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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 22 gennaio 2024
di Fabio Fiorentin
Il Sole 24 Ore, 22 gennaio 2024 Il Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità del ministero della Giustizia ha pubblicato nei giorni scorsi il rapporto sullo stato dell'esecuzione delle misure e sanzioni di comunità, aggiornato al 31 dicembre 2023, che contiene anche i primi dati (provvisori) relativi all'applicazione delle nuove pene sostitutive delle pene detentive brevi, previste dalla riforma “Cartabia” varata con il decreto legislativo 150/2022.
di Eva Benelli
scienzainrete.it, 22 gennaio 2024 Sono 19 i bambini che in questo momento in Italia passano la propria vita in carcere, senza aver commesso alcuna colpa, insieme alle loro mamme detenute. Una condizione che condividono con un numero imprecisato di altri bambini e bambine nel mondo, come ricorda un articolo sulla rivista Lancet. La reclusione comporta rischi evidenti per lo sviluppo cognitivo e armonico dei piccoli ed è altrettanto evidente che per ogni bambino o bambina in carcere si è mancato di tutelare il “superiore interesse”.
di Simona Musco
Il Dubbio, 22 gennaio 2024 Anche MI replica, pur con toni soft, al vicepresidente Lo sostiene, in parte, solo l’indipendente Mirenda. C’è aria di tensione nelle stanze del Csm. Dove le correnti, questa volta, sembrano essere d’accordo, almeno in linea di principio, nel “condannare” l’uscita improvvida del vicepresidente Fabio Pinelli. Che nel ribadire l’ovvio - le degenerazioni di natura politica culminate nella notte dell’Hotel Champagne - ha finito per tirare dentro anche Sergio Mattarella, presidente del Csm, in quanto Capo dello Stato, ed elemento di continuità tra la precedente consiliatura e quella attuale.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 22 gennaio 2024 La corrente conservatrice ha ritenuto soprattutto la seconda troppo politica per essere condivisa. Ennesima dimostrazione di collateralismo governativo? Il parlamentino dell’Associazione Nazionale Magistrati riunito da due giorni a Roma ha approvato due documenti - uno relativo all’informativa di Nordio al Parlamento e l’altro in riferimento alle dichiarazioni del vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Fabio Pinelli, qualche giorno fa in una conferenza stampa a Piazza Indipendenza - entrambi non sottoscritti da Magistratura Indipendente. La corrente conservatrice ha soprattutto ritenuto il secondo troppo politico per essere condiviso. Ennesima dimostrazione di collateralismo governativo?
di Anna Corrado
Corriere della Sera, 22 gennaio 2024 Il tema della prevenzione della corruzione è tornato negli ultimi tempi ad occupare più frequentemente le pagine dei giornali; fa capolino con timidezza uscendo dal limbo in cui è stato relegato, utile a giustificare uno dei tanti adempimenti pianificatori cui sono assoggettate le amministrazioni. A imporre la necessità di una più “sentita” attività anticorruttiva sono soprattutto i finanziamenti Pnrr, l’esigenza che siano ben spesi e, soprattutto, che non finiscano in mani sbagliate. La prevenzione della corruzione non risolve la corruzione, ma certamente la sensazione di avere campo libero può incoraggiare l’appetibile arrembaggio al Pnrr.
di Luca Palamara
Il Giornale, 22 gennaio 2024 La vera partita si gioca sulla circolazione delle informazioni tra procure e una parte del mondo dell'informazione: ha alterato la nostra democrazia. Il ministro della Giustizia ha affrontato il dibattuto tema delle intercettazioni, riaccendendo polemiche e discussioni. Dopo l'opposizione e la stampa, anche il Comitato direttivo dell'Anm, nonostante una significativa spaccatura al suo interno, ha duramente attaccato Carlo Nordio, ravvisando nel suo intervento la volontà di indebolire la lotta alla mafia, alla corruzione e ai reati di grave allarme sociale e di imbavagliare la stampa. Sgombriamo il campo dagli equivoci.
di Michele Sanfilippo
Il Fatto Quotidiano, 22 gennaio 2024 Una delle cause principali della crisi delle democrazie rappresentative è, a mio avviso, l’eccessiva permeabilità della politica rispetto alle pressioni economiche esercitate dal potere economico. Già Cicerone, nelle sue Verrine, ci ammoniva sui guasti della corruzione di chi governa ma, da quando è caduto il muro di Berlino, il lobbismo è sempre più in grado di esercitare pressione sulla politica per orientarne le scelte, in tutti gli ambiti possibili e immaginabili. A livello planetario si possono fare esempi come quello dei mondiali di calcio in Qatar, all’Expo 2030 a Riad o le ridicole (non) decisioni prese durante il recente Cop28.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 22 gennaio 2024 Dai difensori degli stupratori di Rimini, ai legali della famiglia Ciontoli e a quelli degli imputati per la morte del giovane Willy Monteiro Duarte, fino alle due avvocate di Brescia “processate” dal tribunale del popolo per aver fatto assolvere un uomo accusato di violenza sessuale. Diciamo francamente: la possibilità di esercitare il mandato difensivo in Italia non è assolutamente messo in pericolo come accade in altri Paesi: basti pensare alla Turchia, all’Iran, all’Egitto, alla Cina. Ma anche noi abbiamo delle storie da raccontare, di legali minacciati a parole o con fatti concreti per esercitare senza timore la loro professione.
di Nino Femiani
Il Giorno, 22 gennaio 2024 Milano, ragazze aggredite fuori dalla discoteca. Ancora spari a Roma: 24enne gambizzato. A Napoli delitto in stile Gomorra. I dati del governo: “Aumentano le vittime di reati violenti”. L’Italia non è un Paese per buoni. A suggerirlo non è solo la percezione di insicurezza che serpeggia da un capo all’altro d’Italia, ma i numeri che certificano nel 2023 un aumento della criminalità soprattutto nei contesti urbani densamente popolati. Milano si conferma maglia nera (Indice della criminalità 2023 del Sole 24 Ore), con 6.991 reati denunciati ogni 100mila abitanti nel 2022 e denunce in crescita del 3,5% anche nel primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
TERRITORIO
di Andrea Covre
rainews.it, 22 gennaio 2024 In questi giorni compie un anno il nuovo percorso specifico avviato nelle case circondariali di Trieste, Tolmezzo, Udine, Gorizia e Pordenone. Guardare al futuro e non al passato, ricostruire una vita proprio come indica la costituzione all'articolo 27: le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. È il principio-guida che ha portato la formazione al lavoro in carcere fornendo prospettive concrete di reintroduzione nella società. Le risorse del fondo sociale europeo sono veicolate dalla Regione. E proprio in questi giorni compie un anno il nuovo percorso specifico avviato nelle case circondariali di Trieste, Tolmezzo, Udine, Gorizia e Pordenone.
di Francesco Curzio
rossetorri.it, 22 gennaio 2024 Convocato il Consiglio Regionale sul tema della Sanità in carcere. La questione della Sanità in carcere, che ormai troppo spesso viene alla luce in seguito a denunce, ispezioni o episodi drammatici come quello avvenuto pochi giorni fa alla Casa Circondariale di Ivrea, arriva anche nel Consiglio Regionale del Piemonte, che martedì 23 gennaio dalle 10 alle 19, con interrogazioni alle 9.30 e question time alle 14, esaminerà la situazione.
ansa.it, 22 gennaio 2024 Indagine in corso. Provveditore “Situazione personale difficile”. Nuovo suicidio nel carcere napoletano di Poggioreale: si tratta del terzo dall'inizio del 2024. Il detenuto, secondo quanto si apprende, aveva una fine pena a breve termine. A confermare il decesso è il provveditore per le carceri della Campania Lucia Castellano: “Il detenuto era afflitto da una situazione personale particolarmente difficile - dice il provveditore all'Ansa - MI sono già attivata ma la situazione del carcere di Poggioreale, il più affollato d'Europa, è particolarmente complicata”. Secondo quanto si è appreso è in corso una indagine per fare luce sull'accaduto.
di Federica Serfilippi
Corriere Adriatico, 22 gennaio 2024 “La battaglia per ottenere giustizia è appena iniziata, sarà lunga, forse difficile, ma vale la pena di essere combattuta”. A quindici giorni dalla dramma che si è consumato nel carcere di Montacuto, ha voluto rompere il silenzio con una lettera Roberta Faraglia, la mamma di Matteo Concetti, il 25enne fermano che si è impiccato nella cella d’isolamento il 5 gennaio.
di Nicoletta Cottone
Il Sole 24 Ore, 22 gennaio 2024 L’ex allevatore sardo che ha passato quasi 33 anni in carcere accusato della strage di Sinnai è in attesa del verdetto dei giudici nel processo di revisione. “Per Sua Santità Papa Francesco - Città del Vaticano”. Beniamino Zuncheddu scrive a Papa Francesco. Una lettera al Pontefice stilata a quattro mani con il parroco di Burcei don Giuseppe Pisano, per chiedere una preghiera e un’udienza privata dopo la sentenza attesa martedì 23 gennaio, con la quale si attende un’assoluzione piena dell’ex pastore sardo.
di Aldo Simoni
Corriere della Sera, 22 gennaio 2024 L'errore giudiziario determinato da uno scambio di persona: un commerciante di auto ha trascorso anche un anno ai domiciliari. Quell’accusa infamante lo ha tormentato per più di tre anni. Prima il carcere, poi i domiciliari dopo che i giudici del tribunale di Frosinone lo avevano condannato per la violenza sessuale su una studentessa 21enne aggredita dal branco in un casolare. Ora la Corte di appello, riconosciuta la sua piena innocenza, ha invece ordinato al ministero dell’Economia di risarcirlo con oltre 160 mila euro per l’ingiusta detenzione.
bisceglielive.it, 22 gennaio 2024 Appuntamento venerdì 26 gennaio nella sede dell’auditorium dell’Epass Bisceglie. Proseguono, per il terzo anno consecutivo, gli appuntamenti del progetto “Semi di legalità”, organizzati dal Settore Giovani dell’Azione Cattolica diocesana. Il prossimo incontro in agenda, dal titolo “Oltre le sbarre: storie di legalità e riscatto”, si svolgerà venerdì 26 gennaio alle 19 presso l’auditorium dell’Epass Bisceglie. Il cuore della discussione sarà conoscere come un progetto sociale attivo nel territorio di Andria riesca a dare una seconda possibilità lavorativa e di riscatto a tutti quei detenuti che hanno voglia e desiderio di cambiamento.
laprovinciacr.it, 22 gennaio 2024 Ieri il primo incontro del progetto per l’inclusione attiva promosso da Comune, Asst e Cooperativa di Bessimo. L’evento di oggi è il primo momento aperto al pubblico, ma non sarà l’ultimo. Essere un “libro Aperto” non è semplice. Soprattutto quando chi sceglie di raccontarsi si trova in carcere. Così è stato per i partecipanti alla “biblioteca vivente”, che sabato 20 gennaio 2024 ha accolto una trentina di visitatori nella palestra della Casa Circondariale di Cremona. Accompagnati dagli operatori della struttura e del Servizio Dipendenze dell’Asst di Cremona, dieci detenuti hanno risposto alle domande di un pubblico selezionato, composto da cittadini, studenti degli istituti superiori e del Corso d’Infermieristica, rappresentanti del terzo settore e del mondo imprenditoriale.
AFFARI SOCIALI
di Michele Ainis
La Repubblica, 22 gennaio 2024 La libertà d’espressione è il termometro delle democrazie. Ne registra la buona salute, o all’opposto gli stati febbrili. E in Italia - benché non soltanto in Italia - la febbre sale, mentre la democrazia s’ammala. Succede lentamente, goccia a goccia, senza rumor di sciabole né l’ordine d’un coprifuoco. Forse per questo ci facciamo meno caso. Ma gli episodi sono ormai molteplici, un lungo corteo funebre dietro la salma del dissenso, dell’opinione discordante rispetto alla voce del potere. Lasciamo da parte gli antefatti più remoti, come il decreto sui rave party che ha battezzato l’avvio della legislatura.
di Claudio Mencacci*
Corriere della Sera, 22 gennaio 2024 Più di 1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo psichico diagnosticato. Ansia e depressione rappresentano oltre il 40% delle diagnosi. Bisogna avere chiaro che la salute mentale è un diritto fondamentale, un lascito di civiltà alle future generazioni. I dati epidemiologici evidenziano che la gran parte dei disturbi psichici continuativi hanno il loro esordio negli anni dell’adolescenza e della giovane età adulta.
di Daniela Fassini
Avvenire, 22 gennaio 2024 La denuncia di Medu, medici per i diritti umani che aiutano i 1.500 stranieri che raccolgono gli agrumi in questa zona della Calabria: “Aprire gli alloggi, garantire i diritti ai lavoratori”. La beffa degli ultimi. Di chi arriva in Italia, senza nulla, col solo desiderio di poter lavorare e vivere una vita dignitosa. Soprattutto chi decide di fermarsi al Sud, per lavorare nei campi. E questo è il periodo della raccolta degli agrumi. Sono in tutto circa 1.500 i braccianti che lavorano in particolare nella Piana di Gioia Tauro, in Calabria. Migliaia di stranieri che popolano i casali abbandonati, le baracche fatiscenti e la tendopoli o i vecchi container “autorizzati” sparsi per i comuni di Rosarno, San Ferdinando e Taurianova.
di Alessandro Barbera
La Stampa, 22 gennaio 2024 L’ex ministro degli Interni boccia l’ipotesi accarezzata da Palazzo Chigi di un protocollo con Ankara per la gestione dei flussi: “Legittimerebbe la divisione in due del Paese”. “Rivolgersi alla Turchia per risolvere il problema dell’immigrazione dalla Libia temo sia giuridicamente impossibile. Non solo: legittima la divisione in due del Paese. L’Italia e l’Europa non possono permetterselo”. Per Marco Minniti, già ministro dell’Interno e capo della fondazione di Leonardo Med-Or l’idea emersa dopo la visita di Meloni a Istanbul di chiedere aiuto al più ambiguo dei mediatori è a dir poco discutibile.
di Gabriella Colarusso
La Repubblica, 22 gennaio 2024 Il piano Biden per la tregua. Usa, Egitto e Qatar in campo: “Pace in 90 giorni”. Ma il premier israeliano frena. “Con me nessuno stato palestinese”. Bruxelles: “Se rifiuta l’intesa paghi conseguenze”. Benjamin Netanyahu non cambia linea, rifiuta quella che definisce la “resa” chiesta da Hamas e respinge di nuovo l’idea cardine del piano di pace americano ed europeo: la nascita di uno stato palestinese. In un discorso trasmesso in video, ieri, il premier israeliano ha ribadito che la guerra va avanti, perché “la pressione militare” è una “condizione necessaria” per raggiungere uno dei principali obiettivi del conflitto e cioè la “liberazione degli ostaggi” israeliani.
di Lucia Capuzzi
Avvenire, 22 gennaio 2024 Dall'Honduras all'Ecuador i governi sono tentati di militarizzare la lotta al crimine organizzato, che ha catturato interi pezzi di Stato. La risposta muscolare rischia però di aumentare la violenza. El Pulgarcito. El Salvador è il “Pollicino d’America”: un Paese minuscolo in un Continente di giganti. Eppure, il voto a cui, fra due settimane, saranno chiamati i suoi abitanti - meno di un centesimo della popolazione latinoamericana -, è la chiave per decifrare le contraddizioni che attraversano l’immenso spazio compreso tra il Rio Bravo e la Terra del Fuoco. In particolare, quelle che scorrono in profondità sotto la sua pelle sottile.
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La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 22 al 28 gennaio 2024
"Giustizia riparativa in esecuzione penale". Dialogo con Gherardo Colombo (Evento in presenza a Bolzano con collegamento in diretta su Zoom, 24 gennaio 2024)
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