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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 5 febbraio 2024

di Paola Severino

La Stampa, 5 febbraio 2024 Eccoci di nuovo all’emergenza-carceri, all’allarme per il crescente numero di suicidi, al problema del sovraffollamento, al timore di un nuovo intervento sanzionatorio della Corte europea dei Diritti dell’uomo. Sono trascorsi circa 12 anni da quando venne raggiunto il numero record di 66 mila detenuti che portò a quella condanna. Una condanna le cui conseguenze vennero evitate a seguito della emanazione dei cosiddetti “decreti svuota carceri”, basati su alcune misure deflattive che si possono così sintetizzare: incentivo all’utilizzo del braccialetto elettronico per permettere una più estesa applicazione degli arresti domiciliari; un ampliamento dei termini per usufruire dell’affidamento in prova al servizio sociale ....

 

di Luigi Manconi

La Repubblica, 5 febbraio 2024 E se all’interno del nostro miserevole sistema penitenziario fosse consentito alla persona detenuta di svolgere i colloqui, anche intimi, con il partner? È quanto previsto da una sentenza della Consulta. L’amore in carcere. Non quello sognato, fantasticato, invidiato e non quello violento e clandestino; nemmeno quello rubato da mani e sguardi frettolosi e ansiosi e quello detto o urlato. Ma l’amore se si può dire vero, quello che fa incontrare due desideri e due corpi. Per i prigionieri di 31 Paesi europei è un diritto riconosciuto: e per loro, a determinate condizioni, sono disponibili “spazi di espressione dell’affettività intramuraria, inclusa la sessualità” (Corte costituzionale 10/24).

 

di Giacomo Puletti

Il Dubbio, 5 febbraio 2024 Il penitenziario veneto di Montorio è tristemente noto come “carcere della morte” per i cinque suicidi in meno di tre mesi. Non si ferma l’emergenza suicidi in carcere, con altri due detenuti che si sono tolti la vita nei nostri penitenziari nelle ultime ore. Sono così 15 i suicidi in carcere da inizio anno, un numero enorme in assoluto e ancor di più se rapportato allo stesso periodo degli scorsi anni.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 5 febbraio 2024 Il sovraffollamento delle strutture e la mancanza di personale impegnato nell’assistenza dei reclusi, specialmente di quelli più vulnerabili, hanno aggravato la crisi. Nel 2022 si sono registrati 84 suicidi, nel 2023 sono stati 69, e la preoccupante tendenza persiste nel 2024 con già 15 suicidi all’inizio dell’anno, di cui gli ultimi due a febbraio. La crisi dei suicidi nelle carceri italiane, unita al grave sovraffollamento, richiede interventi immediati e mirati.

 

di Federico Capurso

La Stampa, 5 febbraio 2024 La segretaria del Pd in Abruzzo attacca “il solito populismo di destra”: “Si parla di nuove prigioni senza affrontare il tema delle misure alternative”. È il secondo tour di Elly Schlein in Abruzzo in meno di un mese. E ce ne sarà un terzo, a ridosso delle elezioni regionali del 10 marzo. La segretaria del Pd è sempre accompagnata da Luciano D’Amico, il candidato presidente di Regione del centrosinistra, e insieme parlano di sanità, investimenti edilizi, università, energie da sprigionare nelle piccole comunità dell’entroterra.

 

di Ciro Cuozzo

Il Riformista, 5 febbraio 2024 Tra suicidi e neonati sbattuti in cella senza un minimo di raziocinio prosegue il dramma silenzioso delle carceri italiane. Nonostante le denunce di garanti, associazioni e qualche politico, il tema continua a lasciare indifferenti cittadini e, soprattutto, la politica, abituata ai soliti proclami mai seguiti da fatti. Anzi, l’unico fatto è che il ministero della Giustizia guidato da Carlo Nordio ha stanziato fondi per costruire nuove carceri. Il weekend in corso regala, si fa per dire, due episodi che cristallizzano al meglio il disinteresse totale delle istituzioni verso il carcere. Il primo riguarda il piccolo Aslan, il neonato di un mese ‘ospitato’ per qualche giorno, fino a sabato 3 febbraio, in una cella della Casa Circondariale Lorusso e Cotugno di Torino.

 

di Andrea Valesini

L’Eco di Bergamo, 5 febbraio 2024 Secondo un vizio, in Italia vengono qualificati come emergenze fenomeni che ormai sono strutturali. Accade per l’immigrazione: i primi sbarchi sulle nostre coste risalgono a oltre 30 anni fa ma ancora oggi sono giudicati appunto come emergenza. Oltretutto l’approdo via mare rappresenta solo il 15% degli accessi irregolari in Italia. Anche il sovraffollamento carcerario è definito emergenza, nonostante abbia una storia almeno ventennale. Al 31 dicembre scorso nei penitenziari italiani erano detenute 62.707 persone, con una tendenza alla crescita di 400 al mese, a fronte di 51.272 posti. Il sovraffollamento è fra le cause dell’alto numero di suicidi in cella, tragedia che si consuma in una proporzione maggiore rispetto a quella fra la popolazione libera ...

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 5 febbraio 2024 In Italia serve anche una riforma architettonica delle carceri “nell’ottica della riduzione del danno”. L’architetto Cesare Burdese lo sostiene da sempre. Il professionista torinese ha partecipato in passato ai lavori delle commissioni ministeriali che si sono occupate di architettura penitenziaria. “I nostri Istituti penitenziari sono architettonicamente informati secondo logiche securitarie, con soluzioni che sconfinano nell’afflittività, a scapito della funzione rieducativa della pena”.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 5 febbraio 2024 L’Italia dovrà adeguarsi alla sentenza della Corte costituzionale sul diritto all’affettività in carcere e garantire momenti di intimità anche dietro le sbarre. La storica sentenza della Corte costituzionale, che riconosce pienamente il diritto all’affettività e alla sessualità dei detenuti, ha indicato il dovere dell’amministrazione penitenziaria di organizzare appositi spazi affinché questo diritto sia esercitato. Mentre la politica è indietro, lo Stato di Diritto - grazie all’intervento della magistratura di sorveglianza e della Consulta - promuove un cambiamento di paradigma dell’esecuzione penale, che inevitabilmente dovrà adeguarsi anche l’architettura carceraria.

 

di Claudio Cerasa

Il Foglio, 5 febbraio 2024 Non si può essere contro la gogna in Ungheria e a favore in Italia. Non si può essere per le garanzie da noi e per la barbarie a Budapest. Non si può offendere una libertà, diceva Filippo Turati, senza offendere tutte le altre. Ipocrisia, no, grazie. Ci sono buone ragioni per credere che l’attenzione mediatica e politica che si è andata a creare intorno al caso di Ilaria Salis possa aiutare l’attivista italiana, se così si può definire, ad avere un processo che non sia totalmente incompatibile con lo stato di diritto europeo. L’immagine della ragazza di Monza con il guinzaglio, le catene e i ceppi ai polsi ha suscitato emozioni, ha stimolato ragionamenti diversi e ha dimostrato però ancora una volta che il tema ...

di Valentina Calderone*

lafeltrinelli.it, 5 febbraio 2024 Le immagini di Ilaria Salis condotta in catena nell’aula del tribunale di Budapest, con polsi e caviglie chiusi da ceppi con lucchetti, ci fa pensare a scene che provengono da un’altra epoca, a quei supplizi medievali in cui era prima di tutto il corpo dell’imputato a essere esposto, umiliato e mortificato, per essere mostrato agli altri cittadini con l’idea che la spettacolarizzazione di quelle sofferenze potesse fungere in qualche modo da deterrente. Gogne e impiccagioni, torture e catene, nel corso dei secoli le punizioni si sono evolute, per lo meno in questa parte del mondo, sottraendo sempre più i corpi dei condannati allo sguardo pubblico.

 

di Eriberto Rosso*

Il Riformista, 5 febbraio 2024 “Sono convinto che né il rito davanti al tribunale, né la gravità̀ del reato, possono giustificare un limite, ed una differenziazione, dell’appello del P.M. rispetto alle sentenze di assoluzione”. Il Prof. Gaetano Pecorella, avvocato penalista, a lungo parlamentare della Repubblica, Past-President Ucpi, è il padre dell’omonima legge sulla inappellabilità delle sentenze di assoluzione, fermata dalla Corte costituzionale nel 2007. Ragionevole dubbio e impossibilità di un secondo grado di giudizio di merito per chi, assolto in primo grado venga poi condannato in appello sono ragioni fondamentali per l’abrogazione dell’appello del P.M.

 

di Guido Camera

Il Sole 24 Ore, 5 febbraio 2024 Si rafforza la tutela della riservatezza delle comunicazioni tra l’avvocato e il suo assistito. È l’effetto di un emendamento al disegno di legge sulla giustizia penale (atto Senato 8o8), approvato dalla commissione Giustizia di Palazzo Madama, che mira a evitare che gli inquirenti possano ascoltare le conversazioni o comunicazioni, telefoniche, ambientali e telematiche, che intercorrono tra l’avvocato e il proprio assistito.

 

di Giuseppe Legato

La Stampa, 5 febbraio 2024 Per ogni euro speso lo Stato ne incassa almeno dieci con i sequestri dei beni. I procuratori antimafia contro il tetto alla spesa di Nordio: “Ingerenza politica”. C’è grande confusione sotto il cielo di Roma su uno dei temi più dibattuti del mondo della giustizia: le intercettazioni. Fronte divisivo per eccellenza ancora di più degli altri che pure hanno un peso nell’economia dei rapporti tra l’esecutivo e il mondo delle toghe.

 

di Grazia Longo

La Stampa, 5 febbraio 2024 La procuratrice dei minori di Palermo Claudia Caramanna: “La nazionalità non c’entra, pesa il disagio sociale. I ragazzi in gruppo commettono reati più gravi e i social amplificano il problema”

 

di Marilù Musto

Il Mattino, 5 febbraio 2024 Si chiamava Carmine, aveva 58 anni e viveva in due prigioni: la prima, quella della sedia a rotelle. La seconda, fra le sbarre del carcere. Era disabile ed era rinchiuso nel reparto con 30 detenuti “sex offender”, Carmine. Durante la notte fra sabato e domenica si è tolto la vita impiccandosi con una cintura al termosifone della sua cella. Carmine è il quindicesimo detenuto suicida in un mese dall’inizio dell’anno, morto nello stesso giorno di un altro recluso a Montorio di Verona, un cittadino straniero, dimesso da qualche giorno dal reparto psichiatrico: si è impiccato anche lui.

 

veronasera.it, 5 febbraio 2024 Per il quinto suicidio in tre mesi a Montorio, presidio organizzato da Verona Radicale. Mentre il Comune “proseguirà ancora più incessante il lavoro di sensibilizzazione e approfondimento”. Non è caduto nel silenzio il suicidio in carcere del 38enne ucraino detenuto a Montorio. Il quinto in tre mese nel penitenziario veronese e il 14esimo in Italia da inizio anno, seguito in poco tempo dal 15esimo caso avvenuto a Carinola, in provincia di Caserta, dove a togliersi la vita è stato un 58enne con disabilità.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 5 febbraio 2024 Nella Casa circondariale di Canton Mombello il sovraffollamento è al 200%, e il progetto di ampliamento di Verziano, arenato da tempo, potrebbe non bastare. Gli interventi in materia di architettura carceraria spesso fanno i conti con le riprogrammazioni e con i ritardi. Intoppi di vario genere acuiscono problemi che si trascinano da anni con ripercussioni negative sui detenuti e precarie condizioni di lavoro per gli agenti della polizia penitenziaria e per gli altri operatori. È il caso anche della casa di reclusione di Verziano, a Brescia. Il progetto per l’ampliamento, risalente a una decina di anni fa, poteva contare su una dotazione iniziale di 15 milioni. Tutto però si è arenato da tempo.

 

di Daniele Zaccaria

Il Dubbio, 5 febbraio 2024 Il dispositivo carcerario ideato da Jeremy Bentham era un’utopia per migliorare le condizioni dei detenuti, ma anche, per dirla con Foucault, il modello della moderna società del controllo e della sorveglianza perpetua. Il “panopticon” è il modello architettonico che simboleggia l’avvento dei moderni istituti di pena, il “carcere ideale” secondo le parole e le intenzioni del suo ideatore, il filosofo britannico Jeremy Bentham, liberale, riformatore convinto e “cittadino onorario” della Rivoluzione francese.

 

di Rinaldo Frignani e Erica Dellapasqua

Corriere della Sera, 5 febbraio 2024 Il 22enne originario della Guinea è stato trovato morto questa mattina nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria. Disordini tra i migranti, militari feriti. Lanci di sassi contro gli operatori, grate di ferro e porte abbattute. Il tentativo di incendiare un’auto della polizia. Una mattinata di tensione e disordini nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria, alle porte di Roma, dopo il suicidio di uno dei giovani in attesa dell’espulsione.

Il Domani, 5 febbraio 2024

La procura ha aperto un fascicolo di inchiesta per istigazione al suicidio. Su un muro Sylla ha lasciato un messaggio: “Se un giorno dovessi morire, vorrei il mio corpo fosse portato in Africa, mia madre ne sarebbe lieta (...) L’Africa mi manca molto e anche mia madre, non deve piangere per me. Pace alla mia anima, che io possa riposare in pace”. Quattordici persone sono state arrestate dalle forze dell’ordine dopo la rivolta scoppiata all’interno del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria a Roma. Le proteste sono scoppiate in seguito al suicidio del 22enne originario della Guinea, Ousmane Sylla, che si trovava all’interno della struttura da otto mesi.

 

di Alessandra Ziniti

La Repubblica, 5 febbraio 2024 Rivolta al Centro per i rimpatri dopo il ritrovamento del corpo del ragazzo della Guinea che si è impiccato alle sbarre della sua cella. Detenuto da 8 mesi ma l’Italia non ha accordi di rimpatrio con il suo Paese. Chiuso da otto mesi in una gabbia, prima a Trapani e da una decina di giorni a Roma, in strutture sovraffollate e in condizioni indecenti, Ousmane Sylla stava ormai impazzendo. In carcere senza aver commesso alcun reato. Detenzione amministrativa, la chiamano, in vista del rimpatrio per gli irregolari come lui. Peccato che Ousmane in Guinea non lo avrebbero mai rimpatriato, visto che l’Italia non ha alcun accordo con quel Paese.

 

di Lodovico Poletto

La Stampa, 5 febbraio 2024 Oggi il padre dell’insegnante detenuta in catene incontra Nordio e Tajani. Corsa contro il tempo per presentare un piano a Budapest. Alle cinque di domenica pomeriggio l’avvocato milanese Eugenio Losco non si lascia andare a previsioni su come finirà l’incontro di oggi a Roma, con i ministri della Giustizia Carlo Nordio, quello degli Esteri, Antonio Tajani. La strategia da mettere a punto è complessa. Bisogna definire il piano da presentare a Budapest abbastanza rapidamente. Così che Ilaria Salis possa ottenere gli arresti domiciliari e lasciare il carcere dove si trova rinchiusa: una ex prigione della Gestapo, non lontana dal centro, ma isolata rispetto alle strade del turismo. Dello shopping, dei negozi griffati, dei locali acchiappa allocchi, nei quali un piatto con tre salsicce e una birra costa poco meno di 40 euro.

 

di Francesca Mannocchi

La Stampa, 5 febbraio 2024 Come a Gaza, in Cisgiordania le strutture sono nel mirino. Blocchi, irruzioni, sparatorie. I bambini pagano il prezzo. “Il mio Ahmed non respirava, l’ho portato a braccia, in mezzo ai tank. Troppo tardi, è morto davanti ai medici”. Muhammad ricorda nei dettagli la notte di dicembre in cui le forze armate israeliane hanno fatto irruzione nel campo profughi di Jenin. La gente da dietro le finestre guardava il cielo, per capire se il campo sarebbe stato bombardato un’altra volta. Muhammad e i suoi vicini hanno preso i bambini e sono corsi verso l’ospedale vicino, il posto considerato più sicuro, e si sono nascosti nelle corsie, lì hanno aspettato la fine dell’incursione.

 

DOCUMENTI

Ministero della Giustizia. Statistiche su "Adulti in area penale esterna" e "Minorenni e giovani adulti in carico ai Servizi minorili", al 15 gennaio 2024

Dossier. "Diritto all'affettività per le persone detenute: se ne discute da almeno 20 anni. Sarà la volta buona?", a cura di Ristretti Orizzonti

Comunicato dell'Unione delle Camere Penali Italiane: "I suicidi nelle carceri e nei C.P.R., una strage inarrestabile. Il tempo è finito"

Articolo. "Frammenti di un nuovo discorso amoroso: la Corte costituzionale n. 10 del 2024 e l’affettività in carcere", di Riccardo De Vito

Articolo. "Amore e carcere: binomio (im)possibile(?)! La Corte costituzionale segna una tappa fondamentale del percorso di inveramento del volto costituzionale della pena", di Veronica Manca

Articolo: "Cade un tabù. Con la sentenza 10/2024 la Corte Costituzionale riconosce l'importanza della sessualità in carcere", di Francesco Ceraudo

Articolo. "Il lavoro in carcere: premio o castigo? Riflessioni a partire dal riconoscimento della NASpI", di Anna Terzi e Riccardo De Vito

Articolo. "Quella gratuità che batte lo spreco. Né Stato né Mercato da soli ce la fanno. Servono opere come quelle del Terzo settore. A cominciare dalla lotta all’indigenza e allo spreco", di Giovanni Bruno

Articolo: "Cade un tabù. Con la sentenza 10/2024 la Corte Costituzionale riconosce l'importanza della sessualità in carcere", di Francesco Ceraudo

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 5 all'11 febbraio 2024

"Io sono Cassandra", spettacolo del Teatro dei Venti con le detenute della Casa Circondariale di Modena (Modena, fino all'8 febbraio 2024)

Presentazione del libro e dibattito: "Processo al carcere", di Aristide Donadio (Roma, 9 febbraio 2024)

Teatro Puntozero Beccaria: "Alice nel Paese delle Meraviglie", regia di Giuseppe Scutellà (Milano, dall'8 al 18 febbraio 2024)

Seminario: "Fare scuola in carcere per attivare processi trasformativi" (Casa di Reclusione di Milano Bollate, 20 febbraio 2024)

Ordine degli Avvocati di Firenze e Università di Firenze: "Ciclo di incontri sui diritti umani" (Firenze, dal 20 febbraio al 10 luglio 2024)

Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" - Dipartimento di Giurisprudenza. Seminario: "Costituzione e carcere" (S.M. Capua Vetere, 1 marzo 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI FORMAZIONE

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, dal 15 febbraio al 20 aprile 2024)

"La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico", laboratorio con lectio magistrale di Duccio Demetrio (Milano, 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Bando Servizio Civile Universale. Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo: i progetti del territorio (Scadenza 15 febbraio 2024)

Bando Servizio Civile Universale. Progetti con gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna del Ministero della Giustizia (Scadenza 15 febbraio 2024)

Premio Nazionale di Poesia "Terra di Virgilio". Sezione "Ozio degli attivi", riservata a persone ospitate in strutture protette (Scadenza 10 febbraio 2024)

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2024)

 

 

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