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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 9 luglio 2024
di Francesco Petrelli*
L’Unità, 9 luglio 2024 Si ricorda spesso il motto secondo il quale le condizioni del carcere sono lo specchio della civiltà di un Paese. Ma se è così, è senz’altro vero che quelle condizioni sono anche lo specchio della coscienza di chi lo governa e che, governandolo, dovrebbe avere a cuore quel livello di civiltà. Chi ci governa dovrebbe fare attenzione che la civiltà del nostro Paese non cada troppo in basso, facendo sì che un domani non potremo guardarci senza vergogna nello specchio della nostra storia. Inchiodati agli slogan della certezza della pena ed all’idea che più carcere significhi più sicurezza, viaggiamo contro il nostro stesso interesse di cittadini, contro ogni statistica, contro ogni buon senso e razionalità. Perché sappiamo che quanto peggiori sono le nostre carceri, tanto maggiore il rischio della recidiva.
di Giuseppe Belcastro*
Il Dubbio, 9 luglio 2024 Oppure di fronte a questa strage non ci resterà che la vergogna e il perdono. I momenti drammatici sconsigliano troppe parole. Eppure, noi avvocati, non abbiamo che quelle. Abbiamo allestito, del resto, una maratona oratoria per mezzo di esse e, al contempo, per dar loro lo spazio che meritano. Noi vorremmo che le nostre parole, uscendo dai labirinti delle nostre menti - a volte forse non troppo chiari nei percorsi - e dagli elitari cenacoli pseudo-culturali nei quali ci ostiniamo a confinarle, prendessero aria e arrivassero all’orecchio e al cuore di chi, del carcere, non sa nulla, se non quel poco che pennivendoli e venditori di fumo hanno provato a raccontare.
di Vincenzo Musacchio
huffingtonpost.it, 9 luglio 2024 Si sta procedendo sulla strada sbagliata introducendo nuovi reati, anziché depenalizzare. Il carcere non può essere la soluzione alla mancanza di politiche sociali ed economiche da parte dello Stato. Occorrono misure strutturali. Qualsiasi riforma dell’ordinamento penitenziario non può prescindere da una seria ed efficace opera di depenalizzazione. L’attuale governo, invece, sta facendo il contrario, avendo già introdotto più di venti nuovi delitti e sanzioni che prevedono sempre più carcere come risposta a determinate forme d’illegalità contenenti spesso condotte punibili con altre forme di sanzioni.
di Guglielmo Starace
L’Edicola del Sud, 9 luglio 2024 Il Governo ha recentemente emanato il decreto legge 92 riguardante misure urgenti in materia penitenziaria. Il decreto è stato presentato come risposta al sovraffollamento carcerario da cui deriverebbe il trattamento disumano dei detenuti e il numero impressionante di coloro che decidono di togliersi la vita. In tema di liberazione anticipata, anziché provvedere ad ampliare il beneficio (magari da 45 a 75 giorni per ogni semestre di pena sofferto, come suggerito da Roberto Giachetti e Rita Bernardini), si attribuisce alla Procura il compito di computare eventuali detrazioni di pena a titolo di liberazione anticipata nell’ordine di esecuzione e al Magistrato di sorveglianza di farlo in caso di ricezione di richiesta di accesso alle misure alternative alla detenzione o ad altri benefici.
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 9 luglio 2024 Giovedì scorso l’ennesimo suicidio dietro le sbarre, un ragazzo di 20 anni che si è impiccato nell’istituto fiorentino di Sollicciano. Nella Casa circondariale è scoppiata una protesta. Il bilancio, dall’inizio dell’anno, è di 52 persone che si sono tolte la vita. Valentina Calderone, Garante delle persone private della libertà personale a Roma: “C’è una sottovalutazione totale delle minime condizioni di vivibilità in un momento già estremamente difficile”
di Ciriaco M. Viggiano
L’Edicola del Sud, 9 luglio 2024 “Siamo davanti a una soluzione finale adottata per liberarsi di un fardello pesante per la sicurezza pubblica”: Alessandro Barbano, già direttore de “Il Mattino”, “Il Riformista” e “Il Messaggero” e oggi punta di diamante del format-web “War Room”, non usa mezzi termini nel commentare l’escalation di suicidi nelle carceri italiane.
di Serena Uccello
Il Sole 24 Ore, 9 luglio 2024 Un bonus per l’impresa che assume detenuti. Lo prevede il Disegno di legge depositato in Parlamento su iniziativa dell’assemblea del Cnel presieduta da Renato Brunetta. Un progetto che punta a recuperare socialmente i detenuti, riducendo i tassi di recidiva. Trai punti cardine anche la parità di trattamento salariale. Depositato in Parlamento il disegno di legge del Cnel che cambia la legge Smuraglia e ridefinisce l’accesso a lavoro e formazione. Abbattere fino ad annullarlo il tasso di recidiva, attualmente pari al 68,7%, per tutti i detenuti presenti nelle 189 strutture carcerarie italiane.
di Serena Uccello
Il Sole 24 Ore, 9 luglio 2024 Oltre un anno di lavoro e la mobilitazione di soggetti istituzionali, economici - provenienti dal mondo produttivo - e sociali, cioè il volontariato. Ma anche il mondo dell’istruzione, in testa le università. È una mobilitazione numericamente ampia, eterogenea e salda nel tempo, quella che, valorizzata dal Cnel, ha contribuito alla definizione del Ddl depositato dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro in Parlamento ma soprattutto a cementare un impegno che si connota come strutturale. Il punto di partenza è stato l’accordo interistituzionale con il ministero della Giustizia del 13 giugno 2023, è in questa fase infatti che comincia a prendere formala necessità di dare gambe a quanto già delineato dalla letteratura scientifica ...
di Nicolò Cenetiempo
altreconomia.it, 9 luglio 2024 Il nostro Paese non si è dotato di strumenti per garantire il reinserimento sociale dei soggetti “radicalizzati”: il tutto si limita nel contesto penitenziario all’intercettazione dei fattori di pericolo, al monitoraggio e alla reclusione nel circuito “Alta Sicurezza 2”. La vicenda dell’uomo nuovamente arrestato a fine maggio mette in crisi gli annunci celebrativi del Viminale. Il racconto dell’imam Ibrahim Gabriele Iungo.
di Giuseppe Benedetto*
Il Dubbio, 9 luglio 2024 Perché mai la maggioranza non porta subito a casa una riforma che porterebbe tanti consensi, posticipando quella sul premierato? Autonomia differenziata, premierato, separazione delle carriere. Tre riforme che dovrebbero caratterizzare l’attuale legislatura. La prima approvata con legge ordinaria, in attuazione della riforma costituzionale del 2011 di riforma del Titolo V. Le altre di rango costituzionale, dovendosi modificare alcuni articoli della Costituzione.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 9 luglio 2024 Per il sindacato delle toghe elencare i fallimenti del magistrato di Torino Colace “supera il diritto di critica”. Una logica di casta, che non ammette valutazioni del proprio operato né al suo interno né da parte di soggetti esterni, come i giornalisti. La giunta distrettuale del Piemonte e della Valle d’Aosta dell’Associazione nazionale magistrati si è risentita per un articolo pubblicato sabato scorso su questo giornale, dedicato ai flop giudiziari di un magistrato in servizio alla procura di Torino, Gianfranco Colace. La giunta locale dell’Anm si è spinta a emettere un comunicato stampa in cui, oltre a “esprimere solidarietà” al collega, “condanna l’ennesimo attacco portato avanti nei confronti di un singolo magistrato, condotto con toni ed espressioni che, di certo ...
di Simona Musco
Il Dubbio, 9 luglio 2024 L’ex sindaco, assolto dall’accusa di associazione mafiosa dopo una custodia cautelare lunga 5 anni e 10 giorni, rimase senza lavoro dopo la scarcerazione per quasi due anni. Non erano bastati i processi - ingiusti - per mafia e per abuso d’ufficio aggravato dall’articolo 7, con una custodia cautelare durata ben cinque anni e 10 giorni, chiusi con l’assoluzione perché il fatto non sussiste. E nemmeno quello per turbata libertà degli incanti, conclusosi con una condanna di sei mesi per la piantumazione di alcune palme, ma con l’esclusione di qualsiasi aggravante mafiosa.
di Silvio Messinetti
Il Manifesto, 9 luglio 2024 Ci vorrà un nuovo processo per stabile se sia stata giusta la decisione dei giudici di secondo grado: l’allora sindaco (appena rieletto) “mai ha neppure pensato di guadagnare sui rifugiati”. La procura generale di Reggio Calabria non ci sta e impugna in Cassazione la sentenza emessa dalla Corte d’Appello nei confronti di Mimmo Lucano, assolto dai reati più gravi sulla gestione dei progetti di accoglienza ai migranti al tempo in cui era sindaco di Riace, per il suo terzo mandato consecutivo. Diversi i punti che ad avviso della Procura generale non sono stati correttamente valutati dai giudici di piazza Castello.
di Enrico Spaccini
fanpage.it, 9 luglio 2024 Un 57enne si è tolto la vita nella sua cella nel carcere Miogni di Varese. Stando a quanto appreso, l’uomo era italiano e si sarebbe suicidato impiccandosi nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 luglio. Con problemi di tossicodipendenza, il detenuto era stato arrestato lo scorso settembre per furto. Il 57enne, inoltre, era coinvolto nell’inchiesta di Pianbosco del 2018 sulla morte di un 25enne in seguito a uno scontro tra bande rivali legate al mondo dello spaccio.
di Irene Famà
La Stampa, 9 luglio 2024 Immigrato in Italia dal Pakistan era passato dal vendere pannocchie sul litorale del Circeo a qualche furto in strada. Arrestato, aveva chiesto di essere trasferito nel “repartino” della Casa circondariale. Vita sfortunata la sua. Qualche scelta sbagliata e il destino, che l’ha fatto nascere in una delle zone più povere del Pakistan. Sette anni fa ha cercato fortuna in Italia. Con in tasca il permesso di soggiorno per protezione sussidiaria e dopo qualche guaio con la giustizia, ha costruito un carretto con cui vendeva pannocchie sul lungo mare del Circeo. Intraprendente, sì. Ma la legge non fa sconti. Nessuna licenza, nessun permesso, e lo scorso agosto il carretto gli viene sequestrato.
di Stefano Taglione
Il Tirreno, 9 luglio 2024 Fra le richieste del Comune all’amministrazione penitenziaria anche l’apertura di una sezione femminile alle Sughere. Tre richieste, risalenti a prima di Natale, dal Comune all’amministrazione penitenziaria. Nessuna risposta, almeno per il momento. Si è mosso anche palazzo civico per arginare l’emergenza Sughere, il carcere livornese nell’occhio del ciclone da settimane dopo il suicidio di un detenuto di 35 anni, il sovraffollamento delle celle, la carenza di personale di guardia, i padiglioni che cadono a pezzi, topi e blatte ovunque, le telecamere fuori uso dalla terribile alluvione del 2017 e perfino un’evasione da film ...
palermotoday.it, 9 luglio 2024 Il Garante, Pino Apprendi, si è recato in carcere: “La situazione del passeggio? Un gabinetto all’aperto alla turca senz’acqua, rifiuti, bottiglie di plastica, sterpaglie ed escrementi vari”. Il detenuto morto sabato sera nel carcere Ucciardone era “cardiopatico, diabetico, con gravi problemi respiratori e per questo ricorreva all’ossigenoterapia. Inoltre, era assistito da un piantone nella cella e quando ha avuto la crisi cardiaca è stato seguito dal medico e due infermieri. C’è da chiedersi se una persona con queste patologie non possa scontare la pena in maniera alternativa”.
di Serenella Bettin
Il Domani, 9 luglio 2024 Celle piene. Ne può contenere 12, ma sono 24 i reclusi. E si lavano sui wc alla turca. L’effetto del decreto Caivano voluto dal governo si fa sentire. “Temiamo una nuova rivolta”, dicono gli agenti. “Capoposto non siamo animali che dobbiamo dormire in questo stato!”. Lo vedi subito il carcere di Treviso. Se ne sta qui incastonato tra le case, in via Santa Bona Nuova, alle porte della città trevigiana, cinto da enormi e invalicabili mura. Sopra le mura, le torri di guardia. E, sotto le torri di guardia, le recinzioni, il filo spinato. Gli effetti perversi del decreto Caivano, che anziché prevedere percorsi rieducativi ha sbattuto in carcere i minori detenendoli al limite della dignità, li vedi qui, dove i ragazzi sono il doppio rispetto alla capienza consentita.
Il Dubbio, 9 luglio 2024 La notte scorsa nel carcere minorile Beccaria di Milano è divampato un incendio. Ne dà notizia Aldo di Giacomo segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria, che spiega che “con l’incendio appiccato la notte scorsa si è sfiorata la tragedia. Solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco si è riusciti a domare le fiamme all’ interno dell’istituto. Sono intervenute due autoambulanze che hanno portato due colleghi in codice verde. - spiega di Giacomo - vi è una unica strategia dietro i tre incendi in 12 ore in tre diversi istituto minorili (Roma, Nisida e Milano). A Casal del Marmo (Roma) la scintilla di una situazione incandescente è stata una rissa, scatenata da un giovane detenuto che ha dato in escandescenze.
di Giuseppe Legato e Adelia Pantano
La Stampa, 9 luglio 2024 Drammatica la fotografia dell’emergenza negli istituti di pena piemontesi tra carenza di personale: interrogazione di Italia Viva al ministro Nordio. La crisi del sistema carcerario italiano non trova eccezioni (semmai conferme) nella prospettiva degli istituti di pena e delle case circondariali piemontesi. Tra assenza di personale di polizia penitenziaria, sovraffollamento di diverse strutture rispetto al tetto massimo di detenuti ospitabili, carenza di educatori e personale medico, il cahiers de doléances è lungo e articolato aggravato dalle ultime statistiche sui suicidi (tentati e riusciti) e sui gesti di autolesionismo all’interno delle celle sintomo di una problematica permanenza e sopravvivenza degli “ospiti” nei luoghi di detenzione.
di Alessia Marani
Il Messaggero, 9 luglio 2024 Nel carcere romano il rapporto tra posti occupati e disponibili è del 183% contro il 130 nazionale. L’ultimo report del Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, relativo al “monitoraggio delle camere e degli spazi di detenzione” delle carceri italiane assegna a Regina Coeli un autentico record, ossia un livello di sovraffollamento pari al 183,89 per cento rispetto a una media nazionale che è del 130 per cento. Tra i più alti di Italia insieme a Foggia. Altri numeri rendono l’idea di quanto la gestione della sicurezza all’interno dell’istituto protagonista nelle ultime settimane di disordini, se non di una vera e propria rivolta esplosa il 27 giugno scorso nella terza sezione (coinvolte 200 persone) seguita da un’altra un paio di giorni dopo ...
di Jacopo Storni
Corriere Fiorentino, 9 luglio 2024 Il Governatore: “Sono per la ristrutturazione, ma serve una svolta. Il governo deve fare la sua parte”. “La Toscana e Firenze non possono essere associati all’immagine di un territorio che non assicura condizioni di vita umane e rispettose della dignità. La situazione a Sollicciano è devastante e lo Stato deve trovare le risorse per ristrutturare questo carcere, è importante prendere una decisione perché se ne parla da anni, e occorre agire concretamente”. Lo ha detto il presidente Eugenio Giani a Palazzo Strozzi Sacrati, dove ieri pomeriggio si è svolta una seduta straordinaria di giunta dedicata alla situazione dei penitenziari presenti sul territorio regionale, in seguito al suicidio del ventenne tunisino nel carcere fiorentino di Sollicciano e della protesta di altri detenuti scoppiata alla notizia della morte del giovane.
di Anthony Distefano
livesicilia.it, 9 luglio 2024 Un caso accertato di tubercolosi con il paziente-detenuto ricoverato al Cannizzaro. Due, invece, i casi di positività alla Mantoux, ovvero, chi è entrato in contatto col germe ma non è malato. È un primissimo e breve bollettino medico di quanto avvenuto all’interno del carcere di Piazza Lanza a Catania. Il caso ha riguardato un detenuto in cella con altre cinque persone: le restanti tre sono risultate negative. L’amministrazione penitenziaria ha già incontrato e parlato con i detenuti per mettere in atto disposizioni che circoscrivano il campo del contagio a quanto emerso finora. Ma è l’Asp 3 di Catania a monitorare e controllare la situazione.
di Andrea Zanello
La Stampa, 9 luglio 2024 Maratona oratoria: coinvolte questa mattina tutte le Camere penali. Questa mattina la Camera Penale di Vercelli davanti al Tribunale protesterà contro la situazione dei suicidi in carcere. Lo farà tramite una maratona oratoria, promossa nell’ambito di una più ampia iniziativa dell’Unione delle camere penali italiane, per richiamare l’attenzione su quella che è ormai diventata un’emergenza. Appuntamento alle 9,30. Un’iniziativa simile era stata condotta lo scorso aprile da Pietro Oddo, garante dei detenuti della Città di Vercelli, sempre davanti al Tribunale.
di Marco Marelli
La Regione, 9 luglio 2024 La manifestazione è stata promossa dalle Camere penali. Dal 10 al 12 luglio è previsto anche uno sciopero. Una staffetta oratoria, martedì 9 luglio dalle 10 alle 14, di fronte al palazzo di giustizia di Como, promossa dalle Camere penali per protestare contro “la condizione ormai assolutamente tragica, più ancora che drammatica, che stanno vivendo i detenuti”. All’iniziativa hanno dato la loro adesione decine di avvocati, ex magistrati, volontari e amministratori locali.
di Alessandra Moreschini
cronacheumbre.it, 9 luglio 2024 La campagna rigogliosa e la sera che arriva in una calda giornata di inizio luglio. Il brusio di centinaia di persone nell’attesa scomposta prima dello spettacolo. Il teatro è la casa di reclusione di Spoleto. Il carcere. L’occasione rara di entrare in un sistema chiuso, o meglio, blindato. Il sipario che si apre è un doppio cancello che dà sul perimetro interno della struttura. Il pubblico cammina silenzioso, condotto da avvenimenti, movimenti e suoni. Dal caos, origine di ogni cosa, come insegna la mitologia greca, nascono la forma e l’equilibrio. Gli attori, in uniforme color sabbia, da silenziosi si fanno rumorosi. In una sorta di danza battono le mani sul petto e poi incrociano le braccia al cielo, quasi invocando una preghiera.
AFFARI SOCIALI
di Dacia Maraini
Corriere della Sera, 9 luglio 2024 Incontro facce allarmate, preoccupate, aggrondate. Cosa sta succedendo in tutto il mondo che al posto della voglia di conoscere sta imperversando il rifiuto dell’altro? Al posto dell’empatia stanno diffondendosi l’antipatia e l’odio? Un dubbio viene, soprattutto considerando che questi cambiamenti stanno coinvolgendo il mondo intero: è possibile che la storia mondiale, oltre che muoversi per spinte e interessi economici, possa essere presa da improvvisi innamoramenti tossici, o da imprevedibili spinte all’autodistruzione? Cose che consideriamo normali nella vita di un individuo: un ragazzo gentile e studioso uccide un amico, o una buona madre di famiglia affoga il suo neonato, ecc.
di Elena Bellistracci*
Corriere della Sera, 9 luglio 2024 Torna il Premio Giorgio Ambrosoli, il premio italiano alla Rule of Law, lo stato di diritto, il cosiddetto governo delle leggi. Un tema sempre più fra le priorità delle diplomazie internazionali e fattore cruciale nel nostro Paese per incrementare l’efficacia delle politiche di prevenzione e contrasto al malaffare. L’iniziativa, promossa dall’omonima Fondazione da oltre un decennio, valorizza le condotte virtuose a tutela della legge in contesti ambientali di minacce, intimidazioni, pericoli e pressioni improprie.
di Andrea Casadio
Il Domani, 9 luglio 2024 Crederlo può fare comodo a molti, lo ha lo ha ribadito persino il responsabile della Salute Pubblica degli Usa. Ma non esistono evidenze scientifiche chiare e inequivocabili. Un sondaggio recente ipotizza cause diverse. Da una decina d’anni a questa parte, sempre più giovani si sentono soli e infelici, soffrono di disturbi mentali quali la depressione, i disturbi d’ansia, i disturbi del comportamento alimentare, e tentano il suicidio, talvolta - purtroppo - riuscendo nell’intento.
DOCUMENTI
Articolo. "Carcere e diritto alla salute", di Mario Pavone
Articolo. "Le carceri e i suicidi: osservazioni e dati", di Anna Luana Tallarita
Articolo. "Carcere. Noi del mondo di fuori e il bisogno di pace tra diversi", di Patrizia Raspanti
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 14 luglio 2024
Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
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