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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di sabato 15 giugno 2024

di Mauro Palma

La Stampa, 15 giugno 2024 Difficile scrivere di un sistema quale quello dell’attuale detenzione che presenta una pluralità di sintomi di malattia. La doverosa precedenza va al lato umano delle 40 persone che si sono tolte la vita in questi mesi dell’anno - due nelle ultime ventiquattro ore - al ritmo medio di una ogni quattro giorni; ma tale constatazione rinvia necessariamente alla complessiva funesta aria che circonda il sistema detentivo nel suo complesso e, quindi, alla sua attuale fisionomia funzionale, gestionale e amministrativa. Perché l’amministrazione dell’esecuzione penale non può ridursi alla gestione della disperazione e del malessere, di chi è ristretto e anche di chi in carcere opera.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 15 giugno 2024 Documento di Strasburgo per sollecitare “misure in grado di fermare le morti”. Ma il testo Giachetti, che limita il sovraffollamento, rischia di essere affossato. Il numero dei suicidi nelle carceri italiane preoccupa molto il Consiglio d’Europa: una situazione “allarmante” evidenziata da una tendenza negativa osservata dal 2016 e proseguita nel 2023 e all’inizio del 2024. E sulla quale il governo italiano dovrebbe intervenire “urgentemente”, si legge in un documento reso noto ieri. Sui suicidi dei detenuti che proprio ieri hanno toccato quota 42 dall’inizio dell’anno con i casi di Biella e Ariano Irpino - Strasburgo “constata con grande preoccupazione” che le misure adottate finora dalle autorità non sono riuscite ad arrestare il fenomeno.

 

di Costanza Oliva

Avvenire, 15 giugno 2024 Due detenuti si tolgono la vita a Biella e Ariano Irpino. Il Consiglio d’Europa: situazione allarmante da tempo, le misure adottate non sono sufficienti. Le misure adottate non sono sufficienti e la situazione è “allarmante”: è il pronunciamento del Consiglio d’Europa che oggi si è detto “molto preoccupato” per l’alto numero di suicidi nelle carceri italiane. La richiesta rivolta a Roma è che vengano stanziate maggiori risorse e prese “rapidamente ulteriori misure correttive”.

 

di Giunta e Osservatorio Carcere dell’UCPI

camerepenali.it, 15 giugno 2024 Dal comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa un monito all’Italia per l’immediata adozione di efficaci interventi sulle disastrose condizioni delle carceri e per una maggiore trasparenza delle informazioni. Sebbene dall’inizio del 2024 si siano succeduti nelle carceri del nostro Paese 42 suicidi (l’ultimo questa notte a Biella), lo Stato e con esso la Politica non hanno ancora posto in essere alcun rimedio al dramma del sovraffollamento carcerario ed alle gravissime condizioni che ne derivano che appaiono violative dei diritti delle persone detenute.

 

di Luigi Manconi e Chiara Tamburello

La Repubblica, 15 giugno 2024 Lo Stato, custode per legge dei corpi detenuti all’interno delle proprie carceri, può permettere che quegli stessi corpi decadano e muoiano? Una particolare forma di protesta pericolosa e allo stesso tempo nonviolenta è rappresentata dallo sciopero della fame. È pericolosa perché mette a rischio la salute psichica e fisica di chi lo attua e nonviolenta perché non lede l’incolumità di terzi e affronta il potere e le sue ingiustizie senza arrecare danni materiali a cose e a persone. Nel nostro Paese, in passato, la sospensione dell’alimentazione è stata una forma di mobilitazione promossa principalmente dal Partito radicale e da Marco Pannella; e da qualche decennio viene praticata di frequente nelle carceri in quanto unico strumento nonviolento di cui dispongono i detenuti.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 15 giugno 2024 “Si è riconosciuto che l’Italia ha già molte armi contro il malaffare”, dice il guardasigilli. Carlo Nordio parla al Consiglio Giustizia europeo. È in conclave con i guardasigilli degli altri ventisei Stati dell’Unione, a Lussemburgo. Interviene su diverse questioni: dalle misure per il contrasto della pedopornografia all’ormai vexata quaestio della direttiva anticorruzione. Il ministro di Roma parla in italiano. Ma poi, quando arriva a citare la propria esperienza da inquirente - che lo ha portato a comprendere come “non sempre l’arma penale sia la più efficace” - si preoccupa di non affidare l’espressione “pubblico ministero” ai pur impeccabili interpreti, e preferisce dire direttamente, in inglese, “public prosecutor”, tanto per essere chiaro.

 

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 15 giugno 2024 I vertici dell’Anm si riuniscono oggi per decidere su come reagire alla presentazione del ddl di riforma costituzionale della magistratura. L’ipotesi sciopero perde quotazione: tra le toghe ci sono opinioni contrastanti (e si teme un nuovo flop). Scioperare o non scioperare? Questo è il dilemma che si porranno oggi i vertici dell’Associazione nazionale magistrati, riuniti a Roma in via straordinaria per decidere su come reagire all’approvazione in Consiglio dei ministri della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere tra giudici e pm, la creazione di due distinti Csm e l’istituzione di un’Alta corte per i giudizi disciplinari. Al momento l’ipotesi di un’astensione dall’attività giudiziaria sembra aver perso quotazione, per tre ragioni principali.

 

di Giulia Merlo

Il Domani, 15 giugno 2024 Il magistrato progressista Stefano Celli, membro dell’Anm, spiega: “L’Anm deve mantenere i nervi saldi ed elaborare una strategia di ampio respiro. Lo sciopero funziona se “gli altri”, non solo la politica, ma soprattutto la società civile, ne comprende le ragioni e le condivide”.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 15 giugno 2024 La toga ha fatto sapere che non prenderà parte agli eventi formativi organizzati dagli organi associativi forensi che si sono schierati a favore della riforma Nordio. Di certo l’iniziativa di un singolo magistrato non è rappresentativa dello spirito che anima l’intera categoria delle toghe. Però potrebbe apparire sintomatica di un sentimento crescente di frustrazione e rabbia che cresce all’interno dell’Associazione nazionale magistrati in merito al ddl costituzionale sulla separazione delle carriere, sorteggio per i membri del Consiglio Superiore della Magistratura e Alta Corte disciplinare.

 

di Daniela Mainenti*

Il Fatto Quotidiano, 15 giugno 2024 Nel contesto delle moderne democrazie costituzionali, la figura del pubblico ministero non suscita dubbi circa la sua esistenza, ma piuttosto pone interrogativi riguardo il possibile impiego politico degli strumenti processuali penali. Questa critica è figlia di un’eccessiva ipertrofia legislativa, che mina la riserva di legge in ambito penale e propende per un suo utilizzo come strumento simbolico, piuttosto che come ultima ratio di protezione. Tale fenomeno espande in modo preoccupante la discrezionalità del Giudice e ancor più quella del pm, il quale viene talvolta percepito come un “decisore politico”.

di Tullio Padovani*

L’Unità, 15 giugno 2024 In Italia abbiamo una presenza sempre più invadente, sempre più pericolosa, e sempre più silenziosa, nel senso che se ne parla poco, troppo poco o non se ne parla affatto. Magari se ne occupano i giornali che curano di più gli aspetti della giustizia ma che sono letti da pochi. I grandi giornali non dedicano nessuno spazio a un problema che viceversa costituisce un vero e proprio cancro del sistema giuridico italiano. Parlo delle misure di prevenzione, soprattutto delle misure di prevenzione patrimoniali e delle cosiddette interdittive antimafia. Si tratta di un meccanismo diabolico che ha un carattere eversivo, del quale non percepiamo la portata perché agisce un po’ dietro le quinte.

 

di Francesca Spasiano

Il Dubbio, 15 giugno 2024 Oggi l’inaugurazione davanti all’Hotel Plaza di Roma, 41 anni dopo il clamoroso arresto del conduttore a favore di telecamere. La compagna Francesca Scopelliti: “Un atto di memoria”. “Roma ricorda il giornalista e personaggio televisivo Enzo Tortora qui arrestato nel 1983 per accuse infondate poi assolto in via definitiva dopo anni di detenzione e di coraggioso impegno per una ‘giustizia giusta’”. È un tributo ma anche un monito quello che il Comune di Roma ha voluto dedicare al conduttore tv quarantuno anni dopo quel terribile 17 giugno 1983. Ovvero il giorno che ha dato inizio al “caso Tortora” con il clamoroso arresto a favore di telecamere all’Hotel Plaza di Roma.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 15 giugno 2024 “In decenni di detenzione nel carcere speciale non avevano mai visto un Luigi Spera”. Chissà cosa hanno pensato i sette brigatisti all’ergastolo che, insieme a un anarchico, sono tumulati nella sezione di alta sorveglianza della casa di reclusione San Michele, ad Alessandria. Certo alcuni riflessi dello scorrere del tempo e dei cambiamenti globali arrivano anche in quelle celle singole da tre metri quadrati. Così negli ultimi tempi hanno visto passare soggetti accusati di jihadismo o terrorismo internazionale. Mai, però, uno che dicesse: “Sono un pacifista e voglio tornare a fare il vigile del fuoco”. Le parole le riferisce il deputato di Alleanza verdi sinistra Marco Grimaldi, che la scorsa settimana è entrato nella prigione piemontese per andare a trovare Spera.

 

di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 15 giugno 2024 Per le S.U. della Cassazione, sentenza n. 23755 depositata oggi, l’Ordine europeo di indagine (O.e.i.) del Pubblico ministero non deve essere preceduto da una autorizzazione del giudice italiano. Importante e complessa decisione delle Sezioni unite (44 pagine) in materia di Ordine europeo di indagine (O.e.i.) con riguardo alla richiesta e trasmissione dei contenuti di comunicazioni attraverso i “critpofonini” (smartphone con un particolare software). Se esse sono già stata acquisite e decrittate dall’autorità giudiziaria estera in un procedimento penale pendente davanti ad essa - chiarisce la Cassazione, sentenza n. 23755 depositata oggi -, la richiesta di O.e.i. da parte del Pubblico ministero non deve essere preceduta da autorizzazione del giudice italiano. E la ragione è che una simile autorizzazione, nell’ordinamento italiano, non è richiesta per l’acquisizione del contenuto di comunicazioni telefoniche già acquisite in altro procedimento perché il vaglio giurisdizionale è comunque già avvenuto.

 

La Nuova Sardegna, 15 giugno 2024 La decisione del parlamentino presieduto dalla consigliera Camilla Soru. La commissione Cultura e Lavoro del Consiglio regionale della Sardegna, presieduta da Camilla Soru (Pd), effettuerà sopralluoghi in tutte le carceri della Sardegna. È stato deciso nell’ultima seduta del parlamentino e condiviso con la Presidenza del Consiglio regionale. “Vogliamo verificare con i nostri occhi - ha affermato la presidente Soru - le condizioni in cui si trovano le strutture, i detenuti e gli agenti della polizia penitenziaria.

 

ilbiellese.it, 15 giugno 2024 Tragedia nel carcere di Biella. Un detenuto, un uomo di 46 anni, origini romene, marito e padre, si è tolto la vita impiccandosi alla finestra della sua cella. Il suo corpo è stato rinvenuto ieri attorno all’una durante un ordinario passaggio di controllo da parte del personale di polizia penitenziaria. Poche ore prima aveva ricevuto comunicazione chi gli era stato negato l’avvicinamento alla famiglia, in Lombardia, e quindi gli venivano negati i colloqui con i familiari. Di più, gli veniva tolta la potestà genitoriale.

 

di Antonio Clausi

lacnews24.it, 15 giugno 2024 “Continua a chiedersi perché si trovi in carcere, incolpata di qualcosa che mal si coniuga con i principi che hanno sempre ispirato la sua vita e che l’hanno costretta alla fuga”. È sempre più provata Maysoon Majidi, l’attivista curdo iraniana detenuta nel carcere di Castrovillari con l’accusa di essere una scafista. È per questo che il consigliere regionale Ferdinando Laghi è tornato a farle visita. Sia per valutare le condizioni di salute, dopo averla trovata assai provata la scorsa volta, in occasione dello sciopero della fame - nonostante l’ottimo trattamento riservatole in carcere - e da rappresentante delle istituzioni, alla luce della prossima udienza con giudizio immediato che si terrà il 24 luglio prossimo e sancirà per la Majidi l’inizio del processo vero e proprio.

 

di Edoardo Fioretto

Il Mattino di Padova, 15 giugno 2024 Ex detenuto ha iniziato uno sciopero della fame e della sete: “Non ho casa, non ho un lavoro, non ho più nessuno”. Nel 2012 a Noale uccise la moglie a coltellate. Ha commesso un terribile delitto, ha ucciso la sua compagna, ma ha ammesso le sue colpe e pagato il conto con la Giustizia. E adesso? “E adesso, dopo 12 anni in prigione, non riesco più a riprendere in mano la mia vita. Sono un uomo finito”. Incontriamo quest’uomo smilzo sotto i portici di Palazzo Moroni, lo sguardo spento e le mani tremanti. E ai suoi piedi un cartello con cui informa che fa lo sciopero della fame e della sete.

 

di Pierpaolo Lio

Corriere della Sera, 15 giugno 2024 I due giovani sono evasi venerdì pomeriggio approfittando delle carenze della sorveglianza. È stato rintracciato dai carabinieri verso le 2.30 di sabato, alla stazione ferroviaria di Garbagnate Milanese, uno dei due detenuti minorenni evasi venerdì pomeriggio dall’Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria di Milano. Si trovava a bordo di un treno diretto a Milano Cadorna. Il giovane, di 16 anni, avrebbe opposto resistenza ma è stato bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e per il ripristino della custodia in carcere. È stato anche denunciato per l’evasione. Prima è stato portato all’ospedale San Carlo di Milano perché lamentava dolori al petto, poi nuovamente al Beccaria.

 

di Giuseppe Legato

La Stampa, 15 giugno 2024 Il racconto di un detenuto: “Mi hanno preso a calci, pugni e cinghiate”. Il processo è delicatissimo e - al netto della doverosa presunzione di innocenza per i 22 agenti imputati di torture e lesioni avvenute nel carcere di Torino tra il 2018 e il 2019 - le parole sono pietre. Non vi è altro modo di inquadrare la testimonianza del signor Condor Carhuallanqui, papà di una delle presunte vittime dei pestaggi: “Mio figlio è arrivato al colloquio, si è seduto dove sono io adesso, su una sedia. Ha iniziato a piangere a dirotto. Mi ha guardato dritto negli occhi: “Portami via da questo inferno papà, aiutami”. Era spaventato. Anche mia moglie in quel momento ha iniziato a piangere, però visto che lui era scosso gli ho detto di calmarsi e di stare tranquillo”.

di Alessandra Codeluppi

Il Resto del Carlino, 15 giugno 2024 Avranno lo sconto di un terzo della pena: a fine giugno gli interrogatori. Otto di loro offrono mille euro a testa per risarcire. La parte civile: “Acconto”. Otto agenti della polizia imputati (sui dieci totali) hanno offerto un risarcimento di mille euro a testa al detenuto, un 44enne tunisino che, secondo la Procura, avrebbero sottoposto a tortura nel carcere di Reggio, episodio datato 3 aprile 2023. L’intenzione era stata preannunciata in maggio, ma la cifra è stata concretizzata ieri durante l’udienza preliminare davanti al giudice Silvia Guareschi, una mossa delle difese che, con ogni probabilità, è volta a cercare di ottenere un’attenuante.

 

milanotoday.it, 15 giugno 2024 Gli avvocati milanesi chiedono di applicare la Costituzione, che prevede la funzione rieducativa della pena, e risolvere il sovraffollamento delle carceri. Una “maratona oratoria” di sei ore per “dare voce a tutti coloro che non possono parlare” e per provare a fermare i suicidi in carcere. L’iniziativa, indetta dalle Camere penali italiane e alla quale ha aderito l’ordine degli avvocati di Milano, è andata in scena davanti al Palazzo di giustizia nella giornata di venerdì, quando più voci si sono alternate per discutere delle condizioni dietro le sbarre.

 

di Matilde Bicciato

Corriere del Veneto, 15 giugno 2024 La situazione nelle carceri italiane è drammatica e il ritratto dell’attuale sistema punitivo ancora non è favorevole per tutti coloro che in questa struttura devono rieducarsi al fine di ritornare in società: queste le premesse che hanno aperto il convegno “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, l’incontro formativo organizzato dalla Camera Penale di Padova e dedicato all’analisi delle criticità che investono il sistema carcerario. Iniziato con il menzionare Giuliano Amato che chiede il numero chiuso all’interno delle carceri, il convegno ha trattato del sovraffollamento e dei suicidi, nonché mancanza di costanza nell’offerta dei servizi di tutela della salute mentale dei detenuti, quali gli incontri con i relativi funzionari giuridico-pedagogici o le visite approfondite con psicologi e psichiatri ...

 

di Ilaria Sacchettoni

Corriere della Sera, 15 giugno 2024 I finanzieri del Nucleo di polizia valutaria che hanno approfondito la questione hanno interrogato detenuti, prelevato campioni di cibo per le analisi e infine depositato una serie di informative ai pm. Latte annacquato, carne di scarto, caffè con i fondi e verdure guaste: in carcere il cibo è una pena accessoria. Peggio: una frode nelle pubbliche forniture, secondo la ricostruzione dei magistrati Giulia Guccione e Gennaro Varone. Ora però quei pm chiedono il processo per amministratore e socio della Società Ventura, che, un anno dopo l’altro, si è aggiudicata l’appalto per la fornitura dei pasti nei penitenziari di Roma.

 

basilicata24.it, 15 giugno 2024 L’iniziativa per garantire il diritto dei bambini a mantenere la relazione genitoriale anche in carcere. L’11 giugno scorso la Casa Circondariale di Potenza ha aderito, come ogni anno, all’iniziativa - unica in Italia e in Europa - della onlus “Bambinisenzasbarre”, che si batte per il diritto dei bambini a mantenere la relazione genitoriale anche in carcere. Questa è l’ottava edizione della “Partita con mamma e papà”, l’atteso incontro tra genitori detenuti e i loro figli che apre le porte degli istituti penitenziari alle loro famiglie e quest’anno segna il decennale della firma della “Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti”.

 

di Francesca Rivano

La Stampa, 15 giugno 2024 Organizzata sul terreno del carcere di Billiemme. E a ottobre tocca alle mamme con la proiezione di un film. Crimini non ne hanno commessi, ma ugualmente scontano una condanna. Crescono portandosi dentro il peso di un genitore carcerato e devono misurarsi con la necessità di creare, con il padre o con la madre, un rapporto affettivo diverso. Un legame complesso, per motivi psicologici e pratici. Anche per questo momenti di svago, come quelli offerti da una partita a calcio, possono regalare attimi di normalità, contribuendo a cementare i legami familiari. Lunedì, sul campo di calcio del carcere di Vercelli, si giocherà una partita tra la squadra dei papà detenuti e quella dei loro figli. È organizzata dall’associazione “Bambini senza sbarre”.

 

di Sofia Coletti

La Nazione, 15 giugno 2024 I ragazzi della parrocchia di Ferro di Cavallo in scena con “Il figliol prodigo”. La direttrice di Capanne: “Momenti di grande valenza educativa per tutti”. “Ecco cosa manca alla mia vita: il perdono!”. La parabola del Figliol Prodigo, trasposta in musical, è una catechesi vivente portata dentro il carcere. Gli spettatori del tutto speciali di Capanne sono rimasti colpiti e coinvolti e anche le forze di polizia giudiziaria applaudono emozionate: segno forte che in questi luoghi di emarginazione i sentimenti passano al di là di sbarre, muri di recinzione, nazionalità, età.

 

di Alessandra Ziniti

La Repubblica, 15 giugno 2024 Il padre: “Non ce lo aspettavamo, vado a prenderla io. Lunedì festeggeremo il suo compleanno in Italia”. Alla neodeputata europea revocati gli arresti domiciliari in Ungheria. Ilaria Salis è libera: la polizia ungherese questa mattina si è presentata inattesa a casa sua e le ha tolto il braccialetto elettronico. Arresti domiciliari revocati e processo sospeso grazie all’immunità da europarlamentare che le è stata immediatamente riconosciuta. E già domani sarà di ritorno in Italia. La richiesta di scarcerazione era stata depositata dal suo avvocato ungherese Gyorgy Magyar subito dopo la sua elezione come eurodeputata con Avs e questa mattina è stata scarcerata dalla detenzione domiciliare.

 

di Alessandro Piana*

L’Unità, 15 giugno 2024 Nel 2020, una nuova realtà è emersa nel settore delle comunicazioni degli istituti penitenziari americani, con l’intento di innovare il modo in cui i detenuti si connettono con il mondo esterno. Ameelio, il primo fornitore americano senza scopo di lucro di servizi digitali per carcerati, offre gratuitamente servizi di comunicazione e strumenti educativi ai reclusi. Per anni, i costi delle comunicazioni tra detenuti e familiari hanno gravato pesantemente sulle famiglie americane, con una chiamata di 15 minuti che poteva costare fino a 25 dollari.

 

DOCUMENTI

"Dopo la sent. n. 10/2024 della Corte costituzionale: dal riconoscimento all’esercizio del diritto all’intimità in carcere", di Andrea Pugiotto (Relazione svolta alla Giornata nazionale di studio "Io non so parlar d’amore", Padova, Casa circondariale Due Palazzi, 17 maggio 2024)

Consiglio d'Europa: "Detenzione su piccola scala: puntare sulla riabilitazione sociale e sul reinserimento nella società"

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "Inchiesta sull’Edilizia Penitenziaria. Il nuovo carcere di Brescia? Più di 41 milioni di euro per un nuovo padiglione nel carcere di Verziano e per ristrutturare il vecchio carcere. Ha senso?"

APPUNTAMENTI

Convegno SEAC: "Disagio sociale e salute mentale nei luoghi di privazione della libertà" (Roma, 15 giugno 2024)

Tavola rotonda: "Le condizioni carcerarie raccontate dalle donne" (Ronchi dei Legionari-TS, 15 giugno 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 16 giugno 2024

Conferenza all'Università Cattolica. "La devianza minorile in Italia. Episodi o trasformazione?" (Milano, 17 giugno 2024)

Presentazione libro: "Metà giardino, metà galera. Le parole del carcere nella musica italiana", di Alessia La Villa e Leandro Vanni (Firenze, 17 giugno 2024)

Incontro. "Forme e scopi della pena legale: crisi o palingenesi?". Presentazione libro "Punizione", di Giovanni Fiandaca (Roma, 18 giugno 2024)

Ciclo seminari Università di Milano: "Oltre ai limiti: formare e formarsi in carcere" (Milano, varie date fino al 18 giugno 2024)

Incontro del Garante dei detenuti: "Togliere il carcere dal cono d’ombra. Le iniziative per la dignità e la consapevolezza" (Udine, 19 giugno 2024)

FIRE-Festival d’inchiesta e reportage giornalistico. "SBARRATӘ. Identità sospese e stereotipi di genere in carcere" (Roma, 19 giugno 2024)

Presentazione di "Nodo alla gola". 20° Rapporto dell'Associazione Antigone sulle condizioni di detenzione in Italia (Padova, 19 giugno 2024)

Convegno Centro Diocesano di Pastorale Carceraria: "Volontariato carcerario. Il valore del dono" (Napoli, 22 giugno 2024)

Seminario in occasione della Giornata Internazionale per le Vittime di tortura (Milano, 26 giugno 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, fino al 10 luglio 2024)

Camera Penale di Pescara. "Ciclo di seminari in Diritto dell'esecuzione penale e penitenziaria" (Pescara, fino al 12 luglio 2024)

CONCORSI

Università della Campania. Bando di concorso Master di II livello in "Teoria e prassi dell’esecuzione penale" (Scadenza 20 giugno 2024)