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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 12 gennaio 2024

di Luca Ricolfi*

Il Messaggero, 12 gennaio 2024 Quello delle donne uccise non è l’unico tema su cui andiamo presto in sonno. Ci sono drammi su cui l’opinione pubblica, più che andare in sonno, è in letargo perpetuo. Il più clamoroso, probabilmente, è quello dei suicidi in carcere, l’ultimo dei quali risale a pochissimi giorni fa. Ogni tanto i quotidiani riferiscono di un caso, specie se ci sono indizi sufficienti a ipotizzare responsabilità penali nel comportamento di giudici, medici o personale carcerario. Ma raramente si tenta un bilancio o si apre una discussione. Eppure i numeri, ormai, sono paragonabili a quelli delle donne uccise.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 12 gennaio 2024 La vicenda di Matteo Concetti, 25 anni, fisico da body builder e testa gravata da particolari patologie psichiatriche, ritrovato senza vita impiccato nel bagno della sua cella di isolamento del carcere Montacuto di Ancona, pone nuovamente al centro dell’attenzione il problema dell’isolamento come sanzione disciplinare. Soprattutto nei confronti di chi, come Matteo, tanto che la procura di Ancona ha aperto una inchiesta, ha patologie psichiatriche e l’isolamento può risultare deleterio. Viene utilizzato per sedare i detenuti che danno in escandescenza (come nel caso del ragazzo finito al centro della cronaca grazie alla segnalazione della senatrice Ilaria Cucchi), oppure che compiono più volte atti di autolesionismo o tentativi di suicidio.

 

di Aldo Torchiaro

Il Riformista, 12 gennaio 2024 L’occupazione media è del 127% per ciascun istituto. Tutto nell’illegalità e nel tradimento della Costituzione. “La situazione è gravissima, i diritti non possono rimanere fuori dal carcere”: il grido di Rita Bernardini, Nessuno Tocchi Caino, squarcia l’aria. La conferenza stampa che riunisce attivisti per i diritti e parlamentari riporta le lancette del problema alla mezzanotte. È una lunga nottata, il tunnel di chi sta in carcere. “Le regole del Consiglio d’Europa dicono che la vita all’interno delle carceri deve somigliare, pur in assenza della libertà, alla vita fuori”.

 

di Simona Pletto

Libero, 12 gennaio 2024 Fanni Sisinia, 74 anni, l’altro ieri sera, nella sua casa di Bonagia, a Palermo, ha strangolato la figlia Maria Cirafici di 44 anni, con problemi di depressione. La madre reo confessa dell’omicidio della figlia, è stata arrestata ed è finita in carcere. Fanni è la detenuta numero 2.541 nella fascia degli over 65, su un totale di 51.179 carcerati, di cui 18.894 stranieri per un costo giornaliero di 152 euro al giorno. Un popolo in costante crescita quello dei “nonni” tra le sbarre (deteniamo il primato nella Ue per detenuti ultra sessantacinquenni), nonostante la legge preveda che - in via ordinaria- 70 anni sia il limite massimo per la privazione della libertà per motivi di giustizia. In realtà non c’è alcun automatismo.

 

di Giacomo Puletti

Il Dubbio, 12 gennaio 2024 Partirà il 23 gennaio lo sciopero della fame organizzato da Nessuno tocchi Caino e che coinvolgerà, al momento, la presidente dell’associazione Rita Bernardini, e il deputato di Italia viva Roberto Giachetti. L’iniziativa è stata presentata ieri in conferenza stampa alla Camera dagli stessi Bernardini e Giachetti, assieme alla deputata di Iv Maria Elena Boschi, Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, quest’ultimi rispettivamente segretario e tesoriera dell’associazione.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 12 gennaio 2024 Continuano i lavori in commissione: Iv e Azione ormai organiche alla destra, M5s sulle barricate, il Pd invece fatica a compattarsi. L’offensiva della destra sulla giustizia continua ad avanzare, passo dopo passo, lenta ma inesorabile. Niente di nuovissimo, in realtà: in commissione, al Senato, si sta votando il ddl Nordio, i cui contenuti sono noti dall’estate, così come è noto da mesi che la maggioranza avrebbe fatto muro davanti alle proposte di modifica dell’opposizione. E così, dopo il colpo di spugna sull’abuso d’ufficio, la martellata alla legge Severino e la spallata al reato di traffico d’influenze, ieri è arrivata la stretta sulle intercettazioni ...

 

di Liana Milella

La Repubblica, 12 gennaio 2024 Al Senato il Guardasigilli risponde al forzista Zanettin e annuncia “interventi legislativi” contro i giudici “perché alcune esternazioni hanno raggiunto livelli di intollerabile denigrazione”. Questa è Toghe, la newsletter sulla giustizia di Liana Milella. Dopo Guido Crosetto, adesso Carlo Nordio. Anche lui in una sede istituzionale, il Senato della Repubblica. Dove il ministro della Giustizia risponde ai question time, tra cui quello del forzista Pierantonio Zanettin, che da tre giorni sta spendendo tutte le sue energie, in stretta liaison con la leghista Giulia Bongiorno, per portare a casa, dopo ormai sei mesi, il ddl anti giudici di Nordio. Il Guardasigilli gli spiega che un cronoprogramma non si può raccontare “in tre minuti”. E poi eccolo lanciarsi in un passaggio di cui certamente le opposizioni gli dovranno chiedere conto.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 12 gennaio 2024 Il ministro sdrammatizza le critiche della Commissione europea: “Nessun altolà, noi abbiamo un arsenale normativo”. La Lega non ci sta: “È un’ingerenza”. Quando si presenta nell’aula del Senato, di primo pomeriggio, Carlo Nordio esibisce il proprio consueto e ineguagliabile aplomb: l’Europa, dice, “non ci chiede di reintrodurre il reato di abuso d’ufficio: ci chiede di combattere la corruzione. E noi, contro la corruzione, abbiamo un arsenale normativo”. Segno che l e obiezioni avanzate poco prima da Christian Wigand, portavoce Giustizia della Commissione Ue, non hanno provocato traumi al guardasigilli italiano.

 

di Vitalba Azzollini*

Il Domani, 12 gennaio 2024 Se l’abuso d’ufficio dovesse essere giudicato solo dal numero di condanne cui ha portato, si potrebbe dire che si tratta di un reato “evanescente”, come l’ha definito il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Nel 2021, su 5.418 procedimenti definiti dall’ufficio Gip/Gup (giudice per le indagini preliminari/giudice dell’udienza preliminare) ci sono state 4.613 archiviazioni, 9 sentenze di condanna e 35 patteggiamenti. All’esito del dibattimento, poi, su 513 procedimenti le condanne sono state 18. Ma per comprendere meglio il tema serve qualche considerazione ulteriore.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 12 gennaio 2024 Ddl Nordio, tratto di penna sui dati dei non indagati dal fascicolo processuale. Il M5S: “Vittime più esposte”. Stretta sulle intercettazioni in commissione Giustizia del Senato, con il sì alla cancellazione dal fascicolo processuale dei dati dei non indagati che risultino captati nelle intercettazioni predisposte dagli inquirenti. Il principio è contenuto in un emendamento presentato dal senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin al ddl Nordio che non vieta solo la pubblicazione dei dati dei non indagati, ma blocca la trascrizione degli ascolti di soggetti terzi da parte della polizia giudiziaria.

 

di Ennio Amodio*

Il Dubbio, 12 gennaio 2024 Non è certo sbagliato parlare di “sindrome napoleonica”. Dopo il lancio del premierato come nuova forma di governo, granitica per l’investitura popolare che scardina l’attuale impianto costituzionale dei rapporti tra Parlamento ed esecutivo, dal pensatoio del partito fraterno e tricolore spunta fuori un’altra invasione del terreno costituzionale che mira a rimodellare la fisionomia del nostro processo penale. Si vorrebbe inserire una norma là dove si riconoscono le garanzie dell’imputato, per collocare su quello stesso piano la tutela delle vittime del reato. Si annuncia dunque l’avvio di una stagione in cui la destra ambisce a rifondare il nostro ordinamento giuridico piuttosto che a riformarlo.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 12 gennaio 2024 Depositata due giorni fa in commissione Giustizia alla Camera una proposta di legge di Forza Italia, a prima firma del deputato Tommaso Calderone, dal titolo “Modificazioni al Codice di procedura penale in materia di attuazione dei principi del giusto processo”. Secondo quanto riportato nella relazione introduttiva, nell’ambito dell’articolo 430 che, nel codice di rito, “regola la delicata fase che intercorre tra la fine delle indagini preliminari e l’inizio del processo penale, si può notare come le garanzie poste a tutela della persona rinviata a giudizio sono di fatto eluse da disposizioni che possono integrare una grave compressione del diritto di difesa” di chi è sottoposto a procedimento penale.

 

di Giusi Fasano

Corriere della Sera, 12 gennaio 2024 La pista è già stata esclusa dalla Cassazione. Rosa e il marito Olindo dal carcere: siamo innocenti. Testimoni. Nuovi e usati. Gente che dovrebbe venire in aula, a Brescia il 1° marzo, a scagionare Olindo Romano e Rosa Bazzi dall’accusa di essere gli assassini che la sera dell’11 dicembre 2006 uccisero a colpi di coltello e spranghe Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, sua madre Paola e la sua vicina, Valeria Cherubini. Dopo la decisione di riaprire il processo, i loro avvocati ci credono molto. Fabio Schembri, fra loro da sempre il più attivo per provare l’innocenza dei due ergastolani, è certo che anche questo tassello delle “nuove testimonianze” - pur non essendo il più importante - servirà a comporre il puzzle dell’assoluzione e a guardare ...

 

di Giusi Fasano

Corriere della Sera, 12 gennaio 2024 L’ex comandante del Ris: “Il campionamento fu perfetto. L’assenza di tracce degli accusati sulla scena del crimine? Va detto che era molto compromessa dalle fiamme e dal materiale usato dai vigili del fuoco”. A dicembre del 2006 al comando del Ris c’era il generale Luciano Garofano. Lui e i suoi uomini passarono giornate intere a raccogliere reperti nella casa della strage di Erba, nell’appartamento di Olindo Romano e Rosa Bazzi e nel loro camper.

 

di Riccardo Bruno

Corriere della Sera, 12 gennaio 2024 Il giornalista: “La loro confessione fu estorta, sono caduti in trappola. Per l’accusa, quei due disgraziati hanno imbrattato di sangue tutto l’appartamento della strage. Ma nella loro abitazione non è stato trovato neppure un panno sporco”

 

di Fabio Anselmo e Ilaria Cucchi

Il Domani, 12 gennaio 2024 I familiari del ragazzo morto in provincia di Varese dopo un inseguimento dei carabinieri chiedono giustizia. Ma il gip ha archiviato. I fatti ricostruiti da Domani mettono in forte dubbio l’ipotesi del suicidio. La morte di Simone Mattarelli merita ed esige chiarezza. La vita di Simone lo richiede, la richiesta di verità della famiglia non può cadere nel vuoto. Sono le ore 2.06 della notte tra il 2 e 3 gennaio 2021 quando Simone ha alle calcagna i carabinieri perché non si è fermato all’alt: “Papà, l’ho fatta grossa, non mi sono fermato al posto di blocco, sono inseguito dai carabinieri, cerco di nascondermi lì da te. Li ho fatti troppo incazzare, se mi prendono quelli mi ammazzano”, dice al telefono al padre durante la sua corsa in auto.

 

di Stefano Vergine

Il Domani, 12 gennaio 2024 Il caso è stato archiviato dai magistrati di Busto Arsizio, ma la famiglia del giovane non crede alla tesi del suicidio. Sono molti gli elementi che non tornano nella morte del 28enne trovato impiccato tre anni fa dopo un inseguimento con i carabinieri. Simone Mattarelli si è suicidato a causa dell’assunzione di cocaina. Più precisamente, il giovane si è tolto la vita mentre era nell’ultima fase provocata dalla sostanza, quella che gli esperti chiamano “depressiva” e che la gente comune conosce come “down”. Questo ha stabilito la pm Susanna Molteni, della procura di Busto Arsizio, la cui tesi è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari, Tiziana Landoni, il 20 gennaio del 2022.

 

di Antonio Pio Guerra

Corriere Adriatico, 12 gennaio 2024 Sono 14 tentativi di suicidio ed oltre 170 atti autolesionistici: è il bollettino di guerra con cui il carcere di Montacuto ha chiuso il 2023. Numeri ai quali si aggiunge il suicidio di Matteo Concetti, il 25enne di Rieti che lo scorso 5 gennaio si è tolto la vita in una cella d’isolamento del carcere anconetano. Pochi giorni prima, il 21 dicembre, tra le mura di Montacuto c’è entrata per un’ispezione anche Giulia Torbidoni, presidente della sezione marchigiana dell’associazione Antigone. “Direi che i casi di autolesionismo sono triplicati, visto che siamo passati dai 46 del 2022 ai 177 del 2023” osserva Torbidoni.

 

di Alessio Campana

La Repubblica, 12 gennaio 2024 I due erano stati accusati di omissione di atti d’ufficio per non aver approfondito i fatti riportati dal Garante sui pestaggi avvenuti nel carcere, culminati col suicidio di un recluso. Il procuratore di Viterbo Paolo Auriemma e la pm Eliana Dolce agirono correttamente, il fatto contestato “non sussiste”: lo ha deciso il tribunale di Perugia che, questa mattina, ha prosciolto con formula piena i due magistrati viterbesi dall’accusa di “rifiuto o omissione d’atti d’ufficio”. per non aver indagato e approfondito le violenze che sarebbero avvenute sui detenuti del Mammagialla di Viterbo nel 2018 e culminati col suicidio di un detenuto in isolamento.

 

di Ilaria Vesentini

Il Sole 24 Ore, 12 gennaio 2024 È una piccola officina meccanica come ce ne sono tante lungo la via Emilia, dove si assemblano e si montano componenti e gruppi per le macchine automatiche e dove sono assunti a tempo indeterminato una quindicina di dipendenti, con regolare contratto e stipendio. La particolarità di FID-Fare Impresa in Dozza, è che a lavorare sono i carcerati della casa circondariale di Bologna e che la fabbrica è racchiusa dentro le mura dell’istituto di pena in via del Gomito.

 

di Andrea Guida

firenzetoday.it, 12 gennaio 2024 Il corso è rivolto ai detenuti a fine pena o che hanno commesso reati minori. Ripartire dopo un periodo passato in galera non è mai semplice. Il momento più difficile è sicuramente quello del reinserimento nel mondo del lavoro. Per questo motivo l’Università di Firenze ha deciso di finanziare un corso professionale per i detenuti a fine pena con l’obiettivo di dare a queste persone una seconda possibilità. A dirigere il corso è Pierluigi Madeo, titolare e chef del gruppo Pizzaman. Il corso ha una durata di 120 ore e si divide tra teoria e pratica. Il fine è insegnare ai carcerati i segreti per diventare pizzaioli. Non solo. Una parte del percorso, curata dal docente Mattia Rossini, è orientata anche sulla comunicazione e sul marketing per coloro che hanno l’obiettivo di diventare ristoratori.

 

diocesi.torino.it, 12 gennaio 2024 Apertura venerdì 19 gennaio 2024 alle 17; interviene l’Arcivescovo. Con la mostra “Giulia & Tancredi Falletti di Barolo Collezionisti”, allestita alla Galleria Sabauda e aperta fino al prossimo 7 aprile, si chiude il programma di eventi organizzati nel corso del 2023 per celebrare il Bicentenario del Distretto Sociale Barolo a Torino ma, con nuovi appuntamenti, la proposta di iniziative culturali e di carattere sociale dell’Opera Barolo prosegue già a partire dalle prime settimane del 2024.

 

di Barbara Stefanelli

Corriere della Sera, 12 gennaio 2024 Non rabbia, bensì “sfinimento emotivo” è lo stato d’animo più diffuso. Il ruolo delle decisioni di leader e cittadini. L’età dell’incertezza, che ci ha confinati in un limbo grigio nei mesi del contagio epidemico, sembra essersi lentamente trasformata - e da quest’autunno, di colpo, cristallizzata - nell’età buia dell’inquietudine. Lo ha raccontato bene il sondaggio curato da Nando Pagnoncelli, pubblicato il 2 gennaio sul Corriere. “Preoccupazioni”, “disagio”, “difficoltà”, “appannamento” sono le parole-chiave ricorrenti nella sintesi della ricerca. I temi classici dell’economia e del lavoro, da sempre dominatori nella classifica dell’ansia, ormai incalzati da un gruppo disordinato che incrocia e nomina “sanità”, “immigrazione”, “le guerre”, “la perdita di potere d’acquisto”, “l’ambiente” come fonte del proprio disorientamento.

 

di Massimo Pasquini*

Il Fatto Quotidiano, 12 gennaio 2024 In Italia assistiamo impassibili ad una strage dei senza volto e senza diritti. Sono stati più di 700 i senza fissa dimora morti nel biennio 2022-2023, undici nella prima settimana del 2024. Il freddo d’inverno “sorprende” i nostri amministratori politici locali, come il caldo torrido d’estate. Sembrerà strano ma il freddo e il caldo, nel nostro Paese e in particolare nei nostri comuni, diventa emergenza. Con i comuni che intervengono sempre troppo tardi e in maniera assolutamente insufficiente. I dati sono drammatici, parliamo di una vera e propria strage che non fa notizia. Una strage di invisibili dei quali, spesso, sono sconosciute storia e condizione precedente, perfino il nome.

 

di Paolo Travisi

La Stampa, 12 gennaio 2024 Una condizione di molestie a ripetizione che tengono la vittima in uno stato di angoscia prolungata. Ecco come ci si può difendere. Ogni strumento tecnologico è un elemento neutro. Può essere utilizzato per il bene collettivo o del singolo individuo, ma può anche diventare un’arma o essere usato per limitare i diritti e per fare del male. Il mondo del web, così pervasivo, quasi senza separazione tra offline e online, ci espone a nuovi rischi, specialmente i più fragili: i bambini e gli adolescenti.

 

di Gaetano De Monte

Il Domani, 12 gennaio 2024 L’inchiesta della procura lucana. Dai racconti degli infermieri del Centro di permanenza per i rimpatri e dalle intercettazioni degli operatori emergono i trattamenti inumani e degradanti nei confronti dei migranti, ma anche i tentativi di depistaggio. Tre poliziotti sono indagati. “Una volta a dicembre, a un nigeriano che aveva l’epilessia, un giovane infermiere aveva dimenticato di dare a questo ragazzo la compressa, la sera prima. Così, la mattina seguente ebbe una crisi epilettica ed inveì contro di me. Davanti alla mia scrivania c’erano i carabinieri. Uno di loro lo prese e gli diede tante di quelle mazzate in faccia. Mai vista una scena del genere”.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 12 gennaio 2024 Audizione al Comitato Schengen. Come funzionerà il protocollo? Piantedosi non risponde. Intanto i numeri del Viminale dicono che i ragazzi stranieri accolti in Italia sono meno di 10mila. Il 25-30% di quelli che sbarcano vanno via. In televisione sottolinea che squadre di tecnici italiani sono già impegnate nei sopralluoghi in Albania, ma con i parlamentari non risponde ai tanti dubbi che restano sull’accordo con Tirana. È la doppia giornata del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ieri si è diviso tra La7 e il Comitato parlamentare di controllo su Schengen, Europol e immigrazione.

 

di Luigi Lupo

Il Manifesto, 12 gennaio 2024 Intervista a Satvinder Juss, professore di Diritto al King’s College di Londra: “Viola la Convenzione sui rifugiati. Improbabile, poi, che le richieste di ammissione vengano evase entro 28 giorni. Difficilmente i richiedenti potranno essere respinti nei Paesi di origine”. I migranti corrono il rischio di maltrattamenti, con possibilità di violazione dei diritti umani, e il modello potrebbe creare un pericoloso precedente. La proposta di accordo tra Italia e Albania per la costruzione di due Cpr nel Paese governato da Edi Rama sembra fare acqua da tutte le parti. O quantomeno è questa la considerazione di Satvinder Juss, professore di Diritto al King’s College di Londra e avvocato al Gray’s Inn, uno dei maggiori esperti di politiche migratorie.

 

di Umberto De Giovannangeli

L’Unità, 12 gennaio 2024 Non sarà il processo del secolo, di certo, però, è un evento che va ben oltre la dimensione strettamente giuridica. Perché sul banco degli imputati sale lo Stato che nacque per dare un focolaio nazione a ciò che restava di un popolo sopravvissuto al più grande Genocidio che la Storia ha conosciuto. 11 gennaio 2024: il giorno della prima udienza alla Corte internazionale di Giustizia dell’Aja sull’accusa di genocidio intentata dal Sudafrica contro Israele. I giudici sono entrati solennemente nell’aula per ascoltare due giorni di discussioni.

 

di Massimo Congiu

Il Manifesto, 12 gennaio 2024 La situazione in cui si trova Ilaria Salis, detenuta a Budapest da febbraio dell’anno scorso in quanto imputata per aggressione a due neonazisti, fotografa una realtà drammatica: quella delle carceri ungheresi. In una lettera scritta al suo avvocato Eugenio Losco, menzionata dall’articolo di Mario Di Vito su il manifesto del 11 gennaio, Ilaria racconta condizioni igieniche spaventose che comprendono la presenza di cimici, topi e scarafaggi, “una dotazione mensile di 100 milligrammi di sapone, quattro pacchi di carta igienica e un ciuffo di cotone per il ciclo mestruale”. L’elenco degli orrori aumenta con il riferimento a trasferimenti in catene, un’ora d’aria al giorno e, a quanto pare non sempre garantita, detenuti costretti a guardare il muro durante le soste nei corridoi.

 

DOCUMENTI

Articolo: "La guida sotto effetto di stupefacenti", di Andrea Baiguera Altieri

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 15 al 21 gennaio 2024

Presentazione del libro: "Di sasso in sasso", di Arrigo Cavallina (Evento online, 15 gennaio 2024, ore 20.30)

Incontro-dibattito: "Contro il pacchetto sicurezza. Tutte le informazioni sulla legge e tutte le ragioni per una decisa opposizione" (Online, 16 gennaio 2024)

Presentazione del libro: "Legislazione antimafia. Doppio binario e modello differenziato di giustizia penale", di Veronica Manca (Catanzaro, 19 gennaio 2024)

Incontro-dibattito: "Sbatti il mostro in prima pagina. La giustizia, il carcere e la rappresentazione da parte dei media" (Campobasso, 25 gennaio 2024)

Convention del Centro Francescano di Ascolto: "Tra le guerre e il desiderio di pace. Per un risveglio delle coscienze" (Rovigo, 28 gennaio 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI FORMAZIONE

Master di II livello in "Diritto penitenziario e Costituzione" dell'Università degli Studi Roma Tre (Domande di ammissione fino al 19 gennaio 2024)

Winter School Università Insubria: "Victims' rights in the light of the Council of Europe Recommendation CM/Rec 2023(2)" (Como, 29 gennaio - 2 febbraio 2024)

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, dal 15 febbraio al 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: i progetti del territorio (Scadenza 15 febbraio 2024)

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: incontro di presentazione dei progetti (Padova, 1 febbraio 2024)

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2024)

 

 

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