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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 2 dicembre 2024
GIUSTIZIA
di Donatella Stasio*
questionegiustizia.it, 2 dicembre 2024 Non so se si dice anche qui in Ungheria, ma in Italia, per molto tempo si è detto - quasi fosse una parola d’ordine: “I giudici parlano solo con le sentenze”. E oggi c’è qualche nostalgico di quell’adagio, al quale si vorrebbe dare addirittura forza cogente. Al di fuori di quel recinto, il giudice dovrebbe restare muto: anche se le sentenze vengono strumentalizzate e manipolate, lui deve tacere, non può replicare, spiegare, né rendere conto ai cittadini. Meno che mai può intervenire nel discorso pubblico su riforme in materia di giustizia, perché ciò offuscherebbe la sua imparzialità. Chi parla, quindi, rischia la sanzione disciplinare.
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 2 dicembre 2024 Separazione delle carriere, nuovo Csm e calendario svelato. “Entro dodici mesi, la riforma sarà approvata. E vogliamo il referendum”. Come la giustizia è diventa la priorità del governo Meloni. Carcere, intercettazioni, migranti (con una notizia). È diventata la battaglia identitaria del governo. La più importante, la più urgente, forse anche la più fattibile. È diventata, da qualche mese a questa parte, la priorità numero uno del governo Meloni, la riforma più ambita, la più agognata, la più coccolata ed è successo tutto poche settimane fa, quando la presidente del Consiglio, capendo l’andazzo sulla riforma del premierato, troppo divisiva, e l’andazzo sulla riforma dell’autonomia, troppo pasticciata, ha comunicato al governo, e ai relativi partiti della maggioranza, che il Parlamento avrebbe dovuto mettere al centro di tutto, al centro del calendario, la riforma della giustizia.
di Luigi Ferrarella e Milena Gabanelli
Corriere della Sera, 2 dicembre 2024 Il professore che favorisce il proprio allievo in un concorso universitario. Il carabiniere che, siccome alcune ragazze extracomunitarie rifiutano di farsi fotografare in spiaggia, chiede loro, senza ragione di servizio, di esibire i documenti di soggiorno. Il pm che fa processare l’ex della sua fidanzata. Il poliziotto che manda un’ispezione nella discoteca che non ha fatto entrare suo fratello senza invito. L’assessore che, di fronte a due contemporanee richieste di comizi elettorali in piazza, ne nega l’uso alla lista avversaria e concede invece la piazza al comizio del proprio partito. Sono alcune delle situazioni che in passato avevano portato a condanne per il reato di abuso d’ufficio, e che invece adesso restano penalmente “scoperte” dopo che il Parlamento, il 25 agosto scorso, ha abrogato l’articolo 323 del codice penale.
di Filippo Conte
La Stampa, 2 dicembre 2024 Il vertice ha ribadito che siamo ad un punto critico nella lotta contro la piovra ed è necessario un salto di qualità negli strumenti a disposizione della magistratura. Per ora il decreto giustizia è rimasto nel cassetto del governo. Venerdì scorso la parte del Dl che conteneva eventuali nuovi poteri all’antimafia non si è vista nel provvedimento del governo. Eppure i magistrati, da mesi lanciano l’allarme. E anche stavolta è stato ribadito con il convegno, “Dalla Mafia 4.0 all’Antimafia 4.0”. Su quetsi temi e con questo titolo, infatti, si è svolto il 34° vertice antimafia, promosso dalla Fondazione Antonino Caponnetto, presso la Basilica di Santo Spirito a Firenze.
di Angelica Armenio*
Ristretti Orizzonti, 2 dicembre 2024 In un mondo spesso distratto, dove la sofferenza di chi vive ai margini rischia di passare inosservata, arriva un’iniziativa che unisce studenti universitari e bambini che vivono situazioni di grande vulnerabilità. Promossa dalle associazioni Alf, Artisticamente e Futura dell’Università degli Studi di Salerno, la raccolta di giocattoli per i figli di genitori detenuti rappresenta un gesto di grande valore simbolico ed educativo. In occasione delle festività natalizie, ma non solo, l’iniziativa mira a riempire gli spazi gialli delle carceri campane con giochi, colori e momenti di leggerezza, rispondendo a un bisogno troppo spesso ignorato: il diritto dei bambini alla normalità.
di Andrea Borasio
vercellinotizie.it, 2 dicembre 2024 Il progetto di lettura dedicato ai detenuti del carcere di Vercelli. Mercoledì 27 novembre, nel salone-teatro della casa circondariale di Billiemme si è svolto il primo appuntamento del progetto “Lib(e)ri dentro. Licenza di leggere”. Un’iniziativa realizzata dal Comune in collaborazione con la Biblioteca Civica per promuovere la lettura all’interno della struttura carceraria: lo scopo è quello di migliorare il welfare dei detenuti e delle detenute e fornire un’importante fonte di riscatto culturale.
ecodellalunigiana.it, 2 dicembre 2024 Venerdì 29 novembre è stata inaugurata presso l’ex Tribunale di Pontremoli la mostra fotografica “Dall’amore nessuno fugge. L’esperienza APAC - CEC dal Brasile all’Italia” alla presenza dei Sindaci di Pontremoli, Jacopo Ferri e di Mulazzo, Claudio Novoa. Presente anche il Giudice Cosimo Ferri. Il Sindaco Jacopo Ferri ha sottolineato come sia motivo di orgoglio per il comune di Pontremoli poter ospitare questa mostra: “Si è tenuto da pochi mesi un festival importante in merito al tema giustizia: “Curae festival 2024. L’ Altro - Teatro, Giustizia minorile, Mediazione, Giustizia Riparativa”. Il Comune già da anni si muove per operare nel delicato ambito della giustizia, un esempio è la presenza dell’IPM (Istituto Penale Minorile) femminile.
di Rossella Cea
Gazzetta del Mezzogiorno, 2 dicembre 2024 Realizzata dai detenuti del carcere di Bari, la mostra fotografica è visitabile fino al 31 dicembre. Uno, due, tre... ed è salto. Come quando da bambini, con gli occhi chiusi per l’emozione, a pieni polmoni si respirava quella rincorsa che toglie il fiato, per spiccare il volo. Ma l’aviazione è solo un’illusione, come scriveva Jean Giraudoux: “Il solo volo che l’uomo abbia potuto mai realizzare fino a oggi è il salto”, e arriva sempre il momento di ricadere al suolo. In quell’attimo che si fa eterno però, risiede tutta la potenza di quella alterità rigenerante dell’infanzia.
comune.milano.it, 2 dicembre 2024 Raccolti duemila tra scatoloni e sacchi nei nove punti di ritiro allestiti in città. Sono tantissimi i milanesi e le milanesi che hanno contribuito alla raccolta degli indumenti invernali per i senza dimora organizzata oggi dalle 9.30 alle 17.30 in nove diversi punti della città. I cittadini e le cittadine hanno aderito all’invito del Comune e delle associazioni del Terzo Settore che hanno allestito i banchetti di ritiro, donando giacche, cappotti, pantaloni, scarpe e altri indumenti invernali di buona qualità. In totale sono stati raccolti circa 2.000 tra scatoloni e sacchi.
di Alessia Cruciani
Corriere della Sera - L’Economia, 2 dicembre 2024 “Rigiocare il futuro” è il progetto da 400 mila euro che porterà due campi da padel e uno da calcio nel carcere di Secondigliano. Ci sono investimenti in infrastrutture che generano valore perché rendono migliore la vita di un’intera comunità. Sono investimenti che fanno passare un messaggio importante, e più è forte la voce di chi lo manda, più sarà efficace la reazione. Per questo pubblico e privato si sono uniti per sostenere il progetto “Rigiocare il futuro - lo sport per ripartire”, ideato da due onlus (Seconda Chance e Sport Senza Frontiere) e che vedrà la luce grazie al sostegno della Fondazione Entain.
di Mimmo Muolo
Avvenire, 2 dicembre 2024 Guerra e pace, ancora una volta nei pensieri del Papa, ieri all’Angelus della prima domenica dell’Avvento che porterà all’inizio del Giubileo della speranza. Francesco ha espresso infatti la sua preoccupazione per l’inverno in Ucraina, dove non si ferma il conflitto, “orrore che offende Dio e l’umanità”; ha accolto come un segno buono il cessate il fuoco in Libano, auspicando che si estenda anche a Gaza, dove ha detto di avere a cuore la liberazione degli ostaggi israeliani ancora detenuti e la cura per la popolazione stremata dai combattimenti. E, riferendosi al periodo che precede il Natale, ha anche augurato che l’Avvento, tra mille difficoltà, possa alleggerire i cuori.
di Sabino Cassese
Corriere della Sera, 2 dicembre 2024 Due proposte di norme stanno andando avanti in Parlamento. Esse regolano il potere dello Stato nei confronti della galassia semipubblica e privata che lo circonda e l’opera della Corte dei conti. Entrambe le proposte sono giuste nelle finalità, ma sbagliate nei mezzi. Mentre l’attenzione dell’opinione pubblica è concentrata sui conflitti interni alla maggioranza e all’opposizione, che cosa succede nelle stanze del potere? Due proposte di norme, che debbono essere ambedue approvate, per motivi diversi, entro la fine dell’anno, stanno andando avanti in Parlamento. Esse regolano il potere dello Stato nei confronti della galassia semipubblica e privata che lo circonda e l’opera della Corte dei conti. Entrambe le proposte sono giuste nelle finalità, ma sbagliate nei mezzi.
di Chiara Sgreccia
Il Domani, 2 dicembre 2024 Anche quest’anno è iniziata la stagione delle occupazioni delle scuole. Per l’Associazione nazionale presidi: “Un atto deprecabile che va estirpato”, per gli allievi: “Un modo di riappropriarsi di uno spazio che è anche loro e di creare spazi di discussione”. Liceo Gullace, Pilo Albertelli, Enzo Rossi, Plinio Seniore, Cavour, Virgilio, Gian Battista Vico. Come ogni anno, sono iniziate le occupazioni delle scuole, romane e non solo: per ricordare che nonostante i tentativi di criminalizzare il dissenso dei giovani o di raffigurarli come una generazione in balia di violenza e disagio, da disciplinare, molti adolescenti non hanno perso la fiducia nel futuro. Né la voglia di immaginare una società migliore di quella che c’è.
di Alessandro Mantovani
Il Fatto Quotidiano, 2 dicembre 2024 Se il ricorso dell’esecutivo sarà bocciato, il centro potrebbe essere destinato a ospitare i detenuti di quella nazionalità. Per il momento tocca ancora ai giudici, il 4 dicembre c’è la Cassazione e a febbraio, con decisione prevista ad aprile, sarà la volta della Corte di Giustizia dell’Unione europea. Saranno loro a decidere se il governo Meloni può stabilire un elenco rigido di Paesi sicuri, trattare le richieste d’asilo dei loro cittadini con la procedura accelerata (leggasi sommaria) e nel frattempo rinchiuderli nei centri di permanenza (leggasi detenzione) anche in Albania, per poi rimpatriarli (sempre che il Paese di destinazione sia d’accordo).
di Daniele Zaccaria
Il Dubbio, 2 dicembre 2024 Il faticoso cammino delle Nazioni per istituire un tribunale universale che individui e giudichi i crimini di guerra contro l’umanità. L’idea di istituire un tribunale internazionale per perseguire i crimini di guerra e contro l’umanità e e di genocidio nasce all’indomani della Seconda guerra mondiale, dalle macerie di un conflitto devastante che ha svelato al pianeta gli orrori della Shoah.
di Eva Sampson e Marlise Simons
Il Dubbio, 2 dicembre 2024 La giurisdizione del Tribunale dell’Aja può occuparsi anche di chi non ha aderito allo statuto di Roma. Anche Russia Cina e Stati Uniti non la riconoscono. I mandati di arresto emessi dalla Corte penale internazionale nei confronti dei leader di Israele e di Hamas, per i crimini che li accusa di aver commesso a Gaza, offrono importanti spunti sia sulla portata della giurisdizione della corte sia sui limiti del suo potere. Ecco cosa sapere sulla portata legale della corte, che chiede l’arresto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, del suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, e del capo dell’ala militare di Hamas, che potrebbe essere ancora vivo o morto.
di Giacomo Puletti
Il Dubbio, 2 dicembre 2024 Cominciato nel febbraio 2002 e mai concluso a causa della morte del protagonista, si svolse nel Tribunale Penale Internazionale, antenato dell’odierna Cpi. In principio fu il Tribunale Penale Internazionale per i crimini nella ex Jugoslavia (Tpi). Antenato dell’attuale Corte Penale Internazionale (Cpi) e tribunale ad hoc istituito il 25 maggio 1993 con la risoluzione 827 del Consiglio di sicurezza dell’Onu, fu infatti qui che il 12 febbraio 2002 si aprì il processo contro Slobodan Miloševic, presidente della Serbia dal 1989 al 1997, presidente della Repubblica Federale di Jugoslavia dal 1997 al 2000 e tra i protagonisti politici delle guerre nella ex-Jugoslavia.
di Dalia Scheindlin*
Il Dubbio, 2 dicembre 2024 La Corte dell’Aja è convinta che la realtà politica attuale non consenta una seria auto-indagine da parte di Tel Aviv. La giustizia internazionale si basa sull’idea che se un paese può indagare sui propri crimini, non c’è bisogno che intervengano i tribunali internazionali. Ma in questo momento, è difficile affidarsi alla difesa secondo cui Israele è una democrazia occidentale con un sistema legale pienamente funzionante.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 2 dicembre 2024 Il genocidio del 1994 fu riconosciuto e giudicato per la prima volta come crimine internazionale. I ricordi della magistrata Silvana Arbia, procuratrice del Tpir. Trent’anni fa, correva l’anno 1994, il genocidio consumatosi in Ruanda fu per la prima volta riconosciuto e giudicato come crimine internazionale. Non si è trattato, come ha più volte evidenziato Silvana Arbia, Prosecutor del Tribunale penale internazionale per il Ruanda (TPIR), di una “calamità naturale, ma di una tragedia annunciata”. L’esperienza della magistrata, una delle giuriste del nostro Paese più apprezzate all’estero, è contenuta nel libro intitolato “Mentre il mondo stava a guardare” (Mondadori, Strade Blu).
di Francesca Mannocchi
La Stampa, 2 dicembre 2024 Tra saccheggi, bande armate e i limiti imposti da Israele la Unrwa sospende la consegna di aiuti attraverso il valico chiave di Kerem Shalom, mentre i palestinesi muoiono di stenti sotto le bombe. Ieri il commissario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, ha annunciato la sospensione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza dal valico di Kerem Shalom, cioè il principale punto da cui i beni di prima necessità entrano a Gaza. È l’unico valico tra Israele e Gaza progettato per le spedizioni di merci ed è stata l’arteria principale per le consegne di aiuti da quando, a maggio, il valico di Rafah con l’Egitto è stato chiuso.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
Progetto "A scuola di libertà". Anno scolastico 2024-2025: prossimo incontro online il 12 dicembre
APPUNTAMENTI
CARITAS-Migrantes: "Presentazione del XXXII Rapporto Immigrazione" (Padova, 3 dicembre 2024)
Incontro-dibattito: "Essere donne in carcere" (Brescia, 3 dicembre 2024)
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