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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione martedì 17 dicembre 2024
di Emanuele Nuccitelli
dire.it, 17 dicembre 2024 A novembre i detenuti nelle strutture del Lazio sono cresciuti a 6.802, il 5,2% in più rispetto ai 6.465 dell’anno precedente. Il tasso di affollamento, quindi, ha raggiunto il 149%. In questo contesto, il 26 dicembre Papa Francesco aprirà la Porta Santa del Giubileo a Rebibbia. Per il Garante per i diritti dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasìa, questo gesto “infonde fiducia e speranza tra le persone detenute: la fiducia che una parte larga della popolazione italiana, assai più ampia della comunità cattolica, non smette di sentirli come fratelli e sorelle con eguali diritti e dignità, nonostante i casi della vita li abbiano portati in carcere; la speranza che questo segno di attenzione della Chiesa e del Papa, corredato da un’esplicita esortazione ai Governi ad assumere ‘forme di amnistia e condono della pena’, abbia seguito anche qui in Italia, dove - come è del tutto evidente - ce ne è un assoluto e urgente bisogno, per restituire dignità alle condizioni di vita e di lavoro dei detenuti e degli operatori penitenziari”.
di Ludovica Cherubini Scarafoni
L’Unità, 17 dicembre 2024 “Dialoghi Abolizionisti” è ideato dal Master in Criminologia critica e sicurezza sociale dell’Università di Padova e di Bologna, ed è disponibile sulla piattaforma Spreaker. La necessità di divulgazione pubblica di un tema relegato ai margini può palesarsi in molti modi. Uno di questi si sostanzia in Dialoghi Abolizionisti, un podcast uscito sulla piattaforma Spreaker e ideato dal Master in Criminologia critica e sicurezza sociale dell’Università di Padova e di Bologna, in particolare dagli studiosi Giuseppe Mosconi, Alvise Sbraccia, Francesca Vianello ed Elton Kalica. Già dal titolo, emerge la volontà di dar vita ad una rete di riflessione aperta che, a partire dal coinvolgimento di molte voci - come Patrizio Gonnella, Stefano Anastasia, Dario Melossi e altri esperti - conduca il tema del superamento del carcere e tutto ciò che concerne la cosiddetta questione criminale fuori dai confini di una nicchia ristretta, a favore dell’urgente realismo che questi temi portano con sé.
di Cesare Buquicchio
trendsanita.it, 17 dicembre 2024 Giovanni Russo (Dap): “Il Dipartimento avverte come una propria manchevolezza la difficoltà a garantire ai cittadini detenuti un’assistenza sanitaria corrispondente a quella dei cittadini liberi”. La riflessione del capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria: “Spesso saltano visite perché non c’è personale per i trasferimenti. Ma oltre 45 istituti sono già dotati di strumenti che attuano la telemedicina”. “Le nostre radici affondano nell’umanesimo. Vogliamo essere educatori di soggetti che hanno sbagliato, non custodi di corpi. Riconosciamo che alcuni detenuti necessitano di trattamenti di sicurezza, ma crediamo fermamente che abbiano diritto a una nuova chance. L’obiettivo è un trattamento individualizzato, che riconosca la dignità e le specificità di ogni singola persona”.
agenziagiornalisticaopinione.it, 17 dicembre 2024 Abbiamo chiesto formalmente di vedere le relazioni delle visite delle Asl. Nel frattempo invitiamo chi conosce la situazione penitenziaria a denunciarla in modo sicuro e anonimo al sito FreedomLeaks.org. Secondo il sito l’analista indipendente Marco Della Stella, al 9 dicembre 2024 in Italia sono 62.283 le persone detenute a fronte di una capienza ufficiale di 51.165 posti. Di questi, però, 4.478 posti non sono disponibili. Il tasso di affollamento è quindi del 133,4%. Durante l’estate era poco sotto il 130%.
di Francesco Grignetti
La Stampa, 17 dicembre 2024 La protesta dei magistrati contro la riforma imposta dal governo Meloni è decisa. Le forme, ancora no. Di mezzo ci sono le elezioni interne alle toghe, che a fine gennaio saranno chiamate a decidere i nuovi organi dirigenti dell’associazione nazionale magistrati. Lo sciopero si terrà quindi a febbraio. I due passaggi sono strettamente interconnessi. Nella magistratura c’è già clima pre-elettorale, infatti. Le correnti stanno preparando le candidature per il parlamentino dell’Anm, da cui poi scaturirà la prossima Giunta. E in questo frangente è perfino ovvio che saranno i prossimi a decidere modi e tempi della protesta.
di Guido Vitiello
Il Foglio, 17 dicembre 2024 Perché è il giorno in cui, nel 1983, fu arrestato Enzo Tortora, dicono i promotori. Sembra una risposta cristallina e autoevidente: non lo è. Cela infatti un grande enigma: quando comincia l’errore giudiziario? Con l’avvio dell’indagine, con l’arresto, con il rinvio a giudizio, con la condanna? I profani, tra i quali volentieri mi annovero, peccano senz’altro d’ingenuità nel valutare certe questioni di diritto con i criteri della moralità comune; ma è un peccato veniale se lo si raffronta al peccato simmetrico, in cui cadono ahinoi moltissimi magistrati, che consiste invece nel misurare gli abissi della coscienza e della condizione umana con il metro della tecnica giuridica - un peccato che porta a dire per esempio che il caso Tortora, a rigor di termini, non fu neppure un errore: l’imputato fu assolto in appello.
di Francesco Petrelli*
Il Dubbio, 17 dicembre 2024 Imbarazzanti i modi con i quali la magistratura ha reagito alla proposta di indire una giornata dedicata alle vittime dell’errore giudiziario. C’è qualcosa di davvero imbarazzante nei modi con i quali la magistratura ha reagito alla proposta di indire una giornata dedicata alle vittime dell’errore giudiziario. Non si comprende infatti perché una simile proposta dovrebbe ingenerare “sfiducia” nella magistratura, come ha detto il presidente di Anm Santalucia, o per quale motivo, come ha affermato il dottor Caselli, una simile iniziativa sarebbe addirittura “demagogica”. Sarebbe come dire che le giornate dedicate al fenomeno della povertà o alla violenza sulle donne ingenerassero sfiducia negli uomini e non ci fossero invece utili nel farci doverosamente riflettere sui limiti del capitalismo o sui rapporti di genere.
di Gerardo Villanacci
Corriere della Sera, 17 dicembre 2024 Singoli cittadini, aziende, pubblica amministrazione: tutti siamo esposti ai crimini informatici. E la repressione è sempre più difficile. La soluzione non può che essere aumentare le conoscenze e la consapevolezza. Le cronache e le inchieste di questi ultimi tempi sui crimini informatici confermano l’umana e irrefrenabile tendenza a sbirciare nelle vite degli altri. Curiosità che accresce notevolmente se gli ascoltati sono conosciuti oppure vi è un interesse a conoscere le loro cose. Le conversazioni carpite in treno, ovviamente non nelle costose carrozze silenziose, oppure nei locali pubblici come nelle file di attesa, hanno non poco contribuito al successo letterario del genere “guardare - ascoltare di nascosto”.
di Angiola Petronio
Corriere di Verona, 17 dicembre 2024 Battaglia legale sulle telecamere e ora spunta un nuovo testimone. Si chiamava Moussa Diarra, veniva dal Mali e aveva 26 anni, quel ragazzo che prima di quel giorno non aveva mai avuto problemi con la giustizia. Da qualche tempo aveva il male di vivere. Quello che si era innescato quando, scappando dal Mali, era finito in un campo in Libia dove è stato torturato e dove è morto uno dei suoi fratelli. A Verona aveva un lavoro regolare come bracciante, ma non aveva una casa. E quel rifugio dove dormiva, un immobile occupato chiamato Ghibellin Fuggiasco, sta per chiudere. Abbastanza perché Moussa quella domenica mattina di ottobre fosse in preda alla furia.
GIURISPRUDENZA
di Francesco Machina Grifeo
Il Sole 24 Ore, 17 dicembre 2024 Lo ha chiarito la Corte costituzionale, con la sentenza numero 200, depositata oggi, dichiarando non fondate le questioni di legittimità costituzionale relative al primo comma dell’articolo 199 Cpp. La Corte costituzionale, con la sentenza numero 200, depositata oggi, ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale relative al primo comma dell’articolo 199 del codice di procedura penale, disposizione che, mentre riconosce ai prossimi congiunti dell’imputato la facoltà di astenersi dal testimoniare, introduce un’eccezione per il familiare che sia persona offesa dal reato.
radiogold.it, 17 dicembre 2024 Continua a essere drammatica e triste la situazione nelle carceri italiane. Un’altra persona è infatti deceduta dopo aver tentato il suicidio, un fatto avvenuto proprio ad Alessandria come spiegato dalla Uil-pa Polizia Penitenziaria. Un dato che si aggiunge a un altro tentativo di togliersi la vita da parte di un detenuto che, sempre ad Alessandria, aveva cercato di darsi fuoco ma era stato bloccato dagli agenti di Polizia Penitenziaria. “Italiano, sui 50 anni, mercoledì scorso aveva tentato di togliersi la vita impiccandosi in una cella del reparto ‘transito’ della Casa di Reclusione di Alessandria San Michele - ha raccontato Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. Subito soccorso, era stato condotto in ospedale in condizioni disperate, ma domenica è deceduto.
siracusanews.it, 17 dicembre 2024 Il garante dei detenuti della casa circondariale di Cavadonna, Giovanni Villari, ha depositato al Comune la propria relazione annuale dalla quale emergono carenze e criticità. Qui di seguito, le parti salienti della relazione. Negli ultimi giorni sono pervenuti all’indirizzo del Garante dei detenuti segnalazioni riguardanti l’area sanitaria dell’istituto penitenziario di Cavadonna. Questi segnali evidenziano l’inadeguatezza numerica delle azioni spettanti al Nucleo Traduzioni nell’accompagnare i detenuti a visite specialistiche, interventi chirurgici e altre attività sanitarie (sino a circa 50 casi al mese), estremamente ridotte rispetto ai bisogni urgenti dell’utenza.
di Giuseppe Di Martino
Il Mattino, 17 dicembre 2024 Il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha nominato, con proprio decreto, la dottoressa Maria Giovanna Pagliarulo come Garante delle persone private della libertà personale. La carica avrà durata quinquennale e sarà svolta a titolo gratuito. “Auguro buon lavoro alla dottoressa Pagliarulo, psicologa e professionista da sempre impegnata proficuamente nel terzo Settore e nel sociale - ha dichiarato il primo cittadino -. La sua professionalità è garanzia di particolare abilità nel rapporto interpersonale e nella comprensione dell’altro. Presidente provinciale delle Acli Benevento, Pagliarulo è una figura di prestigio nel mondo dell’associazionismo e del welfare. Sono convinto che potrà dare un contributo importante su un tema tanto delicato quanto prezioso, come quello della salvaguardia dei diritti dei detenuti”.
provincia.perugia.it, 17 dicembre 2024 Un anno di iniziative a sostegno della Giustizia riparativa. Coinvolti numerosi studenti delle scuole di Perugia. Sono stati presentati questa mattina a Perugia i risultati del progetto “Semi di Carità” a sostegno della Giustizia riparativa, finanziato con fondi CEI 8xmille e dalla Fondazione di Carità San Lorenzo, l’ente operativo della Caritas diocesana; avviato a fine 2023 e concluso a dicembre 2024. “Condividere i risultati di un anno di cammino di un progetto non è un punto di arrivo, ma è un punto di partenza. Vedere cosa siamo riusciti a vivere con tutte le realtà coinvolte, oggi qui rappresentate, è iniziare subito a pensare quello che sarà il futuro.
di Licia Baldi
elbareport.it, 17 dicembre 2024 Leggo sui giornali del 14 dicembre della notte di tensione nel Carcere di Porto Azzurro, dove un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella (e non è la prima volta in questi ultimi mesi). Si era nascosto sotto il letto per non farsi trovare e così farla finita, lo hanno salvato gli agenti della Polizia penitenziaria, ai quali esprimo, e credo di poterlo fare a nome di tutti i volontari che operano nel Carcere di Porto Azzurro, sincera solidarietà e stima.
Il Roma, 17 dicembre 2024 Sono state cucite dalle sarte formate all’interno della Casa circondariale e assunte dalla Sartoria Sociale Palingen. Si è svolta ieri mattina, nel corso di una cerimonia nell’Aula De Sanctis dell’Università Federico II di Napoli, la consegna di 200 Toghe ai Docenti del Dipartimento di Giurisprudenza. Le stesse, in cotone pesante 100% e con profili in raso blu, sono state realizzate dalle sarte formate all’interno della Casa Circondariale di Pozzuoli e assunte dalla Sartoria Sociale Palingen, fondata da Marco Maria Mazio e Massimo Telese. L’obiettivo di Palingen, infatti, è dare una seconda possibilità a detenuti ed ex detenuti, in particolar modo donne, attraverso la creazione di nuove opportunità lavorative grazie a formazione ed impiego professionale.
La Repubblica, 17 dicembre 2024 Giovedì 19 dicembre 2024 si terrà a Parma il prossimo appuntamento dedicato al teatro in carcere, un’iniziativa promossa dal Garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri. L’incontro, intitolato Teatro e cultura: le leve efficaci del trattamento penitenziario, avrà luogo presso il Teatro del Parco di Parma, dalle ore 9.30 alle 17.30. Un’iniziativa promossa dal garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri: “Abbiamo voluto organizzare una giornata dedicata al teatro in carcere, uno strumento che negli anni si è dimostrato particolarmente efficace nel percorso che deve portare al reinserimento sociale del detenuto una volta conclusa la pena”. “L’aspetto della cultura all’interno degli istituti penitenziari, poi, diventa un modo per aprirsi all’esterno”, conclude.
di Mariateresa Mastromarino
Il Resto del Carlino, 17 dicembre 2024 L’ALTra Cucina organizza un pranzo di Natale per i detenuti, promuovendo speranza e riscatto con chef e volontari. Un pranzo di Natale oltre le sbarre. Per mostrare che fuori dal carcere una vita c’è e che le possibilità di riscatto sono tante. Tutto questo è L’ALTra Cucina... per un Pranzo d’Amore, l’iniziativa che giovedì avvolgerà la casa circondariale Rocco D’Amato. Promosso da Prison Fellowship Italia Onlus, Rinnovamento nello Spirito Santo e Fondazione Alleanza con il patrocinio del ministero della Giustizia, l’evento spegne undici candeline e abbraccia i detenuti e le detenute della Dozza, per una giornata all’insegna della comunità, annullando lo spirito di isolamento che spesso invade le celle carcerarie.
di Riccardo Maccioni
Avvenire, 17 dicembre 2024 La scelta nell’ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono. Una parola che esprime attenzione, gusto dell’incontro, stima. Che anche quando introduce un attacco verbale, non alza i toni del discorso, anzi sembra voler prendere le distanze da quanto sarà detto subito dopo. L’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani ha scelto “rispetto” come parola del 2024. Una decisione che sembra un auspicio, che porta con sé il desiderio di costruire, di usare il dizionario non per demolire chi abbiamo di fronte ma per provare a capirne le ricchezze, le potenzialità. Perché se è vero che le parole possono essere pietre, è altrettanto giusto sottolineare come siano in grado di diventare il cemento necessario a edificare case solide e confortevoli, la colla capace di tenere insieme una relazione ...
di Simona Zecchi*
Il Fatto Quotidiano, 17 dicembre 2024 Il nuovo disegno di legge sulla sicurezza - se approvato anche alla Camera dopo il passaggio al Senato - è già un bel guazzabuglio. Anche su temi delicati e complessi come quelli che coinvolgono i nostri servizi segreti ai quali sembrano riservati ora più ampi poteri. Si legge infatti sul Dossier del Servizio Studi del Senato, che spiega il disegno di legge, qualcosa che fa accapponare la pelle e che soprattutto richiama i momenti più cupi attraversati da questo Paese tra gli anni 60 e 90 del 900 (dagli albori dei tentati golpe anni 60, alla strategia della tensione passando per il sequestro e l’omicidio Moro fino ad arrivare alle stragi di cosiddetta sola mafia del 92 e 93). Vicende che oggi sono ancora oggetto di approfondimenti giudiziari e di inchieste, oltre che storici e giornalistici.
di Beatrice Guarrera
L’Osservatore Romano, 17 dicembre 2024 “Presunti maltrattamenti fisici e uso eccessivo della forza da parte di agenti di polizia” nei confronti delle persone trattenute nei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) italiani: sono alcune delle anomalie riscontrate dal Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura (Cpt) del Consiglio d’Europa, nei confronti dei migranti irregolari in stato di detenzione amministrativa, una forma di privazione della libertà per coloro che, pur non avendo commesso reati, attendono di essere rimpatriati. A riferire di questi presunti abusi è un rapporto, diffuso nei giorni scorsi e realizzato dopo una visita nei Cpr di Milano, Gradisca d’Isonzo, Potenza e Roma tra il 2 e il 12 aprile, che rileva anche “la pratica diffusa della somministrazione di psicofarmaci non prescritti e diluiti in acqua, come documentato ...
di Cesare Zapperi
Corriere della Sera, 17 dicembre 2024 Il presidente della Repubblica, intervenendo alla XVII edizione degli Stati generali della diplomazia, lancia una serie di allarmi. I “drammi migratori sono talvolta oggetto di gestioni strumentali da parte di alcuni Stati, per trasformarli in minaccia nei confronti dei vicini, in palese violazione di convenzioni internazionali liberamente sottoscritte”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla XVII edizione degli Stati generali della diplomazia in corso alla Farnesina.
di Mauro Bazzucchi
Il Dubbio, 17 dicembre 2024 L’intervento del Capo dello Stato agli Stati Generali della Diplomazia, alla Farnesina: “Drammi migratori oggetto di gestioni strumentali”. Il diritto d’asilo, l’autorevolezza delle Corti europee, la pericolosità del settarismo nazionalistico e religioso e del capitalismo monopolistico dell’era digitale. Di fronte alla platea degli Stati Generali della Diplomazia, in corso da oggi alla Farnesina, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha utilizzato i consueti toni pacati e istituzionali, ma con parole difficilmente equivocabili, se messe in relazione ai principali avvenimenti nazionali e internazionali degli ultimi mesi.
di Sara Gandolfi
Corriere della Sera, 17 dicembre 2024 Nel 2023 l’eutanasia volontaria ha rappresentato il 4,7% dei decessi nel Paese nordamericano. Non un capriccio, bensì una scelta ponderata: il profilo medio di queste 15.300 persone indica un’età superiore a 77 anni e condizioni mediche gravi, come un cancro allo stadio avanzato o una patologia degenerativa con forti impatti sulla qualità della vita. Un canadese su venti lascia la terra scegliendo la “dolce morte”, pur di non soffrire più. Nel 2023 l’eutanasia volontaria ha causato il 4,7% dei decessi nel Paese nordamericano. Non un capriccio, bensì una scelta ponderata: il profilo medio di queste 15.300 persone indica un’età superiore a 77 anni e condizioni mediche gravi, come un cancro allo stadio avanzato o una patologia degenerativa con forti impatti sulla qualità della vita.
di Simona Musco
Il Dubbio, 17 dicembre 2024 Parla l’avvocata e attivista simbolo delle rivolte a Teheran dopo l’arresto di suo marito Reza Khandan, condannato per aver prodotto spille con la frase “Mi oppongo al velo obbligatorio”. In Iran, la lotta per i diritti delle donne è un cammino segnato da sfide costanti e sacrifici. Nasrin Sotoudeh, avvocata per i diritti umani e attivista, ha vissuto sulla sua pelle la repressione di un regime che continua a negare libertà fondamentali e che continua ad accanirsi contro la sua famiglia. Venerdì, infatti, suo marito, Reza Khandan, è stato arrestato per un caso che risale a sei anni fa, legato alla sua opposizione al velo obbligatorio. Un arresto che avviene in un momento di crescente tensione, con l’approvazione di una nuova legge sul velo che al momento è stata congelata.
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