Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di lunedì 22 luglio 2024
di Federica Delogu e Marika Ikonomu
Il Domani, 22 luglio 2024 Da metà luglio i penitenziari si svuotano, tra le ferie di personale e avvocati, la fine della scuola e delle attività. Il caldo insopportabile senza mezzi per alleviarlo porta all’aumento di eventi critici. Un’emergenza umanitaria. D’estate, la pena non va in vacanza, ma aumenta, si amplifica. Il tempo si dilata e lo spazio si restringe. La mancanza di attività e impegni durante la giornata obbliga a trascorrere più tempo in cella, e dunque quegli spazi già stretti si fanno più affollati di persone, che non sanno come occupare la giornata.
di Fabio Viglione
L’Identità, 22 luglio 2024 L’attuale situazione delle carceri italiane non può non essere posta al centro di una riflessione urgente ed accompagnata dall’assunzione di provvedimenti immediati. È quello che chiedono a gran voce i penalisti italiani sottolineando il dato sconcertante relativo ai suicidi nelle carceri, in costante aumento. L’Unione Camere Penali ha dato vita ad un’iniziativa di sensibilizzazione sull’intero territorio nazionale oltre ad aver proclamato tre giorni di astensione dalle attività giudiziarie, nei giorni 10, 11 e 12 luglio. Una maratona oratoria, organizzata nei luoghi pubblici in tante città italiane, ha dato sostanza all’iniziativa che ha puntato sul coinvolgimento della comunità per evitare di confinarsi in angusti ambiti settoriali dove l’ascolto rischia di essere riservato agli “addetti ai lavori”.
di Fernanda Fraioli
Gazzetta del Mezzogiorno, 22 luglio 2024 Il problema delle carceri non è nuovo, ma ora si registrano interventi da svariati punti di osservazione. Per tutti, l’analisi delle persone detenute condannate presenti per pena inflitta e pena residua, suddivisa per Regioni (in numero di 45.518, più 15.728 unità tra in attesa di primo giudizio, gli appellanti, i ricorrenti, con mista senza definitivo e internati); l’analisi dei dati ed il loro impatto sul sistema penitenziario anche ai fini delle misure adottabili (atteso l’indice di affollamento del 130,44% dovuto anche al numero degli ingressi nel corso dell’anno ben superiore alle uscite ...
di Emilio Pucci
Il Messaggero, 22 luglio 2024 “Fibrillazione tra alleati”, FdI chiede un chiarimento. Nuovo fronte sulle carceri (che può dividere la maggioranza). Mercoledì approda nell’Aula della Camera la proposta di legge firmata dall’esponente renziano Roberto Giachetti che prevede di aumentare i giorni di liberazione anticipata, previsti dall’ordinamento penitenziario, da 45 a 75 per quei detenuti che in passato l’abbiano già ricevuta per il loro buon comportamento e di riformare l’articolo 54 della legge 354/75 sulla liberazione anticipata con l’aumento da 45 a 60 giorni con una semplificazione della procedura di concessione. Forza Italia punta a distinguersi dagli altri compagni di strada della maggioranza: domani ci sarà una riunione del partito azzurro per decidere il da farsi ma l’obiettivo è mandare un segnale per fronteggiare l’emergenza suicidi ...
di Rosa Colucci
servicematica.com, 22 luglio 2024 Rimane alto, con un trend in preoccupante crescita, il numero di suicidi in carcere, complice anche l’arrivo del gran caldo che aggrava ancor di più una situazione già difficile tanto da determinare rivolte nelle carceri, con grave pericolo per l’incolumità anche degli agenti della polizia penitenziaria. Il recente DL n. 92/2024 “carcere sicuro”, pur positivo per alcuni aspetti, non porta con sé alcuna misura idonea ad incidere nell’immediato sul grave problema del sovraffollamento carcerario e dei suicidi dei detenuti. L’Associazione Italiana Giovani Avvocati accoglie con favore le misure del recente DL che determinano un incremento del numero di agenti di ...
di Guido Camera
Il Sole 24 Ore, 22 luglio 2024 Ma l’applicazione è limitata al rischio di reiterazione di reati non gravi. Sarà effettiva tra due anni la decisione collegiale sulla custodia in carcere. Non c’è solo l’abrogazione del reato di abuso di ufficio nella riforma della giustizia penale approvata in via definitiva dalla Camera dei deputati lo scorso 9 luglio. La nuova legge contiene anche interventi strutturali in materia di misure cautelari personali. Si tratta dell’interrogatorio preventivo dell’indagato destinatario della richiesta del Pm di privazione della libertà personale e dell’attribuzione a un Gip collegiale, composto da tre giudici, delle decisioni riguardanti l’applicazione della custodia cautelare in carcere o di una misura di sicurezza detentiva.
di Enrico Barbetti
Il Resto del Carlino, 22 luglio 2024 Il suicidio nella tarda mattinata di ieri: l’albanese di 48 anni era stato arrestato il 27 maggio. Ha atteso che il compagno andasse nella sala ricreativa, lasciandolo solo nella sua cella della sezione ordinaria della Dozza, e si è tolto la vita impiccandosi. È morto così, nella tarda mattinata di un’afosa domenica di luglio, Lul Zim Musta detto Luli, albanese di 48 anni. Quando gli agenti della polizia penitenziaria e il personale sanitario sono intervenuti non c’era già più nulla da fare. Il 48enne era in attesa di giudizio per tentato omicidio ed era finito in carcere il 27 maggio dopo avere accoltellato la titolare 66enne dell’Hotel “Il Gallo” di Castel San Pietro, dove l’albanese aveva in precedenza lavorato per un anno come tuttofare.
di Vito Totire*
labottegadelbarbieri.org, 22 luglio 2024 Vivere nel carcere della Dozza è di per sé un rischio suicidogeno. Secondo le cronache “trovato morto” pare per impiccagione; le cronache aggiungono “nella afa rovente della cella”; sembrerebbe di origini albanesi, anni 47, in attesa di giudizio, o entrato in carcere da poco; parlano del “caso” i sindacati della Polizia penitenziaria; al momento non risultano dichiarazioni da parte delle istituzioni.
di Ilaria Sacchettoni
Corriere della Sera, 22 luglio 2024 Tra venerdì e sabato i detenuti della sesta sezione hanno rifiutato di rientrare nelle celle bollenti. A un passo dalla rivolta l’amministrazione penitenziaria di Regina Coeli sceglie la soluzione d’emergenza e trasferisce una trentina di detenuti dalla quarta sezione in altri istituti. In assenza di veri investimenti che garantiscano condizioni di vita umanamente dignitose (e temperature accettabili) vince la soluzione “fai da te”. Un trasferimento volto ad allentare la pressione su reparti in sofferenza, abbandono e, soprattutto, invivibili per via dei 40 gradi che soffocano la città.
di Alessandra Ziniti
La Repubblica, 22 luglio 2024 “Una vergogna che reclama una soluzione”. Oggi una delegazione di parlamentari del Pd, domani i Garanti dei detenuti di Roma e del Lazio. Dopo la denuncia di Repubblica sulla storia del piccolo Giacomo, due anni e mezzo, che da dieci mesi vive a Rebibbia con la madre detenuta per reati minori, qualcosa si muove. Da ottobre scorso, quando sua madre è stata arrestata, Giacomo è il solo bimbo che sta a Rebibbia. Nessuno con cui parlare, giocare, interagire, nessuno degli stimoli di cui un bambino a quell’età avrebbe bisogno. Tanto che Giacomo ha maturato un ritardo nello sviluppo psico-motorio dovuto proprio alle condizioni in cui è costretto a vivere. Oggi pomeriggio a trovare in carcere il bambino e sua madre sono stati i parlamentari del Pd Gianni Cuperlo, Cecilia D’Elia e Walter Verini.
di Rinaldo Frignani
Corriere della Sera, 22 luglio 2024 Posti di blocco in tutta Roma per cercare i reclusi che si sono allontanati dopo aver scavalcato un muro. Sotto accusa il sistema di vigilanza del complesso dove nelle ultime settimane sono scoppiate diverse rivolte. Ancora una volta il carcere minorile di Casal del Marmo al centro di un episodio di cronaca. Tre giovani detenuti tunisini, tutti minorenni, sono riusciti a evadere nel pomeriggio di domenica dopo aver scavalcato un muro. Sono fuggiti e adesso vengono ricercati dalla polizia penitenziaria ma anche dalle altre forze dell’ordine. Posti di blocco sono stati effettuati dalle pattuglie nella periferia ovest della Capitale ma anche in altri quartieri. Controllati i luoghi frequentati dai tre e i loro collegamenti, anche familiari a Roma e in altre città.
di Raimonda Lobina*
elbareport.it, 22 luglio 2024 Sono le nove del mattino, cammino per i lunghi corridoi dei vari reparti della Casa di Reclusione “Pasquale de Santis” di Porto Azzurro: ho chiesto di visitarli per verificare di persona le condizioni dei detenuti, soprattutto in queste giornate di caldo afoso e in cui negli altri istituti si sono verificate situazioni drammatiche e al limite. Molti sono al lavoro, altri camminano e parlano fra loro, le celle sono aperte e colgo un’atmosfera di normalità. Tanti però, giovani uomini forti, sono stesi sul letto, guardano la TV, ascoltano la musica, oziano.
lecceprima.it, 22 luglio 2024 La situazione nel carcere di “Borgo San Nicola” è drammatica. Le temperature toccano picchi di 42 gradi e percentuali di umidità elevate che non fanno altro che esacerbare problematiche già note e ancora tristemente irrisolte: è questa l’ennesima denuncia di “Antigone Puglia” che, attraverso “gli occhi” dell’avvocato Davide Piccirillo e la mediatrice Elisa Cascione, descrive il degrado inaccettabile nella struttura con la conseguente compromissione dei basilari diritti e della dignità degli uomini reclusi, tra i quali, molti in attesa di giudizio e altri ancora per espiare pene di lieve entità. Per gli osservatori, alimentano un clima di per sé “infernale”: la carenza di docce; la schermatura alle finestre che di fatto limita il circolo d’aria; la scarsità delle aree verdi; l’oramai costante inutilizzo della sorveglianza dinamica.
di Anna Ghezzi
La Provincia Pavese, 22 luglio 2024 L’esperienza di Vassile e Hashim assunti in una logistica in provincia. “Impariamo molto e ci prepariamo un nuovo futuro fuori di qui”. Il lavoro per un detenuto è libertà, possibilità. Per la società è prevenzione”. Lo spiega Stefania Mussio, direttrice del carcere di Torre del Gallo. Su 660 detenuti, 32 usufruiscono dell’articolo 21 che permette loro di lavorare. C’è chi è impiegato nei servizi carcerari, dal magazzino alle pulizie, alla cura del verde. Sei, invece, sono assunti tra la logistica Fiege con il progetto Seconda Chance e Horti e Collegio Borromeo: altri erano impiegati in ristoranti ma hanno finito in questi giorni di scontare la pena. In poco più di un anno, dunque, sono 51 i detenuti ad avere avuto questa possibilità, che hanno dimostrato di poterlo fare.
modenatoday.it, 22 luglio 2024 Nella mattinata di giovedì 18 luglio la vicesindaca Francesca Maletti si è recata presso la Casa circondariale S. Anna di Modena per consegnare ai detenuti il “Codice ristretto”, una guida sintetica e di facile comprensione per orientarsi negli articoli dell’Ordinamento penitenziario finalizzati ad ottenere misure alternative al carcere. La diffusione del vademecum intende sostenere la cultura dei benefici penitenziari e delle misure alternative alla detenzione. Insieme alla vicesindaca, anche il Garante per il Comune di Modena dei diritti delle persone private della libertà personale Giovanna Laura De Fazio e il consigliere regionale Luca Sabattini.
telesudweb.it, 22 luglio 2024 Il giorno 16 luglio 2024, alle ore 16,00, il Garante Regionale Santi Consolo, accompagnato da un funzionario del suo Ufficio il dott. Alfredo Grasso, ha effettuato una visita presso la casa circondariale Ucciardone di Palermo, principalmente motivata dallo sciopero della fame che era stato intrapreso da quattro persone ristrette alla nona sezione dell’Istituto. Tale notizia si è avuta grazie alla fattiva collaborazione del Garante Comunale Onorevole Pino Apprendi. Della vicenda è anche compiutamente informato il Tribunale di Sorveglianza di Palermo, avendo avuto lo scrivente Garante una diffusa conversazione telefonica con uno dei Magistrati dell’Ufficio.
di Stefania Aoi
La Repubblica, 22 luglio 2024 Una grande sfilata in carcere. È così che si sono festeggiati i sei anni del progetto “Made in Rebibbia”, sostenuto da Bmw Roma e che vede coinvolta l’Accademia nazionale dei Sartori, scuola triennale di cucito maschile e femminile, e il penitenziario romano. La scuola a Rebibbia è nata nel 2017 con l’obiettivo di consentire ai detenuti di acquisire un mestiere e avere la possibilità di trovare lavoro in un laboratorio sartoriale dopo aver scontato la pena. L’idea era venuta all’ex presidente dell’Accademia Nazionale dei Sartori, Ilario Piscioneri, scomparso nel 2018.
AFFARI SOCIALI
di Tiziana Stella
tg.la7.it, 22 luglio 2024 Irene Testa: “Neanche le bestie si fanno vivere così”. “Una situazione vergognosa, indegna di un paese civile”. Parole di Irene Testa, garante dei detenuti della regione Sardegna, sulle condizioni di vita nel Centro di Permanenza per i Rimpatri di Macomer. “Quarantanove persone innocenti sono imprigionate per 18 mesi dentro blocchi di cemento bollenti, senza frigo né ventilatori. Con un caldo insopportabile, costrette a bere acqua calda” è la sua denuncia.
di Don Mattia Ferrari
La Stampa, 22 luglio 2024 Il movimento Refugees in Libya documenta le violenze sui migranti. Chi viene intercettato da Frontex finisce nelle mani delle guardie costiere e poi viene abbandonato nel deserto. Un grido giunge nuovamente dalle porte dell’Europa. È il grido dei nostri fratelli e sorelle, che da anni subiscono una violenza indicibile ai confini dei nostri Paesi. Fatti sconvolgenti si sono ripetuti anche nelle ultime settimane e a denunciarli con grande coraggio è come spesso succede Refugees in Libya, il movimento sociale costituito dalle persone migranti stesse per sostenersi e per costruire una vera fraternità con tutti. Refugees in Libya ha diffuso varie prove documentali di veri e propri crimini che si sono ripetuti per l’ennesima volta nei giorni scorsi. Il racconto è da film distopico, ma è la realtà di cui siamo responsabili.
DOCUMENTI