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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 15 luglio 2024

di Rosaria Manconi

La Nuova Sardegna, 15 luglio 2024 In un memorabile discorso alla Camera dei Deputati nell’anno 1904 Filippo Turati aveva definito il carcere “il cimitero dei vivi”, la rappresentazione plastica della esplicazione della vendetta sociale nella sua forma più atroce, persino meno pietosa della morte per mano del carnefice, perché lenta, inesorabile, consapevole. Lui, che le carceri le aveva conosciute e vissute da prigioniero politico, aveva gridato tutto l’orrore per quella esperienza dolorante di prigionia, invocando interventi e commissioni di inchiesta. Sono passati centoventi anni da quella denuncia ma nulla o poco è cambiato, certo non in meglio, e di sicuro le galere non sono diventate quei piacevoli circoli ricreativi evocati dall’immaginario collettivo.

 

di Denise Amerini

sinistrasindacale.it, 15 luglio 2024 Il 4 luglio è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Dl 92/2024, definito dal ministro Nordio “carcere sicuro”, la risposta del governo all’emergenza carcere. Emergenza ormai insostenibile, visto che al 9 luglio sono 54 i suicidi fra le persone ristrette, sei nella polizia penitenziaria, e il sovraffollamento ha superato il 130% con valori maggiori in molti istituti, fino al 224% di San Vittore. Le condizioni di vita delle persone ristrette sono ormai quelle che hanno già portato la Corte europea negli anni scorsi a condannare il nostro paese per trattamenti inumani e degradanti. Oggi sempre di più le notizie che arrivano da diversi istituti parlano di condizioni invivibili: zecche, cimici, assenza di acqua corrente, stanze insalubri, celle per quattro persone dove ne sono stipate quindici.

 

di Fabio Fiorentin

Il Sole 24 Ore, 15 luglio 2024 Cambia la procedura ma resta invariata l’entità della riduzione di pena. Nell’ordine di esecuzione indicate subito le detrazioni per chi ha condotte corrette. Il decreto legge carceri (92/2024, in vigore dal 5 luglio scorso) varato dal Governo e ora all’esame della commissione Giustizia del Senato per la conversione in legge modifica la procedura di applicazione della liberazione anticipata senza, tuttavia, toccare l’entità dello “sconto” di pena, che resta fissato in 45 giorni ogni sei mesi di detenzione espiata.

 

di Fabio Fiorentin

Il Sole 24 Ore, 15 luglio 2024 Viene semplificato l’iter (già snello) per le domande dei “liberi sospesi”. Il decreto carceri (92/2024) snellisce la procedura con cui i condannati “liberi sospesi” (articolo 656, comma 5, Codice di procedura penale) con pene fino a 18 mesi possono chiedere di accedere alle misure alternative alla detenzione. Nei fatti, viene eliminata la ratifica collegiale della decisione presa provvisoriamente dal magistrato di sorveglianza.

 

di Donatella Stasio

La Stampa, 15 luglio 2024 Da 8 mesi manca uno dei 15 giudici, ma sul tavolo ci sono temi decisivi: dai referendum elettorali al dl Caivano. “Lo hanno fatto tutti”. “La casta non interessa agli italiani”. “Sono le regole della politica”. “In passato, tempi anche più lunghi”. È un piccolo campionario di risposte che, nel mare dell’indifferenza, dell’ignoranza, del silenzio e della supponenza, si raccolgono quando si fa notare che da otto mesi (la media è sette mesi e mezzo) manca uno dei 15 giudici costituzionali, di nomina parlamentare, sebbene la sostituzione debba avvenire entro un mese ...

 

di Michela Finizio*

Il Sole 24 Ore, 15 luglio 2024 Dall’Italia alla Spagna si registra un aumento di reati sentinella come rapine, risse e violenze sessuali ed emerge l’aggressività degli under 18. La risposta dei governi è un inasprimento delle misure. Titoli di giornale, dichiarazioni di autorità pubbliche, periferie urbane come luoghi di frontiera. E numeri: se non c’è sempre una crescita a livello assoluto degli arresti o dei reati denunciati, ad aumentare sono le percentuali di reati “sentinella” - rapine, risse e violenze sessuali - commessi da ragazzi tra i 14 e i 17 anni.

 

di Michela Finizio*

Il Sole 24 Ore, 15 luglio 2024 Ad alzare la soglia di allarme sui crimini commessi da minorenni sono le dinamiche su scala urbana, in particolare in alcuni centri metropolitani dove il fenomeno della delinquenza giovanile sta generando preoccupazione tra i sindaci, alle prese con delibere contro la movida e presidi delle forze dell’ordine. È soprattutto in città, in particolare nell’eterno conflitto tra centro e periferia, che post pandemia aumenta la soglia di allarme legata al disagio minorile. In Italia il 39,6% dei ragazzi segnalati nel 2023 tra i 14 e i 17 anni vive nelle città metropolitane e il 47% dei fermi per rapina avviene in questi ambiti urbani. A Milano in particolare sono stati 505 i minori fermati per una rapina nel 2023, un numero mai raggiunto dal 2010 ad oggi.

 

di Gian Domenico Caiazza

Il Riformista, 15 luglio 2024 È ragionevole affermare che si possa abusare di un atto, se l’esercizio di quell’atto è obbligatorio? Ecco una bella domanda, la cui apparente astrattezza si stempera immediatamente se il riferimento è all’esercizio dell’azione penale da parte del Pubblico Ministero. D’accordo, l’obiettivo che ci siamo dati è quello di divulgare, cioè di rendere comprensibili anche ai non tecnici della materia, temi giuridici e processuali di una certa complessità, ma qui forse abbiamo un po’ esagerato.

 

di Stefano Loconte e Giulia Maria Mentasti

Italia Oggi, 15 luglio 2024 Autoriciclaggio con i paletti: la condotta contestata all’indagato non può consistere nel trasferimento dei fondi dalla fallita alle società beneficiarie e quindi coincidere con la stessa condotta distrattiva integrante la bancarotta: è quanto emerge dalla sentenza della Cassazione penale, quinta sezione, n. 20152 del 21 maggio 2024, che, nel rigettare il ricorso del pubblico ministero, ha chiarito che affinché possa scattare la condanna per autoriciclaggio, evitando indebite sovrapposizioni applicative, è richiesta un’attività ulteriore rispetto alla sottrazione della risorsa all’impresa fallita.

 

ansa.it, 15 luglio 2024 “Emergenza penitenziaria senza precedenti”, accusa Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. Ennesimo suicidio in carcere. La vittima era originaria di San Donà di Piave, 37 anni da poco compiuti, detenuto per vari reati connessi allo spaccio di stupefacenti, nella notte è stato trovato impiccato con il lenzuolo nella sua cella della Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia. A nulla sono valsi i soccorsi.

di Sarah Martinenghi

La Repubblica, 15 luglio 2024 Con il telefonino che sporge dalle sbarre, il detenuto inquadra il corridoio del padiglione C. Riprende ciò che sta accadendo: lenzuola che bruciano, coperte ammucchiate, oggetti lanciati fuori dalle celle. Quel video, insieme a un altro che inquadra gli stessi spazi subito prima dei roghi, viene postato su TikTok, scatenando commenti e migliaia di like: “le carceri sono al limite”, “libertà”, “amnistia o indulto subito” con tanto di emoticon, catene e cuoricini. Se da un lato quelle immagini colpiscono, perché proiettano dentro alla protesta e squarciano il velo di una realtà inaccessibile agli sguardi del mondo esterno, dall’altro dimostrano l’impunità nell’uso dei telefonini in carcere e la sfrontatezza di pubblicare storie sui social.

 

di Caterina Stamin

La Stampa, 15 luglio 2024 Monica Gallo: “I padiglioni A, B e C sono in condizioni di assoluto degrado”. “Temo il peggio”, dice Monica Gallo, garante dei detenuti. Perché? “Questi ragazzi avevano una speranza. Ma oggi è diventata delusione e stanno perdendo la pazienza”. Torna indietro a un anno fa. A quando il ministro della Giustizia Carlo Nordio fece visita al Lorusso e Cutugno. “Si erano appena suicidate due donne e si parlava di aprire un tavolo sull’emergenza del carcere. Da allora sa cos’è cambiato? Nulla”. Anzi. “In nove anni che ricopro questo ruolo ho visto un peggioramento delle condizioni dei detenuti, degli agenti e delle strutture. Quando entro vengo assalita dalle urla”. La colpa? Per Gallo è chiara: “La politica è totalmente assente: si chiedono doveri ma non si danno diritti”.

 

di Stefano Mattia Pribetti

triesteprima.it, 15 luglio 2024 Enrico Sbriglia, ex direttore della Casa circondariale di Trieste e coordinatore nazionale della dirigenza penitenziaria della Federazione sindacati indipendenti, commenta la rivolta carceraria e descrive una situazione a livello nazionale e locale critica di grande disagio. “Occorre ammettere, senza vergognarsene, che il sistema penitenziario, dappertutto e anche a Trieste, è carente e per certi versi è fallito. Dobbiamo avere il coraggio di dire ai detenuti: noi siamo in torto, cercate di comprenderci e capire anche le nostre difficoltà”.

 

ansa.it, 15 luglio 2024 All’indomani rivolta analisi di Sbriglia, 20 anni capo del Mari. “Quando un sistema penitenziario comincia a fare acqua da tutte le parti, favorisce il formarsi di una logica anti istituzionale contro il sistema, di tipo terroristico. I terrorismi negli anni passati trovavano nelle carceri la fonte primaria di approvvigionamento di risorse umane”. È il pericolo paventato in una intervista alla Tgr Fvg di lingua italiana della Rai da Enrico Sbriglia, per circa venti anni direttore del carcere del Coroneo di Trieste dove pochi giorni fa si è verificata una rivolta.

 

di Dario del Porto

La Repubblica, 15 luglio 2024 Associazioni, volontari e professionisti contrari alla delocalizzazione dell’istituto dove si svolgono attività per il recupero dei minori. “Nisida costituisce, da sempre, un simbolo, il più rappresentativo, dei percorsi di recupero dei minori”, avverte il presidente del Tribunale per i minorenni di Salerno Piero Avallone. Il magistrato scuote il capo davanti all’ipotesi, raccontata ieri da Repubblica, di una delocalizzazione del carcere minorile che ha ispirato “Mare fuori” nell’ambito degli interventi risanamento dell’area di Bagnoli. “Non entro nel merito delle scelte della politica, mi limito a ricordare che Nisida è un luogo dove i ragazzi sono quotidianamente coinvolti in progetti, corsi e attività con risultati apprezzati non solo in Italia. Non a caso ne parlò anche Eduardo De Filippo”, sottolinea Avallone.

 

di Annalisa Angelici

La Nazione, 15 luglio 2024 Il progetto “Made in Rebibbia. Ricuciamolo insieme” offre detenuti la possibilità di reinventare il futuro attraverso la sartoria, con il supporto di Bmw Roma e l’Accademia dei sartori. La sfilata di fine corso ha mostrato il talento e il percorso di recupero di otto partecipanti, con uno di loro già reinserito nel settore. Offrire a chi partecipa una seconda chance, l’opportunità di reinventare il proprio futuro grazie alla creatività. È il principale obiettivo del bel progetto “Made in Rebibbia. Ricuciamolo insieme”, giunto quest’anno alla sesta edizione: un’iniziativa che sposa la tradizione sartoriale italiana, attraverso una collaborazione tra Bmw Roma, l’Accademia nazionale dei sartori e il carcere di Rebibbia.

 

primacomo.it, 15 luglio 2024 AsLiCo, in collaborazione con il Centro diurno del Carcere di Como, per il secondo anno consecutivo porta il progetto L’ora d’Aria all’interno della Casa Circondariale il Bassone. Il percorso di formazione di canto corale rivolto ai detenuti culminerà nello spettacolo partecipativo Memorie di Ping il 19 luglio 2024. Negli ultimi anni, il Teatro Sociale di Como ha consolidato la collaborazione con la Casa Circondariale Il Bassone, offrendo momenti di spettacolo e formazione all’interno della struttura penitenziaria. Inoltre, il Teatro si è sempre più affermato come un punto d’incontro tra arte, cultura, spettacolo e le diverse forme di fragilità.

 

di Ilaria Zaffino

La Repubblica, 15 luglio 2024 Il libro di Nila, attivista iraniana sotto pseudonimo, prima di tutto è una testimonianza. Intima, appassionata, e ci arriva direttamente dalle strade di Teheran, dalla viva voce di una delle protagoniste della nuova rivoluzione iraniana che dall’interno, giorno dopo giorno, nei mesi successivi alla morte di Mahsa Amini, la giovane curda arrestata nel settembre del 2022 per non aver indossato correttamente l’hijab, ricostruisce cosa succede. “In questo momento della nostra storia testimoniare è una parola più ardente di vivere: si può vivere una vita restando spettatori. Testimoniare significa essere artefici del nostro destino”, scrive Nila, autrice e attivista iraniana per i diritti delle donne e delle minoranze.

 

di Flavia Perina

La Stampa, 15 luglio 2024 Le nostre società hanno cancellato il valore di quelli che Alex Langer chiamava “mediatori, costruttori di ponti, saltatori di muri, esploratori di frontiera”: gente che rifiuta la logica della tribù e la costruzione di nemici ancestrali su cui proiettare frustrazione e paura. L’odio, che nel mondo classico era patologia del conflitto, oggi è una parola nel vento: si utilizza come facilitatore del consenso, come martello contro gli avversari, come elemento di orgoglio identitario (“ci odiano quindi siamo nel giusto”), come calcolo vittimista, o anche come grido di battaglia.

 

di Angelo Mastrandrea

Il Manifesto, 15 luglio 2024 Tre inchieste in pochi giorni tra Treviso e Verona: lavoratori impiegati nei vigneti o a raccogliere radicchio e zucchine. Negli ultimi tre giorni in Veneto 33 braccianti sono stati trovati a lavorare in condizioni di schiavitù a Cologna Veneta, in provincia di Verona, altri tre sono stati trovati a raccogliere zucchine al nero a Fanzolo, sempre nel trevigiano, mentre una cinquantina che vivevano in un casolare di Oderzo, in provincia di Treviso, hanno denunciato di essere impiegati nei vigneti della zona fino a 14 ore al giorno, per 5 euro all’ora. In tutti e tre i casi sia i datori di lavoro che i lavoratori erano indiani, come Satnam Singh, il migrante morto a Latina perché il datore di lavoro non ha chiamato i soccorsi dopo che un macchinario avvolgi-plastica gli aveva tranciato il braccio.

di Alessandra Ziniti

La Repubblica, 15 luglio 2024 Ma il protocollo slitta ancora: partenza il 10 agosto. Già montati 10 maxischermi nelle aule. La richiesta del ministero: ogni giorno udienze in videoconferenza in contemporanea. Organici aumentati del 50 % e altri 40.000 euro per l’affitto di una palazzina. Nelle aule del tribunale di Roma sono già stati montati ben dieci maxischermi. L’indicazione pressante del ministero di Grazia e giustizia è: udienze di convalida dei fermi dei migranti portati in Albania a tutto spiano, dieci in contemporanea. In videoconferenza naturalmente. E pazienza se la bistrattata giustizia italiana non ha gli occhi neanche per piangere. Per far partire alla grande il protocollo Albania, vera e propria ossessione di Giorgia Meloni, il governo è pronto a fare di tutto.

 

di Alberto Simoni

La Stampa, 15 luglio 2024 Scampato all’attentato, Donald Trump sceglie la via della moderazione: “Non possiamo cedere all’odio”. Oggi sarà alla Convention repubblicana. Donald Trump sembra non voler lasciare un centimetro e perdere nemmeno un secondo di quel contatto con il suo popolo che sul palco di Butler, mentre si rialzava e lanciava il pugno al cielo è apparso viscerale, fisico. Un tutt’uno fra l’urlo combattiamo e la folla che scandisce “Usa-Usa”. Oggi inizia la Convention repubblicana di Milwaukee e il tycoon vuole esserci dal primo minuto. Ieri ha annunciato sul suo social Truth che sarebbe partito per il Wisconsin: “Stavo per posticipare il viaggio di due giorni, ma ho appena deciso che non posso consentire a uno sparatore e a un potenziale assassino di obbligarmi a cambiare la mia agenda.

 

di Youssef Hassan Holgado

Il Domani, 15 luglio 2024 Negli ultimi nove mesi i prezzi degli alimenti che si trovano a Gaza hanno raggiunto cifre folli. Gli aiuti umanitari non bastano più. Ed è nato un mercato nero parallelo per tirare avanti. A Gaza ci sono due guerre in corso. Una è quella delle bombe, dei missili e dei colpi di artiglieria pesante: ha causato 38 mila morti, ma potrebbero essere 186mila secondo un nuovo studio scientifico di The Lancet. L’altra è quella della sopravvivenza, della ricerca costante di cibo, un posto in ospedale, un tetto sopra la testa. Quest’ultima, da tempo, preoccupa la comunità internazionale che ha lanciato nei mesi scorsi costanti allarmi sul rischio di malnutrizione per circa due milioni di persone che vivono ancora a Gaza.

 

DOCUMENTI

"Dentro e intorno al carcere". Progetto del workshop di giornalismo 2024 del Post

Articolo. "Abrogare i reati per risolvere problemi del processo. Dal falso in bilancio all’abuso di ufficio", di Massimo Donini

Articolo. "Concorso di persone e unità-pluralità di reati a fronte di un medesimo fatto storico. La pronuncia delle Sezioni unite"

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata dell'11 luglio 2024: "A Sollicciano ci trattano peggio dei maiali. Parla l’ex detenuto del carcere di Firenze. A seguire le lettere scritte dalle persone detenute"

APPUNTAMENTI

Conferenza stampa dei Garanti territoriali: "Diritto alla vita e alla speranza dei carcerati" (Roma, 15 luglio 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 15 al 21 luglio 2024

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Conferenza Stampa di presentazione di Pro.Digi, progetto pilota di formazione digitale rivolto a persone in esecuzione penale o sottoposte a misure di comunità (Parma, 19 luglio 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)