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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di sabato 8 giugno 2024

di Elisabetta Zamparutti

L’Unità, 8 giugno 2024 Tutto è in evoluzione. Anche i concetti e la loro pratica. Pensiamo all’educazione. Non molto tempo fa si ricorreva alle pene corporali per correggere comportamenti di bambini considerati inappropriati oppure li si umiliava. I figli del baby boom certamente ricorderanno quando la maestra mandava dietro la lavagna chi disturbava in classe.

 

di Gian Domenico Caiazza

Il Riformista, 8 giugno 2024 Con la solita grancassa mediatica che accompagna i provvedimenti securitari il Parlamento ha, qualche mese fa, convertito il cosiddetto decreto Caivano (legge 159/2023). Il provvedimento governativo era stato licenziato con il significativo titolo “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale”. Quattro le direttrici, tutte repressive, della riforma: daspo urbano esteso al minore degli anni 18, che dunque può essere allontanato dal territorio del Comune con provvedimento del Questore; misure di prevenzione applicate ai minori per reati commessi attraverso i social network; ampliamento delle ipotesi per le quali è possibile la custodia cautelare nei confronti dell’indagato minorenne; nuovi limiti e ostatività per il percorso di messa alla prova. L’iniziativa legislativa era nata sull’onda di una reazione emotiva a gravi fatti di cronaca che all’epoca coinvolsero minori, autori e vittime di reato.

 

di Susanna Marietti*

Il Riformista, 8 giugno 2024 Lo scorso 20 febbraio Antigone ha pubblicato il suo ultimo rapporto sulla giustizia minorile in Italia dal titolo “Prospettive minori”. Per la prima volta dopo molti anni abbiamo con esso lanciato un messaggio di forte preoccupazione per un sistema che ha costituito un modello per l’intera Europa e che oggi vediamo minato nella sua filosofia più profonda. La giustizia minorile italiana è stata capace nel tempo di residualizzare la risposta carceraria. Anche oggi, a fronte di quasi 14.200 ragazzi in carico ai servizi minorili, ne troviamo circa 570 nei 17 Istituti Penali per Minorenni d’Italia, ovvero il 4%. La percentuale era tuttavia di poco superiore al 3% alla fi ne dello scorso agosto 2023. Da allora, i giovani detenuti sono cresciuti di 135 unità, con un aumento di oltre il 30%.

 

di Vania Patanè*

Il Riformista, 8 giugno 2024 Per troppo tempo c’è stato un ostacolo a qualsiasi riduzione di formalismo nella composizione del conflitto. A fronte di precise indicazioni esistenti a livello internazionale in ordine all’esigenza di promuovere la più ampia diffusione di tecniche di gestione del conflitto derivante dal reato alternative alla formale perseguibilità del reo, la vigenza, nel nostro ordinamento, del principio costituzionale della legalità nella persecuzione penale ha frapposto, per lungo tempo, un ostacolo a qualsiasi riduzione di formalismo nella composizione del conflitto.

 

di Giuseppe Spadaro*

Il Riformista, 8 giugno 2024 Il Rapporto criminalità minorile e gang giovanili della direzione centrale polizia criminale 2024 prende in esame le segnalazioni di minori della fascia d’età 14-17 anni, denunciati e/o arrestati sul territorio nazionale, con riferimento al periodo 2010-2023. In particolare, in ambito urbano a fronte del numero complessivo di segnalazioni di minori denunciati e/o arrestati diminuito del 4,15% nel 2023 rispetto al 2022, le segnalazioni di minori denunciati e/o arrestati per violenza sessuale, tra il 2022 e il 2023, registrano invece un incremento dell’8,25% sul totale.

 

di Sabrina Viviani*

Il Riformista, 8 giugno 2024 Gli ultimi provvedimenti legislativi hanno finito per dilatare il ricorso a misure di prevenzione e alla custodia cautelare, inasprire le sanzioni e limitare i benefici. Nell’immaginario collettivo la giustizia minorile è declinata essenzialmente in chiave di soluzione a manifestazioni estreme di disagio sociale. Tale pensiero di frequente lambisce anche la giurisdizione, essa stessa portata a ritenere che sia compito della giustizia minorile individuare percorsi volti a favorire l’uscita del minore dal circuito processuale quanto più rapidamente possibile.

 

di Walter Veltroni

Corriere della Sera, 8 giugno 2024 Beniamino Zuncheddu: “Ho visto uomini impazzire, mi considero un sopravvissuto”. Il suo legale: “Lui venne accusato di una strage per coprire qualcuno”. Gli ultimi, i dimenticati. Se qualcuno potesse essere scelto come legittimo rappresentante di queste due condizioni, l’uomo che ho davanti, un solo dente nella bocca, lo sguardo dolce e la voce bassa, quasi impercettibile, sarebbe il naturale candidato. Si chiama Beniamino Zuncheddu, di professione pastore, trentatré anni in carcere da innocente. È entrato a ventisei anni, accusato di aver compiuto la strage di altri pastori, ed è uscito qualche mese fa, a quasi sessanta. Una vita sottratta.

 

di Angelo Picariello

Avvenire, 8 giugno 2024 A quasi due anni dall’inquadramento - attraverso la riforma Cartabia - della giustizia riparativa nell’ordinamento giudiziario è il momento di un primo “tagliando” a un lavoro che vede coinvolti, insieme, educatori, operatori delle carceri, vittime e “rei” in un percorso che tocca le persone singolarmente, i loro vissuti interiori e interpersonali, ma riguarda la comunità intera, in ottica di prevenzione dei conflitti. “La cultura della giustizia riparativa è l’unico e vero antidoto alla vendetta e all’oblio, perché guarda alla ricomposizione dei legami spezzati”: le parole del Papa che campeggiano al fianco dei relatori all’incontro promosso dalla Caritas italiana alla Casa Bonus Pastor in via Aurelia.

 

di Tiziana Maiolo

Il Riformista, 8 giugno 2024 Pm che archiviano, ma trattengono un pezzetto del fascicolo e altri che lo tengono nel cassetto, magari ipotizzando un reato inesistente che gli consenta di intercettare. Proprio Nordio ha rivelato i trucchetti dei magistrati, Genova e Firenze sono solo le ultime gocce di una deriva molto pericolosa. Se lo dice il ministro di giustizia. Se lo afferma un guardasigilli che è stato pubblico ministero per quarant’anni. Se lo garantisce uno il cui ruolo come membro del governo è l’unico citato in Costituzione. Dovremmo non credergli? Ecco perché siamo convinti del fatto che abbia detto il vero, quando Carlo Nordio ha raccontato dell’esistenza del “fascicolo virtuale” e del “fascicolo clonato”.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 8 giugno 2024 Fughe di notizie riservate, pubblicate da Repubblica, colpiscono la presunzione di innocenza e rimettono in scena il clamore mediatico e depistaggi. Rispunta di nuovo il colonnello Riccio, già smentito in Cassazione. Parliamo di un film già visto, l’eterno ritorno delle stesse ipotesi giudiziarie sconfessate da plurimi processi inflitti contro l’ex capo dei Ros Mario Mori. Stesse congetture, stessi accusatori, vecchie memorie dei procuratori di Palermo di allora che ripiombano nelle infinite indagini della procura di Firenze sui cosiddetti mandanti esterni delle stragi mafiose continentali del 1993. A questo, come denuncia Mori, si aggiungono le fughe di notizie riguardanti atti secretati e verbali di interrogatorio che dovevano rimanere segreti.

 

Il Giorno, 8 giugno 2024 L’allarme Uilpa: bisogna varare un decreto-legge per consentire il deflazionamento della densità detentiva, sono oltre 14mila i detenuti in più rispetto alla capienza utile. Quattro decessi in tre giorni. L’ultimo caso, ieri sera verso le 19, non sarebbe stato però un suicidio. Un detenuto di originario del Marocco di nemmeno 23 anni ha inalato del gas dal fornello del campeggio, ma si sarebbe trattato del “tentativo di procurarsi effetti allucinogeni finito male”. A dirlo, Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, che ha precisato i contorni della morte del detenuto, dopo l’allarme suicidi lanciato stamane da Aldo Di Giacomo della sigla Spp.

 

di Manuela Marziani

Il Giorno, 8 giugno 2024 Jordan Jeffrey Baby ha subito violenze da Traffik? All’udienza a porte chiuse anche il padre di Jordan Tinti, il trapper di 26 anni trovato senza vita in carcere. Gianmarco Fagà, noto come Traffik, è accusato di maltrattamenti. Le ipotesi accusatorie sono state confermate anche in aula. Un teste del processo nei confronti di Gianmarco Fagà, il trapper noto come Traffik accusato di maltrattamenti nei confronti di Jordan Jeffrey Baby, Jordan Tinti all’anagrafe, ha raccontato gli episodi di violenza e le vessazioni subiti durante la detenzione dal 26enne che il 12 marzo si è tolto la vita in carcere.

 

genovaquotidiana.com, 8 giugno 2024 Fabio Pagani, segretario Uilpa Polizia Penitenziaria: “Il provveditore ha bloccato qualsivoglia traduzione di detenuti in ingresso e in uscita dalla casa circondariale. Non ci sono pià spazi disponibili per l’isolamento sanitario. Si parla de tempo di un nuovo carcere a Savona, la cui costruzione viene sistematicamente rimandata. Intanto l’Italia costruisce un carcere in Albania”

 

di Marco Scotti

affaritaliani.it, 8 giugno 2024 Parla la presidente dell’Asi di Caserta, Raffaela Pignetti, che da cinque anni ha creato progetti per i detenuti per inserirli nel mondo del lavoro. “Noi garantiamo 200 ore di formazione professionale ai detenuti e li inseriamo nel mondo del lavoro quando ancora scontano la loro pena. Partiamo dalla provincia di Caserta ma siamo già arrivati fino a Città del Messico”. Raffaela Pignetti, presidente dell’Asi (Aree di Sviluppo Industriale, ovvero consorzi d’imprese) di Caserta racconta come si è arrivati all’accordo firmato da Infratel insieme al Ministero della Giustizia e al Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio.

 

di Max Cassani

La Stampa, 8 giugno 2024 Metà laboratorio di sci e metà ciclofficina. Letteralmente. Nel senso che il negozio in zona Cascina Merlata, periferia Nord-Ovest di Milano, ha due stanze: l’ingresso che dà su via Appennini è adibito al reparto bici, la sala a destra alla riparazione e manutenzione degli attrezzi della neve. D’altronde Davide Mazzarrisi, 57 anni, ex direttore commerciale di una multinazionale e ora titolare di Skilifting&Bike, è esperto in entrambi gli sport: sul muro a fianco alla cassa campeggiano i diplomi di maestro di sci, allenatore di sci d’erba, guida di mountain-bike e ultimamente anche di istruttore roller - i pattini in linea - e maestro-accompagnatore del suo sci club Delta Milano.

 

di Alessandra Moneti

ansa.it, 8 giugno 2024 Sull’isola di Gorgona, un fazzoletto di terra di 200 ettari e colline alte 220 metri nel mar Tirreno, poco meno di un centinaio di detenuti trascorrono l’ultimo periodo di pena, lavorando a contatto con la natura, tra orti e vigneti. E in tre sono impegnati a tempo pieno, otto ore lavorative al giorno, per la dodicesima vendemmia del progetto “Gorgona”, nato nel 2012 grazie alla collaborazione tra Marchesi Frescobaldi e l’istituto di pena insulare. Intorno a un piccolo vigneto sono tre i detenuti, stipendiati dalla Marchesi Frescobaldi, che curano i filiari di Vermentino e Ansonica con la supervisione degli agronomi ed enologi della casa vitivinicola toscana. 

 

di Marina Lomunno

La Voce e il Tempo, 8 giugno 2024 Quando dopo qualche periodo uggioso la mattina ci alziamo e splende il sole la giornata, anche se si prospetta faticosa, inizia con una marcia in più, la luce ci incoraggia ad affrontare la vita con più energia. Prende spunto di qui “Una finta giornata di sole” il titolo di cinque puntate trasmesse dal programma “Tre Soldi” in onda su Radio 3 dal 3 giugno alle 19.45 e poi a disposizione su RaiPlay Sound. I protagonisti che danno voce al podcast, condotto dalla giornalista Francesca Berardi, sono 15 detenuti e detenute della Casa Circondariale torinese “Lorusso e Cutugno” accomunati dall’essere madri e padri.

 

varesenews.it, 8 giugno 2024 Gli studenti del corso di italiano per stranieri hanno letto alcuni dei loro testi relativi alla loro vita in carcere ed alla loro storia personale, scritti nel corso dell’anno scolastico insieme ad una docente del Cpia 2. Nella mattinata di venerdì 7 giugno nella Casa Circondariale di Varese gli studenti del corso di italiano per stranieri hanno letto alcuni dei loro testi relativi alla loro vita in carcere ed alla loro storia personale, scritti nel corso dell’anno scolastico insieme ad una docente del Cpia (centro provinciale di istruzione per adulti) 2 di Varese.

 

di Francesca Spasiano

Il Dubbio, 8 giugno 2024 La giornalista con la toga che non accetta mai appuntamenti: “Li odio, mi ostacolano. Metto al primo posto il lavoro, la vita privata è secondaria. Liana Milella l’avete vista arrivare per prima nei palazzi di giustizia, al Csm, e pure alla Consulta. Ma di certo non l’avete vista sorseggiare un aperitivo ai tavolini di un bar, figuriamoci godersi una cena al ristorante. Il privilegio tocca a noi, ma solo perché si tratta di una colazione francese. Due ore rubate al rullo delle notizie. Poi si fila dritte alla scrivania per scrivere un nuovo pezzo del romanzo giudiziario consegnato a rate sulle colonne di Repubblica.

 

di Mario Giro*

Il Domani, 8 giugno 2024 Lo spirito del tempo spinge a odiare sempre di più perché l’odio sembra la cosa più vera. Questo sentimento pare diventato una ovvia necessità, talvolta quasi una virtù civile anche se alla fine si ritorce sempre contro chi l’ha prodotto. Nessuno ne è immune. C’è troppo odio in giro, e la sua onnipresenza ci acceca. In genere si pensa che sia il prodotto di una situazione oggettiva che non controlliamo, ma è vero il contrario: più si odia e più si creano le condizioni perché l’odio esploda.

di Alessandra Ziniti

La Repubblica, 8 giugno 2024 Inchiesta sullo stato della democrazia in Italia. Ferrara, davanti la questura Mamadou, 37 anni, senegalese, grida tutta la sua rabbia: “Non sono clandestino e non voglio diventarlo. Vivo qui da anni, ho anche comprato casa, pago il mutuo e bollette, ho un lavoro, ma adesso che non si può più convertire il permesso umanitario in permesso di soggiorno perderò tutto”. Potenza, Hamdi, 21 anni, tunisino, esce dal Cpr frastornato. Nel giro di poche ore è passato dalla scuola di cucina di Parma della Fondazione Barilla al Centro per i rimpatri, dalla felicità dell’inizio del lavoro tra pochi giorni per uno chef stellato a Rimini al terrore di essere rispedito in Tunisia.

 

di Marika Ikonomu

Il Domani, 8 giugno 2024 Il 21enne di origine tunisina, dopo aver partecipato alla scuola di cucina di Fondazione Barilla a Parma, è stato portato nel centro di detenzione di Palazzo San Gervasio, lontano dalla sua radicata rete sociale. Grazie agli avvocati, il giudice non ha convalidato il trattenimento. “È libero! È libero!”, esulta al telefono Andrea Costa, presidente dell’associazione Baobab Experience, davanti al Centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio in Basilicata, quando scopre che ad Hamdi Benali non hanno convalidato il trattenimento. “Arrivi in questa piana e quello che vedi è una gabbia, sembra una gabbia per animali”, spiega Costa.

 

di Francesco Gentile

La Discussione, 8 giugno 2024 L’atteso ritorno di Chico Forti in Italia, dopo oltre vent’anni di detenzione negli Stati Uniti, è stato accolto con grande favore nel nostro Paese. Ma questo caso solleva interrogativi urgenti sulle condizioni e sul destino degli oltre 2.600 detenuti italiani all’estero, molti dei quali in attesa di giudizio o di estradizione. Recarsi presso un Paese estero implica il rispetto delle leggi locali, una mancata osservanza porta inesorabilmente all’ingresso in un labirinto giudiziario di cui si conosce l’entrata ma non la via d’uscita.

 

di Domenico Bilotti*

L’Unità, 8 giugno 2024 Il Pakistan è il quinto Stato più popolato al mondo ed è, al netto delle sue contraddizioni, uno dei più grandi sistemi federali del pianeta. Per dare una misura pratica del tutto: nonostante la sua capitale sia l’antichissima città di Islamabad, il centro più importante, Caraci, ha un’area metropolitana da venticinque milioni di persone.

 

DOCUMENTI

Articolo: "Uno sguardo oltre le sbarre", di Cosima Buccoliero

Articolo: "Quale… popolazione penitenziaria?" di Paola Navotti

Articolo: "Un carcere per bene". Intervista a Giorgio Leggieri, direttore del Carcere di Bollate, di Paola Navotti e Rebecca Conti

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 6 giugno 2024: "La realtà del vecchio e sovraffollato carcere di Turi (quello dove è stato detenuto Gramsci)..."

Comunicato FSI-USAE. "Sottoscrizione di protocolli, convenzioni e similari. Best Practices. Rischio di disfunzionalità e grave compressione della autonomia dei dirigenti penitenziari e del Comparto Funzioni Centrali presso il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria"

PETIZIONI

Proposta di legge "Sciascia-Tortora" per una amministrazione della giustizia (più) umana e consapevole. Per aderire clicca QUI

"Istituiamo la giornata nazionale della Giustizia Riparativa". Petizione diretta a Carlo Nordio, Ministro della Giustizia

APPUNTAMENTI

VIII° Open Day Unione Camere Penali Italiane: "Alienazione e accelerazione. Dignità dell'Uomo, tra carcere e intelligenza artificiale" (Rimini, 8 giugno 2024)

Mostra: "Volti Fuori. I ritratti dei detenuti”. Opere realizzate dai detenuti del corso di fotografia sul ritratto e l’autoritratto (Orvieto, fino al 9 giugno 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 10 al 16 giugno 2024

Convegno. "L'accesso alla giustizia per le vittime di reato con status migratorio irregolare: quadro normativo, prassi locali e strategic litigation" (Milano, 11 giugno 2024)

Seminario del Cesvot: "Giustizia di comunità. Il ruolo del Terzo settore" (Firenze, 14 giugno 2024)

Convegno SEAC: "Disagio sociale e salute mentale nei luoghi di privazione della libertà" (Roma, 15 giugno 2024)

Presentazione libro: "Metà giardino, metà galera. Le parole del carcere nella musica italiana", di Alessia La Villa e Leandro Vanni (Firenze, 17 giugno 2024)

Incontro. "Forme e scopi della pena legale: crisi o palingenesi?". Presentazione libro "Punizione", di Giovanni Fiandaca (Roma, 18 giugno 2024)

Ciclo seminari Università di Milano: "Oltre ai limiti: formare e formarsi in carcere" (Milano, varie date fino al 18 giugno 2024)

Seminario in occasione della Giornata Internazionale per le Vittime di tortura (Milano, 26 giugno 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

Camera Penale di Pescara. "Ciclo di seminari in Diritto dell'esecuzione penale e penitenziaria" (Pescara, fino al 12 luglio 2024)

BANDI E CONCORSI

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)