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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione lunedì 9 dicembre 2024
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 9 dicembre 2024 Chi sono e cosa fanno i ministri di culto che offrono servizio ai detenuti musulmani. Hamdan Al-Zeqri, delegato nazionale Ucoii per i rapporti con il Dap e gli istituti penitenziari: “Cerchiamo di dare un’assistenza spirituale ma anche sociale, orientativa, di prevenzione del suicidio, dell’autolesionismo, del fanatismo”. Nel 2015 è stato attivato un Protocollo d’intesa tra il Dap, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e l’Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia (Ucoii) “con l’obiettivo di migliorare il modo di interpretare la fede islamica in carcere fornendo un valido sostegno religioso e morale ai detenuti attraverso l’accesso negli Istituti di pena di persone adeguatamente preparate”.
di Giulia Merlo
Il Domani, 9 dicembre 2024 Lunedì 9 dicembre in Aula alla Camera la riforma della separazione delle carriere e di sorteggio dei consiglieri togati. Magistrati contabili sulle barricate per evitare di venire trasformata in un organo ausiliario. Procede a grandi passi il disegno del centrodestra per ridimensionare la magistratura, sia ordinaria che contabile. Per una concomitanza di date, infatti, oggi arriva in aula alla Camera la riforma costituzionale dell’ordinamento giudiziario - la cosiddetta riforma Nordio - e dovrebbe concludere l’iter in commissione la proposta di legge di riforma della Corte dei Conti.
di Giulia Merlo
Il Domani, 9 dicembre 2024 Secondo il togato del Csm, che sosteneva la proposta B - non approvata dal plenum - che prevedeva dei punteggi per valutare i profili dei candidati, “il sorteggio dei consiglieri e la separazione delle carriere non c’entrano proprio niente con il modo in cui il CSM sceglie i dirigenti degli uffici”.
di Paolo Persichetti
L’Unità, 9 dicembre 2024 1.186 giorni dopo il sequestro integrale del mio archivio storico e familiare, il sostituto procuratore Albamonte chiede l’archiviazione. I miei comportamenti erano privi di rilevanza penale. Allora perché tanta ostinazione? Mille centottanta sei giorni dopo la lunga perquisizione (era l’8 giugno 2021) condotta nella mia abitazione e conclusasi con il sequestro integrale del mio archivio raccolto in anni di ricerca storica sugli anni 70 e le vicende della lotta armata, di tutti i miei strumenti di lavoro, dell’intera documentazione digitale presente in casa e negli storage online, computer e telefono nonché l’archivio familiare, con materiali di mia moglie e medico-scolastici dei miei figli, è arrivata dagli uffici della procura la richiesta di archiviazione firmata lo scorso 13 settembre dal sostituto procuratore ...
GIURISPRUDENZA
di Silvana Cortignani
tusciaweb.eu, 9 dicembre 2024 È stato accolto dalla Cassazione uno dei ricorsi per cui è noto alle cronache più recenti il detenuto al 41 bis Giovanni Di Giacomo, 70 anni, dietro le sbarre da 33, che sta scontando a Mammagialla l’ergastolo per due omicidi commessi all’inizio degli anni 80. Per gli ermellini il ricorso è fondato, il provvedimento impugnato è stato annullato con rinvio “affinché il tribunale dì sorveglianza di Roma, attenendosi ai principi indicati, proceda, libero nel merito, a un nuovo giudizio”. “Il fatto - si legge nelle motivazioni della cassazione - che le norme di ordinamento penitenziario facciano espresso riferimento all’impiego di lettori cd solo per le esigenze di lavoro e studio, ovvero per la consultazione di materiale giudiziario, non consente di ritenere che vi sia una preclusione assoluta all’utilizzo dei medesimi dispositivi ...
di Salvatore S.*
Il Mattino, 9 dicembre 2024 La lettera dal carcere di Secondigliano. Vi racconto la mia storia: sono recluso da quattordici anni, e mi rimangono altri dieci anni per poter rivedere il cielo senza strisce, e abbracciare i miei cari senza udire una voce in sottofondo che dice di sedersi al proprio posto. Cari ragazzi, ci vuole più coraggio per vivere nella legalità che per impugnare una pistola! Cari ragazzi, chi vi scrive è un recluso dell’Alta Sicurezza del penitenziario di Secondigliano. Spero che questo mio sfogo vi possa far riflettere, e magari farvi affrontare la vita diversamente. Vi racconto la mia storia: sono recluso da quattordici anni, e mi rimangono altri dieci anni per poter rivedere il cielo senza strisce, e abbracciare i miei cari senza udire una voce in sottofondo che dice di sedersi al proprio posto.
Il Dubbio, 9 dicembre 2024 L’indagine riguarda il decesso di un 21enne nell’istituto penitenziario di Marassi. Il sindacalista Pagani: “La polizia penitenziaria non può continuare a essere lasciata sola con i suoi appartenenti costretti, loro malgrado, ad affrontare procedimenti penali e disciplinari andando incontro di tasca propria a spese legali”. La notizia dell’apertura di un fascicolo per omicidio colposo da parte della Procura di Genova nei confronti di due poliziotti penitenziari, in relazione al suicidio di un detenuto di origine magrebina di 21 anni, avvenuto nel pomeriggio del 4 dicembre scorso presso il carcere di Marassi, nel centro clinico reparto SAI, “ripropone, ove mai ve ne fosse bisogno, il tema della tutela di quanti vivono e lavorano in carcere.
La Nuova Sardegna, 9 dicembre 2024 La sorella: “Deve andare in clinica riabilitativa”. I familiari del 49enne rinchiuso nel carcere di Uta attendono che il magistrato autorizzi il trasferimento. Alessandro Atzeni, il 49enne detenuto in carcere a Uta è stato trasferito al Santissima Trinità di Cagliari per essere alimentato. Diversi giorni fa aveva iniziato lo sciopero della fame per chiedere il trasferimento in una clinica riabilitativa. A raccontarlo è la sorella Arianna, che insieme a lui combatte questa battaglia. “Alessandro sta protestando per ottenere un suo diritto”, dice Arianna Atzeni.
di Paolo Nencioni
Il Tirreno, 9 dicembre 2024 Il racconto dei legali e dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”: “Alla Dogaia c’è anche chi fa la fame perché il cibo non basta”. Finestre rotte da quattro mesi, lenzuola cambiate ogni tre mesi, cimici nei materassi, cibo che scarseggia. La visita dei rappresentanti della Camera penale di Prato e dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” nel carcere della Dogaia ha confermato quanto di brutto si sapeva sulla casa circondariale, teatro di cinque suicidi in meno di un anno. Venerdì sera, 6 dicembre, un detenuto ha tentato di impiccarsi in cella e un altro ha inscenato un tentativo di suicidio addirittura durante la visita di avvocati e volontari. Insomma: cartoline dall’inferno. Ne hanno parlato ieri pomeriggio, 7 dicembre, nella sede della Provincia i membri dell’Osservatorio carcere della Camera penale ...
Il Giorno, 9 dicembre 2024 In via Gleno il momento di maggiore sofferenza da 15 anni a questa parte. Intanto nelle celle aumentano i giovani adulti (18-24 anni) con nuovi bisogni. Un carcere in agonia. Si fa sempre più drammatica la situazione della casa circondariale di Bergamo, alle prese con il momento di maggiore sofferenza da 15 anni a questa parte, come raccontano i numeri diffusi periodicamente dal ministero della Giustizia. Prendendo a riferimento la situazione al termine di ogni anno dal 2010 in poi, ora si è vicini a toccare un nuovo picco: a oggi la struttura di via Gleno ospita 583 detenuti a fronte di 319 posti regolamentari, il tasso di affollamento ha raggiunto il 182,8 per cento. A fine 2023 i reclusi erano invece 562, a fine 2019 “solo” 486. In cinque anni, dunque, si sono aggiunti quasi 100 detenuti in più.
primamonza.it, 9 dicembre 2024 Un progetto di inclusione lavorativa per chi è a fine pena. La società che gestisce i McDonald’s di Monza, Concorezzo, Biassono e Vimercate ha avviato una collaborazione con l’associazione “Seconda Chance”, per l’integrazione lavorativa di detenuti meritevoli e a fine pena. A partire da questo mese, saranno infatti 4 i nuovi inserimenti all’interno dei team dei ristoranti. Seconda Chance, associazione no profit del Terzo Settore, è stata fondata nel 2022 dalla giornalista Flavia Filippi per far conoscere alle imprese la legge Smuraglia (193/2000) che offre agevolazioni a chi assume, anche part time o a tempo determinato, detenuti ammessi al lavoro esterno.
di Stefania Marino
Corriere del Mezzogiorno, 9 dicembre 2024 A Vallo della Lucania i detenuti preparano le particole per le parrocchie. Presto il sito e-commerce. Si chiama “Pane Quotidiano-Carlo Acutis” il laboratorio di ostie nato all’interno della casa circondariale “Alfredo Paragano” di Vallo della Lucania. Un progetto solidale, frutto della sinergia dell’istituto penitenziario con le Diocesi di Vallo della Lucania e di Teggiano-Policastro e con la Cooperativa sociale “Al tuo fianco”. Un progetto intriso di quell’articolo 27 della Carta costituzionale che sottolinea il principio della rieducazione dei detenuti. A spiegarlo è Caterina Sergio, direttore della Casa circondariale: “Oggi il laboratorio Carlo Acutis è una realtà produttiva”.
latinatoday.it, 9 dicembre 2024 Si parlerà di carcere martedì 10 dicembre nell’incontro organizzato dall’associazione Articolo 21 in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani. L’evento sarà l’occasione per la presentazione del libro “Come è in cielo, così sia in terra. Il carcere tra giustizia, perdono e misericordia” di padre Vittorio Trani che dialogherà con Stefano Natoli e Agnese Pellegrini con l’obiettivo di fare luce sull’aspetto umano dell’esperienza detentiva e sulla necessità di approcciarsi ai temi della pena e dell’esecuzione penale, nel solco tracciato dalla nostra Costituzione. Padre Trani è un sacerdote francescano conventuale e cappellano penitenziario nella casa circondariale Regina Coeli.
ecodellalunigiana.it, 9 dicembre 2024 Il 6 dicembre, presso “Il Pungiglione - Villaggio dell’Accoglienza” di Mulazzo, si è svolto il convegno “Dall’esecuzione intramuraria alle misure alternative”, promosso dalle Camere Penali di Massa Carrara e della Spezia, con il patrocinio dei Comuni di Pontremoli e Mulazzo, e il supporto della Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli e del Rotary Lunigiana. L’evento, partecipato da circa 150 persone, tra cui il magistrato Cosimo Ferri, ha trattato temi legati alle misure alternative alla detenzione carceraria, con focus sull’esperienza della Comunità Educante con i Carcerati (CEC) proposta dall’Associazione Papa Giovanni XXIII.
modenatoday.it, 9 dicembre 2024 Dal 9 al 16 dicembre nell’ ambito di Trasparenze di Teatro Carcere, il Festival del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna organizzato dal Teatro del Pratello, a Castelfranco Emilia e Modena andranno in scena gli studi dei tre capitoli della Trilogia dell’Assedio che compongono un unico progetto drammatico: Edipo Re, Sette contro Tebe e Antigone.
CULTURA
di Francesco Musolino
La Stampa, 9 dicembre 2024 “Questa è la storia di Davide, Zampettone, er Gufo, il Tonno, il Pagliaccio, il Frappa e di tanti altri amici cresciuti a Ostia e diventati uomini più in fretta dei loro coetanei”. Questa è la storia di Davide Desario, cresciuto nella periferia romana fra le partite a pallone, le risse in strada, gli scherzi (anche crudelissimi), i bulli, le risate e alcuni momenti indimenticabili. Lui ha visto i suoi amici salvarsi o finire male, diventando negli anni uno dei cronisti di nera più apprezzati e dal 2023 dirige l’agenzia di stampa Adnkronos. Altri hanno preso strade diverse, alcuni non ci sono più e un giorno, facendo il giro delle telefonate in Questura, Desario scoprì casualmente che era stato trovato il cadavere di un ragazzo con la siringa in vena, “il solito tossico morto in pineta”.
di Cristina Taglietti
Corriere della Sera, 9 dicembre 2024 L’autore passa a Einaudi: nel 2025 uscirà “L’amore mio non muore” su Rossella Casini, uccisa dalla ‘ndrangheta. Un nuovo romanzo e un nuovo editore: Roberto Saviano tornerà in libreria a maggio del prossimo anno con L’amore mio non muore per Einaudi Stile libero. Lo scrittore rientra dunque nel gruppo di Segrate che, con il marchio Mondadori, aveva dato alle stampe il suo esordio, Gomorra, nel 2006, quando aveva 26 anni. Da allora Saviano ha pubblicato con diversi editori, da Feltrinelli (ZeroZeroZero, La paranza dei bambini, Bacio feroce), a Bompiani (Solo è il coraggio) per cui ha anche curato la collana Munizioni, a Fuoriscena, da cui quest’anno è uscito Noi due ci apparteniamo. Con Einaudi Stile libero non è la prima volta: del 2010 è La parola contro la camorra (con dvd).
AFFARI SOCIALI
di Francesco Battistini e Milena Gabanelli
Corriere della Sera, 9 dicembre 2024 Quando i leader della destra usano la parola “libertà”, e la usano spesso per dire che viene minacciata, la contrappongono alla parola “comunisti”. Ma di quali libertà parlano? E a quale comunismo si riferiscono? Negli Usa, Donald Trump ha ripetuto per mesi che la sua elezione “non era una scelta fra democratici e repubblicani, ma una scelta fra comunismo e libertà”. E il presidente argentino Javier Milei ha salutato così la vittoria del nuovo presidente americano: “Oggi uno spettro diverso s’aggira per il mondo: lo spettro della libertà, per mettere fine al modello di servitù che regna nel mondo libero”. Nel resto d’Europa non va diversamente.
di Antonella Soldo
Il Domani, 9 dicembre 2024 Con le nuove norme del Codice della strada non servirà più dimostrare lo stato di alterazione alla guida, basterà solo aver assunto sostanze, anche giorni prima. Ma se hai assunto THC e ti fermano i carabinieri è più probabile che tu risulti positivo rispetto a se ti ferma la polizia: i test in dotazione ai due corpi hanno soglie diverse. Dovremmo prendere spunto dalle regole introdotte nei paesi che hanno legalizzato la cannabis. Il 14 dicembre entrerà in vigore il nuovo codice della strada voluto dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini e una delle novità che più fanno discutere è quella che riguarda il ritiro della patente a chi risulti positivo a una qualche sostanza stupefacente, con l’eccezione dell’alcool.
di Devin Watkins
vaticannews.va, 9 dicembre 2024 Il Papa, nei saluti del dopo Angelus, ha chiesto preghiere per coloro che sono in attesa di esecuzione nelle carceri statunitensi, sollecitando la commutazione della pena. Nei giorni scorsi la Catholic Mobilizing Network, rete che si batte per l’abolizione della pena capitale, aveva lanciato un appello al presidente Joe Biden affinché converta la sentenza di 40 uomini che rischiano la morte nelle carceri federali. “Mi viene al cuore chiedere a tutti voi di pregare per i detenuti che negli Stati Uniti sono nel corridoio della morte”. Il Papa, subito dopo l’Angelus, chiede preghiere perché la pena di chi si trova in attesa di esecuzione venga commutata. “Pensiamo a questi fratelli e sorelle nostre - dice Francesco - e chiediamo al Signore la grazia di salvarli dalla morte”.
di Nicoletta Labarile
Il Sole 24 Ore, 9 dicembre 2024 Ha presieduto la commissione Onu sullo status delle donne nel corso della 68esima sessione annuale delle Nazioni unite. Ma nel suo territorio le donne vengono informate del loro divorzio tramite sms. Si candida ad accogliere i Mondiali di calcio del 2034 nel rispetto dei diritti umani. Ma, come sottolineano Amnesty International e Sport & Rights Alliance in un rapporto di 91 pagine, non affronta la grave repressione della libertà di espressione esercitata dal suo governo. Ospiterà il Forum annuale sulla governance di Internet dal 15 al 19 dicembre. Ma nelle sue carceri ci sono persone minacciate, imprigionate e sottoposte a sparizione forzata solo per aver reso noto sul web il proprio dissenso. Tutto questo sta accadendo in Arabia Saudita.
di Riccardo Noury*
Il Fatto Quotidiano, 9 dicembre 2024 Lasciamo ad altri giudicare se Israele e Usa abbiano inferto un altro colpo al cosiddetto “asse della resistenza” (anche se molti dimenticano gli anni in cui Bashar al-Assad si mise a disposizione della “guerra al terrore” della Cia). Lasciamo ad altri valutare se la Turchia abbia dato le carte e le sia sfuggito il mazzo dalle mani o se la Russia fosse troppo distratta a compiere crimini di guerra in Ucraina per farne altri in Siria. Lasciamo ad altri paragonare le statue abbattute a Damasco con quelle di Baghdad “e sappiamo bene lì com’è finita”. Lasciamo alle cancellerie occidentali le preoccupazioni su quanti siriani lasceranno nuovamente il paese, ignorando che sono moltissimi quelli che, fuggiti a partire dal 2011, vedono ora la possibilità di rientrarci.
DOCUMENTI
Articolo: Giustizia riparativa e violenza di genere: una relazione pericolosa?", di AA.VV.
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
Progetto "A scuola di libertà". Anno scolastico 2024-2025: prossimo incontro online il 12 dicembre
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 9 al 15 dicembre 2024
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
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