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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 24 maggio 2024

di Ornella Favero*

Ristretti Orizzonti, 24 maggio 2024 “Chiedere è lecito, rispondere è cortesia” è un detto popolare che mi è stato insegnato da mio padre, e che mi è tornato in mente in questi giorni, quando ho avanzato alle Istituzioni delle richieste nel mio ruolo di presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e direttrice di Ristretti Orizzonti, due “cariche” con poco potere, ma che si possono ricoprire per passione, e fare le cose per passione è comunque sempre un grande privilegio. Queste in particolare le mie richieste: la prima al Capo del DAP, che come Conferenza abbiamo incontrato online a febbraio, quando ha preso l’impegno a rivedere noi rappresentanti del Volontariato con regolarità, ogni due mesi almeno.

 

di Adriano Sofri

Il Foglio, 24 maggio 2024 Una settimana fa il convegno intitolato “Io non so parlar d’amore” si è poi tenuto davvero, al carcere Due Palazzi di Padova, organizzato da Ristretti Orizzonti, e ispirato alla sentenza di gennaio della Corte Costituzionale secondo cui, in sostanza, non c’è bisogno di alcuna legge ad hoc per riconoscere il diritto dei detenuti, e dei loro famigliari, a non essere amputati della propria vita affettiva e sessuale, e che si tratta soltanto (soltanto!) di metterlo in pratica. Si può riconoscere qui un elemento costitutivo del supposto stato di diritto: che c’è sempre bisogno di chiarire di che cosa non c’è bisogno. Lo si sta chiarendo da almeno tre o quattro decenni, mentre altrove lo si fa come una cosa ovvia, in Norvegia o in Albania, e in altri 29 paesi!

 

di Sergio D’Elia*

L’Unità, 24 maggio 2024 Siamo stati auditi come Nessuno tocchi Caino dalle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera dei deputati che sta esaminando l’ennesimo disegno di legge detto “sicurezza”. Ci sono cose buone e giuste come quelle in materia di lavoro in carcere. Ma poi c’è, immancabile, la batosta sanzionatoria a tutela dell’ordine e della sicurezza nelle carceri. In un istituto di per sé penitenziario si pensa che legge e ordine possano essere assicurati dalla minaccia di ulteriori pene e dalla esclusione dai benefici penitenziari. Al reato di “Istigazione a disobbedire alle leggi” previsto dall’articolo 415 del codice del Ventennio, il Parlamento della Repubblica aggrava: “la pena è aumentata se il fatto è commesso all’interno di un istituto penitenziario ovvero a mezzo di scritti o comunicazioni diretti a persone detenute”.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 24 maggio 2024 Il presidente del Cnf: “Il divorzio tra giudici e pm è indispensabile, anche l’inserimento dell’avvocato nella Carta necessario per riequilibrare il sistema”. Suspence sulla riforma costituzionale di Nordio, il cui testo a via Arenula è pronto, ma che non è ancora stata messa all’ordine del giorno di Palazzo Chigi. Intanto il presidente del Cnf avverte: “La modifica è indispensabile, ora il giusto processo non esiste”. Il disegno di legge costituzionale su separazione delle carriere e riforma del Consiglio superiore della magistratura è praticamente pronto. Lo riferiscono fonti del ministero della Giustizia. Si attende ora solo di conoscere da Palazzo Chigi, che definisce gli ordini del giorno, la data in cui il provvedimento, insieme ad altri decreti legge in materia di giustizia - compreso uno sulle carceri - finirà sul tavolo del Consiglio dei ministri.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 24 maggio 2024 Per la Corte Europea la legge italiana non offre garanzie adeguate. L’avvocato Stefano Giordano chiederà un incontro con il ministro Nordio. In Italia l’autorità giudiziaria abusa delle intercettazioni senza alcun valido motivo e, come se non bastasse, non esistono rimedi interni alla nostra legislazione per opporsi. È per questo motivo che la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo (Cedu) condanna il nostro Paese attraverso la sentenza Contrada contro Italia, che riguardava la liceità dell’intercettazione delle conversazioni telefoniche del ricorrente e la perquisizione della sua abitazione e di altri beni.

 

di Andrea Sceresini

Il Manifesto, 24 maggio 2024 Sull’assassinio di Rocchelli e Mironov nel Donbass ad opera dell’esercito ucraino ora sappiamo tutto, ma riaprire il procedimento contro i responsabili in questo momento appare difficile. Secondo i genitori “prima o poi dovrà essere riaperto, e si dovrà agire contro i comandanti dei due reparti che quel giorno erano presenti sulla collina”. Oggi il ricordo del reporter a Pavia. Esattamente dieci anni fa, il 24 maggio del 2014, Andy Rocchelli e Andrej Mironov sono stati assassinati mentre facevano il loro dovere di reporter sul fronte di Sloviansk, in Ucraina. Oggi, nonostante il silenzio che avvolge questa vicenda, sulle loro morti sappiamo praticamente tutto, compresi i nomi di chi le ha provocate ma probabilmente non sarà mai condannato.

 

di Gianni Giacomino

La Stampa, 24 maggio 2024 Gallo: “Il ministro dopo l’ispezione non ha fatto nulla”. Non ha retto al carcere e si è suicidata ieri mattina, nel bagno della sua cella della sezione femminile del carcere Lorusso e Cotugno. Mariassunta Pulito, 64 anni di Caltanissetta, era accusata assieme al marito di aver violentato il loro padrone di casa, un uomo di 65 anni Cogne. Era in custodia cautelare dal 26 marzo, quando era stata arrestata dai carabinieri. Alle 7,30 è stata trovata morta dagli agenti della polizia penitenziaria: si era soffocata con un sacchetto di plastica in testa e legato attorno al collo con un laccio. Secondo quanto ricostruito, ha aspettato che la sua compagna di cella uscisse per andare nel bagno e togliersi la vita.

 

di Andrea Ossino

La Repubblica, 24 maggio 2024 La storia di Massimiliano Sparacio, condannato a 30 anni di carcere per l’omicidio di Luca Palli, l’uomo che lo perseguitava. Adesso non mangia, scrive al governo e chiede che venga raccontata tutta la verità. Rinchiuso nella cella in cui dovrà trascorrere 30 anni della sua vita, Massimiliano Sparacio non mangia. Da tre mesi è in sciopero della fame. Perché dopo aver invano scritto lettere al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri Matteo Salvini e Carlo Nordio, ha pensato che questo fosse l’unico modo per essere ascoltato.

 

Corriere della Sera, 24 maggio 2024 Per ogni minore sarà realizzato un piano educativo che potrà prevedere azioni socialmente utili per l’apprendimento e lo sviluppo di competenze e abilità. Il progetto di giustizia riparativa è della Cattolica di Brescia e i minori saranno seguiti da un’equipe di giovani professionisti, composta da studenti di una Scuola di specializzazione della facoltà di Psicologia con la partecipazione della Direzione generale per la Giustizia minorile e di comunità del Ministero. Per ogni minore sarà realizzato un piano educativo che potrà prevedere azioni socialmente utili per l’apprendimento e lo sviluppo di competenze e abilità: supporto all’attività di ricerca (trascrizione di interviste, inserimento dati, correzione bozze, ricerche bibliografiche) e affiancamento logistico nella realizzazione di eventi scientifici e culturali.

 

di Marina Lomunno

La Voce e il Tempo, 24 maggio 2024 “Io sono il frutto di tutto quello che è stato illustrato finora: non sarei la persona che sono se non avessi avuto la possibilità di studiare in carcere durante la mia detenzione”. Con il suo intervento, molto apprezzato, Roberto Gramola, laureato al Polo Universitario per detenuti del Carcere di Torino, da tempo volontario alla Caritas diocesana e collaboratore del nostro giornale, ha chiuso il terzo incontro promosso dall’Opera Barolo in collaborazione con “La Voce e Il Tempo”, nell’ambito delle iniziative per il 160° anniversario della morte della marchesa Giulia Falletti di Barolo, che si spese per il reinserimento nella Torino dell’Ottocento delle detenute.

 

Il Resto del Carlino, 24 maggio 2024 Ilaria Cucchi terrà una lectio magistralis su come trasformare il carcere in luogo di cultura per favorire il reinserimento sociale dei detenuti. La senatrice e attivista per i diritti umani riflette sulle sfide attuali e l’importanza di un nuovo approccio educativo. S’intitola “Dal paradosso all’utopia (possibile): il carcere come luogo di cultura” la lectio magistralis che Ilaria Cucchi terrà oggi alle 18 a Palazzo Gradari nell’ambito di “Incontri capitali”.

Il Resto del Carlino, 24 maggio 2024 Il giornalista e scrittore Livio Ferrari presenterà il suo libro sul carcere in Italia a Recanati. Critica la situazione carceraria per l’odio e la violenza presenti, sottolineando la mancanza di trasparenza e di rispetto dei diritti. Oggi alle 18,45 nella libreria caffè Passepartout di Recanati verrà presentato il volume “Il carcere in Italia oggi - Una fotografia impietosa” (Apogeo Editore, 2024). Sarà presente l’autore Livio Ferrari che dialogherà con il giornalista Italo Tanoni.

 

La Nazione, 24 maggio 2024 Presentazione del libro “Che sapore hanno i muri” di Paolo Aleotti a Montale, dando voce ai detenuti e alle loro storie, con la partecipazione di personalità e educatori. Stasera alle 21, alla villa Smilea di Montale si terrà la presentazione del libro “Che sapore hanno i muri” del noto giornalista Rai Paolo Aleotti. Il libro dà voce ai detenuti e alle detenute con il racconto delle loro storie fuori e dentro il carcere ma soprattutto dei loro sogni per il domani. Sarà presente l’autore del libro ed è prevista la partecipazione di personalità ed educatori del carcere di Prato e della società civile.

 

Corriere della Sera, 24 maggio 2024 Chi arriva da comunità minorili penali, chi dalla strada e altri sono universitari. Il 31 maggio al Teatro Guanella di via Duprè a Milano. Coordinamento di un ex detenuto che durante questo percorso è tornato libero, dopo 24 anni. Si chiamano con nomi o soprannomi talora strani tipo Yena, Mehru, Gabe, Aba. Sono un gruppo di ragazze e ragazzi provenienti da comunità minorili penali o dalla strada. Nel senso di strada abbastanza fuori dalla Cerchia dei Navigli e anche dai Bastioni, se non si capisce. Ma ci sono anche giovani universitari, nel caso specifico della Bicocca. E perfino un’assistente sociale in erba.

 

di Annalisa Godi

Il Domani, 24 maggio 2024 La Questura: “Non hanno dichiarato di essere giornalisti”. Nittoli, Barsoum e Di Matteo sono stati fermati ieri a Roma mentre stavano andando a seguire un’iniziativa di “Ultima generazione”, che manifestava di fronte al ministero del Lavoro. La polizia ha impedito loro di svolgere il loro mestiere: identificati, perquisiti e messi nella cella di sicurezza. Il fotoreporter Serranò: “Mai visto qualcosa del genere”.

 

di Luigi Manconi, Marica Fantauzzi, Chiara Tamburello

Il Manifesto, 24 maggio 2024 Il cittadino algerino, rifugiato politico e con un lavoro di educatore, ha perso tutto e rischia ancora di essere espulso per dei commenti disgraziati su una chat privata. C’è da domandarsi se per conservare il diritto di asilo sia necessario nel nostro Paese non solo rispettare le leggi, ma anche adeguarsi a una sorta di conformismo ideologico. Il conflitto in Medio oriente determina alcune conseguenze emotive nella coscienza comune del nostro paese, tra cui la sensazione di minaccia per una possibile espansione bellica, il desiderio di accelerare la fine della tragedia e l’angoscia per il numero crescente di vittime civili.

 

di Gad Lerner

Il Fatto Quotidiano, 24 maggio 2024 Cara Liliana Segre, l’amarezza e il senso di sconfitta che hai confidato martedì al convegno sul nuovo antisemitismo tenutosi nello stesso luogo, Binario 21, da cui tredicenne venisti deportata a Auschwitz, non può lasciare indifferente chi ti ammira e ti vuole bene. Anch’io provo il timore che la memoria della Shoah - componente imprescindibile della nostra coscienza morale e democratica - si estingua in un magma di diffidenza e incredulità sol perché fra le nuove generazioni alligna il sospetto che essa venga perpetuata al fine di legittimare i crimini commessi dal governo israeliano eccedendo il suo diritto all’autodifesa.

 

di Nello Scavo

Avvenire, 24 maggio 2024 La richiesta d’arresto per i capi di Hamas e per Netanyahu, propone un dilemma per molti degli Stati che aderiscono alla Corte penale dell’Aja: sostenere Israele senza screditare la Cpi. E viceversa. La Corte internazionale di giustizia (emanata dall’Onu e che decide sulle contese tra gli Stati) deciderà oggi sull’istanza urgente del Sudafrica: ordinare la sospensione dell’offensiva israeliana a Rafah. Ma la decisione della Corte arriva nella settimana in cui l’altro tribunale internazionale (quello penale, indipendente dall’Onu e senza alcun collegamento funzionale con la Corte di giustizia) deve valutare la richiesta d’arresto per il premier israeliano Netanyahu, il ministro della Difesa Gallant e i capi di Hamas.

 

di Maurizio Delli Santi

Il Domani, 24 maggio 2024 Occorre che l’Occidente non delegittimi la Cpi, perché si porrebbero in discussione anche i mandati d’arresto per Putin e i generali russi. L’iniziativa dovrebbe essere vista invece a favore dei sussulti democratici di Israele e a sostegno del futuro di Gaza, dove sarà necessario restituire il controllo legittimo all’Autorità palestinese. Il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) ha formulato la richiesta di mandati d’arresto per i capi di Hamas ma anche per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ministro della difesa Yoav Gallant. L’accusa al vaglio della Pre Trial Chamber è per crimini di guerra e contro l’umanità: il diritto internazionale umanitario e il diritto internazionale penale non ammettono eccezioni per nessuno, né per terroristi né per capi di stato e di governo.

 

di Gideon Levy

Internazionale, 24 maggio 2024 Un medico, primario di un ospedale di Gaza, è stato picchiato e torturato a morte in una prigione. La cosa non ha fatto scattare nessun allarme nell’opinione pubblica israeliana. Il dottor Adnan Al Bursh era il primario del reparto di ortopedia dell’ospedale Al Shifa, nella città di Gaza. Con lo scoppio della guerra aveva cominciato a spostarsi di continuo da una struttura sanitaria all’altra, perché tutte venivano distrutte dall’esercito di Tel Aviv. Non tornava a casa sua a Jabalia dall’inizio del conflitto, finché a dicembre di lui si sono perse completamente le tracce. Di recente si è saputo che Adnan Al Bursh è morto in una prigione israeliana, verosimilmente a causa delle torture e delle percosse subite durante gli interrogatori.

 

di Letizia Tortello

La Stampa, 24 maggio 2024 L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato la risoluzione per riconoscere l’11 luglio Giornata internazionale del genocidio in Bosnia. Proteste e minacce di serbi e alleati: “Così minate la pace” nei Balcani. A Srebrenica fu genocidio. Ora, tra gli orrori peggiori dell’umanità e delle guerre moderne c’è anche il massacro compiuto nel 1995 nell’Est della Bosnia. Quando 8000 uomini e ragazzi bognacchi furono trucidati a sangue freddo dalle forze serbo-bosniache guidate dal generale Mladic, con l’unico scopo di “regalare” la città al popolo serbo. Una pulizia etnica che puntava a eliminare fisicamente il fratello-nemico, fucilato e seppellito in fosse comuni, molti corpi devono essere ancora scoperti.

ilpost.it, 24 maggio 2024 Il parlamento del Kosovo ha approvato giovedì un accordo per ospitare per 10 anni 300 detenuti delle carceri della Danimarca. Il Kosovo otterrà in cambio 210 milioni di euro, 21 l’anno. L’accordo era stato trovato nel 2021 ed era stato firmato nell’aprile del 2023, ma attendeva una definitiva approvazione in Kosovo per entrare in vigore: ora dovrà essere solo ratificato dal presidente della Repubblica. Il governo danese, sostenuto dal 2022 da una grande coalizione che comprende partiti di centrosinistra e di centrodestra, vuole utilizzare il trasferimento di detenuti in Kosovo per ridurre il sovraffollamento delle proprie carceri, ma anche per favorire la successiva espulsione dei condannati stranieri non comunitari.

 

DOCUMENTI

Ricerca: "Indagine qualitativa sugli orientamenti degli italiani nei confronti dell’affettività e della sessualità in carcere", di Ristretti Orizzonti e Beppe Vicenti (Nextest)

Radio Carcere, di Riccardo Arena, edizione del 21 maggio 2204: "Emergenza Carceri. Dialogo con Giorgio Lattanzi, ex presidente della Corte Costituzionale..."

"I Cellanti", podcast di Radio Vaticana, edizione del 19.05.2024. A Padova la compagnia Teatrocarcere Due Palazzi recita la Bibbia

"Astrolabio", il giornale del carcere di Ferrara. Anno 18 - numero 25 - 2024

PETIZIONI

Proposta di legge "Sciascia-Tortora" per una amministrazione della giustizia (più) umana e consapevole. Per aderire clicca QUI

"Istituiamo la giornata nazionale della Giustizia Riparativa". Petizione diretta a Carlo Nordio, Ministro della Giustizia

APPUNTAMENTI

Seminario: "Le pene e il carcere. L'umanesimo penale al tempo dei populismi" (Padova, 24 maggio 2024)

Webinar. "Giustizia riparativa e reati 'senza vittima': il caso dei reati connessi alle sostanze stupefacenti" (Online, 24 maggio 2024, ore 17.00)

Presentazione libro: "“Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa", di Livio Ferrari (Recanati-MC, 24 maggio 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 26 maggio 2024

Seminario: "La Costituzione, la condizione carceraria e la desertificazione affettiva" (Napoli, 28 maggio 2024)

"Corpi e carcere". Discussione intorno al volume di Liliosa Azara "Un nuovo Corpo dello Stato" (Roma, 30 maggio 2024)

Presentazione libro: "Giustizia e politica. Crisi e rifondazione del garantismo penale", di Luigi Ferrajoli (Roma, 30 maggio 2024)

Webinar di presentazione dei libri "Cella 304" e "Cella 308". Diario di un detenuto (Online, 30 maggio 2024)

XI Giornata Nazionale del Teatro in Carcere. "Due mesi di Promozione del Teatro e della Danza in Carcere: fino al 31 maggio 2024"

Camera Penale di Pescara. "Ciclo di seminari in Diritto dell'esecuzione penale e penitenziaria" (Pescara, dal 31 maggio al 12 luglio 2024)

Spettacolo teatrale "La tempesta", di Gianfrnaco Pedullà e presentazione libro: "Ogni prigione è un'isola" di Daria Bignardi (Gorgona-LI, 1 giugno 2024)

"Dialoghi in libertà. Racconti dal carcere". Ciclo di seminari organizzato dal Polo Universitario Penitenziario (C.C. Siena, fino al 4 giugno 2024)

VIII° Open Day Unione Camere Penali Italiane: "Alienazione e accelerazione. Dignità dell'Uomo, tra carcere e intelligenza artificiale" (Rimini, 7 e 8 giugno 2024)

Seminario del Cesvot: "Giustizia di comunità. Il ruolo del Terzo settore" (Firenze, 14 giugno 2024)

Convegno. "L'accesso alla giustizia per le vittime di reato con status migratorio irregolare: quadro normativo, prassi locali e strategic litigation" (Milano, 11 giugno 2024)

Ciclo seminari Università di Milano: "Oltre ai limiti: formare e formarsi in carcere" (Milano, varie date fino al 18 giugno 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

BANDI E CONCORSI

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)