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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 2 giugno 2024

di Raffaella Troili

Il Messaggero, 2 giugno 2024 Nonostante una sentenza della Corte costituzionale, nessun penitenziario si è mosso per realizzare locali dove una coppia possa appartarsi in intimità. C’è poco di umano nel chiuderli dentro e buttare la chiave, impedire contatti e relazioni affettive, svilire quella civiltà che dovrebbe distinguere una struttura di recupero. Dietro le sbarre i legami si sfilacciano, la vita segue altri tempi e regole, la nostalgia si arrende come l’amore. I colloqui con familiari e intimi sono pochi e in presenza del servizio di sorveglianza: l’Italia non brilla anzi, sul sostegno concreto alle relazioni tra detenuti e partner.

 

di Rossana Ruggiero

L’Osservatore Romano, 2 giugno 2024 Questo viaggio stenta a chiudersi. Siamo partiti da Milano per raggiungere la Comunità don Lorenzo Milani di Sorisole (BG), luogo di speranza, accoglienza e di incontri variegati di culture e religioni. All’arrivo ci viene incontro don Dario Acquaroli, direttore della comunità e cappellano del carcere di Bergamo, e con lui c’è Charif, marocchino, detenuto nel carcere di San Vittore e da qualche giorno accolto in struttura per scontare la pena alternativa al carcere. “Siamo amici di Arnoldo della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti - gli dico - che ci ha chiesto di incontrarti per conoscere la tua storia. La tua testimonianza potrebbe aiutare tanti ragazzi che, come te, sono in carcere, ma sperano di poter essere liberi e riscattarsi”.

 

di Mauro Bazzucchi

Il Dubbio, 2 giugno 2024 Tra passaggi in commissione, doppia lettura Camera-Senato e pause dettate da altre emergenze, nella migliore delle ipotesi il testo verrebbe licenziato a inizio 2026. Il referendum nel 2027. Una traversata nel deserto, se si amano le metafore magniloquenti, o un tour de force, se si vuole rimanere sul prosaico. Come la si vuole mettere, resta il fatto che la riforma dell’ordinamento giudiziario, quando la campagna elettorale per le Europee sarà terminata e ogni forza politica sarà contenta per aver sventolato la propria bandiera, avrà di fronte a sé un percorso a dir poco arduo.

 

di Giuseppe Di Lello

Il Manifesto, 2 giugno 2024 Tra gli argomenti posti pro o contro la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri a nessuno è venuto in mente di collegare la riforma ad una maggiore efficienza della giustizia, il vero dramma irrisolto e irrisolvibile del nostro sistema giudiziario. Tra gli argomenti posti pro o contro la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri a nessuno è venuto in mente di collegare la riforma ad una maggiore efficienza della giustizia, il vero dramma irrisolto e irrisolvibile del nostro sistema giudiziario. Ciò per l’ovvia ragione che detta separazione non ha nulla a che vedere con l’efficienza. La atavica lentezza dei processi, penali in special modo, ha la sua radice nel sistema delle garanzie alle quali nessuno vuol rinunciare anche quando chiede speditezza.

 

di Andrea Bulleri

Il Messaggero, 2 giugno 2024 Che ne pensava Giovanni Falcone della separazione delle carriere? Per il partito dei contrari alla riforma, il magistrato ucciso da Cosa Nostra si starebbe già “rivoltando nella tomba”. Per quello dei favorevoli, al contrario, si sarebbe subito arruolato tra gli sponsor del ddl del governo. In statistica, la chiamano la “fallacia del cecchino texano”. Ed è l’errore in cui incorre chi, su una mole di dati disponibili, considera solo quelli (di solito pochi) che danno ragione alla sua tesi. Un po’ come quel tiratore che prima spara una raffica di proiettili a casaccio, poi disegna un bersaglio attorno ai colpi più ravvicinati, vantando le proprie abilità da cecchino provetto.

 

di Luca Roberto

Il Foglio, 2 giugno 2024 “Se l’obiettivo del legislatore è separare le funzioni, non sarebbe meglio dare un contributo costruttivo? Basta dogmatismi”. Parla il sostituto procuratore generale presso la Procura di Caltanissetta. “Le preoccupazioni dell’Associazione nazionale magistrati sono fondate, le condivido. Ma la questione della separazione delle carriere la si deve affrontare senza pregiudizi. Mi si deve spiegare perché se il pubblico ministero mantiene la sua indipendenza, l’autonomia nella direzione e nel coordinamento della Polizia giudiziaria, se continua a far parte dell’ordine giudiziario, e se non viene toccato il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale, bisogna essere per forza contrari”.

 

di Fabio Castori

Il Resto del Carlino, 2 giugno 2024 Il detenuto fermano di 50 anni deceduto in circostanze misteriose al pronto soccorso dopo che si era sentito male in carcere. In un primo momento era stato ritenuto un incidente, invece si pensa a un pestaggio. La tragedia si era consumata il 28 maggio 2021, quando, all’ora di pranzo, Rosati si era sentito male. Poche ore dopo il decesso in ospedale. Sarà processato in Corte d’Assise, a Macerata, Z.J., il 24enne di San Severino Marche di origini albanesi accusato dell’omicidio di Lorenzo Rosati, il detenuto fermano di 50 anni deceduto in circostanze misteriose al pronto soccorso, dopo che si era sentito male in carcere.

 

di Laura Tedesco

Corriere di Verona, 2 giugno 2024 Una famiglia che ben presto si riunirà, nonostante le sbarre. Lui è detenuto in Veneto, i suoi cari e soprattutto i suoi bimbi piccoli si trovano dall’altra parte dell’Italia, in Calabria: il magistrato di sorveglianza di Verona ha appena accordato il nullaosta al suo trasferimento nel carcere di Catanzaro, in modo da riavvicinarlo ai propri cari. Una sorta di ricongiungimento familiare seppure sui generis, con il detenuto che continuerà regolarmente a scontare la pena dietro le sbarre, ma all’interno di un penitenziario più facilmente raggiungibile per i familiari e i parenti, soprattutto per i figlioletti in tenera età.

 

di Angiola Petronio

Corriere di Verona, 2 giugno 2024 È bufera per l’intervista a Chico Forti, detenuto nel carcere di Montorio, di Bruno Vespa. Forti ha dichiarato di essere “trattato come un re”. Il sunto - tranciante - è nelle parole del Garante dei detenuti di Padova, professor Antonio Bincoletto. Quel “credo d’interpretare il pensiero dei Garanti precisando che il nostro compito è quello di tutelare il rispetto dei diritti e la parità di trattamento per tutti i detenuti, senza distinzione di classe sociale, di schieramento politico o altro. La Costituzione deve valere allo stesso modo per tutti!”, che suona come un manifesto per l’ennesima polemica - dopo quella della visita con foto del deputato Andrea Di Giuseppe e quella sulla celerità del permesso di visita alla madre ...

 

L’Osservatore Romano, 2 giugno 2024 Dal XX rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia, elaborato dall’associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale, “Antigone”, emerge un quadro piuttosto preoccupante riguardo al numero di suicidi all’interno delle carceri, sia a livello locale che nazionale. In particolare, a Roma, va all’istituto “Regina Coeli” il triste primato del numero maggiore di casi, cinque in tutto, nel 2023. L’ultimo si è verificato il 22 aprile di quest’anno quando un uomo di 36 anni si è tolto la vita impiccandosi, proprio mentre il Garante dei detenuti era a colloquio con le vicedirettrici, nel corso di una visita con il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale del Lazio.

altarimini.it, 2 giugno 2024 Anche quest’anno l’Unione delle Camere Penali Italiane ha scelto Rimini per ospitare il proprio VIII Open Day, nel corso del quale si discuterà di carcere, del principio di umanità della pena, di opportunità, usi e distorsioni dell’intelligenza artificiale e del suo impatto sul giusto processo (tematica che è germogliata proprio a Rimini in occasione di un convegno organizzato dalla locale Camera Penale), delle idee dei penalisti italiani per la riforma del processo penale e del sistema sanzionatorio, con un confronto sull’attualissimo tema della separazione delle carriere dei magistrati tra il Presidente dell’Unione, Francesco Petrelli, e il Presidente dell’ANM, Giuseppe Santalucia, moderato dal giornalista Goffredo Buccini.

 

Avvenire, 2 giugno 2024 Preparato dalle detenute che stanno frequentando i laboratori di cucina, promossi e organizzati dalla scuola alberghiera “A. Vespucci” della Capitale e da Coop-Unicoop Tirreno. Il carcere di Rebibbia a Roma si apre alla scuola e alla società. È bastato un pranzo preparato dalle detenute che stanno frequentando i laboratori di cucina, promossi e organizzati dalla scuola alberghiera “A. Vespucci” della Capitale e da Coop-Unicoop Tirreno. L’iniziativa, pensata per favorire l’apprendimento di un mestiere, il reinserimento e riscatto sociale delle detenute, prevede lezioni teoriche e pratiche e un esame finale, al termine del percorso, per il conseguimento di un vero e proprio diploma alberghiero.

 

tuttoggi.info, 2 giugno 2024 La mostra inaugurata venerdì è il risultato del laboratorio di fotografia che ha coinvolto i detenuti del carcere di Orvieto. Rimarrà aperta fino al 9 giugno, al Palazzo dei Sette di Orvieto, la mostra fotografica “Volti fuori. I ritratti dei detenuti”. Il taglio del nastro è avvenuto il 31 maggio, come da resoconto della Diocesi di Orvieto - Todi. Ad aprire l’incontro è stata la fotografa Manuela Cannone, che ha gestito il laboratorio su ritratto ed autoritratto che si è svolto all’interno del carcere di Orvieto, da cui è nata la mostra di foto. Tra i saluti, quelli della direttrice della casa di reclusione orvietana, Annunziata Passannante, che ha evidenziato l’importante del progetto che - dopo aver coinvolto i detenuti all’interno del penitenziario - si è aperto alla città attraverso questa esposizione.

 

di Paola Ancora

Quotidiano Di Puglia, 2 giugno 2024 Cominciamo dalla fine. Dai ringraziamenti: a Mamadou Kouassi innanzitutto. Per essere sopravvissuto alla malvagità degli uomini, alla nostalgia di casa, al deserto del Sahara e alle torture nelle carceri libiche, alla schiavitù, alla traversata del Mediterraneo, alla povertà di un’Europa ancora alla ricerca di se stessa. E per aver mantenuto, oggi che di anni ne compie 41, lo stesso sguardo pulito che aveva quando appena sedicenne, insieme al cugino, decise di fuggire di casa e cercare fortuna oltremare all’insaputa della sua mamma. “Non l’ho più rivista” ha raccontato agli studenti del liceo “Leonardo da Vinci” di Maglie, riuniti in aula magna per l’incontro organizzato dalla preside Annarita Corrado con le docenti Cecilia Toma, Ada Caracuta e Francesca Carrozzini.

 

di Andrea Carugati

Il Manifesto, 2 giugno 2024 Preoccupazione nel messaggio del presidente per la festa della Repubblica: “Porre fine ai massacri”. Summit con Meloni e i presidenti delle Camere durante il ricevimento al Quirinale. Tra gli ospiti Renato Zero, Baglioni, Rovazzi e Lino Banfi. Cantanti e attori, da Renato Zero (che quasi lo abbraccia) e Fabio Rovazzi e Lino Banfi, strappano più di un sorriso al presidente Mattarella durante il tradizionale ricevimento del 1 giugno nei giardini del Quirinale. Il presidente si concede qualche momento di serenità anche con Marco Tardelli, ricordando il Mundial 1982. Ma, nei due messaggi che ieri ha rivolto ai prefetti e al corpo diplomatico internazionale arrivato al Quirinale, Mattarella non nasconde la crescente preoccupazione per lo scenario internazionale, dall’Ucraina al Medio Oriente.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 2 giugno 2024 Ddl sicurezza. Un emendamento della Lega: indagini affidate all’Avvocatura di Stato e non ai pm. Ad indagare sulle violenze eventualmente commesse dalle forze dell’ordine in servizio non sarà più la procura ma l’Avvocatura di Stato. E le spese legali per l’agente o l’ufficiale incriminato le pagherà lo Stato, che si rivarrà sull’imputato solo a condanna definitiva. Lo prevedono due emendamenti della Lega (primi firmatari Igor Iezzi e Laura Ravetto) all’articolo 15 del ddl Sicurezza in discussione alla Camera, nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia.

 

di Simone Alliva

L’Espresso, 2 giugno 2024 Il ministro respinge le accuse dell’opposizione sulla repressione dei manifestanti pro Palestina da parte della polizia e nega l’uso dei codici identificativi per gli agenti: “Bastano le body cam”. Il portavoce Noury: “Non è un’alternativa e non garantisce i cittadini”. Quindi non è successo nulla. “Respingo qualsiasi suggestione circa il clima vessatorio e anticostituzionale verso coloro che manifestano”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo in question time ad una interrogazione di AVS sull’identificativo per gli agenti impegnati in servizi di ordine pubblico.

 

di Letizia Pezzali

Il Domani, 2 giugno 2024 Per il bullo, l’atto di bullismo passa attraverso un’analisi costi-benefici. I benefici includono il miglioramento dello status, della reputazione e una maggiore influenza all’interno del gruppo. L’altro giorno su un social un uomo ha scritto un post di pubbliche scuse. Si rivolgeva, senza dirne il nome, a un compagno di classe che bullizzò ai tempi delle medie. “Oggi sono un padre di famiglia, ho capito che il bullismo è una cosa terribile. Mi scuso, provo vergogna”. Il post gli si è rivoltato contro. Molti sono intervenuti: “Ma cosa credi, che basti scrivere due righe per pulirti la coscienza?”. Il bullismo in effetti è un oggetto sociale tremendo. La redenzione è complicata.

 

di Marika Ikonomu e Giovanni Tizian

Il Domani, 2 giugno 2024 I finanziamenti pubblici a sostegno dell’operazione voluta da Meloni in Albania sono ingenti, ma manca trasparenza sull’intesa, da un lato all’altro dell’Adriatico. I media albanesi non hanno accesso alle informazioni e rimane l’incognita su chi monitorerà una volta entrati in funzione. Nessuno sa. Questo è il tratto principale dell’accordo sui centri per migranti firmato dalla premier Giorgia Meloni e dall’omologo albanese Edi Rama. L’impiego di enormi risorse pubbliche - si stima oltre 800 milioni - non è riuscito a imporre trasparenza all’intesa e dopo quasi 7 mesi le incognite sono ancora moltissime. Difficili da sciogliere, da un lato e dall’altro dell’Adriatico.

 

di Gabriele Fedrizzi

Corriere del Trentino, 2 giugno 2024 Il viaggio-studio della Camera penale di Trento: falsi miti ed esperienze da valutare. Luci e ombre. Così si può riassumere la visita di studio effettuata lo scorso novembre da una delegazione trentina nelle carceri finlandesi, il cui resoconto è stato riportato in una conferenza, tenutasi a Palazzo Geremia, alla presenza dell’assessore comunale Monica Baggia. Il viaggio è nato dall’iniziativa della Camera Penale di Trento e del suo allora presidente Filippo Fedrizzi, allo scopo di realizzare uno studio comparativo del sistema penitenziario finlandese e valutare la possibile importazione di modelli dal paese scandinavo ...

di Alessandro Sansoni

Il Messaggero, 2 giugno 2024 L’ingegnere di Fiuggi sarebbe dovuto uscire oggi dopo due anni dal carcere, ma sono sorti altri problemi. Incubo senza fine per Maurizio Cocco, l’ingegnere di Fiuggi detenuto in Costa d’Avorio da due anni. Ieri doveva essere il giorno della sua scarcerazione, ma per ragioni imprecisate la liberazione è saltata. Tutto rinviato a domani, o almeno si spera. Niente ormai nella vicenda che vede protagonista il ciociaro è più certo. Le informazioni dal paese ivoriano arrivano come sempre in modo frammentario. Da settimane moglie e figli attendevano questo momento. Dopo due anni avrebbero rivisto il loro, sia pure soltanto in una videochiamata.

 

di Marta Serafini

Corriere della Sera, 2 giugno 2024 L’accusa: “La Russia, a differenza dell’Ucraina, non rispetta le convezioni di Ginevra”. Prigionieri di guerra, l’ipotesi di uno scambio totale dopo Lucerna. Finora Kiev ha recuperato un totale di 3.210 prigionieri civili e militari. Alle famiglie dei prigionieri di guerra ucraini che stanno per tornare a casa viene detto: “Probabilmente non li riconoscerete. Ma cercate di non darlo a vedere”. A guardare le immagini del prima e del dopo dei 75 PoW ucraini (questa la sigla del diritto internazionale che identifica i Prisoner of War) arrivati venerdì a Sumy, viene da pensare che l’avvertenza non sia un’esagerazione. La maggior parte degli uomini sono scheletrici. E molti presentano segni di ferite e traumi.

 

DOCUMENTI

Memoria concernente il Disegno di legge N. 1660/C, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittima dell’usura e di ordinamento penitenziario", di Michele Passione

Brevi note su A.C. 1660: "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario", di Lucia Risicato

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 30 maggio 2024. "Il Ddl Sicurezza & Le Carceri. Se anche la disobbedienza nonviolenta diventa reato di "Rivolta"

PETIZIONI

Proposta di legge "Sciascia-Tortora" per una amministrazione della giustizia (più) umana e consapevole. Per aderire clicca QUI

"Istituiamo la giornata nazionale della Giustizia Riparativa". Petizione diretta a Carlo Nordio, Ministro della Giustizia

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Giornata conclusiva progetto "A scuola di libertà. Carcere e scuole: Educazione alla legalità" (Webinar, 3 giugno 2024)

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 3 al 9 giugno 2024

Incontro-dibattito: "Il mondo delle carceri, tra sovraffollamento e suicidi" (Genova, 3 giugno 2024)

"Dialoghi in libertà. Racconti dal carcere". Ciclo di seminari organizzato dal Polo Universitario Penitenziario (C.C. Siena, fino al 4 giugno 2024)

Seminario: "Donne e carcere. La genitorialità dietro le sbarre" (Perugia, 6 giugno 2024)

VIII° Open Day Unione Camere Penali Italiane: "Alienazione e accelerazione. Dignità dell'Uomo, tra carcere e intelligenza artificiale" (Rimini, 7 e 8 giugno 2024)

Mostra: "Volti Fuori. I ritratti dei detenuti”. Opere realizzate dai detenuti del corso di fotografia sul ritratto e l’autoritratto (Orvieto, fino al 9 giugno 2024)

Convegno. "L'accesso alla giustizia per le vittime di reato con status migratorio irregolare: quadro normativo, prassi locali e strategic litigation" (Milano, 11 giugno 2024)

Seminario del Cesvot: "Giustizia di comunità. Il ruolo del Terzo settore" (Firenze, 14 giugno 2024)

Convegno SEAC: "Disagio sociale e salute mentale nei luoghi di privazione della libertà" (Roma, 15 giugno 2024)

Ciclo seminari Università di Milano: "Oltre ai limiti: formare e formarsi in carcere" (Milano, varie date fino al 18 giugno 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

Camera Penale di Pescara. "Ciclo di seminari in Diritto dell'esecuzione penale e penitenziaria" (Pescara, fino al 12 luglio 2024)

BANDI E CONCORSI

Premio "Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli istituti per minori" (Scadenza 10 giugno 2024)