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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 24 giugno 2024
di Francesco Bechis
Il Messaggero, 24 giugno 2024 In Consiglio dei ministri il provvedimento per ridurre il sovraffollamento. Lo sconto di 45 giorni ogni sei mesi sarà deciso dai pm e non più dai tribunali. Una corsia veloce per uscire dalla detenzione, una volta dimostrata la buona condotta. Guai a chiamarlo “svuota-carceri”: per la destra al governo è una parola tabù. Anche se in fondo l’obiettivo del decreto limato al ministero della Giustizia e pronto ad atterrare al Consiglio dei ministri oggi è proprio questo: ridurre il sovraffollamento delle carceri italiane, che oggi raggiunge la vetta del 140 per cento, stando agli ultimi dati del Garante dei detenuti. Un’emergenza umanitaria, macchiata da quaranta suicidi dietro le sbarre dall’inizio dell’anno. Il governo prova a mettere una toppa. Due le novità di peso nel testo.
di Lorenzo Giarelli e Giacomo Salvini
Il Fatto Quotidiano, 24 giugno 2024 Alla pausa estiva mancano poche settimane. Soluzione? Voti di fiducia in serie e compressione del dibattito. A ognuno la propria bandierina. La Lega ha avuto l’autonomia, Fratelli d’Italia ha potuto esibire il primo ok al premierato, adesso è Forza Italia che vuole passare all’incasso, puntando su un grande classico: la giustizia. Il ddl Nordio (quello che elimina l’abuso d’ufficio e svuota il traffico di influenze) arriva oggi alla Camera, dove inizia la discussione generale in attesa dell’approvazione finale. Ma il Guardasigilli potrà rivendersi anche un decreto atteso oggi in Consiglio dei ministri, ovvero il famoso “svuota-carceri” più volte annunciato da Nordio medesimo ma finora sempre rinviato per le resistenze soprattutto della Lega.
di Massimo Lensi
Il Domani, 24 giugno 2024 Il ministro Carlo Nordio ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano di Confindustria. Sulle politiche penitenziarie, Nordio sostiene diverse narrazioni: il sovraffollamento è una “patologia sedimentatasi nel tempo”. Vero. Il populismo penale piace a tutti. Poi che il governo ha deciso di incrementare risorse aggiuntive per il carcere. Perbacco, e come saranno utilizzate? E il ministro Giorgetti che ne pensa? La risposta. Nuove risorse per la dotazione organica del personale penitenziario e nuovi padiglioni, e per semplificare la procedura per la liberazione anticipata (ovvero “ordinaria”, già in vigore, mentre quella “speciale” è nel mondo dei sogni).
di Vincenzo Ciervo
ultimavoce.it, 24 giugno 2024 Il sovraffollamento delle carceri costringe a pensare a nuove forme di espiazione della pena, che non prevedano necessariamente il carcere. È questa la posizione che il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha espresso durante la manifestazione Taobuk di Taormina. Due le proposte fondamentali emerse dal suo intervento: i detenuti stranieri scontino la pena nel paese di origine e i tossicodipendenti in comunità, perché ammalati e non criminali. Una posizione in aperto contrasto con quella di Salvini, che sulla criminalizzazione delle droghe leggere e sulla contrarietà a manovre svuota-carceri ha costruito negli anni due dei pilastri della Lega.
di Davide Vari
Il Dubbio, 24 giugno 2024 Nella lettera delle Associazioni di diritto penale l’allarme per la drammatica situazione nelle carceri e il richiamo al rispetto della Costituzione. “Ecco le nostre proposte per ridurre il sovraffollamento”. “Profonda preoccupazione per il progressivo, esorbitante aumento di suicidi all’incerto della comunità carceraria”. Ad esprimerla sono l’Associazione Italiana dei Professori di Diritto penale, L’Associazione tra gli Studiosi del Processo Penale “G.D. Pisapia” e l’Associazione Italiana dei Costituzionalisti, che con un documento congiunto lanciano un appello al Parlamento per fermare la strage in corso nei penitenziari.
di Emilio Pucci
Il Messaggero, 24 giugno 2024 Il ddl Nordio oggi in aula alla Camera. L’opposizione annuncia battaglia, ma il Terzo polo: “Pronti a votare sì”. “Siamo in dirittura d’arrivo. È stato un percorso non travagliato ma lungo, a causa di sovrapposizioni con altre iniziative in Commissione, ora arriva all’approvazione definitiva”. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ieri ha ricordato che il disegno di legge che porta la sua firma è ormai alle battute finali. Domani approda nell’Aula di Montecitorio per la discussione generale ma il via libera in realtà ci sarà a luglio, per permettere il contingentamento dei tempi ed evitare - la linea del governo - l’ingolfamento dei lavori della Camera che dovrà da qui alla pausa estiva convertire i decreti in scadenza.
di Lodovica Bulian
Il Giornale, 24 giugno 2024 Dopo il sì del Senato, oggi alla Camera il ddl che abroga il reato. “I sindaci non saranno più paralizzati dalla paura della firma”. È una bandiera del governo e del ministro della Giustizia Carlo Nordio dai tempi in cui faceva il pubblico ministero. Il suo ddl che contiene l’abrogazione dell’abuso d’ufficio arriva oggi in aula alla Camera - ha già incassato il sì del Senato - e il Guardasigilli lo rivendica come l’eliminazione di uno degli ostacoli alla velocità del cosiddetto sistema Paese, con la paura della firma che assilla migliaia di sindaci e amministratori. “Senza l’abuso di ufficio l’economia e la giustizia italiana correranno più veloce”, dice in un’intervista rilasciata proprio ieri. Per Nordio, il Paese “cambierà radicalmente.
di Gabriella Cerami
La Repubblica, 24 giugno 2024 Parte oggi l’iter per l’approvazione del ddl Nordio che cancella il reato, limita il traffico d’influenze e dà una stretta alle intercettazioni. M5S: “Un regalo a FI”. Pd: “Staremo in trincea tutte le notti”. La battaglia sulla giustizia si è già combattuta di notte senza esclusione di colpi, quando in commissione Giustizia sono state respinte le oltre cento proposte di modifica presentate dall’opposizione. E oggi il disegno di legge Nordio sull’abolizione del reato di abuso d’ufficio, che con un colpo di spugna concede uno scudo di impunità ai pubblici amministratori, arriva nell’Aula della Camera per il secondo round.
di Gianni Barbacetto
Il Fatto Quotidiano, 24 giugno 2024 Senza il reato d’abuso d’ufficio, l’economia e la giustizia “correranno più veloce”: lo dice il ministro della Giustizia Carlo Nordio al Messaggero, felice di annunciare che la sua riforma sta per avere il via libera del Parlamento. Primo atto di una commedia (o tragedia) che si concluderà con la separazione delle carriere di giudici e pm. Cancellando l’abuso d’ufficio, “sindaci e amministratori non saranno più paralizzati dalla paura della firma, la certezza del diritto sarà meglio assicurata”, assicura Nordio. Così “la giustizia penale, gli investimenti e l’economia correranno più veloci”.
Il Dubbio, 24 giugno 2024 Il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ha sottolineato come questa decisione possa influire negativamente sulla trasparenza e sull’attrattività degli investimenti in Italia. Giuseppe Busia, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), ha recentemente espresso preoccupazione riguardo alla prevista cancellazione del reato di abuso d’ufficio. In un’intervista con il quotidiano “La Stampa”, Busia ha sottolineato come questa decisione possa influire negativamente sulla trasparenza e sull’attrattività degli investimenti in Italia. Questo articolo esplora i punti salienti delle sue dichiarazioni e analizza le possibili conseguenze di tale cambiamento normativo.
di Francesco Saluzzo
Corriere di Torino, 24 giugno 2024 Il dibattito sui progetti di riforma della giustizia, in queste ultime settimane, ha destato un minore interesse, attirato dalle discussioni su un’altra riforma, quella che ipotizza premierato e autonomia differenziata. L’impressione e la percezione è che alla maggior parte dell’opinione pubblica sfugga la reale portata demolitoria e ideologica di queste prospettive di riforma e l’assoluta inutilità dei progetti in materia giudiziaria, presentati e proposti, invece, come la soluzione ai tanti mali, le tante inefficienze, innegabili, del nostro meccanismo giudiziario e processuale (sia civile che penale). Una linea che era già iniziata con la riforma varata dalla ministra Cartabia e che ha reso ancor più difficile (e simile a un gioco dell’oca) il cammino, soprattutto del processo penale.
di Fabrizio Caccia
Corriere della Sera, 24 giugno 2024 Le rivelazioni a Giletti. “Agli italiani non andavano consegnati i tracciati radar”. “Finalmente dopo 44 anni, anche se tardi, chi ha voglia comunque di raccontare il ruolo che ha avuto, da uomo delle istituzioni, fa solo il proprio dovere”, dice Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica. L’ex senatrice Ds, che nel disastro del DC-9 Itavia del 27 giugno 1980 (81 vittime, tra passeggeri ed equipaggio, nessun superstite) perse suo fratello maggiore, Alberto, commenta così le anticipazioni dello speciale di Massimo Giletti Ustica: una breccia nel muro che andrà in onda domani sera alle ore 21.20 su Rai Tre.
GIURISPRUDENZA
di Sandro De Riccardis
La Repubblica, 24 giugno 2024 L’uomo resta in attesa che venga valutata la sua domanda di protezione internazionale, proprio sulla base dei rischi che corre nel rientrare nelle zone rurali del suo paese. In Albania rischia la vita per una faida che coinvolge la sua famiglia, per un debito non saldato dal padre. Una lite tra famiglie locali che lo espone alla vendetta sulla base delle regole arcaiche del Kanun, il codice orale che dirime la riparazione dei torti subiti col sangue e la violenza. Così Kristian M., 30 anni, albanese, ha ottenuto la revoca del decreto di espulsione dal tribunale civile di Brescia. E da recluso al Centro di permanenza e rimpatrio di Bari, a un passo dal trasferimento in Albania, è tornato libero.
di Massimiliano Nerozzi
Corriere di Torino, 24 giugno 2024 Parla l’avvocato Roberto Capra: “Con la separazione delle carriere, un giudice davvero terzo. E noi lottiamo contro i suicidi”. Due sono le principali battaglie della Camera penale “Vittorio Chiusano”, spiega il presidente, l’avvocato Roberto Capra: “Fermare i suicidi in carcere e spingere la riforma della giustizia”. A partire dalla separazione delle carriere, tra pm e giudici, motivo di dibattito, acceso, con la magistratura: “Ma la separazione darebbe maggiori garanzie e diritti ai cittadini”. E proprio sul tema delle condizioni delle carceri, Capra conferma parole e contenuto del comunicato che fece infuriare tanti magistrati: “Lo scriverei con gli stessi termini”.
di Francesca Morandi
laprovinciacr.it, 24 giugno 2024 Astensione indetta dalla Camera Penale dall’10 al 12 luglio contro “l’indifferenza della politica sui problemi delle Case circondariali”. La Camera penale di Cremona e Crema ‘Sandro Bocchi’, presieduta dall’avvocato Micol Parati, aderisce all’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale proclamata dalle Camere penali italiane per l’10, l’11 e il 12 luglio prossimi. La decisione è stata presa a conclusione della maratona oratoria iniziata il 29 maggio scorso e che a Cremona ha fatto tappa l’11 giugno, “con cui si è inteso denunciare pubblicamente tanto la mancanza di una serie di riforme strutturali e di ripensamento dell’intera esecuzione penale ...
di Walter Lamberti
La Fedeltà, 24 giugno 2024 Il progetto di Caritas italiana ha coinvolto anche la Caritas diocesana; tre i rappresentanti al convegno conclusivo svoltosi a Roma. Si è svolto il 7 e l’8 giugno a Roma, il Convegno nazionale di Caritas italiana sulla Giustizia riparativa. Obiettivo: tirare le somme sul progetto sperimentale che ha coinvolto le Caritas diocesane di Milano, Ancona, Prato, Napoli, Cerignola, Agrigento, Verona e Cuneo-Fossano. A rappresentare Fossano al convegno c’erano Nino Mana, Maria Paola Longo e Gabriella Tortone.
di Andrea Manzella
Corriere della Sera, 24 giugno 2024 Prima di parlare di forma di governo bisogna tener conto di di una comunità di base divenuta fragile e vulnerabile perché facile preda di manipolazioni, di persuasioni infondate, di “dipendenze”. Avremo bisogno di una “società che pensa di più”. Lo ha scritto Mauro Magatti sul Corriere per indicare l’unica maniera per controllare i rischi di dominio dell’intelligenza artificiale nello spazio pubblico mondiale. Rischi che vedono tutti. Ad introduzione del G7 “italiano”, la nostra premier Giorgia Meloni aveva parlato di possibile “assalto alla democrazia: per la difficoltà di distinguere il vero dal falso”. Il Papa, per la prima volta partecipando ad un G7: e proprio per la sessione sulla intelligenza artificiale, ha ammonito contro il pericolo di “eclissi del senso dell’umano”.
di Chiara Saraceno
La Stampa, 24 giugno 2024 L’accesso ad una abitazione in Italia non è mai entrato a far parte dei diritti sociali. Avere un’abitazione adeguata è il requisito necessario, se stranieri, per richiedere il permesso di lungo soggiorno. il ricongiungimento famigliare, eventualmente la cittadinanza. Avere un indirizzo di residenza è necessario - per italiani e stranieri - per accedere alle cure sanitarie e, finché c’è stato, al reddito di cittadinanza, ma chi ne è privo al massimo può ricevere un indirizzo fittizio presso la casa comunale o presso un’associazione, non l’accesso effettivo ad un’abitazione.
di Andrea Apruzzese
Il Messaggero, 24 giugno 2024 Domani la mobilitazione indetta dalla comunità indiana del Lazio a cui hanno aderito anche sigle sindacali e partiti. Una giornata di sciopero del settore agricolo della provincia di Latina, quella di domani, indetta da Fai-Cisl e Uila-Uil, in occasione della nuova manifestazione per Satnam Singh e per dire no al caporalato proclamata dalla Comunità indiana del Lazio, che chiama tutti i suoi esponenti a raccolta, sempre davanti alla Prefettura, sempre in piazza della Libertà a Latina.
di Youssef Hassan Holgado
Il Domani, 24 giugno 2024 L’Unione europea ha rafforzato con oltre 500 agenti il confine bulgaro-turco. Per evitare le intercettazioni via terra, i migranti sono costretti a imbarcarsi verso il Mediterraneo. Nell’ultimo anno la Turchia ha intercettato oltre 102mila persone. Ankara ricatta l’accordo Ue sulle riammissioni dalla Grecia. Sono solo 14 su 66 i corpi recuperati in mare dopo il naufragio di una barca carica di migranti avvenuto a 110 miglia dalle coste calabresi. Il naufragio più fatale dai fatti di Cutro dello scorso anno, dove morirono 94 persone. Anche allora come qualche giorno fa l’imbarcazione naufragata, la Summer Love, era partita dal sud della Turchia per arrivare in Italia.
di Paolo Lambruschi
Avvenire, 24 giugno 2024 Si estendono a vista d’occhio i cimiteri ai margini dei campi profughi: i bambini sono le prime vittime nel silenzio internazionale. Russia sempre più coinvolta. Stragi nei villaggi. Il Sudan sprofonda sempre più nella sua guerra dove la pietà è sparita, una tragedia immane immersa nel silenzio. Dopo 16 mesi di guerra civile dimenticata dall’opinione pubblica, il paese è da tempo il teatro di una delle peggiori crisi umanitarie del mondo degli ultimi decenni. La guerra, iniziata il 15 aprile 2023, ha ucciso almeno 30.000 persone secondo l’Unione medica sudanese e ha causato il flusso interno ed esterno di oltre 10 milioni, rendendola la peggiore ondata di sfollati al mondo.
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