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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di giovedì 5 dicembre 2024

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di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 5 dicembre 2024 La questione delle morti in carcere torna al centro del dibattito politico con un’interrogazione parlamentare presentata dal deputato Roberto Giachetti (Italia Viva) al ministro della Giustizia. L’iniziativa punta a fare luce sui dati discordanti relativi ai decessi avvenuti negli istituti penitenziari italiani e ad affrontare il tema del sovraffollamento, sempre più correlato all’aumento di eventi critici. Secondo il Garante Nazionale delle Persone Private della Libertà, al 27 novembre 2024 si registrano 77 suicidi tra le persone detenute, 125 decessi per cause naturali e 19 morti per cause ancora da accertare, per un totale di 221 decessi. Tuttavia, i numeri del monitoraggio di Ristretti Orizzonti raccontano un’altra storia: a quella data risultavano 83 suicidi e 145 decessi per altre cause, per un totale di 228.

di Luigi Mastrodonato

Il Domani, 5 dicembre 2024 Il tragico record apparteneva al 2022, quando si erano tolti la vita 84 detenuti. Oggi, quando alla fine del 2024 manca ancora poco meno di un mese, dal carcere genovese di Marassi arriva la notizia di un 21enne che si è impiccato. Nelle carceri italiane non si erano mai suicidate così tante persone in un anno. Il tragico record apparteneva al 2022, quando si erano tolti la vita 84 detenuti. Oggi, quando alla fine del 2024 manca ancora poco meno di un mese, dal carcere genovese di Marassi arriva la notizia di un 21enne che si è impiccato. L’85esimo suicidio, ma anche la 231esima persona a morire in un istituto penitenziario italiano quest’anno. Un altro tragico record.

 

di Francesco Sannicardo

Il Domani, 5 dicembre 2024 Nel sistema penitenziario italiano, il record dei suicidi, 84, è stato raggiunto nel 2022 e tutto fa temere che questa macabra statistica sia destinata a crescere ulteriormente. Sono dati che ci parlano di una realtà impossibile da rimuovere: in prigione ci si toglie la vita circa venti volte più di quanto si faccia nelle corrispondenti fasce di età tra i cittadini liberi. Questo significa, innanzitutto, che è il carcere, la sua struttura immanente e oppressiva, la sua insensatezza a costituire un sistema patogeno: produce alienazione, psicosi, depressione, autolesionismo e morte.

 

ildenaro.it, 5 dicembre 2024 Mediobanca sostiene il progetto della Fondazione Francesca Rava. “Il Gruppo Mediobanca rinnova il proprio impegno per l’inclusione sociale di giovani detenuti e detenute sostenendo il progetto di respiro nazionale “Orizzonti” in collaborazione con Fondazione Francesca Rava - Nph Italia Ets”. Lo comunica l’Istituto spiegando che “Orizzonti nasce nell’ambito di “Palla al Centro”, un progetto della Fondazione Francesca Rava già attuato in Lombardia e che si estenderà nei 17 Istituti penali per i minorenni presenti sul territorio nazionale, grazie al Protocollo di Intesa concluso dalla Fondazione con il Dipartimento di Giustizia minorile e di Comunità nel gennaio 2024″.

 

metropolisweb.it, 5 dicembre 2024 Se si somma il numero di minorenni che durante il 2024 sono stati affidati ai servizi sociali, quelli ospitati nelle comunità, nelle carceri, oppure quelli messi alla prova, arriviamo a 14.819 individui. E in Campania quelli presi in carico dagli uffici di servizio sociale nel corso dell’anno solo tra Napoli e Salerno sono 758, che diventano 1.899 se consideriamo quelli già presi in carico prima di gennaio di quest’anno. Dai dati resi noti durante il convegno “Male Fuori”, emerge che nell’istituto penale di Nisida sono presenti 70 detenuti e nell’Ipm di Airola 30, per un totale di 100 detenuti a fronte degli 84 al 31 dicembre 2023. La maggior parte dei ragazzi detenuti hanno tra i 16 e 17 anni per un totale di 48 tra Nisida e Airola.

 

di Alfredo Roma

Il Domani, 5 dicembre 2024 È difficile accettare principi etici, laici e religiosi, quando si è davanti a delitti caratterizzati da una efferatezza inimmaginabile come in molti femminicidi o davanti a capi di mafia pluriomicidi, ma è necessario accettarli e diffonderli per mantenere un cammino verso un più elevato livello di civiltà. Nelle ultime settimane si è parlato spesso degli ergastoli comminati ad Alessandro Impagnatiello, per l’uccisione di Giulia Tramontano, e a Filippo Turetta, per l’uccisione di Giulia Cecchettin. Sul tema del carcere a vita occorre fare alcune considerazioni di ordine etico e morale oltre che costituzionale.

 

di Davide Vari

Il Dubbio, 5 dicembre 2024 Le parole del papà di Giulia fanno vacillare l’intero edificio panpenalista su cui si è edificata la narrazione giustizialista: ci ricorda che la nostra civiltà non si costruisce sulla giustizia-vendetta. C’è una quiete disarmante, quasi spiazzante, nelle parole di Gino Cecchettin. L’uomo, il padre che ha vissuto il più doloroso degli oltraggi, la perdita di sua figlia, ha trasformato quel dolore in militanza, in gesto politico, in battaglia contro i femminicidi.

 

di Roberta Polese

Corriere del Veneto, 5 dicembre 2024 Manca, l’ex della Mala: “Una volta libero la folla mi spaventava”. Il Doge: era questo il soprannome di Giampaolo Manca, veneziano, 70 anni, esponente di spicco della Mala del Brenta, l’organizzazione criminale attiva nel Nordest guidata da Felice Maniero tra gli anni 70 e 90. Coinvolto in attività criminali come rapine, furti e traffico di droga, è stato condannato per l’omicidio dei fratelli Rizzi. “Quando mi diedero l’ergastolo non andai nemmeno in aula, era giorno di colloqui ma io mi ero già abituato all’idea, sapevo di non avere scampo”. Giampaolo Manca, il “Doge della Mala del Brenta”, ha 70 anni, 36 di questi li ha passati in cella, anche nelle carceri di massima sicurezza di mezza Italia. Oggi è fuori. Scrive libri e con i proventi sostiene un’associazione padovana che si occupa di bambini autistici.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 5 dicembre 2024 Il processo e la condanna a carico di Filippo Turetta ha offerto l’occasione per tornare a riflettere sul processo penale nei casi di violenza di genere. Ne parliamo con la dottoressa Roberta D’Onofrio, gip presso il Tribunale di Campobasso.

 

di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 5 dicembre 2024 La Cassazione, sentenza n. 44347 depositata oggi, ha chiarito che le “prescrizioni” che conseguono a semilibertà, domiciliari e lavoro di pubblica utilità, non sono “pene accessorie” ma vanno applicate obbligatoriamente dal giudice

 

primocanale.it, 5 dicembre 2024 Si è impiccato nella sua cella. La denuncia del sindacato. “Magrebino, di soli 21 anni, ha messo fine alla sua giovanissima vita nel pomeriggio, impiccandosi nella sua cella del carcere genovese di Marassi, al reparto Sai (Servizio assistenza intensificata), dove pare fosse stato allocato per pregressi tentativi di suicidio”, lo afferma Gennarino De Fazio, segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.

 

di Francesca Di Palma

Il Cittadino, 5 dicembre 2024 Testimonianza del Cappellano del Carcere di Marassi: “Come cristiani e come cittadini di una società civile ci rendiamo conto che il carcere è una ferita aperta”. Da alcune settimane Il Cittadino affianca il Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica nella campagna “Uniti nel dono”, per informare i fedeli sulla possibilità di effettuare offerte deducibili per i sacerdoti, in modo da garantirne la presenza e l’opera nelle comunità. Stiamo incontrando alcuni sacerdoti della Diocesi che offrono la loro testimonianza e raccontano il loro impegno nelle parrocchie, nei gruppi, nelle associazioni, sempre disponibili per chi li cerca o ha bisogno di un consiglio. Questa settimana è la volta di don Paolo Gatti, Cappellano Casa Circondariale di Genova Marassi ...

 

uicitalia.org, 5 dicembre 2024 Venerdì 6 dicembre, alle ore 15, l’Università di Urbino, nell’ambito delle celebrazioni di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024, ospiterà la quarta edizione del premio Centum, promosso dall’Unione Imprese Centenarie Italiane (www.uicitalia.org). Il riconoscimento andrà a Lucia Castellano, provveditrice dell’amministrazione penitenziaria della Campania. La cerimonia di consegna si terrà nell’Aula Magna del rettorato (via Saffi 2, Urbino) e prevederà due incontri su temi di attualità legati alla longevità imprenditoriale: heritage, sostenibilità, innovazione tecnologica, tutti declinati al modello delle aziende ultracentenarie.

 

di Masiar Pasquali

mentelocale.it, 5 dicembre 2024 Mercoledì 11 dicembre 2024 alle ore 19.30 debutta presso il Teatro della Casa di Reclusione di Vigevano (Pavia), in via Gravellona 240, lo spettacolo Eggs (tutto sull’amore e altri vegetali), una nuova produzione che esplora i significati profondi dell’amore in tutte le sue forme. Lo spettacolo, frutto del lavoro con gli attori detenuti della Casa di Reclusione di Vigevano, nasce nell’ambito del progetto Per Aspera ad Astra, promosso da Acri e Fondazione Cariplo, sotto la guida della Compagnia della Fortezza di Volterra.

 

malpensa24.it, 5 dicembre 2024 La mostra dei lavori realizzati dai detenuti della casa circondariale “Miogni” cresce e diventa un evento collettivo: al via a Varese la seconda edizione di “Arte in libertà”, esposizione che si terrà da sabato 7 dicembre - inaugurazione alle 17 con intrattenimento musicale del Collettivo Méliès - al 5 gennaio allo Spazio Polifunzionale Acli in via Speri della Chiesa e presenta tre sezioni. Sarà aperta al sabato e alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 con visite infrasettimanali solo su prenotazione - per maggiori informazioni il numero da contattare è 392/2872800 - per gruppi di minimo cinque persone.

 

di Lucia Trotta

lamagistratura.it, 5 dicembre 2024 Un libro nato dall’esperimento in carcere di un giovane artista. Il luogo, il carcere. I protagonisti, i detenuti. L’opera, l’Odissea. Tommaso Spazzini Villa, artista e scrittore, porta un progetto di arte partecipativa in diversi istituti penitenziari italiani, dando voce a chi quasi sempre voce non ha. Il risultato è un’opera nell’opera: il libro “Autoritratti”, edito da Quodlibet, in cui 361 detenuti rileggono e ridanno forma, la loro forma, al testo omerico. Tutto nasce da un laboratorio che l’autore propone nel 2018 a Cosima Buccoliero, allora vice direttrice della casa di reclusione di Milano - Bollate. Ai detenuti che partecipano viene distribuita una sola pagina, sempre diversa, dell’Odissea. E viene chiesto loro di sottolineare - se lo vogliono - parole isolate che possano comporre una frase di senso compiuto.

 

di Marco De Vidi

Il Domani, 5 dicembre 2024 Dodici anni dopo aver pubblicato “Jailhouse rock”, Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, presidente e coordinatrice nazionale di Antigone, sono in libreria con “Jailhouse rap”, una ventina di storie che esplorano il legame tra musica rap e luoghi di detenzione. La repressione del dissenso da parte del potere, la marginalità urbana, lo stigma che impedisce la redenzione. Per trovare un senso: la musica può salvare. Sembra un’associazione quasi naturale, quella tra carcere e musica rap, o in tempi più recenti quella tra i luoghi di detenzione e la scena trap, la perfetta incarnazione di una musica criminale, pericolosa, espressione di una devianza irrecuperabile. E questo vale tanto negli Stati Uniti, in cui la musica rap è nata e da dove si è diffusa in tutto il mondo, fino all’Europa e all’Italia ...

 

di Sara Peggion

Donna Moderna, 5 dicembre 2024 Giovanni Savino, 45 anni, nato e cresciuto a Barra, alla periferia di Napoli, è un “artista sociale” e presidente della cooperativa “Il tappeto di Iqbal”. È un outsider, ‘o prufessore. Un combattente rimasto fino a oggi lontano dalle luci della ribalta per stare lì dove la sua missione lo ha chiamato: tra i ragazzi del quartiere Barra, la VI municipalità di Napoli che conta 40.000 abitanti, la percentuale di giovani e di dispersione scolastica tra le più alte della città e zero cinema, teatri, campi sportivi, autobus che ti portino a una scuola superiore.

 

di Giovanni Orsina

La Stampa, 5 dicembre 2024 Com’è ormai ben evidente, le democrazie rappresentative occidentali sono in difficoltà non per un qualche accidente, ma per ragioni strutturali. Stiamo assistendo alla protesta profonda e non effimera di segmenti consistenti dell’opinione pubblica che, abbandonati da un ceto dirigente oligarchico e autoreferenziale, si sentono alla mercé di un mondo sempre più complesso e cangiante nel quale l’Occidente gode di una posizione di sempre minor privilegio. Se così è, in quale modo questa protesta possa esser riassorbita diviene la domanda principale cui devono dare risposta le democrazie.

di Youssef Hassan Holgado

Il Domani, 5 dicembre 2024 Nel complesso del settore agroalimentare italiano, reati e illeciti amministrativi sono aumentati del 9,1 per cento. Flai: “Battersi per la legalità è battersi anche per la giustizia sociale. Ecco perché continuiamo a chiedere l’abolizione della legge Bossi-Fini e un’applicazione completa di quella contro il caporalato”. Il fenomeno del caporalato, in Italia, è sistema. Come ogni anno la fotografia e i numeri contenuti nel rapporto agromafie e caporalato dell’Osservatorio Placido Rizzotto della Flai-Cgil sono preoccupanti. Giunto alla sua settima edizione, il documento sottolinea la presenza di oltre 200mila irregolari in tutto il paese (pari al 30 per cento dei lavoratori totali).

 

di Vitalba Azzollini*

Il Domani, 5 dicembre 2024 Con la legge di conversione del decreto flussi si riducono ulteriormente le aree di trasparenza, a partire dalla secretazione di quanto attiene all’”affidamento degli appalti pubblici di forniture e servizi relativi a mezzi e materiali” destinati a Paesi terzi per il rafforzamento del “controllo delle frontiere”. Significa che calerà un velo ulteriore sulla cessione di motovedette a guardie costiere tunisine o libiche. È stata approvata la legge di conversione del decreto flussi, dopo che il governo ha fatto ricorso ancora una volta alla questione di fiducia. Si tratta dell’ennesimo intervento dell’esecutivo in tema di immigrazione, a partire dal decreto sulle navi delle ONG, volto a limitarne i salvataggi, talora in spregio alle convenzioni internazionali; al decreto Cutro che ...

 

di Giovanni Maria Jacobazzi

Il Dubbio, 5 dicembre 2024 Nel mirino delle toghe la decisione del Governo di trasferire alcune competenze in materia di trattenimento dei migranti richiedenti asilo alle Corti di Appello. Nello stesso giorno in cui il Senato, con voto di fiducia, approvava il dl “flussi”, il plenum del Consiglio superiore della magistratura esprimeva invece il suo parere contrario al testo. Una circostanza temporale che non può non far riflettere, ancora una volta, sull’utilità di tali pareri da parte dell’organo di autogoverno delle toghe, richiesti dal ministro della Giustizia e comunque non vincolanti, che arrivano quando ormai il dibattito parlamentare si è concluso e l’Aula si è definitivamente espressa.

 

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 5 dicembre 2024 Il Consiglio superiore della magistratura ha espresso parere negativo alla norma che affida alle Corti di appello la competenza sui trattenimenti dei migranti, provvedimento che era già diventato legge dopo il voto del Senato. Ma compito del Csm non è valutare le leggi votate dal Parlamento. Con una tempistica a dir poco discutibile, per non dire inopportuna, il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha espresso ieri parere negativo all’emendamento al decreto flussi del governo che affida alle Corti di appello la competenza dei procedimenti di convalida o proroga del trattenimento dei migranti richiedenti asilo, provvedimento che qualche minuto prima era diventato definitivamente legge dopo il voto favorevole del Senato.

 

d Giansandro Merli

Il Manifesto, 5 dicembre 2024 La richiesta dell’Avvocatura dello Stato nell’udienza di ieri al Palazzaccio. I legali dei migranti: intervengano Corte Ue e Consulta. La procura generale chiede alla Cassazione di sospendere il giudizio in attesa della sentenza della Corte Ue. L’Avvocatura dello Stato, per conto del Viminale, sostiene che ci sono i margini per una decisione degli ermellini. Gli avvocati dei migranti invocano un nuovo rinvio pregiudiziale sui casi concreti. Si può riassumere così l’udienza di ieri al Palazzaccio, soprannome popolare del tribunale di terzo grado, sui ricorsi presentati dal ministero dell’Interno contro le decisioni dei giudici capitolini di non convalidare, a metà ottobre, i trattenimenti dei primi richiedenti asilo trasferiti in Albania. Tutto ruota attorno alla definizione di “paesi sicuri”.

 

di Umberto De Giovannangeli

L’Unità, 5 dicembre 2024 Intervista a Riccardo Noury, portavoce di Amnesty in Italia: “Abbiamo fatto 9 mesi di ricerca sull’intento genocida di Israele, ci sono prove di tre dei cinque elementi che costituiscono questo crimine. L’efficacia della Cpi dipende dalla cooperazione degli Stati che hanno sottoscritto il suo Statuto”.

 

di Riccardo Noury*

Corriere della Sera, 5 dicembre 2024 Amnesty International ha sottoposto alla Camera pre-processuale della Corte penale internazionale una memoria, a nome di migliaia di persone vittime di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità commessi a partire dal 2010 nel nordest della Nigeria, in particolare nel corso del conflitto tra le forze armate federali e il gruppo armato islamista Boko haram. Nel 2020 la procura della Corte ha stabilito che tutti i criteri per l’apertura di un’indagine erano stati soddisfatti. Ma, a distanza di quattro anni, non ha ancora chiesto che quell’indagine sia aperta. Soprattutto in questi ultimi due anni, con la guerra di aggressione della Russia all’Ucraina e il conflitto tra Israele e Hamas, la procura della Corte ha avuto molto da fare.

 

DOCUMENTI

Tesi di laurea. "Il peso della colpa: salute mentale e suicidio nel contesto carcerario", di Mattia Milano

Comunicato stampa Garante nazionale: "Dall’Io al Noi", una giornata speciale per le donne detenute di Secondigliano

Garante nazionale. Studio aggiornato al 2 dicembre 2024 degli eventi suicidari negli istituti penitenziari ed analisi dei dati sul sistema penitenziario

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Edizione del 3 dicembre 2024: "Il diritto di sopravvivere alla pena" e gli ultimi detenuti che si sono suicidati"...

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

Progetto "A scuola di libertà". Anno scolastico 2024-2025: prossimo incontro online il 12 dicembre

APPUNTAMENTI

Presentazione libro: "I servizi psicologici per i detenuti e per gli internati"; di Settimio Monetini (Roma, 5 dicembre 2024)

Convegno: "Sanità Pubblica nelle Marche. La salute in carcere". Intervento Marcello Pesarini (Ancona, 6 dicembre 2024)

"Riprendiamoci i diritti". Seconda Conferenza nazionale autogestita per la Salute Mentale (Roma, 6 e 7 dicembre 2024)

Seconda edizione del Festival letterario: "Secondo mestiere. Seconda opportunità" (Roma, 7 e 8 dicembre 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino all'8 dicembre 2024

Laboratorio online "Oltre gli stereotipi: parlare di persone Lgbtqia+ in carcere" (9,10 e 11 dicembre 2024, dalle 18.00 alle 20.00)

Convegno. "Ragazzi ancora in gioco: traiettorie evolutive per minori e giovani adulti autori di reato" (Milano, 9 dicembre 2024)

Seminario di formazione: "Comunità e responsabilità: la giustizia riparativa come risorsa" (Novara, 9 dicembre 2024)

Conferenza nazionale per la pace: "La cura dei diritti umani tra impunità, effettività e legalità  (Padova, 10 dicembre 2024)

Ciclo di incontri e di proiezioni cinematografiche: "Italiani senza meta. Stato. Nazione. Patria. Repubblica" (Ferrara, fino al 10 dicembre 2024)

"Agorà Penitenziaria 2024". Convegno nazionale SIMSPe: 25 anni dalla fondazione della Società Italiana Medicina e Sanità Penitenziaria (Roma, 11 dicembre 2024)

Convegno. "Teatro e cultura: le leve efficaci del trattamento penitenziario" (Parma, 19 dicembre 2024)

Festival "Trasparenze di Teatro Carcere" (Bologna, Castelfranco Emilia, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, fino al 20 dicembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

PODCAST

"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)

CORSI E MASTER

Percorso di informazione e sensibilizzazione: "Spazi e programmi di giustizia riparativa per lo sviluppo di comunità responsabili" (Matera, fino al 6 dicembre 2024)

Fondazione AIGA: "Corso online di Alta Formazione in Giustizia Riparativa" (Piattaforma ZOOM, varie date fino al 16 dicembre 2024)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Da novembre 2024 a febbraio 2025)

Corso di formazione: "La scrittura che ripara. Incontrare le emozioni" (6 incontri online e giornata conclusiva a Milano, dal 28 gennaio al 15 marzo 2025)

Alta Scuola "Federico Stella", Università Cattolica. Ciclo seminariale: "Violenza contro le donne: dalle relazioni strette ai crimini contro l’umanità" (Milano, fino al 20 marzo 2025)

Alta Scuola "Federico Stella", Università Cattolica. XV ciclo seminariale "Giustizia e letteratura" (Milano, fino al 10 aprile 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)

Nona edizione del concorso letterario: "Adotta l'orso. Per uscire dall’isolamento o dall'auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2025)

Associazione Artisti Dentro: premi "Scrittori Dentro" (scadenza 20 marzo 2025), "Cuochi Dentro" (scadenza 31 maggio 2025), "Pittori Dentro" (scadenza 20 giugno 2025)