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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di giovedì 18 luglio 2024

di Giulia Merlo

Il Domani, 18 luglio 2024 I dem hanno presentato emendamenti per modificare il testo, alcuni simili a quelli degli azzurri. Nordio annuncia un commissario straordinario per costruire nuove strutture. L’unico punto su cui maggioranza e opposizione concordano è che il Decreto Carceri ha effettivamente il requisito di necessità e urgenza. Si sta avvicinando agosto, il mese più difficile per le condizioni di detenzione, e le carceri italiane scoppiano con 61.480 detenuti per una capienza standard di circa 48mila, un sovraffollamento medio del 120 per cento che tocca picchi del 200 per cento in alcune strutture e il numero record di 56 suicidi dall’inizio dell’anno, 6 anche di agenti della penitenziaria.

 

di Gabriella Cerami

La Repubblica, 18 luglio 2024 Gli azzurri presentano alcune proposte di modifica al decreto voluto da Nordio per alleggerire le prigioni. Da Lega e FdI nessuna apertura. Forza Italia si smarca dalla maggioranza e chiede di andare oltre il decreto Carceri approvato dal Consiglio dei ministri la prima settimana di luglio. Decreto, voluto dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, che non pone rimedio al sovraffollamento delle prigioni, dove oggi vivono 14 mila persone in più rispetto agli spazi a disposizione e nei primi sei mesi e mezzo dell’anno 54 detenuti hanno deciso di farla finita dietro le sbarre. Quindi i senatori forzisti hanno presentato nove proposte di modifica al testo, che si trova all’esame della commissione Giustizia del Senato.

 

di Marco Grasso

Il Fatto Quotidiano, 18 luglio 2024 Sono almeno 25mila i detenuti che beneficerebbero immediatamente dell’emendamento Zanettin: il provvedimento svuota-carceri allo studio della maggioranza che concederebbe la semilibertà a chi sta scontando pene fino ai quattro anni di carcere. La stima, basata sui dati ufficiali del ministero della Giustizia (secondo cui sono circa 60 mila i detenuti nelle carceri italiane), rischia tuttavia di essere molto al ribasso. Per come è stato pensato il provvedimento, proposto da Forza Italia, la possibilità di accedere alla semilibertà sarebbe estesa infatti anche a un’ulteriore platea, impossibile al momento da calcolare con numeri certi: tutti coloro che hanno già scontato almeno un terzo della pena.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 18 luglio 2024 In un’audizione di ampio respiro tenutasi lunedì scorso presso la II Commissione Giustizia del Senato, il Collegio del Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha offerto un’analisi articolata del decreto- legge 4 luglio 2024, n. 92 (il cosiddetto “carcere sicuro”). Felice Maurizio D’Ettore, Irma Conti e Mario Serio, componenti del Collegio, hanno presentato una dettagliata memoria, evidenziando sia gli aspetti positivi del decreto che le criticità ancora da affrontare nel sistema penitenziario.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 18 luglio 2024 Sono all’incirca 225 gli emendamenti presentati al cosiddetto decreto carceri al vaglio della commissione Giustizia del Senato. Il numero più consistente di emendamenti viene dalle opposizioni. In particolare c’è una proposta sull’emergenza suicidi in carcere (prima firmataria la senatrice Ilaria Cucchi) che chiede l’autopsia obbligatoria sui detenuti morti in carcere “anche in assenza di sospetto di reato”. E un’altra per introdurre il diritto alla sessualità in carcere.

 

di Mirko Federico

L’Unità, 18 luglio 2024 Questa petizione nasce con l’obiettivo di dare sostegno alla proposta di legge presentata dall’on. Roberto Giachetti, proposta di legge che mira a modificare il sistema di detrazione di pena per la liberazione anticipata dei detenuti. Lanciata dal l’avvocato Aniello Mancuso a cura dell’associazione La Rinascita questa petizione nasce con l’obiettivo di dare sostegno alla proposta di legge che mira a modificare il sistema di detrazione di pena per la liberazione anticipata dei detenuti. La proposta di legge in materia di liberazione anticipata ha la finalità di affrontare il problema sovraffollamento nelle carceri e di contrastare in modo immediato i numerosi suicidi all’interno delle carceri italiane.

 

di Simona Ciaramitaro

collettiva.it, 18 luglio 2024 I Garanti territoriali lanciano un appello al ministro Nordio sugli istituti penitenziari. Antigone: “C’è una sofferenza che può diventare esplosiva”. Sono i Garanti territoriali dei detenuti a bocciare il provvedimento in materia carceraria varato dal governo, lanciando un appello al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, affinché ascolti quanto hanno da dire sulla situazione degli istituti penitenziari, con suicidi e rivolte di detenuti che si succedono quasi quotidianamente. I garanti parlano di “un decreto minimale, inadeguato, vuoto rispetto alle proporzioni dell’emergenza carceri. È una scatola vuota. Solo le telefonate aumentano da 4 a 6. Una miseria”.

 

di Adriano Sofri

Il Foglio, 18 luglio 2024 La magistratura di sorveglianza fiorentina si è appena fatta conoscere con l’ordinanza in cui il desiderio di avere l’acqua calda in cella viene trattato come un’arbitraria pretesa. Magistrati che, se frequentassero la galera, saprebbero che spesso manca anche l’acqua fredda. Mia cara, penso a te. Penserei a te comunque, e per giunta succedono cose. La magistratura di sorveglianza fiorentina, quella che fu di Alessandro Margara, ha appena trovato il modo di farsi conoscere con l’ordinanza in cui il desiderio di avere l’acqua calda in cella viene trattato come un’arbitraria e scostumata pretesa: l’acqua calda è un diritto solo dei clienti degli alberghi (e da quante stelle in su?).

 

di Guido Vitiello

Il Foglio Quotidiano, 18 luglio 2024 Sentite che bella frase ho inventato ieri: “Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”. Splendida, vero? Già vi sento: “Ma non è tua, pallonaro, è di…”. Beh, di chi è? Molti assicurano che è di Dostoevskij, e citano anche la fonte: “Memorie dalla casa dei morti”; altri - ma sono in minoranza - ribattono che non è Dostoevskij, è Voltaire; una quota ancora più piccola la attribuisce a Brecht. Non è obbligatorio scegliere, però. In un libro sul carcere di qualche anno fa, l’autore si compiaceva della coincidenza che tre così grandi ingegni - per giunta in tre secoli diversi - avessero formulato lo stesso pensiero con parole quasi identiche! Peccato che la frase non si trovi in nessuno dei tre. Da dove viene, allora? Il tentativo più erudito di rintracciarne la fonte lo ha condotto nel 2019 lo slavista Ilya Vinitsky.

 

Italpress, 18 luglio 2024 “Nella conversione del decreto Carcere sicuro, in corso al Senato, abbiamo proposto di introdurre la figura di un Commissario straordinario che avrà il compito di attuare in tempi brevissimi il piano nazionale di interventi per l’aumento del numero dei posti per i detenuti e per la realizzazione di nuovi alloggi destinati al personale di polizia penitenziaria: questo programma edilizio sarà imponente e sarà realizzato speditamente”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al Question time della Camera.

 

di Gabriella Cerami

La Repubblica, 18 luglio 2024 Colloquio “riservato” tra il presidente e il ministro in corsa per un posto da giudice. Sono le sette di sera quando il ministro della Giustizia Carlo Nordio varca il portone della Corte Costituzionale. Ad attenderlo, due giorni fa nel suo ufficio, il presidente Augusto Barbera. L’incontro non viene ufficializzato, né Consulta né via Arenula danno notizia del colloquio e questo aspetto risulta singolare trattandosi di due figure apicali nel mondo della giustizia. Il faccia a faccia arriva però in un momento delicato dei rapporti tra Consulta e Parlamento. La Corte proprio nel pomeriggio di martedì si era riunita per discutere ed emettere una sentenza sul fine vita, tema delicato su cui il presidente Barbera ha più volte sollecitato un intervento delle Camere essendoci in Italia un vuoto normativo.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 18 luglio 2024 Ddl Nordio: ne parliamo con l’avvocato Oliviero Mazza, ordinario di diritto processuale penale all’Università degli studi Milano- Bicocca, che fa il seguente bilancio: “Certamente positivo è il cambio di passo rispetto alla stagione Cartabia, quando l’obiettivo era solo l’efficienza attuata con un taglio lineare delle garanzie. Oggi si parla apertamente di garantismo, ma l’impressione è che ci sia tanto fumo senza arrosto”.

 

di Vanessa Pallucchi*

Avvenire, 18 luglio 2024 Nei giorni scorsi l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) ha siglato un accordo con il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) che interviene in maniera inedita sulla gestione e valorizzazione dei terreni confiscati alle mafie. Per la prima volta si prevede che siano messi “a disposizione di giovani imprenditori agricoli” che dovranno esercitare l’attività imprenditoriale contestualmente alla “realizzazione di iniziative a favore di soggetti con disabilità e immigrati, nonché iniziative a carattere didattico e divulgativo”.

 

di Nicola Mirenzi

Il Foglio, 18 luglio 2024 Ci voleva Netflix per dare una scossa al discorso pubblico sulla giustizia: “Io non so se Massimo Bossetti sia innocente oppure colpevole”, dice Gianluca Neri, ideatore e direttore della docuserie “Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio”. “Quello che so è che in Italia si dimentica spesso l’articolo 533 del codice di procedura penale, secondo il quale è meglio avere un colpevole fuori che un innocente in galera. È il principio della condanna oltre ogni ragionevole dubbio. E vale anche di fronte ad Hannibal Lecter. Farebbero bene a rileggerselo un po’ tutti i politici, a destra e a sinistra, a partire da quelli che oggi manifestano a Genova a favore della carcerazione preventiva, in questo caso di Giovanni Toti, ma vale per chiunque”.

 

di Luigi Mastrodonato

Il Domani, 18 luglio 2024 Il corpo di Zdenko Ferjancic trovato dai suoi compagni di cella il giorno dopo una rivolta. Cosa è accaduto tra l’11 e il 12 luglio? Ora il legale ha preparato un esposto da mandare in procura. Il 12 luglio Zdenko Ferjancic, un detenuto del carcere di Trieste, è morto, secondo le prime ricostruzioni, per “overdose da metadone”. Il giorno prima c’era stata una rivolta nell’istituto, durante la quale alcuni detenuti avevano dato assalto all’infermeria. Ora ci si interroga su quello che è stato fatto, o non è stato fatto, per impedire quel decesso. E il suo avvocato ha presentato un esposto in procura.

 

di Nicolò Giraldi

triesteprima.it, 18 luglio 2024 Cosa è successo dentro al carcere del Coroneo in occasione della rivolta e nei giorni successivi? Per la persona detenuta che ha raccontato i fatti è stato garantito l’anonimato. La comunicazione è avvenuta tramite un telefono cellulare. “Siamo divorati dalle cimici, dalle formiche, dagli scarafaggi. Per poter chiamare a casa di norma ci vuole un mese e mezzo. Spesso la gente viene messa in isolamento per motivazioni sanitarie, ma non è come dicono i giornali. Tutto questo (la rivolta ndr) non è stato fatto solo per il caldo e il sovraffollamento, ma perché anche noi siamo esseri umani e abbiamo comunque i nostri diritti. La situazione è degenerata, non si voleva arrivare a tanto, l’obiettivo era di poter parlare con qualcuno che può far arrivare la nostra voce oltre queste mura ...

 

di Francesco Mariucci

Corriere dell’Alto Adige, 18 luglio 2024 Lenzuola appese e pentole sbattute contro le inferriate. La politica prende tempo. Lenzuoli appesi e pentole sbattute contro le inferriate. Al carcere di Bolzano va in scena la protesta dei detenuti: “Vogliono sensibilizzare sulle loro condizioni” spiega il direttore Monti. Non sono settimane facili per il carcere di Bolzano. Prima l’epidemia di scabbia risolta da poco, poi l’incertezza sui fondi e su una nuova struttura che si fa attendere ormai da troppo tempo. Una situazione non facile in primis per i detenuti, tanto che è arrivata una protesta plateale: lenzuoli appesi dalle finestre e pentole sbattute contro le inferriate. Nulla di violento, ma un gesto che chiede di riaccendere una luce: “Nessuna rivolta, non ci sono stati momenti di tensione o aggressività.

 

di Mimmo Fornari

L’Opinione, 18 luglio 2024 La situazione peggiore è a Regina Coeli, con “1.129 presenze contro i 628 posti disponibili e un tasso di sovraffollamento del 180 per cento”. Ma nel resto delle carceri circondariali non va meglio. La fotografia scattata nella Capitale fa riflettere, come spiegato da Valentina Calderone, Garante dei detenuti a Roma. “Dal marzo 2023 a oggi ho constatato un significativo peggioramento delle condizioni di vita nella maggior parte degli istituti. La maggior parte dei dati sono aggiornati a dicembre 2023, mentre alcuni dati sono aggiornati a giugno 2024, in particolare sul sovraffollamento, in costante e preoccupante crescita”.

 

di Eugenio Barboglio

Brescia Oggi, 18 luglio 2024 In una nuova lettera al Presidente della Repubblica, gli ospiti del penitenziario cittadino raccontano le condizioni penose all’interno della struttura e chiedono interventi. “Abbiamo scelto la strada del dialogo”. Di lettere ne hanno scritte parecchie. Il tema, sempre lo stesso: il sovraffollamento, le condizioni disumane di detenzione, soprattutto d’estate. Risposte concrete, nessuna. Il nuovo carcere? Passano gli anni e appare sempre più un miraggio. Il Governo è riuscito a diffondere due volte la notizia dello stesso stanziamento pur di calmare le acque. Ma il Nerio Fischione è sempre lì, pieno come un uovo.

 

di Nicoletta Gigli

Il Messaggero, 18 luglio 2024 Il carcere di Sabbione scoppia. Al punto che la neo comandante della Polizia penitenziaria, Vanda Falconi, ha deciso di interessare il prefetto Giuseppe Bruno. “All’istituto di Terni sono presenti 562 detenuti a fronte di una capienza di 422 presenze, la situazione non è più tollerabile sia per la dignità degli ospiti presenti che del personale in ogni comparto che quotidianamente si trova a fronteggiare una situazione inconcepibile. Proprio oggi - dice la comandante Vanda Falconi - abbiamo preparato una richiesta per il blocco delle assegnazioni sezioni media sicurezza e di sfollamento detenuti ex articolo 32 DPR 230/00 da ratificare nei prossimi giorni. Ho informato il prefetto - aggiunge - e ho chiesto il suo sostegno per garantire la sicurezza interna ed esterna”.

di Luigi Alfonso

vita.it, 18 luglio 2024 Irene Testa, Garante dei detenuti della Sardegna, ha fotografato i 44 gradi registrati dal termometro della struttura. Il sovraffollamento complica le cose e favorisce la diffusione delle malattie. Il caldo asfissiante, che in Sardegna nei mesi estivi non è certamente una novità, sta creando parecchi problemi negli istituti penitenziari dell’Isola. Oggi il termometro, all’interno del carcere di Uta (Cagliari) ha segnato i 44 gradi centigradi. Lo ha rilevato personalmente Irene Testa, Garante dei detenuti della Sardegna, in occasione di una delle sue periodiche visite alla Casa circondariale. “I detenuti erano stipati in celle da sei metri quadrati per due, per un totale di quattro detenuti per cella”, spiega.

 

di Melania Carnevali

Il Tirreno, 18 luglio 2024 Un ratto nella cella, altri che frusciano fuori. E rifiuti appoggiati al muro sotto la finestra con l’odore di marcio che entra dentro. È la segnalazione di un detenuto del carcere di Massa depositata nei giorni scorsi nell’ufficio matricola, l’ufficio dove passano tutte le comunicazioni tra l’autorità giudiziaria e i reclusi, nonché il primo luogo in cui arriva ogni nuovo ospite, quello dove viene perquisito, misurato, fotografato e dove vengono prese le impronte digitali. La lettera ha la data del 12 luglio e arriva, a detta del detenuto rappresentato dall’avvocato Alessandro Maneschi, dopo diverse segnalazioni fatte direttamente “ai vari agenti di polizia penitenziaria” sull’ambiente “tanto degradato”. Sarebbero arrivate “rassicurazioni” ma “sono rimaste lettera morta”, si legge nell’atto consegnato.

 

di Liana Milella

La Repubblica, 18 luglio 2024 I giudici intervengono per la prima volta dal 2019 andando a colmare l’inerzia del legislatore. A giorni le motivazioni. Sul fine vita la storia si ripete. Protagonista, ancora una volta, la Corte costituzionale. A fronte di un Parlamento silente dal 2018. E di un governo che fa dire all’Avvocatura dello Stato “giù le mani, è materia nostra”. La Corte invece “parla” con una decisione destinata a lasciare di nuovo una traccia decisiva nel cammino sofferto dei diritti. Con una sentenza freschissima, definita nelle virgole solo martedì, e di cui Repubblica anticipa le conclusioni.

 

di Paolo Borgna

Avvenire, 18 luglio 2024 La questione è sempre la stessa. Affinché integrazione non significhi colonialismo culturale è necessaria un’interazione tra culture, tra mores diversi. Una lenta e sapiente contaminazione di costumi. L’umanità è sempre andata avanti così. Ma fino a che punto tutto ciò è possibile senza che l’accettazione di costumi diversi intacchi i principi costituzionali di dignità della persona, uguaglianza e libertà?

 

di Franz Baraggino

Il Fatto Quotidiano, 18 luglio 2024 Il destino del cosiddetto decreto Cutro e di quanto il Governo si appresta a fare anche nei Centri per migranti in Albania, è legato a una questione giuridica a dir poco complessa, al centro dei rapporti tra le leggi italiane e quelle europee. Alcune delle novità introdotte dal governo Meloni per rendere operative procedure come quelle per l’esame “in frontiera” delle domande d’asilo e il relativo trattenimento dei richiedenti, attendevano il pronunciamento della Corte di giustizia europea, interpellata dalle Sezioni Unite civili della Cassazione dopo i ricorsi del ministero dell’Interno contro le ordinanze del tribunale di Catania che, l’anno scorso, aveva disapplicato il dl Cutro per incompatibilità con le norme Ue e liberato alcuni migranti trattenuti nell’hotspot di Pozzallo.

 

di Alice Dominese

L’Espresso, 18 luglio 2024 Flussi in crescita, violenze e controlli delle forze di polizia. Il viaggio di chi fugge dalle guerre e arriva a Trieste si rivela sempre più complicato. E per chi riesce ad arrivare in Italia manca un sistema d’accoglienza. All’ombra delle tragedie che riguardano i migranti nel Mediterraneo, la rotta balcanica negli ultimi anni è tornata a pulsare di un numero via via maggiore di persone che da Asia e Medio Oriente tentano di raggiungere l’Europa. Ma è anche diventata più pericolosa. Chi cerca di attraversare le sue frontiere, rafforzate da finanziamenti europei mai così cospicui, è sempre più spesso vittima di violenze e respingimenti illegali.

 

di Domenico Quirico

La Stampa, 18 luglio 2024 Le ondate migratorie sono guidate da criminali che prosperano grazie al clima politico nei loro Paesi. Gli accordi internazionali foraggiano soltanto i governi responsabili di quello scandalo. Qualora foste tra quelli che provano simpatia per i popoli sventurati che migrano, eritrei e gambiani, saheliani e afgani, siriani e magrebini, per le umanità e le tribù lasciate sgomente e nell’ombra dell’inesorabile incalzare della nostra spietata epoca del Progresso, la visita di Giorgia Meloni in Libia non vi porterà alcun motivo di novità e di conforto.

 

Il Manifesto, 18 luglio 2024 Il Trans-Mediterranean Migration Forum. In Libia Meloni non parla delle condizioni in cui vengono tenuti i profughi. Sulla carta l’obiettivo vorrebbe essere ambizioso: creare un coordinamento tra paesi di origine, transito e destinazione dei migranti per mettere fine ai flussi irregolari. In realtà il Trans-Mediterranean Migration Forum, nome dell’iniziativa organizzata ieri a Tripoli dal Governo di unità nazionale guidato dal premier Abdul Hamid Dabaiba, è per lo più una sfilza di annunci già sentiti in passato. Utili, però, alla Libia per lanciare un messaggio all’Unione europea: “È tempo di risolvere la questione migratoria e la Libia non continuerà a pagarne il prezzo”...

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 18 luglio 2024 Nell’attacco del 7 ottobre 2023 realizzato dai gruppi legati ad Hamas ai danni della popolazione israeliana si sono consumati numerosi crimini di guerra e contro l’umanità. A sostenerlo è un rapporto di Human Rights Watch, pubblicato ieri, in cui si evidenzia che le violenze di quasi dieci mesi fa sono state perpetrare dall’ala militare di Hamas, le Brigate Qassam, e da almeno altri quattro gruppi armati. Il titolo del report di 236 pagine tradotto in italiano è “Non riesco a cancellare tutto il sangue dalla mia mente” e documenta decine di casi di gravi violazioni del diritto umanitario internazionale. Nell’indagine svolta dall’organizzazione non governativa con sede a New York viene anche esaminato il ruolo delle organizzazioni armate di Hamas nella preparazione e nel coordinamento degli attacchi del 7 ottobre.

 

di Sabato Angieri

Il Manifesto, 18 luglio 2024 Striscia senza tregua. Pesante escalation militare. L’Unrwa denuncia: otto scuole colpite dal 7 luglio. Erano diventate rifugio agli sfollati palestinesi. Netanyahu: “I rapiti stanno soffrendo, non morendo”. L’ira delle famiglie. I raid israeliani a Gaza hanno ucciso almeno 81 palestinesi nelle ultime 48 ore. L’aviazione di Tel Aviv ha anche attaccato un’altra delle scuole gestite dalle Nazioni unite nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, uccidendo 23 persone e ferendone almeno 70.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Ancora a proposito del d.d.l. n. 1183 in materia di diritto penitenziario", di Michele Passione

Articolo. "La pervicace volontà di non affrontare i nodi dell’emergenza carceraria", di Marco Pellissero

Lettera dell'Associazione di Psicologia per l’Infanzia Adolescenza e Famiglia: "Gli Istituti Penali Minorili diventino luoghi di crescita e cambiamento"

Conferenza nazionale dei Garanti territoriali: "Alcune note sul Decreto-Legge n. 92 del 4 luglio 2024 e proposte di intervento immediato al fine di porre termine alle condizioni drammatiche delle carceri italiane"

Senato della Repubblica. Conversione in legge del decreto-legge 4 luglio 2024, n. 92. Audizione del Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale

Garante detenuti Emilia Romagna e Camera Penale di Bologna: "Codice Ristretto. Guida sintetica per orientarsi negli articoli dell’Ordinamento Penitenziario finalizzati ad ottenere misure alternative al carcere"

"Quando la cultura rompe le sbarre". Un podcast che ci accompagna dentro al carcere, dove lo spazio è pieno e il tempo vuoto e la cultura è un vero esercizio di libertà

Radio Carcere, di Riccardo Arena: "Le Richieste di Grazia & I Ricorsi". La campagna promossa dal Partito Radicale sulle condizioni carcerarie. "Suicidati". Gli ultimi 3 detenuti che si sono uccisi in 3 giorni

APPUNTAMENTI

Conferenza Stampa di presentazione di Pro.Digi, progetto pilota di formazione digitale rivolto a persone in esecuzione penale o sottoposte a misure di comunità (Parma, 19 luglio 2024)

Il regista Ronald Jenkins nella Casa Circondariale di Pesaro per una lezione su "Dante e la Divina Commedia in carcere" (Pesaro, 19 luglio 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 21 luglio 2024

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

Marcia organizzata da Sbarre di Zucchero "Da un carcere che uccide a un percorso per una nuova vita e un futuro di dignità" (Roma, 22 settembre 2024)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)