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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di martedì 21 maggio 2024

di Ornella Favero*

Ristretti Orizzonti, 21 maggio 2024 “Chiedere è lecito, rispondere è cortesia” è un detto popolare che mi è stato insegnato da mio padre, e che mi è tornato in mente in questi giorni, quando ho avanzato alle Istituzioni delle richieste nel mio ruolo di presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e direttrice di Ristretti Orizzonti, due “cariche” con poco potere, ma che si possono ricoprire per passione, e fare le cose per passione è comunque sempre un grande privilegio. Queste in particolare le mie richieste: la prima al Capo del DAP, che come Conferenza abbiamo incontrato online a febbraio, quando ha preso l’impegno a rivedere noi rappresentanti del Volontariato con regolarità, ogni due mesi almeno.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 21 maggio 2024 Il Garante regionale Roberto Cavalieri ha denunciato l’ennesimo dramma a Parma. Sabato le manifestazioni “Indignarsi non basta più!” dei Garanti territoriali. Una mattanza senza fine. Giovedì sera, 16 maggio, un giovane di 25 anni si è tolto la vita nel carcere di Parma. A dare la notizia è stato il Garante dell’Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri: “Alcuni giorni fa l’uomo si era reso responsabile di un’aggressione a un agente della polizia penitenziaria ed era stato collocato in una sezione per detenuti con problematiche di sicurezza”. Questo suicidio è il secondo verificatosi a Parma e il quarto nell’arco degli ultimi 12 mesi in Emilia-Romagna.

 

di Paola Pagnanelli

Il Resto del Carlino, 21 maggio 2024 Garanti nazionali e regionale delle Marche promuovono mobilitazione per affrontare tensioni nelle carceri, sottolineando carenze affettive, sovraffollamento e necessità di attività trattamentali. Per allentare il clima di tensione nelle carceri, i garanti nazionali hanno indetto, ad aprile e il 18 maggio, due giorni di mobilitazione. Ha aderito anche il garante delle Marche Giancarlo Giulianelli, da tempo attento a questi temi. “Il problema del disagio psicologico, da cui può scaturire il rischio suicidario, ha molte cause, tra le quali la carenza di affettività - spiega -. Sulle telefonate consentite ai detenuti comuni e a quelli ad alta sicurezza ad esempio si dovrebbe fare una piccola modifica all’ordinamento penitenziario. I detenuti comuni hanno diritto a quattro telefonate al mese, sei se hanno figli minorenni.

 

di Rebecca De Fiore

sentichiparla.it, 21 maggio 2024 “Patologie quali quelle legate alla dipendenza da sostanze stupefacenti, il disagio mentale, le malattie cardiovascolari e infettive sono molto più frequenti nella popolazione detenuta che non nella popolazione generale e la percentuale di suicidi in carcere risulta essere tra le 9 e le 20 volte maggiore coinvolgendo sia le persone detenute che il personale che opera nel carcere”. Scriveva così, a ottobre del 2022, sulle pagine di Forward, supplemento di Recenti Progressi in Medicina, Sandro Libianchi, Presidente del Coordinamento nazionale operatori per la salute nelle carceri italiane. Un problema, quello della salute in carcere, che invece che essere affrontato e risolto sembra aumentare.

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 21 maggio 2024 Il governo vuole il provvedimento in aula il 27 maggio. Lettera a Fontana: no ad accelerazioni. L’allarme di Petrelli (Ucpi): “Finirà che le donne incinte andranno in carceri normali”. Il governo ha una fretta indiavolata e vorrebbe portare al voto della Camera il 27 maggio un progetto di legge, quello sulla sicurezza che porta le firme dei ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio, licenziato nel novembre scorso. Solo ieri c’è stato un approfondimento con audizioni tecniche. Di qui una lettera delle opposizioni al presidente Lorenzo Fontana per “stigmatizzare l’accelerazione” e per riesaminare i tempi di un provvedimento che “comprime libertà costituzionalmente garantite nel campo del diritto penale, dell’immigrazione e penitenziario”.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 21 maggio 2024 Era fermo da sei mesi, alla Camera, il ddl Sicurezza. Ora, a ridosso delle elezioni, la maggioranza si è ricordata di quella norma-manifesto e ha deciso di scongelarla e, anzi, farla volare: dovrà arrivare in aula il 27 maggio prossimo, meno di una settimana. Le opposizioni protestano e dalle audizioni emergono solo critiche dagli addetti ai lavori. Gli avvocati penalisti avvertono: il testo, oltre ad essere assolutamente superfluo, è “segnato da inammissibili profili di incostituzionalità”.

 

di Giulia Merlo

Il Domani, 21 maggio 2024 Il ministero punta sulla “maggioranza silenziosa” di toghe che non sarebbero intenzionate a fare muro contro la riforma. All’ultima astensione, l’adesione è stata sotto il 50 per cento. Nell’attesa che la separazione delle carriere arrivi in consiglio dei ministri, molto si muove sia dentro il ministero della Giustizia che tra le toghe. Formalmente c’è un insuperabile muro contro muro: da una parte il guardasigilli Carlo Nordio, che della sua volontà di dividere i percorsi professionali di giudici e pm non ha mai fatto mistero; dall’altra la magistratura associata, con l’Anm, che ha escluso qualsiasi livello di trattativa.

 

di Gian Carlo Caselli

La Stampa, 21 maggio 2024 Tocca ringraziare il ministro Carlo Nordio. Chi l’avrebbe mai detto? Propagandando la sua pseudo riforma della giustizia (nella quale non si parla del vero problema da affrontare: la vergognosa interminabile durata dei processi; ma si procede con ostinata ossessione verso la deleteria separazione delle carriere fra pm e giudici), il ministro gigioneggia col suo passato di pm, garantendo per ciò stesso che la sua riforma non potrà abbassare neppure di un millimetro il livello di indipendenza di cui oggi il pm - grazie alla Costituzione democratica ancora in vigore - gode rispetto al potere esecutivo e segnatamente al ministro della Giustizia.

 

di Pietro Dubolino*

La Verità, 21 maggio 2024 La riforma voluta dal governo deve essere accompagnata dal ritorno della pubblica accusa alle sue funzioni originarie. Regola fondamentale per chi voglia capire i termini di una qualunque questione è quella di risalire alle sue origini. Questo vale, quindi, anche per la questione della separazione delle carriere tra magistrati del pubblico ministero e magistrati giudicanti, periodicamente riemergente da decenni, a guisa di fiume carsico, nel dibattito politico e ora riemersa a iniziativa dell’attuale governo.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 21 maggio 2024 Sanzioni sui beni subordinate alla condanna nel processo, ma con ambigue eccezioni. Nessun impatto sul ricorso Cavallotti. Entrerà in vigore domani la Direttiva 2024/1260 del Parlamento europeo e del Consiglio Ue riguardante il “recupero e la confisca dei beni”. Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 2 maggio 2024, concede tempo agli Stati membri fino al 23 novembre 2026 per conformarsi alle nuove misure introdotte.

 

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 21 maggio 2024 Intervista all’ex pastore sardo, vittima del più grave errore giudiziario della storia italiana. L’arresto, il carcere e la liberazione, ora in un libro. “Mi sento come un bambino che deve reimparare a camminare”. “Mi hanno bruciato 33 anni di vita. Pensi a quante cose avrei potuto fare, io non ho potuto fare niente. E chissà quanti ce ne saranno ancora lì dentro, innocenti che non hanno la possibilità di uscire dal carcere”. A parlare al Foglio è Beniamino Zuncheddu, vittima del più grave errore giudiziario della storia del nostro paese. Ex pastore di Burcei (Cagliari), Zuncheddu, 60 anni, è stato condannato all’ergastolo per la strage del Sinnai dell’8 gennaio 1991, che costò la vita a tre persone, per poi essere assolto al termine di un processo di revisione lo scorso 26 gennaio ...

 

di Antonio Bincoletto*

Ristretti Orizzonti, 21 maggio 2024 A due mesi dalle dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sui suicidi in carcere servono interventi urgenti (ancora non si sono viste concrete azioni volte a contrastare e prevenire l’allarmante fenomeno. Ad oggi i suicidi in carcere sono stati 35 e nei prossimi mesi si rischia di superare il triste record raggiunto nel 2022 (90 suicidi). La Conferenza nazionale dei Garanti territoriali ha per questo indetto una seconda giornata d’iniziative di denuncia e sensibilizzazione.

 

lavocediasti.it, 21 maggio 2024 Anche ad Asti, si è tenuta nei giorni scorsi l’iniziativa nazionale lanciata dalla Conferenza nazionale dei Garanti delle persone detenute per richiamare l’attenzione sui suicidi in carcere. Al Foyer delle Famiglie delle Acli, i garanti regionale Bruno Mellano e comunale Paola Ferlauto, in collaborazione con la Camera Penale del Piemonte Occidentale e Valle d’Aosta, sezione di Asti, con il referente avv. Davide Gatti, con l’associazione di volontariato penitenziario Effatà, referenti Beppe Passarino e Domenico Massano, e con il supporto prezioso della Acli di Asti, referente Mauro Ferro, hanno sviscerato un momento interessante.

 

quibrescia.it, 21 maggio 2024 Alla lettera della prima cittadina del 2023 non è mai arrivata una replica. La richiesta è di istituire un tavolo per discutere delle condizioni infernali di Canton Mombello e del controverso piano di allargamento della seconda prigione. Ancora nessuna risposta, da mesi ormai. La denuncia arriva nientemeno che dalla sindaca di Brescia Laura Castelletti, che lunedì ha rilasciato una durissima nota (l’ennesima) con la quale invoca un incontro con i ministri della Giustizia e delle Infrastrutture per discutere del contestato ampliamento del carcere di Verziano.

 

Il Mattino, 21 maggio 2024 Primo incontro intramurario per il percorso che mira all’acquisizione di consapevolezza. Il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello e il presidente della Fondazione Polis della Regione Campania (garante per Napoli) don Tonino Palmese, con il segretario generale Enrico Tedesco e la responsabile dell’area vittime e facilitatrice interna del progetto Tiziana Apicella, hanno incontrato l’equipe interna dell’Istituto penale minorile di Airola, guidata dalla direttrice Eleonora Cinque, e i ragazzi dall’Istituto, per il primo degli incontri intramurari dell’iniziativa “Progettare un agire responsabile per il futuro: servizi e comunità a favore delle vittime di reato e percorsi di giustizia”.

 

di Roberta Rampini

Il Giorno, 21 maggio 2024 La mostra “Oggetti d’evasione” realizzata da “CarteBollate” e studenti del Naba con oggetti dei detenuti di Bollate si sposta al Consorzio di Viale dei Mille. Incontri e laboratori in programma. Dalla Fabbrica del Vapore agli spazi del Consorzio di Viale dei mille. La mostra “Oggetti d’evasione” realizzata dal periodico di informazione “CarteBollate” insieme agli studenti di Social Design del Naba (Nuova accademia di Belle Arti) con gli oggetti realizzati dai detenuti e dalle detenute del carcere di Bollate, si sposta. Dal 23 maggio al 15 giugno gli oggetti costruiti dai detenuti-designer, “per sopravvivere alle limitazioni del carcere” saranno in mostra negli spazi di viale dei Mille 1.

 

di Silvia Antenucci

Il Giorno, 21 maggio 2024 Il nuovo libro: un’esplorazione dell’umanità “ristretta”. “Il sentimento prevalente è il senso di colpa”. Daria Bignardi torna in libreria con un docu-book sulla realtà del carcere e sulle forme dell’isolamento. L’invasione barbarica del carcere e la gioia salvifica delle piccole cose: “Ogni prigione è un’isola” (Mondadori), che intreccia storia personale a testimonianze e riflessioni, sarà presentato domani a Firenze alla Libreria Cinema Giunti Odeon (ore 18,30) con Agnese Pini, direttrice di Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, Luce! e Azobor Ernest. “Nessun uomo è un’isola” scriveva il poeta John Donne, suggerendo che ognuno di noi è partecipe dell’umanità e pertanto presente al prossimo e solidale con le altrui sofferenze.

 

di Gennaro Avallone

Il Manifesto, 21 maggio 2024 “Chiusi dentro. I campi di confinamento nell’Europa del XXI secolo”, edito da Altreconomia e curato dalla rete RiVolti ai Balcani: il libro sarà presentato il 23 maggio, alle ore 14,30 presso aula SSC 4, Edificio C del Campus di Fisciano (Unisa), con Dario Verderame, Maurizio Del Bufalo, Gianfranco Schiavone.

 

di Vincenzo R. Spagnolo

Avvenire, 21 maggio 2024 Slitta ancora, forse a ottobre, l’apertura delle strutture per migranti a Shengjin e Giader. Il Viminale ha chiuso la gara per gestirle, ma le opere della Difesa vanno a rilento. Sul piano delle dichiarazioni, la premier italiana Giorgia Meloni resta determinata: sull’esternalizzazione dei centri per migranti, ribadisce di buon mattino sulle reti Mediaset, “stiamo facendo da apripista per una soluzione sostenibile”. Solo che quella soluzione - ossia l’annunciata realizzazione in terra d’Albania di due strutture in cui collocare una parte delle migliaia di persone soccorse nel Mediterraneo mentre cercano di raggiungere le coste italiane ed europee - finora stenta a decollare.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 21 maggio 2024 Secondo un preoccupante studio pilota condotto dall’Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), le persone straniere che chiedono asilo in Italia si trovano ad affrontare numerose barriere illegittime all’accesso alla protezione internazionale e all’accoglienza. Lo studio, che ha coinvolto 108 operatori e avvocati in 55 province italiane, ha rilevato una serie di violazioni dei diritti fondamentali da parte delle questure.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 21 maggio 2024 La Corte chiede l’arresto anche di Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, più comunemente noto come Deif (comandante in capo dell’ala militare di Hamas, le Brigate Al-Qassam), Ismail Haniyeh (capo dell’ufficio politico di Hamas) e il ministro della Difesa israeliano Noav Gallant. Il procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha presentato ieri le richieste di mandato d’arresto davanti alla Camera preliminare I della Cpi in riferimento “alla situazione nello Stato di Palestina”. La notizia era già nell’aria una ventina di giorni fa, ma da più parti si è cercato di ridimensionare le probabili mosse dell’Aja. Ora l’iniziativa presa dalla Corte è ufficiale.

 

di Nello Scavo

Avvenire, 21 maggio 2024 Il giorno in cui il Tribunale della Corte penale internazionale ha emesso il mandato di cattura contro Vladimir Putin, da buona parte del mondo, e specialmente dai governi europei e dai Paesi Nato, era salita un’ovazione. Più timida è la reazione degli Stati Ue quando si tratta di inchieste e mandati di cattura per i crimini contro i migranti in Libia, Paese con cui Roma e Bruxelles intrattengono rapporti improntati più al “segreto di stato” che alla trasparenza.

 

di Francesco Strazzari

Il Manifesto, 21 maggio 2024 Era nell’aria, ma quando è arrivata è suonata comunque dirompente. Il procuratore della Corte Penale Internazionale Karim Khan l’ha anticipata alla Cnn: dalla sua viva voce abbiamo udito, dopo i pesanti capi d’accusa indirizzati alla leadership di Hamas, le parole starvation, civilian targeting, extermination, associate alla richiesta di arresto depositata per Benjamin Netanyahu e il suo ministro della difesa Yoav Gallant. Non ci sono precedenti di capi di governo di Paesi che si definiscono democratici per i quali la giustizia internazionale ha chiesto l’arresto per crimini di tale gravità elevati a metodo di guerra.

 

di Giovanna Branca

Il Manifesto, 21 maggio 2024 È solo dopo molte ore dall’annuncio di Karim Khan che sono cominciati ad arrivare i commenti dei principali leader mondiali, a partire dal comunicato lapidario di Joe Biden che definisce “oltraggiosa” la richiesta dei mandati d’arresto per Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant: “Voglio essere chiaro: qualunque cosa questo procuratore possa sostenere, non c’è equivalenza - nessuna - tra Israele e Hamas. Staremo al fianco di Israele contro le minacce alla sua sicurezza”. Dello stesso avviso, naturalmente, il segretario di Stato Antony Blinken, che mette inoltre in discussione la decisione sostenendo che lo stesso Khan era atteso in Israele a breve per discutere dell’indagine in corso alla Cpi ...

 

di Leonardo Clausi

Il Manifesto, 21 maggio 2024 Il fondatore di WikiLeaks resta nel carcere duro di Belmarsh, per i giudici inglesi ha il diritto di presentare appello contro l’estradizione negli Usa. Hanno pesato il rischio di condanna a morte e di non poter invocare il primo emendamento. La giornata, tersa e luminosa, autorizzava a presagirlo. Quando, davanti alla sede dell’Alta Corte, sullo Strand, viene finalmente data la notizia che Julian Assange potrà finalmente ricorrere in appello contro l’estradizione negli Usa, le centinaia di suoi sostenitori si abbandonano alla gioia mista a sollievo. I due giudici britannici hanno appena accolto le istanze del collegio della difesa del giornalista-hacker australiano, secondo cui il governo statunitense non saprebbe garantirgli la protezione del primo emendamento della costituzione ...

 

di Riccardo Noury*

Il Domani, 21 maggio 2024 Il tentativo degli Stati Uniti di processare il fondatore di Wikileaks ridicolizza il loro conclamato impegno in favore della libertà d’espressione nel mondo. Se il presidente Usa vuole essere ricordato per qualcosa di buono nel campo della libertà di espressione, deve fare solo una cosa. La decisione dell’Alta corte di Londra è una rara buona notizia per Julian Assange e per tutti coloro che difendono la libertà di stampa. L’Alta corte ha correttamente concluso che, in caso di estradizione negli Usa, Assange rischierebbe gravi violazioni dei diritti umani come l’isolamento prolungato, in contrasto col divieto di tortura e altri maltrattamenti.

 

di Emanuele Giordana

Il Manifesto, 21 maggio 2024 L’ex maggiore e avvocato dell’esercito condannato a 5 anni e 8 mesi per aver passato gli Afghan Files all’emittente pubblica Abc. C’è appena stato un ennesimo caso Assange anche in Australia, il Paese che ha dato i natali proprio al fondatore di Wikileaks ma anche all’ex avvocato e maggiore dell’esercito David McBride che è stato condannato una settimana fa a cinque anni e otto mesi per aver rivelato ai giornali informazioni su presunti crimini di guerra commessi dai militari australiani in Afghanistan durante gli anni dell’occupazione. Si sono aperte per lui le porte della prigione. E ci dovrà rimanere fino al 13 agosto 2026 prima di poter beneficiare della condizionale. I suoi legali presenteranno appello.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Sovraffollamento carcerario: aspettando l’efficientamento delle pene sostitutive, subito un indulto proprio condizionato", di Giuseppe Amarelli

Articolo. "Un incontro. Giona e i Niniviti", di Michelle Ceradini. Teatrocarcere al Due Palazzi di Padova

Comunicato FSI-USAE: "Per una amministrazione coesa e unitaria"

Registrazione audio-video, a cura di Radio Radicale, della Giornata nazionale di studi "Io non so parlar d'amore…", che si è svolta il 17 maggio 2024 nella Casa di Reclusione di Padova

PETIZIONI

Proposta di legge "Sciascia-Tortora" per una amministrazione della giustizia (più) umana e consapevole. Per aderire clicca QUI

"Istituiamo la giornata nazionale della Giustizia Riparativa". Petizione diretta a Carlo Nordio, Ministro della Giustizia

APPUNTAMENTI

Convegno: "Riparare le relazioni. Conoscere la giustizia riparativa nel (per il) lavoro sociale" (Vallelaghi-TN, 21 maggio 2024)

Seminario dell'Università Federico II di Napoli: "Dalla periferia dell'umanità: dal carcere" (Napoli, 22 maggio 2024)

Seminario: "La tutela dei diritti fondamentali dei detenuti. Strumenti interni, uno sguardo alla CEDU" (Brescia, 22 maggio 2024)

Presentazione libro: "Incontri troppo ravvicinati? polizia, abusi e populismo nell'Italia contemporanea", di Vincenzo Scalia (Verona, 23 maggio 2024)

Seminario: "Le pene e il carcere. L'umanesimo penale al tempo dei populismi" (Padova, 24 maggio 2024)

Webinar. "Giustizia riparativa e reati 'senza vittima': il caso dei reati connessi alle sostanze stupefacenti" (Online, 24 maggio 2024, ore 17.00)

Presentazione libro: "“Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa", di Livio Ferrari (Recanati-MC, 24 maggio 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 26 maggio 2024

Seminario: "La Costituzione, la condizione carceraria e la desertificazione affettiva" (Napoli, 28 maggio 2024)

"Corpi e carcere". Discussione intorno al volume di Liliosa Azara "Un nuovo Corpo dello Stato" (Roma, 30 maggio 2024)

Presentazione libro: "Giustizia e politica. Crisi e rifondazione del garantismo penale", di Luigi Ferrajoli (Roma, 30 maggio 2024)

Webinar di presentazione dei libri "Cella 304" e "Cella 308". Diario di un detenuto (Online, 30 maggio 2024)

XI Giornata Nazionale del Teatro in Carcere. "Due mesi di Promozione del Teatro e della Danza in Carcere: fino al 31 maggio 2024"

Camera Penale di Pescara. "Ciclo di seminari in Diritto dell'esecuzione penale e penitenziaria" (Pescara, dal 31 maggio al 12 luglio 2024)

Spettacolo teatrale "La tempesta", di Gianfrnaco Pedullà e presentazione libro: "Ogni prigione è un'isola" di Daria Bignardi (Gorgona-LI, 1 giugno 2024)

"Dialoghi in libertà. Racconti dal carcere". Ciclo di seminari organizzato dal Polo Universitario Penitenziario (C.C. Siena, fino al 4 giugno 2024)

VIII° Open Day Unione Camere Penali Italiane: "Alienazione e accelerazione. Dignità dell'Uomo, tra carcere e intelligenza artificiale" (Rimini, 7 e 8 giugno 2024)

Ciclo seminari Università di Milano: "Oltre ai limiti: formare e formarsi in carcere" (Milano, varie date fino al 18 giugno 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

BANDI E CONCORSI

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)