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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 3 febbraio 2024
di Davide Damiano*
Il Foglio, 3 febbraio 2024 Di fronte al tredicesimo suicidio in carcere da inizio anno, è impossibile restare in silenzio. Nel paese oggi si fa strada un manicheismo che non sa o non vuole vedere la realtà. “Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri, poiché è da esse che si misura il grado di civiltà di una nazione”. Suicidi, pestaggi, sovraffollamento, condizioni igieniche disastrose: che direbbe Voltaire del sistema penitenziario italiano? Solo una persistente indifferenza ci salva dalle domande che la cronaca, con regolarità, ci ripropone: come trattiamo chi ha compiuto degli errori? Come li aiutiamo a prendere coscienza del danno che hanno recato a loro stessi e alla società? Cosa possiamo fare per questi “ultimi”, oltre a infliggere loro una giusta pena, che possa aprire la strada a un percorso di recupero?
di Liana Milella
La Repubblica, 3 febbraio 2024 Come evitarli? Il Guardasigilli rilancia il suo giudice collegiale, che però è previsto solo tra due anni. E le caserme da riadattare. Ne parla da un anno ma non se n’è vista una. E nel frattempo? Dal 2020 si sono uccise 282 persone. L’avete ascoltato il Guardasigilli Carlo Nordio al Senato? Lo interrogavano sulle carceri e sui suicidi in cella. E lui, alla Catalano, il “filosofo” di Quelli della notte, ha detto che “bisogna diminuire il sovraffollamento”. Proprio così, sembra l’uovo di Colombo, invece è una tragedia. Perché di mezzo ci sono vite umane che sfumano. E a parlare non è un cittadino qualunque, uno che passa per strada sotto palazzo Madama e non sa neppure che nel solo mese di gennaio 13 detenuti si sono tolti la vita.
di Errico Novi
Il Dubbio, 3 febbraio 2024 Serracchiani annuncia un evento sull’emergenza penitenziaria al nazareno. Schlein in prima linea. L’obiettivo: “Ripartire dalla riforma Orlando e da chi vi contribuì. Basta preclusioni sulle pene alternative”. Di fronte alla tragedia dei suicidi in carcere, il governo esita. Nonostante il segnale, silenzioso ma inequivoco, lanciato da Sergio Mattarella, che mercoledì scorso ha ricevuto al Quirinale il capo del Dap Giovanni Russo. Carlo Nordio riconosce il grado intollerabile raggiunto dall’emergenza, ma ne affida l’exit strategy a ipotesi in ogni caso remote.
di Riccardo Polidoro*
Il Dubbio, 3 febbraio 2024 Il 9 e il 10 febbraio si terrà l’inaugurazione dell’anno giudiziario dei penalisti italiani. Un evento voluto dall’Unione delle Camere Penali, previsto a Roma al Teatro Eliseo. Il tradizionale appuntamento, lontano dai formali rituali di esposizione di dati, cifre e numeri sull’andamento della Giustizia in Italia, é da sempre un’occasione di confronto con tutte le componenti del mondo del diritto. Il titolo dell’evento “Il processo come ostacolo. Il carcere come destino. Difendere le garanzie dell’imputato e la dignità del condannato secondo Costituzione”, rende immediatamente chiara e ribadisce, ancora una volta, la volontà dell’Ucpi di prospettare e di vedere poi concretizzate le necessarie riforme, non più rinviabili dinanzi ad un sistema processuale ...
di Davide Varì
Il Dubbio, 3 febbraio 2024 Il carcere appare ormai come l’unico rimedio a ogni forma di trasgressione e la politica sembra aver perso qualsiasi forma di umanità e creatività. Ha perso sopra ogni cosa l’ambizione di guidare la società italiana verso percorsi di inclusione che non siano esclusivamente punitivi. Certo, l’Italia non è l’Ungheria illiberale di Orbàn. Non ancora, almeno. Eppure c’è qualcosa che accomuna pericolosamente Roma e Budapest: parliamo del carcere. E non ci riferiamo, qui, alle condizioni dei nostri istituti di pena nei quali sono costretti a “sopravvivere” i detenuti italiani.
di Flavia Perina
La Stampa, 3 febbraio 2024 Le foto di Aylan sulla spiaggia o il volto tumefatto di Cucchi hanno svegliato le coscienze. Ma lo spazio dei diritti conquistato dai tempi di Tortora non è così largo come immaginiamo. Ci sono fotografie che hanno il potere di sintetizzare una storia in un colpo d’occhio e talvolta di cambiarla. Quella di Ilaria Salis al guinzaglio in un tribunale ungherese appartiene a questo tipo di album: sapevamo della scarsa considerazione per i diritti del governo di Budapest, ma è servita un’immagine per rendere concreta quella consapevolezza, muovere ambasciatori e ministri, cercare soluzioni.
di Paolo Pandolfini
Il Riformista, 3 febbraio 2024 Con un ritardo di oltre un anno sulla iniziale tabella di marcia, la prima parte della riforma della giustizia voluta dal ministro Carlo Nordio approderà martedì prossimo nell’Aula del Senato. La Commissione giustizia di Palazzo Madama, relatrice del testo la presidente Giulia Bongiorno (Lega), ha concluso infatti nei giorni scorsi il voto sugli emendamenti. Il testo, otto articoli in tutto, prevede l’abrogazione dell’abuso d’ufficio, la revisione del reato di traffico d’influenze illecite, una stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni quando riguardano persone esterne al perimetro delle indagini, alcune modifiche ai provvedimenti cautelari, ad iniziare dalla collegialità riguardo la loro emissione, una rivisitazione dell’avviso di garanzia, il potere di ricorso del pm sulle sentenze di proscioglimento.
di Lorenzo Pellegrini
Il Riformista, 3 febbraio 2024 Come si legge nella Relazione di accompagnamento, presupposto fondamentale della disciplina in fieri è il collegamento alla funzione rieducativa che sarebbe frustrata se la pena fosse eseguita a troppa distanza dalla commissione del fatto nonché all’oblio che il decorso del tempo determina sulla memoria del reato riducendo progressivamente l’interesse alla sua persecuzione. Col DDL C.893 approvato alla Camera il 16 gennaio scorso e ora trasmesso al Senato col n. S.985 prende corpo la quarta modifica della prescrizione in soli sette anni, dopo la Orlando (2017), la Bonafede (2019) e la Cartabia (2021).
di Valentina Stella
Il Dubbio, 3 febbraio 2024 Il ddl non convince Forza Italia e Lega, che spingono per la co-assegnazione alla Commissione Giustizia. Il 6 dicembre scorso la Commissione Affari costituzionali del Senato ha adottato un testo unificato di quattro disegni di legge di modifica costituzionale (Antonio Iannone di Fratelli d’Italia, Bruno Marton del Movimento 5 Stelle, Dario Parrini del Partito democratico, Peppe De Cristofaro di Alleanza verdi e sinistra) che si compone di un solo articolo: “All’articolo 111 della Costituzione, dopo il quinto comma, è inserito il seguente: “La Repubblica tutela le vittime di reato e le persone danneggiate dal reato”.
di Giuseppe Crimaldi
Il Mattino, 3 febbraio 2024 Nessun segno di violenza: è l’autopsia a dire una prima, importante parola nella ricerca della verità sulla morte di Alexandro Esposito, il giovane trovato morto il cinque gennaio scorso all’interno di una cella del carcere di Poggioreale. Solo un primo passo, è vero, che tuttavia tende ad escludere ciò che all’inizio si era sospettato: e cioè che il recluso 34enne di San Giorgio a Cremano fosse stato ucciso, forse per un pestaggio. Ma se da un lato l’assenza di lesioni compatibili con il pestaggio dirada le ombre iniziali, dall’altro impedisce di poter dire quale sia stata esattamente la causa del decesso, almeno fino a quando gli esami medico-legali disposti dalla Procura di Napoli non saranno completati. E precisamente fino al momento in cui si disporrà degli esiti degli esami tossicologici.
ansa.it, 3 febbraio 2024 L’uomo, con problemi di tossicodipendenza, è deceduto il 25 gennaio scorso, ma la famiglia fu informata solo il giorno dopo. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un suicidio. La procura di Foggia ha aperto un’indagine e ha disposto un’autopsia per accertare le cause della morte di un 34enne detenuto nella casa circondariale di Foggia. A comunicarlo sono i legali della famiglia, gli avvocati Leonardo Cavalieri di Troia e Raffaele Carone di Torremaggiore che - su richiesta della famiglia - hanno presentato un esposto. La procura ha disposto che venga eseguita l’autopsia.
di Paola Calvano
Il Centro, 3 febbraio 2024 La morte di Simone Maccarone, 52 anni, di Vasto, un anno fa nel carcere di San Donato di Pescara, è stata ieri mattina al centro di una udienza davanti al Gup di Pescara chiamato a pronunciarsi sul prosieguo delle indagini relative al decesso. In aula è stata discussa la richiesta di opposizione all’archiviazione presentata dai legali della famiglia Maccarone, gli avvocati Arnaldo e Francesco Tascione, Fiorenzo e Anna Cieri.
di Andrea Cittadini
Giornale di Brescia, 3 febbraio 2024 Un detenuto attualmente in affidamento in prova racconta cosa significa vivere dentro il Nerio Fischione. Il carcere di Canton Mombello lo ha conosciuto in due periodi diversi della sua vita. Prima vent’anni fa e poi recentemente. Adesso sta affrontando un periodo di affidamento in prova per cercare di mettersi definitivamente alle spalle i guai con la giustizia. Che per Martino, nome di fantasia, 40enne bresciano, sono sempre stati legati allo spaccio di droga.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 3 febbraio 2024 L’Sos lanciato dalle detenute. Appello di Avs e Pd al ministro di Giustizia. Nel padiglione femminile del carcere “Lorusso e Cotugno” di Torino, dove da nove anni è situato l’Istituto a custodia attenuata per madri, sono abituate a vedere reclusi anche bimbi piccoli, purtroppo. Ma un neonato di un mese è una visione che non si può sopportare. Le detenute hanno perciò lanciato, con una lettera, una richiesta di aiuto raccolta dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Marco Grimaldi che ieri si è recato nella casa circondariale torinese insieme alla consigliera comunale di Sinistra Ecologista Sara Diena a verificare la condizione della “giovane madre terrorizzata” entrata in carcere giovedì scorso con il suo “Aslan, bimbo di appena un mese”.
di Francesco Brun
Corriere del Veneto, 3 febbraio 2024 Puntare al reinserimento lavorativo dei detenuti, in modo che una volta usciti possano introdursi correttamente nel tessuto sociale. È uno degli argomenti discussi ieri mattina all’interno della casa circondariale Dal Papa di San Pio X, durante la visita di una delegazione composta dal segretario nazionale dell’Unione sindacati polizia penitenziaria Leonardo Angiulli, dal dirigente del sindacato Francesco Tarantello e dalla consigliera regionale leghista Silvia Maino.
di Tiziano Grottolo
Corriere del Trentino, 3 febbraio 2024 “Vigilare e presidiare le fisiologiche relazioni fra istituzioni penitenziarie e il mondo del volontariato sociale che si impegna a dare forma e sostanza al principio di rieducazione della pena nel rispetto della dignità e dei diritti dei detenuti”. Questo l’appello rivolto direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La lettera, come prima firma porta quella dal consigliere provinciale del Pd, Andrea de Bertolini, ma è stata sottoscritta da tutti i membri della minoranza che alle scorse elezioni ha sostenuto Francesco Valduga. Il carcere, viene spiegato nella nota, deve tornare a essere un luogo di effettiva rinascita individuale, relazionale e sociale, “nell’interesse dell’intera collettività e delle generazioni future”.
di Francesca Cisotto
varesefocus.it, 3 febbraio 2024 “La costruzione di progetti condivisi con le imprese per il reinserimento nella società degli ex detenuti attraverso il lavoro. Una priorità sociale, ma anche economica”. È così che il Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, definisce la necessità di dotare il territorio di una strategia condivisa per il reinserimento nella società civile degli ex detenuti. Passaggio fondamentale per la costruzione di una provincia più inclusiva, ma non l’unico.
oggitreviso.it, 3 febbraio 2024 “Abbiamo bisogno di istituti adatti per spazi e attività, per insegnare il futuro ai giovani e un mestiere”. “Non facciamo l’errore di attribuire alla società e al sistema di rieducazione penale la colpa dei crimini. L’unico responsabile dei crimini è il criminale”. Lo ha affermato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, a ‘Giù la maschera’, il programma condotto da Marcello Foa su Radio 1 Rai, nella puntata di oggi dedicata al tema ‘Carceri sovraffollate: è vera giustizia?’.
sassarinotizie.com, 3 febbraio 2024 La Garante regionale Irene Testa scrive al Comitato prevenzione della tortura. Riceviamo e diffondiamo la lettera che la garante regionale Irene Testa scrive al Presidente del Comitato Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa Alan Mitchell: “Due mesi fa avevo scritto al Comitato e ad oggi non ho avuto risposte. Appello urgente a visitare strutture. Nell’esercizio delle mie funzioni, ho preso atto delle perduranti condizioni di sovraffollamento delle carceri italiane che contribuiscono ad acuire, in negativo, le già difficili condizioni di vita dei detenuti.
ansa.it, 3 febbraio 2024 Un documentario di Michele Rho racconta la bella realtà di Bollate. Dagli orti nelle carceri curati dai detenuti, con i prodotti che poi possono essere venduti all’esterno, al successo del ristorante In Galera dove lavorano i detenuti del penitenziario di Bollate aperto a tutti. La cucina si fa sociale e diventa strumento di riscatto e possibilità di lavoro per i detenuti. Si intitola “Benvenuti in galera”, il documentario di Michele Rho sul primo ristorante al mondo aperto dentro un carcere, fondato da Silvia Polleri, una produzione WeRock in uscita in sala.
di Andrea Radic
fsnews.it, 3 febbraio 2024 Si è tenuto a Milano “I Girasoli d’Inverno” secondo appuntamento dedicato ai progetti di reinserimento sociale delle detenute e dei detenuti. La serie di momenti di approfondimento, voluta dalla Città Metropolitana di Milano, porta l’attenzione sulle modalità di accesso alle diverse forme di cultura, quali strumenti di riscatto e recupero sociale all’interno degli istituti penitenziari di Milano e provincia.
anconatoday.it, 3 febbraio 2024 Donati a Tenda di Abramo e Unità di Strada. Un quintale di verdura per aiutare chi ha più bisogno. Cassette di finocchi a chilometro zero, il frutto del lavoro dei detenuti che partecipano all’orto sociale del carcere di Barcaglione, sono state consegnate questa mattina al Comune di Falconara che le ha immediatamente girate alla Tenda di Abramo e all’Unità di Strada - Ri.Bo. Dopo la consegna di giorni scorsi al Mercato Dorico di Ancona un nuovo segno tangibile di solidarietà nei confronti del territorio e della comunità. “La Fattoria Barcaglione - spiega Mattia Ciavattini, responsabile regionale di Campagna Amica - fa parte della rete degli agrimercati di Coldiretti e spesso è presente anche al mercato del giovedì di Falconara.
asl3nuoro.it, 3 febbraio 2024 “Il metaverso è una dimensione tecnologica che, a differenza di quanto si tenda a pensare, travalicherà il mondo dei giochi e dell’intrattenimento, generando profonde trasformazioni anche nel settore dell’assistenza sanitaria”. L’azienda ha dimostrato di avere una sensibilità spiccata e una predilezione per le innovazioni tecnologiche, come testimoniano il sistema di telemedicina e teleassistenza aziendale, ormai decollati con i primi incoraggianti risultati, ecco perché, nei giorni scorsi, il Direttore Generale dell’ASL 3 ha presentato un progetto sul Metaverso in un luogo insolito, dove persone che sperimentano limitazioni nella libertà e vita quotidiana potrebbero avere un deciso miglioramento nell’assistenza medico-sanitaria.
di Emanuele Alecci*
Corriere della Sera, 3 febbraio 2024 La competizione è stata lanciata nel 2013 dal Centro Europeo del Volontariato di Bruxelles. Trento è la seconda città a vincere dopo Padova 2020. Ha ricevuto inoltre da Cosenza il testimone di Capitale italiana del volontariato. Non è comune sedersi attorno ad un tavolo per discutere. Ma quando si riesce a condividere progetti e sogni tutto cambia. Ed è proprio questo che ho vissuto insieme al Csv di Padova, al sindaco Sergio Giordani e all’assessora Cristina Piva nei tre anni in cui ho presieduto il Comitato per la candidatura di Padova a Capitale Europea del Volontariato 2020. Sono stati tre anni di iniziative, progetti e proposte di formazione.
di Gerardo Villanacci
Corriere della Sera, 3 febbraio 2024 Oltre alla carenza di risorse necessarie per vivere, c’è anche l’impossibilità di fruire di beni o servizi che dovrebbero essere per tutti. Tra le numerose e complesse problematiche del nostro tempo, quella della povertà assume un ruolo centrale poiché rappresenta il punto di collegamento tra il disagio post pandemico, la certezza di una incertezza futura e la fluidità delle scelte che soprattutto nell’ultimo decennio ha espresso la propria forza dirompente nella politica o per meglio dire nella incoerenza del voto. La difficoltà principale non riguarda l’accertamento della povertà ...
di Maurizio Turco e Irene Testa*
Il Dubbio, 3 febbraio 2024 La vicenda di Ilaria Salis rende chiare e visibili la debolezza dell’Unione europea e del Consiglio d’Europa con la sua Corte europea dei diritti dell’Uomo e il suo Comitato per la prevenzione della tortura, nonché dei mass media. Che i detenuti per particolari reati fossero accompagnati in aula con piedi incatenati, ammanettati e condotti con un guinzaglio è questione denunciata almeno dal 2013 dal Comitato per la prevenzione della tortura, con richiesta di evitare questa lugubre esposizione pubblica. Nulla di nuovo se non prendere atto che chi avrebbe dovuto, alla fine, non ha potuto: è quanto accade a tutti gli organismi intergovernativi. È questione che va superata non perché vi è una italiana coinvolta ma perché non è consono ai trattati europei, dell’Unione e del Consiglio d’Europa.
di Ilaria Donatio
thewatcherpost.it, 3 febbraio 2024 Sono 2.058, secondo la Farnesina, i detenuti italiani all’estero: 2.058 nostri concittadini accusati di aver violato la legge - spesso non ancora condannati in via definitiva - e per questo privati della libertà, tenuti in condizioni disumane nelle carceri di “paesi sovrani” dell’Unione. Di quasi tutte queste vicende ignoriamo le storie perché non ve n’è traccia alcuna sulla stampa mainstream. Una traccia importante, invece, l’ha lasciata il video pubblicato lo scorso 29 gennaio e che ha mostrato le condizioni disumane in cui è tenuta Ilaria Salis, l’insegnante di scuola elementare di Monza, da un anno nelle carceri ungheresi, con l’accusa di lesioni aggravate nei confronti di alcuni manifestanti di estrema destra ...
di Valentina Stella
Il Dubbio, 3 febbraio 2024 “La nostra Onlus si occupa dal 2008 dei connazionali reclusi oltre confine e li aiuta a rientrare in Italia. Spesso il clamore ostacola la diplomazia”. Quante Ilaria Salis, ossia quanti connazionali si trovano reclusi all’estero e in quali condizioni? Lo chiediamo all’avvocata Francesca Carnicelli, legale della Onlus “Prigionieri del silenzio”, che dal 2008 si occupa della tutela dei diritti umani degli italiani prigionieri oltre confine.
di Giuliano Foschini
La Repubblica, 3 febbraio 2024 I penitenziari dell’Ungheria sono nel mirino di Ue e Ong. “Così Orbán mostra il pugno duro”. La maestra prigioniera dove c’era la Gestapo. Fa freddo e le celle sono mal riscaldate. Fuori da un palazzo con le mattonelle rosse che porta i segni della storia (era la sede della Gestapo) e del tempo (“non avvicinarsi, pericolo crollo di intonaco”), sventola una bandiera azzurra dell’Unione europea tutta strappata. Forse è un segno. Questo è il carcere dove da poco meno di un anno è rinchiusa Ilaria Salis, l’attivista italiana arrestata a febbraio del 2022 con l’accusa di aver picchiato ...
di Alessia Candito
La Repubblica, 3 febbraio 2024 “Rispetto a Filippo Mosca, stiamo compiendo accertamenti sul caso”. Come già fatto per Ilaria Salis, la maestra 38enne detenuta in condizioni inumane e degradanti in Ungheria, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale si muove anche per il 29enne nisseno finito in carcere in Romania. Sul suo caso, filtra dall’ufficio, si sta approfondendo, poi si potrà procedere all’avvio di interlocuzioni e interrogazioni formali con le autorità del Paese come già fatto per Ilaria Salis.
DOCUMENTI
Articolo. "Colloqui riservati con il partner in carcere: ora si può", di Stefano Anastasìa
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