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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione venerdì 20 dicembre 2024
CARCERI
Ristretti Orizzonti, 20 dicembre 2024 Natale è una festa da passare CON, con i figli, con i genitori, con fratelli e sorelle. Per le persone detenute invece il Natale è SENZA, senza i figli, senza i genitori, senza fratelli e sorelle. Quei figli, quei genitori, quei fratelli e quelle sorelle preparano ogni Natale un posto a tavola, destinato a rimanere vuoto. I testi che seguono sono pezzi di vita poco natalizi, storie di Natale tristi: noi li dedichiamo prima di tutto a chi potrebbe fare qualcosa per cambiare le condizioni di vita delle persone detenute, e in particolare i loro rapporti con la famiglia.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 20 dicembre 2024 Con l’ennesimo suicidio in carcere avvenuto tre giorni fa a Viterbo, il tema delle discrepanze nei dati relativi ai detenuti che si sono tolti la vita torna prepotentemente al centro del dibattito tra gli addetti ai lavori. Il garante della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, ha fatto il punto sulla tragica situazione, evidenziando le significative differenze tra le cifre raccolte dall’osservatorio “Morire di Carcere” curato da Ristretti Orizzonti, quelle fornite dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e i dati pubblicati periodicamente, a partire da giugno di quest’anno, dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. A tutto ciò si aggiunge anche un’importante analisi e riflessione che solleva interrogativi sulla gestione e comunicazione dei dati presentati al Consiglio d’Europa.
di Angela Stella
L’Unità, 20 dicembre 2024 “Come si può garantire la salubrità degli ambienti con un sovraffollamento medio nazionale del 134% con punte che vanno oltre il 200%?”, sulla sanità penitenziaria Rita Bernardini ha ingaggiato una vera e propria battaglia. Nessuno tocchi Caino, di cui è presidente, ha avviato insieme all’Unione camere penali un massiccio accesso alle relazioni che le Asl sono tenute a fare due volte l’anno a seguito di visite ispettive nelle carceri. Ma in alcuni istituti, denuncia, “si è persa memoria dell’ultima visita”. E sul sovraffollamento accusa il governo: “è tornato a regnare il negazionismo”. Numero spaventoso di suicidi in carcere, negazionismo del Governo sul sovraffollamento, inadempienze delle Asl, cimici nei letti dei detenuti e ambienti ammuffiti: questi i nostri istituti di pena.
di Alberto Pedrielli
lospiegone.com, 20 dicembre 2024 Intervista a Camilla Siliotti e Rita Vitale (A Buon Diritto). A Buon Diritto è un’associazione Onlus che dal 2001 porta assistenza qualificata a coloro che sono privati della libertà, a chi cerca di integrarsi in Italia, a chi è vittima di discriminazioni o di episodi di razzismo, a chi ha subito abusi o torture. Camilla Siliotti ne è Responsabile della Comunicazione; Rita Vitale ne è Responsabile per l’area Immigrazione e asilo.
di Padre Enzo Fortunato
Il Sole24 Ore, 20 dicembre 2024 La speranza del Giubileo è speranza di perdono, riconciliazione, misericordia che allarga i confini della giustizia. È la consapevolezza di un tempo della coscienza che illumina i valori fondamentali di ogni comunità: come vivere un tempo che dia nuove possibilità, oltre i nostri pregiudizi, nuove vie per il dialogo, l’incontro, la pace giusta, la sicurezza di tutti, nessuno escluso. Secondo i dati del ministero della giustizia, al mese di ottobre 2024, le carceri italiane ospitavano 62.100 detenuti, superando di oltre 10.000 unità la capacità regolamentare.
di Marco Belli
gnewsonline.it, 20 dicembre 2024 Prosegue la collaborazione in materia penitenziaria fra le amministrazioni di Italia e Francia. L’ultima visita di una delegazione di alto livello di rappresentanti dell’Amministrazione francese, conclusa ieri, ha avuto per oggetto il contrasto alla criminalità organizzata, anche in ambito penitenziario. Tema sul quale l’amministrazione francese si sta sforzando di elaborare un’efficace strategia, anche prendendo a modello l’elevata competenza e professionalità riconosciuta in materia al Dap.
di Tiziana Roselli
Il Dubbio, 20 dicembre 2024 A febbraio partirà una “procedura di valutazione” per assumere a tempo indeterminato 6.000 addetti. Il dibattito sulla stabilizzazione degli addetti all’Ufficio per il processo (Upp) si arricchisce di un nuovo capitolo. Sabato scorso l’Anm aveva espresso, in un documento, preoccupazione per la precarietà degli addetti e l’incertezza delle prospettive future. Allarme che però, secondo il ministero della Giustizia, non è giustificato dalla natura stessa di questi “rinforzi” messi a disposizione della magistratura giudicante.
di Michele Magno
Il Manifesto, 20 dicembre 2024 C’è quella dedicata al panettone italiano, quella per celebrare gli antichi mestieri, quella sulla scrittura a mano, quelle in memoria del calendario gregoriano e delle vittime della strada. Sono circa 80 i disegni di legge presentati in questa legislatura che propongono di istituire ricorrenze dedicate a qualcosa da ricordare. Curiosamente, solo quella in memoria delle vittime degli errori giudiziari incontra l’ostilità di diverse forze politiche - Pd incluso - forse per non fare uno sgarbo all’Anm o perché temono una “delegittimazione della magistratura”. È allora opportuno citare qualche dato. L’associazione Errorigiudiziari.com - fondata da Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone oltre 25 anni fa - si avvale di un archivio online, unico in Italia e in Europa, sui casi di errori giudiziari e ingiusta detenzione.
TERRITORIO
consiglio.regione.fvg.it, 20 dicembre 2024 “La prima grande riforma del sistema penitenziario italiano compie l’anno prossimo 50 anni, eppure il tempo trascorso non è bastato per trasformare progressivamente le nostre carceri in un modello moderno e coerente con le proprie leggi e con quelle di natura internazionale, alle quali l’Italia ha pure aderito”. Lo afferma in una nota il Garante regionale dei diritti della persona, Enrico Sbriglia, a margine della conferenza dei Garanti territoriali svoltasi a Roma. “Questa è l’eredità che è stata lasciata al Governo attuale” evidenzia Sbriglia, che definisce “sbrigativa e poco comprensibile la censura rivolta al ddl 1660 Piantedosi-Nordio-Crosetto, non trovando alcuna ragione sul perché ci si debba esprimere in anticipo, in modo critico, su provvedimenti legislativi ancora non vigenti ...
di Antonio Anastasi
quotidianodelsud.it, 20 dicembre 2024 Un giovane si tolse la vita dopo un arresto. Il Gup del Tribunale di Crotone Edoardo D’Ambrosio ha rinviato a giudizio uno psichiatra e due uomini della polizia penitenziaria per la morte in carcere di un detenuto di 39 anni, Danilo Garofalo, di Petilia Policastro, avvenuta nel settembre 2022. Un “nuovo giunto”, come si dice nel gergo dei penitenziari, che si sarebbe tolto la vita impiccandosi con i lacci delle scarpe a poche ore dall’arresto per maltrattamenti in famiglia. Per capire perché gli furono lasciati i laccetti, nonostante le prescrizioni che vietano l’uso di stringhe, la pm Ines Bellesi aveva iscritto nel registro degli indagati, per l’ipotesi di omicidio colposo, F.L., medico psichiatra dirigente del presidio penitenziario dell’Asp, il sovrintendente G.P. e l’assistente capo E.L.
di Niccolò Dolce
torinocronaca.it, 20 dicembre 2024 Monica Gallo, in Comune, ha presentato “Morire di carcere. Raccolta di riflessioni sui suicidi in carcere 2024”. Mai così tanti morti e suicidi nelle carceri italiane. Il 2024, per il nostro Paese, si sta concludendo con un detenuto che si è tolto la vita nel carcere di Bergamo: è il numero 89 dall’inizio dell’anno. Ieri, al termine della conferenza stampa di fine anno, in Sala Rossa, del consiglio comunale, la Garante dei detenuti di Torino, Monica Gallo, ha presentato la pubblicazione “Morire di carcere. Raccolta di riflessioni sui suicidi in carcere 2024”.
di Massimiliano Melley
milanotoday.it, 20 dicembre 2024 Diversi consiglieri contro la decisione di non costituirsi parte civile al processo contro gli ex gestori del Cpr, nonostante l’ordine del giorno approvato in aula: “Dovete venire a spiegare perché”. Giungi (Pd): “D’ora in poi valuterò i singoli provvedimenti”. Scoppia la polemica anche nell’aula del consiglio comunale sulla mancata costituzione in parte civile del Comune di Milano al processo contro gli ex gestori del Cpr di via Corelli, nonostante un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale che chiedeva proprio questo. Il processo è a carico della società La Martinina e dei suoi ex gestori, dopo un’inchiesta che ha fatto emergere le gravissime condizioni igienico-sanitarie in cui versavano le persone ospitate all’interno della struttura.
di Vera Mantengoli
Corriere del Veneto, 20 dicembre 2024 “Diamo ai detenuti una nuova prospettiva di vita”. Il carcere di Santa Maria Maggiore e la scelta della ditta di restauro Lares: “Sfruttati gli incentivi della legge Smuraglia con 5 reclusi: hanno tanta voglia di mettersi in gioco”. Dal carcere di Santa Maria Maggiore a Piazza San Marco. Hanno dimostrato di volersi mettere in gioco e di avere le carte per farlo i cinque detenuti assunti dalla ditta di restauro Lares che opera in tutta Italia. A Venezia sono stati due i ristretti che, dopo i colloqui effettuati, hanno ottenuto l’articolo 21 che permette loro di uscire alla mattina, raggiungere i colleghi a San Marco e poi tornare in carcere alla sera.
di Alley Oop
Il Sole 24 Ore, 20 dicembre 2024 Un’opera d’arte che racconta il potere della rinascita e dell’inclusione sociale. Questo lo spirito di “Perdonami”, un’opera pittorica la cui creazione è stata curata da Igor Scalisi Palminteri insieme ad alcuni detenuti della Casa Circondariale “A. Burrafato” di Termini Imerese. Il tutto, nell’ambito di “Open”, un progetto finanziato dall’assessorato regionale per la famiglia col Piano Operativo del Fondo Sociale Europeo e promosso dal Centro Studi Opera Don Calabria.
vaticannews.va, 20 dicembre 2024 L’arcivescovo Gambelli ha celebrato ieri la Messa nel penitenziario, con lui il cardinale albanese Simoni, vittima delle persecuzioni del regime comunista. A lui Francesco ha affidato un messaggio da portare a tutti i carcerati: “Assicuro la mia vicinanza umana e spirituale. Li invito a confidare sempre in Dio, Padre buono e misericordioso”. “Desidero abbracciare tutti i detenuti a cui assicuro la mia vicinanza umana e spirituale. Li invito a confidare sempre in Dio, Padre buono e misericordioso”. Sono le parole che Papa Francesco rivolge a tutti i detenuti del carcere fiorentino di Sollicciano, in un messaggio letto al termine della Messa celebrata ieri pomeriggio, 19 dicembre, dall’arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli.
veneziatoday.it, 20 dicembre 2024 I sei detenuti assunti sono stati selezionati tra i circa 270 ospiti della struttura. Sono italiani, tra i 25 e i 45 anni. Alcuni di loro sono laureati, altri hanno elevate competenze informatiche. Rispondono ai pazienti e fissano visite ed esami in tutti gli ospedali e in tutto il territorio dell’azienda sanitaria veneziana. Ma lo fanno dal carcere. Sono sei detenuti dell’istituto penitenziario maschile di Venezia, assunti a pieno titolo nella squadra del Cup dell’Ulss 3. Sono stati selezionati tra i circa 270 ospiti della struttura. Sono tutti italiani, tra i 25 e i 45 anni. Alcuni di loro sono laureati, altri hanno elevate competenze informatiche.
di Claudio Tadicini
Corriere del Mezzogiorno, 20 dicembre 2024 Il panettone, nel Salento, non è solo un dolce tradizionale natalizio. Da alcuni anni, infatti, è diventato un simbolo potente di speranza e inclusione sociale. Una vera e propria occasione di riscatto per i detenuti della casa circondariale leccese di Borgo San Nicola, che trovano (anche) in questo dolce natalizio un’opportunità per reintegrarsi nella società, apprendendo nuove competenze per costruirsi, una volta scontata la pena, un futuro migliore.
La Nuova Sardegna, 20 dicembre 2024 In cella da agosto la piccola di un anno e la donna sono state trasferite in una casa protetta. Il garante Gianfranco Favini: “Un grande risultato, arrivato grazie a una lotta civile contro la burocrazia carceraria e le istituzioni territoriali”. La bimba di un anno, nel carcere di Bancali da agosto, passerà il Natale in una casa protetta dove è stata trasferita insieme alla mamma. A dare la notizia il garante dei detenuti Gianfranco Favini che esulta: “Un grande risultato, con una lotta civile contro la burocrazia carceraria e istituzioni territoriali”.
parmatoday.it, 20 dicembre 2024 Si è parlato anche dei suicidi in carcere: “Purtroppo l’Emilia-Romagna detiene questo record negativo, le attività carcerarie diventano il modo principale per sostenere il detenuto nel suo percorso di recupero”. Laboratori di teatro, detenuti attori. Il carcere di Parma si conferma un modello nell’utilizzo dell’attività teatrale come strumento di recupero e reinserimento dei detenuti. Nella casa circondariale della città ducale, infatti, da oltre vent’anni sono attivi progetti teatrali con laboratori che coinvolgono numerosi detenuti. È quanto è emerso nel corso del convegno svoltosi oggi a Parma sul tema dell’attività teatrale in carcere organizzato grazie al contributo del Garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri.
ildolomiti.it, 20 dicembre 2024 L’opera realizzata dai detenuti con la supervisione dell’associazione Slow Cinema e delle artiste Silvia Gadda e Laura Ghianda. L’opera è ispirata al tema dell’inverno, visto come una stagione di riposo e cambiamento. “L’iniziativa, accolta con molto favore dalla popolazione detenuta, ha contribuito a rendere meno grigio il carcere” ha spiegato la direttrice della struttura Annarita Nuzzaci. Il murales è stato realizzato grazie al contributo comunale e alla donazione liberale della società Vitrum.
di Marina Lomunno
Avvenire, 20 dicembre 2024 “L’avventura della strada, la gioia dell’incontro con gli altri, la cura verso i più fragili: questo deve animare il vostro servizio di cardinali”. Sono le priorità che papa Francesco ha indicato ai 21 cardinali creati nel concistoro dello scorso 7 dicembre e che l’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, Roberto Repole, ha iniziato a rendere visibili nelle prime uscite pubbliche con la porpora. Martedì 10, appena tornato da Roma, ha presieduto la Messa presso l’Arsenale della Pace: l’occasione il 60° di fondazione, da parte di Ernesto Olivero e numerosi amici, del Sermig, il Servizio missionario giovani che dal 1983 a Torino e poi in Brasile e Giordania cammina accanto agli emarginati e accoglie gli “scartati” della società.
AFFARI SOCIALI
di Franco Corleone
L’Espresso, 20 dicembre 2024 Il 6 e 7 dicembre si è svolta a Roma una Conferenza nazionale autogestita per la Salute Mentale promossa da un cartello vastissimo di associazioni che hanno voluto far sentire la voce dell’indignazione contro l’involuzione autoritaria che vuole schiacciare i deboli, i soggetti fragili, i migranti, i poveri, i detenuti. Appare sempre più chiaro il disegno del governo Meloni di riscrivere la storia del Paese: cancellare o deformare le leggi che hanno affermato i diritti e prevedere nuovi reati o aggravare le pene.
di Daniele Novara
Avvenire, 20 dicembre 2024 Qualche sera fa ero a Conselve, in provincia di Padova, per un incontro rivolto ai genitori. Sono spesso in giro dal nord al sud d’Italia per cercare di aiutare questa categoria che si trova in uno stato di particolare fragilità e a cui mi sto dedicando insieme al mio Istituto Cpp da tantissimi anni. Alla fine del mio intervento sul tema Il coraggio di educare, tra i duecento partecipanti, un signore alza la mano: “Perché i ragazzi si portano dietro i coltelli?”. Se persistevano dubbi sulla consistenza del fenomeno, senz’altro questa domanda non lascia molto spazio a equivoci.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 20 dicembre 2024 Il provvedimento riguardava il rigetto, da parte di una Commissione territoriale, di una domanda di protezione internazionale presentata da un cittadino di un Paese terzo (la Tunisia) inserito nell’elenco dei Paesi di origine sicuri. Spetta “al circuito democratico della rappresentanza popolare la scelta politica di prevedere, in conformità con la disciplina europea, un regime differenziato di esame delle domande di asilo per gli stranieri che provengono da paesi di origine designati come sicuri”. E dunque il giudice “non può sostituirsi al ministro degli Affari esteri” né “può annullare con effetti erga omnes il decreto ministeriale”. Tuttavia “il giudice ordinario, nell’ambito dell’esame completo ed ex nunc, può valutare, sulla base delle fonti istituzionali e qualificate di cui all’art. 37 della direttiva 2013/32/UE ...
di Giacomo Puletti
Il Dubbio, 20 dicembre 2024 Intervista al costituzionalista Michele Ainis sul processo a Matteo Salvini: “Il nostro tempo è diventato più crudo ed è un tempo di crisi del diritto internazionale. Ebbene, questa crisi non va assecondata né giustificata”. “Io non devo anticipare le sentenze dei giudici: quel che posso dire è che il nostro tempo è diventato più crudo ed è un tempo di crisi del diritto internazionale. Ebbene, questa crisi non va assecondata né giustificata”. Parola del costituzionalista Michele Ainis, che non si sbilancia sulla sentenza prevista per oggi del processo Open Arms contro Matteo Salvini ma, aggiunge, “un atto politico non è svincolato dal rispetto delle leggi”.
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