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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 16 giugno 2024

di Alessandra Ziniti

La Repubblica, 16 giugno 2024 Situazione insostenibile nei penitenziari: 14.000 detenuti in più e 18.000 agenti in meno. Il Consiglio d’Europa ammonisce l’Italia. L’ultimo è riuscito ad impiccarsi nel reparto ospedaliero all’interno del carcere di Bancali a Sassari. Il quarto in 24 ore dopo i suicidi nei penitenziari di Ariano Irpino, Biella, Teramo. Detenuti giovani e anziani, italiani e stranieri, accomunati dall’incapacità di tollerare condizioni di detenzione che hanno oltrepassato i limiti. Sono già 44 i detenuti che si sono tolti la vita in cella dall’inizio dell’anno.

 

di Angela Stella

L’Unità, 16 giugno 2024 Mentre Strasburgo lancia l’allarme, il governo boccia la legge Giachetti sulla liberazione anticipata speciale e annuncia un “decretino”. Il numero dei suicidi nelle carceri italiane preoccupa molto il Consiglio d’Europa: una situazione “allarmante” evidenziata da una tendenza negativa osservata dal 2016 e proseguita nel 2023 e all’inizio del 2024. E sulla quale il governo italiano dovrebbe intervenire “urgentemente”, si legge in un documento reso noto ieri. Sui suicidi dei detenuti - che proprio ieri hanno toccato quota 42 dall’inizio dell’anno con i casi di Biella ed Ariano Irpino - Strasburgo “constata con grande preoccupazione” che le misure adottate finora dalle autorità non sono riuscite ad arrestare il fenomeno.

 

di Fabio Amendolara

La Verità, 16 giugno 2024 Gli errori eclatanti, dal caso Zuncheddu fino a Contrada, ex numero due del Sisde. Nel cuore del sistema giudiziario italiano si nasconde un dramma trascurato ma devastante: l’ingiusta detenzione di innocenti. È un fenomeno che, pur passando molto sotto traccia, lascia cicatrici profonde nella vita di chi ne è vittima. Emergono con forza dai dati recenti del garante campano delle persone private della libertà personale, Samuele Ciambriello, cifre allarmanti per le riparazioni per ingiusta detenzione nel corso del 2023.

 

di Monica Coviello

vanityfair.it, 16 giugno 2024 Per l’ottava edizione della “Partita con mamma e papà”, gli istituti penitenziari aprono le porte alle famiglie dei detenuti, per aiutare i bambini a mantenere il legame affettivo con il genitore. Quattro calci al pallone insieme ai genitori: se per la maggior parte dei bambini basta andare al campetto vicino, per i figli dei detenuti è un sogno difficile da realizzare. Per questo, anche quest’anno, per loro, torna la “Partita con mamma e papà”: gli istituti penitenziari aprono le porte alle famiglie dei detenuti, per iniziativa dell’associazione Bambinisenzasbarre, in collaborazione con il Ministero della Giustizia-Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 16 giugno 2024 Lo scontro. Anm movimentista: ci sarà anche una manifestazione. Dubbi sui tempi della riforma. Correnti contrarie alla separazione delle carriere: “Si indebolisce la democrazia”. Il giudizio delle toghe sulla riforma della giustizia è “fortemente negativo nel suo complesso”. Questo si sapeva già da un po’, per la verità, ma la riunione del comitato direttivo centrale dell’Anm, ieri in Cassazione, ha cristallizzato l’unanimità di questa presa di posizione. Di più: tutte le correnti della magistratura sono d’accordo sulla necessità di scioperare, anche per più giorni. Ma non subito, “in relazione all’iter parlamentare”.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 16 giugno 2024 Dal parlamentino delle toghe “un giudizio fortemente contrario sulla riforma” della separazione delle carriere. L’Anm esce compatta con una mozione unitaria dalla riunione del parlamentino convocato in merito alla riforma costituzionale della riforma della separazione delle carriere, del sorteggio per i membri del Csm e dell’Alta Corte. I gruppi associativi hanno deliberato sette punti.

 

di Antonella Mascali

Il Fatto Quotidiano, 16 giugno 2024 La separazione delle carriere di pm e di giudici non deve essere realizzata. È la fine della democratica separazione dei poteri. Toghe all’unisono, esprimono un parere “fortemente contrario” alla riforma del governo Meloni, al Cdc, il “parlamentino” dell’Anm, concluso poco fa. È stato votato, caso più unico che raro negli ultimi tempi, un documento all’unanimità perché, come ha detto un giovane magistrato siciliano, se passa questa riforma “cessa di esistere” la magistratura pensata “dai nostri padri costituenti” che hanno concepito “pesi e contrappesi”. Non ci sarà, però, come era prevedibile, uno sciopero immediato, poco “strategico” ma più avanti.

 

di Giuseppe Pipitone

Il Fatto Quotidiano, 16 giugno 2024 Abolire il reato di abuso d’ufficio equivale a una “violazione di un obbligo internazionale e del diritto Ue”. Ecco perché la misura che ha di recente ricevuto il primo via libera dal Parlamento potrebbe presto costare al nostro Paese una procedura d’infrazione davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea. A spiegarlo è Marina Castellaneta, ordinaria di Diritto Internazionale alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari, giornalista pubblicista e autrice di numerosi saggi sulla libertà di stampa e sul diritto europeo.

 

di Giulia Avataneo

tg.la7.it, 16 giugno 2024 “Leggi inadeguate e burocrazia estenuante”. L’associazione Olga, dedicata alla mamma, tiene l’attenzione sul tema. Com’e incerto è il numero delle donne vittime di femminicidio in Italia, anche quello degli orfani è un dato che oscilla dalle poche decine alle centinaia. Un censimento ufficiale non c’è, ed è un problema perché bambini e adolescenti sono due volte vittime, soli al mondo e con il futuro rubato. Se sono minori, il più delle volte sono affidati a parenti stretti, ma gli aiuti dello stato restano pochi e inadeguati anche nei confronti di chi li assiste e li aiuta a crescere.

 

di Grazia Longo

La Stampa, 16 giugno 2024 Non si arresta la catena di suicidi in carcere dall’inizio dell’anno. Gli ultimi due ieri a Sassari dove un cagliaritano di 52 anni si è impiccato, e a Teramo dove Giuseppe Santoleri, 74 anni, condannato in via definitiva a 18 anni di reclusione per l’omicidio dell’ex moglie si è soffocato nel letto della sua cella. L’altro ieri, invece, si è tolto la vita nella prigione di Biella un romeno di 46 anni e il giorno prima era accaduto a un italiano di 34 anni detenuto ad Ariano Irpino. Quattro suicidi in meno di 48 ore. L’elenco è lunghissimo: sempre recentemente, l’11 giugno si è impiccato un italiano di 56 anni nel carcere di Ferrara e il 23 maggio, a Torino, una torinese di 64 anni condannata per violenza si è asfissiata con un sacchetto di nylon in testa.

di Tito di Persio

Corriere Adriatico, 16 giugno 2024 Dramma nel carcere di Teramo: si è tolto la vita Giuseppe Santoleri, 74 anni. Stava scontando una pena di 18 anni con il figlio Simone per il concorso nell’omicidio della ex moglie, la pittrice Renata Rapposelli. La 64enne, originaria di Chieti, viveva ad Ancona, in un appartamento di via della Pescheria. Scomparve il 9 ottobre 2017 e il suo corpo fu trovato il successivo 10 novembre sul greto del fiume Chienti, in contrada Pianarucci, nel territorio di Tolentino.

 

La Nuova Sardegna, 16 giugno 2024 Un detenuto si è tolto la vita nel carcere di Sassari Bancali, impiccandosi con le lenzuola nel servizio di assistenza intensificata. Il fatto è successo ieri, sabato 15 giugno, attorno alle 15.30. Il detenuto, un 43enne italiano, era ricoverato in infermeria. Si tratta del quarto caso in poco più di 24 ore nelle strutture di detenzione italiane - questa mattina si è suicidato un detenuto anziano nel carcere di Teramo. Con l’episodio di Bancali sale a 44 il numero di casi da inizio anno.

 

di Giuseppe Legato

La Stampa, 16 giugno 2024 La procuratrice: più arresti con il decreto Caivano. Il nuovo fronte della protesta carceraria non è più soltanto l’istituto penitenziario per antonomasia della città, il Lorusso e Cutugno al centro in questi giorni di un processo per presunte torture con 22 agenti indagati. Sovraffollamento, aggressività dei detenuti, emergenza personale sono temi che varcano adesso anche i cancelli dell’istituto modello Ferrante Aporti, riservato ai minori che commettono reati o per questi vengono condannati.

 

di Ambra Prati

Gazzetta di Reggio, 16 giugno 2024 La cifra consegnata dalle difese di otto agenti, ma la richiesta è di 180mila. Pestaggio in carcere: otto dei dieci agenti di polizia penitenziaria imputati a vario titolo (dei reati di tortura, lesioni e falso ideologico in atto pubblico aggravati) hanno messo sul banco del giudice complessivamente 8mila euro in assegni circolari. Un’offerta risarcitoria al detenuto parte civile, che ne vorrebbe 180mila. È stato il punto saliente dell’udienza di ieri davanti al giudice per le indagini preliminari, Silvia Guareschi.

 

di Irene Carmina

La Repubblica, 16 giugno 2024 Il costoso macchinario nuovo di zecca è inutilizzato dal 2019. A denunciarlo in una nota il Garante regionale per i detenuti. Una Tac nuova di zecca, ancora imballata. È sistemata in un sottoscala del carcere di Messina, all’interno dei locali del Sai, il servizio di assistenza intensificato. Come un pacco regalo in attesa di essere aperto. Solo che sono passati cinque anni dalla data di consegna. Era il 2019 quando l’Asp di Messina l’ha fatta arrivare dall’ospedale di Patti. E da quel momento non si è smossa dal sottoscala. “È una vergogna - tuona Santi Consolo, Garante regionale dei detenuti - Stiamo parlando di un macchinario che costa una barca di soldi, il cui mancato utilizzo determina una gravissima compromissione del diritto alla salute dei detenuti”.

 

salernotoday.it, 16 giugno 2024 L’iniziativa rappresenta un gesto concreto di attenzione verso il prossimo di cui si è discusso durante il IV convegno nazionale dei Cappellani e Volontari delle Carceri. L’estate è alle porte, così, mercoledì 19 giugno alle ore 11, l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Sua Eccellenza Monsignor Andrea Bellandi, insieme al Cappellano Don Rosario Petrone e agli addetti alla pastorale carceraria diocesana, si recherà presso l’Istituto penitenziario di Salerno per la consegna di 70 ventilatori.

 

di Francesca Visentin

Corriere del Veneto, 16 giugno 2024 La mostra “I segni dell’anima” a Palazzo Zucckermann. Le opere di detenuti e detenute delle carceri di Padova, Treviso e della Casa di reclusione femminile di Venezia, nella mostra I Segni dell’anima, che apre domani a Palazzo Zuckermann, a Padova. L’arte, insieme alla musica, si fa terapia, conforta, distrae, riempie di emozioni e speranza. I dipinti sono nati dall’ascolto di celebri pagine sinfoniche, un mosaico cromatico scaturito dalle note di Smetana, Ravel, Morricone, Debussy e altri. Il tema della mostra è la musica e le suggestioni dell’acqua. Le opere arrivano dal progetto del maestro Nicola Guerini, direttore d’orchestra e divulgatore, che promuove nelle carceri l’ascolto della musica, che genera segni e narrazioni creative.

 

di Roberta Rampini

Il Giorno, 16 giugno 2024 La casa discografica Rude Cares ha donato le attrezzature per la sala di registrazione dove i giovani artisti hanno potuto lavorare sui pezzi originali. Il nome evoca il luogo in cui è stato pensato e ideato, “Mezz’ora d’aria”. È il titolo dell’album interamente scritto e registrato dai ragazzi detenuti nel quarto reparto della casa di reclusione di Milano Bollate. Punto d’arrivo di un percorso musicale iniziato nel 2021 da Rude Cares, ramo charity della casa discografica Rude Records, in collaborazione con la cooperativa Articolo 3, l’album uscirà mercoledì.

 

di Barbara Bellettini

Ristretti Orizzonti, 16 giugno 2024 Giovedì 13 giugno si è svolta presso la Casa circondariale Le Sughere di Livorno, la giornata conclusiva del progetto Ulisse - sesta edizione (Pet Therapy), alla presenza dei detenuti partecipanti, di Marco Bravi (in rappresentanza di Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali, che ha finanziato il progetto anche quest’anno), di Lorella Fulceri (Cooperativa Melograno), del personale educativo e della polizia penitenziaria, degli operatori dell’associazione Do Re Miao-APS e dei cani Nana, Pigna e El Niño.

 

di Sergio Rizzo

L’Espresso, 16 giugno 2024 Dal 11 novembre 2023 le Camere temporeggiano sull’elezione del giudice mancante della Corte costituzionale. Cessata Silvana Sciarra, seconda donna a presiederla dopo Marta Cartabia, i partiti aspettano dicembre, quando ne scadranno altri tre. Per lottizzarla completamente. Si profila un’altra infornata spaventosa di nomine, la più imponente degli ultimi anni. Ci sono da riempire - dice il Centro Studi CoMar che segue puntualmente le evoluzioni di questo scenario - 694 caselle nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali di società pubbliche. Ma non fatevi prendere dall’ansia: per lo spettacolo c’è ancora tempo. Tanto per cambiare, la politica che ci governa non concede neppure in questa occasione una deroga alla regola aurea non scritta, ma in vigore da tempo immemore ormai.

di Donatella Stasio

La Stampa, 16 giugno 2024 Le citazioni di passi di Cassazione e Consulta fatte ad arte, dimenticando altre prescrizioni. È già avvenuto sulle adozioni omogenitoriali, sul fine vita e sul diritto all’affettività in carcere. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio va a Lussemburgo e sventola le sentenze della Corte costituzionale e della Cassazione per dimostrare che l’Italia proprio non può condividere la proposta di regolamento Ue sul riconoscimento automatico della genitorialità di coppie omosessuali già accettata da altri Stati membri dell’Unione europea, perché quelle sentenze lo escludono. Carta canta, sembra dire lo zelante Nordio che, come il suo governo, usa le sentenze delle Corti supreme, in particolare della Consulta, quando e come più gli aggrada.

 

di Giovanni Maria Flick

La Stampa, 16 giugno 2024 Consenso liberamente formato, incurabilità, sofferenze insopportabili. Il suicidio assistito richiede valutazioni legate alla situazione concreta. La Corte costituzionale nel 2019 ha ricordato la necessità di un intervento del Parlamento per regolare in maniera organica il fine vita. La legge richiesta dalla Corte non è stata adottata, nonostante l’approvazione di un disegno di legge da parte di un ramo del Parlamento nella precedente legislatura e la presentazione di altre proposte nel corso di quella attuale. Molti ritengono (fra cui il sottoscritto) che l’inerzia del Parlamento su questo tema non sia più accettabile, ma a questo punto occorre chiedersi se ciò non sia frutto di una scelta politica legittima, a prescindere dal merito.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 16 giugno 2024 Martedì prossimo alla Corte di giustizia dell’Unione europea si terrà un’udienza che potrebbe cambiare le sorti di una delle questioni più controverse in materia di immigrazione. Quella che riguarda il reato di favoreggiamento. Nell’ordinamento italiano è previsto dall’articolo 12 del testo unico immigrazione che, sebbene introdotto precedentemente, rispecchia con precisione gli obblighi di incriminazione previsti dal cosiddetto Facilitators package. L’espressione indica la combinazione di una direttiva e di una decisione quadro dell’Ue, entrambe del 2002.

 

di Simone Matteis

Il Domani, 16 giugno 2024 Con un accordo decennale Copenaghen affitterà 300 celle di un carcere kosovaro di fatto per deportare prigionieri che non hanno la cittadinanza europea.In questi giorni il carcere di Gjilan, nell’est del Kosovo, si sta rimettendo in sesto per adeguarsi agli standard degli istituti penitenziari della Danimarca. Copenaghen è un modello da imitare? Probabilmente sì, ma dietro al piano di Pristina non c’è soltanto un puro spirito di emulazione. A dire il vero c’è molto di più.

 

di Elena Colonna

L’Espresso, 16 giugno 2024 Sono due milioni quelli che vivono nello Stato ebraico, sotto un regime sempre di più di apartheid: “Dal 7 ottobre la repressione ha raggiunto il livello di persecuzione politica”. Duecentocinquanta persone protestano ad Haifa, nel Nord di Israele. È il 27 maggio, il giorno dopo la strage di Rafah, in cui un raid dell’esercito israeliano ha ucciso almeno 45 sfollati e ne ha feriti più di 180 in una zona che era stata designata come area umanitaria. I manifestanti agitano uno striscione su cui c’è scritto “Stop al massacro” e qualcuno alza una bandiera palestinese. Per la maggior parte sono cittadini palestinesi di Israele, parte della minoranza araba del Paese, ma ci sono anche alcuni attivisti ebrei.

 

di Anna Lombardi

La Repubblica, 16 giugno 2024 Il secondogenito Kim Aris racconta le battaglie per liberarla: “Non abbiamo notizie da gennaio”. “Mia madre Aung San Suu Kyi compirà 79 anni il 19 giugno, nell’isolamento in cui è costretta dal 2021: condannata a 27 anni sulla base di false accuse rivoltele dalla giunta militare che quell’anno rovesciò il suo governo con un colpo di Stato. Di lei, non so nulla da mesi”. Kim Aris, 47 anni, secondogenito dell’attivista e del tibetologo britannico Michael Aris è rimasto in silenzio per anni. Lasciando parlare per lui il suo corpo interamente tatuato col “Naga”, il drago d’acqua burmese, simbolo della resistenza nel suo Paese.

 

DOCUMENTI

"Dopo la sent. n. 10/2024 della Corte costituzionale: dal riconoscimento all’esercizio del diritto all’intimità in carcere", di Andrea Pugiotto (Relazione svolta alla Giornata nazionale di studio "Io non so parlar d’amore", Padova, Casa circondariale Due Palazzi, 17 maggio 2024)

Consiglio d'Europa: "Detenzione su piccola scala: puntare sulla riabilitazione sociale e sul reinserimento nella società"

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "Inchiesta sull’Edilizia Penitenziaria. Il nuovo carcere di Brescia? Più di 41 milioni di euro per un nuovo padiglione nel carcere di Verziano e per ristrutturare il vecchio carcere. Ha senso?"

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 17 al 23 giugno 2024

Conferenza all'Università Cattolica. "La devianza minorile in Italia. Episodi o trasformazione?" (Milano, 17 giugno 2024)

Presentazione libro: "Metà giardino, metà galera. Le parole del carcere nella musica italiana", di Alessia La Villa e Leandro Vanni (Firenze, 17 giugno 2024)

Incontro. "Forme e scopi della pena legale: crisi o palingenesi?". Presentazione libro "Punizione", di Giovanni Fiandaca (Roma, 18 giugno 2024)

Ciclo seminari Università di Milano: "Oltre ai limiti: formare e formarsi in carcere" (Milano, varie date fino al 18 giugno 2024)

Incontro del Garante dei detenuti: "Togliere il carcere dal cono d’ombra. Le iniziative per la dignità e la consapevolezza" (Udine, 19 giugno 2024)

FIRE-Festival d’inchiesta e reportage giornalistico. "SBARRATӘ. Identità sospese e stereotipi di genere in carcere" (Roma, 19 giugno 2024)

Presentazione di "Nodo alla gola". 20° Rapporto dell'Associazione Antigone sulle condizioni di detenzione in Italia (Padova, 19 giugno 2024)

Giornate dell'Interdipendenza: "Oltre il muro". Con la presenza delle organizzazioni che si interessano di carcere (Bologna, 20 giugno 2024)

Convegno Centro Diocesano di Pastorale Carceraria: "Volontariato carcerario. Il valore del dono" (Napoli, 22 giugno 2024)

Seminario in occasione della Giornata Internazionale per le Vittime di tortura (Milano, 26 giugno 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

Camera Penale di Pescara. "Ciclo di seminari in Diritto dell'esecuzione penale e penitenziaria" (Pescara, fino al 12 luglio 2024)

CONCORSI

Università della Campania. Bando di concorso Master di II livello in "Teoria e prassi dell’esecuzione penale" (Scadenza 20 giugno 2024)