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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 26 luglio 2024

di Stefano Allievi

Corriere del Veneto, 26 luglio 2024 Quando scoppiano le carceri, a causa del sovraffollamento e delle condizioni di vita dei detenuti, la risposta che viene data in automatico è la seguente: più carceri, più agenti. Ma se il problema fosse nel fatto che la risposta è sbagliata perché la domanda è mal posta? Anche perché non si tratta di un evento eccezionale, come viene raccontato: succede tutte le estati, occasionalmente anche in altri periodi dell’anno, mentre i suicidi e gli atti di autolesionismo sono una costante, sia tra i detenuti che tra le guardie (che hanno il più alto tasso di suicidi e di burnout tra tutte le forze di polizia). Il che dovrebbe farci riflettere sulla bontà del modello, che invece viene reiterato senza riflessione alcuna dalla politica: il rimedio a ogni problema sociale è sempre l’inasprimento delle pene ...

 

di Rita Bernardini*

L’Unità, 26 luglio 2024 I detenuti vivono in condizioni sempre più disperate ma l’esecutivo, invece di lavorare a soluzioni, aumenta le pene e crea nuovi reati. Quanto è accaduto il 24 luglio alla Camera dei deputati sulla proposta Giachetti-Nessuno Tocchi Caino sulla liberazione anticipata speciale avrebbe dell’incredibile e del vergognoso se non ci avessero tartassati da tempo con comportamenti istituzionali tanto inconcludenti quanto ipocriti: la maggioranza non ha avuto il coraggio né di dire SÌ né di dire NO, ha rinviato. Ha rinviato con la motivazione che occorre attendere che giunga alla Camera (dal Senato) il ddl di conversione del decreto Nordio “Carcere sicuro” perché - dicono - il disegno di legge toccherebbe lo stesso argomento di cui si occupa la proposta Giachetti.

 

di David Romoli

L’Unità, 26 luglio 2024 Mattarella contro “le condizioni strazianti” delle nostre prigioni inzeppate di detenuti e richiama Meloni e soci: meno forche, più rieducazione. La lunga prolusione sulla libertà d’informazione pronunciata ieri da Mattarella sul tema dell’informazione era volutamente priva di accenti polemici. Come già fatto qualche settimana fa parlando di democrazia il capo dello Stato si è limitato a ricapitolare quel che dovrebbe essere ovvio per chiunque. A rendere quel discorso così affilato sono le parole in libertà che troppo spesso scappano ai rappresentanti della maggioranza e va da sé che di questo Mattarella fosse perfettamente cosciente, ma è questione che riguarda la maggioranza.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 26 luglio 2024 Il Capo dello stato, dopo la sentenza Torreggiani della Cedu, contro il sovraffollamento sollecitava rimedi ordinari e straordinari, quali indulto e amnistia. Era l’8 ottobre del 2013 quando l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio alle Camere per sottoporre all’attenzione del Parlamento “una questione scottante”, ossia la “drammatica questione carceraria”, a partire dal “fatto di eccezionale rilievo costituito dal pronunciamento della Corte europea dei diritti dell’uomo”. Infatti, pochi mesi prima del messaggio, la Corte di Strasburgo aveva condannato l’Italia per violazione dell’art. 3 Cedu (Divieto della tortura) in relazione ai “trattamenti inumani o degradanti” subiti in carcere dai ricorrenti a causa della situazione di sovraffollamento carcerario ...

 

di Walter Verini

Il Dubbio, 26 luglio 2024 I suicidi si susseguono in modo angosciante. Una bravissima direttrice di un carcere mi ha telefonato: il rischio di rivolta è sempre più concreto. Presidente Giorgia Meloni, Ministro Carlo Nordio, Presidente Giulia Bongiorno, Relatore Sergio Rastrelli: se non volete ascoltare le opposizioni, ascoltate il Presidente della Repubblica. E, con lui, ascoltate la voce delle persone carcerate. Della Polizia Penitenziaria. E con loro quella di tutti i Garanti delle persone ristrette, dei Magistrati di Sorveglianza, delle associazioni di volontariato. Della Magistratura minorile, che vi dirà come anche gli istituti per minori stiano scoppiando (soprattutto per i nuovi ingressi di ragazzi, ingressi derivanti dal vostro “decreto Caivano”).

 

di Fabio Ciaramelli

Il Mattino, 26 luglio 2024 “Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”. Vecchia frase attribuita a Voltaire, ma ritornata tristemente attuale alla luce delle recenti cronache della tragica inospitalità delle prigioni italiane. Vi ha assai autorevolmente richiamato l’attenzione il presidente della Repubblica nel suo discorso alla cerimonia del Ventaglio, su cui è già intervenuto con ricchezza di dati umani e riferimenti statistici, ieri su queste colonne, il garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello. In sostanza, a partire dall’impressionante numero dei suicidi tra le persone private della libertà (e, sia pur in misura assai minore, tra gli stessi membri della polizia penitenziaria) e dalla denuncia dei disagi e delle condizioni di violenza e senso di abbandono che rendono ...

 

di Guido Contestabile*

Il Dubbio, 26 luglio 2024 Un magistrato di sorveglianza ritiene che l’acqua calda in inverno sia un privilegio da hotel, non un diritto dei detenuti, scatenando indignazione. Questo provvedimento evidenzia una disconnessione allarmante tra le istituzioni carcerarie e la dignità umana. È di qualche giorno or sono la notizia del “singolare” provvedimento di un magistrato di sorveglianza che ritiene che l’acqua calda (durante la stagione invernale) non sia un diritto dei detenuti, quanto piuttosto dei soli ospiti degli alberghi. Avrei volentieri soprasseduto dal commentare un provvedimento così imbarazzante (alle bestie e neanche a tutte viene inibita l’acqua calda in inverno) se non fosse che quel provvedimento proviene dalla stessa area geografica ...

 

di Antonio Murzio

affaritaliani.it, 26 luglio 2024 Il racconto di un ex detenuto. Claudio Bottan, oggi vicedirettore della rivista Voci di dentro, racconta la sua detenzione nelle carceri italiane: “Gli abusi fanno male più all’anima che al corpo. La scrittura mi ha salvato”. “Il momento peggiore è l’estate, quando tutto si ferma. ‘Neanche un prete per chiacchierar’, per dirla con Celentano. Celle sovraffollate, con 40 gradi senza un filo d’aria, dove si deve convivere forzatamente con altri corpi, che hanno bisogni, esigenze, abitudini proprie. Ricordo un’estate nel carcere di Rebibbia trascorsa in sei in una cella pensata per quattro. Ma la parola sovraffollamento non è sufficiente. Il sovraffollamento è quello che vediamo sulle spiagge, al supermercato o in discoteca. Bisognerebbe trovare altre parole per descriverlo ...

 

di Piero Sansonetti

L’Unità, 26 luglio 2024 Dall’ergastolo ostativo alle intercettazioni pervasive, dal fantomatico concorso esterno al predominio dei pm sulla politica: ecco che cosa non va. Cara Europa, volevo darti alcune informazioni, che probabilmente ti mancano, sullo stato di diritto in Italia. Hai perfettamente ragione a sostenere che in Italia lo Stato di diritto traballa. Probabilmente per ragioni del tutto opposte a quelle che ti hanno suggerito.

 

di Frank Cimini

L’Unità, 26 luglio 2024 Intanto la magistratura boccia la precettazione dei giudici, anche non specializzati, finalizzata a convalidare i fermi e accelerare le deportazioni in Albania. Alla Camera dei deputati, in commissione Giustizia, va avanti la discussione sul decreto sicurezza del quale si parla nell’articolo qui sotto. Si tratta di norme che servono a ridurre in modo considerevole il tasso di “libertà”, soprattutto per alcune figure sociali. Diciamo le figure sociali più deboli e più povere. È una prova di forza repressiva. In particolare ci sono alcune regole che riguardano le carceri assolutamente in contrasto con lo Stato di diritto. L’aggravamento delle pene per il reato di rivolta in carcere, la definizione della rivolta in carcere come protesta anche non violenta, e pene severissime per il reato di “istigazione alla disobbedienza”.

di Simona Musco

Il Dubbio, 26 luglio 2024 La replica del guardasigilli al racconto del Report di Bruxelles sullo Stato di diritto: “Siamo i primi per efficacia”. Il quadro della situazione dipende sempre dal punto di vista. E tale principio vale anche nel caso del rapporto sul Rule of law, che raccoglie le voci dei vari portatori di interessi, pronti pertanto a esaltare o criticare una riforma in base, appunto, al proprio interesse. Le notizie stampa sul rapporto - che fotografa la situazione dei Paesi europei con un lungo elenco di riforme, in molti casi ancora troppo fresche per valutarne gli effetti - hanno subito le solite, prevedibili, strumentalizzazioni.

 

di Antonio Mastrapasqua

Il Riformista, 26 luglio 2024 Forse sarebbe ora di riformulare l’articolo 27 della Costituzione, trasformando l’attuale precetto - “L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva” - in uno più realistico: “L’imputato non è considerato innocente sino alla sua assoluzione definitiva. E in qualche caso nemmeno dopo”. Sarà la più bella del mondo, ma la nostra Carta fondamentale mostra qualche segno dei tempi. E un lifting potrebbe non bastare. La contrapposizione tra giustizialisti e garantisti non è solo una delle mille varianti che hanno animato la nostra storia patria, litigiosa e faziosa dai tempi dei Montecchi contro i Capuleti. C’è un problema più profondo di civiltà che è più radicale del trasformismo pratico che spesso ha finito per risolvere il dubbio del contrasto ideologico.

 

di Luigi Manconi e Chiara Tamburello

La Repubblica, 26 luglio 2024 Il carcere San Michele di Alessandria ha una sezione speciale definita Alta sicurezza 2, dove sono reclusi i detenuti condannati per delitti commessi con finalità di terrorismo, anche internazionale, o di eversione dell’ordine democratico mediante il compimento di atti di violenza. In questo reparto si trovano sette militanti delle Brigate Rosse e un anarchico; e da marzo scorso Luigi Spera, un vigile del fuoco siciliano di 43 anni accusato di aver partecipato a un’azione di natura terroristica.

 

di Emanuela Foligno

responsabilecivile.it, 26 luglio 2024 Condannati il Ministero della Giustizia e tutti e tre i medici che si sono occupati del detenuto, deceduto per embolizzazione trombotica sistemica cerebrale associata ad endocardite settica periprotesica. (Cassazione civile, sez. III, 04/07/2024 - ud. 17/06/2024, dep. 04/07/2024 - n.18354). Chiamato dinanzi il Tribunale di Bari il Ministero della Giustizia, nonché i Medici di guardia presso l’Istituto Penitenziario, chiedendo il risarcimento del danno, iure hereditatis e iure proprio, per la morte del recluso avvenuta il 27 gennaio 2001.

 

di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 26 luglio 2024 Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 30551 depositata oggi, bocciando l’argomento del ricorrente. La “frequentazione” tramite social network, e dunque la relativa perizia della persona offesa nell’uso della tecnologia, non costituisce una prova a difesa per il reato di circonvenzione di incapaci. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 30551 depositata oggi, bocciando l’argomento del ricorrente secondo cui “diversamente da quanto sarebbe stato ritenuto dalla Corte d’appello di Brescia, il fatto che egli frequentasse la persona offesa tramite il social network Facebook, lungi dal potere indurlo a ritenere che la stessa versasse in una situazione di debolezza o di isolamento, lo poteva invece indurre a reputare che la donna (ndr) “non fosse affetta da alcun problema”, data la dimestichezza che ella dimostrava nell’uso del menzionato strumento tecnologico”.

 

di Valentina Marotta

Corriere Fiorentino, 26 luglio 2024 Tutti con Tuoni dopo l’ultimatum del Dap. A San Gimignano è un caso il pignoramento delle borse di studio a due detenuti. I vertici della giustizia toscana: subito interventi strutturali. Funaro: dal ministero zero fatti. Dopo l’ammenda comminata dal Dap alla direttrice di Sollicciano Antonella Tuoni, e i 90 giorni di tempo per “sanare” i problemi del carcere, dalla sindaca di Firenze Sara Funaro al presidente dell’Ordine degli avvocati Sergio Paparo, si è sollevata unanime un’ondata di solidarietà nei confronti della direttrice della casa circondariale. Il caso del degrado delle celle arriva al Consiglio superiore della magistratura dopo le parole del magistrato di sorveglianza sull’acqua calda che non sarebbe un diritto ma una “fornitura alberghiera” ...

 

di Emiliano Benedetti

firenzetoday.it, 26 luglio 2024 “Sistema che aiuta a delinquere, Italia è fuorilegge”. Appello congiunto di avvocati, procura, tribunale: “Intervenire immediatamente, rischio nuove rivolte”. Dure critiche al governo Meloni. Una situazione esplosiva, indegna di un Paese civile e fuori da ciò che prescrive il dettato costituzionale. È la realtà di Sollicciano e di tante altre carceri italiane. Dopo l’ultimo rapporto di Antigone, presentato ieri e che descrive realtà detentive in condizioni disumane per decine di migliaia di detenuti nelle galere italiche, questa mattina alle istituzioni, ed in primo luogo al governo, da Firenze è arrivato un appello ad intervenire subito da parte di avvocati, procura, tribunale.

 

di Antonino Palumbo

La Repubblica, 26 luglio 2024 La direttrice di Sollicciano, “multata” dal ministero per le condizioni in cui versa l’istituto, riceve la solidarietà di Funaro. Amnistie e indulti per alleggerire il sovraffollamento delle carceri. Ma anche investimenti economici per garantire personale qualificato e strumenti tecnologici a supporto di pene alternative, per dare respiro al sistema penitenziario in crisi. È l’appello lanciato al governo e al parlamento da avvocati e magistrati fiorentini, che riflettendo sulla drammatica situazione nelle carceri ribadiscono la necessità di interventi urgenti.

 

di Serenella Bettin

Il Foglio, 26 luglio 2024 I detenuti dell’istituto veneto sono circa il doppio di quelli che la struttura può ospitare e vivono tra celle sovraffollate, materassi di fortuna e spazio insufficiente. Non passa l’aria come non passa il tempo, dentro al carcere minorile di Treviso. Il passare delle ore, dei minuti, dei secondi è scandito dal tonfo secco di quelle cancellate che sbattono, si aprono, si chiudono, si riaprono e si chiudono di nuovo. “Apri”. “Chiudi”. “Chiudi”. “Apri”, sono le parole di Giacomo, bimbo di due anni che vive in carcere con la madre. Divenute tormentone litanico dell’estate a Rebibbia. Qui non siamo a Rebibbia. Ma la situazione è pressoché drammatica.

 

di Matteo Lignelli

La Repubblica, 26 luglio 2024 La rabbia del Garante e dei professori. Sono state stanziate dalla Regione per i meritevoli e “requisite” agli studenti per recuperare i debiti delle spese con la giustizia. Le borse di studio stanziate dalla Regione Toscana non finiscono ai detenuti studenti universitari, cui sarebbero destinate, ma all’Agenzia delle Entrate che le pignora per il recupero delle spese di giustizia. È quanto accaduto a due reclusi del carcere di San Gimignano. L’ultimo caso si è verificato a giugno, portato a galla da alcuni docenti del Polo Universitario della Toscana, ma né loro né il garante regionale dei detenuti Giuseppe Fanfani escludono che ci siano altre situazioni simili mai emerse.

calabriareportage.it, 26 luglio 2024 Alleanza tra Tribunale per i minorenni, Save the Children e Agape. Il grido di sofferenza di tantissimi minori e delle loro famiglie, che la cronaca periodicamente fa emergere in modo allarmante nel nostro territorio, chiama in causa tutta la comunità e richiede una maggiore assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni e delle associazioni.

 

di Marina Lomunno

La Voce e il Tempo, 26 luglio 2024 Sovraffollamento (61.480 ristretti per una capienza di 51234 posti), strutture obsolete, un numero di suicidi (ad oggi 64 di cui 6 agenti penitenziari e 580 tentativi tra i ristretti) che mai si era registrato negli anni passati nello stesso periodo, tanto da far alzare la voce al Presidente Mattarella “fermate questo stillicidio!”. E poi carenza di personale (che sfiora il 50%) fra agenti penitenziari, educatori, insegnanti, medici, psicologi, infermieri e personale amministrativo. È la drammatica situazione dei 192 istituti penitenziari della Penisola - tra cui la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” - che secondo il 20° Rapporto semestrale sullo stato delle patrie galere a cura dell’Associazione Antigone, presentato lo scorso 23 luglio ...

 

La Voce e il Tempo, 26 luglio 2024 La carità è un modo di guardare alla vita ed il servizio un modo di vivere il rapporto con gli altri, specie quando sono segnati dalla sofferenza. Questo lo spirito con cui mercoledì 17 luglio, presso “Daccapo”, a Torino in via San Massimo 31, laboratorio di falegnameria promosso dalla Caritas diocesana, si sono trovati il Clan del Gruppo scout Agesci Chieri 1 e alcuni detenuti della Casa circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno”. Nel laboratorio i ristretti si impegnano a realizzare oggetti con materiale di recupero, legno, ferro, carta riciclata: animali, ferma libri, scaffali, banconi, sedie e divani esposti nel locale ed è attivo anche un corso di serigrafia su legno e stoffa.

 

di Maurizio Troccoli

umbria24.it, 26 luglio 2024 La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo”, è il titolo della nuova sezione speciale. Per la prima volta in Italia è stato ideato e realizzato un concorso letterario rivolto alle persone recluse nei penitenziari del Paese: “Destinazione Altrove - La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo”, è il titolo della nuova sezione speciale permanente inserita nell’ambito del premio letterario internazionale Città di Castello giunto alla 18esima edizione. Sono state iscritte opere (tra poesie e racconti brevi) provenienti da 22 istituti penitenziari. Il progetto rientra tra le iniziative di collaborazione per favorire la promozione umana e culturale dei soggetti reclusi previste dal protocollo d’intesa siglato Dap - dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, l’associazione Culturale ...

 

di Franco Corleone

L’Espresso, 26 luglio 2024 A otto anni dalla scomparsa, ricordiamo il Basaglia dei detenuti. E la sua intransigenza sui diritti. Sono passati otto anni dalla scomparsa di Alessandro Margara e il 29 luglio prossimo lo ricorderemo come ogni anno a San Salvi, luogo simbolo di Firenze per il “Basaglia dei detenuti”, grazie all’impegno della Società della Ragione e dell’Archivio Margara. È stato per decenni il magistrato di sorveglianza più amato, perché protagonista della stesura della riforma penitenziaria del 1975 e della legge Gozzini del 1986; nominato direttore generale del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria da Giovanni Maria Flick, è stato cacciato dopo un anno, sei mesi e 21 giorni da un ministro della Giustizia di sinistra, Oliviero Diliberto.

 

di Concita De Gregorio

La Repubblica, 26 luglio 2024 “Indecorosa”. “Indegna di un Paese civile”, ha detto Mattarella parlando della situazione delle carceri italiane, di come ci si vive e molto ci si muore. Rispondeva alla lettera di una ventina di detenuti del carcere Canton Mombello di Brescia, il secondo più sovraffollato in Italia. “Le condizioni in cui ci troviamo sono un costante incitamento al suicidio”. Se volete farvi un’idea di persona c’è un documentario terribile e magnifico, una web serie. Si intitola “11 giorni”, l’ha girata Nicola Zambelli con l’assistenza di Nicolò Ricci Bitti. Sono trentatré episodi su Instagram. La voce di un detenuto: quando il grande cancello di ferro si chiude alle tue spalle “hai una paura da film dell’orrore”.

 

di Marika Ikonomu

Il Domani, 26 luglio 2024 Arturo è detenuto da due anni in una residenza nonostante il giudice abbia disposto la libertà vigilata. L’eccesso di domanda di internamento nelle Rems. Latita la sanità territoriale. Un’eterna proroga tiene Arturo rinchiuso dal 2022 in una delle 31 Rems, le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza sanitarie. Da due anni l’uomo aspetta di essere trasferito in una casa di cura. “È una forma di ingiusta detenzione”, dice a Domani la sua avvocata Paola Bevere, che ha fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Il sistema delle Rems, introdotte nel 2014, mirava a superare gli ospedali giudiziari e promuovere il reinserimento sociale del soggetto, con un modello assistenziale diffuso sul territorio.

 

di Franz Baraggino

Il Fatto Quotidiano, 26 luglio 2024 Il meteo annuncia una nuova ondata di calore che investirà l’Italia e i media si prodigano nel distribuire i consigli degli esperti. Ma c’è chi non ha alcuna speranza di proteggersi dal caldo, come i detenuti delle carceri sovraffollate che tornano al centro di un’agenda politica da sempre in ritardo sulle loro condizioni. E così le centinaia di reclusi nei Centri di permanenza per il rimpatrio. A finire nei Cpr sono gli stranieri destinatari di provvedimenti di espulsione o di respingimento, ma anche migranti richiedenti asilo quando, ha spiegato il Viminale, “costituiscono un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, quando risultino condannati, anche con sentenza non definitiva, per gravi reati o percolo di fuga”.

 

di Cecilia Ferrara e Angela Gennaro

Il Domani, 26 luglio 2024 Giovedì 25 luglio l’ennesima protesta nel Centro per il rimpatrio. Dove l’uso degli psicofarmaci è schizzato alle stelle e un accesso agli atti ha mostrato moltissimi “eventi critici” di cui la metà riguardano i tentativi di suicidio. Ma spesso la malattia psichiatrica per i medici della struttura non è una ragione sufficiente per l’inidoneità alla detenzione. Il Cpr, centro per i rimpatri, di Ponte Galeria a Roma è di nuovo in rivolta. Oggi, intorno a mezzogiorno, è scattata l’ennesima protesta: materassi bruciati, gravi danneggiamenti, persone salite sui tetti e che sono riuscite a fuoriuscire dai loro “settori” per arrivare fino ai corridoi che collegano i vari moduli.

 

di Franz Baraggino

Il Fatto Quotidiano, 26 luglio 2024 Magi e Orfini a Piantedosi: “La Prefettura sapeva, spieghi”. Appena un mese fa Trieste aveva assistito allo sgombero del famigerato Silos, il fatiscente edificio accanto alla stazione ferroviaria, già magazzino portuale dell’Impero austro-ungarico, dove transitanti e richiedenti asilo giunti dalle rotte balcaniche si accampavano a causa di un sistema di accoglienza inadeguato. Anni e anni senza far nulla, con società civile e terzo settore a sopperire alle mancanze delle istituzioni, nonostante l’accoglienza di chi domanda protezione sia obbligatoria per legge. C’è voluta la visita di Papa Francesco e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in città a inizio luglio per la 50a edizione delle Settimane sociali dei cattolici italiani, perché quella vergogna fosse definitivamente chiusa e tuttavia ...

 

DOCUMENTI

"Carcere sicuro o sicuramente fuorilegge?". L'analisi e le proposte del Volontariato

Comunicato Associazione Sbarre di Zucchero: "Proposta di legge Giachetti-Nessuno tocchi Caino rinviata. Negligenza o colpevole indifferenza?"

Società della Ragione. Report finale progetto "CO.R.PO-COstruire Relazioni POsitive" sulla formazione all'affettività nelle carceri

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "“Marcire in Galera. La Camera affossa il ddl Giachetti sulla liberazione anticipata speciale. "Mattarella: carceri indecorose. Il monito del Presidente della Repubblica"...

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 29 luglio al 4 agosto 2024

"Giovani, controllo sociale e giustizia penale". Summer School di Antigone e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (Torino, dal 16 al 20 settembre 2024)

Convegno regionale volontariato carcerario: "Giustizia riparativa, annuncio profetico" (Pompei-NA, 28 settembre 2024)

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)