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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 29 aprile 2024
di Giusi Fasano
Corriere della Sera, 29 aprile 2024 Cosa ci lascia la sconvolgente inchiesta sui pestaggi nel carcere minorile Beccaria di Milano. Diciamoci la verità: dei detenuti non importa niente a nessuno, o quasi. Le condizioni di vita nelle carceri, per loro come per il personale che le gestisce, sono sempre state argomento di poche, lodevoli associazioni e mai fra i temi fondamentali di nessun partito. Esclusi i radicali, ovviamente. E così quando la cronaca impone racconti come quelli che arrivano dal carcere minorile Beccaria, i dettagli planano sul mondo esterno come rumori sulla neve, attutiti dalle mura e dalle sbarre che ci separano da tutto e tutti, là dentro.
di Marta Cartabia*
sistemapenale.it, 29 aprile 2024 Partiamo da un fatto. Poco più di un anno fa, il pomeriggio di Natale del 2022, sette ragazzi evadono dall’Istituto penitenziario minorile Cesare Beccaria di Milano. Nella concitazione del momento, alcuni appiccano il fuoco nelle celle e nel cortile. In pochi giorni i ragazzi saranno rintracciati e rientreranno in carcere, ma quel 25 dicembre 2022 resterà una pietra di inciampo, anche per il valore simbolico del momento prescelto. Un fatto così induce a interrogarsi sulle ragioni della fuga e, soprattutto, a pensare a risposte adeguate. Ma la vera notizia è quella che don Claudio Burgio riporta senza alcuna enfasi in una pagina di questo libro: “ B., uno dei sette “babbi Natale” evasi, nel corso dell’anno è venuto ad abitare in Kayròs dove i cancelli sono aperti giorno e notte: nei mesi in cui è stato con noi, non si sono registrate fughe”.
di Donatella Stasio
La Stampa, 29 aprile 2024 “Non sappiamo che farcene dei giudici di Montesquieu, etrés inanimés fatti di pura logica. Vogliamo i giudici con l’anima, giudici engagés, che sappiano portare con vigile impegno umano il grande peso di questa immane responsabilità che è il giudicare”. Erano gli anni 60 del secolo scorso quando il mai troppo citato Piero Calamandrei, padre nobile della Costituzione antifascista, scriveva queste parole “sempreverdi”, tanto più in tempi come questi, in cui i giudici engagés sono accusati dal centrodestra di interpretazioni creative, di supplenza abusiva, di politicizzazione e di invasioni di campo.
di Giuseppe Ariola
L’Identità, 29 aprile 2024 Non è solo questione di risarcimenti per l’ingiusta detenzione ma di responsabilità civile dei magistrati. Zanettin: “La carcerazione preventiva è un’anomalia, da attenuare con il garantismo”. Anche i magistrati sbagliano. Non è uno spot pubblicitario o il brand di una campagna discriminatoria nei confronti dell’ordinamento giudiziario. Lo dicono i numeri. I dati del ministero della Giustizia parlano infatti chiaro e sono impietosi: dal 2018 al 2023 in Italia almeno 4.368 persone sono state ingiustamente arrestate, tanto che lo Stato ha dovuto risarcire una somma di 193 milioni e 547 mila 821 euro a quanti sono stati immeritatamente privati della libertà.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 29 aprile 2024 Al summit che ha riunito a Roma le rappresentanze forensi dei sette grandi indicata la strada per coniugare sviluppo tecnologico, giusto processo e deontologia. Il G7 delle avvocature, organizzato dal Consiglio nazionale forense e svoltosi a Roma, nella Pontificia Università della Santa Croce, il 16 aprile scorso, è stato dedicato all’Intelligenza artificiale e ai valori democratici. Nella giornata di studio e di dibattito le attenzioni degli esperti e delle delegazioni di avvocati giunti da diversi Paesi, Canada compreso, sono state rivolte all’impatto dell’IA sulla vita di tutti i giorni, senza tralasciare la professione forense e la giustizia.
di Lucilla Gatt
Il Dubbio, 29 aprile 2024 Con l’evento del G7 delle Avvocature il Consiglio nazionale forense ha dimostrato di essere attento e sensibile di fronte ai cambiamenti in corso. Il Cnf, nella persona del Presidente Francesco Greco, ha portato l’avvocatura a discutere sul tema dell’Intelligenza artificiale in maniera competente e attenta: è doveroso, dunque, rivolgere un apprezzamento alla governance dell’avvocatura italiana per aver manifestato chiaramente la volontà di dialogare con l’università, con la magistratura e con tutte le istituzioni coinvolte nel processo di transizione in atto. Il G7 delle avvocature diventa, de facto, la sede in cui riflettere per prendere decisioni importanti, potenzialmente idonee a governare lo sviluppo dei sistemi di Intelligenza artificiale nel mondo legale.
di Ester Viola
Il Foglio, 29 aprile 2024 Dove sta la diffamazione, quanto serve (e quanto costa) un avvocato, fino a che punto si può contare su un risarcimento. La procedura in ogni caso è lunga, e quasi mai vale la pena. Come ci siamo ridotti. Come siamo depressi, come ci pensiamo sfortunati, a che vita afflitta ci stiamo votando. C’è una perdita di fiducia verticale, chi ha l’ansia climatica, chi ha l’ansia del mutuo, chi fa un lavoro che non gli garba e gli pare di morire col burnout e poi non muore e continua a lavorare. È un clima opposto e simmetrico a quello degli anni Ottanta, pare sempre che qualcosa di tremendo e pesante stia per piombarci in testa, dopodomani, tra mezz’ora.
di Giuseppe Legato
La Stampa, 29 aprile 2024 L’allarme del procuratore di Napoli: “In questo momento nei penitenziari ci saranno cento telefonini attivi. Così i capimafia mantengono rapporti e danno ordini. E all’interno lo spaccio è diventato business”. Difficile accettare che “detenuti di mafia organizzino chiamate collettive anche da carcere a carcere mentre fuori si conduce una battaglia per arginare profitti e reati delle organizzazioni”. E ancora: “È ormai più facile gestire una piazza di spaccio in carcere che fuori”. Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri parla apertamente di “fallimento” del sistema carcerario italiano, ridotto ormai a un colabrodo. Tra droni, palloni imbottiti di device e sim card lanciati nei cortili del passeggio, il quadro “è allarmante”.
di Ciriaco M. Viggiano
L’Edicola del Sud, 29 aprile 2024 Arrestati, finiti nel tritacarne mediatico-giudiziario, poi scagionati e infine risarciti dallo Stato: è un’esperienza traumatica quella che in Italia ha riguardato 619 persone nel solo 2023 e ben 31.175 dal 1991 al 31 dicembre dello scorso anno. Il dato emerge dall’ultimo dossier stilato da errorigiudiziari.com, l’associazione che da oltre 25 anni fa luce sul dramma degli innocenti in cella e che ora lancia l’allarme anche su Bari e dintorni, dove i casi di ingiusta detenzione risultano quasi triplicati nell’arco di 365 giorni.
di Guglielmo Starace*
L’Edicola del Sud, 29 aprile 2024 Chi ha deciso di dedicare la sua vita all’impegno per l’affermazione della Giustizia parla di errori giudiziari sapendo di affrontare il tema del fallimento degli ideali perseguiti. Quando si fa riferimento agli errori giudiziari bisogna innanzitutto fare un distinzione tra l’errore giudiziario in senso stretto, rappresentato dall’ingiusta condanna definitiva seguita da un processo di revisione che termina - dopo anni di sofferenza - con l’assoluzione, e l’errore giudiziario in senso più ampio, che fa riferimento alle vittime di ingiuste misure cautelari seguite da sentenze di assoluzione.
di Anna Foti
lacnews24.it, 29 aprile 2024 Sovraffollamento e carenza di personale le criticità ancora da risolvere. Ci sono però segnali incoraggianti grazie alla nuova frontiera della telemedicina nell’istituto reggino di Arghillà e alla crescita della struttura hub regionale di Catanzaro. Sovraffollamento (con picco nel carcere reggino di Arghillà, carenza di polizia penitenziaria (con picco nel carcere di Catanzaro) ed emergenza suicidi. Le dodici carceri calabresi non sono esenti dalle problematiche che attanagliano l’universo carcerario in Italia.
di Paola Militano
Corriere della Calabria, 29 aprile 2024 Intervista all’ex direttrice Stefania Ciavattini: “Serve sorvegliare, non ricorrere ad interventi contenitivi. Non è pensabile che la formazione degli agenti sia la medesima siano essi impegnati nel lavoro con gli adulti e con i minori”. Su richiesta del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, arriveranno presto all’Istituto penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano nuovi rinforzi di personale: ai 13 agenti di Polizia Penitenziaria, che hanno già assunto servizio il 22 aprile - dopo l’arresto di altrettanti colleghi coinvolti a vario titolo nell’inchiesta della Procura di Milano su maltrattamenti e torture nel carcere minorile - si aggiungeranno altre 22 unità, distinte in vari ruoli.
di Marco Carrai
La Nazione, 29 aprile 2024 Tra non molto i cittadini saranno chiamati ad esercitare il loro diritto costituzionale, massimo tra i diritti nei Paesi liberali, del voto. Sentiremo parlare di turismo, sicurezza, parcheggi, infrastrutture, finanche per i più illuminati di asili e scuole, ma credo che nessuno parlerà di carceri e nello specifico di Sollicciano. Questo perché la democrazia liberale si fonda sul diritto del voto, facoltà preclusa ai carcerati. La costituzione italiana però fonda anche il sistema delle carceri, o meglio della pena, sulla rieducazione del condannato.
di Domenico Agasso
La Stampa, 29 aprile 2024 Francesco, come primo gesto nella sua visita a Venezia, saluta, una a una, le circa 80 donne recluse che lo attendevano alla Giudecca. Accanto al Papa il patriarca di Venezia monsignor Francesco Moraglia. Nel discorso dentro la prigione il Pontefice scandisce: “Il carcere è una realtà dura, e problemi come il sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza, vi generano tanta sofferenza. Nessuno toglie la dignità della persona, nessuno”. Successivamente parla agli autori del padiglione della Santa Sede alla Biennale d’Arte collocato nella casa circondariale, e afferma: “Le donne artiste insegnano”. E cita Frida Khalo.
di Venanzio Postiglione*
Corriere della Sera, 29 aprile 2024 Avvocata, prefetta, primaria (e femminicidio). Servono parole nuove, per battere antichi stereotipi: e la pedagogia del linguaggio passa da varietà e condivisione. Uomini e donne. Parole nuove contro stereotipi, ripartire da varietà e condivisione. “Lo so. Il nostro è un mondo fabbricato dagli uomini per gli uomini, la loro dittatura è così antica che si estende perfino al linguaggio. Si dice uomo per dire uomo e donna, si dice bambino per dire bambino e bambina, figlio per dire figlio e figlia... La prima creatura non è una donna, è Adamo. Eva arriva dopo per divertirlo e combinare guai”. È scritto bene, vero? Infatti è una frase di Oriana Fallaci nel libro "Lettera a un bambino mai nato". Sono passati 50 anni, ma forse non sono passati.
di Toni Nocchetti
La Stampa, 29 aprile 2024 Negli scorsi giorni è stata annunciata dal ministro della Lega Locatelli con toni entusiastici la approvazione della legge delega sulla disabilità. Più precisamente la ministra ha parlato di una rivoluzione culturale e civile per il nostro Paese e per le persone con disabilità. Se ci addentriamo nel merito del dispositivo governativo scopriamo che si dovrebbe definire per ciascuna persona con disabilità il progetto di vita individuale a fianco ai Lep (livelli essenziali di prestazioni ). Tutto perfetto. Sulla carta però. Solo sulla carta.
ESTERI
di Paolo Brera
La Repubblica, 29 aprile 2024 La domanda potrebbe essere formalizzata la prossima settimana. L’accusa è di crimini umanitari condotti sia a Gaza che in Cisgiordania. C’è un nuovo grosso guaio sulle spalle del governo israeliano. Mentre naviga a vista tra la pressione internazionale per le vittime civili della guerra scatenata dopo il 7 ottobre e le proteste interne sul fallimento degli obiettivi dichiarati - cioè liberare gli ostaggi e sconfiggere definitivamente Hamas - deve affrontare l’imminente decisione della Corte penale internazionale che, secondo indiscrezioni, nel corso della prossima settimana sarebbe pronta a chiedere l’arresto del premier Benjamin Netanyahu, del ministro della Difesa Yoav Gallant e del capo di Stato maggiore delle forze armate Herzi Halevi.
di Michael Pauron*
Il Fatto Quotidiano, 29 aprile 2024 Come Londra si disfa del “problema” facendo felice il presidente Kagame che incassa centinaia di milioni di sterline. Ma a luglio si voterà e lo sfidante Habineza è contrario all’accordo. A un’ora di auto a sud di Kigali, la capitale del Ruanda, si trova il campo profughi di Gashora dove, dal 2019, in piccoli edifici bianchi e blu, sono accolti i richiedenti asilo provenienti da tutta l’Africa. Tutti sono stati evacuati attraverso la Libia, come previsto dal “Meccanismo per il transito di emergenza” gestito dall’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, in accordo con il governo del Ruanda e l’Unione africana. Il programma è finanziato dall’Unione europea, con un budget di 25 milioni di euro per il periodo 2022-2026, in crescita rispetto ai 21,8 milioni per il 2019-2022.
di Federico Rampini
La Repubblica, 29 aprile 2024 Classe 2024 o Generazione Gaza? La protesta dei campus universitari americani si allarga. Era cominciata negli atenei di élite frequentati soprattutto da privilegiati: Columbia, Harvard, Yale. Poi la bandiera palestinese è stata issata all’ingresso del New York City College, frequentato dai figli di operai e immigrati. Alle occupazioni di università sulle due coste, negli Stati Usa che votano democratico, si sono aggiunti atenei del Sud repubblicano. L’America fa il tifo per i giovani o è spaventata dalla loro violenza (verbale e non solo), si appassiona, si schiera e si divide sulla nuova emergenza.
di Diego Battistessa*
Il Fatto Quotidiano, 29 aprile 2024 La violenza in America Latina e nei Caraibi continua ad essere protagonista. È quanto è emerso da un incontro internazionale che si è celebrato per tutta la giornata del 23 aprile a Casa d’America nel cuore di Madrid, dal titolo appunto “Territorio di violenza. Il crimine in America”. In un intenso dibattito, con testimonianze e analisi di alto livello, si è discusso dei vari aspetti che alimentano questa spirale nella regione latinoamericana, utilizzando una prospettiva ampia che ingloba la geopolitica, le migrazioni, i femminicidi e la protezione dell’ambiente. Il punto di partenza lo offre InSight Crime, che nel suo report regionale riferito all’anno scorso spiega che “nel 2023 in America Latina e nei Caraibi sono state uccise almeno 117.492 persone, con un tasso di omicidi di 20 ogni 100.000 abitanti.
DOCUMENTI
Articolo. "Caso Beccaria, se formassimo insieme educatori e agenti?", di Ilaria Dioguardi
Tesi di laurea. "La giustizia riparativa: oltre le politiche populiste", di Elena Secci
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