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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 28 aprile 2024
di Franco Corleone*
lavitacattolica.it, 28 aprile 2024 L’anniversario della Liberazione - soprattutto in tempi torbidi - è una data che obbliga ad essere all’altezza di chi ha resistito alla dittatura e ha conquistato la democrazia. Il frutto straordinario fu la scrittura della Costituzione che rappresenta il patto della convivenza civile e alcuni articoli fondamentali sono destinati alle persone private della libertà. L’articolo 13 con il comma contro la tortura “È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà”, l’articolo 27 con il principio intoccabile per cui “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato” e infine l’articolo 32 che prevede che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo”, senza discriminazioni ed esclusioni.
di David Allegranti
La Nazione, 28 aprile 2024 Le cronache sui presunti pestaggi all’Istituto Penale Minorile Beccaria - assolutamente da leggere quelle, dolorose ma necessarie, di Quotidiano Nazionale degli ultimi giorni - descrivono un quadro desolante. Che accada in un carcere che porta il nome di Cesare Beccaria contribuisce ad aumentare lo sconcerto: “Non vi è libertà ogni qualvolta le leggi permettono che, in alcuni eventi, l’uomo cessi di essere persona e diventi cosa”, ha scritto l’autore del trattato “Dei delitti e delle pene”.
di Vincenzo R. Spagnolo
Avvenire, 28 aprile 2024 Il ministro della Giustizia oggi accoglierà il Papa nel carcere femminile della Giudecca a Venezia: provo gratitudine. “Una sconfitta i suicidi in cella, al Beccaria violenze inaccettabili”. Il padiglione della Santa Sede alla Biennale di Venezia, che papa Francesco visita domenica, si trova nel carcere femminile della Giudecca. Una collocazione fortemente simbolica, a sottolineare la necessità di una vera, concreta e prodiga attenzione per un universo, quello carcerario, spesso ignorato - dalla politica, dai media e di conseguenza da milioni di cittadini - nonostante versi da anni in una condizione di profonda sofferenza. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è stato nel padiglione nei giorni scorsi. E vi torna in occasione dell’arrivo del Pontefice.
di Liana Milella
La Repubblica, 28 aprile 2024 Il meloniano affonda la proposta Giachetti che potrebbe dare respiro alle prigioni. D’Ettore garante dei detenuti? Lui è il Garante del governo. Anzi, di Fratelli d’Italia. L’hanno scelto loro. Anche se di carceri non s’è mai occupato. Carlo Nordio, un altro venuto fuori dal cappello dei meloniani, lo ha solo nominato. E dunque, se al governo non piace la “liberazione anticipata speciale” i due, il Guardasigilli Carlo Nordio e il Garante Felice Maurizio D’Ettore, si adeguano. Nordio l’ha liquidata perché “può suonare come una resa dello Stato”. D’Ettore ha diffuso presunti numeri per impallinarla. Cento suicidi in due anni come documenta Antigone? Un po’ di suicidi “sono inevitabili”, ha osato dire il Guardasigilli in Parlamento.
ansa.it, 28 aprile 2024 Il Pontefice alle detenute della Giudecca a Venezia nella prima tappa della sua visita nella città lagunare. “Il carcere è una realtà dura, e problemi come il sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza, vi generano tanta sofferenza”. Lo ha detto il Papa alle detenute della Giudecca a Venezia invitando a “non togliere la dignità a nessuno”. Il carcere “può anche diventare un luogo di rinascita, morale e materiale, in cui la dignità di donne e uomini non è ‘messa in isolamento’, ma promossa attraverso il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità”.
di Ettore Di Bartolomeo
La Discussione, 28 aprile 2024 Stato spende circa 28 milioni l’anno per riparazioni di ingiusta detenzione. Ma quante sono le persone che subiscono restrizioni della libertà per errori giudiziari? Il garante delle persone private della libertà personale della Campania, Samuele Ciambriello, ne ha parlato durante un convegno e ha anche fornito dei dati aggiornati. “Bisogna distinguere i casi di indennizzo per ingiusta detenzione da quelli di risarcimento derivante da errore giudiziario - ha spiegato - quest’ultimi non costituiscono oggetto di studio dei dati.”
di Marco Fabri e Giacomo Oberto
Il Domani, 28 aprile 2024 È in corso un dibattito acceso sull’introduzione di test e colloquio psico-attitudinale nell’ambito del concorso per la selezione dei magistrati ordinari. Il primo studio comparativo a cura di Cnr e Uim analizza la situazione presente in 32 paesi del nostro continente. In Germania, Francia e Spagna non sono previsti. In queste settimane è in corso un dibattito piuttosto acceso circa l’introduzione di un test e di un colloquio psico-attitudinale nell’ambito del concorso per la selezione dei magistrati ordinari italiani “diretto a verificare l’assenza di condizioni di inidoneità alla funzione giudiziaria”.
Il Dubbio, 28 aprile 2024 “Il parere della Procura Nazionale Antimafia è autorevole, ma non basta”. Gli ermellini depositano le motivazioni con le quali hanno confermato il regime del carcere duro per l’anarchico che di recente è stato condannato in via definitiva per l’attentato alla Scuola Aliievi Carabinieri di Fossano insieme ad Anna Beniamino. Il regime del 41 bis a cui è sottoposto Alfredo Cospito nel carcere di Sassari è giustificato da ragioni ancora “attuali”, legate in particolare alla “persistente pericolosità del Fai-Fri’, la sigla a cui viene ricondotto l’anarchico detenuto a Sassari. Non basta il parere della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo per prendere in considerazione la revoca anticipata del carcere duro.
La Stampa, 28 aprile 2024 Nel carcere di Saluzzo da alcuni giorni i detenuti appartenenti al circuito “Alta Sicurezza”, la maggioranza ergastolani, si rifiutano di rientrare nelle proprie celle. A denunciarlo in una nota è l’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp). La protesta è iniziata il 25 aprile, quando dodici detenuti non sono rientrati perché non intendevano essere assegnati a celle diverse al termine dell’isolamento. “Si sono “accampati” nel corridoio della sezione del reparto di isolamento e hanno desistito alle ore 2,30 del 26 aprile - spiegano dall’Osapp -. Si è evitato il peggio solo grazie alla continua mediazione del personale di polizia penitenziaria”.
Il Dubbio, 28 aprile 2024 La missiva di un detenuto resa pubblica dall’associazione Nessuno Tocchi Caino: “Questo sciopero è un atto di estrema necessità per protestare contro le condizioni disumane in cui noi detenuti siamo costretti a vivere. Le condizioni delle carceri, già difficili, sono diventate ormai insostenibili e non mostrano alcun segno di miglioramento”.
di Barbara Calderola
Il Giorno, 28 aprile 2024 Arrivano al minorile Beccaria gli annunciati rinforzi di organico dopo l’inchiesta che ha portato all’arresto di 13 agenti. E, dal 6 maggio, ci sarà un cambio al vertice: non c’è più la comandante Manuela Federico, al suo posto verrà trasferito l’attuale vicecomandante di Bollate, Daniele Alborghetti. Il suo è un nome noto alle cronache perché nel 2018, quando guidava gli agenti a Monza, finì ai domiciliari per corruzione e turbativa d’asta per gli appalti sull’installazione delle macchinette per bibite e sigarette. Condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi di carcere, è stato poi assolto definitivamente.
di Roberto Davide Papini
La Nazione, 28 aprile 2024 L’associazione “Nessuno tocchi Caino” è entrata nella prigione fiorentina. Il segretario D’Elia: “Sembra di essere sul set di un film apocalittico”. “A volte c’è chi dice che un detenuto è irredimibile, irrecuperabile. Nel caso di Sollicciano è la struttura detentiva a essere irredimibile, non si può riformare, va chiusa”. Sergio D’Elia, segretario dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” commenta così la situazione del carcere fiorentino al termine della visita di ieri assieme a Massimiliano Chiuchiolo dell’Osservatorio nazionale dell’Unione camere penali.
di Katiuscia Guarino
Il Mattino, 28 aprile 2024 Parla la provveditrice delle carceri campane Lucia Castellano dopo l’arresto dell’agente di Polizia penitenziaria trovato in possesso di oltre 4 chili di droga e diversi cellulari destinati ai detenuti: “Riferirò del caso al ministro Nordio, ma il penitenziario è sovraffollato”. “L’agente infedele mette in pericolo i suoi colleghi, prima ancora dei detenuti. In tale situazione, con agenti collusi si rende complicata la gestione dell’istituto. Si pensi, ad esempio, a un detenuto che fa uso di droga e va in astinenza, quindi può creare episodi di aggressione”.
di Alfio Sciacca
Corriere della Sera, 28 aprile 2024 Nel Rems di Genova Prà: “Niente celle o serrature, cura e dignità prima di tutto”. Il “killer delle fidanzate” che dopo 16 anni in carcere per l’omicidio di Antonella Multari ne trascorrerà altri 6 e mezzo nella struttura di accoglienza. Il momento migliore è al tramonto. C’è sempre qualcuno che sistema la sedia davanti all’enorme grata che restituisce il cielo a scacchi e si gode il panorama. Non ci fosse quella barriera sembrerebbe un giardino pensile che guarda il golfo di Genova. Un panorama che ha il sapore della libertà. Forse per questo è uno degli angoli più ambiti.
di Iacopo Scaramuzzi
La Repubblica, 28 aprile 2024 Il Papa a Venezia, visita il carcere femminile della Giudecca: “Nessuno deve togliere la dignità alle persone”. Il suo elicottero è atterrato direttamente nel cortile interno del carcere femminile sull’isola della Giudecca: papa Francesco è giunto poco prima delle otto a Venezia, per visitare il padiglione della Santa Sede nell’istituto di pena, e per prima cosa ha voluto incontrare le detenute.
di Giorgia Zanierato
Corriere del Veneto, 28 aprile 2024 L’emozione delle donne in attesa del pontefice. “In questi giorni tra le 82 detenute che incontreranno Francesco - racconta la presidente dell’associazione Granello di senape Maria Voltolina - si respira grande fibrillazione, mista a una vena di timore. Sanno quanto siano ferree le misure di sicurezza e credono non avranno modo di entrare in contatto con il Papa, anche perché il tempo è poco”.
di Roberta Barbi
L’Osservatore Romano, 28 aprile 2024 Il cappellano del carcere femminile della Giudecca che ospita la mostra “Con i miei occhi”. Sono quattro detenute in misura alternativa a fare da guida al visitatore curioso che con i suoi occhi va alla scoperta delle opere d’arte e le performance che riserva il Padiglione della Santa Sede alla Biennale d’arte di Venezia, che fino al 24 novembre sarà inserito in un contesto particolare come quello del carcere femminile sull’isola della Giudecca.
di Remo Bassini*
Il Fatto Quotidiano, 28 aprile 2024 “Quando il carcere si dimostra così disumano da non impedire ad un uomo o ad una donna di togliersi la vita, non si può lasciare il lutto alla dimensione personale della vittima, non si può pensare che la perdita sia una questione da relegare alla sfera degli affetti o alle persone sensibili ai temi dei diritti umani. La Costituzione è stata tradita e questo riguarda tutti noi! Questo vorrei che passasse come messaggio, che il carcere ci riguarda, riguarda tutti” scrive la senatrice Ilaria Cucchi nella prefazione del libro di Carlo Barbieri, “Al di là delle sbarre, al di qua del muro”, Golem Edizioni.
AFFARI SOCIALI
di Davide Varì
Il Dubbio, 28 aprile 2024 Bergoglio, per ribadire la condanna alla guerra, ha intonato alcuni versi di una canzone imparata dal nonno piemontese al fronte. Una satira contro il generale Luigi Cardona, responsabile di aver mandato a morire centinaia di migliaia di giovani soldati in guerra. Non è una novità vedere papa Francesco in versione antimilitarista. Ieri mattina la scena si è ripetuta.
di Antonio Polito
Corriere della Sera, 28 aprile 2024 Stiamo vivendo un’epoca di svolta, che ricorda il Sessantotto. È il sintomo di un’insofferenza verso l’Occidente. Quest’anno sarà ricordato nei libri di storia per le università occupate dal movimento pro Palestina che lotta contro le “complicità” di Biden e Meloni, o per un pontefice che per la prima volta si siede al G7 a fianco di Biden e Meloni? Per l’elezione al Parlamento europeo di un generale in servizio cui non piacciono gay e neri, o per quella di una militante accusata di violenze di piazza contro i “fasci”? In una parola: il mondo sta andando a sinistra o a destra?
di Mauro Vignola
cronachedi.it, 28 aprile 2024 La pratica di somministrare sedativi alle persone detenute dalla polizia si è diffusa silenziosamente in tutta la nazione negli ultimi 15 anni, basandosi su dati scientifici discutibili e sostenuta da esperti allineati alla polizia. Lo rileva un’inchiesta condotta dall’Associated Press. Basandosi su migliaia di pagine di cartelle cliniche e delle forze dell’ordine e video di dozzine di incidenti, l’indagine mostra come una strategia intesa a ridurre la violenza e salvare vite umane abbia provocato alcune morti evitabili.
di Nello Scavo
Avvenire, 28 aprile 2024 L’agenzia di viaggi “Hala” pubblicizza su internet i “pacchetti” per lasciare la Striscia. Fino a 10mila dollari per chi non ha documenti. A capo del business un fedelissimo di al-Sisi. “Prigionieri di Israele e in ostaggio di Hamas”, dice l’uomo che ha pagato 15 mila dollari per dare alla moglie e alla figlia piccola una speranza di vita: lasciarsi alle spalle Gaza. I soldi non li aveva, perciò si è indebitato con i parenti emigrati all’estero. Hanno pagato loro gli emissari di “Hala”, la controversa agenzia di viaggi con buoni contatti al Cairo e in rapporti d’affari con Hamas.
Il Dubbio, 28 aprile 2024 Lo Wall Street Journal (Wsj) che cita “persone a conoscenza dei fatti”. L’oppositore russo è deceduto in carcere lo scorso mese di febbraio. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno stabilito che il presidente russo, Vladimir Putin, “non ha ordinato direttamente” che l’oppositore Aleksei Navalny venisse ucciso a febbraio nel carcere di massima sicurezza dove era recluso. A scriverlo è il Wall Street Journal (Wsj) che cita “persone a conoscenza dei fatti”. “La valutazione non contesta le responsabilità di Putin” in quanto accaduto, “ma ritiene piuttosto che probabilmente non sia stato lui a ordinarla in quel momento” ...
DOCUMENTI
Articolo. "Caso Beccaria, se formassimo insieme educatori e agenti?", di Ilaria Dioguardi
Articolo. "Detenzione in Italia, tra sovraffollamento e suicidio", di Felicia Bruscino
"Non tutti sanno". Notiziario della Casa di Reclusione di Rebibbia-Roma. Numero di aprile 2024
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