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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di mercoledì 26 giugno 2024

di Giacomo Puletti

Il Dubbio, 26 giugno 2024 Il decreto sulle carceri era atteso “non ieri (lunedì, ndr) ma la scorsa settimana, va integrato con misure ancora più incisive per la deflazione” della popolazione nelle carceri ed arriverà “prestissimo”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, riguardo all’atteso decreto sulle carceri, tema del quale si è parlato anche ieri durante il convegno “Esg e carcere - Impatto sociale, recidiva e bene comune”, organizzato dalla senatrice di Azione Mariastella Gelmini in Senato. Tema principale dell’incontro la rieducazione e le pene alternative, questione affrontata, tra gli altri, dal vice di Nordio, Francesco Paolo Sisto.

 

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 26 giugno 2024 Il ministro della Giustizia ha annunciato un provvedimento per combattere l’emergenza carceraria, poi mai presentato in Consiglio dei ministri. Il motivo è che il testo non esiste: le forze di maggioranza ancora non hanno raggiunto un accordo. Intanto i detenuti continuano a suicidarsi. “C’è qualche idea, ma la verità è che il decreto legge sulle carceri ancora non esiste”. È con parole molto semplici, ma secche, che un’autorevole fonte del ministero della Giustizia svela al Foglio cosa si cela dietro il “mistero” del decreto annunciato dal ministro Carlo Nordio per combattere l’emergenza carceraria (45 detenuti si sono tolti la vita da inizio anno), ma mai arrivato al Consiglio dei ministri.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 26 giugno 2024 Dopo 30 ore di sciopero della sete, Rita Bernardini lo sospende per riprenderlo il 17 luglio, giorno in cui il Parlamento voterà la proposta di legge a firma del deputato di Italia Viva Roberto Giachetti, sostenuta da Nessuno tocchi Caino. La proposta mira a elevare la detrazione di pena ai fini della liberazione anticipata da 45 a 60 giorni per ogni semestre di pena scontata. Non era scontato che si calendarizzasse il voto. Il dibattito alla Camera avvenuto lunedì dava la percezione che la pdl Giachetti finisse su un binario morto.

 

di Angela Stella

Il Dubbio, 26 giugno 2024 Il governo annuncia misure imminenti, ma sull’emergenza è stallo, mentre i suicidi aumentano. Il 17 luglio in aula la legge Giachetti, che commenta: “io mi affido a Mattarella”. “Anche a causa del sovraffollamento delle carceri, purtroppo sale il numero dei suicidi, e noi abbiamo avviato accertamenti per capire se sia un fenomeno endemico o se si tratti di fenomeni isolati. Ma voglio rassicurare tutti che ne siamo perfettamente consapevoli. All’interno del governo ci sono sensibilità diverse e cercheremo una soluzione per intervenire efficacemente sul tema del sovraffollamento carcerario”. Così ieri il vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto nel corso dell’incontro “Esg e carcere - Impatto sociale, recidiva e bene comune”, organizzato dalla senatrice di Azione Mariastella Gelmini.

 

di Marika Ikonomu

Il Domani, 26 giugno 2024 Lo sciopero della fame di Rita Bernardini (Nessuno tocchi Caino) perché il governo intervenga sulla situazione di sovraffollamento delle carceri. Ad oggi nel 2024 i suicidi in carcere sono stati 45. Lunedì in aula la proposta di legge di Roberto Giachetti (Italia Viva). Sulla scia delle lotte non violente del leader dei radicali Marco Pannella, la presidente di Nessuno tocchi Caino Rita Bernardini lunedì ha iniziato lo sciopero della fame e della sete. “Uno sciopero non violento, radicale, non ricattatorio, volto a rischiare la vita nel senso di affermare la vita. E non rischiare la morte”, ha spiegato ieri in conferenza stampa alla Camera Sergio D’Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino.

 

di Liana Milella

La Repubblica, 26 giugno 2024 L’ex Garante dei detenuti nella giornata mondiale contro la tortura: “Condizioni detentive degradanti, contrarie alla Costituzione”. Servono “provvedimenti urgenti, sia per rispetto delle persone, sia per evitare nuove sanzioni internazionali”. “Tutte le norme che vietano la tortura vietano anche i trattamenti inumani e degradanti”. E nella giornata mondiale sulla tortura, che si celebra domani, Mauro Palma, l’ex Garante dei detenuti che oggi, all’università RomaTre, presiede l’European Penological Center che si occupa di esecuzione penale, inevitabilmente non può che partire subito, parlando con Repubblica, dalle carceri italiane.

 

di Simona Ciaramitaro

collettiva.it, 26 giugno 2024 Sono 44 suicidi in carcere in meno di sei mesi. Barbaresi, Cgil: “La politica securitaria del governo aggrava i nodi irrisolti nel sistema penitenziario. Dall’inizio dell’anno 44 detenuti si sono suicidati nelle carceri italiane e quattro di loro in un solo fine settimana di giugno. Un dato in crescita rispetto allo scorso anno, quando se ne erano registrati 28 nello stesso periodo, e destinato a crescere, ben sapendo che l’estate inasprisce ulteriormente il disagio carcerario e quindi il numero di persone che si tolgono la vita. “La cosa che colpisce è che quando una persona arriva al suicidio vuole dire che il livello di disperazione è tale e tanto da non avere più neanche quel minimo di speranza di poter vedere una prospettiva e questa è una sconfitta per tutti” ...

 

di Riccardo De Vito

volerelaluna.it, 26 giugno 2024 Siamo di fronte a uno dei momenti più bui della storia del carcere repubblicano. L’impressione è che le parole per raccontarlo non bastino più: ‘sovraffollamento’ è un’espressione grave e importante nel gergo tecnico, ma anche asettica ed edulcorata. Un locale o una spiaggia sovraffollata sono un conto, un carcere sovraffollato è ben altra cosa, dentro c’è l’orrore. Significa che in alcune celle i detenuti non possono scendere dal letto contemporaneamente. Una banale influenza, all’interno di un camerone nel quale si fanno i conti con una promiscuità indicibile e con l’assenza della minima riservatezza, diventa un incubo capace di annientare fisico e mente.

 

di Ilaria Marciano

ultimabozza.it, 26 giugno 2024 Rimandata la sentenza sui permessi di Vallanzasca. Una vicenda che accende l’allarme sullo stato di salute dei nostri detenuti, sempre più ammalati. Il 70% dei carcerati soffre di almeno una patologia, con incidenze di epatite C e HIV, che superano di gran lunga quelle della popolazione esterna. Renato Vallanzasca, il “Bel René” della mala milanese degli anni 70, è tornato il 19 giugno in aula al Tribunale di Milano per chiedere la revoca del provvedimento che gli vieta i permessi premio. Permessi premio che gli consentirebbero di recarsi presso una comunità terapeutica per curare il decadimento cognitivo-degenerativo di cui è affetto ormai da diverso tempo. Ma la Procura si riserverà di prendere una decisione soltanto nei prossimi giorni.

 

di Associazione Nazionale Funzionari Contabili del Dap

Il Dubbio, 26 giugno 2024 Cinquecento quattordici dovevano essere a oggi i nuovi funzionari contabili che avrebbero dovuto sopperire ai pensionamenti dopo oltre un decennio di assenza totale di concorsi banditi dal Dap. Eppure negli ultimi 5 anni, nonostante l’Amministrazione penitenziaria abbia avviato ben tre concorsi per questa figura, fondamentale per il funzionamento degli Istituti di pena, soltanto poco più di 200 risorse è riuscita a prendere servizio. Le cause di questi risultati sono molteplici e hanno a che fare con diversi fattori. Ma intanto occorre vedere il dato fattuale dei numeri.

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 26 giugno 2024 Nordio prende tempo, e anche il ddl sicurezza si ferma. Intanto la maggioranza studia manovre sull’obbligatorietà dell’azione penale. Arriverà “prestissimo” il decreto sulle carceri. O almeno così ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio ieri mattina ai cronisti, a margine della conferenza di presentazione della relazione annuale al parlamento sulle tossicodipendenze. “Prestissimo”, va da sé, è un’affermazione piena di understatement: già doveva arrivare la settimana scorsa. Anzi, in via Arenula le bozze girano da quasi un anno. Eppure, per un motivo o per un altro, alla fine le attesissime misure per cercare di alleviare il sovraffollamento delle carceri non si vede mai.

 

di Rosa Colucci

servicematica.com, 26 giugno 2024 La Corte di Cassazione, con una serie di recenti sentenze (fra cui la n. 24997 del 25 giugno 2024), ha fatto chiarezza sui criteri da utilizzare per la valutazione dello spazio minimo vitale da garantire ad ogni detenuto, stabilendo importanti principi per il rispetto dei diritti umani in carcere.

 

vicenzatoday.it, 26 giugno 2024 Le carceri di Padova, Verona e Vicenza sono tra le più colpite, con tassi di sovraffollamento che superano il 130%. La denuncia della senatrice Barbara Guidolin. Il Veneto, con una popolazione carceraria di oltre 2.500 detenuti, supera di gran lunga la capienza regolamentare delle strutture penitenziarie, contribuendo a creare un ambiente insostenibile sia per i detenuti che per il personale penitenziario. Le carceri di Padova, Verona e Vicenza sono tra le più colpite, con tassi di sovraffollamento che superano il 130%. I dati più recenti indicano che solo nel 2023 si sono verificati 8 suicidi nelle carceri venete su 40 suicidi totali in Italia pari al 20% a livello nazionale.

 

di Giuseppe Legato

La Stampa, 26 giugno 2024 In Piemonte 5 suicidi e 400 atti di autolesionismo. Il garante e le Camere Penali: “Situazione drammatica, indignarsi non basta più: subito amnistia o indulto”. Due suicidi a Torino, uno a Biella, uno a Cuneo e uno a Novara. Si chiamavano Alì (19 anni), Fabrizio Alvaro (31 anni), Alam (40 anni), Maria Assunta (64 anni) e Alin Vasili 46 anni. In sei mesi il sistema carcerario piemontese ha raggiunto la soglia dei gesti anticonservativi del 2022 e del 2023. In quaranta (dato in linea con le semestrali precedenti) hanno provato togliersi la vita salvati, spesso in extremis, dagli agenti di polizia penitenziaria.

 

di Riccardo Lo Verso

livesicilia.it, 26 giugno 2024 Sovraffollamento, afa, difficoltà ad accedere all’assistenza sanitaria e, come ogni estate, anche penuria d’acqua. I detenuti soffrono nelle carceri siciliane. E soffrono pure gli agenti della polizia penitenziaria, impegnati a prevenire i suicidi e ad evitare che esploda la rabbia. Si è smarrita la finalità rieducativa costituzionalmente prevista. Gli istituti penitenziari diventano solo luoghi di punizione. Le parole di Santi Consolo, in passato alla guida del Dap e oggi garante siciliano dei detenuti, tradiscono amarezza e disagio. Il suo ruolo può servire da stimolo, ma si scontra con la triste realtà.

 

La Repubblica, 26 giugno 2024 L’incremento è del 10% negli ultimi sei mesi, un dato mai registrato prima dovuto alla trasformazione in legge del “decreto Caivano” che prevede l’estensione dell’applicazione della misura cautelare in carcere anche per fatti di lieve entità. Sempre più minori o ragazzi appena maggiorenni finiscono negli istituti di giustizia: un aumento vertiginoso che ha subito una forte accelerazione negli ultimi anni. A lanciare l’allarme è il Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia che dati alla mano fa un quadro a della situazione regionale e nazionale.

 

di Alessandra Boero

primocanale.it, 26 giugno 2024 Ancora non è chiaro se si sia trattato di un suicidio o, più verosimilmente, trattandosi di un tossicodipendente, di un tentativo di procurarsi effetti allucinogeni finito male. Ancora un morto nel carcere di Marassi dove ieri pomeriggio, in una cella, è stato rinvenuto il cadavere di un detenuto. Si tratta di un uomo italiano, 30 anni non ancora compiuti, morto dopo aver inalato gas dal fornello da campeggio. Ancora non è chiaro se si sia trattato di un suicidio o, più verosimilmente, trattandosi di un tossicodipendente, di un tentativo di procurarsi effetti allucinogeni finito male.

 

di Lorenzo Zaccagnini

La Sentinella del Canavese, 26 giugno 2024 Il 45° suicidio in carcere in Italia da inizio anno, poi, racconta una storia che tocca anche Ivrea. Il 19enne Ali Soufiane si è suicidato in carcere a Novara. Fino a poco tempo fa, era a Ivrea, carcere da cui era stato trasferito dopo essersi arrampicato sul tetto. Sarebbe dovuto uscire ad agosto. Una lettera per raccontare la cruda realtà del carcere. “La cruda realtà” che è anche il titolo del testo pubblicato circa un mese fa sulle pagine della Fenice, il giornale online redatto dai carcerati della casa circondariale eporediese, scritto a 4 mani da due detenuti ...

 

di Manuel Colosio

Corriere della Sera, 26 giugno 2024 In 370 per 182 posti, la lettera ai parlamentari e al Papa. Ravagnani: “Questa struttura va chiusa”. 370 detenuti per 182 posti. Tasso di sovraffollamento del 204%. È il dato che rende Canton Mombello tra le carceri più invivibili d’Italia, al quale va aggiunta una struttura talmente fatiscente che definirla inospitale risulta un eufemismo. Le sue croniche criticità vedono tutti d’accordo, dagli agenti agli operatori, dai politici che entrano a visitarlo fino a coloro ovviamente che pagano il conto più salato: i detenuti, autori nei giorni scorsi di un documento consegnato a diversi parlamentari in visita nel carcere e spedito anche al Papa per tentare di smuovere le acque stagnanti della loro condizione detentiva.

 

di Manuel Colosio

Corriere della Sera, 26 giugno 2024 Le Camere penali di Brescia sono appena rientrate da un fine settimana di studio in Austria durante il quale una delegazione di avvocati ha visitato anche l’istituto di pena di Leoben, carcere conosciuto a livello mondiale per essere un “modello progettuale” per ospitare 205 detenuti. Un esempio di condizione detentiva “che ha una distanza siderale rispetto a quella che si registra in Italia, per non parlare di Brescia e Canton Mombello” afferma la presidente Veronica Zanotti.

 

di Stefano Taglione

Il Tirreno, 26 giugno 2024 Nel frattempo in via delle Macchie sospese le attività esterne nell’alta sicurezza dopo l’evasione di Umberto Reazione. Ben 254 detenuti su 181 posti disponibili, anche se il dato è in continuo aggiornamento. Si spiega così, dai numeri forniti dal ministero della Giustizia e aggiornati al 17 giugno scorso, il caos sovraffollamento delle Sughere. Le cifre sono quelle ufficiali e raccontano di una capienza totale (teorica) di 391 persone, ma ci sono 210 posti non disponibili a causa dei lavori ai padiglioni. “Spesso non ci sono gli spazi nemmeno per i transiti di chi viene arrestato”, racconta una fonte anonima. Nel frattempo nell’alta sicurezza, sono state provvisoriamente sospese tutte le attività esterne.

 

milanotoday.it, 26 giugno 2024 Dentro il locale è possibile assaggiare i prodotti realizzati dai detenuti del carcere di Opera. Un locale all’insegna dell’inclusione sociale. Al lavoro i detenuti del carcere di Bollate. Riapre il bar della Camera del Lavoro di Milano, chiuso da tempo e ora dato in gestione per sei anni alla cooperativa ‘La fabbrica dei segni’ che impiega persone in condizioni di fragilità. “L’obiettivo che ci siamo dati è stato quello di provare a favorire e a promuovere l’inserimento lavorativo di persone che arrivano dal carcere di Bollate. Reinserimento sociale vuol dire per noi innanzitutto percorsi di inserimento e di inclusione lavorativa, strumenti per rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione delle persone”, spiega durante l’inaugurazione Ivan Lembo, responsabile dell’ufficio politiche sociali della Cgil Milano.

 

gonews.it, 26 giugno 2024 Il Garante dei detenuti: “Diritto fondamentale”. “L’affettività in carcere alla luce della sentenza della Corte Costituzionale 10/2024” è stato il tema del convegno che si è tenuto oggi (martedì 25 giugno) nell’Auditorium Spadolini di palazzo del Pegaso, organizzato dal Garante dei diritti dei detenuti della Regione Toscana, da AIGA (Associazione giovani avvocati) e ONAC (Osservatorio nazionale di AIGA). L’evento ha coinvolto operatori della giustizia, avvocati, garanti, associazioni ed esperti, che si sono confrontati sul tema a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il divieto assoluto di colloqui intimi tra detenuti e familiari, affermando il diritto all’affettività e alla sessualità in carcere.

 

orizzontescuola.it, 26 giugno 2024 Il percorso formativo, avviato dalla dirigenza scolastica in collaborazione con la direzione del carcere, ha permesso ai detenuti di immaginare un futuro nel settore della ristorazione. All’interno della struttura di detenzione sono stati allestiti un’aula dedicata alle attività didattiche e un laboratorio di enogastronomia, che da cinque anni consentono il funzionamento di una pluriclasse.

 

di Francesca Tofanari

Corriere Fiorentino, 26 giugno 2024 Incontri, workshop, spettacoli: dal 28 giugno gli appuntamenti di “Spiragli”. È un ponte tra il carcere e la città “Spiragli. Teatri dietro le quinte”, un festival piccolo ma qualitativamente grande, che ha il suo cuore in un percorso che il direttore artistico Claudio Suzzi con la Compagnia Interazioni Elementari porta avanti dal 2017 con i detenuti dell’Istituto penitenziario minorile G. Meucci.

 

Ristretti Orizzonti, 26 giugno 2024 Conclusa con grande successo la settima edizione del progetto trattamentale “Fuori…gioco!” per la rieducazione dei detenuti attraverso lo sport adottato nel carcere di Taranto. Dopo la visita alla Casa Circondariale di Roberto Donadoni, Renato Olive, Massimo Giove e di Eziolino Capuano, sabato scorso si è disputato sul manto erboso dello Stadio Iacovone l’attesissimo quadrangolare di calcio. A vincerlo sono stati i magistrati capitanati dal Pubblico Ministero Francesco Ciardo che dapprima hanno avuto la meglio sui detenuti in una semifinale combattutissima giocata all’insegna del Fair-Play e poi nella finalissima hanno superato la promettente compagine degli Agenti di Polizia Penitenziaria.

 

di Laura Badaracchi

retisolidali.it, 26 giugno 2024 Racconti dal carcere è il podcast dell’associazione Antigone che raccoglie le voci dei detenuti a Rebibbia Nuovo Complesso. I suoni inquietanti di dentro e quelli persi lì fuori, gli odori che mancano, il tempo che non passa mai, la speranza. Si chiama “Racconti dal carcere” il podcast dell’associazione Antigone curato da Stefano Bocconetti e Federica Delogu. Raccoglie le voci delle persone detenute nel penitenziario romano di Rebibbia Nuovo Complesso che fanno parte della redazione di Jailhouse Rock, trasmissione radiofonica curata da Antigone e condotta (nonché ideata nel 2010) da Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, in onda ogni sabato dalle 16.30 alle 17.30 su Radio Popolare e altre radio italiane.

 

di Andrea Capocci

Il Manifesto, 26 giugno 2024 La Camera ha approvato ieri all’unanimità la legge che allarga l’accesso ai servizi sanitari anche a chi è privo della residenza. La legge a prima firma di Marco Furfaro (Pd) colma così una delle lacune più gravi della nostra sanità. Sebbene la Costituzione tuteli la salute “come fondamentale diritto dell’individuo”, di fatto l’iscrizione al servizio sanitario nazionale è subordinata alla residenza anagrafica. Senza, è impossibile rivolgersi a un medico di base e o prenotare una visita medica. Questi diritti minimi verranno d’ora in poi garantiti anche a chi è privo di certificato di residenza. “La legge non solo restituisce il pieno diritto alle cure a decine di migliaia di persone - festeggia il deputato dem - ma finalmente sapranno che lo Stato non le ha abbandonate.

 

di Denise Amerini

collettiva.it, 26 giugno 2024 “Il gioco si fa duro” è il titolo del libro bianco sulle droghe, quindicesima edizione, un volume che come ogni anno fa un focus sul tema delle pene e della detenzione ed evidenzia come il sovraffollamento delle carceri sia provocato dalle normative sulle droghe, in particolare dall’articolo 73 del testo unico che punisce anche il solo possesso. Presentato ieri (24 giugno), è promosso da un cartello di associazioni che vede la Cgil insieme a Società della Ragione, Forum Droghe, Antigone, Cnca, Arci, Associazione Luca Coscioni, Lila.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 26 giugno 2024 Presentata ieri la Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze. Aumentano i consumi tra i giovani. Ma secondo i dati Oms è l’alcol la sostanza più letale. In Italia è in corso una “diffusione pandemica di sostanze stupefacenti”. Lo sostiene il governo Meloni che ha presentato ieri, alla vigilia della giornata mondiale contro la droga, la Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze. Ad aprire le danze il plenipotenziario Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato, che ha evidenziato tre fattori: l’aumento dei consumi e delle sostanze, l’abbassamento dell’età del primo utilizzo, l’incremento del principio attivo. E poi, soprattutto, la scarsa consapevolezza di quanto fa male “qualsiasi tipo di droga”.

di Franco Corleone

Il Manifesto, 26 giugno 2024 Ho conosciuto Alfredo Mantovano, giovane deputato della destra, preparato e non arrogante, nella XIII legislatura dal 1996 al 2001 in cui ero sottosegretario alla giustizia preparato e non arrogante; suo compagno di partito era l’onorevole Simeone che con Luigi Saraceni firmò una importante legge contro discriminazioni classiste ed evitare inutili carcerazioni in attesa di misure alternative alla detenzione. Altri tempi davvero. Oggi Mantovano è l’esponente più agguerrito del governo Meloni e le incombenze della gestione del potere non gli impediscono di coltivare l’ossessione sulla droga e di sostenere le tesi del proibizionismo ideologico più manipolatorie e infondate.

 

di Stefano Baudino

L’Indipendente, 26 giugno 2024 Nel nostro Paese sono tornati a salire gli ingressi in carcere per reati di droga: ben 10.697 delle 40.661 entrate nelle case circondariali italiane del 2023 sono infatti state causate dall’art. 73 del Testo Unico, ovvero “detenzione a fini di spaccio”. Si tratta del 26,3% del totale (nel 2022 era il 26,1%). È quanto emerge dai dati pubblicati nella nuova edizione del Libro Bianco, un rapporto indipendente redatto da associazioni e sindacati sul modo in cui il Testo Unico sugli stupefacenti impatta sul sistema penale, sui servizi e sulla società. Il report rivela che, degli oltre 60 mila detenuti presenti in carcere nel periodo di riferimento, 12.946 lo erano a causa del solo art. 73 del Testo Unico, mentre altri 6.575 lo erano per il combinato disposto tra art. 73 e l’art. 74 ...

 

di Filippo Miraglia*

Il Manifesto, 26 giugno 2024 Trentacinque anni fa, dopo l’omicidio del rifugiato sudafricano Jerry Masslo, avvenuto nell’agosto del 1989 a Villa Literno, il 7 ottobre di quell’anno, un vasto schieramento di forze sociali promosse la prima grande manifestazione contro il razzismo. Quella data segna la nascita di un movimento antirazzista per i diritti delle persone di origine straniera e contro ogni forma di discriminazione. A distanza di 35 anni, la condizione del mondo dell’immigrazione è peggiorata e, nonostante il numero di migranti sia cresciuto (da poche centinaia di migliaia del 1989 a più di 5 milioni oggi), abbiamo visto diminuire la visibilità e il protagonismo di migranti e rifugiati, in parallelo a un aumento della politicità dell’argomento e di un uso sempre più strumentale a fini elettorali.

 

di Vincenzo Vita

Il Manifesto, 26 giugno 2024 Dall’associazionismo globale (e italiano) al lavoro di ricerca del team legale, la liberazione del fondatore di WikiLeaks passa anche per la spinta dal basso. Un respiro di sollievo nelle prime ore della notte tra lunedì e martedì scorsi: all’1.44 ecco la notizia sognata. Assange è libero. A breve - il 9 e 10 luglio - l’Alta Corte del Regno unito avrebbe preso una decisione definitiva. Ma qualche giorno prima, finalmente, le porte del carcere speciale di Belmarsh (chiamato la Guantanamo inglese) si sono aperte.

 

di Daniele Zaccaria

Il Dubbio, 26 giugno 2024 Dopo la morte del dissidente russo, i soliti noti hanno accusato l’occidente di “ipocrisia” e “doppiopesismo”. Ma in Occidente è ancora lecito manifestare, evidentemente anche con successo.Nei giorni successivi alla morte di Alexei Navalny avvenuta in circostanze misteriose in una colonia penale della Siberia, i soliti noti si sono prodigati nel paragonare il caso del dissidente russo a quello di Julian Assange, accusando l’opinione pubblica occidentale di “ipocrisia”, perché in fondo l’oppositore di Vladimir Putin e il fondatore di Wikileaks sarebbero due facce della stessa medaglia, entrambi vittime di un potere che non tollera e che punisce il dissenso, a Mosca come a Washington.

 

di Marina Castellaneta

Il Manifesto, 26 giugno 2024 Una saga legale che sembra chiusa, ma destinata ad avere effetti di lunga durata sulla libertà di stampa e sul diritto ad informare e a essere informati. Una detenzione durata 5 anni nel carcere di Belmarsh, ma molto più lunga se si considera la sostanziale reclusione nell’ambasciata ecuadoregna di Londra. La scarcerazione, anche se l’iter giudiziario non è concluso, è avvenuta ieri dopo il raggiungimento di un accordo tra il Dipartimento della giustizia statunitense e Assange. Un accordo a cui ha dato certamente un impulso decisivo il provvedimento dell’High Court di Londra che aveva concesso ad Assange la possibilità di presentare un nuovo appello contro il provvedimento di estradizione negli Usa deciso dalle autorità inglesi.

 

di Alessio Marchionna

Internazionale, 26 giugno 2024 Tra tutte le grandi crisi degli Stati Uniti ce n’è una che viene sistematicamente rimossa dal dibattito pubblico, soprattutto quando ci sono le elezioni. È quella che riguarda il sistema carcerario e penale. Succede per un motivo abbastanza ovvio: per mettere mano a un problema così grande - gli Stati Uniti sono il paese occidentale con il più alto numero di detenuti in rapporto alla popolazione - servirebbe una riforma radicale che implicherebbe necessariamente un approccio meno punitivo, ma nel paese non c’è un consenso politico abbastanza ampio per andare in questa direzione.

 

di Stefano Galieni

Left, 26 giugno 2024 Da tre anni il leader curdo non comunica direttamente con nessuno. È dal 1999 che si trova nella prigione-isola di Imrali. Dopo l’ennesimo divieto di visita indirizzato ai suoi avvocati, dall’Italia è stato inviato un appello a Alan Mitchell, presidente dell’organismo del Consiglio d’Europa, del quale fa parte anche la Turchia. La sorte del presidente Abdullah (Apo) Öcalan riguarda molto da vicino le responsabilità del nostro Paese, dove giunse in fuga dalla Turchia in quanto accusato, da leader del Partito dei lavoratori curdi (Pkk), di attività separatista. Il reato, considerato terrorismo non solo in Turchia, era allora punito con la pena di morte ...

 

DOCUMENTI

Articolo. "La riforma del regime ostativo ex art. 4-bis ord. penit.: prime applicazioni, implicazioni e prospettive"; di Sara Mastropasqua

Articolo. "Considerazioni sulla sentenza della Cedu Contrada c. Italia n. 4: per un’interpretazione convenzionalmente orientata delle norme di codice di rito", di Luigi Giordano

"Il gioco si fa duro" . XV edizione del Libro Bianco sulle droghe, il rapporto indipendente sugli effetti della legge sulle droghe in Italia

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 25 giugno 2024: "Liberazione anticipata speciale. La discussione di ieri alla Camera e la nuova fissazione in Aula per il 17 luglio"

APPUNTAMENTI

Incontro-dibattito: "Voci sul dentro: per una diversa narrazione sulla privazione della libertà" (Torino, 26 giugno 2024)

Seminari in occasione della Giornata Internazionale per le Vittime di tortura (Milano e Torino, 26 giugno 2024)

Presentazione libro: "Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa", di Livio Ferrari (Mestre-VE, 27 giugno 2024)

Presentazione libro: "Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa", di Livio Ferrari (Milano, 28 giugno 2024)

Presentazione del rapporto: "La giurisdizione apparente nel Centro per il rimpatrio di Torino" (Torino, 28 giugno 2024)

Seminario Associazione Koinè: "Attraversare il conflitto, per una giustizia dell'incontro" (Carceri-PD, 28-29-30 giugno 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 30 giugno 2024

Camera Penale, Garante e AIGA indicono: "Maratona oratoria sulla drammatica situazione delle carceri" (Udine, 1 luglio 2024)

Convegno: "Verso una giustizia penale umanizzante: misure alternative, pene sostitutive e giustizia riparativa" (Livorno, 5 luglio 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

Camera Penale di Pescara. "Ciclo di seminari in Diritto dell'esecuzione penale e penitenziaria" (Pescara, fino al 12 luglio 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CONCORSI

Università Sapienza di Roma. Dottorato in Peace Studies promosso da Rete delle Università Italiane per la Pace (Scadenza 10 luglio 2024)