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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di mercoledì 24 luglio 2024

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 24 luglio 2024 Il rapporto choc di Antigone nell’anno dei suicidi record: “Tasso di sovraffollamento al 130,6%: ci sono 14mila detenuti in più della capienza. L’associazione Antigone, che da oltre trent’anni si occupa del sistema penitenziario e penale italiano, ha presentato un dossier che dipinge un quadro allarmante della situazione nelle carceri del Paese. Il rapporto evidenzia una serie di criticità, tra cui un drammatico sovraffollamento, un’impennata nei tassi di suicidio e condizioni di vita che violano i diritti umani fondamentali dei detenuti.

 

di Viola Giannoli

La Repubblica, 24 luglio 2024 Carceri, mai così tanti detenuti dal 2013. E ora pure gli Ipm sono sovraffollati. Il dossier di Antigone dopo le ispezioni negli istituti penitenziari e i numeri del Garante dei detenuti. Accolti metà dei ricorsi per “condizioni degradanti”. Altro che Mare fuori. Gli Ipm, per la prima volta da anni, scoppiano. Il carcere pure: mai così tanti detenuti dal 2013 a oggi. I ricorsi presentati nel 2023 per condizioni di vita degradanti sono stati 10mila, più della metà accolti. Lo racconta Antigone, nell’ultimo dossier pubblicato oggi.

 

di Enrico Cicchetti

Il Foglio, 24 luglio 2024 Affollamento dei penitenziari (persino negli istituti minorili), scarsità di personale e condizioni fatiscenti. E poi c’è la vera emergenza: quella dei suicidi. L’ultimo report dell’associazione Antigone. Non ha ormai davvero più senso definire quella delle carceri italiane come un’emergenza. Perché tale dovrebbe essere qualcosa che emerge, appunto, dell’orizzonte piatto della normalità, una circostanza imprevista. Ma non sono una novità né l’affollamento dei penitenziari (ora persino nei minorili), né la scarsità di personale e neppure le condizioni fatiscenti di molti edifici, rese ancora peggiori dal caldo insopportabile che in estate attanaglia gli istituti da nord a sud della penisola.

 

di Eleonora Camilli

La Stampa, 24 luglio 2024 Il dossier sul sovraffollamento dei nostri istituti penitenziari fornito dalla associazione Antigone. Le carceri italiane scoppiano. Le celle non assicurano in alcuni casi neanche i tre metri a persona e i tassi di sovraffollamento arrivano ormai al 130%, equivalente a 14mila persone in più rispetto ai posti regolamentari. In 56 istituti penitenziari si sfiora anche il 150%. Lo denuncia in un dossier l’associazione Antigone, che negli ultimi 12 mesi ha visitato 88 strutture. In un anno la presenza carceraria è aumentata, con quattromila persone in più finite dietro le sbarre.

 

di Luigi Manconi

La Repubblica, 24 luglio 2024 Quei reclusi che si tolgono la vita sono l’appendice estrema di una crisi terminale dell’amministrazione della giustizia. Di tutto questo sembra futilmente inconsapevole il ministro Nordio. La torva distopia alla quale si affida gran parte della classe politica italiana induce a ritenere che la strage dei detenuti (decessi, autolesionismo, suicidi) riguardi solo gli stessi detenuti. La verità è tutt’altra: quei reclusi che si tolgono la vita sono l’appendice estrema di una crisi terminale dell’amministrazione della giustizia (quanto accade al Csm ne è la prova ultima).

 

di Patrizio Gonnella*

Il Manifesto, 24 luglio 2024 Sarebbe importante che i parlamentari si recassero in carcere perché, come scriveva Pietro Calamandrei dopo la caduta del fascismo, “bisogna avere visto”. “Oggi mio figlio mi ha chiamata e mi ha detto che stanno tenendo i detenuti chiusi nelle celle quasi 24 ore su 24 (forse un’ora o due d’aria ma non so nemmeno se vengono rispettate quelle). Con 50 gradi e senza ventilatori stanotte mio figlio (che soffre di asma e sta facendo aerosol e prendendo antibiotico) si è sentito male e nessuno gli ha aperto. La situazione è al limite, bisogna fare qualcosa”. È la testimonianza della mamma di un ragazzo che si è rivolta ad Antigone.

 

di Susanna Marietti*

Il Fatto Quotidiano, 24 luglio 2024 “Siamo tre detenute in cella. Il bidet viene usato sia per lavarci che per pulire le stoviglie. Le docce sono in comune e ne funziona solo una su due per 15 detenute in sezione. Siamo invase da blatte e formiche. Dal bidet fuoriescono i topi. I materassi sono pieni di muffa. Spesso e volentieri siamo senza acqua e luce. I ventilatori li abbiamo comprati a nostre spese. Non abbiamo mai accesso alla biblioteca. Non ci sono corsi da frequentare. Non c’è nessuna attività”. Questa la testimonianza arrivata ad Antigone da alcune donne detenute. Non un caso isolato, come si può leggere nel dossier dal titolo “Le carceri scoppiano”, presentato questa mattina dall’associazione Antigone.

 

di don David Maria Riboldi*

La Prealpina, 24 luglio 2024 La ragionevolezza dell’incapienza degli istituti penitenziari sembra sempre incagliarsi sul: “Dovevano pensarci prima”. Vero, per carità. Per quanto la vicenda Zuncheddu o, per stare in casa varesotta, la vicenda Binda, dovrebbero averci ormai allertati sufficientemente sul fatto che non sia così matematico finire in carcere “avendo fatto qualcosa per meritarselo”. Ma c’è dell’altro. Come collettività abbiamo cambiato idea su tante cose. Veramente. La cultura odierna, come orizzonte di valori su cui convergere e su cui educare i giovani, non è la stessa di cento o cinquanta anni fa.

 

di Luca Rondi

altreconomia.it, 24 luglio 2024 Il report semestrale di Antigone fotografa un sistema al collasso. Sono 14mila le presenze in più rispetto ai posti disponibili, 58 i suicidi dall’inizio dell’anno e ben 11 le rivolte scoppiate negli istituti dal 27 giugno al 18 luglio con il caldo che attanaglia i reclusi. Sia gli adulti, sia i minorenni detenuti negli Ipm. Una situazione che rischia di peggiorare ulteriormente se venisse approvato il nuovo “pacchetto sicurezza”.

 

di Vitalba Azzollini

Il Domani, 24 luglio 2024 Continuano i suicidi dei detenuti, una vera emergenza. E il ministro Nordio non solo non vara un provvedimento per ridurre con effetti immediati il sovraffollamento in carcere, ma addirittura introduce nuovi reati e inasprimenti di pene che sono destinati a peggiorarlo. “Non sempre vi è un rapporto di causalità” tra suicidi in carcere e sovraffollamento, ha detto il ministro per la Giustizia, Carlo Nordio, in una recente intervista. Forse questo è il motivo per cui il guardasigilli non solo non vara un provvedimento per ridurlo con effetti immediati, ma addirittura introduce nuovi reati e inasprimenti di pene che sono destinati a peggiorarlo.

di Gianluca De Rosa

Il Foglio, 24 luglio 2024 Antigone fotografa una situazione drammatica: 59 suicidi da inizio anno e sovraffollamento record. FI propone norme di buon senso per ridurre la pressione sugli istituti, ma Lega e FdI non voglio norme “svuota-carceri”. La soluzione? Rinviare. Nel giorno in cui l’associazione Antigone presenta la sua relazione sullo stato pietoso delle carceri italiane, continua il braccio di ferro interno alla maggioranza sull’argomento. Forza Italia, dopo il macabro record di 59 suicidi da inizio anno, spinge per misure che riducano il sovraffollamento, mentre FdI e Lega vogliono evitare l’approvazione di qualsiasi norma che possa essere bollata come uno “svuota-carceri”.

 

di Giuseppe Rizzo

Internazionale, 24 luglio 2024 Nel carcere di Regina Coeli a Roma, dove ci sono 1.100 detenuti per 628 posti, perfino le aule scolastiche sono state trasformate in celle. In quello di Pavia non ci sono abbastanza letti per far dormire i 684 detenuti, così la notte sono aperte delle brandine che al mattino sono richiuse. Dalla sezione femminile dell’istituto di Agrigento scrivono: “Siamo tre detenute in cella. Il bidet viene usato sia per lavarci che per pulire le stoviglie. Le docce sono in comune e ne funziona solo una su due. Siamo invase da blatte e formiche. Dal bidet fuoriescono i topi. I materassi sono pieni di muffa. Spesso e volentieri siamo senza acqua e luce. Non abbiamo mai accesso alla biblioteca. Non ci sono corsi da frequentare. Non c’è nessuna attività”.

 

redattoresociale.it, 24 luglio 2024 Manca il 16% delle unità di Polizia Penitenziaria previste in pianta organica. L’8,4% delle persone presenti presenta diagnosi psichiatriche gravi, mentre il 17,7% assume regolarmente stabilizzanti dell’umore, antipsicotici o antidepressivi. Le 15 richieste per un carcere “costituzionale”. In carcere manca tutto, dallo spazio alla libertà, dagli affetti all’aria. Mancano, però, anche personale e salute. Lo riferisce Antigone, nel denso Rapporto appena pubblicato. Iniziamo dal personale: secondo i dati riportati nelle schede trasparenza del Ministero aggiornate al 2024, manca il 16% delle unità di Polizia Penitenziaria previste in pianta organica. In totale il personale effettivamente presente è pari a 31.068.

 

di Grazia Zuffa

Il Manifesto, 24 luglio 2024, 24 luglio 2024 “Costruire Relazioni Positive (CORPO”): è il progetto di formazione - ideato dalla Società della Ragione col sostegno di Fondazione Cassa Risparmio Firenze - per operatori penitenziari di diversa professionalità e posizione di alcuni istituti penitenziari fiorentini, fra cui Sollicciano. Il tema: relazionalità, emotività, affettività, esplorate nel contesto carcerario.

 

di Claudia Guasco

Il Messaggero, 24 luglio 2024 Fondi per l’edilizia carceraria e un Commissario straordinario in arrivo, procedure più snelle per le misure alternative alla reclusione, nuove comunità per accogliere adulti e minori. A indicare la direzione sarà il decreto “Carcere sicuro” approvato dal Consiglio dei ministri, “è lo strumento strutturale dal quale vogliamo partire per riformare e risolvere il problema che abbiamo ereditato”, afferma Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia. Le carceri italiane, riflette, “accolgono e custodiscono donne e uomini privati della libertà, ma non della loro dignità. Il compito del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria è collaborare al loro pieno recupero e al successivo reinserimento”.

 

di Liana Milella

La Repubblica, 24 luglio 2024 Intervista al sottosegretario alla Giustizia: “No allo svuota-carceri mascherato della sinistra perché erode la certezza della pena”. Le mamme in cella? “Decide il giudice, ma le borseggiatrici seriali non hanno diritto all’impunità perché sono madri”. Nordio nelle carceri? “Non tengo il pallottoliere delle sue visite”.

 

di Emilio Pucci

Il Messaggero, 24 luglio 2024 La battaglia portata avanti da Forza Italia per fronteggiare il problema del sovraffollamento delle carceri si gioca in Senato. Alla Camera infatti, la maggioranza ha già pronta la contromossa sulla richiesta delle forze dell’opposizione (eccetto il M5s) di votare oggi in Aula a scrutinio segreto la pdl firmata dall’esponente renziano Roberto Giachetti: su proposta di FdI e Lega la discussione sul testo slitterà ancora, con il rinvio del provvedimento in Commissione. A patto però che FI non decida di mettersi di traverso per difendere la proposta di legge che prevede di riformare l’articolo 54 della legge 354/75 sulla liberazione anticipata con l’aumento da 45 a 60 giorni.

 

di Luciana Cimino

Il Manifesto, 24 luglio 2024 Sul dl Nordio si divide anche la maggioranza. Antigone presenta nuovi dati drammatici: 10mila ricorsi per condizioni degradanti. Duecento detenuti ogni 100 posti. Neanche 3 metri quadrati di spazio a persona. Il tasso di sovraffollamento delle carceri italiane è salito al 130,4%, ben oltre il dato medio, già altissimo, del 120% rilevato negli ultimi anni. Secondo i dati dell’Osservatorio Antigone, che quest’anno ha ispezionato 88 istituti penitenziari, in oltre 56 carceri si supera il 150% con punte di oltre il 200% negli istituti di Milano San Vittore maschile e Brescia Canton Mombello.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 24 luglio 2024 La proposta del capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia: far riesaminare al giudice il rischio di reiterazione del reato, 60 giorni dopo l’applicazione della misura. Tommaso Calderone, capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia alla Camera, prova a cambiare la custodia cautelare, intervenendo nella parte che prevede, tra le esigenze, il rischio di reiterazione del reato. Con una proposta “garantista”, spiega al Dubbio, che prevede di rivalutare l’esigenza dopo 60 giorni e che “farà storcere il naso a più di un giustizialista. Fosse già esistita, avrebbe consentito di evitare casi come quello di Giovanni Toti”, ai domiciliari per corruzione dal 7 maggio e di fatto “costretto” a rinunciare al proprio ruolo per tornare in libertà.

 

di Gabriella Cerami

La Repubblica, 24 luglio 2024 “Pm sotto il controllo del governo”. Per Margherita Cassano la riforma “è dannosa per i cittadini”. Per Santalucia anche il sorteggio per le cariche della magistratura “è antidemocratico. Una carrellata di audizioni, molte delle quali di peso e dai contenuti critici. Dalla prima presidente della Cassazione, Margherita Cassano, e dal presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, arriva una bocciatura netta al disegno di legge, all’esame della commissione Affari costituzionali della Camera, che prevede la separazione delle carriere tra magistratura giudicante e requirente. “Sarebbe un danno per il cittadino”, secondo Cassano, e “i pm finirebbero inevitabilmente sotto il controllo del governo”, sottolinea Santalucia.

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 24 luglio 2024 Le audizioni alla Camera in Commissione affari costituzionali. Scandalo al Csm, La Russa (quasi) scarica Natoli: “Non ho consigli da darle”. Quanto vale davvero la “riforma epocale” della separazione delle carriere della magistratura? La risposta l’ha data ieri mattina alla Camera, in Commissione affari costituzionali, la prima presidente della Cassazione Margherita Cassano: “Negli ultimi cinque anni è pari allo 0,83% la percentuale dei pubblici ministeri con funzioni requirenti che sono passati a funzioni giudicanti. Ed è dello 0,21% la percentuale dei giudici che sono passati a funzioni requirenti”. Questi due numeri, già da soli, basterebbero a smontare la retorica epica che il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha deciso di dare alla sua riforma ...

 

di Enrico Scoditti*

La Stampa, 24 luglio 2024 È una cattiva riforma il disegno di legge costituzionale che prevede l’introduzione dell’estrazione a sorte dei magistrati destinati a comporre il Consiglio superiore della magistratura. Una parola chiara va subito detta sull’associazionismo giudiziario e sulle cause delle degenerazioni emerse nel rapporto fra associazionismo e Csm. C’è un marchio di origine nel moderno giudice europeo-continentale ed è l’organizzazione, di derivazione napoleonica, della funzione giudiziaria all’interno di un corpo di funzionari reclutati per concorso e portatori di un’ideologia burocratica.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 24 luglio 2024 È una lotta tra innocentisti e colpevolisti, senza vie di mezzo. Eppure in mezzo ci sta il dubbio, che questa volta appare quantomeno ragionevole, alimentato da errori e mosse strane, sulle quali ora dovrà pronunciare un giudice di Venezia. L’inchiesta sulla morte di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate scomparsa a ottobre del 2010 e ritrovata in un campo, senza vita, a febbraio 2011, è piena di punti oscuri. Tanto da far finire la pm Letizia Ruggeri sotto indagine, per la scelta, contestata dalla difesa, di spostare 54 campioni di dna - la cui esistenza è stata a lungo negata - di fatto provocandone la distruzione. Da meno 80 gradi a temperatura ambiente: impossibile salvarli.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 24 luglio 2024 Il Gip non aveva invece convalidato l’arresto operato dalla polizia in quanto a suo avviso erano emersi solo elementi del reato di percosse anche per la riscontrata situazione di calma apparente nell’abitazione. La legittimità dell’arresto in semi flagranza, per il reato di maltrattamenti in famiglia, può ben fondarsi sulle rilevate tracce rosse sul collo della persona offesa, da parte degli agenti che accedono sulla scena familiare, al loro ingresso nell’abitazione dove si svolge la convivenza.

 

La Nazione, 24 luglio 2024 Siglata l’intesa tra uffici giudicanti e requirenti del distretto umbro. Regione, Asl 1 e 2, Aziende ospedaliere di Perugia e Terni. Un passo avanti. In attesa che venga realizzata una Rems, dai dodici ai sedici posti da destinare ai casi più critici, si punta a gestire la criticità dei detenuti psichiatrici, quelli per cui la detenzione viene ritenuta indispensabile, attraverso le strutture sanitarie del territorio, private e pubbliche. A questo punta il Protocollo d’intesa siglato alla Corte di Appello di Perugia tra uffici giudicanti e requirenti del Distretto umbro, Regione Umbria, Asl 1 e 2, Aziende ospedaliere di Perugia e Terni.

 

di Ilaria Carra e Rosario Di Raimondo

La Repubblica, 24 luglio 2024 Viaggio nel carcere di Milano, il peggiore d’Italia, dove la popolazione è di giovanissimi, soprattutto stranieri con dipendenze e disturbi. Fanny Gerli ha 61 anni e dal 2018 entra a San Vittore per l’associazione Naga. Il suo turno è appena finito: “Sono sempre più giovani, sempre più poveri. Vivono in celle roventi, lo spazio è poco, se sono fortunati hanno due sedie. Le attese sono infinite, vuote, il tempo non passa mai e agosto sarà peggio. Molti hanno disturbi psichiatrici. Le famiglie sono lontane, nessuno sa che esistono. Non hanno voce e la rabbia cresce. Il carcere diventa una discarica sociale perché fuori non c’è niente per aiutarli”.

 

di Giuseppe Baldessarro

La Repubblica, 24 luglio 2024 La denuncia della Camera penale dopo il suicidio alla Dozza di Lulzim Musta, il detenuto albanese con problemi di salute mentale. “La solidarietà non basta più, è necessario che ognuno faccia la sua parte e si assuma le sue responsabilità”. Il direttivo e l’osservatorio “diritti umani” della Camera penale, chiamano tutti alle proprie responsabilità dopo il suicidio alla Dozza di Lulzim Musta, il detenuto albanese con problemi di salute mentale che domenica mattina si è tolto la vita impiccandosi in cella. Un richiamo forte, alla luce di un fenomeno ormai fuori controllo a Bologna, come in altri istituti italiani.

 

di Pietro Mecarozzi

La Nazione, 24 luglio 2024 Una sanzione di oltre 25mila euro. Il passaggio degli atti alla procura di Firenze, che aprirà un’inchiesta per i reati contestatigli in quanto datore di lavoro. E poi la scadenza: 90 giorni per sistemare tutto ciò che non va nel carcere di Sollicciano. È il verbale di prescrizione, compilato dagli ispettori - inviati dal capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) - dopo che hanno riscontrato contravvenzioni a leggi per l’igiene o sicurezza sul posto di lavoro (in questo caso il penitenziario fiorentino), alla direttrice Antonella Tuoni. Un atto che pesa come un macigno, frutto delle due visite che gli ispettori del Dap hanno fatto a metà giugno e a inizio luglio.

 

di Beatrice Tominic

fanpage.it, 24 luglio 2024 Giudizio immediato per il ventenne accusato di aver strangolato il compagno di cella, Alessandro Salvaggio, lo scorso dicembre. Giudizio immediato per Krasmir Tsvetkov, accusato di aver strangolato il compagno di cella, Alessandro Salvaggio, all’interno del carcere Mammagialla di Viterbo. È quanto emerso ieri, lunedì 22 luglio 2024. La gip Rita Gialoni del Tribunale di Viterboha accolto la richiesta di giudizio immediato arrivata dal pm Massimiliano Siddi. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 28 ottobre, alla Corte d’Assise di Viterbo. A difendere la famiglia, che si costituirà parte civile nel corso del processo, l’avvocato Giacomo Pillitteri, che già seguiva Salvaggio stesso mentre era detenuto.

 

di Rosella Formenti

Il Giorno, 24 luglio 2024 Confindustria Varese e le parti sociali firmano protocolli per l’inserimento lavorativo di richiedenti asilo e detenuti, sottolineando l’importanza delle imprese nel contrastare l’emarginazione. Firmati da Confindustria e dalle altre parti sociali varesine due protocolli per favorire l’inserimento socio-lavorativo dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e per promuovere e sostenere il reinserimento sociale e lavorativo delle persone detenute, ex detenute e in esecuzione penale esterna. “Le imprese hanno un ruolo fondamentale nel fare da argine alle ancora troppe forme di emarginazione che frenano il vero progresso di cui abbiamo bisogno - ha detto il presidente di Confindustria Varese, Roberto Grassi.

 

di Paolo Carelli

Il Domani, 24 luglio 2024 La serie Netflix “Il caso Yara - Oltre ogni ragionevole dubbio” è l’ultimo esempio del filone true crime, storie di delitti che hanno attraversato le biografie di una nazione riproposte in forma serializzata. Funzionano perché alimentano in noi un meccanismo profondo. Un documentario per riannodare i fili di una vicenda inquietante e dolorosa o il tentativo di instillare nello spettatore più di un dubbio sull’esito giudiziario? Un prodotto d’inchiesta per fare memoria (la ricostruzione di un fatto di cronaca nera della storia recente italiana) oppure orientato a modificare la percezione dell’opinione pubblica?

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 24 luglio 2024 Chiuse le indagini sulla catena dei soccorsi: i magistrati di Crotone mettono sotto accusa sei uomini della Guardia costiera e di finanza per il naufragio di almeno 98 migranti sulla costa calabrese. Morti evitabili. Con un po’ di accortezza, la strage di Cutro non sarebbe mai stata raccontata, semplicemente non sarebbe avvenuta. È questa la conclusione a cui è giunta la procura di Crotone, che ha chiuso le indagini sulla catena dei soccorsi dello sbarco del 26 febbraio 2023, quando l’impatto della “Summer Love” contro una secca a pochi passi dalla riva costò la vita ad almeno 98 migranti, molti dei quali giacciono ancora sul fondo del mare.

 

di Enrico Varrecchione

linkiesta.it, 24 luglio 2024 In Norvegia, il tasso di recidiva dei detenuti è significativamente più basso rispetto all’Italia. Era già passata la mezzanotte che separava l’undici e il dodici luglio, quando la rivolta nel carcere di Trieste si era placata. Dopo il caos, le coperte incendiate dai detenuti e il gas lacrimogeno adoperato dalla polizia, rimaneva un quarantottenne a terra nella propria cella. Overdose di metadone. La storia ricorda i numerosi episodi di rivolta nelle carceri a ridosso dell’emergenza Covid, con tredici vittime e settantadue casi di evasione.

 

DOCUMENTI

"Carcere sicuro o sicuramente fuorilegge?". L'analisi e le proposte del Volontariato

"Le carceri scoppiano". Il dossier dell'Associazione Antigone presentato ieri

Articolo. "La legge Nordio e il giudizio di impugnazione", di Carlo Citterio

Articolo. "Brevi note sulla tortura nel codice penale italiano (art. 613 bis c.p.)", di Emilio Dolcini

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "Dialogo con la Prof. Paola Severino, già Ministro della Giustizia". "La campagna del Partito Radicale sulle disumane condizioni carcerarie"...

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 28 luglio 2024

Convegno regionale volontariato carcerario: "Giustizia riparativa, annuncio profetico" (Pompei-NA, 28 settembre 2024)

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)