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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di mercoledì 22 maggio 2024
di Ornella Favero*
Ristretti Orizzonti, 22 maggio 2024 “Chiedere è lecito, rispondere è cortesia” è un detto popolare che mi è stato insegnato da mio padre, e che mi è tornato in mente in questi giorni, quando ho avanzato alle Istituzioni delle richieste nel mio ruolo di presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e direttrice di Ristretti Orizzonti, due “cariche” con poco potere, ma che si possono ricoprire per passione, e fare le cose per passione è comunque sempre un grande privilegio. Queste in particolare le mie richieste: la prima al Capo del DAP, che come Conferenza abbiamo incontrato online a febbraio, quando ha preso l’impegno a rivedere noi rappresentanti del Volontariato con regolarità, ogni due mesi almeno.
di Grazia Zuffa
Il Manifesto, 22 maggio 2024 È stato da poco presentato il risultato di una iniziativa internazionale “dal basso”, di Antigone e dell’associazione israeliana Physicians for Human Rights, in tema di isolamento carcerario. Si tratta di linee guida sulle alternative all’isolamento penitenziario, accompagnate da un documento di contesto, che permette di collocare l’isolamento carcerario all’interno della concezione della pena carceraria. Da qui, si può delineare una prospettiva bioetica, seguendo la traccia di pensiero del Comitato nazionale per la bioetica (Cnb) che più volte è intervenuto sul carcere (in particolare sulla salute in carcere).
GIUSTIZIA
di Laura Anello
La Stampa, 22 maggio 2024 A poche ore dal 23° anniversario della strage di Capaci - il perno simbolico intorno a cui ruota la storia della mafia e dell’antimafia in Sicilia - le nuove indagini sul generale Mario Mori, allora vicecapo del Ros dei carabinieri e direttore dei Servizi segreti civili, hanno l’effetto dell’eterno ritorno del sempre uguale, per dirla con Nietzsche. Assolto l’anno scorso definitivamente dall’accusa di avere condotto una trattativa sottobanco con Cosa nostra per fermare le stragi dopo una vicenda giudiziaria che si è trascinata per un quarto di secolo, questa volta al canuto generale oggi ottantacinquenne toccherà respingere l’accusa della procura di Firenze di non avere impedito le stragi del 1993 che portarono le bombe a Roma, a Milano, a Firenze.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 22 maggio 2024 L’ex Ros Mario Mori nel mirino della procura di Firenze commenta: “Combattere mi allunga la vita”. Ecco cosa non torna nell’accusa avanzata dai pm. Se prima era stato processato perché, interloquendo con don Vito Ciancimino, autonomamente si è mosso per porre fine alle stragi, ora a Firenze lo vogliono processare perché - apprendendo che ci sarebbero state le stragi continentali del 1993-1994 - non ha fatto nulla per impedirle attraverso “autonome iniziative investigative e/o preventive”.
di Tiziana Maiolo
Il Riformista, 22 maggio 2024 Se lo sentiva, il generale Mario Mori, che gli sarebbe cascato addosso “qualcosa”, alla vigilia dell’ottantacinquesimo compleanno e dell’invito a comparire della procura di Firenze. Non avrebbe però immaginato mai di essere indagato per i reati di strage, associazione mafiosa e associazione con finalità di terrorismo internazionale ed eversione dell’ordine democratico.
di Liana Milella
La Repubblica, 22 maggio 2024 Eccole le parole chiave: permessi premio, semilibertà, liberazione condizionale, 45 giorni di pena in meno per ogni semestre scontato. Fanno parte del bagaglio di stampo garantista che l’Italia ha “consegnato” agli Usa, già quando a sollecitare il trasferimento di Chico Forti fu l’ex Guardasigilli Marta Cartabia. Sono le stesse che ora, nel primo atto giudiziario che lo riguarda - la sentenza della Corte d’Appello di Trento del 22 aprile di Ettore Di Fabio, Gabriele Protomastro e Giovanni De Donato - compaiono quando viene citata la convenzione di Strasburgo, testo chiave perché disciplina “il trasferimento delle persone condannate”, recepita nella legge del 1989.
di Mario Giro
Il Domani, 22 maggio 2024 In questi ultimi anni era detenuto in un carcere fuori Miami di “minima sicurezza”, dove poteva avere un cane, fare dei corsi agli altri detenuti, ricevere tutte le visite e altre facilità. Nel tempo si era fatto ben volere da tutti, guardie comprese: cosa non scontata nell’universo carcerario statunitense. Chico Forti è tornato in Italia. È una buona notizia. Deve continuare a scontare la pena qui da noi: è questo l’accordo preso tra le autorità dei due paesi. Qualche anno fa ero stato a trovarlo in carcere a Miami. Molti ministri e deputati di ogni colore si sono adoperati per negoziare la sua liberazione. L’attuale esecutivo presieduto da Giorgia Meloni è riuscito a concludere positivamente una vicenda che durava da parecchio tempo.
TERRITORIO
di Gianni Catania
siracusaoggi.it, 22 maggio 2024 Il detenuto che si è ucciso in cella ad inizio maggio, a Cavadonna, doveva essere trasferito in una comunità di recupero. La richiesta era stata presentata già a giugno 2023. È quanto emerso durante il sopralluogo del Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Siracusa, Giovanni Villari, all’interno della casa circondariale. L’uomo, in terapia psichiatrica, si è impiccato utilizzando le lenzuola. Disperativi i tentativi di rianimazione che hanno riattivato soltanto un flebile battito cardiaco. Trasferito in rianimazione all’Umberto I senza mai riprendere conoscenza, è stato dichiarato morto due giorni dopo.
di Simona Musco
Il Dubbio, 22 maggio 2024 Di recente la donna è stata condannata all’ergastolo per aver abbandonato per una settimana la figlia Diana, morta di stenti. “La mia vita è finita, nessuno mi crede. Mi sento abbandonata, sola. Non ho più voglia di vivere”. Alessia Pifferi vuole lasciarsi morire così come sua figlia Diana, la piccola di 18 mesi morta di stenti per essere stata lasciata sola in casa dalla madre per sei giorni. Una fine tremenda, la sua, per la quale la donna è stata condannata pochi giorni fa all’ergastolo: per i giudici, infatti, Pifferi è capace d’intendere e di volere. Una tesi che la difesa, rappresentata dall’avvocato Alessia Pontenani, non condivide affatto, rilanciando, in vista del futuro appello, la diagnosi che la vuole affetta da un deficit cognitivo.
blogsicilia.it, 22 maggio 2024 “Il carcere visto da dentro, il dramma della detenzione tra sovraffollamento e suicidi”. È stato questo il tema della relazione di Pino Apprendi, garante comunale per i diritti dei detenuti della città di Palermo che è stata presentata nel salone Orlando Scarlata dell’Associazione siciliana della stampa in via Francesco Crispi 286 a Palermo. Apprendi ha, dunque, fatto il punto della situazione estremamente critica registrata nelle carceri dell’Ucciardone e dei Pagliarelli. Gli autori di tutti gli interventi hanno concordato sulla necessità di riformare il sistema carcerario ed hanno sollecitato il comitato a proseguire nelle battaglie portate avanti negli ultimi anni.
di Ciro Cuozzo
Il Riformista, 22 maggio 2024 Il carcere femminile di Pozzuoli è stato evacuato nella mattinata di martedì 21 maggio dopo le forti scosse di terremoto registrate nella serata di ieri nell’area dei Campi Flegrei, di cui Pozzuoli è uno delle zone rosse. Le circa 140 detenute saranno trasferite “per motivi di sicurezza” in diverse strutture penitenzierie della Campania. Ad annunciarlo il prefetto di Napoli Michele Di Bari nel corso di un punto stampa sul bradisismo e gli ultimi, preoccupanti, eventi delle scorse ore.
di Luca Urgu
La Nuova Sardegna, 22 maggio 2024 La sanità penitenziaria cambia a cominciare da Mamone per la prima volta in Italia. La tecnologia per spezzare l’isolamento, abbattere i costi e fornire l’assistenza sanitaria alla popolazione penitenziaria da remoto. E in questo particolare momento storico in cui i professionisti scarseggiano questa nuova frontiera della medicina di prossimità assume un’importanza davvero rilevante, per certi versi rivoluzionaria. Parte dalla colonia penale di Mamone, estesa su 2.700 ettari, che accoglie detenuti (il 50 per cento sono stranieri) condannati a una pena massima di sei anni, il progetto innovativo studiato in questi mesi dalla Asl di Nuoro, dall’Università di Cagliari e State 1, per facilitare l’accesso alle prestazioni sanitarie, in uno dei luoghi - sia per l’isolamento ...
L’Unione Sarda, 22 maggio 2024 Gli appuntamenti giovedì 23 e sabato 25 maggio. “Salute Mentale e Rems: la realtà di Cagliari-Uta” è il tema dell’incontro-dibattito in programma giovedì 23 maggio nella Biblioteca dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari, promosso dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme Odv”. In collaborazione con l’Ordine forense, l’appuntamento, che si svolgerà dalle ore 16.30 alle 19.30, intende approfondire il rapporto tra privazione della libertà e salute mentale.
di Roberta Rampini
Il Giorno, 22 maggio 2024 “I figli di Estia” metteranno in scena dopo otto mesi di prove un testo per riflettere sul tema della professione come definizione dell’identità. Il testo nasce da una provocazione: cosa sognavamo da bambini? Cosa ci piacerebbe fare? Com’è cambiato il lavoro e come ha cambiato la società? Un dramma originale e collettivo. Nessuna risposta ma domande più profonde da condividere con chi sta fuori, “spesso il lavoro ci tradisce e altrettanto spesso ci definisce come individui, ma è realmente così? Siamo davvero solo il nostro lavoro?”. Attori e tecnici sono tutti detenuti.
laguida.it, 22 maggio 2024 Ha preso inizio sul territorio cuneese il progetto “Mettersi alla prova. Acrobazie della convivenza tra regole e leggerezza”, con capofila il Comitato Arci Cuneo Asti e finanziato dalla Cassa delle Ammende della Regione Piemonte. L’obiettivo è la realizzazione di iniziative di animazione sociale e culturale destinate a detenuti della casa circondariale di Cuneo e della casa di reclusione di Fossano, persone alla messa alla prova seguite dagli Uepe (Uffici di esecuzione penale esterna) e dall’Ussm (Ufficio di servizio sociale per minorenni), o ancora persone marginalizzate e a rischio di esecuzione penale, intercettate dalla Cooperativa Emmanuele, dal Comitato di Quartiere Cuneo Centro e dal Csv (Centro servizi per il volontariato).
AFFARI SOCIALI
di Luigi Ferrajoli
Il Manifesto, 22 maggio 2024 L’Europa sta negando se stessa. L’Unione europea è nata su due fondamenti, l’uguaglianza e la pace: per porre fine ai razzismi, ai campi di concentramento e, soprattutto, alle guerre. Entrambi questi fondamenti stanno oggi venendo meno. È questa la prospettiva che dovrebbe essere presente, ma che è totalmente assente, nell’attuale campagna per le elezioni europee. Innanzitutto l’uguaglianza. La disuguaglianza è in aumento in tutta Europa e soprattutto in Italia, dove la povertà assoluta è triplicata negli ultimi quindici anni, mentre è più che raddoppiato il numero dei miliardari.
di Marika Ikonomu e Enrica Riera
Il Domani, 22 maggio 2024 Dopo la nota pubblicata dalla Regione, l’incontro organizzato dalla scuola in collaborazione con il Consorzio Italiano di Solidarietà è stato spostato a data da destinarsi. Un mediatore culturale avrebbe dovuto raccontare la propria storia, ma per la regione è una visione di parte. Il Consorzio: “Vige l’idea autoritaria per cui le informazioni devono provenire solo dalle istituzioni, non può esistere un altro punto di vista” Avrebbero dovuto incontrare gli studenti dell’istituto comprensivo Italo Svevo di Trieste per parlare di accoglienza e inclusione. Ma questa mattina il mediatore culturale Ismail Swati e il Consorzio Italiano di Solidarietà non lo hanno fatto.
di Goffredo Buccini
Corriere della Sera, 22 maggio 2024 Il tema della sicurezza interessa tutti. Ma la destra non ha soluzioni ed enfatizza il problema. E la sinistra non avendo soluzioni prova a nasconderlo. È il momento di cambiare. Forse verrà perfino un tempo in cui convocare gli stati generali sull’immigrazione: destra, sinistra e centro, senza etichette. Magari a Milano, che da sempre accoglie chi bussa per farne una parte di sé. Il buonismo è di sinistra e il cattivismo è di destra? Parafrasando liberamente il grande Gaber, sembra esserselo chiesto qualche giorno fa Beppe Sala, quando Milano è finita sotto i riflettori nazionali per l’ennesimo ...
di Angela Nocioni
L’Unità, 22 maggio 2024 Riguarda tutte le navi questa nuova Circolare? Anche uno yacht? Anche una nave da crociera? “No, riguarda voi, le navi delle Ong”. Queste sono le risposte date all’Unità dall’Ufficio delle dogane. Esiste una nuova trappola in Italia per le navi delle Ong che soccorrono naufraghi nel Mediterraneo. L’ufficio delle dogane dice di aver ricevuto una circolare in proposito, ma non la mostra. Impedisce però nel frattempo al camion con il carburante per il rifornimento della nave Humanity1 della Ong tedesca Sos Humanity di entrare in porto. “Dobbiamo verificare qual è la reale attività svolta dalla nave prima di far entrare il camion con il carburante per farvi fare rifornimento. Ce lo chiede una circolare nuova di questi giorni che ancora dobbiamo capire come applicare”.
di Gianfranco Schiavone
L’Unità, 22 maggio 2024 Una missiva, all’indomani del sì al nuovo Patto europeo, in cui si indica come modello l’accordo Ue-Turchia ma anche il protocollo Italia-Albania. La richiesta sembra essere: fate ciò che volete, ma in Europa i migranti non devono entrare. Il 15 maggio 2024 ben 14 Stati membri dell’UE (Austria, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca e Romania), tutti caratterizzati da politiche di netta avversione verso le migrazioni, hanno inviato una lettera congiunta alla Commissione Europea per chiedere nuove politiche sull’immigrazione e l’asilo.
di Fabio Papetti*
Il Manifesto, 22 maggio 2024 Soldi, bus e fuoristrada ai paesi del Nord Africa. Per deportare i subsahariani nel deserto. 11 luglio 2023. Poco fuori Sfax, città costiera della Tunisia, viene ripreso un fuoristrada bianco mentre scorta un autobus pieno di migranti arrestati in uno dei recenti raid effettuati nella città. Ingrandendo l’immagine si vede che il fuoristrada è un Nissan Navara. Spulciando tra i bandi e le forniture della polizia di stato italiana si scopre che oltre cento di questi modelli erano stati dati dal governo italiano tra il 2022 e il 2023 al ministro dell’interno tunisino per il contrasto dell’immigrazione illegale. Oggi i mezzi dello stesso modello vengono usati per espellere i migranti ai confini desertici della Tunisia, e non solo. Anche le forze di sicurezza di Mauritania e Marocco sono coinvolte in questo tipo di violenze.
di Daniele Zaccaria
Il Dubbio, 22 maggio 2024 “Nessuno è al di sopra della legge”, ha tuonato Karim Kahn dai microfoni della Cnn in un’intervista rilasciata a Christiane Amanpour. Non lo sono i comandanti di Hamas responsabili dei pogrom del 7 ottobre, non lo sono i dirigenti politici israeliani responsabili dei massacri di civili nella Striscia di Gaza. Il procuratore capo della Corte Penale Internazionale dell’Aja ha fatto capire che lui non guarda in faccia nessuno, neanche Benjamin Netanyahu, raggiunto da un clamoroso mandato di cattura internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità. Prima di lui, a finire nel mirino di Kahn un altro grosso calibro della politica mondiale, il presidente russo Vladimir Putin incriminato nel marzo 2023 per le deportazioni illegali di bambini ucraini ...
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 22 maggio 2024 Intervista a Silvana Arbia, già Prosecutor del Tribunale penale internazionale per il Ruanda: “Nessuno è al di sopra della legge”. La richiesta di mandato di arresto del procuratore della Cpi, Karim Khan, nei confronti dei vertici di Hamas, del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Yoav Gallant ha provocato reazioni diverse nel mondo. Ne abbiamo parlato con la magistrata Silvana Arbia, già Prosecutor del Tribunale penale internazionale per il Ruanda. “Esistono - dice Arbia al Dubbio - norme di diritto internazionale che tutti devono rispettare. Nessuno è al di sopra della legge, indipendentemente dai ruoli istituzionali rivestiti. Anzi, più elevata è l’autorità esercitata, più grave e più estesa è la responsabilità”.
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