Diritto all'affettività per le persone detenute: se ne discute da almeno 20 anni. Sarà la volta buona?
Ordinamento penitenziario
Cari lettori, care lettrici, la vignetta creata da Graziano (alias Dado Galeotto) nel lontano 2002 sintetizza efficacemente il paradosso della legge penitenziaria italiana, che si pone l'obiettivo di reinserire i detenuti nella società e lo "persegue" rendendo loro particolarmente difficile relazionarsi con la società stessa, a cominciare dalle persone con le quali hanno relazioni affettive. La sentenza 10/2024 della Corte costituzionale segnerà davvero un punto di svolta? Lo speriamo vivamente, ma siamo però attenti a non rischiare di creare vane aspettative nella popolazione detenuta, che attende ormai da decenni un cambiamento al riguardo.
Vi proponiamo di seguito alcuni documenti che contrassegnano la "storia" del diritto all'affettività e alla sessualità (negato) per le persone detenute, se ne avete altri che ritenete importanti segnalateceli.
IN ORDINE CRONOLOGICO (DAL PIU' RECENTE)
Articolo: "Il dolce e l’amaro di una sentenza che ci ricorda che la vita senza affetti è un deserto", di Ornella Favero