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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione domenica 15 dicembre 2024
CARCERI
Ristretti Orizzonti, 15 dicembre 2024 Natale è una festa da passare CON, con i figli, con i genitori, con fratelli e sorelle. Per le persone detenute invece il Natale è SENZA, senza i figli, senza i genitori, senza fratelli e sorelle. Quei figli, quei genitori, quei fratelli e quelle sorelle preparano ogni Natale un posto a tavola, destinato a rimanere vuoto. I testi che seguono sono pezzi di vita poco natalizi, storie di Natale tristi: noi li dedichiamo prima di tutto a chi potrebbe fare qualcosa per cambiare le condizioni di vita delle persone detenute, e in particolare i loro rapporti con la famiglia.
di Davide Madeddu
Il Sole 24 Ore, 15 dicembre 2024 Polemica a distanza e divergenze sui dati tra Dap e Antigone. Non è solo sovraffollamento. Nelle carceri italiane cresce il numero dei detenuti che si tolgono la vita. I dati, seppure con una distinzione tra quelli ufficiali (79 suicidi) e quelli registrati dalle associazioni che si occupano dei diritti delle persone recluse (86 suicidi), parlano di una crescita rispetto al passato o, quantomeno, allo scorso anno.
di David Allegranti
La Nazione, 15 dicembre 2024 Nelle carceri può accadere qualsiasi cosa, ma per il governo e le sue estensioni non cambia e non cambierà nulla. Il 2024 sta frantumando tutti i record negativi del sistema penitenziario italiano. “Cosa altro deve accadere affinché il governo si interessi di carcere, e non solo per continuare a stiparci gente introducendo sempre nuovi reati?”. La domanda è del presidente di Antigone, Patrizio Gonnella, e la risposta potrebbe non essere piacevole. Perché nelle carceri italiane può accadere qualsiasi cosa, ma per il governo e le sue varie estensioni non cambia e non cambierà nulla.
di Pietro Lavena
sardegnalive.net, 15 dicembre 2024 Sovraffollamento, carenza di personale, emergenza sanitaria, suicidi: “Un girone infernale che nessuno sa più gestire. A volte basterebbe solo un po’ di affetto”. Quella del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale è una figura istituita dal Ministero della Giustizia nel 2013. Il suo compito è tutelare i diritti fondamentali delle persone che, per diverse ragioni, si trovano in una condizione di privazione o limitazione della libertà personale. Non solo detenuti ordinari, ma anche persone internate nelle Rems o soggetti trattenuti nelle strutture di accoglienza per l’espulsione e il rimpatrio.
di Fausto Gasparroni
ansa.it, 15 dicembre 2024 Tra le principali novità del Giubileo 2025, ci sarà che per la prima volta verrà aperta una Porta Santa in un carcere. Papa Francesco ha fortemente voluto questa iniziativa, che ha un carattere storico, indicandola il 9 maggio scorso nella stessa Bolla d’indizione dell’Anno Santo: “Per offrire ai detenuti un segno concreto di vicinanza, io stesso desidero aprire una Porta Santa in un carcere, perché sia per loro un simbolo che invita a guardare all’avvenire con speranza e con rinnovato impegno di vita”, annunciava il Pontefice nella “Spes non confundit”.
di Lorenzo Rosoli
Avvenire, 15 dicembre 2024 Guarda al Giubileo l’edizione 2025 del concorso letterario intitolato a Carlo Castelli, volontario vincenziano e promotore della legge Gozzini. Le premiazioni saranno a Brescia Canton Mombello. La casa circondariale di Brescia “Nerio Fischione”, che tutti conoscono e chiamano da sempre “Canton Mombello”, è una struttura vetusta e sovraffollata. Progettata alla fine dell’800, inaugurata nel 1914, conta 182 posti regolamentari. Ma le persone ivi detenute - secondo i dati del Ministero della Giustizia, aggiornati al 9 dicembre 2024 - sono 378. È questo istituto di pena, emblematico della situazione drammatica del sistema carcerario italiano ...
di Irene Famà
La Stampa, 15 dicembre 2024 Il Guardasigilli: “Pensare che la riforma sia punitiva verso i magistrati non dico sia offensivo ma quanto meno bizzarro”. “Quando io sono entrato in magistratura, i giudici godevano di più fiducia della chiesa cattolica”. Il ministro Nordio, sul palco di Atreju, difende la sua riforma della Giustizia. “Spero venga fatto un referendum- dice - La questione è così delicata che deve decidere il popolo. Ma che il referendum non venga personalizzato: governo sì, governo no. Non sarà un referendum né sul governo né sulle toghe”.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 15 dicembre 2024 Non si ferma la tendenza di una certa magistratura a picconare le prerogative riconosciute dalla Costituzione ai membri del Parlamento. Ecco due nuovi casi dopo quelli di Renzi ed Esposito. La Consulta dovrà di nuovo prendere posizione contro le esondazioni delle toghe. Non si ferma la tendenza di una certa magistratura a picconare le prerogative riconosciute dalla Costituzione ai membri del Parlamento. Ci riferiamo a istituti come l’autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni o l’insindacabilità per le opinioni espresse nell’esercizio della funzione, concepiti dai costituenti non come privilegi dei singoli parlamentari, ma come strumenti volti a tutelare l’autonomia del Parlamento da indebite interferenze.
di Fabio Amendolara
La Verità, 15 dicembre 2024 Per risolvere il conflitto tra giudicati nell’ingarbugliata vicenda giudiziaria di Monica Busetto, l’operatrice sociosanitaria condannata a 25 anni per l’omicidio della dirimpettaia Lida Taffi Pamio a Mestre, 12 anni fa, ci sarebbero esclusivamente due strade: “Individuare nella giurisprudenza una linea interpretativa, se esistente, oppure intervenire con un decreto legge”, spiega alla Verità Mario Esposito, professore di Diritto costituzionale all’università del Salento.
genova24.it, 15 dicembre 2024 Nelle interrogazioni affrontato anche il tema del sovraffollamento. Roberto Giachetti su richiesta di Rita Bernardini mercoledì 11 ha presentato tre diverse interrogazioni ai Ministri della Giustizia e della Salute sui recenti tragici episodi avvenuti nelle Carceri di Marassi e Pontedecimo. Nella prima si chiede conto degli ultimi due suicidi (in particolare quello del 12-11 di M.B.M.), nella seconda dei 6 decessi (4 per suicidio) verificatisi nel corso del 2024 a Marassi e di quello del senza fissa dimora R.M. ...
di Cristina Bertolini
Il Giorno, 15 dicembre 2024 I sogni oltre le foto segnaletiche. Il progetto dell’associazione culturale Heart con 50 detenuti di Monza e altrettante persone libere. Ognuno ha ritoccato la propria immagine per comporre un collage con cui condividere emozioni e aspirazioni. Immagini rielaborate, tagliate, decorate e riproposte, dove il dentro e il fuori dal carcere si intersecano verso la ricerca di identità. Si intitola “Come mi vorrei” il progetto fotografico promosso dall’associazione culturale “Heart - pulsazioni culturali”, che coinvolge diversi carceri italiani, tra cui la casa circondariale di Monza, in collaborazione con il ministero della Giustizia, l’Ufficio scolastico regionale e la Fondazione Comunità Monza e Brianza.
ansa.it, 15 dicembre 2024 Le opere realizzate dai detenuti e dai pazienti della Rems nell’ambito dei laboratori organizzati presso gli istituti detentivi della provincia di Pesaro saranno presentate lunedì 16 dicembre al Palazzo Ducale con il vernissage della mostra di “L’Artevade” un progetto del Garante regionale dei diritti, Giancarlo Giulianelli. Sarà visitabile dal 16 dicembre 2024 (taglio del nastro previsto alle ore 11,30) al 9 gennaio 2025 la mostra che raccoglie le opere e i manufatti dei detenuti della Casa circondariale di Pesaro, della Casa di reclusione di Fossombrone, nonché dei pazienti della Rems di Macerata Feltria, realizzati nei laboratori di arteterapia che si svolgono all’interno delle strutture detentive.
latinaoggi.eu, 15 dicembre 2024 Successo per l’iniziativa in Tribunale. Domenica stand in piazza del Popolo. Ha riscosso successo l’iniziativa denominata Arte dal carcere, promossa dall’Aiga (Associazione Italiana Giovani Avvocati) della sezione di Latina che nei giorni scorsi in Tribunale a Latina in collaborazione con l’Associazione Cocci e Coriandoli ed il gruppo Solidarte, ha esposto all’interno dell’ufficio giudiziario di piazza Bruno Buozzi prodotti artigianali e artistici realizzati dai detenuti della casa circondariale di via Aspromonte. Shopper. Molti sono stati prodotti dalle donne. Molto belli i vassoi e anche le tazze che hanno attirato l’attenzione di tutti.
AFFARI SOCIALI
di Aldo Grasso
Corriere della Sera, 15 dicembre 2024 Qualcosa nel nuovo secolo è andato storto: c’è un clima diffuso di regressione, di negazionismo, di falsità. C’è una parola che ci vergogniamo di pronunciare, sicuri che non ci appartenga più: ignoranza. Eppure, in settimana ci sono stati pericolosi avvertimenti di una generale decadenza: l’Oxford Dictionary ha scelto “brain rot” (marcescenza mentale) come parola dell’anno, il rapporto Censis avverte che troppi studenti arrivano al termine degli studi sapendo a mala pena leggere e far di conto e, infine, il rapporto Ocse certifica che in Italia un terzo degli adulti è analfabeta funzionale (sa leggere e scrivere ma non capisce un articolo di giornale).
di Goffredo Fofi
Corriere del Mezzogiorno, 15 dicembre 2024 “Guerra ai poveri, agli immigrati, alle minoranze” sembra essere il programma dell’attuale Governo. E poiché i poveri, gli immigrati, le minoranze sono una parte per l’appunto minoritaria del paese, questa guerra è vinta giorno per giorno da una schiera di politici che hanno - anche personalmente l’egoismo come bandiera. La sensazione di impotenza che ne viene - ai poveri, agli immigrati, alle minoranze - dipende da una constatazione: che tra i cittadini vi sia una maggioranza di egoisti e conformisti che concordano con questa politica, con questa arroganza antidemocratica e per niente civile. L’egoismo, personale e di gruppo, come base dell’elettorato ...
di Chiara Sgreccia
Il Domani, 15 dicembre 2024 In piazza a Roma contro il ddl Sicurezza. Da Piazzale del Verano a Piazza del popolo, una moltitudine di persone ha riempito le vie della Capitale per contestare un disegno di legge autoritario che criminalizza il dissenso: “Una modalità di protesta orizzontale per contestare il governo Meloni”
di Claudio De Fiores Il Manifesto, 15 dicembre 2024 Il disegno di legge governativo costituisce non l’avvio, ma semmai il punto di condensazione di tendenze morbose già abbondantemente emerse nella recente vicenda politica italiana. L’attacco sferrato alla democrazia costituzionale dal disegno di legge sicurezza non è soltanto il portato di una cultura nostalgica. Una cultura marcatamente autoritaria che il sottosegretario Delmastro ostenta oramai quotidianamente nel tentativo strisciante di rafforzare il legame con la tradizione nefasta del fascismo e del neofascismo italiano.
di Emilio Carelli
L’Espresso, 15 dicembre 2024 Crescono i bisogni, ma il benessere psichico fa i conti con i tagli alla spesa e con le carenze della sanità. Nell’anno in cui celebriamo il 46mo anniversario della Legge 180, che ha segnato una svolta epocale nella cura del disagio psichico, disponendo la chiusura dei manicomi e promuovendo una salute mentale basata sulla dignità e sul rispetto dei diritti della persona, ci troviamo invece a fare i conti con una realtà assistenziale ancora drammaticamente inadeguata. L’inchiesta con cui apriamo il nostro giornale questa settimana ci conferma che la legge 180 ha alimentato a suo tempo tante speranze, ma la sua piena attuazione è ancora lontana.
di Jessica Mariana Masucci
L’Espresso, 15 dicembre 2024 Né fondi né idee chiare per far funzionare un servizio essenziale. I dipartimenti arrancano nella cronica mancanza di personale, l’assistenza zoppica o si interrompe del tutto. Un disastro per bambini e adolescenti. E nella mappa dei bisogni mancano i dati.
di Sos Humanity*
L’Unità, 15 dicembre 2024 Oltre 144mila. È questo il numero di profughi catturati con le motovedette italiane e i soldi europei dai miliziani della Guardia costiera libica dal 2018 allo scorso novembre. Per impedire alle persone di fuggire attraverso il Mediterraneo centrale e tenerle lontane dall’Europa, l’Unione Europea e i suoi Stati membri stanno sempre più esternalizzando il controllo delle frontiere e le procedure di asilo a Paesi terzi. In questo modo sostengono le violazioni dei diritti umani contro i migranti, spendendo milioni di soldi dei contribuenti: dal 2016 fino al 2027, l’Ue e i suoi Stati membri avranno investito almeno 327,7 milioni di euro nella gestione delle frontiere di Libia e Tunisia.
di Massimo Nava
Corriere della Sera, 15 dicembre 2024 L’atteggiamento dell’Europa di fronte alla fine della dittatura di Assad e alla gestione delle migliaia di profughi siriani. “Questo non è il mio Paese”, ha detto Angela Merkel l’altra sera a Milano nel corso della presentazione della sua autobiografia. Ha così ricordato la sua ferma decisione di aprire le porte della Germania, nel 2015, a centinaia di migliaia di siriani in fuga dalla dittatura di Assad e dalla guerra civile. “Questo non è il mio Paese” significava stigmatizzare quella parte dei tedeschi che non compresero lo slancio di solidarietà della loro Cancelliera.
di Elena Molinari
Avvenire, 15 dicembre 2024 Il Papa chiede che vengano commutate le pene di chi attende l’esecuzione capitale nelle carceri federali come gesto per l’Anno Santo. Biden starebbe considerando di rispondere. Già due volte in pochi giorni - all’Angelus di domenica scorsa e nel Messaggio per la Giornata della Pace 2025 diffuso giovedì - papa Francesco ha indicato azioni concrete da intraprendere durante il Giubileo contro la pena di morte. Una è indirizzata ai governanti, chiamati a “eliminare questo provvedimento in tutte le nazioni”. L’altra è per tutti, invitati a pregare specificamente per i detenuti del braccio della morte negli Stati Uniti, “perché la loro pena sia commutata, cambiata”.
di Luca Geronico
Avvenire, 15 dicembre 2024 Msf ha ricevuto a Idlib tre ex detenuti liberati dalla prigione di Sednaya: terrorizzati, non riescono a parlare. Nel 2015 il disertore “Caesar” documentò con 55mila foto i crimini del regime. Come dei murati vivi, ora le vittime dei servizi segreti del regime di Assad rivedono la luce del giorno. Un ritorno alla vita pieno di incredulità, e il ritorno alla libertà mostra al mondo ferite, in particolare dell’anima, che hanno dell’incredibile. “Abbiamo in cura un’ex detenuta che ha trascorso otto anni nella prigione di Sednaya. Oggi ha 27 anni” riferiscono Omar al-Omar, responsabile delle attività di salute mentale di Medici senza Frontiere a Idlib, e Bilal Mahmood Alsarakibi, responsabile medico sempre di Msf.
DOCUMENTI
Articolo: "Il senso del perdono", di Arrigo Cavallina
Articolo: "Musica e speranza: un concerto corale in carcere", di Roberta Frameglia
Osservatorio Carcere dell'UCPI: "Al calendario della paura preferiamo il calendario Dado Galeotto"
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"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
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