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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 26 maggio 2024
di Stefano Ferrio
Corriere del Veneto, 26 maggio 2024 A proposito di “desertificazioni affettive” chi trascorre mezz’ora al giorno spettegolando di amorazzi e sconti da outlet sui jeans firmati, oppure giocando a Penalty Shooters fino a inebetirsi, destinerebbe dieci centesimi del proprio abbonamento mensile a chi vorrebbe telefonare ai propri cari dal carcere? La provocazione nasce al termine di un percorso iniziato appurando che solo dentro un carcere aperto al mondo esterno come il Due Palazzi di Padova chi non è detenuto può “liberarsi”, anche per un’intera giornata, del proprio telefonino. Il quale, qui consegnato all’ingresso per ragioni di sicurezza, non è certissimo che nuoccia alla salute, anche se da decenni è oggetto di allarmi precauzionali circa l’effetto delle sue radiazioni.
di Raffaella Troili
Il Messaggero, 26 maggio 2024 “Sono al sedicesimo giorno di sciopero della fame, che in Sicilia vale doppio”. Non è certo il primo, per Rita Bernardini, presidente di “Nessuno tocchi Caino” candidata al Parlamento europeo con la lista Stati Uniti d’Europa, capolista in Sicilia e Sardegna.
di Francesco Machina Grifeo
Il Sole 24 Ore, 26 maggio 2024 Lo ha detto il ministro alla Giustizia, Carlo Nordio, al Festival dell’economia di Trento, aggiungendo che l’Italia è in linea con gli obiettivi fissati dal Pnrr. “Noi per la prima volta entro il 2026 colmeremo gli organici della magistratura. I magistrati in servizio sono circa 9.000 ma dovrebbero essere circa 10.500, quindi abbiamo in progetto di assumerne 1.900 con tre concorsi”. Lo ha detto il ministro alla Giustizia, Carlo Nordio, al Festival dell’economia di Trento. Il Ministro ha poi proseguito affermando che la durata dei processi si sta riducendo in linea con quanto richiesto dall’Europa e che sulle intercettazioni l’Italia ha violato i diritti come stabilito ieri dalla Cedu ...
di Simona Musco
Il Dubbio, 26 maggio 2024 Caso Boyun, la vicenda dei due avvocati per i quali i pm avevano chiesto la misura cautelare. Negata però dal giudice Roberto Crepaldi. “Ci si deve domandare (...) che ne sarebbe del diritto di difesa se i rapporti economici tra indagato e difensore fossero scandagliati sotto la lente - particolarmente penetrante - della ricettazione e/o dell’incauto acquisto”. A scriverlo è il gip del Tribunale di Milano Roberto Crepaldi, che ha respinto la richiesta di interdittiva avanzata dalla procura nei confronti di due avvocati.
di Davide Varì
Il Dubbio, 26 maggio 2024 I legali dell’imputato condannato in via definitiva all’ergastolo si oppongono alla richiesta di archiviazione nei confronti della magistrata Letizia Ruggeri. E rincarano la dose: “Lei ha mentito”. “Abbiamo chiesto che non gli sia consentito di accedere a questi reperti, né ora né mai, né per la revisione né per niente altro”. La dichiarazione del pm di Bergamo Letizia Ruggeri resa alla procura di Venezia e contenuta nell’ultimo atto della difesa di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, sarà presto valutata dal gip Alberto Scaramuzza - lo stesso che aveva sollecitato approfondimenti sulla magistrata indagata per frode in processo e depistaggio - ma mediaticamente riaccende fin da ora l’attenzione sui campioni ...
di Nicolò Govoni
estense.com, 26 maggio 2024 Non è più sostenibile la situazione nella Casa Circondariale Costantino Satta di Ferrara. I dati presentati nella conferenza stampa di sabato nel piazzale antistante il carcere, indetta dall’unione comunale Pd Ferrara, parlano chiaro: il sovraffollamento è ormai al limite, il numero di agenti è ridotto e la costruzione del nuovo padiglione andrebbe ad aggravare questi numeri, e a togliere importanti spazi rieducativi. E l’onorevole Alessandro Zan attende una risposta dal ministro Nordio.
di Angela Pederiva
Il Gazzettino, 26 maggio 2024 Come per Filippo Turetta, così anche per Chico Forti. Per entrambi i detenuti “famosi” nel carcere di Montorio Veronese è scoppiata la polemica sui presunti trattamenti di favore rispetto agli altri ristretti, ma in ambedue le situazioni il dicastero della Giustizia ha preso posizione per escludere favoritismi. Sull’assassino reo confesso di Giulia Cecchettin era intervenuto a gennaio il sottosegretario Andrea Ostellari, mentre del condannato per l’omicidio di Dale Pike ha parlato ieri il ministro Carlo Nordio: “Non ci sono corsie preferenziali”.
forlitoday.it, 26 maggio 2024 Una grande festa per l’impresa sociale che prende il nome dal Laboratorio Altremani, nato appunto all’interno del carcere nel 2006 grazie al lavoro di rete tra Carcere, Provincia, Mareco Luce, Ispettorato del Lavoro, organizzazioni sindacali e l’ente di formazione Techne, che in questi 18 anni ne ha curato la regia. Altremani Impresa sociale festeggia in carcere i suoi primi 2 anni di attività alla presenza dei tanti imprenditori soci accomunati dal forte senso di responsabilità sociale grazie al quale sono nati e si sono sviluppati i laboratori produttivi in carcere.
plasticfreeonlus.it, 26 maggio 2024 Mattinata coinvolgente ed emozionante quella trascorsa dal nostro referente regionale Plastic Free Marche e Umbria, Leonardo Puliti, e dalla nostra referente locale di Numana, Francesca Tarabelloni. Ad accompagnarli all’ interno del penitenziario dorico, Caterina Piermarocchi, referente regionale di Seconda Chance. Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di incontrare e sensibilizzare anche i detenuti sul grave problema dell’utilizzo smodato della plastica, condividendo con loro delle buone pratiche per cercare di limitare e puntare a risolvere il problema.
ilvibonese.it, 26 maggio 2024 Gli allievi dell’istituto “Gagliardi” racconteranno l’esperienza vissuta a contatto con i minorenni dell’Istituto penale “Paternostro” di Catanzaro. Saranno presenti alla conferenza finale le massime autorità del territorio. Gli studenti dell’Ipseoa “Gagliardi”, nell’ambito di una conferenza conclusiva (lunedì 27 maggio, ore 11, Aula Magna) racconteranno l’esperienza vissuta grazie al progetto “Scuola dentro”. Ad essere protagonisti in 45 che hanno dato vita ad attività laboratoriali nei diversi indirizzi con i minori detenuti nell’Istituto penale dei minorenni “Paternostro” di Catanzaro.
a cura di Stefano Liburdi
Il Tempo, 26 maggio 2024 I detenuti del carcere di Rebibbia Nuovo Complesso raccontano i principali fatti di attualità. Lo sguardo sul mondo di chi da quel mondo è escluso. Un progetto che mette in primo piano formazione e reinserimento. La redazione de Il Tempo e i “futuri giornalisti” con la pagina “Visto da dentro”, festeggiano il primo compleanno. Era maggio del 2023 quando la “squadra” del reparto di alta sicurezza e quella di media sicurezza di Rebibbia si incamminavano in questa esclusiva e unica iniziativa. Lo sguardo sul mondo di chi da quel mondo è escluso ha sensibilizzato il lettore, come dimostrano le tante critiche positive avute.
letture.org, 26 maggio 2024 È stato pubblicato dal Gruppo Editoriale Albatros il libro “Tra le mura del carcere. Torpore e passione”, a cura di Giovanna Testa. Il libro si distingue per il suo approccio innovativo e coinvolgente rispetto ad altre pubblicazioni sul tema della vita carceraria. Ciò che rende questo testo particolarmente interessante è il fatto che non si basa solo sulle conoscenze accademiche e sulla vasta letteratura in materia, ma trae spunto soprattutto dalle esperienze dirette e critiche degli autori, alcuni dei quali hanno lavorato o ancora operano all’interno del sistema penitenziario. Il libro, pertanto, non costituisce solo un arricchimento bibliografico, ma rappresenta una finestra aperta su un mondo spesso invisibile, offrendo ai lettori uno spaccato autentico e profondo della vita carceraria.
di Paola Militano
Corriere della Calabria, 26 maggio 2024 Il direttore del carcere di Cosenza ucciso dalla ‘ndrangheta. Domani sera (lunedì 27 maggio) alle 23.50 il programma “Cose Nostre” (condotto da Emilia Brandi) che racconta storie di mafia, si occuperà della vicenda di Sergio Cosmai, direttore del carcere di Cosenza assassinato dalla ‘ndrangheta nel 1985. “Trentasei anni, sposato, padre di una bambina di tre anni e di un figlio che nascerà poche settimane dopo la sua morte, Cosmai è un dirigente capace e integerrimo. A Cosenza - viene evidenziato nel lancio della puntata dal titolo “Per un’ora d’aria” - arriva nell’estate dell’82 e impone, da subito, il rispetto delle regole in uno dei penitenziari più turbolenti d’Italia.
AFFARI SOCIALI
di Giulio Sensi
Corriere della Sera, 26 maggio 2024 La Commissione Ue ha competenze limitate sul sociale ma ha adottato direttive e regolamenti vincolanti per attuare il “Pilastro europeo dei diritti sociali”. Maurizio Ferrera del Laboratorio Secondo welfare: “L’indicazione politica è chiara”. Giuseppe Guerini: “Passi avanti in questi 5 anni”. Gli obiettivi sono grandi, i passi avanti degli Stati membri ancora piccoli e lenti. Il Pilastro dei diritti sociali proclamato dal Parlamento, dal Consiglio e dalla Commissione ha segnato nel 2017 un punto di svolta nelle politiche dell’Unione europea. Afferma i diritti nel campo del welfare e vuole ridurre le diseguaglianze con nuovi provvedimenti Ue, anche legislativi.
di Concita De Gregorio
La Repubblica, 26 maggio 2024 Le leggi e il loro rispetto, in generale la giustizia, hanno due funzioni legate a favorire la convivenza. La prima e più evidente è quella di stabilire un sistema di regole uguali per tutti: a volte pesanti, a volte farraginose, a volte passibili di errore nell’interpretazione e nell’applicazione, persino nel giudizio delle corti ma tuttavia indispensabili a fare in modo che decine di milioni di persone non facciano un po’ come gli pare. Se ciascuno difatti facesse quel che vuole, quello che gli conviene e pazienza per gli altri, sarebbe impossibile - un inferno - la vita in comune. Le regole, in definitiva, servono a costruire comunità.
di Carlo Crosato
L’Espresso, 26 maggio 2024 La comunicazione tecnologica ha ridisegnato il modo in cuisi raccontano i fatti. Ma, anziché contribuire a una società più giusta, amplifica cospirazioni e populismi. Con due parole d’ordine: traffico e viralità. Parla Ben Smith, il fondatore di BuzzFeed News. Nessuna realtà è cambiata così profondamente negli ultimi decenni come il mondo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Un mondo capace di maturare e prendere forme sempre nuove, mutando l’habitat umano e trasformandolo in un ambiente vitale fatto di connessioni e comunicazione. Tutto è iniziato, certamente, con la creazione di internet; ma cruciale è stata la nascita del cosiddetto web 2.0, in cui siamo diventati assieme fruitori e produttori di messaggi potenzialmente diretti a tutto il mondo.
di Vincenzo Bisbiglia
Il Fatto Quotidiano, 26 maggio 2024 Stop alla lavorazione e cessione della cannabis light, emendamento del Governo nel Dl sicurezza. La violazione della prescrizione viene punita con le sanzioni previste dal Testo unico sugli stupefacenti. Con un emendamento al ddl sicurezza in esame in commissione alla Camera, il governo propone di intervenire sulla legge a sostegno della filiera della canapa ad uso industriale, con quantità di Thc inferiore allo 0,2%, la cosiddetta cannabis light. L’emendamento vieta la coltivazione e la vendita delle infiorescenze, anche di cannabis a basso contenuto di Thc, per usi diversi da quelli espressamente indicati nella legge stessa, e quindi quelli industriali consentiti.
di Emilio Pucci
Il Messaggero, 26 maggio 2024 A rischio le 3mila imprese create con la legge approvata otto anni fa. “È vietata l’importazione, la cessione, la lavorazione, la distribuzione, il commercio, il trasporto, l’invio, la spedizione e la consegna delle infiorescenze della canapa (cannabis sativa L.) coltivata, anche in forma semilavorata, essiccata o triturata, nonché di prodotti contenenti tali infiorescenze, compresi gli estratti, le resine e gli olii da esse derivati”, a chi viola le disposizioni “si applicano le sanzioni previste” dal Testo Unico sulle sostanze stupefacenti.
di Dania Ceragioli
lavocedinewyork.com, 26 maggio 2024 Fra i titoli messi al bando, ci sono il “New York Magazine”, il “New York Times” e “Newsweek”. “Non ricordo quante volte, nei 17 anni in cui sono stato rinchiuso, ho sentito le guardie dire ai prigionieri che non avevamo diritti”, ha raccontato in un’intervista alla stampa Paul Wright, ex co-fondatore e caporedattore di Prison Legal News, una rivista mensile nata per informare la popolazione carceraria. “All’inizio, ci avevo creduto”. I diritti passano anche dall’informazione che nelle carceri spesso è censurata, se non addirittura negata. In una recente revisione delle pubblicazioni che l’agenzia penitenziaria ha vietato, c’è un elenco infinito di riviste, libri e giornali, fra cui l’Albany Times Union, il New York Magazine, il New York Times, Newsweek e Prison Legal News.
di Leonardo Martinelli
La Repubblica, 26 maggio 2024 In centinaia hanno sfilato per protestare contro la raffica di arresti di giornalisti, avvocati e difensori dei diritti civili avvenuti negli ultimi giorni. Ma la rabbia si è rivolta anche verso l’Italia accusata di tenere in vita i rapporti tra il presidente tunisino e l’Europa. “Saied figlio bastardo degli italiani”. E “Meloni complice del dittatore”. Sono solo alcuni degli slogan urlati per le strade di Tunisi, nel tardo pomeriggio di venerdì, da una folla costituita perlopiù da giovani, che avanzava per le strade della città. L’Italia e la sua premier, l’amica di Kais Saied, il presidente tunisino, all’origine di una deriva autoritaria sempre più accelerata, erano in cima alle preoccupazioni dei manifestanti, lo sfogo della loro rabbia.
di Mauro Armanino*
Il Fatto Quotidiano, 26 maggio 2024 Le frontiere esistenti tra il Niger dei colonnelli e il Benin di Patrice Talon, re del cotone indiscusso e presidente del Paese, sono vergognosamente chiuse. A causa delle sanzioni applicate in risposta al golpe militare di fine luglio dell’anno scorso, centinaia di camion e container sono bloccati dall’altra parte del ponte. Adesso è pure l’innocua piroga, che permetteva ai passeggeri di attraversare il fiume Niger, ad aver ricevuto l’ordine di arresto. Ciò significa che, come in un lontano passato, le frontiere tra i due Paesi confinanti sono completamente chiuse o quasi.
di Leonardo Martinelli
La Repubblica, 26 maggio 2024 “Utilizzati come schiavi per truffe online”. Decine di ragazzi tra i 20 e i 30 anni hanno riposto ad annunci di lavoro in Tailandia nel mondo del tech per poi finire nelle cittadelle della cybercriminalità. Per 17 ore al giorno adescavano potenziali vittime su social e app, parlando con loro, con il volto e la voce modificati dall’intelligenza artificiale. Una storia incredibile, una nuova schiavitù dai percorsi davvero globalizzati. Diverse decine di marocchini (ma secondo il quotidiano Le Monde, sarebbero già quasi 200) sono tenuti prigionieri in campi di lavoro nel Myanmar, l’ex Birmania, utilizzati per truffare online persone in tutto il mondo, ma soprattutto americani: giocatori d’azzardo, ma anche chi vorrebbe una storia d’amore o procurarsi un business proficuo.
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