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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di martedì 16 luglio 2024

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 16 luglio 2024 Un detenuto di 37 anni si toglie la vita a Venezia: il bilancio della strage sale a quota 56. De Fazio (Uil-Pa) parla di “bollettino di guerra”. E i Garanti territoriali si riuniscono in Senato. La questione carceraria in Italia sta precipitando verso un punto di non ritorno. Un’impennata di suicidi, malori causati dal caldo torrido, sovraffollamento cronico e tensioni sfociate in dure proteste dei detenuti stanno portando il sistema penitenziario sull’orlo del collasso. Non si può fare a meno di pensare al rischio di un ritorno alle gravissime rivolte del marzo 2020, che provocarono decine di morti. E la repressione non è la cura, ma l’aggravante.

 

di Gabriella Cerami

La Repubblica, 16 luglio 2024 La media è di un suicidio ogni tre giorni. Il triste record è adesso: tre persone in tre giorni si sono tolte la vita in carcere. È successo negli istituti penitenziari di Verona, Monza e l’ultimo detenuto, un 37enne arrestato per rapina e che sarebbe tornato in libertà nel 2029, si è impiccato con un lenzuolo nella notte tra domenica e lunedì nel carcere di Venezia. Secondo i dati del Garante nazionale dei detenuti, nel 2024 sono 54 le persone, con un’età media di 40 anni, che hanno deciso di uccidersi dietro le sbarre. Sbarre troppo strette per chi deve viverci ogni giorno, troppo affollate e prive, spesso, di spazi essenziali. E il caldo estivo sta trasformando le celle in luoghi ancora più disumani, dove i più fragili soccombono: sei nei soli primi quindici giorni di luglio.

 

di Emilia Rossi

linkiesta.it, 16 luglio 2024 Si parla tanto di abolizione dell’abuso d’ufficio e del (finto) garantismo di Nordio, ma il dibattito pubblico sembra ignorare la partita più dura, tragica e vergognosa, del sistema della giustizia. Parliamo di cose serie e quindi, innanzitutto, piantiamola di discutere dell’abolizione dell’abuso d’ufficio e delle altre novità del ddl Nordio appena approvato definitivamente dalla Camera, magari cominciando a smetterla di definirla “riforma della Giustizia”. Ché di riforma sistematica non si tratta, ma di modifiche di alcune norme del codice penale e di altre del codice processuale che difficilmente avranno un impatto significativo sull’amministrazione della giustizia nel suo complesso.

 

di Viola Giannoli

La Repubblica, 16 luglio 2024 Sul pavimento del corridoio lurido e umido tra le celle arrugginite e i muri scrostati giacciono pezzi di lavandini, cessi sventrati, coperte bruciacchiate, bombolette del gas rovesciate a terra, bucce di frutta marcia, cartoni, plastica, vestiti. L’eredità dell’ultima rivolta nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino - 1.488 detenuti su 1.101 posti disponibili - l’hanno vista tutti. Ripresa di nascosto con un cellulare che un recluso non potrebbe avere ma ha e postata su TikTok. “Noi ragazzi di Torino abbiamo deciso di rompere i cessi e i lavandini. Così le celle non saranno più agibili e dovranno intervenire l’Asl e la Cedu per le condizioni in cui viviamo. Dobbiamo farci sentire”, scrive il detenuto sotto al filmato. È il segnale della sommossa, lanciato oltre quelle mura. Un episodio su cui ora indaga pure la Procura.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 16 luglio 2024 A Venezia il 56esimo suicidio. Il portavoce della Conferenza nazionale Ciambriello al ministro Nordio: “Ascoltate le nostre proposte”. È una bocciatura definitiva e senza appello, quella che gli 86 Garanti territoriali dei detenuti pronunciano contro il decreto governativo “Carcere sicuro” per il quale scadono oggi i termini di presentazione degli emendamenti in commissione Giustizia del Senato, dove è appena iniziato l’iter di conversione in legge. Mentre negli ultimi giorni si è registrata un’ulteriore sequela di suicidi in carcere, arrivando al nuovo record di 56 dall’inizio dell’anno - per ultimo, il 37enne Alessandro Girardi, che scontava una pena per spaccio e si è impiccato con un lenzuolo nella sua cella della Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia - e mentre si moltiplicano le “manifestazioni di disperazione che troppo spesso la stampa chiama a sproposito “rivolte”, la Conferenza nazionale dei garanti presieduta dal Garante campano Samuele Ciambriello mette un punto fermo in una conferenza stampa al Senato.

 

di Roberto Giachetti*

Il Foglio, 16 luglio 2024 Se l’esecutivo non vuole nemmeno discutere del sovraffollamento, non ci resta che far valere l’articolo 40 del codice penale. Se continuiamo a far finta di non capire che stiamo parlando dei rimedi a una emergenza, e non delle scelte strategiche per migliorare il sistema carcerario, il risultato non potrà che continuare a essere quello di un dibattito inconcludente e pieno di falsità. L’emergenza è quella del sovraffollamento carcerario con punte in alcuni istituti che raggiungono il 250 per cento, con una presenza attuale di oltre 61.000 detenuti a fronte di una capienza effettiva di circa 47.000 posti. Questa emergenza vede nei 57 suicidi di detenuti nei primi sei mesi dell’anno, ai quali vanno aggiunti i sei agenti di polizia penitenziaria, la punta dell’iceberg del dramma che si consuma nelle nostre carceri ma in realtà il dramma è molto più complesso. Basti pensare che nello stesso periodo ci sono stati più di 800 tentativi di suicidio sventati solo grazie all’impegno della polizia penitenziaria, nonché migliaia di atti di autolesionismo.

 

di Saverio Tommasi

fanpage.it, 16 luglio 2024 Sembra che le morti in carcere facciano ormai parte del sistema, come i buchi per le ciambelle, e nessuno voglia farci niente. Sono 56 morti dall’inizio dell’anno, più due se ci aggiungiamo quelli che si sono lasciati morire di fame. Il penultimo, invece, si è soffocato con un sacchetto di plastica; quello di stanotte si è impiccato con il lenzuolo. Ho deciso di scrivere un articolo sui suicidi in carcere, l’ho deciso ieri, era domenica. Perché 55 suicidi dall’inizio del 2024 sono un numero impressionante. Anche uno sarebbe troppo, ma 55 sono 55 volte troppo. Mi sono svegliato oggi, lunedì, e un’altra persona detenuta si era ammazzata in carcere, questa notte, impiccandosi con un lenzuolo, così sono diventate 56 persone che dall’inizio dell’anno si sono tolte la vita in carcere.

 

di Mauro Favaro

Il Gazzettino, 16 luglio 2024 Il titolare della Giustizia interviene sul tema, dopo che un 37enne si è impiccato nella casa circondariale di Venezia. “Il suicidio in carcere purtroppo è un flagello molto difficile da prevenire. Abbiamo già stanziato 5 milioni per l’aiuto psicologico. Rispetto al sovraffollamento, poi, si dovrà intervenire sulla limitazione della carcerazione preventiva. I detenuti in attesa di giudizio arrivano al 30%. Vuol dire 15mila persone. Una loro diminuzione sarebbe già utile. Inoltre stiamo spingendo molto sulla possibilità di stringere accordi con Stati esteri. È lo stesso problema che ha la Gran Bretagna. Il 50% dei nostri detenuti è straniero. L’immigrazione molto intensa ha provocato, è statistica, non certo razzismo, un’esplosione nelle carceri di detenuti molto differenziati”. A parlare è Carlo Nordio.

 

di Angela Stella

L’Unità, 16 luglio 2024 Ormai il bollettino di morte nelle carceri è giornaliero: “Originario di San Donà di Piave, 37 anni da poco compiuti, detenuto per vari reati connessi allo spaccio di stupefacenti, nella notte è stato trovato impiccato con il lenzuolo nella sua cella della Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia - ha reso noto Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uil-Pa Polizia Penitenziaria -. A nulla sono valsi i soccorsi. Salgono così a 56 i morti suicidi in quello che appare come un bollettino di guerra, ma che è invece il tragico conteggio di persone nelle mani dello Stato e che lo Stato non riesce a tutelare. A questi bisogna poi aggiungere i 6 appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. Una mattanza irrefrenabile”.

 

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 16 luglio 2024 Cinque suicidi in sei mesi rappresentano l’altra faccia dell’emergenza. Il sindacato: “I turni e il lavoro sono troppo stressanti, la gente crolla”. Chi si spara nel chiuso della sua macchina. Chi si getta dal parcheggio multipiano di un centro commerciale. Chi si impicca a un albero in campagna. Sono tanti i drammi che si contano nel corpo della polizia penitenziaria. Dall’inizio dell’anno ci sono stati 5 suicidi, o forse sei, dipende come si considera un caso molto particolare. Troppi in ogni caso. Come per i suicidi di detenuti: tantissimi, mai come ora. La faccia più oscura del carcere italiano.

 

di Francesco Damato

Il Dubbio, 16 luglio 2024 Nonostante i risultati catastrofici previsti - se non auspicati- da chi ha votato contro e dall’Associazione nazionale dei magistrati, o suoi vertici, vanno naturalmente tutti verificati gli effetti giudiziari della legge che il ministro della Giustizia Carlo Nordio è appena riuscito a fare approvare definitivamente dalla Camera. Essa abolisce il reato di abuso d’ufficio, limita la diffusione delle intercettazioni in cui cadono anche terzi, rende inappellabili le sentenze sui reati minori, impone - sia pure a scadenza non immediata- decisioni collegiali sugli arresti chiesti dal pubblico ministero durante le indagini e altro ancora. È un anticipo della riforma della Giustizia, in attesa della separazione delle carriere dei giudici e dei magistrati d’accusa.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 16 luglio 2024 Avvocati, magistrati e politici a confronto sul futuro della giustizia italiana a Bologna. Il presidente del Cnf Greco: sulla riforma allarmismi esagerati. Opinioni a confronto sulla separazione delle carriere. Avvocati, magistrati, politici e rappresentanti delle istituzioni sono intervenuti oggi a Bologna in un convegno organizzato dal Coa felsineo, dalla Fondazione forense bolognese, dall’Organismo congressuale forense e dall’Urcofer (Unione regionale dei Consigli degli ordini forensi dell’Emilio Romagna). A fare gli onori di casa Flavio Peccenini (presidente dell’ordine degli avvocati di Bologna), Mauro Cellarosi, (presidente Urcofer) e Gian Luca Malavasi (direttore della Fondazione forense bolognese).

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 16 luglio 2024 Riforma dell’abuso d’ufficio e del Csm: il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, replica al professor Giorgio Spangher e a chi sostiene che le cosiddette toghe rosse vogliamo boicottare il ddl costituzionale della giustizia.

 

di Maria Grazia Giuffrida*

Avvenire, 16 luglio 2024 Non si ferma in Italia la conta delle donne uccise dal partner o dall’ex compagno. Drammi che si portano con sé la tragedia, spesso invisibile, degli orfani di crimini domestici: bambini e ragazzi che hanno perso la madre, subendo un trauma indelebile e che restano ancora troppo nell’ombra. Dai dati del Ministero dell’Interno emerge che nel primo semestre di quest’anno sono stati commessi in Italia 49 omicidi di donne, di cui 44 uccise in ambito familiare affettivo. Il confronto con il primo semestre 2023 segnala un decremento del fenomeno: le donne uccise in ambito familiare affettivo calano da 53 a 44 e i reati commessi da partner o ex compagni passano da 32 a 24 casi.

 

di Antonella Napoli

L’Espresso, 16 luglio 2024 Il cooperante venne trovato morto in Colombia il 15 luglio 2020. Per le Nazioni Unite e per i pm di Romafu si è tolto la vita. Ma per i genitori ci sono troppe anomalie: “Fu un omicidio”. Nell’anniversario del ritrovamento, parlano i suoi genitori. Anna Motta e Pino Paciolla hanno lo stesso sorriso gentile del figlio Mario. Lo stesso sguardo fiero: quello di genitori che sanno, sono certi che il loro ragazzo non si sia ucciso in Colombia, come sostengono burocrati delle Nazioni Unite che hanno frettolosamente archiviato il caso come “suicidio”. Lo scorso 14 giugno, anche la Procura di Roma ha chiesto, per la seconda volta, l’archiviazione dell’inchiesta in Italia. La famiglia ha presentato opposizione all’ufficio del gip del Tribunale di Roma, che dovrà esprimersi al riguardo.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 16 luglio 2024 Trattandosi di reato abituale il riconoscimento dell’aver agito in stato d’ira di fronte a un fatto ingiusto altrui equivarrebbe a “scusare” condotte eseguite per motivi di rivalsa e spirito di vendetta. L’attenuante della provocazione non può essere riconosciuta in caso di reati abituali quali sono i maltrattamenti in famiglia aggravati. È quindi errata la condanna che in una tale fattispecie la riconosca. Nel caso concreto la Corte di cassazione penale - con la sentenza n. 28417/2024 - ha perciò completamente rigettato la lamentela del ricorrente contro la condanna per i maltrattamenti in famiglia perpetrati in danno della moglie e alla presenza dei figli minori, ma con il riconoscimento dell’attenuante in parola.

 

di Federica Pacella

Il Giorno, 16 luglio 2024 Gli esperti: “La legislazione sulle droghe e l’uso che ne viene fatto sono decisivi”. Lombardia da record per la percentuale di persone con tossicodipendenza entrate in carcere nel 2023 sul totale degli ingressi. A livello nazionale, sono state 15492 le persone tossicodipendenti entrate in carcere, pari al 38% degli ingressi totali (40.661), in aumento rispetto al 29,9% del 2022. A livello regionale, questo valore scende sotto il 20% negli istituti penitenziari delle regioni Friuli Venezia Giulia, Calabria e nella provincia di Trento ed è superiore al 50% negli istituti della regione Lombardia e della provincia di Bolzano.

 

di Silvia Madiotto

Corriere del Veneto, 16 luglio 2024 È andato in bagno, mentre i suoi due compagni di cella dormivano e si è tolto la vita, impiccandosi con un lenzuolo. Nella notte tra domenica e lunedì Alessandro Patrizio Girardi, 37 anni, originario di San Donà di Piave, è morto suicida nella Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore, dove era detenuto per reati connessi allo spaccio di stupefacenti. Si tratta del sesto suicidio nelle carceri venete dall’inizio dell’anno. Appena qualche giorno fa un altro detenuto si era tolto la vita, inalando una bomboletta di gas, nel carcere di Montorio (Verona).

 

di Giulia Zennaro

Il Gazzettino, 16 luglio 2024 Marco Foffano è il Garante dei detenuti di Venezia; ieri ha avuto la notizia del suicidio di un detenuto dalla direttrice del carcere di Santa Maria Maggiore, Mariagrazia Bregoli.

 

aostasera.it, 16 luglio 2024 L’uomo, il 42enne Mauro Rosso, si è sentito male lunedì scorso e, dopo i soccorsi nel penitenziario, è stato trasportato al “Parini”, dove è deceduto cinque giorni dopo, senza mai riprendersi. La Procura della Repubblica indaga sulla morte di un 42enne di Biella, Mauro Rosso, avvenuta sabato scorso all’ospedale “Parini”, dov’era ricoverato dopo essere stato colpito da un malore, mentre era detenuto nel carcere di Brissogne. Si trovava nel penitenziario valdostano per scontare un cumulo di pene per diversi reati. È stata la moglie a depositare una denuncia sui fatti, chiedendo di fare luce sull’accaduto. È stato così aperto un fascicolo per omicidio colposo, affidato al pm Manlio D’Ambrosi.

di Anna Vitaliani

rainews.it, 16 luglio 2024 La compagna di Zdenko Ferjancic, il 48 enne sloveno trovato senza vita all’interno del Coroneo, attraverso i suoi legali ha presentato un esposto in Procura per la morte dell’uomo. Si trova nella sezione femminile del carcere del Coroneo, la compagna di Zdenko Ferjancic - il detenuto trovato morto per overdose venerdì pomeriggio all’indomani della violenta sommossa dei carcerati, è anche lei slovena e ha meno di 40 anni, non è mai stata tossicodipendente, ma ritenuta corresponsabile dello spaccio dell’uomo con il quale conviveva da più di 15 anni. Ha quasi interamente scontato la sua pena, e tra pochi mesi sarà libera. Si tratta dell’unica familiare del 48enne trovato senza vita per overdose.

 

di Matteo Lignelli

La Repubblica, 16 luglio 2024 Emergenza carcere di Sollicciano: “L’acqua calda è un diritto anche se non è un hotel”. La class action di Firenze. “Nel carcere fiorentino di Sollicciano i detenuti vivono in condizioni disumane ormai da anni. Un’altra cosa gravissima che è emersa è che i magistrati non fanno accertamenti”. Emilio Santoro è docente di Filosofia del diritto all’Università di Firenze e fondatore dell’associazione L’Altro Diritto, che solo negli ultimi sei mesi ha aiutato un centinaio di detenuti di Sollicciano a presentare reclami ex 35 bis e ter per richiedere il ripristino di condizioni dignitose e uno sconto della pena. Istanze che si sono intensificate dopo che a dicembre - proprio per il degrado del penitenziario - un 58enne sudamericano in carcere per omicidio aveva ricevuto uno “sconto” di 312 giorni.

 

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 16 luglio 2024 Dall’inizio dell’anno, a Sollicciano ci sono stati 35 tentativi di suicidio, sventati all’ultimo secondo dagli agenti penitenziari. Una media drammatica di 5 tentati suicidi ogni mese. Un altro tentativo di suicidio è finito tragicamente pochi giorni fa, quello del tunisino ventenne che si è tolto la vita all’interno della sua cella bloccandone la serratura (il corpo del ragazzo, dopo che è stata eseguita l’autopsia, non è ancora stato rimpatriato in Tunisia, dove sarebbe dovuto arrivare sabato scorso, per questioni burocratiche).

 

di Alberto Giulini e Matteo Roselli

Corriere di Torino, 16 luglio 2024 I consiglieri piemontesi al Lorusso e Cutugno. Grimaldi: “Abbiamo voluto verificare le condizioni dei detenuti”. Sezioni sovraffollate, bagni con la muffa e scarsa attenzione verso i detenuti che richiedono cure sanitarie o misure alternative. È questa la fotografia scattata dalla visita dei consiglieri piemontesi di Alleanza Verdi e Sinistra che ieri hanno visitato il carcere Lorusso Cutugno, anche nella sezione diventata celebre attraverso un video Tik Tok. “Abbiamo voluto verificare le condizioni dopo le proteste di questo fine settimana e quello che emerge è che non c’è crimine che possa giustificare questa situazione ormai insostenibile”, spiegano Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi Sinistra e le consigliere comunali e regionali Alice Ravinale, Valentina Cera, Giulia Marro e Sara Diena.

 

di Mario Marchi

Il Riformista, 16 luglio 2024 “Con questo governo abbiamo avuto un giro di vite sulla giustizia minorile che l’ha resa molto simile a quella per gli adulti. L’atteggiamento del governo è stato di maggiore severità, invece qui si dovrebbe davvero costruire quella rieducazione di cui parla l’articolo 27 della costituzione, perché mai come sui giovani bisognerebbe puntare sul loro recupero”. Così il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto al termine di un sopralluogo a sorpresa affettato al carcere minorile di Milano Cesare Beccaria, insieme al collega parlamentare Luigi Marattin.

 

livesicilia.it, 16 luglio 2024 La presidente di Nessuno tocchi Caino denuncia lo stato di sovraffollamento. “Il carcere di Trapani, in genere, viene definito non sovraffollato, e forse i numeri ci dicono che complessivamente è così, ma io, visitando insieme alla presidente della Camera penale di Marsala, l’avvocato Francesca Frusteri, il reparto Mediterraneo, quello di media sicurezza, dove ci sono più di duecento detenuti, ho trovato, cosa che non mi accadeva da tempo, una parte di carcere completamente chiusa e sovraffollata. Se andate, vi rendete conto che stanno veramente stretti”. Lo ha detto la presidente di “Nessuno tocchi Caino”, Rita Bernardini, a margine della conferenza tenuta a Marsala dopo aver visitato, ieri mattina, la Casa circondariale di Trapani.

 

di Sara Bernacchia

La Repubblica, 16 luglio 2024 Parlano i neodiplomati della sezione carceraria indirizzo Enogastronomia dell’istituto Frisi a Bollate. L’esame lo hanno concluso giorni fa, così si avvicinano curiosi alla cattedra per leggere il foglio dei quadri e, davanti alle valutazioni - quattro promossi su quattro, tutti con voti da 75 in su -, non trattengono un sorriso di soddisfazione. Sì, perché se sostenere l’esame di maturità è sempre una sfida, farlo da detenuti lo è ancora di più. E i neodiplomati della sezione carceraria indirizzo Enogastronomia dell’istituto Frisi a Bollate lo sanno bene.

 

di Laura Antonini

Corriere Fiorentino, 16 luglio 2024 Il nuovo spettacolo nel carcere e entro l’anno il bando del teatro stabile. È possibile ancora ipotizzare un mondo diverso? Un luogo migliore dove l’umanità possa esprimere al massimo le potenzialità nelle diverse discipline che la distinguono? È partita da questi interrogativi la Compagnia della Fortezza di Volterra che dal 27 luglio al 3 agosto è pronta a portare in scena nel carcere della cittadina toscana, quello che è il secondo atto del progetto Atlantis. “Siamo alla seconda fase di un lavoro che con il titolo provvisorio di Atlantis indaga sulla ricerca di un luogo interiore dove coltivare le buone potenzialità dell’uomo - spiega il regista e direttore artistico Armando Punzo da 35 anni al timone del progetto della Fortezza.

 

di Mariano Croce*

Il Domani, 16 luglio 2024 Come per un’infausta ciclicità, la politica torna a scivolare verso gli estremi, mentre il vetustissimo “centro” si fa sempre più pulviscolare in termini di successo elettorale - a meno che non solleciti, come nel caso della Francia, la riesumazione dei gloriosi argini antifascisti dei bei tempi andati. Dopo il fallito attentato a Trump ci si interroga su un fenomeno vistoso e fatale: la fallita promessa della democrazia. L’attentato a un ex presidente che minaccia di riprendersi la Casa Bianca per farne la sede di una monarchia, se non assoluta, certo poco illuminata, sembra spianargli ancor più la strada. E tutto contribuisce a ingigantirne la figura, facendone di volta in volta un golpista, un criminale, un miracolato.

 

di Franz Baraggino

Il Fatto Quotidiano, 16 luglio 2024 A che gioco sta giocando il Governo nella partita albanese sui migranti? La domanda è d’obbligo perché, dopo una serie di rinvii, l’esecutivo si dice pronto all’operatività dal 10 di agosto, proprio quando la pubblica amministrazione sarà alle prese con le ferie, tribunali compresi. Del resto a giugno, in campagna elettorale per le europee, la premier Giorgia Meloni ne aveva fatto una questione di orgoglio, garantendo sulla partenza già dal primo agosto. Così, complici le ferie e nonostante la delicatezza di un’operazione ancora piena di incognite sul piano giuridico, a decidere del trattenimento dei richiedenti saranno anche giudici privi delle competenze previste dalla legge.

di Youssef Hassan Holgado e Marika Ikonomu

Il Domani, 16 luglio 2024 Nelle schede di valutazione dei vari Stati considerati “sicuri” emergono solo motivi che attestano il contrario. A maggio l’ultimo ampliamento della lista, con l’Egitto del generale al Sisi. Su richiesta del ministero dell’Interno. Sparizioni forzate. Detenzioni arbitrarie. Limitazioni alla libertà di stampa e di manifestazione. Persecuzione della comunità Lgbtq+. Torture ed esecuzioni capitali. Sono alcuni degli elementi ricorrenti nelle valutazioni che hanno portato il ministero degli Esteri a considerare un paese come sicuro, in cui poter rispedire i migranti che arrivano in Italia. È quanto emerge dalle schede tecniche della Farnesina, ottenute dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) tramite un accesso agli atti, sulla base delle quali il governo italiano ha ampliato ...

 

DOCUMENTI

Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale: "Analisi suicidi in carcere anno 2024. Aggiornamento al 15 luglio"

"Dentro e intorno al carcere". Progetto del workshop di giornalismo 2024 del Post

Articolo. "La nuova legge sulla sicurezza è un attacco allo Stato di diritto", di Associazione Antigone

Articolo. "Storie dal carcere, un po' di idee per un racconto di Kafka", di Claudio Bottan

Articolo. "Lo stato dell’arte sui criteri di priorità nell’azione penale: evoluzione storica e prospettive future", di Federica Antonia Orlacchio

Associazione "A Roma, Insieme – Leda Colombini ODV". Comunicato stampa sulle proposte del Disegno di legge in materia di sicurezza

APPUNTAMENTI

Conferenza Stampa di presentazione di Pro.Digi, progetto pilota di formazione digitale rivolto a persone in esecuzione penale o sottoposte a misure di comunità (Parma, 19 luglio 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 21 luglio 2024

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)