Direttore: Ornella Favero

Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it 

Sito internet: www.ristretti.org  

 

Notiziario quotidiano dal carcere

--> Rassegne Tematiche <--

Edizione di martedì 18 giugno 2024

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 18 giugno 2024 Salgono a 44 i detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno. L’allarme di Antigone, che chiede provvedimenti urgenti per ridurre il sovraffollamento. Un’ondata di disperazione dilaga con una sequenza scioccante di suicidi che ha visto 4 detenuti togliersi la vita in appena 48 ore tra il 13 e il 14 giugno. I numeri sono da brivido: ben 44 detenuti si sono tolti la vita dall’inizio del 2024, e ciò dipinge un quadro drammatico all’interno delle carceri, dove la sofferenza e l’abbandono sembrano regnare sovrani.

 

di Luigi Mastrodonato

Il Domani, 18 giugno 2024 Quattro detenuti si sono tolti la vita nel giro di 24 ore. “Sono numeri indegni di un paese civile”, dice Gennarino De Fazio, segretario del sindacato di polizia penitenziaria Uilpa. Mentre la condizione delle carceri italiane peggiora, secondo gli indicatori dell’ultimo report di Antigone. La strage nelle carceri italiane non si ferma. In 24 ore sono quattro i detenuti che si sono tolti la vita in cella. Con i morti di Sassari, Ariano Irpino, Biella e Teramo il numero di suicidi dall’inizio dell’anno ha toccato quota 44 e in proiezione il 2024 rischia di essere l’anno col dato peggiore, se si pensa che il record precedente del 2022 è di 84 suicidi totali.

 

di Angela Stella

L’Unità, 18 giugno 2024 44 i detenuti che si sono tolti la vita nel 2024. Lo scorso anno, nello stesso periodo, erano 28. Ma il governo non muove un dito: Md, Pd e garanti all’attacco. Chissà che vignetta realizzerebbe il periodico satirico francese Charlie Hebdo dinanzi al 44esimo suicidio nelle nostre carceri? Forse un funzionario di via Arenula che entra nella stanza del Guardasigilli e allarmato gli comunica: “Ministro, purtroppo un altro detenuto suicida”. E Nordio: “Vorrei uno spritz, me lo può portare?”. Certo una immagine irriverente ma che fotograferebbe tutta l’indifferenza di questo Governo dinanzi a questa strage di Stato.

 

ansa.it, 18 giugno 2024 A livello complessivo i detenuti nelle strutture presenti nel nostro Paese sono 61.468, a fronte di 47.067 posti regolarmente disponibili, per un indice di sovraffollamento pari al 130,59%. Lo certificano i numeri aggiornati degli istituti di pena. Nelle carceri italiane sono stati 43 i suicidi solo nel 2024, rispetto ad i 28 dello stesso periodo dello scorso anno. In aumento risultato anche i tentati suicidi (877 contro 821), le aggressioni al personale di Polizia penitenziaria (881 contro 688), le manifestazioni di protesta collettive (599 contro 440), i ferimenti (286 contro 264) e le colluttazioni (2.203 contro 2.055). Lo certificano i numeri aggiornati degli istituti di pena consultati dall’Agenzia Ansa.

 

di Stefano Anastasia

huffingtonpost.it, 18 giugno 2024 Bisognerebbe disarmare il conflitto che cova nei penitenziari, cercare di far venir meno il risentimento così come la disperazione dei detenuti, a partire dal riconoscimento della loro dignità di persone e della loro titolarità di diritti. La scorsa settimana si sono tolte la vita cinque persone nelle carceri italiane, che si sono aggiunte alle trentanove registrate da gennaio, per un totale di quarantaquattro detenuti che si sono suicidate in carcere dall’inizio dell’anno: mai così tanti da quando siamo costretti a tenere questa macabra e dolorosa contabilità.

 

redattoresociale.it, 18 giugno 2024 Manifestazioni in tutta Italia e un appello alla politica e al Governo per interventi urgenti contro il sovraffollamento e i suicidi. Ciambriello: “Le carceri ormai sono diventate bombe ad orologeria con miccia corta”. I Garanti regionali, provinciali e comunali delle persone private della libertà Oggi manifestano in tutta Italia e diffondono un appello rivolto alla politica e al Governo per interventi urgenti contro il sovraffollamento e i suicidi nelle carceri. Tre mesi fa sul tema il Presidente della Repubblica aveva invitato la classe politica italiana ad adottare con urgenza misure immediate per allentare il clima di tensione che si respira nelle carceri italiane, causato principalmente dal sovraffollamento, dalla carenza del personale e dall’inefficienza dell’assistenza sanitaria intramuraria.

 

di Gianpaolo Catanzariti*

Il Dubbio, 18 giugno 2024 Nonostante ogni giorno arrivino, continuamente, le drammatiche notizie di nuovi suicidi fra i detenuti, questa lunga scia di morte, purtroppo, non sollecita più di tanto una diffusa indignazione. Solo poche realtà associative avvertono la vergogna per quanto sta avvenendo nelle carceri italiane. Pochissime quelle in mobilitazione diffusa. Pochi quotidiani, pochissimi intellettuali. Per i media e i politici è come se, risolta la questione personale della cittadina Ilaria Salis o di Chico Forti, l’Italia abbia cancellato il degrado e la vergogna dei propri istituti di pena. Intendiamoci, sono particolarmente felice che, almeno per il momento, questi casi individuali abbiano trovato una risposta positiva.

 

di Ilaria Dioguardi

vita.it, 18 giugno 2024 “È la politica penitenziaria che non va. Il legislatore non può pensare soltanto in termini repressivi: non serve a nulla e determina tutti i problemi che abbiamo sotto gli occhi. Il dramma dei suicidi in carcere sta diventando sistematico”, dice Luigi Pagano, ex direttore di San Vittore per 16 anni e già vice-capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria - Dap. Nelle carceri italiane sono stati quattro i detenuti che si sono tolti la vita lo scorso weekend, tra venerdì e sabato, ad Ariano Irpino, Biella, Sassari, Teramo. Salgono a 44 i suicidi negli istituti penitenziari, nei primi cinque mesi e mezzo del 2024: una media di quasi uno ogni tre giorni. Se si continua così, si superano i 70 suicidi dell’anno scorso e il numero record di 84 del 2022.

 

di Antonio Mastrapasqua*

Il Riformista, 18 giugno 2024 Di chi sarà la colpa dell’errore? Solo delle indagini di polizia giudiziaria? E non anche del pm o dei giudici? Politici e magistrati si somigliano più di quanto si possa credere. Intenti a cercare simboli ma distratti dalla realtà. Uno su mille ce la fa. Non è confortante per gli altri 999. La proporzione è più o meno quella delle vittime della malagiustizia. Circa mille all’anno i cittadini italiani che subiscono ingiusta detenzione. Ilaria Salis non è tecnicamente in questa contabilità, poiché la sua detenzione si è consumata in Ungheria. E prima di ogni sentenza è impossibile definire una detenzione “ingiusta”, se non per le disumane condizioni in cui la giovane maestra milanese è stata esposta e sottoposta prima e durante l’avvio del processo a suo carico.

 

di Giuseppe Maria Berruti

La Stampa, 18 giugno 2024 Il pubblico ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale, stabilisce l’articolo 112 della Costituzione. Segnando uno storico allontanamento da ogni sistema che sottoponga l’azione stessa ad una valutazione discrezionale. La questione, eterna, è ridiventata attuale. Essa è comunque, di grande importanza democratica e politica.

di Valentina Stella

Il Dubbio, 18 giugno 2024 Anm in campo contro le riforme del ministro Nordio. Clima tesissimo nei Tribunali tra avvocati e magistrati. Ma Santalucia invoca il dialogo: “Non possiamo disertare gli incontri pubblici”. Usare tutti gli strumenti a disposizione e occupare ogni spazio possibile: questa la strategia decisa sabato dal Comitato direttivo centrale di una compatta Associazione nazionale magistrati per contrastare il disegno di legge costituzionale su separazione delle carriere, sorteggio nei due Csm e Alta Corte disciplinare per le toghe ordinarie.

 

di Gianni Santucci

Corriere della Sera, 18 giugno 2024 Dossier dell’Università Cattolica sulla delinquenza minorile: l’età media del primo reato si è abbassata a 15 anni e mezzo. Tra i ragazzi stranieri aumenta il disagio psicologico o psichiatrico. Una rapina. Un’aggressione violenta, spesso con lesioni. Sono stati i primi reati commessi da sette ragazzi su dieci, tra quelli arrestati o denunciati nel 2022-23. In percentuale, si tratta di quasi il doppio rispetto al 2015-16: meno di dieci anni fa, alla voce primo reato, la maggioranza dei ragazzi aveva furto, o spaccio. Comunque crimini, ma senza violenza o danni alle persone.

 

di Andrea Gianni

Il Giorno, 18 giugno 2024 Il dossier Transcrime: sette su dieci iniziano con una razzia o un pestaggio. Disagio e solitudine benzina sul fuoco. Il primo reato, per oltre la metà del campione analizzato, viene commesso prima dei 15 anni, con un’età media in calo rispetto alle precedenti rilevazioni. E il 72% dei giovani ha vissuto il suo triste debutto nella criminalità con “una rapina, un reato violento o un concorso fra queste due fattispecie”, mentre in passato prevalevano i furti o i reati legati agli stupefacenti. Nonostante questo, aumentano gli adolescenti autori di reati con problemi di dipendenza o di uso di sostanze stupefacenti. Il numero dei reati non cresce, ma cresce piuttosto “la natura violenta dei reati commessi” dai più giovani.

 

di Carlo Romano

La Repubblica, 18 giugno 2024 La Cassazione: “Il carcere lo permetta. È un piccolo gesto di normalità”. I vertici del penitenziario Mammagialla di Viterbo si erano opposti: “I compact disc possono contenere messaggi dall’esterno o essere usati come lame”. Gli Ermellini: rivedere la decisione. Che il boss sia libero di ascoltare i suoi cd. Il via libera arriva direttamente dalla Cassazione: secondo gli Ermellini non si può vietare la musica ai detenuti, nemmeno a chi è in regime di carcere duro. La decisione arriva dopo il ricorso di Saverio Faccilongo, detenuto nel penitenziario viterbese Mammagialla: era ai vertici del clan Strisciuglio di Bari, il gruppo criminale che controlla le operazioni al quartiere San Pio.

 

di Diana Pompetti

Il Centro, 18 giugno 2024 Lo aveva detto agli altri detenuti che avevano cercato di confortarlo dopo il nuovo rinvio dell’udienza al tribunale di sorveglianza: “Così non posso più andare avanti”. Ora che la cronaca di un altro suicidio nel carcere di Castrogno sposta il pendolo sui tempi lunghi dei procedimenti giudiziari, le ultime parole di Giuseppe Santoleri prima di soffocarsi con una corda raccontano una tragedia annunciata. Con il nome del 74enne pensionato giuliese in carcere per scontare una condanna definitiva a 18 anni per aver ucciso insieme al figlio Simone la ex moglie Renata Rapposelli, pittrice di Chieti, che diventa il 44° dell’elenco dei detenuti che in Italia dall’inizio dell’anno si sono tolti la vita.

 

di Laura Tedesco

Corriere di Verona, 18 giugno 2024 “Non c’è più tempo, fermiamo i suicidi in cella”. Morire di carcere, morire in carcere. La lista delle vittime dei primi sei mesi dell’anno in Piazza dei Signori: 44 morti volontarie in cella nel 2024, le ultime 4 nell’ultimo fine settimane. Data, nome, causa del decesso: l’atroce elenco, scandito nel “salotto” più elegante di Verona dagli avvocati della Camera penale scaligera, in una maratona oratoria che per tre ore ha coinvolto legali, politici locali di entrambi gli schieramenti, ma soprattutto la società civile, associazioni, cooperative sociali, il maestro di teatro Anderloni, persone che sono state detenute in carcere.

 

di Valerio Morabito

Corriere della Sera, 18 giugno 2024 Il tema del sovraffollamento nelle parole dei detenuti della Casa circondariale bresciana, tra suicidi e condizioni igieniche precarie. L’indice di sovraffollamento del carcere di Brescia supera il 200%, ben al di sopra della media nazionale (115%) e anche lombarda (152%). Numeri che, come da consuetudine, non fanno molto effetto. Invece colpiscono, come un pugno nello stomaco, i racconti dei detenuti della casa circondariale bresciana i quali hanno posto l’accento sulle le loro pesanti condizioni. “Fa caldo, il sudore scivola sulla pelle - dice uno di loro- e si appiccica con vestiti addosso. Si boccheggia in cella e l’acqua che ci trasciniamo dietro, dopo la tanta agognata doccia, evaporando riempie d’umidità il luogo”.

 

di Francesco Brun

Corriere del Veneto, 18 giugno 2024 “Abbiamo passato un periodo di forte salita. Ora sicuramente non siamo in discesa, ma possiamo dire che siamo sul piano”. Si è presentata con queste parole Luciana Traetta, da novembre direttrice della casa circondariale di Vicenza, nel corso della seduta congiunta della IV e della V commissione consiliare di ieri. Un’assemblea organizzata per poter approfondire le difficili condizioni del carcere cittadino e dei detenuti e durante la quale la direttrice ha potuto fornire ai consiglieri presenti le sue impressioni.

 

di Alice D’Este

Corriere del Veneto, 18 giugno 2024 “Prof se arrivo in fondo a questo percorso apro la mia pasticceria, e ricomincio”. “Io invece penso che proverò a iscrivermi a sociologia all’università”. Sono maturandi, come gli altri. Ed esattamente come tutti gli altri in queste poche ore che li separano dalla prima prova riflettono sul loro futuro con un po’ di ansia. Anzi, di più. Perché per loro dopo cinque anni di studi in carcere la maturità di Ragioneria ha molti significati. Vuol dire innanzitutto provare a guardare avanti, lasciarsi alle spalle - senza mai dimenticarli naturalmente - i crimini commessi. Ma soprattutto provare a ripensarsi. E immaginare un nuovo domani.

 

di Antonio Bincoletto*

Ristretti Orizzonti, 18 giugno 2024 In Italia c’è ancora la pena di morte. Non si tratta ovviamente di una condanna comminata dallo stato a singoli cittadini, bensì di una misura estrema che un numero impressionante di detenuti si sta autoinfliggendo nelle carceri italiane e che sta suscitando le reazioni allarmate e il monito rivolto all’Italia dal Consiglio d’Europa. Tre mesi fa, dopo la prima ondata di casi, il Presidente della Repubblica Mattarella dichiarava in proposito che “servono interventi urgenti per il sovraffollamento e i suicidi nelle carceri”. Allora le morti autoinflitte in carcere dall’inizio dell’anno erano state 25, una quantità molto superiore a quelle registrate negli anni precedenti, cui si sommavano i suicidi di ben quattro agenti penitenziari.

crotoneinforma.it, 18 giugno 2024 Organizzate due giornate di dibattito a cura del Garante regionale dei diritti delle persone detenute. “Le prigioni della mente. Criticità esistenti e percorsi innovativi in ambito penitenziario”, questo il titolo delle due giornate di dibattito a cura del Garante regionale dei diritti delle persone detenute, Luca Muglia, che si terranno il 18 e il 19 giugno presso la Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro. All’evento, oltre ad esperti e specialisti del settore ed ai rappresentanti delle istituzioni, dell’Amministrazione penitenziaria, della magistratura, dell’avvocatura e degli Ordini professionali, parteciperà anche Felice Maurizio D’Ettore, Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, il quale concluderà i lavori della prima giornata.

 

di Elisabetta Andreis

Corriere della Sera, 18 giugno 2024 “Voi raccontate la verità. Il talento fa il 40%, il resto è testa, caparbietà, umiltà”. Il cantante è andato ad ascoltare le canzoni composte dagli adolescenti della comunità Kayros di Vimodrone, diretta da don Claudio Burgio e si è fatto raccontare le loro storie. Mahmood è appena andato via dalla comunità Kayros di Vimodrone, alle porte di Milano. Mentre il sole scende, ai ragazzi sembra di avere vissuto un sogno. Uno degli artisti più famosi d’Italia - uno che anche nel suo ultimo singolo “Ra ta ta” ha cantato il disagio giovanile e la vita di strada - è venuto ad ascoltare le loro musiche. E ha regalato una delle cose più preziose, il suo tempo.

 

di Pietro Gorlani

Corriere della Sera, 18 giugno 2024 La giovane italo-cilena ha fondato la prima Biennale Itinerante del Sociale. I tre anni da clandestina, i viaggi. “Ora narriamo le ferite alle persone e al Pianeta”. Il filo rosso dei troppi diritti negati al mondo è un’enorme matassa, usata dall’occidente per ordire la sua ricchezza. Creando forme d’ingiustizia sociale e ambientale che portano a crisi umanitarie e dolorose migrazioni. Raccontarle è una missione intellettuale diventata ragione di vita per Paula Jesus, regista italo-cilena non ancora trentenne che ha fondato la prima Biennale Itinerante del Sociale.

 

di Marina Della Croce

Il Manifesto, 18 giugno 2024 Le tragedie davanti Lampedusa e alle coste calabresi. Tra le vittime anche 26 bambini. Quasi 70 migranti dispersi tra i quali almeno 26 minori, undici corpi già recuperati e per dieci di questi i soccorritori sono dovuti intervenire con un’ascia nella stiva della nave di legno nella quale sono morti soffocati. È l’ultimo bilancio di due naufragi avvenuti tra domenica e la scorsa notte nel Mediterraneo, uno al largo delle coste della Calabria e l’altro davanti l’isola di Lampedusa.

 

di Giusi Fasano

Corriere della Sera, 18 giugno 2024 Strage di Roccella Jonica, lo strazio dei migranti superstiti. Il naufragio di una barca a vela con migranti al largo di Roccella Jonica. Salva una bambina di 10 anni. I volontari: ma è rimasta sola. Dieci anni e il cuore già a pezzi. Non ha più accanto sua madre, suo padre e la sua sorellina ed è disperata. Non fa che chiedere di loro, non sa che sono caduti in acqua e hanno dovuto arrendersi allo strapotere del mare; tre dei tanti corpi perduti per sempre nel Mediterraneo. Chi l’ha guardata sbarcare dice che non c’era niente negli occhi lucidi di quella bambina arrivata ieri mattina a Roccella Jonica.

 

di Marinella Salvi

Il Manifesto, 18 giugno 2024 Conosciuto ormai anche fuori d’Italia per le drammatiche condizioni in cui vive chi ha trovato rifugio nello stabile a due passi dalla “Piazza del Mondo”, unico riparo per i migranti, il sindaco Dipiazza ha firmato la fatidica ordinanza di sgombero: via tutti, tempo due settimane. Perché il 7 luglio a Trieste ci sarà la visita di Bergoglio.

 

di Riccardo Noury*

Corriere della Sera, 18 giugno 2024 Negli anni del Covid-19, in un paese normale, lo scienziato ed esperto in Medicina di emergenza Ahmadreza Djalali, cittadino iraniano e svedese, sarebbe stato posto a capo della task-force di emergenza. Invece, già nel 2020 nel suo paese di origine, l’Iran, era in carcere da quattro anni e sotto condanna a morte da tre. Le autorità iraniane hanno una prassi consolidata di prendere in ostaggio cittadini con doppio passaporto e usarli come pedine di scambio per ottenere contropartite. È successo col Regno Unito, col Belgio e in altri casi.

 

di Marina Catucci

Il Manifesto, 18 giugno 2024 La decisione del governatore democratico Wes Moore. E già da luglio la cannabis sarà legalizzata anche nelle terre tribali della Carolina del Nord, a condizione che venga acquistata e consumata sul confine di Qualla. Il governatore democratico del Maryland, Wes Moore, annullerà 175.000 condanne per uso di marijuana emesse negli ultimi decenni. Moore, primo governatore nero del Maryland, ha annunciato questa mossa tramite un’intervista al Washington Post dichiarando che firmare questo decreto di grazia equivale a “rettificare un gran numero di errori storici”. Le grazie “perdoneranno automaticamente ogni reato di possesso di marijuana che la magistratura del Maryland potrebbe individuare nel sistema elettronico dei registri giudiziari dello stato”, ha affermato Moore.

 

DOCUMENTI

Appello Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà: "Carcere: risposte immediate, urgenti e concrete"

Comunicato Garante dei detenuti di Trieste: "Carcere: luogo a cui le Istituzioni sono chiamate ad assicurare presenza ed ascolto"

Articolo: "Circuiti penitenziari e non giurisdizionalità della procedura di assegnazione e declassificazione"; di Annalisa Gadaleta

Articolo. "Dal garantismo penale al costituzionalismo. Riflessioni a partire dal pensiero di Luigi Ferrajoli", di Roberto Bartoli

APPUNTAMENTI

Incontro. "Forme e scopi della pena legale: crisi o palingenesi?". Presentazione libro "Punizione", di Giovanni Fiandaca (Roma, 18 giugno 2024)

Ciclo seminari Università di Milano: "Oltre ai limiti: formare e formarsi in carcere" (Milano, varie date fino al 18 giugno 2024)

Incontro-dibattito: "Togliere il carcere dal cono d’ombra. Le iniziative per la dignità e la consapevolezza" (Udine, 19 giugno 2024)

FIRE-Festival d’inchiesta e reportage giornalistico. "SBARRATӘ. Identità sospese e stereotipi di genere in carcere" (Roma, 19 giugno 2024)

Presentazione di "Nodo alla gola". 20° Rapporto dell'Associazione Antigone sulle condizioni di detenzione in Italia (Padova, 19 giugno 2024)

Incontro-dibattito organizzato dalla Camera penale di Varese: "Fermare i suicidi in carcere: non c'è più tempo" (Varese, 20 giugno 2024)

Giornate dell'Interdipendenza: "Oltre il muro". Con la presenza delle organizzazioni che si interessano di carcere (Bologna, 20 giugno 2024)

Convegno Centro Diocesano di Pastorale Carceraria: "Volontariato carcerario. Il valore del dono" (Napoli, 22 giugno 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 23 giugno 2024

Convegno: "L’affettività in carcere alla luce della sentenza della Corte Costituzionale 10/2024" (Firenze, 25 giugno 2024)

Seminario in occasione della Giornata Internazionale per le Vittime di tortura (Milano, 26 giugno 2024)

Presentazione libro: "Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa", di Livio Ferrari (Mestre-VE, 27 giugno 2024)

Presentazione libro: "Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa", di Livio Ferrari (Milano, 28 giugno 2024)

Convegno: "Verso una giustizia penale umanizzante: misure alternative, pene sostitutive e giustizia riparativa" (Livorno, 5 luglio 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

Camera Penale di Pescara. "Ciclo di seminari in Diritto dell'esecuzione penale e penitenziaria" (Pescara, fino al 12 luglio 2024)

CONCORSI

Università della Campania. Bando di concorso Master di II livello in "Teoria e prassi dell’esecuzione penale" (Scadenza 20 giugno 2024)

Università Sapienza di Roma. Dottorato in Peace Studies promosso da Rete delle Università Italiane per la Pace (Scadenza 10 luglio 2024)