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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione mercoledì 25 dicembre 2024

 Ristretti Orizzonti, 25 dicembre 2024 Natale è una festa da passare CON, con i figli, con i genitori, con fratelli e sorelle. Per le persone detenute invece il Natale è SENZA, senza i figli, senza i genitori, senza fratelli e sorelle. Quei figli, quei genitori, quei fratelli e quelle sorelle preparano ogni Natale un posto a tavola, destinato a rimanere vuoto. I testi che seguono sono pezzi di vita poco natalizi, storie di Natale tristi: noi li dedichiamo prima di tutto a chi potrebbe fare qualcosa per cambiare le condizioni di vita delle persone detenute, e in particolare i loro rapporti con la famiglia.

 

di Marco Belli

gnewsonline.it, 25 dicembre 2024 Al Nuovo Complesso di Roma Rebibbia si respira l’aria dei momenti importanti, delle occasioni in cui avverti che sta per passare la storia. Tutto è pronto per il 26 dicembre, quando Papa Francesco, dopo aver aperto la Porta Santa a San Pietro, aprirà la seconda Porta Santa del Giubileo 2025 nel carcere romano. Prima volta, appunto, nella storia. Un grandissimo sforzo organizzativo, senza precedenti, per una iniziativa senza precedenti. L’Amministrazione Penitenziaria ci sta lavorando alacremente da tempo. Tutti insieme: vertici e personale del Dap e poi dirigenti, educatori e Polizia penitenziaria dell’istituto. Senza dimenticare l’entusiasmo e l’impegno dei detenuti delle case circondariali sia maschile che femminile di Rebibbia, coinvolti prima nella realizzazione dell’installazione artistica che sarà inaugurata quel giorno e poi nella creazione dei doni che una detenuta e un detenuto consegneranno al termine della Messa al Santo Padre.

 

ansa.it, 25 dicembre 2024 È la prima volta che una Porta santa viene aperta in carcere. Il 26 dicembre papa Francesco sarà a Rebibbia. Sono molti gli incontri dei pontefici con i detenuti da Giovanni XXIII a Bergoglio. Alle 8 del mattino l’automobile con Giovanni XXIII arriva a via della Lungara dove si trova il carcere romano di Regina Coeli. È il 26 dicembre del 1958, due mesi dopo la sua elezione. Ai detenuti racconta di un suo parente che finì “dentro”. Si presenta come un amico, li abbraccia. Esattamente dopo 66 anni, per la prima volta in un carcere, a Rebibbia, viene aperta una porta santa in un anno nero per gli istituti penitenziari. Secondo i dati del Ministero della Giustizia, elaborati dal Sole 24 Ore nel 2024 si registrano i livelli più alti di detenuti e suicidi. Anche Paolo VI nel 1964 si reca nel carcere Romano di Regina Coeli. La parola che ripete di più è speranza e li invita a liberarsi dalle catene della disperazione.

 

di Filippo Santoro*

lagazzettadelmezzogiorno.it, 25 dicembre 2024 Questa sera nella Vigilia del Natale si apre il Giubileo del 2025 con il motto “Pellegrini di Speranza” scelto da Papa Francesco. Il Giubileo già nella storia del popolo di Israele era un tempo di condono di ogni forma di debito, di remissione, di alleggerimento dei pesi accumulati nel tempo per gravami di tipo materiale e spirituale. Nel suo viaggio in Corsica del 15 dicembre scorso il Papa ha detto: “Davanti alle devastazioni che opprimono i popoli, la Chiesa annuncia una speranza certa, che non delude, perché il Signore viene ad abitare in mezzo a noi”. E il documento di indizione dell’Anno Santo annuncia: Spes non confundit, “la speranza non delude” (Rm 5,5).

 

di Valter Vecellio

huffingtonpost.it, 25 dicembre 2024 Come al solito i Radicali trascorreranno le feste visitando i carcerati. Un precetto evangelico dimenticato da tutti e un invito al ministro per un grande gesto simbolico. Ogni Natale e Capodanno (ma lo fanno anche a Pasqua e a Ferragosto), dirigenti e militanti del Partito Radicale visitano le carceri italiane. Una tradizione, ormai, inaugurata in anni lontani da Marco Pannella che ogni volta veniva accolto festosamente dalla comunità penitenziaria: detenuti, agenti della polizia penitenziaria, operatori, lo consideravano uno di loro. Il laico (e anticlericale) per eccellenza che dava corpo e sostanza a quel passo ...

 

di Virginia Piccolillo

Corriere della Sera, 25 dicembre 2024 Intanto un altro detenuto muore a Sollicciano. Bonifazi (Iv) si appella al ministro Nordio: “Chiuda quel carcere”. “Per risolvere il problema delle carceri dovremmo far scontare la pena ai giovani tossicodipendenti in comunità affinché la pena serva a recuperare la persona. Questo è l’obiettivo”. Il vicepremier, Antonio Tajani, durante l’abituale visita Natalizia alla “Comunità in dialogo” di Trivigliano, è tornato su un problema che si trascina da anni, vale a dire la possibilità di rendere davvero esecutiva la possibilità di pene alternative per i ragazzi con problemi di droga. Intento professato da tutti i governi, da anni.

 

lapresse.it, 25 dicembre 2024 “Nessun clima teso, nessun problema con Giovanni Russo”: così il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove smentisce le ricostruzioni che ipotizzano forti frizioni con l’ormai ex capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap), dimessosi venerdì scorso. Secondo alcune fonti, Russo sarebbe stato “dimissionato” proprio da Delmastro, sottosegretario di Fratelli d’Italia, per via della sua testimonianza nel processo che vede Delmastro imputato per rivelazione di segreto d’ufficio, nell’ambito della vicenda legata all’anarchico Alfredo Cospito.

 

di Bartolo Conratter

Il Riformista, 25 dicembre 2024 La Cassazione chiarisce il modus operandi sulle richieste di asilo. Il magistrato può valutare se l’elenco rispetta la normativa europea o nazionale. Con la sentenza emessa in data 19 dicembre 2024 (nr. 33398), la Corte di Cassazione si pronuncia non tanto - si badi bene! - sul concetto di paese sicuro ai fini della richiesta di asilo, quanto sulla perimetrazione del potere-dovere del giudice ordinario in tali fattispecie. L’osservazione non è di breve momento, in quanto si tratta di un quadro molto tecnico che non consente a nessuna parte politica - nella crescente polemica immigratoria - di appropriarsi del suo contenuto, affermandone la pertinenza a una certa tesi o ad altra.

 

di Mariarosa Maioli

Il Giorno, 25 dicembre 2024 Luca, Michele e il loro 25 dicembre dietro le sbarre: dalle celle riunite alle collette per un pranzo speciale, tristezza e sofferenza si trasformano in condivisione. Le guardie diventano “amiche” e non c’è spazio per i contrasti religiosi. “Do they know it’s Christmas?”, si chiedevano i cantanti della Band Aid nel 1984. Chissà, si legge nel testo della canzone, se i bambini che soffrono la fame in Etiopia si rendono conto che è arrivato il Natale. Chissà, ci si potrebbe chiedere oggi, se a Milano c’è ancora qualcuno che non si accorge dell’unicità del 25 dicembre. Le canzoni di Mariah Carey e il caos del traffico invadono le strade e avvertono a tutti che è quel momento dell’anno ma chi si trova recluso dentro un carcere potrebbe vivere il Natale come un giorno qualunque.

 

lanovitaonline.it, 25 dicembre 2024 Un detenuto di origine africana si è gravemente ferito, portato d’urgenza in ospedale. Un grave episodio ha scosso le mura del carcere di Catanzaro, dove un detenuto di nazionalità africana ha tentato di togliersi la vita. Secondo le prime informazioni, l’uomo si è tagliato la gola con una lametta, un gesto estremo che ha suscitato immediata preoccupazione tra il personale penitenziario e i compagni di detenzione. La situazione è stata gestita tempestivamente, con i membri della sicurezza che sono intervenuti prontamente per prestare soccorso. Il detenuto è stato rapidamente trasportato all’ospedale per ricevere le cure necessarie, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico per riportarlo in condizioni stabili.

 

di Paola Gregorio

giornaledibrescia.it, 25 dicembre 2024 Il gruppo consiliare chiede inoltre con un ordine del giorno che sia proiettato nei quartieri e nelle scuole cittadine il documentario di Nicola Zambelli nel quale i detenuti raccontano la loro vita dietro le sbarre. Azione boccia senza attenuanti la direzione attuale del Governo sul tema delle carceri. “Si continuano ad aumentare i reati andando verso un sistema solo punitivo. Il carcere deve far scontare la pena, ma anche creare le condizioni per ripartire” dice il deputato Fabrizio Benzoni promotore, insieme alla collega della Lega Simona Bordonali, di un ordine del giorno, accolto nel Ddl Carceri, per chiedere la revisione del progetto attuale sul carcere bresciano.

 

di Arianna Atzeni

reportsardegna24.it, 25 dicembre 2024 Sono Arianna Atzeni, sorella di Alessandro, un uomo che sta vivendo un calvario senza fine, reso ancora più drammatico dall’indifferenza e dalle inefficienze delle istituzioni. Alessandro è un malato psichiatrico con doppia diagnosi e, a causa della sua condizione, era stato dichiarato persona socialmente pericolosa e ristretto nella colonia penale di Isili. A luglio è stato vittima di una brutale aggressione proprio all’interno del carcere, che lo ha ridotto in coma e costretto a un intervento neurochirurgico per salvargli la vita. Da quell’episodio Alessandro è uscito con un’emiparesi alla parte destra del corpo e un forte stato depressivo, aggravato da un contesto che non tutela minimamente la sua salute fisica e mentale.

 

di Laura Bosio

cremonaoggi.it, 25 dicembre 2024 Nella mattinata del 24 dicembre l’Associazione Radicale Fabiano Antoniani ha effettuato un sopralluogo in carcere di Cremona, insieme all’Assessora al Welfare di Cremona Marina della Giovanna, al presidente del Consiglio comunale di Cremona Luciano Pizzetti, ai consiglieri comunali Alessandro Portesani, Eleonora Sessa e Vittoria Loffi, oltre che al sindaco di Capralba, Damiano Cattaneo e al vice sindaco di Casaletto Vaprio, Edoardo Vola. Ne è emerso un quadro sempre più preoccupante: “Ad oggi nella casa circondariale a Cremona ci sono 576 detenuti, su una capienza regolamentare di 394 posti” spiega Vittoria Loffi. Un numero in crescita, considerando che pochi mesi fa erano 543. In sostanza, ci sono 180 persone più di quante ne potrebbe contenere.

 

di Fabio Lussoso

rete8.it, 25 dicembre 2024 Cento detenuti in più nella Casa Circondariale di Castrogno che detiene il primato delle morti nelle carceri, 87 morti in tutta Italia, 4 a Castrogno in meno di 5 mesi. Una sola inchiesta, quella sulla morte di Patrick Guarnieri. Si vanno a sommare all’esubero di capienza per un totale 440 detenuti rispetto ai 250 di capienza. Ieri mattina il Coordinamento Codice Rosso con il Partito Radicale, il Consigliere Ariberto Grifoni, ha visitato il Carcere di Castrogno. “Resta allarmante la situazione di reali trattamenti inumani, degradanti, non solo per i detenuti ma anche per chi ci lavora, nonostante i buoni propositi e le ottime iniziative della nuova Direttrice, la Dott.ssa Maria Lucia Avantaggiato.

 

gazzettadiparma.it, 25 dicembre 2024 In merito alle criticità dell’Istituto carcerario di Parma sollevate nei giorni scorsi, interviene Veronica Valenti, garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Parma. La garante parte dal problema del sottorganico del personale che opera nel carcere di via Burla: “Al netto dell’aumento del personale dell’area giuridico-pedagogica - fatto di assoluta importanza -, diversamente da quanto scritto, si registra, purtroppo, ancora la mancanza di alcuni profili professionali all’interno della Polizia penitenziaria in servizio a Parma: risultano ancora scoperti alcuni ruoli, in particolare, il ruolo di ispettori (-39%); di sovrintendenti (-60%); di agenti (-4%)” rileva la Valenti.

 

huffingtonpost.it, 25 dicembre 2024 A poche ore dalla decisione del presidente di commutare in ergastolo la pena capitale federale per 37 detenuti, arriva l’annuncio del tycoon: “Saremo di nuovo una nazione di legge e ordine”. “Non appena mi insedierò darò mandato al Dipartimento di Giustizia di applicare con forza la pena di morte per proteggere le famiglie e i bambini americani da stupratori, assassini e mostri violenti. Saremo di nuovo una nazione di legge e ordine!”. L’annuncio è stato rilasciato da Donald Trump sul suo social Truth, a poche ore dalla decisione di Joe Biden di commutare in ergastolo la pena capitale federale per 37 dei 40 detenuti che si trovano nel braccio della morte. “Non ha senso. Parenti e amici (delle vittime, ndr) sono ulteriormente devastati”, ha commentato Trump sempre sul social.

 

di Mauro Evangelisti

Il Messaggero, 25 dicembre 2024 Rivolto ai militari italiani il ministro ha ricordato: “Ciò che fate è essenziale affinché Daesh non divenga nuovamente un pericolo per il mondo intero”. I timori su ciò che potrebbe succedere in Siria li ha sintetizzati il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che a Erbil (nella regione autonoma del Kurdistan, in Iraq) ha visitato il contingente italiano dell’operazione Prima Parthica: “La crisi in Siria ci preoccupa e speriamo che le migliaia di terroristi detenuti nelle prigioni siriane non siano rimessi in libertà, destabilizzando anche questa aerea”.