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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di martedì 23 luglio 2024

di Glauco Giostra

Il Domani, 23 luglio 2024 Non esistono interventi risolutivi, ma quando ci si rifiuta di incrementare la prevista riduzione di pena per i condannati meritevoli, impedendo anche a questo refolo di speranza di insinuarsi nell’aria stagnante e marcia dei penitenziari, si resta increduli. È almeno dall’inizio di questo millennio che la situazione carceraria italiana è indegna di un paese civile. L’attuale governo è riuscito nell’ardua impresa di peggiorarla. Ma quel che più risulta inaccettabile è la sordità etica e politica rispetto all’incessante grido di sconforto, di solitudine e di paura che proviene da quel mondo socialmente rimosso; rispetto a quei commoventi, disperati tentativi di restituire umanità e dignità alla propria vita, togliendosela.

 

di Carlo Fusi

La Ragione, 23 luglio 2024 In Italia è in atto una carneficina tanto plateale quanto intollerabile. È quella dei suicidi in carcere. Quest’anno finora ce ne sono stati 58, uno ogni tre giorni. Vanno aggiunte sei guardie carcerarie che si sono tolte la vita: una al mese, vittime di un circuito tremendo e crudele, esistenze sacrificate sull’altare della pena di chi custodisce e di chi è custodito. à un massacro che promette di non arrestarsi e che si nutre di spietatezza soprattutto adesso, in estate, quando il caldo rende la detenzione una abominevole tortura: secondo il Garante dei detenuti, il sovraffollamento carcerario ha raggiunto il 130%. Cifre, aride e agghiaccianti. Che però, per quanto appaia inverosimile, non sono l’elemento più grave. Che è un altro: l’indifferenza.

 

Il Sole 24 Ore, 23 luglio 2024 Per Elisabetta Brusa, Componente del Dipartimento Pari Opportunità e Uguaglianza di OCF: “le recenti misure sono certamente apprezzabili ma assolutamente insufficienti per affrontare le emergenze”. L’Organismo Congressuale Forense (OCF) continua ad appellarsi al Governo, alle forze politiche e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché si adottino urgenti soluzioni per migliorare le condizioni del sistema penitenziario del Paese. Le richieste diventano sempre più pressanti alla luce del grave fenomeno dei suicidi in carcere (54 dall’inizio dell’anno, uno ogni due giorni), del sovraffollamento (gli istituti penitenziari ospitano circa il 130% della loro capienza regolamentare) e della crisi generale del sistema carcerario.

 

di Walter Massa*

L’Unità, 23 luglio 2024 L’Arci è attiva nelle carceri con operatori e volontari, tocchiamo con mano la disperazione dei detenuti. Servono provvedimenti urgenti. Gentilissime, gentilissimi, com’è noto, la situazione delle persone private della libertà detenute nel nostro Paese è davvero al limite per le condizioni disastrose dovute al sovraffollamento e al mancato investimento in ammodernamento delle strutture, nell’aumento di operatori per il sostegno psicologico e medico, nello scarso utilizzo delle pene alternative alla reclusione. Il numero terribile di persone che si sono suicidate in carcere è il segnale chiaro e drammatico di quanto la situazione sia arrivata al limite.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 23 luglio 2024 La norma prevedeva la custodia negli Icam solo in casi eccezionali, privilegiando le case famiglia per le madri detenute con figli al seguito. Ma in Parlamento c’è il dl sicurezza. La storia del piccolo Giacomo (nome di fantasia), un bambino di soli due anni recluso nel carcere di Rebibbia insieme alla madre, ha riportato all’attenzione pubblica il delicato tema della detenzione di minori nelle carceri italiane. Un articolo di Alessandra Ziniti su La Repubblica ha evidenziato questa problematica, sollevando questioni etiche e urgenti necessità di riforma del sistema penitenziario. Secondo gli ultimi dati aggiornati dal Dap al 30 giugno, ci sono 23 detenute madri con 26 minori al seguito.

 

di Stefano Iannaccone

Il Domani, 23 luglio 2024 Il voto segreto sul testo che facilita gli sconti di pena, per combattere il sovraffollamento, preoccupa la maggioranza. Al Senato pericoli paralleli sul decreto che per Nordio deve “umanizzare le carceri”.  A dispetto delle garanzie sull’unità di intenti, le condizioni nelle carceri contrappongono la rigidità di Fratelli d’Italia e della Lega al garantismo di Forza Italia. Ancora una volta, comunque, lo scontro più acceso è tra il partito di Matteo Salvini e quello di Antonio Tajani, con Giorgia Meloni a metà del guado per cercare di placare i bollenti spiriti dei compagni di viaggio a palazzo Chigi.

 

di Martina Cataldo

lavialibera.it, 23 luglio 2024 Ci sono modi diversi di trattare i giovani autori di reato, diversi dalla spinta verso le carceri minorili che arriva dal decreto Caivano, che sta aumentando il numero di giovanissimi reclusi. Lo dimostrano alcune storie che, dietro garanzia di anonimato, lavialibera ha raccolto. Storie come quella di Roberta, che ha condiviso con noi la sua esperienza di riparazione: ha 20 anni, convive con il suo compagno e lavora come receptionist, ma ha alle spalle un passato tormentato.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 23 luglio 2024 Incontro serale al Colle sullo scandalo della laica di Fdi Natoli. La destra vuole evitare le dimissioni: troppi rischi in Parlamento. E Taormina minaccia ancora: cresce il timore che abbia altre rivelazioni da fare. L’incastro è di quelli complicati, da professionisti dei giochi di palazzo. Lo scandalo scatenato dalla laica Rosanna Natoli ha investito l’intero Csm, con la totalità dei togati che si è convinta della necessità delle sue dimissioni. Nel tardo pomeriggio di ieri il vicepresidente dell’organo di autogoverno dei giudici Fabio Pinelli è andato al Quirinale per parlare con il suo unico superiore: Sergio Mattarella.

 

di Ilaria Li Vigni

Italia Oggi, 23 luglio 2024 Deve certificare i redditi prodotti all’estero lo straniero che intende avvalersi del gratuito patrocinio in Italia. Ad affermarlo la Corte costituzionale con la sentenza n. 110 dell’11 luglio 2024. A sollevare la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 79, comma 2, Dpr 115/2002, è stato il Tribunale di Firenze con l’ordinanza del 26 ottobre 2023. I giudici fiorentini, in particolare, si sono concentrati nella parte in cui si richiede ai cittadini di Stati non appartenenti alla Ue, per i redditi prodotti all’estero, di corredare l’istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato con la certificazione dell’autorità consolare competente.

 

di Lucandrea Massaro

romasette.it, 23 luglio 2024 Sono di fatto esclusi dalle alternative alla detenzione Il Garante regionale dei detenuti Anastasìa: “Sovraffollamento peggiorato. I suicidi, il sintomo più grave”. C’è un numero importantissimo da cui iniziare: 56. Cinquantasei sono i detenuti che dall’inizio dell’anno, cioè meno di 7 mesi, si sono già suicidati in carcere. La conversazione con il Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasìa, parte da questo dato. “I suicidi sono il sintomo più grave di una condizione molto diffusa che è data dal sovraffollamento - riflette Anastasìa -. Condizione peggiorata dopo la pandemia e che ci riporta al 2014, quando fummo condannati dalla Corte europea dei diritti umani per il sovraffollamento.

di Andreina Baccaro

Corriere di Bologna, 23 luglio 2024 La Procura aveva incaricato un consulente: la vittima era accusata di tentato omicidio. Si è tolto la vita domenica pomeriggio nella sua cella della Dozza Lullim Musta, 48enne albanese in carcere per tentato omicidio. La Procura ha disposto l’autopsia, ma non c’è alcun dubbio che si sia trattato di un suicidio. L’uomo soffriva di depressione anche se non aveva dato segni di particolare insofferenza, era in attesa di perizia psichiatrica. I sindacati della Penitenziaria denunciano le condizioni di sovraffollamento e annunciano una protesta.

 

di Carmine Landi

La Città di Salerno, 23 luglio 2024 Omicidio volontario. Provvisoria ipotesi di reato per la quale è indagato Ayoub El Jamili, il 24enne marocchino (difeso dall’avvocato Lucia Miranda) accusato d’aver assassinato Khalil Trabelsi, compagno di cella tunisino, nella stanza 14 della semi-sezione 1B della prima sezione della casa circondariale a Fuorni di Salerno. Indagini, quelle coordinate dal pm Simone Teti e delegate agli agenti della polizia penitenziaria, agli ordini del dirigente aggiunto Carolina Arancio, tutt’altro che chiuse. Decisive saranno le risultanze dell’esame autoptico: domattina il pm conferirà l’incarico al medico legale Francesco Consalvo.

 

di Emiliano Benedetti

firenzetoday.it, 23 luglio 2024 “Lo sfacelo del nostro sistema carcerario non è più tollerabile e le misure recentemente adottate, ultimo in ordine di tempo il decreto Legge 92 del 4 luglio (il cosiddetto ‘decreto carcere’ fortemente voluto dal ministro della giustizia Carlo Nordio, ndr) sono assolutamente insufficienti e non coerenti con i principi costituzionali sulla funzione rieducativa della pena”, si legge in una nota diramata dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Firenze, dove si legge che lo stesso consiglio ritiene “che l’istituzione forense debba far sentire la propria voce per dire un chiaro e netto ‘ora basta’“.

 

di Stefano Brogioni

La Nazione, 23 luglio 2024 Si allontana l’ipotesi dell’ospitalità in una cooperativa, perché la donna non sta scontando una pena definitiva. Non vede ancora la fine del tunnel Boschra Mejri, la detenuta marocchina che ha scoperto di essere incinta dopo il suo ingresso a Sollicciano e durante la sua permanenza in carcere ha perso la figlia che portava in grembo. Il suo legale, Samuele Zucchini, non ha ancora la disponibilità di una sistemazione promessa da una cooperativa sociale, condizione necessaria per presentare una nuova istanza al giudice. Gli assistenti sociali che seguono il caso non hanno ancora fatto visita alla detenuta. Ed il fatto che la donna si trovi in custodia cautelare, e non in regime di detenzione definitiva, complica la già non facile operazione.

 

La Stampa, 23 luglio 2024 Ancora in fuga il terzo, un quindicenne. I due giovani catturati alle stazioni ferroviarie de L’Aquila e Roma Termini. Due dei tre detenuti di origine tunisina evasi dal carcere minorile di Casal del Marmo, sono stati catturati nel pomeriggio. Hanno entrambi 17 anni. La polizia della questura de L’Aquila ha arrestato uno dei fuggiaschi, Mohamed R. alla stazione de L’Aquila, che aveva raggiunto da Roma in treno. Il detenuto era stato collocato nell’istituto di pena di Casal del Marmo per reati commessi proprio a L’Aquila. Rintracciato anche un secondo evaso, quest’ultimo alla stazione Termini di Roma. Il minorenne è stato intercettato dai poliziotti del commissariato Viminale. Si trova ora negli uffici della polfer per il foto-segnalamento.

 

Il Giorno, 23 luglio 2024 Un Garante dei diritti dei detenuti. Hanno trovato un accordo per istituirlo - valido fino al 28 giugno 2027 - Comune, Provincia e Casa circondariale. La necessità di individuare questa figura era stata già condivisa da un voto unanime del Consiglio comunale di Monza nel 2019, ma di fatto non era mai stata attivata. Ora la mossa dell’assessore al Welfare Egidio Riva: coinvolgere nell’operazione anche la Provincia oltre a Comune e Casa circondariale. Il Garante - per la cui selezione verrà effettuato un avviso pubblico - sarà nominato dal sindaco fra persone di prestigio e notoria fama nel campo delle scienze giuridiche, dei diritti umani e delle attività sociali.

 

ansa.it, 23 luglio 2024 L’incendio di alcuni materassi in una cella, poi l’intervento dei vigili del fuoco. La situazione tornata lentamente alla normalità. Nel corso della notte, poco prima delle ore 3, un detenuto nel carcere di Gorizia ha appiccato il fuoco ai materassi all’interno della sua cella. Gli agenti della polizia penitenziaria, accortisi dell’incendio, hanno immediatamente chiamato i vigili del fuoco del comando locale che sono intervenuti con gli estintori in pochi minuti. Tuttavia in un’ala della casa circondariale si è addensato un fumo acre che ha provocato alcuni malori tra i presenti. Una decina di persone, tra detenuti e agenti di polizia, sono state portate in ospedale per intossicazione. Nessuno è in gravi condizioni.

 

Il Resto del Carlino, 23 luglio 2024 Tre piccole realtà della Valconca da cui è partita una grande rivoluzione pacifica, quella dell’alternativa al carcere per migliaia di detenuti. In una settimana che ha visto l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna consegnare ai detenuti di tutta la Regione il nuovo “Codice ristretto” per i diritti dei detenuti, la presidente Emma Petitti ha avuto l’occasione di visitare, invitata dalla ‘Papa Giovanni XXIII’ e dal coordinatore Giorgio Pieri, una delle tre “Comunità educante con i carcerati” (Cec) riminesi, a Montefiore Conca (le altre sono a Saludecio e Coriano), insieme al Garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri.

 

casertanews.it, 23 luglio 2024 Russo: “A Caserta realizzato un modello che offre gli strumenti per rientrare in società”. Alla presenza del capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, Giovanni Russo, e della presidente del Consorzio Asi Caserta, Raffaela Pignetti, si è riunito il tavolo tecnico di coordinamento e programmazione istituito con il protocollo d’Intesa che attua il progetto “Mi riscatto per il futuro”.

 

novaradio.info, 23 luglio 2024 La storia (con finale ancora da scrivere) di una ex detenuta di Sollicciano. Chissà se davvero, come scriveva Dostoevskij, la bellezza salvare il mondo: certamente può essere l’ispirazione per chi cerca di salvare sé stesso dagli errori del passato e dare un senso nuovo alla propria esistenza. Quella che raccontiamo è la storia di due ex detenute del carcere di Sollicciano, che alla cultura si sono rivolte per avere una speranza di reinserimento. Le chiameremo Elena e Lila - come le due protagoniste della saga “L’amica geniale”. Elena, trentenne, è uscita alcuni mesi fa e ha iniziato positivamente percorso di reinserimento lavorativo e sociale.

di Claudio Raffaelli

comune.torino.it, 23 luglio 2024 Il carcere Lorusso e Cutugno, come molti penitenziari italiani, è alle prese con sovraffollamento, carenze di personale e problemi strutturali. Breve ma intensa cerimonia, in Sala Rossa, per ricordare i suicidi verificatisi nell’ambito del sistema carcerario quest’anno, suicidi di persone detenute o appartenenti al personale di custodia.  Di queste persone (58 detenuti e 6 agenti di custodia) i consiglieri e le consigliere, con l’aula in piedi, hanno letto a turno i nomi - non i cognomi, per evidenti ragioni di privacy - e le date del decesso.

 

garantedetenutilazio.it, 23 luglio 2024 Anastasìa: “La condivisione delle criticità è il primo passo per l’individuazione di soluzioni efficaci nella tutela della salute in carcere”. Si è tenuto ieri presso il Salone del Commendatore, nella sede legale dell’Azienda sanitaria capitolina Roma 1, il primo incontro del Tavolo tecnico sulla sanità penitenziaria della Asl Roma 1. Una riunione fortemente auspicata dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasia, che ha visto tra i partecipanti Claudia Clementi, direttrice della Casa circondariale Regina Coeli insieme al Comandante di Reparto della stessa Casa circondariale, Francesco Salemi, e Claudio Marchiandi per il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria (Prap) per il Lazio, l’Abruzzo e il Molise.

 

cronacadiverona.com, 23 luglio 2024 Flavio Tosi ha consegnato alla casa circondariale di Montorio, a Verona, 11 tonnellate di piastrelle per il rifacimento della pavimentazione e delle pareti di tutti i blocchi delle docce dei detenuti. Questi ultimi ne avevano fatto espressa richiesta, assieme alla Polizia Penitenziaria, durante uno dei precedenti sopralluoghi di Tosi. Con Tosi anche la Capogruppo di Fare! in Consiglio comunale Patrizia Bisinella. Il quantitativo è stato reso disponibile dalla generosità dell’impresa Ceramica Senio di Ravenna, che l’ha fornito a prezzo di costo, quindi meno della metà del prezzo di mercato, ed è stato consegnato con un camion.

 

di Rosalba Reggio e Livia Zancaner

Il Sole 24 Ore, 23 luglio 2024 Il podcast. Le mura che circondano la casa di reclusione di Bollate sono alte, al suo interno ampi edifici rettangolari da cui si affacciano numerose finestre protette da sbarre in A ferro scuro. Sono gli uffici della polizia penitenziaria, degli educatori, del personale amministrativo e tecnico, delle numerose persone che ruotano intorno ai detenuti. Oltre le mura, altre mura che conducono al cuore dell’istituto penitenziario alle porte di Milano, lì dove la vita di molti uomini e donne sembra interrompersi, sotto il peso di una condanna di cui non si vede la fine, di una realtà che li isola dal mondo circostante.

 

di Lorenzo D’Avack

Il Dubbio, 23 luglio 2024 La Corte costituzionale nell’ordinanza 207/2018, nella sentenza 42/2019 e ora nella sentenza n. 135, preceduta dal Comunicato del 18 luglio 2024, raccomanda la necessità di un intervento del legislatore che possa riempire i “vuoti” inevitabili presenti nella regolamentazione delle condizioni procedurali fissate dalla sentenza n. 242/2019 e garantire le persone, evitando pressioni sociali indirette che possono indurre i più fragili e vulnerabili a farsi da parte. Inoltre, ribadisce che “resta naturalmente in pregiudicata la necessità di un attento accertamento, da parte del “giudice penale”, di tutti i requisiti del reato compreso l’elemento soggettivo (paragrafo 9)”.

 

di Salvatore Curreri

L’Unità, 23 luglio 2024 Ampliato il concetto di “trattamento di sostegno vitale” nato dalla sentenza del 2019 sul caso di dj Fabo. Il vuoto normativo rimane: la decisione spetterà non al giudice ma alla politica. Lo scorso giovedì la Corte costituzionale si è pronunciata su un tema di costituzionalità, che prende avvio dalla sentenza del caso dj Fabo, riguardo le quattro condizioni in cui ricorrere al suicidio assistito non è punibile. Al centro della richiesta del gip vi era la definizione che si intendeva per trattamenti sanitari di sostegno vitale (Tsv). La Corte ha così definito come il rifiuto di ricorrere a una cura non imposta per legge non si traduca in un’assoluta e discrezionale libertà di accesso al suicidio assistito.

 

di Andrea Casadio

Il Domani, 23 luglio 2024 Il ventunenne che ha tentato di assassinare Donald Trump era forse un pazzo, ma sicuramente non isolato. Molte ricerche dimostrano che negli Usa un numero sempre maggiore di cittadini giustifica l’uso della violenza per raggiungere i propri obiettivi politici. E potrebbe accadere anche da noi. Molti pensano che Thomas Matthew Crooks, il ventunenne che durante un comizio politico nei pressi di Butler, in Pennsylvania, ha tentato di assassinare l’ex presidente degli Usa, Donald Trump, fosse un pazzo isolato spinto da un impulso irrazionale di vendetta. Forse era un pazzo, ma sicuramente non era isolato: l’uso delle armi per eliminare un avversario politico non è un evento straordinario nella storia degli Usa, è accaduto spesso in passato e accadrà ancora in futuro. E potrebbe capitare anche da noi.

 

di Simona Siri

La Stampa, 23 luglio 2024 Nell’ormai lontano 2009 lo scienziato cognitivo Stephan Lewandowsky iniziò a studiare le origini del negazionismo climatico ovvero perché alcune persone rifiutavano di accettare le prove schiaccianti che il pianeta si stava riscaldando e che gli esseri umani ne erano responsabili. Durante le sue ricerche lo studioso scoprì che il negazionismo di molti non si limitava al clima, ma comprendeva anche una serie di altri complotti stravaganti, come l’idea che lo sbarco sulla Luna del programma Apollo fosse una bufala creata dal governo americano. “Molti dei discorsi che queste persone facevano su Internet erano totalmente cospiratori”, ricorda.

 

di Riccardo Noury*

Il Fatto Quotidiano, 23 luglio 2024 La prima volta che un governo israeliano usò l’espressione “combattenti illegali” rendendola oggetto di una legge risale al 2002: l’obiettivo era consentire la detenzione prolungata, senza accusa né processo, di due cittadini libanesi, che in quanto tali non erano sotto la giurisdizione israeliana. Ma dal 7 ottobre 2023, a seguito degli orribili attacchi di Hamas e di altri gruppi palestinesi nel sud d’Israele, la Legge sui combattenti illegali è diventata d’uso quotidiano. Gli effetti sono descritti in una ricerca di Amnesty International basata, tra l’altro, sulle testimonianze, raccolte in prima persona, di 27 ex detenuti e detenute, trattenuti anche per 140 giorni.

 

La Repubblica, 23 luglio 2024 Medici Senza Frontiere: “È urgente fermare gli attacchi contro le persone e le strutture sanitarie e favorire accesso agli aiuti”. Il costo umano del conflitto. In Sudan la popolazione civile è vittima di violenze indiscriminate di ogni genere, tra omicidi, torture e violenze sessuali ed etniche. Gli operatori sanitari e le strutture mediche sono oggetto di continui attacchi nonostante nel paese sia in atto una delle peggiori crisi umanitarie degli ultimi anni, con più di 24 milioni di persone - tra cui più della metà sono bambini - che hanno bisogno di assistenza umanitaria, circa 10 milioni di sfollati interni e più di 2 milioni di persone che hanno cercato salvezza nei paesi vicini.

 

DOCUMENTI

Garante nazionale dei detenuti. "Studio aggiornato al 22 luglio 2024 degli eventi suicidari negli istituti penitenziari"

Comunicato del Garante dei detenuti di Bologna. "Un altro suicidio alla Dozza. Quando il carcere annienta le persone"

Articolo. "Brevi note sulla tortura nel codice penale italiano (art. 613 bis c.p.)", di Emilio Dolcini

Articolo. "Promettere di risolvere il presente rivolti al passato, senza l'interesse di guardare in faccia la realtà", di Cesare Burdese

Articolo. "Le novità della “manovra Nordio” in materia processuale: quando l’ideologia rischia di provocare un’eterogenesi dei fini", di Mitja Gialuz

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 28 luglio 2024

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)