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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di martedì 25 giugno 2024

di Mario Chiavario

Avvenire, 25 giugno 2024 Con il vertiginoso aumento del numero dei suicidi di persone detenute la questione carceraria è tornata prepotentemente all’attenzione generale, nella sua specificità e nel quadro del più complesso problema dei mali dell’intero sistema penale. Sembrava che della questione si dovesse occupare a fondo il Consiglio dei ministri di ieri, ma il tutto è stato rimandato. Staremo a vedere nelle prossime settimane se ci si finirà per limitare a qualche “svuota-carcere”, magari anche opportuno ma di corto respiro, o se si vorrà e potrà andare più a fondo, in particolare con il potenziamento concreto delle risorse umane ed economiche a disposizione degli uffici di esecuzione penale esterna per una gestione autenticamente responsabile di efficaci misure alternative ...

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 25 giugno 2024 Si torna finalmente a parlare delle carceri in Parlamento, per merito del deputato Roberto Giachetti, Italia viva, che testardamente ha voluto portare nell’Aula della Camera un suo disegno di legge che prevede un super-sconto di pena per i detenuti che hanno osservato la buona condotta. Passando da uno sconto di 45 giorni a 60 giorni (ogni sei mesi di detenzione con buona condotta), ci sarebbe un’immediata fuoriuscita di detenuti da celle sovraffollate. Ma la prima sorpresa è il silenzio assoluto della maggioranza e del governo in merito. Nessuno interviene. Rinuncia a parlare il viceministro Francesco Paolo Sisto. Parlano solo le opposizioni.

 

di Ilaria Proietti e Giacomo Salvini

Il Fatto Quotidiano, 25 giugno 2024 Da settimane il decreto preparato dagli uffici di via Arenula non riesce ad approdare in Cdm: FdI è contraria. C’è chi dice che si tratti di una guerra di nervi per logorarlo, condito dalla cattiveria di fargli addirittura sapere che per il suo posto sarebbe già stato sondato un sostituto di lusso. Ma, per dirla tutta, c’è anche chi racconta un’altra storia: non c’è alcuna manina al lavoro per mandarlo a sbattere ma semmai “lui ci mette del suo”. È un fatto però che lo Svuotacarceri di Carlo Nordio rischia di diventare una barzelletta che non fa ridere: da settimane il decreto preparato dai suoi uffici di via Arenula non riesce ad approdare in consiglio dei ministri nonostante gli annunci a mezzo stampa ...

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 25 giugno 2024 Il testo sulla “liberazione anticipata” incontra l’opposizione del M5S (insieme alla destra). È arrivata alla Camera la proposta di legge di Roberto Giachetti, sostenuta da Nessuno tocchi Caino e dalla diaspora radicale nei diversi schieramenti, per elevare la detrazione di pena ai fini della liberazione anticipata da 45 a 60 giorni per ogni semestre di pena scontata. Il testo arriva senza relatore: in Commissione giustizia si sono svolte le audizioni ma non si è arrivati all’esame degli emendamenti. La presidenza della Commissione aveva chiesto un rinvio del termine entro cui riferire in assemblea, ma Giachetti ha respinto la proposta.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 25 giugno 2024 Il punto, sulle carceri, continua a essere la comunicazione. La soluzione normativa ci sarebbe, ma la priorità, per l’alleanza di governo, pare l’impatto sull’opinione pubblica piuttosto che sulla tragica emergenza negli istituti di pena. Così ieri il centrodestra ha optato per un elusivo silenzio nell’aula della Camera, durante la discussione generale sulla proposta Giachetti. Il deputato di Italia viva, promotore della legge sugli “sconti di pena” insieme con la presidente di Nessuno Tocchi Caino Rita Bernardini (ora in sciopero della fame), non si è trattenuto dal dire che “arrivare in Aula senza il mandato al relatore per responsabilità della maggioranza”, come in effetti è avvenuto, “manderà questo provvedimento a morire, ed è la cosa più vergognosa che questa maggioranza potrebbe fare”.

 

di Angela Stella

L’Unità, 25 giugno 2024 Quarantacinque suicidi nelle carceri. Però Nordio, la scorsa settimana, annunciava sul “Sole 24 Ore” un provvedimento sulle carceri e veniva smentito lo stesso giorno dall’odg del Cdm di Palazzo Chigi. La figuraccia è fatta e a metterci la pezza ci pensa il sottosegretario Ostellari: ci siamo presi tempo per definire meglio l’Albo delle case di comunità. Il Ministro ha il controllo del Ministero?

 

di Diego Motta

Avvenire, 25 giugno 2024 Fino a quando faremo finta di non vedere? Drammi come quelli che riguardano detenuti e braccianti hanno tanti, troppi punti in comune e la cronaca di questi giorni ce lo ha ricordato. Mondi dimenticati tornano d’improvviso d’attualità, filtrano sentimenti d’indignazione, si invocano provvedimenti d’urgenza. La politica quasi sempre cavalca la notizia, non potendola cancellare, annuncia interventi roboanti e poi tutto torna in archivio. La verità è che gli invisibili ci sono sempre stati, solo che a volte preferiamo non guardare. Sono chiusi in cella, si sentono soffocare e si tolgono la vita: 45 persone si sono suicidate dall’inizio dell’anno, 57 sono decedute per altre cause. Possibile che nessuno si chieda perché, quando è lo Stato a dover garantire la loro sicurezza e la loro salute?

 

di Ilaria Dioguardi

vita.it, 25 giugno 2024 Paolo Di Paolo, finalista del premio Strega, ha lavorato negli istituti di pena, spiegando ai detenuti la letteratura. “Dietro le sbarre la società ti ha già cancellato, tu cancelli te stesso fino in fondo. Sono tutte cose su cui riflettiamo troppo poco. E lo dico con un senso di imbarazzo che, dalla dimensione individuale, dovrebbe tradursi in un senso di imbarazzo della collettività rispetto a questi temi”.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 25 giugno 2024 Dallo studio del Garante nazionale emerge che il regime aperto previene il fenomeno. I detenuti che si sono tolti la vita in sezioni a custodia chiusa sono 39, rispetto ai 5 nelle sezioni a custodia aperta. Il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha pubblicato un rapporto drammatico sui suicidi nelle carceri italiane. Il documento, curato dal professore Giovanni Suriano, dell’unità organizzativa “Privazione della libertà in ambito penale” dell’ufficio del Garante, presieduto da Felice Maurizio D’Ettore, conferma l’incremento preoccupante del fenomeno.

 

quotidianosanita.it, 25 giugno 2024 “Se si va avanti, lo Stato dovrà accettare di avere le mani sporche del sangue dei detenuti”, dichiara il segretario Anaao Campania, che parla della grave carenza di personale sanitario nelle carceri. “In una situazione così compromessa le disparità legate alla diversa capacità delle Regioni di fornire servizi adeguati saranno catastrofiche. Regioni con risorse economiche maggiori miglioreranno i servizi sanitari, mentre quelle con meno risorse peggioreranno”.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 25 giugno 2024 Nella discussione generale sulla riforma, già votata in Senato, Calderone (Forza Italia) ricorda il sì alla soppressione del reato ottenuto dal ministro in Ue. Costa ribadisce l’ok dei centristi. Nel giorno in cui il ddl Nordio che, tra l’altro, abolisce il reato di abuso d’ufficio, approda alla Camera per la discussione generale, il presidente dell’Anticorruzione Giuseppe Busia prende di mira la riforma. In un’intervista pubblicata ieri dalla Stampa il vertice dell’Anac rilancia l’allarme per il “vuoto normativo” che, a suo giudizio, l’addio al reato spauracchio dei sindaci provocherebbe: “L’ordinamento non classificherebbe più come reato certi comportamenti che sono chiaramente non accettabili”.

 

di Pieremilio Sammarco*

Il Dubbio, 25 giugno 2024 Si attende dalla Camera dei Deputati il sì definitivo al disegno di legge (C. 1718) voluto dal ministro Nordio per la modifica del codice penale e segnatamente dei reati di abuso di ufficio e di traffico di influenze illecite; ma il testo prevede rilevanti disposizioni in materia di intercettazioni dirette ad assicurare una maggiore tutela al terzo estraneo al procedimento penale. Viene infatti introdotto il divieto di pubblicazione, anche parziale, del contenuto delle intercettazioni in tutti i casi in cui quest’ultimo non sia riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o utilizzato nel corso del dibattimento ...

 

di Giovanni Maria Jacobazzi

Il Dubbio, 25 giugno 2024 Gravi le scoperture negli uffici del paese, ma continua “l’esodo” dei magistrati fuori ruolo. Il Consiglio superiore della magistratura colloca due toghe fuori ruolo per destinarle all’Ufficio legislativo del ministero della Giustizia e subito ripartono le polemiche, questa volta però amplificate dalla forte scopertura che caratterizza ultimamente molti dei tribunali italiani. Il corto circuito è andato in scena durante l’ultimo Plenum a Palazzo Bachelet.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 25 giugno 2024 In caso di mancata conoscenza da parte del procedente che l’imputato impugnante sia ristretto per altra causa si applica il regime di ammissibilità dell’impugnazione previsto dalla Riforma Cartabia. In applicazione della Riforma Cartabia l’atto di impugnazione in appello deve essere accompagnato da nuova elezione di domicilio ai fini della notifica dell’atto di citazione, pena l’inammissibilità dell’atto di appello. Ma nel caso in cui l’appellante sia detenuto occorre differenziare le tre ipotesi che possono verificarsi al fine di stabilire se l’allegazione dell’elezione di domicilio all’atto impugnatorio sia o meno necessaria.

 

di don Roberto Mozzi*

Avvenire, 25 giugno 2024 Negli ultimi 24 mesi, a San Vittore si sono tolte la vita 12 persone. In pochi saprebbero dire i loro nomi e ricordare i loro volti. La parola d’ordine è “dimenticare”. Con rapidità ed efficienza tutto deve tornare alla normalità in poche ore, come se nulla fosse avvenuto. La morte va rimossa in fretta, perché parla. La morte scandisce parole di dolore e incuria. Da dieci anni lavoro qui come cappellano e la morte è sempre stata affrontata così: “custodiamo corpi vivi, dei morti non sappiamo cosa farcene: non ce ne parlate neanche…”.

 

di Mario Pari

Brescia Oggi, 25 giugno 2024 Nella lettera inviata dai detenuti sono descritte situazioni insostenibili: la Casa circondariale di Brescia presenta condizioni che sono equiparabili, secondo quanto emerso in un recente incontro, a quelle di Guantanamo. La richiesta di chi è rinchiuso in cella non è quella della libertà, ma della dignità. Guantanamo. Succede anche lì. Si cucina e ci si libera fisiologicamente, dopo un’attesa di 15 turni, a poche decine di centimetri di distanza e contestualmente. I turni sono quelli dei compagni di cella, la stessa cella. È emerso recentemente in un incontro in cui si parlava di Canton Mombello. Che ora è “Nerio Fischione”, di nome. Ma di fatto è sempre “Cantone”, da tanto tempo, per i bresciani e non. Di nome e di fatto.

 

di Alessandra Codeluppi

Il Resto del Carlino, 25 giugno 2024 Entra nel vivo il processo per i fatti alla Pulce. Un agente si dissocia dal comportamento di alcuni colleghi. Un altro spiega perché mise il cappuccio al detenuto: “Si parlava di lamette e avevamo paura degli sputi”. Una parziale presa di distanza da un agente penitenziario imputato rispetto al comportamento di qualche collega verso un detenuto. Un altro poliziotto che ha invece spiegato e difeso l’uso della federa sulla testa del carcerato non solo nell’episodio del 3 aprile 2023, ma anche in uno avvenuto nel 2020. Davanti al giudice dell’udienza preliminare Silvia Guareschi, sono iniziati ieri gli interrogatori dei dieci agenti del carcere di Reggio accusati a vario titolo di tortura, lesioni verso un detenuto tunisino 44enne e falso nelle relazioni ...

 

ilcittadinomb.it, 25 giugno 2024 Organizzata dall’Unione Camere Penali Italiane, è prevista a Monza il 3 luglio in piazza dell’Arengario a cura della Camera Penale di Monza. In sei mesi, nel 2024, sono già 45 i suicidi avvenuti nelle carceri italiane: “Morire di carcere. Non c’è davvero più tempo” dice la Camera Penale di Monza a fronte di un fenomeno che definisce “inaccettabile” e che deve essere affrontato “senza timidezze e con voce ferma”. Per questo invita alla “maratona oratoria”, organizzata dall’Unione Camere Penali Italiane, il 3 luglio dalle 11.30 fino alle 14.30/15.00, in piazza dell’Arengario a Monza, “per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di degrado cui sono costretti i detenuti”. Un tema “che ci coinvolge tutti” scrive il direttivo monzese in una nota.

 

di Roberta Barbi

vaticannews.va, 25 giugno 2024

Monsignor Gherardo Gambelli fino alla sua nomina alla guida dell’arcidiocesi toscana, avvenuta l’aprile scorso, è stato cappellano della casa circondariale di Sollicciano. Prima ancora di questo incarico, ha trascorso sette anni in Ciad come missionario “fidei donum”. Le prime parole sono state per loro, i detenuti di Sollicciano in mezzo ai quali ha trascorso questo ultimo anno pastorale e ai quali ha promesso che andrà comunque a visitarli, ogni volta che potrà. Monsignor Gherardo Gambelli il 18 aprile scorso è stato nominato nuovo arcivescovo di Firenze e oggi prende possesso del territorio ecclesiale, succedendo al cardinale Giuseppe Betori, dal quale ha raccolto il testimone nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, quando ai cronisti ha parlato ancora una volta di carcere e di pastorale penitenziaria, una “priorità della Chiesa” perché consente davvero di “vivere la fedeltà al Vangelo”. Un concetto semplice che riprende anche nell’intervista con Radio Vaticana - Vatican News: “Anche Papa Francesco desidera attenzione verso le periferie e il carcere è una delle più importanti periferie esistenziali”.

 

di Roberta Barbi

vaticannews.va, 25 giugno 2024 Di origini yemenita ma da vent’anni in Italia, la guida spirituale islamica dei detenuti della casa circondariale fiorentina di Sollicciano racconta la sua esperienza di servizio a chi è in cella e dice: col nuovo arcivescovo di Firenze ci siamo sempre aiutati come fratelli. È arrivato in Italia grazie a un accordo di cooperazione sanitaria internazionale. Già mentre si trova ricoverato in ospedale, a Firenze, tocca con mano la principale difficoltà che condividono le persone straniere come lui - non capire una parola - così decide immediatamente di studiare per diventare mediatore culturale e linguistico per la sua gente: “Non volevo che nessun altro vivesse quello che avevo vissuto io - racconta a Radio Vaticana Vatican News Hamdan Al Zeqri - la difficoltà di capire cosa mi veniva detto e di essere capito”.

di Fabio Finazzi

Corriere della Sera, 25 giugno 2024 Quei “fine pena mai” convertiti in volontari dal religioso Beppe Prioli. Una vita nelle carceri accanto a condannati come Pietro Cavallero. Il risveglio dal coma e la richiesta: “Portatemi a trovarli di nuovo”. Ci sono quelli che “chiudeteli in prigione e buttate via la chiave”. Poi c’è fra Beppe Prioli, da Bonaldo di Zimella, Verona: da 6o anni batte meticolosamente gli anfratti di ogni galera italiana in cerca delle chiavi gettate. Per tutti è Fratello Lupo, dal titolo di un libro che racconta la sua missione di pioniere francescano nelle carceri, partita nel 1963 da un moto di ribellione a un articolo giornale: “Giovane di vent’anni condannato all’ergastolo. Fine pena mai”.

 

di Antonella Barone

gnewsonline.it, 25 giugno 2024 Negli istituti penitenziari si contano decine di laboratori musicali, cori, corsi, concerti e produzioni di cd. Non sorprendono, perciò, le tante performance organizzate nel mese di giugno nelle carceri in adesione alla Festa della Musica, evento internazionale che da 30 anni celebra il solstizio d’estate. “La prima orchestra siamo noi” è il tema scelto per il trentennale, ispirato ai valori della solidarietà e dell’inclusività. Spazio dunque alla musica leggera, al pop italiano, quello delle magiche alchimie di testi e musica, protagonista del cartellone degli eventi nelle carceri.

 

di Dacia Maraini

Corriere della Sera, 25 giugno 2024 Le parole, ricordiamolo, non sono solo suono, hanno una storia e un significato preciso che bisognerebbe conoscere. La scuola, a quanto mi risulta, non lo fa. Non che sia proibito studiare il fascismo, ma di solito non si arriva a raccontare le vicende del regime e dell’ultima guerra perché le classi troppo numerose rendono impossibile tenere testa ai tempi stabiliti.

 

di Francesca Spasiano

Il Dubbio, 25 giugno 2024 Procedimento sospeso nei confronti di Marco Cappato, indagato per altri due casi di suicidio assistito: la gip segue la stessa strada di Firenze. Che ha sollevato la questione su cui ora dovrà pronunciarsi la Corte. Dopo Firenze, Milano. Con il nuovo rinvio alla Consulta, il rebus sul fine vita si complica. Oppure si risolve una volta per tutte. Molto dipenderà dal verdetto atteso dopo l’udienza che si è tenuta il 19 giugno in Corte Costituzionale, chiamata ancora una volta a pronunciarsi sull’accesso al suicidio assistito dopo la storica sentenza 242 del 2019, la cosiddetta Antoniani/Cappato sul caso Dj Fabo.

 

di Sergio Harari

Corriere della Sera, 25 giugno 2024 Una sentenza della Corte d’appello di Milano, rischia di far scoppiare tutti i programmi di assistenza ai milioni di malati cronici, anziani e non, del nostro Paese, sostenuti in gran parte dalle famiglie. Dove termina la cura e inizia l’assistenza? E le due cose sono scindibili? Ruota tutta su questo argomento la sentenza della Corte d’Appello di Milano relativa ai costi di degenza di una anziana signora affetta da Morbo di Alzheimer ricoverata in una Rsa e riportata dal Corriere nei giorni scorsi. I giudici d’Appello, accogliendo le motivazioni della Cassazione a cui si era rivolta la famiglia della signora, hanno chiarito che esiste un “rapporto di inscindibilità tra prestazioni sanitarie e prestazioni socio-assistenziali (...) che si configura quando l’assistito debba essere sottoposto ...

 

di Gianni Santucci

Corriere della Sera, 25 giugno 2024 Malati di Alzheimer in Rsa. La Corte d’Appello di Milano ha condannato una struttura a restituire le rette corrisposte dalla figlia di una donna ricoverata: contributo illegittimo, Ats e Regione devono pagare totalmente e non solo partecipare con un rimborso. Una recente sentenza della Corte d’Appello di Milano potrebbe cambiare l’esistenza di molte famiglie di anziani malati di Alzheimer e ricoverati in una Residenza sanitaria assistenziale. Dall’altra parte, potrebbe costringere lo Stato e soprattutto le Regioni a ridefinire i propri bilanci in relazione ai ricoveri e le cure per anziani con queste patologie.

 

di Nadia Urbinati*

Il Domani, 25 giugno 2024 Non è vero che gli immigrati sono invisibili. Sono molto visibili a tutti. E le norme e la mentalità servono a schermarli. Non vogliamo vederli come lavoratori; vogliamo vederli come irregolari, esposti all’interesse di chi irregolare non è. Dalla loro dignità dipende anche la nostra. Vi è un momento nella vita di un immigrato in cui tutto sembra perduto. L’iniziale timore per il nuovo si fa paura di non riuscire a emergere dalla precarietà radicale - avere un lavoro non occasionale, una casa non provvisoria, una vita di relazioni umane.

 

di Antonio Maria Mira

Avvenire, 25 giugno 2024 Dai fondi Pnrr rimasti inutilizzati al nodo delle strutture che mancano per i braccianti: dal 2007 a oggi numerosi i tavoli di confronto e i commissari per l’emergenza ghetti. Con scarsi risultati. Tavoli tecnici, commissioni, protocolli, linee guida, commissari, decreti, circolari. È infinito l’elenco dei provvedimenti per contrastare caporalato e sfruttamento dei lavoratori. Ma con scarsi risultati, spesso lettera morta. “Non servono nuove norme, non serve inasprire le pene. Basterebbe applicare quelle che ci sono e soprattutto fare prevenzione, partendo dall’eliminazione dei ghetti” riflette amaramente il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro, tra i magistrati più impegnati nella lotta allo sfruttamento.

 

di Laura Zangarini

Corriere della Sera, 25 giugno 2024 Il fondatore di WikiLeaks ha concordato un patteggiamento con il dipartimento di Giustizia Usa: è libero e ha già lasciato il Regno Unito. Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, ha accettato di dichiararsi colpevole di un reato relativo al suo ruolo in una delle più grandi violazioni.

 

DOCUMENTI

"Il gioco si fa duro" . XV edizione del Libro Bianco sulle droghe, il rapporto indipendente sugli effetti della legge sulle droghe in Italia

APPUNTAMENTI

Convegno: "L’affettività in carcere alla luce della sentenza della Corte Costituzionale 10/2024" (Firenze, 25 giugno 2024)

Il Carcere Possibile Onlus organizza: "Concerto per pianoforte per i detenuti del carcere di Bari" (25 giugno 2024, ore 14.00)

Incontro-dibattito: "Voci sul dentro: per una diversa narrazione sulla privazione della libertà" (Torino, 26 giugno 2024)

Seminari in occasione della Giornata Internazionale per le Vittime di tortura (Milano e Torino, 26 giugno 2024)

Presentazione libro: "Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa", di Livio Ferrari (Mestre-VE, 27 giugno 2024)

Presentazione libro: "Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa", di Livio Ferrari (Milano, 28 giugno 2024)

Presentazione del rapporto: "La giurisdizione apparente nel Centro per il rimpatrio di Torino" (Torino, 28 giugno 2024)

Seminario Associazione Koinè: "Attraversare il conflitto, per una giustizia dell'incontro" (Carceri-PD, 28-29-30 giugno 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 30 giugno 2024

Convegno: "Verso una giustizia penale umanizzante: misure alternative, pene sostitutive e giustizia riparativa" (Livorno, 5 luglio 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

Camera Penale di Pescara. "Ciclo di seminari in Diritto dell'esecuzione penale e penitenziaria" (Pescara, fino al 12 luglio 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CONCORSI

Università Sapienza di Roma. Dottorato in Peace Studies promosso da Rete delle Università Italiane per la Pace (Scadenza 10 luglio 2024)