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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 1 gennaio 2024
di Ornella Favero*
Ristretti Orizzonti, 1 gennaio 2024 Ci siamo illusi per anni, noi volontari che operiamo nelle carceri, che “dovesse passare la nottata”, sentivamo che “il malato era grave” ma speravamo che qualche cosa di buono potesse però ancora succedere. Papa Francesco ha affermato con forza che non ci può essere pena senza una finestra di speranza, sarebbe importante che dicesse anche quanto è doppiamente sadico socchiudere quella finestra, e poi richiuderla brutalmente. E invece è successo e succede di continuo per le carceri, è successo con l’ergastolo ostativo cacciato dalla porta dalla Corte Costituzionale e rientrato dalla finestra in una legge, che rende quasi impossibile l’accesso ai benefici per gli ergastolani ostativi che non hanno collaborato con la giustizia. È successo con il sovraffollamento, per cui la Corte europea ci aveva imposto di dare delle risposte, e delle risposte, per quanto parziali, erano state date, ma ora il sovraffollamento sta montando senza sosta e di risposte non se ne vedono.
di Davide Madeddu
Il Sole 24 Ore, 1 gennaio 2024 Il report dell’associazione Antigone traccia un bilancio sullo stato dei penitenziari in Italia nel 2023, alla luce di un’indagine condotta nei 76 complessi detentivi. Un altro anno nero per le carceri italiane con sovraffollamento, strutture datate e suicidi. A descrivere questo quadro è il report dell’associazione Antigone che traccia un bilancio sullo stato dei penitenziari in Italia nel 2023, alla luce di un’indagine condotta nei 76 complessi detentivi dove sono state effettuate, negli ultimi 12 mesi, oltre 100 visite.
GIUSTIZIA
di Liana Milella
La Repubblica, 1 gennaio 2024 Dei cinque consiglieri, due vengono dal Veneto, la terra del Guardasigilli. C’è un tributarista, materia che la formazione non tratta, ma nessun penalista. Paladini ha fatto parte come Mantovano del centro studi Livatino. “Ispirato” dal suo Veneto - vive a Treviso, ha lavorato a Venezia - il Guardasigilli Carlo Nordio batte il Csm sulla scelta dei consiglieri per il vertice della Scuola della magistratura, potente struttura con tre sedi - Scandicci (Firenze), Napoli e Roma - che cura la formazione dei magistrati con dozzine di corsi organizzati ogni anno che coinvolgono, anche a pagamento, una pletora di docenti.
di Irene Carmina
La Repubblica, 1 gennaio 2024 Ai domiciliari il detenuto che chiedeva di morire. Ma senza cartella medica. Il 19 dicembre ha lasciato l’Ucciardone sulla sua sedia a rotelle. Finalmente è ai domiciliari Giovanni (nome di fantasia), il detenuto 54enne affetto da una grave neuropatologia ai nervi delle vertebre, che ad agosto era stato trasferito da Rebibbia nel carcere di Palermo. In una cella di 12 metri quadrati, condivisa con altri due detenuti, che non era idonea per i disabili. Lì passava la maggior parte del tempo sdraiato a letto a desiderare di morire, senza riuscire a farsi nemmeno una doccia.
telenord.it, 1 gennaio 2024 Il portavoce Petrella: “Situazione buona ma migliorabile, soprattutto per quanto riguarda gli spazi”. Prosegue l’iniziativa ispettiva del Partito Radicale nelle carceri italiane. Nella giornata del 30 dicembre una delegazione composta da Stefano Petrella, Angelo Chiavarini, Luca Robustelli e dagli avvocati Leda Rita Corrado, Piero e Sandra Casciaro ha visitato la Casa Circondariale di Genova Pontedecimo.
di Michele Longobardi
cityrumors.it, 1 gennaio 2024 Condizioni preoccupanti quelle trovate dalla delegazione guidata dai Radicali che ha fatto visita al carcere di Castrogno, in provincia di Teramo. Quasi 400 detenuti devono dividersi 255 posti, in una situazione di disagio davvero allarmante. Sulle orme di Marco Pannella, i Radicali hanno guidato una delegazione del mondo civile e politico che ha fatto visita al carcere di Castrogno, nell’ambito dell’iniziativa “Natale in carcere” con l’obiettivo di controllare le condizioni dei detenuti nelle strutture carcerarie, e non solo nel periodo natalizio.
di Alessandro Mazzanti
Il Resto del Carlino, 1 gennaio 2024 Nella Casa circondariale di Pesaro e nei teatri cittadini sono andati in scena spettacoli, cortometraggi e video, conferenze e importanti tavole rotonde. Ad anticipare l’inaugurazione di Pesaro Capitale della Cultura 2024 si è svolto a Pesaro “Sentieri Incrociati: per un senso di umanità”, Progetto speciale del Ministero della Cultura, a cura del Teatro Universitario Aenigma, capofila del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere.
di Marco Valenti
libroguerriero.wordpress.com, 1 gennaio 2024 Ci prendiamo una pausa dai romanzi, per affrontare un tema particolarmente toccante, uno di quelli che da sempre considero fondamentali nel farmi un giudizio sul grado di civiltà di un paese. La carcerazione, o meglio le condizioni a cui sono costretti i condannati, sono una delle discriminanti che credo possano essere viste come gli strumenti che possano permetterci di capire quanto siamo realmente sensibili ad una tra le dinamiche socialmente più delicate. In altre parole è da come trattiamo coloro che identifichiamo come “minoranza” e che si trovano (temporaneamente o meno) in una condizione di disagio, che ci permette di capire dove viviamo e chi siamo.
di Vittorio Pelligra
Il Sole 24 Ore, 1 gennaio 2024 L’attesa di giustizia è quella speranza alimentata dallo sdegno davanti a ciò che di più ingiusto c’è intorno a noi e che invoca un cambiamento. Mikey Sachs è affranto. Passeggia solitario per le strade di New York. Arriva nel giardino della Columbia, proprio sotto la statua de Le Penseur di Rodin. È assillato da dubbi esistenziali. Guarda quegli edifici che trasudano cultura e, tra sé e sé, mormora “Milioni di libri scritti su ogni argomento possibile e immaginabile da tutti questi sapientoni, ma, alla fine, nessuno ne sa più di me sui grossi interrogativi della vita”. È una delle scene più belle del bellissimo "Hannah e le sue sorelle", film del 1986 firmato alla regia da Woody Allen che recita anche nel personaggio di Mikey.
di Franco Stefanoni
Corriere della Sera, 1 gennaio 2024 Le parole di fine anno 2023 del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il suo nono discorso, il 75esimo tenuto dal Capo dello Stato. Nono discorso di fine anno per Sergio Mattarella, il 75esimo per un presidente della Repubblica italiana (qui il testo integrale). Alle 20,30 il capo dello Stato, in diretta televisiva, nel personale messaggio agli italiani riuniti per il Veglione, ha fatto un bilancio del 2023 e un augurio per il 2024, come Luigi Einaudi fece, allora via radio, l’ultimo giorno del 1949, dando inizio alla tradizione rispettata per 75 anni da tutti i presidenti.
di Daniela Preziosi
Il Domani, 1 gennaio 2024 Il pericolo di assuefarsi alla guerra e la cultura della pace, che non è “neutralità”, la violenza contro le donne e la carezza alla marea di Nonunadimeno. E agli studenti in lotta contro il caro-affitti. Il presidente della Repubblica non parla direttamente della politica italiana, ma disegna un’Italia della solidarietà, della libertà e della partecipazione: le parole “orgoglio” e “identità” ma li svuota di significati sovranisti e divisivi e li riempie con i principi costituzionali. In nome di questi “uniti siamo forti”.
di Marco Imarisio
Corriere della Sera, 1 gennaio 2024 Il femminicidio tra due studenti ha avuto un impatto senza precedenti. Le parole della sorella e del padre, che hanno mantenuto riservatezza e riserbo su sé stessi e la loro storia. Gli ultimi metri sono stati rivelatori di quanto poco sapevamo, e sappiamo. Dalla piccola chiesa di Saonara fin dentro il cimitero, fin davanti alla fossa e al cumulo di terra fresca coperto da un telo industriale. Camminando, osservando, sono emersi parenti sconosciuti, zie suore che piangevano, un nonno in disparte che chiedeva aiuto perché le stampelle si piantavano nel fango, cugine mai nominate che si guardavano anche loro intorno con aria spaesata.
di Stefano Stefanini
La Stampa, 1 gennaio 2024 Il massiccio attacco russo contro le città ucraine è preludio alle prove che ci attendono nel 2024. Fra una manciata di ore, in rapida successione, i cieli si accenderanno spettacolarmente da Sydney a Los Angeles. Gioiamone ma non dimentichiamo quelli di Kiev e di Odessa, tetramente illuminati dai bombardamenti di razzi e droni e dai tracciati della contraerea ucraina. Un’autocrazia bombarda una democrazia. Il 2024 sarà per le democrazie una corsa ad ostacoli sui quali le autocrazie sperano di vederle inciampare. Per i Paesi democratici, fra cui l’Italia che ha un ruolo importante con la presidenza del G7, un anno in cui il successo si misurerà dal superamento delle sfide di cui sono irti i prossimi 12 mesi.
di Luciana Borsatti
huffingtonpost.it, 1 gennaio 2024 Un gruppo di prigioniere di coscienza accoglie la visita dei magistrati nel reparto femminile dove è reclusa anche la Premio Nobel Narges Mohammadi e costringe le guardie a metterli al sicuro in una stanza. “Fermate la macchina della morte e il ciclo di violenza contro la gente di questa terra”. “Processati” e costretti ad andarsene da un gruppo di detenute del carcere di Evin, dove sono reclusi un gran numero di prigionieri politici e di coscienza, fra i quali il Premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi. È accaduto a un gran numero di magistrati e funzionari dei settori Giustizia e Sicurezza, che il 27 dicembre si erano recati per una visita nel reparto femminile della nota prigione di Teheran.
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Ristretti Orizzonti Marassi, numero 7 dicembre 2023: "La reclusione non è esclusione"
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