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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 21 luglio 2024

di Ornella Favero*

Il Riformista, 21 luglio 2024 Nel decreto “Carcere sicuro” di misure migliorative c’è forse qualcosa che riguarda il reinserimento sociale delle persone detenute e poi un incremento del personale di polizia penitenziaria e dirigenziale. Ma com’è scritto? E come risponde alle esigenze dei detenuti? Parlare del decreto legge denominato “Carcere sicuro” significa innanzitutto analizzare due questioni che sembrano marginali, ma non lo sono: la prima è come è scritto, la seconda se e come risponde alle aspettative delle persone detenute, che sono altissime perché c’è in tutti la consapevolezza che le istituzioni non stanno facendo il loro dovere nel garantire una carcerazione “costituzionale”.

 

di Vincenzo R. Spagnolo

Avvenire, 21 luglio 2024 Cristina Ornano, presidente del Tribunale di sorveglianza a Cagliari, dà voce allo sconforto delle toghe dopo il provvedimento di Nordío: “Non riduce il sovraffollamento, rischia di aggravarlo. Sulla liberazione anticipata pendono 200mila procedimenti e noi siamo 230”. “Il personale amministrativo ha scoperture medie del 50%. Introdurre, nei calcoli sulla detenzione, il ‘fine pena virtuale’ può allungare i tempi. E lo scoramento dei reclusi potrebbe accrescere le tensioni che alimentano le violenze”.

 

di Nicoletta Benatelli 

enordest.it, 21 luglio 2024 Originario di San Donà di Piave, 37 anni da poco compiuti, detenuto per vari reati connessi allo spaccio di stupefacenti, una settimana fa, è stato trovato impiccato con il lenzuolo nella sua cella della Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia. A nulla sono valsi i soccorsi. Salgono così a 56 i morti suicidi in quello che appare come un bollettino di guerra, ma che è invece il tragico conteggio di persone nelle mani dello Stato e che lo Stato non riesce a tutelare. A questi bisogna poi aggiungere i sei appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. Una mattanza irrefrenabile”. Così Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, commenta l’ennesimo suicidio nelle carceri del Paese.

 

di Alessandra Ziniti

La Repubblica, 21 luglio 2024 “Apri”, “Chiudi”. Giacomo (lo chiamiamo così per proteggere la sua identità) non ha neanche due anni e mezzo e, di fatto, non parla. Dice “si”, “no”, “mamma”, “pappa” e quasi niente altro. Ma quelle due parole che sente ripetere così spesso in quella che è diventata la sua tragica routine dietro le sbarre, quelle le ripete puntualmente ogni volta che entra ed esce dal carcere. A Rebibbia, nella sezione nido, Giacomo è recluso ormai da dieci mesi insieme alla sua mamma che - diciamolo subito - non è una delle borseggiatrici rom sempre incinte contro cui la Lega invoca misure di massimo rigore (e pazienza se ci vanno di mezzo i bambini), ma è una trentenne italiana che sta scontando una pena per reati minori.

 

di Carlo Tecce

L’Espresso, 21 luglio 2024 La magistrata per un decennio alla direzione distrettuale antimafia di Napoli ed esponente dell’Associazione nazionale magistrati spiega cosa c’è di grave nella riforma della giustizia del ministro Nordio: “Si indebolisce anche il controllo di legalità”. Proponiamo la versione estesa dell’intervista alla dottoressa Ida Teresi, magistrata ed esponente dell’Anm, pubblicata nel numero in edicola il 12 luglio 2024.

 

di Riccardo Arena e Giuseppe Legato

La Stampa, 21 luglio 2024 Da Torino a Palermo sempre più spesso i rampolli dopo anni di omicidi e narcotraffico scelgono di pentirsi e collaborare. Lo stragista del Gargano: “Sogno un futuro per mio figlio”. Ci sono due narcos (oltre che affiliati di rango) che hanno spostato tonnellate di cocaina e hashish per i principali cartelli della ‘ndrangheta dai porti di Santos e Paranagua verso l’Italia, passando dagli scali commerciali di Rotterdam e Anversa. C’è un rampollo del clan Palermiti di Japigia finito nella maxi retata che a marzo ha scatenato un putiferio politico a Bari alla vigilia delle elezioni comunali ed europee, ma anche il killer della mafia etnea. Ci sono - ancora - l’ex capo stragista della Mafia Garganica e il figlio (e nipote) del grande boss di Limbadi, roccaforte della malavita calabrese in provincia di Vibo Valentia.

 

di Cristina Balbo

Il Giornale, 21 luglio 2024Il Tribunale di Firenze ha condannato ad un risarcimento di circa 27mila euro i genitori di un ragazzo - all’epoca 16enne - che aveva violentato una compagna di classe in uno sgabuzzino della scuola. I giudici hanno, infatti, ritenuto responsabili i genitori del giovane, all’epoca dei fatti ancora minorenne, di non averlo educato bene. Il principio è quello della “culpa in educando”, articolo 2048 del codice civile sulle responsabilità genitoriali. I genitori, infatti, devono dare ai figli un bagaglio educativo che impedisca loro di avere comportamenti dannosi nei confronti di terzi, e correggere gli aspetti del carattere che portino a determinati atteggiamenti.

 

di Alessia Candito

La Repubblica, 21 luglio 2024  La protesta di quattro detenuti. Uno straniero si è cucito la bocca con il fil di ferro. Il Garante: “Quella sezione del carcere va chiusa”. Quattro detenuti in sciopero della fame, della sete o delle terapie di cui per settimane nessuno, neanche il Tribunale di sorveglianza, ha saputo nulla. Un’intera sezione dell’Ucciardone di Palermo con celle minuscole, di certo più piccole dei nove metri quadrati considerati soglia minima di vivibilità, con un bagno microscopico privo di porta e senza doccia. Sono costrette a viverci almeno due persone per stanza, in larga parte occupata da due brande a castello, e d’estate lì sotto si raggiungono temperature insopportabili.

 

Corriere di Torino, 21 luglio 2024 Continua la protesta dei detenuti del carcere Lorusso e Cutugno di Torino, ormai tra agitazioni più lunghe e strutturate nel penitenziario torinese. Anche ieri sera, venerdì, secondo quanto raccontato in una nota dall’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, circa 250 detenuti su 430 del Padiglione C, non sono voluti rientrare nelle rispettive sezioni restando nel cortile dei passeggi per alcune ore.

 

di Alessia Marani

Il Messaggero, 21 luglio 2024 Venerdì notte l’ultimo episodio di una serie di atti vandalici e proteste. La prognosi per Marco Casamatta, presunto killer di Cristiano Molè, massacrato di botte nella sua cella a Regina Coeli martedì scorso, resta riservata. Chi ha avuto modo di vederlo lo racconta così, senza troppi fronzoli: “L’hanno sbriciolato”. La testa fracassata, le braccia spezzate, poche ossa si sarebbero salvate. Chi lo ha picchiato lo ha fatto con ferocia inaudita. La stessa che lui avrebbe adoperato non solo quando si trattò - secondo l’accusa - di sparare a Molè affiancato a bordo del suo Suv al Corviale la sera del 15 gennaio scorso ...

 

di Ivan Innocenti*

Ristretti Orizzonti, 21 luglio 2024 Sono 170 le persone detenute nella Casa circondariale riminese. Il dato è di giovedì 18 luglio rilevato dal Garante Regionale Roberto Cavalieri. Sono 118 i posti regolamentari. C’è sovraffollamento del 145%. Il Ministero indica in 165 la capienza tollerabile (che possiamo interpretare come “tortura tollerabile”, si traduce in 3 metri quadri a detenuto per non incorrere nella sentenza Torreggiani, in tema di violazione dei diritti umani). Siamo oltre al tollerabile, la spia rossa si accende e si interviene per sfollare il carcere. Dove è finita questa spia rossa? Si è fulminata come l’umanità residua della nostra comunità?

iltorinese.it, 21 luglio 2024 La sempre più drammatica situazione del sistema carcerario italiano è da tempo all’attenzione dell’assemblea elettiva di Palazzo Civico, dell’Amministrazione comunale e della Garante dei diritti delle persone private della libertà della Città di Torino. Lunedì 22 luglio alle ore 14,30, in concomitanza con la consueta seduta del Consiglio comunale, si terrà in Sala Rossa un momento di riflessione e di commemorazione sul tema “Morire di carcere”. Nell’occasione, verranno ricordate le persone, detenute o appartenenti al personale di custodia, che si sono tolte la vita. Interverranno la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, la Garante dei diritti delle persone private della libertà Monica Cristina Gallo e la vicesindaca Michela Favaro.

di Sabrina Dei Nobili

Il Centro, 21 luglio 2024 Per i Cantieri dell’Immaginario, il Teatro Stabile d’Abruzzo presenta, oggi alle 19 all’Auditorium del Parco, lo spettacolo /Dalle sbarre alle stelle,/ adattamento teatrale di Ariele Vincenti e Fabio Masi tratto dal libro /Cento lettere. Dalle sbarre alle stelle/, scritto dallo stesso Masi e dal detenuto Attilio Frasca. A portarlo in scena, il regista Ariele Vincenti e la compagnia della cooperativa sociale Al di là dei sogni, con la partecipazione straordinaria di Flavio Insinna.

 

cittadellaspezia.com, 21 luglio 2024 Si terrà da sabato 27 luglio 2024 a domenica 4 agosto la 48^ edizione della Festa di Avvenire a Lerici, intitolata “Oltre i lacci dell’indifferenza”, che prevede come ogni anno un ricco calendario di appuntamenti. Si parte il 27 luglio alle 18.30 con la consueta santa messa di inizio festa presieduta dal vescovo Luigi Ernesto Palletti nella chiesa parrocchiale di San Francesco. Il 1° agosto alle ore 21.00 sul lungomare della Rotonda Vassallo, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, sarà ospite della serata dal titolo “Onde sonore”, condotta da Lucia Bellaspiga, inviata di Avvenire.

 

di Lucia Capuzzi

Avvenire, 21 luglio 2024 Wanda Marra nel libro “Cose che mi hanno salvato la vita” racconta l’approccio, fatto di domande scritte su dei fogli. “Lì dentro cadono tutte le maschere La reclusione rende tutto incredibilmente intenso”. sento il caos, le urla, pure le risate. L’energia compressa mi arriva senza rabbia. Sono chiusa dentro un carcere, ma paradossalmente la sensazione più forte è di libertà. Strana, estrema. Nuova. No. Forse antica. È la sospensione, uno spazio temporale in cui tutto è possibile, un altro dove l’esperienza si dilata”.

 

di Serena Sileoni

La Stampa, 21 luglio 2024 Cosa hanno in comune il suicidio assistito e i tassisti? In una sola settimana, la Corte costituzionale è intervenuta con due importanti sentenze su questi due temi molto distanti tra loro per materia e per gravità, ma che hanno un punto in comune: una voluta, persistente mancanza di intervento delle maggioranze di governo. Nel caso del trasporto pubblico non di linea, la Consulta ha deciso di intervenire sollevando essa stessa dinanzi a sé la questione di illegittimità della sospensione delle autorizzazioni agli NCC. Nel 2018, il governo Conte 1 aveva condizionato le nuove autorizzazioni all’operatività di un archivio informatico pubblico delle imprese che non è mai nato, per inerzia del Ministero dei trasporti.

 

di Jonathan Bazzi*

Il Domani, 21 luglio 2024 Sono fuggito dalla periferia dove la città nasconde i poveri, ma sono finito in un appartamento di una stanza. Siamo in tanti a vivere così, stipati in case minuscole e indecenti. Ma il dramma abitativo è un grande rimosso. Un paio di mesi fa sono stato contattato da una nota rivista di architettura: volevano propormi un’intervista. Il classico articolo corredato da belle foto: scrittore raggiunto e immortalato nella sua elegante dimora. Salotto, tende, broccati. Luce vaporosa. Solo che io vivo in una specie di garage con problemi di muffa e i sanitari dai quali, quando piove troppo, torna su acqua: a ogni temporale rischiamo di allagarci. Quarantacinque metri quadrati così stipati di roba da ricordare le case degli accumulatori compulsivi esibite con sgomento a Chi l’ha visto.

 

di Paolo Busco e Filippo Fontanelli*

Corriere della Sera, 21 luglio 2024 Nel suo parere non vincolante l’organo giudiziario delle Nazioni Unite considera l’occupazione illegale: equivale a un’annessione territoriale ottenuta con l’uso della forza in violazione del diritto all’autodeterminazione dei popoli. Venerdì pomeriggio, la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja ha emesso un parere relativo alla legalità internazionale dell’occupazione da parte di Israele dei territori palestinesi. La Corte ha risposto alle domande sollevate dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2022 (molto prima dell’inizio del conflitto attuale, che non costituisce il focus del parere).

 

di Tommaso Di Francesco

Il Manifesto, 21 luglio 2024 Palestina occupata. Un atto d’accusa durissimo quello della Corte, ma anche un grido d’allarme nell’intercalare il monito “il prima possibile”, vale a dire “prima che sia troppo tardi”. Stavolta dobbiamo riconoscerlo, il diritto internazionale ha fatto la sua parte e, nonostante sia stato devastato in questi ultimi trenta anni da tante, troppe guerre fuori da ogni diritto dell’Occidente proprio in Medio Oriente, esiste ancora e prova ad avere un ruolo “a caldo” mentre il massacro di Gaza continua e raggiunge la cifra di 39mila morti e decine e decine di migliaia di feriti, per la maggiora parte civili inermi, donne, bambini, anziani, con la devastazione di ogni struttura umanitaria e di ogni risorsa vitale.

 

di Riccardo Noury

Il Manifesto, 21 luglio 2024 La parola apartheid non è un tabù: non lo è certo in Israele, mentre paradossalmente per molti versi lo è in Italia, dove la sua pronuncia è equiparata a un’espressione di antisemitismo. Due giorni fa la Corte internazionale di giustizia, la cui opinione era stata sollecitata alla fine del 2022 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, è arrivata a una conclusione che non poteva essere più forte e chiara: l’occupazione e l’annessione da parte di Israele dei territori palestinesi sono illegali e le leggi e prassi discriminatorie israeliane contro i palestinesi violano il divieto di segregazione razziale e di apartheid. Si tratta di una rivincita storica per i diritti dei palestinesi, vittime di decenni di crudeltà e di sistematiche violazioni dei diritti umani derivanti dall’illegale occupazione israeliana.

 

di Giuseppe Agliastro

La Stampa, 21 luglio 2024 La notizia riportata dagli attivisti per i diritti umani è stata confermata da Berlino, ma la vicenda resta avvolta nel mistero. Il regime bielorusso ha condannato a morte un cittadino tedesco. La notizia, diffusa da un gruppo di attivisti per i diritti umani, ha subito sollevato un’ondata di sgomento ed è stata confermata a stretto giro dal governo di Berlino, fanno sapere i media internazionali. Ma per il resto si sa pochissimo di questa vicenda, che resta avvolta nel più fitto mistero in un Paese in cui le libertà e i diritti fondamentali vengono quotidianamente calpestati.

 

DOCUMENTI

Appello: "Fermare una tragica nostalgia di manicomio, e reagire"

Articolo. "La custodia cautelare in carcere da strumento eccezionale ed adeguato a strumento ordinario e inadeguato", di Natale De Bonis

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "La storia di Famous, che è stato per 3 anni in carcere ingiustamente e dove gli è stata amputata una gamba per una ferita mal curata"

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 21 luglio 2024

Marcia di Libera: "I sentieri della memoria. In ricordo di Lollò Cartisano e di tutte le vittime innocenti della 'ndrangheta" (Bovalino-RC, 22 luglio 2024)

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

Marcia organizzata da Sbarre di Zucchero "Da un carcere che uccide a un percorso per una nuova vita e un futuro di dignità" (Roma, 22 settembre 2024)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)