolo fa ma ai temi che pose.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 12 marzo 2024 La riforma Basaglia del 1978 ha segnato una svolta epocale nel trattamento delle malattie mentali in Italia. Da allora, gli ospedali psichiatrici su tutto il territorio nazionale sono stati chiusi e sono state istituite strutture alternative, ponendo la persona al centro dell’assistenza. Tuttavia, a cento anni dalla nascita di Franco Basaglia (11 marzo 1924), l’uomo che ha fatto abolire i manicomi, il processo di deistituzionalizzazione dell’assistenza psichiatrica non si è ancora concluso pienamente. Basti pensare che le strutture residenziali, definite sulla carta “riabilitative”, dovrebbero ospitare le persone per un periodo di tempo limitato di massimo 18 mesi. Ma non è così.
di Giuseppe Cassini
Il Manifesto, 12 marzo 2024 Omaggio a Franco Basaglia. È il “lontano”1973 e l’ospedale psichiatrico presso Charleroi ospita “molti italiani”. Negli anni Settanta del ‘900 Charleroi, principale centro carbonifero e industriale del Belgio, era ancora luogo di approdo di tanti immigrati italiani. Il Consolato aveva il suo daffare, con 140.000 connazionali da servire, e difficilmente potrò dimenticare le esperienze umane vissute da Console tra le miniere. Capitò nel 1973 che il direttore di un ospedale psichiatrico locale mi invitasse a visitare la sua struttura, perché - questo il motivo - “ospita molti italiani”.
di Francesco Vignarca
Il Manifesto, 12 marzo 2024 I dati del Sipri di Stoccolma sono sempre molto utili per andare a corroborare con numeri e cifre le tendenze del mercato delle armi, in generale delle spese militari, che sono evidenti a chi si occupa di questo settore. In particolare i Trends in international arms transfers appena usciti con riferimento al 2023 ci permettono di capire quali industrie militari (e di conseguenza quali Paesi) stiano spingendo sul commercio di armi non solo come fonte di ritorno economico ma anche - in alcuni casi soprattutto - come strumento di influenza e intervento nei conflitti e nelle zone più turbolente del globo.
di Luca Kocci
Il Manifesto, 12 marzo 2024 Fuoco di fila ad alzo zero contro Papa Francesco che sventola la “bandiera bianca”, cioè sostiene che in Ucraina, ma anche in Palestina, piuttosto che l’ostinazione a combattere per vincere occorre il coraggio di “negoziare” per raggiungere la pace. Gli ultimi a sparare sul pontefice sono stati il segretario generale della Nato Stoltenberg, il presidente Usa Biden e il cancelliere tedesco Scholz con la ministra degli Esteri tedesca Baerbock. Putin “ha iniziato questa guerra e potrebbe mettervi fine oggi, ma l’Ucraina non ha questa opzione. Arrendersi non è pace. Dobbiamo continuare a rafforzare Kiev, per dimostrare a Putin che non otterrà quello che vuole”.
DOCUMENTI
Articolo. "Attualizzare Basaglia", di Luca Negrogno
APPUNTAMENTI
Convegno di Studio IRIS: "Spazi e programmi di Giustizia Riparativa" (Matera, 12 marzo 2024)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al al 17 marzo 2024
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