Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di domenica 23 giugno 2024
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 23 giugno 2024 La proposta di legge di Roberto Giachetti di Italia Viva e Nessuno Tocchi Caino, se approvata, potrebbe dare sollievo ai penitenziari che hanno una popolazione detenuta media del 130,59% e raggiunge il suo apice del 230% al San Vittore. Ma le intenzioni della maggioranza sembrano essere diverse. Nonostante il governo abbia dato chiari segnali su un categorico no a sconti di pena, con il ministro Nordio ribadisce che si tratterebbe di resa da parte dello Stato, lunedì prossimo a Montecitorio è calendarizzata la proposta di legge sulla liberazione anticipata speciale avanzata dal deputato Roberto Giachetti di Italia Viva e Nessuno Tocchi Caino.
di Liana Milella
La Repubblica, 23 giugno 2024 La leader di Nessuno tocchi Caino incalza il governo sul disegno di legge per la “liberazione anticipata speciale”, che rischia l’affossamento in aula alla Camera. Cita Pannella che disse: “Io rischio la vita, ma per quanto possibile non la morte”.
di Pier Francesco Borgia
Il Giornale, 23 giugno 2024 Carceri sovraffollate, celle piccole e un numero di suicidi in aumento rispetto allo scorso anno. I dati sulla popolazione carceraria diffusi dal Garante dei detenuti segnalano un’emergenza difficile da gestire. A partire dal sovraffollamento: che al momento è del 130,59% e che raggiunge il suo apice del 230% nel penitenziario milanese di San Vittore. Con effetti devastanti come la conta dei suicidi (già 44 dall’inizio del 2024). Questo sovraffollamento, però “non giustifica il ricorso all’indulto”, parola di ministro. Dalla Sicilia, dove è ospite del Taormina book festival, il Guardasigilli Carlo Nordio boccia l’idea di risolvere il problema del sovraffollamento dei penitenziari con il colpo di spugna dell’indulto.
di Gianni Vigoroso
ottopagine.it, 23 giugno 2024 L’intervento del segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria. L’unico fatto certo è che in questi primi sei mesi dell’anno l’emergenza carcere ha raggiunto il livello storico più allarmante di sempre. “Il rinvio in Consiglio dei ministri del Decreto carceri dopo l’annuncio fatto dal ministro della giustizia, Carlo Nordio, che l’aveva dato per “cosa fatta”, non è solo l’ennesima brutta figura rimediata dal ministro in una situazione di gravissima emergenza ma introduce nuovi dubbi su chi all’interno del Ministero rema contro”.
di Giuliano Santoro
Il Manifesto, 23 giugno 2024 I dati evidenziano l’aumento delle morti e il sovraffollamento. Il ministro chiede pene alternative, ma col governo fa tutt’altro. Dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane ci sono stati 44 suicidi, che hanno coinvolto 42 uomini e due donne: in tutto, secondo i dati diffusi dal garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, le persone detenute che hanno scelto di togliersi la vita sono dieci in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’ultimo tentato suicidio è avvenuto nell’istituto di pena sassarese di Brancali, dove un uomo si è dato fuoco ed è stato soccorso dal personale penitenziario. Soltanto pochi giorni fa, nello stesso carcere e soltanto a poche celle di distanza, un detenuto era riuscito a farla finita.
di Fulvio Fulvi
Avvenire, 23 giugno 2024 Si aggrava la situazione: mancano oltre 4mila posti nelle celle, dovuti a lavori in corso, e cresce il disagio delle persone ristrette. A Sassari un detenuto si dà fuoco. Un’evasione a Livorno. Emergenza sovraffollamento sempre più grave nelle carceri italiane. E con l’arrivo dell’estate si prevede un peggioramento delle condizioni di vita dietro le sbarre. È destinato così a crescere il disagio dei detenuti, con il rischio di un ulteriore aumento dei suicidi, degli atti di autolesionismo, di aggressioni e rivolte.
GIUSTIZIA
di Davide Vari
Il Dubbio, 23 giugno 2024 Il ministro, intervenendo al festival “Taobuk” di Taormina, ha parlato della riforma, dell’abuso d’ufficio, ma anche di carceri: “Escludo l’indulto, che è una resa dello Stato: penso invece a pene alternative, a forme di esecuzione penale diverse”. Contro il sovraffollamento carcerario “escludo l’indulto, che è una resa dello Stato: penso invece a pene alternative, a forme di esecuzione penale diverse”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in video collegamento con il festival “Taobuk” di Taormina. Il ministro ha anche ricordato il “lavoro” portato avanti per siglare accordi affinché i detenuti stranieri possano scontare la pena nei loro Paesi d’origine ...
di Simona Musco*
Il Dubbio, 23 giugno 2024 La lettera al segretario generale: “L’attività dei magistrati segretari non sia spesa e associata ad iniziative promosse da singole correnti dell’Anm. Stop al correntismo negli uffici del Csm. È questo il senso della lettera inviata dal vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli, al segretario generale di Palazzo Bachelet, Roberto Mucci, al quale ha fatto presente che è essenziale “che la qualità di magistrato della Segreteria e dell’Ufficio Studi non sia spesa e non possa essere comunque associata ad iniziative promosse da singole correnti dell’Associazione nazionale magistrati, onde evitare che l’attività istituzionale di tali magistrati - da esercitarsi con rigore professionale e riserbo, al pari di quella dei magistrati impegnati nella giurisdizione ...
di Gabriele Moroni
Il Giorno, 23 giugno 2024 “Se Ionesco fosse vivo, avrebbe scritto un pezzo di teatro su questo processo”. L’avvocato Patrizia Esposito (difensore di Stefano Binda con il collega Sergio Martelli) evoca la figura di uno dei padri del “teatro dell’assurdo”. La quinta sezione penale della Corte d’appello di Milano è chiamata a pronunciarsi nuovamente sul risarcimento a Binda, detenuto da innocente, pienamente e definitivamente assolto per non avere commesso il fatto per l’omicidio di Lidia Macchi. Nel mese di ottobre del 2022 la stessa sezione dell’Appello aveva accolto l’istanza di risarcimento per ingiusta detenzione avanzata da Binda, riconoscendogli un indennizzo di 303.277,38 euro per i 1.286 giorni di carcere, gravato dall’accusa terribile (poi risultata infondata) di essere il predatore assassino della studentessa ...
di Michele Chiodi
Il Roma, 23 giugno 2024 L’allarme dei medici: “Per la sanità penitenziaria sarà un disastro”. L’emergenza sanitaria nelle carceri in Campania, già drammatica oggi, “rischia di esplodere in tutta la sua drammaticità se l’autonomia differenziata dovesse diventare realtà”. L’allarme lo lancia il segretario regionale dell’Anaao Assomed Bruno Zuccarelli, che - numeri alla mano - offre una fotografia della situazione che è già adesso quella di una gravissima emergenza.
di Barbara Cottavoz
La Stampa, 23 giugno 2024 La rabbia di Giuseppe Passalacqua, insegnante e a lungo volontario: “Abbiamo bisogno di idee, progetti e fondi per invertire la rotta”. È stato volontario per quattro anni tra le mura del carcere, prima con un’associazione poi proponendo laboratori teatrali. La morte di Alì, suicida in una cella di via Sforzesca, gli fa montare una rabbia che Giuseppe Passalacqua, insegnante e operatore al centro di aggregazione giovanile “Nòva”, non riesce a mascherare e monta a ogni parola, ogni ricordo legato alla casa circondariale: “Novara si dimentica sempre del suo carcere e il grado di civiltà della città si vede da questo”.
di Sandra Figliuolo
palermotoday.it, 23 giugno 2024 L’iniziativa dell’Unione delle Camere penali italiane si è già svolta in diverse città del Paese. Lo scopo è di sensibilizzare l’opinione pubblica e di spingere il Governo ad adottare provvedimenti che riducano il sovraffollamento e migliorino le condizioni di vita dei detenuti. Dopo aver coinvolto numerose città d’Italia, si è svolta ieri mattina, sabato 22 giugno, anche a Bagheria la “Maratona oratoria” organizzata dalla Camera penale di Termini Imerese contro il dramma dei suicidi in carcere. Diversi avvocati hanno preso la parola e si sono alternati per denunciare pubblicamente le condizioni in cui si trovano i detenuti, troppo spesso stipati in carceri sovraffollate.
algherolive.it, 23 giugno 2024 “A pochi giorni dall’ultimo suicidio nel carcere di Bancali ieri un detenuto dell’istituto di pena sassarese si è dato fuoco ed ora è ricoverato al Santissima Annunziata. Sulla situazione del carcere sassarese ho presentato numerose interrogazioni alle quali il Ministro Nordio ha risposto promettendo interventi che non ci sono mai stati”. Così il parlamentare dem Silvio Lai sull’ennesimo gravissimo fatto avvenuto ieri nel carcere sassarese. L’episodio è avvenuto nell’infermeria e sono rimasti feriti anche gli agenti della polizia penitenziaria che hanno immediatamente soccorso il detenuto.
di Nicola Palma
Il Giorno, 23 giugno 2024 La casa circondariale di San Vittore si conferma in testa alla poco lusinghiera classifica delle carceri più sovraffollate d’Italia. Secondo i dati aggiornati al 12 giugno e resi noti ieri dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà, i detenuti oggi presenti nei 190 istituti di pena sono 61.468 (con un’età media di 42 anni), a fronte di una disponibilità di posti di 47.067 rispetto alla capienza regolamentare di 51.221 (divario di -4.154 posti). Quindi, a livello nazionale, il sovrannumero determina un indice di sovraffollamento pari al 130,59%.
di Giuseppe Legato
La Stampa, 23 giugno 2024 Nell’istituto minorile non solo sovraffollamento, ma anche buchi di personale. Il sindacato torna alla carica: “Molti poliziotti distaccati altrove, li rimandino”. Pochi giorni fa l’allarme era stato lanciato dal sindacato della polizia penitenziaria con una certa perentorietà: “I minori detenuti al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino dormono per terra oppure su delle brandine da spiaggia in mezzo a una stanza dove sono già presenti 4 o 5 detenuti”. Ma il sovraffollamento rischia di non essere l’unico problema che attanaglia una struttura modello di colpo penalizzata dalle nuove regole del cosiddetto decreto Caivano che ha modificato alcuni presupposti per l’arresto dei minori allungando al contempo, la durata di alcune delle custodie cautelari (con ampliamento del periodo di detenzione).
di Goffredo Fofi
Il Manifesto, 23 giugno 2024 A cento anni dalla nascita, un ritratto del maestro, teorico e attivista. Politico e profeta, alle sue intuizioni si aggiunse una nuova consapevolezza con l’amicizia di Aldo Capitini. Le esperienze sue e del suo gruppo sono tra le poche davvero innovative in Occidente nel modo di intendere il “lavoro sociale” e il “lavoro politico” e c’è ancora tanto da imparare. Nel metodo delle “conversazioni”, da lui animate con proletari e giovani su temi sociali e filosofici fondamentali, tornava a dare un valore primario alla poesia.
AFFARI SOCIALI
di Filomena Gallo
La Stampa, 23 giugno 2024 Il 19 giugno scorso sul tema del fine vita si è tenuta un’udienza della Corte costituzionale su una questione delicata: il requisito del sostegno vitale, stabilito dalla sentenza 242 del 2019, è necessario? La sentenza del 2019 della stessa Corte con la sentenza Cappato, aveva dichiarato parzialmente illegittimo l’articolo 580 del codice penale, che penalizzava l’aiuto e l’istigazione al suicidio, giudicandolo in contrasto con l’autodeterminazione e i diritti fondamentali.
di Diana Cavalcoli
Corriere della Sera, 23 giugno 2024 Braccianti sfruttati, contratti fantasma, vita nei ghetti e paga minima che arriva a 2 euro per un’ora di lavoro. Pesano anche le piccole dimensioni di tante aziende. Sono le schiene piegate sulle nostre terre, dai campi nel Mantovano a quelli di Latina e Foggia, le mani che raccolgono e portano sulle nostre tavole pomodori, olive, uva e fragole. Cassone dopo cassone. Sono i braccianti d’Italia e tra loro in 230 mila, secondo i dati Istat, soffrono sfruttamento e abusi: contratti fantasma e una paga che va dai 15 ai 35 euro al giorno, in alcuni casi appena due euro l’ora. Lavoratori, tra cui 55 mila donne, impiegati in modo irregolare in agricoltura ma che pesano per un quarto del totale degli occupati del settore.
di Beppe Severgnini
Corriere della Sera, 23 giugno 2024 Gli schiavi contemporanei lavorano nei campi, in bella vista. Parliamo di 200mila persone. Se l’autorità non le vede è perché non le vuol vedere. Dopo tanti anni di mestiere, uno dovrebbe smettere d’arrabbiarsi. Invece ci sono vicende che ancora provocano un’irritazione profonda. Per esempio: il governo di turno, dopo una tragedia nei campi, dichiara: “Guerra al caporalato in agricoltura!”. È accaduto anche stavolta. Un giovane indiano, Satman Singh, è morto dopo due giorni d’agonia. Nell’incidente, avvenuto in una serra per la coltivazione dei meloni nell’agro pontino (Latina), ha perso un braccio. È stato ritrovato. L’avevano gettato nell’immondizia.
di Paolo Baroni
La Stampa, 23 giugno 2024 Ci sono 200 milioni di euro stanziati dal Pnrr per superare gli insediamenti abusivi dove vivono migliaia di lavoratori agricoli, per lo più stranieri e spesso sfruttati, bloccati da mesi. Le aree sono state individuate da due anni ma è ancora tutto fermo. Secondo il Rapporto su “Le condizioni abitative dei migranti che lavorano nel settore agroalimentare” pubblicato a giugno del 2022 dal ministero del Lavoro e dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani, sarebbero 150 gli insediamenti non autorizzati che stando alle stime ospiterebbero circa 10 mila immigrati tra casolari e palazzi occupati, baracche, tende e roulotte. Veri e propri ghetti, invivibili, indecenti e pericolosi, che sulla carta andrebbero sostituiti realizzando aree attrezzate con moduli abitabili e la predisposizione di tutti i servizi necessari.
di Pierfrancesco Majorino
Il Domani, 23 giugno 2024 L’Italia oggi dovrebbe mostrare un sussulto e la razionalità e il coraggio che non ha saputo mettere in campo sin qui, realizzando un discorso di verità sulle politiche migratorie. La legislazione attuale è fallimentare e permette la crescita di sfruttamento e violazione dei diritti umani. Mettersi alle spalle in modo netto e inequivocabile la legge Bossi-Fini. Questo imperativo non può più attendere. È una questione di civiltà. In Italia si è affermata un’idea secondo la quale il quadro legislativo in materia di immigrazione non debba essere realmente e poderosamente modificato. Ciò si sostiene (più o meno esplicitamente a seconda delle stagioni) favorirebbe gli “arrivi” alimentando il rischio dell’”invasione”.
di Anna Berlingieri
L’Unità, 23 giugno 2024 A marzo Asgi, Arci, ActionAid, Mediterranea Saving Humans, Spazi Circolari e Le Carbet, hanno impugnato gli accordi anti-migranti tra Meloni e Saied, sostenendone l’illegittimità. Decisione sul merito il 4 luglio. “Da inizio anno le autorità tunisine hanno impedito la partenza di oltre 30 mila migranti che volevano imbarcarsi per raggiungere le coste dell’Europa. Dato che testimonia il costante impegno portato avanti da quel Paese, anche grazie al supporto fornito dall’Italia, per contrastare l’immigrazione irregolare e combattere i trafficanti di esseri umani”, proclama il Ministero dell’Interno dal suo account “X”.
di Bruno D’Alfonso
Il Messaggero, 23 giugno 2024 Il fratello: “Nessuna notizia e nessun contatto”. Ingaggiato un avvocato egiziano, che ha chiesto già 30 mila dollari, ma che non è mai andato in cella a trovare il suo assistito. “Non vorrei che si trattasse di un altro caso Giulio Regeni. Temo per la vita di mio fratello, Luigi Giacomo Passeri, maltrattato in carcere dalla polizia egiziana da un anno”. Sono le parole di Andrea Passeri, pescarese, ma nato in Sierra Leone come i suoi quattro fratelli, tra cui il più piccolo Luigi Giacomo di 31 anni, che lo scorso anno è stato arrestato al Cairo per il solo possesso di uso personale, sembrerebbe, di due spinelli.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 24 al 30 giugno 2024
CONCORSI