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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 10 maggio 2024
CARCERI
di Marcello Bortolato*
questionegiustizia.it, 10 maggio 2024 Sono giudice di sorveglianza e per questo mi limiterò a descrivere la situazione delle carceri su cui la magistratura di sorveglianza esercita il suo potere di vigilanza. Ancorché le norme dell’ordinamento penitenziario del 1975 consentano al magistrato di sorveglianza di prospettare al Ministro della giustizia anche le esigenze dei vari servizi e quindi anche un’indicazione di interventi possibili, credo che in questa felice occasione pubblica, in cui una magistratura ed un’avvocatura congiunte si trovano dalla stessa parte, il magistrato “di prossimità” che si occupa di eseguire la pena si debba limitare a denunciare lo stato delle cose, piuttosto che indicare soluzioni, perché quelle sono compito dell’azione del Governo e del Parlamento.
di Susanna Marietti*
Il Fatto Quotidiano, 10 maggio 2024 Lo scorso marzo un giovane di 28 anni con problemi di tossicodipendenza, marchigiano di origine ma in carcere a Parma, si è appeso a un lenzuolo in una cella di isolamento. Solo, dentro quel baratro di solitudine, non ha visto altra speranza che quella di rinunciare a vivere. I familiari non si danno pace. Era già successo un paio di mesi prima in un altro istituto e di nuovo il mese ancora prima nel carcere di Verona. E purtroppo potrei continuare. Oltre il 10% dei tantissimi suicidi degli ultimi mesi dietro le sbarre sono avvenuti in celle di isolamento. Persone spesso con problemi psichiatrici che venivano isolate invece che prese in carico.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 10 maggio 2024 Si è tenuto presso l’Università Lumsa di Roma il convegno “Carcere e salute mentale L’intervento con adulti e minori autori di reato”, un importante momento di confronto su un tema di scottante attualità. L’evento, organizzato dal Centro di ricerca sui sistemi sociali e penali “Diritto alla Speranza” - Das, diretto dal professore Filippo Giordano, ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Felice Maurizio D’Ettore, e la direttrice della Casa circondariale Regina Coeli di Roma, Claudia Clementi.
di Erica Manna
L’Espresso, 10 maggio 2024 Il caso “Beccaria” rivela che gli abusi sono ricorrenti negli istituti penali per i minorenni. Ma è l’intero sistema della giustizia a non essere adeguato a loro. Come racconta chi ci è passato. A colpire M. non erano solo gli schiaffi. Ma il fatto che gli agenti cercassero di farla sentire in colpa. “Mi dicevano: grazie a te dobbiamo fare il nostro lavoro”. Per R. c’entra anche il pregiudizio: “Io sono appassionato di bricolage. Quando i poliziotti hanno perquisito la casa, hanno visto un taglierino sul comodino e hanno detto: questo dorme con un coltellino accanto, per alludere all’uso di droghe. Ma non era così”.
di Paolo Foschini
Corriere della Sera, 10 maggio 2024 “La società più sicura non è quella che rinchiude più persone, ma quella che le fa uscire migliori di come sono entrate”. “Quelli del Beccaria sono fatti che fanno sprofondare nella desolazione più amara”. Daria Bignardi abita a poche centinaia di metri da San Vittore, giri l’angolo e ci sei, se fuori dalla finestra non ci fosse quell’altro palazzo potresti guardare la prigione più famosa del Nord ogni volta che scoli la pasta.
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 10 maggio 2024 Presidente dell’associazione Nessuno tocchi Caino, Rita Bernardini è candidata alle prossime elezioni europee con gli Stati Uniti d’Europa. “Faccio lo sciopero della fame per richiamare tutte le istituzioni all’obbligo di intervenire sul tema del sovraffollamento nelle carceri. In Europa mi occuperei di diritti umani fondamentali”. Sta per iniziare uno sciopero della fame, Rita Bernardini, candidata alle Elezioni europee nella lista Stati Uniti d’Europa come capolista nella circoscrizione Isole e presidente dell’associazione Nessuno tocchi Caino. “Da stasera a mezzanotte non mangerò più. Il mio sciopero della fame durerà un mese, tutta la campagna elettorale. Molto probabilmente farò anche qualche giorno di sciopero della sete”.
di Simona Musco
Il Dubbio, 10 maggio 2024 Approvato alla Camera l’emendamento al ddl Cybersicurezza che prevede controlli sulla regolarità degli accessi alle banche dati. Le opposizioni: “Indagini a rischio”. Il deputato di Azione Enrico Costa incassa il no al carcere per i giornalisti, ma porta a casa un risultato: il sì del governo dopo la riformulazione - ad un suo emendamento al ddl Cybersicurezza che prevede un controllo del ministero della Giustizia, attraverso l’ispettorato, sulla “regolarità degli accessi alle banche dati” e sul “rispetto delle prescrizioni di sicurezza”.
di Liana Milella
La Repubblica, 10 maggio 2024 Un emendamento presentato da Costa (Azione) obbligherà il ministero della Giustizia a verificare l’esistenza di ingressi abusivi. Cafiero De Raho (M5S): “Siamo al controllo politico sulla magistratura?”. Un nuovo “potere” per gli ispettori di via Arenula, la longa manus del Guardasigilli da sempre. E per Carlo Nordio adesso. Un potere assai invasivo che può penetrare facilmente il segreto istruttorio. Non solo la possibilità, ma il “dovere” per gli 007 ministeriali della Giustizia, di verificare se dalle procure siano partiti accessi non necessari, e quindi illegittimi, alle banche dati. Un emendamento di Enrico Costa, il responsabile Giustizia di Azione, al ddl Cybersicurezza in discussione alla Camera lo renderà possibile.
di Michele Passione*
La Stampa, 10 maggio 2024 Gentile direttore, sul quotidiano da Lei diretto nella giornata di ieri Donatella Stasio ha definito le carriere separate un attacco alla democrazia, rivolgendo un insistito invito agli “avvocati democratici” a “difendere la magistratura”. Non ho alcun ruolo per prendere posizione sulla proposta di legge avversata, ma mi preme consegnare alcune considerazioni rispetto a quanto ho letto. La prima: l’articolo prende le mosse dal rilievo che si tratterebbe di una battaglia vecchia e portata avanti in chiave punitiva dalla destra (vecchia e nuova).
di Ennio Amodio*
Il Dubbio, 10 maggio 2024 Lo “sdoppiamento” dell’autogoverno non produrrà l’effetto voluto: un magistrato dell’accusa collocato sullo stesso piano della difesa. Separati in due case identiche, uguali a torri gemelle, con gli stessi piani alti e le stesse forme delle porte e delle finestre. Così il centro destra vuole mettere a dimora giudici e pubblici ministeri in una rinnovata architettura del nostro sistema giudiziario. Verrebbero creati due organi di autogoverno paralleli, destinati a regolare le carriere, rispettivamente, dei magistrati che devono emettere la sentenza e di quelli che, invece, investigano ed esercitano l’azione penale.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 10 maggio 2024 Allo stand del Dubbio l’incontro con Anna Rossomando, Enrico Costa, Armando Spataro e Francesco Starace sul tema “rovente” della giustizia. “Test ai magistrati: necessità o vendetta politica?” è stato il titolo del primo dibattito organizzato dal Dubbio al Salone internazionale del Libro a Torino a cui hanno partecipato la dem Anna Rossomando, vice-presidente del Senato, Enrico Costa, responsabile giustizia di Azione, Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche dell’Ausl di Modena e presidente della Società italiana di epidemiologia psichiatrica (Siep), Armando Spataro, già magistrato, che hanno discusso della nuova norma introdotta dal Governo per cui dal 2026 gli aspiranti magistrati dovranno sottoporsi anche ad una valutazione psicoattitudinale.
di Giacomo Puletti
Il Dubbio, 10 maggio 2024 Il processo mediatico al centro della prima giornata di eventi, con la testimonianza della compagna di Enzo e con Marco Sorbara che ha descritto i suoi 900 giorni in cella. La gogna che soffoca, strozza, uccide. Il carcere che umilia, debilita, massacra. E la riabilitazione che arriva a fatica, e a volte non arriva mai. Si è parlato di tutto questo nel panel di presentazione di quello che è leit motiv della presenza di quest’anno del Dubbio al Salone del libro di Torino, cioè Processo mediatico: il colpevole sei tu. All’incontro, moderato da Valentina Stella, hanno partecipato la compagna di Enzo Tortora, Francesca Scopelliti, e Marco Sorbara, già consigliere comunale di Aosta e assessore regionale in Valle d’Aosta.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 10 maggio 2024 Il Garante regionale, Samuele Ciambriello, nella relazione annuale segnala anche la presenza di tanti detenuti con doppia diagnosi, affetti sia da disturbi mentali che da dipendenze, e la carenza di psicologi. Sovraffollamento, presenza di detenuti con doppia diagnosi, assenza di psichiatri e psicologi, e un tasso di suicidi superiore a quello delle persone libere: sono le gravi criticità emerse dalla relazione annuale appena redatta da Samuele Ciambriello, garante delle persone private della libertà della Campania. I dati regionali mettono in evidenza una serie di problematiche che riflettono le difficoltà dell’intero sistema penitenziario nazionale.
di Sarah Martinenghi e Elisa Sola
La Repubblica, 10 maggio 2024 La procura chiede il rinvio a giudizio: per la morte di Alessandro Gaffoglio nel carcere delle Vallette l’accusa è di omicidio colposo. La difesa: “Vicenda dolorosa con gigantesche smagliature nell’organizzazione della custodia”. Un anno e nove mesi dopo il suicidio di Alessandro Gaffoglio, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per la psichiatra del carcere di Torino che aveva visitato il detenuto di 24 anni indicando in “lieve” il suo rischio di suicidio. Il ragazzo si era tolto la vita soffocandosi con una busta di nylon, con la stessa modalità del precedente gesto anticonservativo. Il giovane era da considerarsi “un soggetto ad alta vulnerabilità psichica”.
di Ludovica Lopetti
La Stampa, 10 maggio 2024 In tribunale a Torino la testimonianza della garante Monica Gallo: “Entravo nell’istituto e non ero considerata”. “Quando entravo nell’istituto non ricevevo nessuna attenzione, gli agenti restavano con i piedi sulla scrivania, fumavano o urlavano per chiamare i detenuti. Dovevo insistere per farmi ascoltare, mi lasciavano aspettare anche un’ora”. Era una testimonianza molto attesa quella di Monica Cristina Gallo, garante dei detenuti del Comune di Torino, ascoltata per diverse ore nell’aula del processo a 22 agenti penitenziari del carcere Lorusso e Cutugno di Torino. L’accusa? Torture sui detenuti. Gallo è una “teste-chiave”.
di Massimiliano Nerozzi
Corriere di Torino, 10 maggio 2024 Presunte torture in carcere, Monica Gallo sentita per oltre tre ore: “A un certo punto, segnalai le cose a provveditore e sindaca”. Tutto inizia così: “La prima segnalazione di violenza arriva nel settembre 2018: durante un colloquio, un detenuto mi disse che era stato preso a calci da alcuni agenti, durante un trasferimento tra padiglioni”, racconta Monica Cristina Gallo, dal 2015 Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà. Sulle domande del pubblico ministero Francesco Pelosi, parla per oltre tre ore, come testimone al processo sulle presunte torture nel carcere “Lorusso e Cutugno”, che vede imputati - a vario titolo - 21 agenti della polizia penitenziaria.
di Andrea Siravo
La Stampa, 10 maggio 2024 Dalle indagini della Guardia di Finanza sono emerse irregolarità delle società Engels e Martinina nelle gare d’appalto per gestioni altri centri in Italia. Non sarebbe stata ingannata solo la Prefettura di Milano. Le società salentina Engel Italia e Martinina avrebbero presentato documentazione contraffatta anche alle prefetture di Salerno, Avelino, Lecco, Brindisi e Taranto, alterando così le gare d’appalto per la gestione dei centri migranti. È quanto emerge dalle indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF di Milano e dei pm Paolo Storari e Giovanna Cavalleri che lo scorso dicembre avevano portato a commissariare la Martinina, che dalla Engel aveva acquistato il ramo d’azienda che gestiva il Cpr di Milano.
di Claudia Radente
Il Sole 24 Ore, 10 maggio 2024 Maltrattamenti in danno di minori, aggravati dalla minorata difesa e dall’abuso di potere; concorso nel reato di tortura, anche mediante omissione; concorso nel reato di lesioni in danno di minori, anche mediante omissione, aggravate dai motivi abietti e futili, dalla minorata difesa e dall’abuso di potere; concorso nel reato di falso ideologico e infine una tentata violenza sessuale a opera di un agente nei confronti di un detenuto. Questi alcuni dei reati contestati a 13 agenti della polizia penitenziaria dell’Istituto penale minorile Cesare Beccaria.
di Luigi Mastrodonato
Il Domani, 10 maggio 2024 Il 9 maggio 1974 tre detenuti armati del carcere Don Soria prendono in ostaggio sei insegnanti, un medico, sei agenti e sei detenuti. La trattativa viene interrotta e le autorità decidono l’irruzione e la prova di forza. Moriranno in sette tra sequestratori, ostaggi e agenti. Nel febbraio 1974, durante una rivolta al carcere fiorentino delle Murate, gli agenti sparano sui detenuti, uccidendo il ventenne Giancarlo Del Padrone. Con il movimento del Sessantotto lo stato fatiscente delle carceri italiane era diventato argomento di dibattito e di lotta. La pressione politica per una riforma carceraria aumentava, ma ai proclami dello Stato non seguivano i fatti. Si preferiva usare ancora il bastone. Il 9 maggio successivo, durante una rivolta al carcere di Alessandria, va ancora peggio.
di Youssef Hassan Holgado e Tommaso Panza
Il Domani, 10 maggio 2024 Dopo la confisca un magazzino utilizzato per lo spaccio è stato affidato nel 2010 alla cooperativa “Pietra di scarto” che attraverso un’agricoltura sostenibile, praticata anche da ragazzi inseriti in percorsi di lavoro durante la loro detenzione in carcere, genera prodotti alimentari di alta qualità. In mezzo alla campagna sulla strada statale tra Foggia e Cerignola fino a qualche anno fa lo sguardo dei passanti veniva attirato da un piccolo ecomostro di cemento grigio. Veniva usato da alcune famiglie legate alla criminalità organizzata locale come magazzino per lo smercio delle sostanze stupefacenti.
legacoop.veneto.it, 10 maggio 2024 Nei giorni scorsi l’incontro col Papa. Promuovere la dignità delle detenute, fornendo loro strumenti e spazi di crescita umana e professionale. È l’obiettivo del laboratorio di sartoria gestito dalla cooperativa sociale “Il Cerchio”, associata a Legacoop Veneto, all’interno della Casa di Reclusione Femminile della Giudecca (Venezia). A breve, ovvero nel mese di giugno, la coop inaugurerà nel proprio sito web la sezione e-commerce per la vendita online di abiti e accessori, così da ampliare il pubblico di clienti potenziali e consolidare ulteriormente l’attività. La sartoria nasce trent’anni fa e offre formazione e lavoro a donne recluse. Attualmente il laboratorio artigiano impiega, oltre a due commesse, anche otto donne detenute ed ex detenute.
askanews.com, 10 maggio 2024 Quanto è difficile per un giovane musulmano cambiare vita dopo un’esperienza in carcere? Marco Santarelli nel suo “Samad”, nei cinema dal 13 maggio, racconta la storia di uno di loro, Samad, appunto, interpretato da Mehdi Meskar. Il ragazzo ha pagato il suo conto con la giustizia e ora ha un lavoro, una nuova vita. Quando rientra in carcere insieme a Padre Agostino interpretato da Roberto Citran, per essere d’ispirazione per i suoi compagni, come esempio di reinserimento, succede qualcosa di imprevisto. Il regista prima di questo film aveva girato due documentari ambientati nelle carceri, osservando le difficoltà di integrazione dei detenuti stranieri.
di Luca Castelli
Corriere della Sera, 10 maggio 2024 Salvini, Salis, la guerra e i “disegnetti”: il fumettista Zerocalcare al Salone del Libro di Torino con “Quando muori resta a me”, Bao Publishing. Galeotto fu Aftersun. È dopo aver visto al cinema il film di Charlotte Wells su un’estate trascorsa da una ragazza con suo padre che l’ispirazione ha bussato alla porta di Zerocalcare. “Mi ha smosso cose di cui non avevo mai parlato, su di me, mio padre e più in generale quelli che oggi sono i rapporti tra i maschi”, dice il quarantenne fumettista di Rebibbia, che al Salone ne presenterà il risultato (Quando muori resta a me, Bao Publishing) con un incontro domani alle 15.30 all’Auditorium e tre sessioni di “disegnini”, oggi alle 14, domani e domenica mattina dalle 10.30.
AFFARI SOCIALI
di Carlo Marroni
Il Sole 24 Ore, 10 maggio 2024 Pace, migranti, ambiente, povertà, emarginazione, detenuti (ci sarà una celebrazione dentro un carcere), spesa militare, natalità, cura degli anziani. Ma anche un profondo richiamo alle ragioni della fede e del cammino cristiano. Nella Bolla di indizione dell’anno Santo per il 2025 c’è tutta la profondità della pastorale di Francesco, una vera “Agenda-Giubileo” che farà da guida alle celebrazioni che dureranno tutto l’anno e vedranno a Roma l’afflusso stimato di 35 milioni di pellegrini, più di quello straordinario della Misericordia del 2015, che furono un po’ di venti milioni. Il Papa come previsto ha stabilito che la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano sia aperta il 24 dicembre, la domenica successiva, 29 dicembre a San Giovanni in Laterano ...
di Luciano Casolari*
Il Fatto Quotidiano, 10 maggio 2024 Come è difficile essere pacifisti! Il ricatto psicologico è in agguato sotto forma di questa domanda: “Ma se qualcuno ti attacca il tuo pacifismo significa che cederai sempre al prepotente e ti arrenderai?”. Chiaramente questo ragionamento è frutto di una esasperazione del concetto pacifista portando il tutto alle estreme conseguenze per cui pare che chi è pacifista debba per forza essere un imbelle imbecille che accetta ogni angheria. Occorre ribellarsi a questa domanda che è un tranello psicologico. Resistere alle aggressioni e contrastare chi ci minaccia non significa rispondere occhio per occhio e dente per dente.
di Angelo Mastrandrea
ilpost.it, 10 maggio 2024 Il Centro di permanenza per il rimpatrio dei migranti in Basilicata non è facilmente accessibile, e anche entrandoci non è possibile avere contatti con i migranti detenuti. Appena varcato il portoncino d’ingresso del Centro di permanenza per il rimpatrio (CPR) di Palazzo San Gervasio, in Basilicata, si viene accolti da un gruppetto di militari in divisa che fanno parte dell’operazione “Strade sicure”. A Palazzo San Gervasio i militari hanno il compito di proteggere il perimetro delle mura esterne e di controllare chi entra e chi esce. Chiedono un documento d’identità e l’autorizzazione della prefettura a entrare nella struttura, poi uno di loro va a chiamare il funzionario di polizia che dovrà accompagnare la visita.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 10 maggio 2024 Ponte Galeria, protocollo per lo psichiatra. La garante Calderone: “Si spera possa far emergere più rapidamente le situazioni di disagio mentale”. La rete Mai più lager: “Rischio deriva manicomiale”. Alla fine H.B. è uscito dal Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Ponte Galeria. Il cittadino algerino, che era finito il 9 gennaio scorso nell’analoga struttura di Macomer da cui è stato successivamente trasferito, ingeriva le sue stesse feci e urine. Per questo l’avvocato Gennaro Santoro ne aveva chiesto la liberazione tre settimane fa. Nonostante l’evidente disturbo psichiatrico e la mancanza di chiarimenti dell’ente gestore, il giudice di pace ha confermato il trattenimento. Per due volte. Così Santoro ha presentato un ricorso d’urgenza alla Corte europea dei diritti umani (Cedu).
di Piero Sansonetti
L’Unità, 10 maggio 2024 La Camera penale ha scritto un comunicato nel quale attacca l’Unità perché ha difeso una signora iraniana carcerata e innocente, mancando così di rispetto all’infallibilità dei magistrati. Vi racconto un episodio minore della storia del “garantismo che non esiste”. Riguarda un gruppo di avvocati di Locri, riuniti nella locale Camera Penale, i quali nei giorni scorsi hanno deciso di sferrare un attacco contro il nostro giornale che aveva difeso con foga - come spesso ci capita - un’imputata iraniana, profuga, naufraga, vistosamente innocente, finita in un carcere calabrese, separata dal figlioletto, accusata senza indizio alcuno di essere una scafista, e che ora rischia una vagonata di anni di carcere, e che già ha avuto la vita rovinata - la sua e quella di suo figlio - dalla caccia allo scafista ...
di Marika Ikonomu
Il Domani, 10 maggio 2024 I due deputati hanno portato in parlamento le loro vicende, chiedendo di rilasciarle. Sono accusate di essere “scafiste” per aver fatto parte dell’equipaggio della barca con cui hanno raggiunto le coste italiane. Ma ci sono prove di pagamento del viaggio, traduzioni approssimative e testimoni irreperibili, oltre alla violazione del loro diritto di difesa. Le storie di Marjan Jamali e di Maysoon Majidi, le due donne iraniane accusate di essere “scafiste” e in custodia cautelare nelle carceri calabresi, è arrivata in parlamento. Dopo le visite in carcere della deputata del Partito democratico e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo Laura Boldrini, la parlamentare e il collega Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, hanno chiesto ...
di Matteo Garavoglia
Il Manifesto, 10 maggio 2024 Perquisizioni nelle sedi di importanti organizzazioni umanitarie e arresti di attivisti, mentre Italia e Ue continuano a elargire fondi. Continuano le deportazioni dei cittadini stranieri nelle zone desertiche al confine con Algeria e Libia. Fin dove si spingerà Kais Saied? Chi lavora in ambito migratorio a Tunisi si pone questa domanda da tempo. Il 21 febbraio 2023 il presidente della Repubblica ha accusato le persone di origine subsahariana e sudanese di stare compiendo una sostituzione etnica nel paese. Successivamente, nel luglio dello stesso anno, sono arrivate le strette di mano con la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per la firma del memorandum d’intesa ...
La Repubblica, 10 maggio 2024 Durissima la sentenza a carico dell’autore di “Il male non esiste”. Ma il suo ultimo film verrà presentato in concorso al prossimo Festival di Cannes. Cinque anni di carcere, la confisca dei beni e la fustigazione: questa la condanna comminata a Mohammad Rasoulof, il regista iraniano vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino con il film Il male non esiste. L’accusa è di aver fatto parte di un complotto contro la sicurezza nazionale realizzando film e documentari contro il regime.
DOCUMENTI
Articolo: "Firenze, Sollicciano e la Costituzione", di Mario Iannucci e Gemma Brandi
Articolo. "Separate i separati! Unite gli indisciplinati! Facite ammuina?", di Aniello Nappi
PETIZIONI
Proposta di legge "Sciascia-Tortora" per una amministrazione della giustizia (più) umana e consapevole. Per aderire clicca QUI
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
Convegno: "Contro l'isolamento", organizzato dall'Associazione Antigone (Roma, 13 maggio 2024)
Spettacolo teatrale di e con Mauro Pescio: "Io ero Il Milanese" (Mestre-VE, 13 maggio 2024)
Convegno: "Affettività e sessualità in carcere. Tra teoria e realtà" (Torino 14 maggio 2024)
Spettacolo teatrale di e con Mauro Pescio: "Non è la storia di un eroe" (Bolzano, 17 maggio 2024)
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